“Un appello alla Giunta e al Consiglio Regionale della Campania affinchè vengano destinate più risorse alle attività formative per i detenuti”.
A rivolgerlo è il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, intervistato dalla giornalista Gabriella Peluso, per la testata giornalistica on line “CRC TV” dell’Assemblea legislativa regionale.
“Sono importanti le iniziative messe in campo dalla Giunta regionale e dall’assessore Marciani, di aver attivato, tra l’altro, Garanzia Giovani per i detenuti dai 16 ai 29 anni, ma occorre fare di più perché, ad oggi, le risorse disponibili sono appena di due milioni per i corsi di formazione per i detenuti minorenni e di due milioni per i 7400 detenuti presenti nelle carceri della Campania – ha sottolineato Ciambriello – ed chiaro che, con questa disponibilità, sarà possibile fare al massimo 20,22 corsi, mentre è necessario moltiplicarli per incrementare le opportunità formative e creare le condizioni affinchè, una volta chiuso il conto con la giustizia, i detenuti possano essere reinseriti nella società attraverso il lavoro e affinchè la condanna che hanno subito non sia un ‘fine pena mai'”.
Nel corso dell’intervista, Ciambriello ha anche sottolineato che “occorre aprire le porte delle carceri ad un maggior numero di figure sociali, sociologi, psicologi, volontari, educatori, e seguire particolarmente chi esce dal carcere nel suo percorso successivo, nonchè rafforzare le attività dei centri per l’impiego affinchè si occupino del loro inserimento lavorativo, così come è necessario assumere almeno altre cinquecento unità di agenti di polizia penitenziaria, che svolgono un ruolo nelle carceri di primaria importanza”.
(ITALPRESS).
DETENUTI, APPELLO CIAMBRIELLO “PIÙ RISORSE FORMAZIONE”
FORUM GIOVANI, PUBBLICATA GRADUATORIA “NUOVI ORIZZONTI”
“E’ stata pubblicata sul Portale del Consiglio Regionale della Campania, nella sezione Trasparenza, la graduatoria definitiva delle proposte progettuali presentate dai Forum comunali per il bando di concorso “Nuovi Orizzonti”, finanziato dal Forum Regionale dei Giovani – Campania. E’ un risultato importante che conferma l’ottimo e consolidato percorso di vicinanza ai territori che abbiamo intrapreso con il coinvolgimento di tantissimi Forum comunali”.
E’ quanto afferma il Presidente del Forum Regionale dei Giovani della Campania, Giuseppe Caruso, per i quale “è un risultato straordinario, considerando la situazione attuale delle strutture partecipative giovanili e ,in generale ,della partecipazione dei giovani alla vita pubblica – continua Caruso – adesso bisogna sviluppare le singole progettualità che vanno dal tema del contrasto alla disoccupazione giovanile a quella della salvaguardia dell’ambiente, dall’inclusione dei giovani con disabilità al contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, dall’elaborazione di prodotti video su varie tematiche a meeting e conferenze ‘peer to peer’, passando per il rilancio del turismo, dell’agricoltura e di antiche arti e mestieri”.
“A fronte di una grande soddisfazione circa gli aspetti qualitativi e quantitativi delle proposte, di contro, è immenso il dispiacere per aver dovuto escludere dal finanziamento, a causa delle restrizioni del bando, alcune delle idee progettuali pervenute – ha concluso Caruso, che ha rinnovato l’impegno “a sollecitare la Giunta su questo aspetto e sono certo, vista l’importante risposta, che a questa nostra piccola forma di sostegno ne seguiranno altre ben più importanti da parte della Regione Campania ed anche una rinnovata attenzione, su impulso, anche, della Legge Regionale “Costruire il Futuro. Nuove politiche per i giovani”, da parte delle Amministrazioni locali, così da riconoscere il giusto ruolo ai Forum nel vasto mondo delle #politiche #giovanili e cosicché possano, ulteriormente, essere incentivate la partecipazione, la collaborazione e le reti tra giovani”.
RONGHI-CESARO “COMITATO PER LA CANZONE CLASSICA NAPOLETANA”
“E’ una bella giornata perché, con la discussione della Mozione, proposta da ‘Sud Protagonista’ e presentata da Forza Italia, con l’auspicio che ottenga la condivisione di tutto il Consiglio, si va verso la rivalutazione del teatro e della canzone classica napoletana, un settore culturale che troverà ulteriore rilancio anche attraverso una nuova riedizione del Festival della Canzone Napoletana”.
