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FONDO DISABILI E PRECARI SANITÀ AL CENTRO DEL QUESTION TIME

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“Il tema dei precari nel settore della sanità è indissolubilmente connesso all’uscita dal regime di commissariamento che crea dei vincoli pesanti. Stiamo individuando le modalità a legislazione vigente per avviare questo percorso di stabilizzazione, a partire da coloro che hanno già pacificamente i requisiti”.

Cosi Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta regionale della Campania nel corso del question time odierno in Consiglio, ha risposto all’interrogazione del consigliere di Forza Italia, Gianpiero Zinzi, sul tema della stabilizzazione dei precari nel settore della sanità campana.

“C’è un tema specifico – prosegue Bonavitacola – che riguarda il personale a contratto temporaneo, i cosiddetti co.co.pro. che hanno un regime giuridico diverso, ma è nostra intenzione dare una risposta complessiva per entrare in una fase di stabilizzazione che dà maggiore certezza agli operatori ma anche maggiore stabilità a tutto il sistema sanitario”. Il capogruppo M5s in Regione, Gennaro Saiello, ha interrogato invece la Giunta sulla procedura di licenziamento dei lavoratori dell’impianto di sollevamento di Polla-Caggiano.

“Il problema di questi lavoratori è alla nostra attenzione”, ha rassicurato Bonavitacola. “Per questi lavoratori – ha proseguito – occorre concordare con le organizzazioni sindacali un percorso di ricollocazione su base regionale. Sicuramente avranno una priorità perché sono i primi che sono rimasti senza lavoro in questo percorso di trasferimento”.

Il consigliere dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, dopo l’escalation di episodi di violenza nel capoluogo partenopeo, a danno del personale del 118, ha chiesto quali strumenti la Regione ha intenzione di mettere in campo per arginare il fenomeno. “Non è possibile abbattere questi fenomeni in partenza, ma – ha detto Bonavitacola – forme di maggiore tutela per gli operatori possono essere intraprese. La scelta di nominare Franco Roberti assessore regionale alla sicurezza da parte del presidente De Luca, è la migliore dimostrazione di quanto questo tema sia alla nostra attenzione”.

Lucia Fortini, assessore regionale alle Politiche sociali, ha invece risposto all’interrogazione del consigliere Alfonso Longobardi (De Luca Presidente), che ha chiesto se le risorse, 500mila euro, a favore del fondo per progetti a favore dei disabili, inserito nella Finanziaria regionale 2017, saranno resi disponibili nell’anno in corso dopo il taglio dello scorso anno che non ha permesso l’attivazione dei progetti per cui il fondo è stato approvato. Fortini ha assicurato che le specifiche risorse regionali saranno disponibili per il 2018, e che la Regione ha partecipato ad un bando nazionale da 19 milioni per finanziare ulteriormente progetti a favore di persone con disabilità.

MARCIANO “DA REGIONE SFORZO NOTEVOLE PER IMPRESE E LAVORO”

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“La Regione Campania ha messo in campo uno sforzo notevole per recuperare i dati negativi di una crisi economica che non ha precedenti dal dopoguerra e che ha provocato la perdita di 580 mila posti di lavoro nel Sud ed il crollo di undici punti del Pil della Campania, attraverso una strategia forte a sostegno delle imprese e dell’occupazione”.

E’ quanto ha affermato il consigliere regionale del Pd Antonio Marciano, Questore alle finanze del Consiglio regionale della Campania, nel corso dell’intervista, realizzata nello Studio TV Digitale del Consiglio Regionale della Campania.

“La Campania è la prima Regione del Sud a dare vita alle Zone Economiche Speciali. Stiamo lavorando ad un provvedimento che consentirà alle imprese che si insedieranno in tali aree l’esenzione per cinque anni dal pagamento dell’Irap” – ha detto Marciano – che ha aggiunto: “nell’ambito del rifinanziamento dei contratti di sviluppo da parte del Cipe, su complessivamente 850 milioni, 200 verranno alla Campania e,  dunque,  serviranno  a  finanziare contratti di sviluppo oltre a a quelli in essere. Accanto a questo, è stato attivato un bando di 28 milioni per l’artigianato e saranno prossimamente pubblicati quelli per il sostegno alle pmi per ricerca e innovazione e per sostenere le aggregazioni nei negozi di vicinato, in una fase particolarmente critica per il commercio” ha evidenziato il Questore alle finanze del Consiglio regionale, ricordando anche che “oltre 22 mila giovani, di cui la metà con contratti di lavoro a tempo indeterminato, sono stati impegnati lavorativamente con Garanzia Giovani ed è stato messo in campo un piano straordinario per l’assunzione di 50 mila giovani laureati e diplomati nella Pubblica Amministrazione” e che “non è stato perso un solo euro di fondi europei nella programmazione che ci riguarda”.

D’AMELIO ELETTA COORDINATRICE CONFERENZA ASSEMBLEE LEGISLATIVE

Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, è stata eletta nuova Coordinatrice della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome. D’Amelio sostituisce Franco Iacop. Le prime due votazioni si sono concluse con 10 voti a favore di D’Amelio e 3 per Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto. Al ballottaggio D’Amelio ha ottenuto 10 voti su 13, sufficienti per l’elezione.

L’elezione è avvenuta nel corso della riunione plenaria della Conferenza a Roma. “Sono molto orgogliosa e felice che, per la prima volta, una Regione del Sud, la Campania, giunga alla guida della Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni, in un momento storico e politico, particolarmente delicato, in cui è necessario rilanciare il ruolo legislativo e l’autonomia delle Regioni ed il rapporto tra esse e lo Stato, nell’ottica di un’Italia unita, anche sul piano economico e sociale, forte e valorizzata in tutte le sue magnifiche differenze”, ha detto la presidente D’Amelio. “Ringrazio il Presidente uscente Iacop per il lavoro egregiamente svolto in questi anni – ha concluso –  e continuerò nella stessa direzione, valorizzando e lavorando in squadra, come da sempre sono abituata a fare”.

Ecco l’elenco dei nuovi organi. Presidente coordinatore. Rosetta D’Amelio (PD) Presidente del Consiglio regionale della Campania; Vice coordinatori Roberto Ciambetti (LegaNord)
Presidente del Consiglio regionale del Veneto Antonio Mastrovincenzo (PD) Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche; Comitato di coordinamento Giuseppe Di Pangrazio (PD) Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo  Gianfranco Ganau (PD) Presidente del Consiglio regionale della Sardegna  Nicola Irto (PD) Presidente del Consiglio regionale della Calabria Daniele Leodori (PD) Presidente del Consiglio regionale del Lazio  Alessandro Piana (LegaNord) Presidente del Consiglio regionale della Liguria Thomas Widmann (SVP)
Presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige.

 

RISCHIO DISIMPEGNO FONDI UE AL CENTRO DEL QUESTION TIME

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L’allarme sull’utilizzo dei fondi Europei, i dubbi sulla società in house Sviluppo Campania, i disagi sulla tratta ferroviaria Benevento-Napoli e il sistema di videosorveglianza al Vomero e a Scampia. Sono stati questi i principali argomenti affrontati oggi durante il Question Time del consiglio regionale della Campania. A lanciare l’allarme sul livello di spesa dei fondi europei sono stati gli esponenti dei Cinque Stelle: “Resta molto elevato il rischio di vedere cancellati alla Campania i fondi per l’incapacità della Regione a spendere circa 600 milioni, tant’è che lo stesso ministro De Vincenti chiede di massimizzare gli sforzi”.

E’ vero, spiegano sempre i pentastellati, che “De Vincenti ha poi rettificato la sua lettera dicendo che la Campania è nella media italiana di spesa, cioè del 5,6 per cento a fronte di una spesa europea di oltre il 10 per cento. Ma per noi non mal comune non è mezzo gaudio”. Immediata la replica dell’assessore ai Fondi europei, Serena Angioli: “Penso che su questo tema tutta l’amministrazione debba lavorare nella stessa direzione per affrontare una questione annosa che non nasce oggi. La spesa certificata ammonta ad oggi a 109 milioni di euro ed è lo step successivo alla spesa sostenuta, pari a 246 milioni di euro. Il trend di accelerazione – ha concluso l’assessore – ci deve portare ai 600 milioni auspicati. Le preoccupazioni sono condivise, ma anche affrontate dalla Regione”.

Al centro del Question Time anche la situazione di Sviluppo Campania, la società in house della Regione Campania per l’attuazione delle politiche di sviluppo. Bilanci fermi al 2015, incarichi e consulenze affidati “previa selezione da un fantomatico albo delle competenze”, scarsa informazione sul portafoglio delle commesse: questo l’elenco dei rilievi mossi nel corso della seduta dal presidente della commissione Sburocratizzazione del Consiglio regionale della Campania, il consigliere di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala. Meno pessimista l’assessore Angioli che ha risposto: “La società Sviluppo Campania versa, come ben noto, in una situazione di criticità. La scelta politica di questa amministrazione è stata quella di indirizzarla verso il risanamento”.