E’ quanto hanno affermato, in conferenza stampa, al Consiglio Regionale della Campania, il Presidente del Gruppo regionale di FI, Armando Cesaro, e il Segretario federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi.
“Insieme con la discussione sulla Mozione, nasce, oggi, il Comitato promotore per il riconoscimento del teatro e della canzone classica napoletana quale patrimonio immateriale dell’Unesco”- ha annunciato Ronghi, che ha spiegato: “da anni ci battiamo con la nostra associazione ‘Note di Napoli’ per la valorizzazione della canzone classica napoletana, che e’ un grande patrimonio culturale di Napoli e di tutto il mondo. Del Comitato, che sarà presentato giovedì alle ore 11 al Gran Caffè Gambrinus, in conferenza stampa, faranno parte autorevoli rappresentanti del mondo della cultura, dell’informazione e dell’impresa della città di Napoli, che intendono impegnarsi per raggiungere questo importante obiettivo per la nostra città. Abbiamo ritenuto opportuno non includere nel Comitato Direttivo il mondo artistico e dello spettacolo affinchè sia, unanimemente, di supporto a questo importante progetto. Confidiamo nella Regione Campania affinchè offra il proprio sostegno a questa iniziativa e in tutti coloro che amano Napoli affinchè la sposino e collaborino per la sua realizzazione”.
“Con questa importante Mozione abbiamo voluto fare il primo importante passo per rilanciare il teatro e la canzone classica napoletana, che, pur essendo noti ed amati in tutto il mondo, non sono debitamente valorizzati – ha sottolineato Cesaro – , per questo abbiamo sposato l’iniziativa di ‘Sud Protagonista’ ed intendiamo proseguire insieme questo importante percorso che potrà essere foriero di importanti opportunità per la nostra città e per la nostra Regione. Confidiamo che la Giunta regionale sostenga l’iniziativa del Comitato per il riconoscimento del teatro e della canzone classica napoletana come patrimonio Unesco”.
D’AMELIO “CURE DOMICILIARI RESTINO IN AMBITO SANITARIO”
“Le cure domiciliari vanno rilanciate nell’ambito dei livelli essenziali delle prestazioni sanitarie in quanto esse rappresentano un’importante presa in carico dei pazienti e delle loro famiglie”. E’ quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, intervenendo, stamani, alla Conferenza Interregionale sulle cure domiciliari, tenutasi nella sede consiliare.
“La competenza per le cure domiciliari deve rimanere nell’ambito della sanità e non essere trasferita al Ministero della famiglia, come sembra emergere da alcune ipotesi messe in campo dal nuovo Governo, perché esse fanno pienamente parte delle prestazioni sanitarie e consentono di valorizzare quella medicina territoriale che deve svolgere un ruolo sempre più da protagonista per l’appropriatezza delle prestazioni e per deflazionare il ricorso alle strutture ospedaliere, una scelta fondamentale anche nell’ottica della riduzione della spesa sanitaria”, ha sottolineato la Coordinatrice della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province Autonome.
E ha aggiunto: “le Regioni devono occuparsi in maniera incisiva delle cure domiciliari, ciascuna nell’ambito delle proprie organizzazioni regionali, e sono particolarmente soddisfatta che questa importante iniziativa interregionale si tenga proprio al Consiglio Regionale della Campania, nella seconda regione d’Italia, per numero di abitanti, nella prima regione del Sud Italia, una parte del territorio nazionale che continua ad essere penalizzato dagli attuali criteri di riparto del fondo sanitario nazionale, criteri che vanno modificati tenendo conto della disoccupazione e della povertà che determinano deprivazione economica e scarso accesso alle cure”.
All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il consigliere del Presidente della Regione Campania per la sanità, Enrico Coscioni, la consigliera regionale del Pd, Maria Antonietta Ciaramella, la Presidente della sezione regionale dell’Associazione italiana cure domiciliari Anna Marro, il Direttore dell’U.O.D. Interventi socio sanitari della Regione Campania, Marina Rinaldi, la Segretario Generale Regionale di Fimmg Lombardia, Gabriella Levato, il Direttore dell’Unità organizzativa cure primarie della Regione veneto, Marisa Cristina Ghiotto, il direttore della Gestione convenzionati della Regione Toscana, Piero Salvadori.
I TEMI TRATTATI AL QUESTION TIME
Il catalogo formativo per gli ex percettori di ammortizzatori sociali, le carenze di ambulanze del 118 a Napoli, gli errori di classificazione delle rendite catastali, l’uso degli impianti sportivi da ristrutturare per le Universiadi da parte delle associazioni sportive per la prossima stagione agonistica, il piano paesaggistico, gli stipendi degli operai idraulico-forestali non ancora erogati e il rinnovo del commissario del Consorzio di Bonifica di Paestum. Sono questi i temi all’ordine del giorno al question time in Consiglio Regionale della Campania, ai quali hanno risposto gli assessori Chiara Marciani (Formazione) e Bruno Discepolo (Urbanistica). Rinviata, invece, la discussione delle altre interrogazioni presentate dai consiglieri (Longobardi, Ciaramella e Borrelli) “stante la necessità di approfondimenti”, come spiegato dalla presidente del consiglio regionale Rosa D’Amelio, nel suo intervento introduttivo. I lavori, poi, sono stati presieduti dal vicepresidente del consiglio regionale Ermanno Russo.
D’AMELIO “SUBITO DECRETO PER MEDICINA DI GENERE”
Il problema è noto: troppi farmaci sono prescritti senza distinguere se il malato è uomo o donna. Eppure, le differenze fra i due sessi è importante per individuare la cura giusta di una malattia. Il tema è stato al centro di un convegno che si è svolto stamattina presso il consiglio regionale della Campania, promossa dalla Commissione Pari Opportunità, presieduta da Natalia Sanna.
“La medicina di genera è un tema che dovrebbe riguardare tutti quelli hanno a cuore una medicina che risponda realmente ai bisogni delle persone – ha spiegato Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale – Abbiamo un gap da recuperare perché fino ad oggi la ricerca scientifica e, più in generale, la sanità, si è indirizzata verso un approccio che è tutto maschile. Eppure gli studi dimostrano che le cure e i farmaci dovrebbero essere strettamente legati al genere”. La legge nazionale sulla medicina di genere, in vigore da febbraio di quest’anno, è sicuramente un passo nella giusta direzione perchè mette finalmente al primo posti i reali problemi di salute che riguardano le donne. Ma il percorso da fare per arrivare ad un’effettiva applicazione delle nuove norme è ancora lungo.
“La legge – aggiunge la D’Amelio – prevede, ad esempio, la costituzione di un osservatorio. Avevo già proposto una legge regionale sulla medicina di genere, ma è un percorso difficile perché attualmente la sanità in Campania è commissariata e non possiamo approvare nuove leggi. Sarebbero infatti immediatamente sospese dal governo nazionale”. Il presidente della giunta, Vincenzo De Luca, che è commissario della Sanità, “potrebbe, però, definire un percorso che porti all’individuazione in tutte le Asl e in tutte le strutture ospedaliere di un responsabile della medicina di genere e a un piano per la formazione degli operatori che sviluppi la medicina di genere. Non sarebbe un costo, ma può diventare anche un risparmio, perchè se si individua subito la terapia giusta si possono anche ridurre i costi dell’assistenza pubblica”.
D’accordo con Rosa D’Amelio, la senatrice Paola Boldrini, prima firmataria della legge nazionale sulla medicina di genere: “Occorre che tutti i medici, a cominciare da quelli di base, siano più informati su queste tematiche”. Infine, Loredana Raia, consigliere regionale e delegata alle Pari opportunità, è convinta “che la Campania possa fare molto affinché la legge venga effettivamente recepita”. Il suo sogno? “Una struttura ospedaliera dedicata alle donne che possa affrontare tutti i problemi delle donne, dal’adolescenza all’età avanzata”. Pieno appoggio da parte di Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli e Provincia: “La medicina di genere significa personalizzazione delle cure. L’ordine sarà disponibile a rendere operativa la legge”.
CORECOM “PROFESSIONALITÀ GIORNALISTICA ARGINE A FAKE NEWS”
“L’utilizzo della rete è un campo minato dove c’è un problema che investe l’utilizzo dei dati, come dimostrato dal caso-Facebook, e di diffusione incontrollata delle ‘fake news’, di fronte a ciò è fondamentale elevare il livello dei controlli sui social network e puntare sempre di più sul valore della professione giornalistica, indispensabile per l’informazione di qualità ed unico argine contro la cattiva informazione”. E’ quanto ha affermato il Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni, Domenico Falco, nel corso dell’intervista della giornalista Gabriella Peluso, Responsabile dell’Ufficio Stampa, su CRC TV del Consiglio Regionale della Campania.
Tra i temi affrontati nell’intervista, trasmessa sul Portale e sul canale You Tube del Consiglio Regionale della Campania, quello delle attività di conciliazione tra utenti ed operatori delle telecomunicazioni, “un settore nel quale il Corecom Campania ha affrontato, con successo, migliaia di richieste e che, dal 1 luglio, passerà alla seconda fase, quella della definizione delle controversie, attraverso una nuova piattaforma on line che consentirà ai cittadini e alle cittadine di entrare in diretto contatto con il Corecom”, ha sottolineato Falco e quello “della legge regionale numero 1 del 2018 in materia di informazione e comunicazione, una svolta epocale che ha sancito la centralità di queste funzioni nella Regione Campania e ha messo in campo misure di sostegno per gli operatori del settore anche nell’ottica di favorire lavoro giornalistico stabile e di qualità, una legge di sistema cui dovrà seguire il Regolamento attuativo”.
SEDUTA MONOTEMATICA SU GESTIONE DEI RIFIUTI
Il Consiglio regionale della Campania in una seduta monotematica ha affrontato il tema della gestione dei rifiuti, su proposta del gruppo M5s. I consiglieri pentastellati stante l’assenza in Aula del presidente della giunta regionale hanno chiesto al presidente del Consiglio regionale, ad inizio dei lavori, che la seduta monotematica fosse rinviata affinchè fosse il governatore De Luca a relazionare sulla materia. La richiesta ha incontrato il parere non favorevole dei consiglieri di maggioranza, ma anche delle altre forze di opposizione, vista la presenza in aula del vicepresidente della giunta regionale con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, che, è stato detto, meglio conosce il tema, e quindi competente a relazionare. La seduta è iniziata solo dopo il voto dell’aula che a maggioranza ha respinto la richiesta di rinvio avanzata dai Cinquestelle. Nel corso del suo intervento l’assessore all’Ambiente ha rivendicato il lavoro svolto dalla giunta per dotare la regione di un piano per la gestione dei rifiuti approvato nel maggio 2016, che ha definito “civile, moderno, giusto, e coerente con le direttive Ue.
“Ora tocca ai Comuni gestire lo smaltimento, con la creazione degli Enti d’ambito territoriale (Ato). Tuttavia – ha commentato Bonavitacola – visti gli importanti ritardi che si registrano tra i Comuni la Regione attualmente sta supplendo ai compiti dei Comuni e finora ha già investito 200 milioni di euro”. Il vicepresidente dell’esecutivo regionale ha poi affrontato il tema delle ecoballe e ha detto che “in pochi mesi si arriverà alla loro contrattualizzazione per completare le procedure” precisando che tutti gli atti “sono stati approvati dall’Anac”. “Dall’autunno scorso – ha proseguito – abbiamo poi il grave problema di smaltire i fanghi da depurazione. In Campania abbiamo una limitazione nelle modalità dello smaltimento perché in virtù di una vecchia inchiesta giudiziaria risalente ad oltre 10 anni fa, l’autorità giudiziaria aveva prescritto che i fanghi da depurazione potessero andare soltanto a discarica, e in ambito regionale di discariche non ce ne sono, mentre nell’intero meridione il numero è risicatissimo. Nel caso della Campania – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente – al di là delle stupidaggini che sono state dette nelle inchieste pseudo-giornalistiche (il riferimento è all’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti campani realizzata dal sito Fanpage.it), sono diversi mesi che le gare vanno deserte, perché i pochissimi impianti, visti i prezzi che stanno schizzando alle stelle, non hanno interesse ad ospitare questo tipo di fanghi. Stiamo definendo con l’autorità giudiziaria un percorso per rimuovere quel vecchio vincolo e consentire che questi fanghi, così come avviene in tutta Italia e in Europa, possano andare in discarica o in impianti che permettano di poterli utilizzare poi come compostiere ad uso agricolo, o ad altri tipi di destinazione”.
“L’asse portante del piano rifiuti – ha poi precisato Bonavitacola – è la raccolta differenziata. Attualmente siamo al 51%. Ma senza la condotta partecipata di milioni di cittadini tale percentuale non si eleva”. Infine, in merito allo smaltimento delle ecoballe, “la Regione – ha detto l’assessore all’Ambiente – manterrà gli impegni presi con l’attuazione del piano regionale”. Nella seduta pomeridiana, invece, il Consiglio regionale oltre all’approvazione dei debiti fuori bilancio iscritti all’ordine del giorno, ha approvato a maggioranza la ricapitalizzazione di ‘Campania Ambiente’, per un importo pari a 6.750.000. Il Consiglio regionale ha altresì approvato a maggioranza il Regolamento che disciplina la programmazione economica e finanziaria della Regione Campania nel rispetto dei principi fondamentali enunciati dal decreto legislativo numero 118/2011.