Per quanto riguarda le commesse trasferite alla società, l’assessore ha precisato che per l’annualità in corso sono previsti 902 milioni per commesse già in portafoglio e già previste nel piano di ristrutturazione, ai quali si aggiungono, per il 2019, altri 807 mila euro. Sulle commesse aggiuntive effettuate tramite risorse europee, Angioli ha specificato che ammontano a 27 milioni e 416mila euro e si articolano su sei commesse.

Si apre uno spiraglio, invece, sulla tratta ferroviaria Benevento-Napoli, attualmente coperta parzialmente da treni e parzialmente da bus, dopo il movimento franoso che si è verificato nel territorio di San Martino Valle Caudina a febbraio scorso. “L’Eav sta procedendo – ha detto l’assessore Angioli – alla progettazione di interventi necessari al ripristino della funzionalità e alla riapertura dell’esercizio ferroviario e anticiperà questa parte di intervento relativa alla rimozione per il quale si prevede un tempo tecnico, con l’installazione di micro pali molto profondi, di cinque mesi di lavoro e un costo di circa 700mila euro”.

Sul fronte della sicurezza dei cittadini, l’esponente della giunta De Luca ha annunciato di aver finanziato un massiccio intervento per l’installazione di strumentazione localizzata, videocamere e altri tipi di rilevazione. L’intervento ha riguardato fino ad ora i Decumani e il quartiere Sanità. Ma in pista c’è già un terzo blocco di interventi, che prevede un investimento di circa 600mila euro e riguarderà i quartieri di Scampia e del Vomero e altre aree concordate con le forze dell’ordine”.

D’AMELIO “GARANTE SANITA’ ELEMENTO SICUREZZA PER CITTADINI”

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“Qualsiasi cittadino della Campania se ritiene di aver subito un danno, una carenza, un ritardo nell’erogazione di un servizio sanitario, potrà rivolgersi al Garante della salute in maniera del tutto gratuita. Il Difensore civico valuterà l’istanza e interverrà con quelli che sono gli strumenti previsti dalla normativa per ripristinare il diritto leso”. Così Francesco Eriberto D’Ippolito, Difensore civico della Regione Campania, nell’illustrare stamane in Consiglio regionale a Napoli, le nuove funzioni in materia di sanità attribuite al suo Ufficio.

“La Campania che vive ancora uno stato di commissariamento della sanità è anche la regione – dice D’Ipppolito – dove si parla troppo dei ritardi, delle inefficienze sanitarie, e meno delle eccellenze che pure ci sono. Ho intenzione in tempi brevi di attivare un Tavolo sul sistema sanitario regionale che in qualche modo ponga un accento su quelle che sono le criticità, anche per mettere in moto un sistema volto alla risoluzione delle problematiche che si verificheranno”. Per il Garante “dando voce al cittadino si evita anche la nascita di contenziosi che spesso sono anche motivati da esigenze non sempre dignitosissime, e si mette su un piano nuovo il rapporto tra cittadini, strutture sanitarie, medici e pazienti”.

“Ho voluto con forza che si andasse in questa direzione”, commenta Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, “perchè avere una persona terza rispetto al Commissario della sanità, e a chi gestisce il settore, è un elemento di sicurezza per i cittadini. E’ un messaggio molto importante che abbiamo voluto dare con il rafforzamento del ruolo del Difensore civico”.

Ai cronisti che gli chiedono come giudica la sanità campana, D’Amelio risponde che “ci sono luci ed ombre”. “Le tante luci – dice – sono la straordinaria capacità di professionisti che sono tra i più bravi in Europa. Ma abbiamo anche molte carenze soprattutto nell’assistenza domiciliare. Ci sono poi troppi ricoveri impropri, tanti pronto soccorso presi d’assalto, su una medicina che in alcuni punti può arrivare se c’è una organizzazione capillare del territorio. Bisogna pertanto lavorare molto in questa direzione”.

Per D’Amelio è necessario lavorare anche per rafforzare gli screening e la prevenzione, e immettere nuovo personale nelle strutture sanitarie. “In quanto commissariati non abbiamo potuto in questi anni fare i concorsi, per fortuna da qualche mese il Governo ha iniziato ad autorizzarne alcuni, ma sono ancora pochi”. Flora Beneduce, componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale auspica invece che il Garante della sanità dia voce non soltanto ai cittadini ma anche “ai cittadini-medici, infermieri, che in questo periodo – dice – stanno subendo parecchie angherie, in termini di malversazioni da parte degli utenti, e non rispondano per cose che la Regione non ha ancora attivato”, il riferimento è a “strutture obsolete, macchinari che non ci sono, carenze di personale”. Per Beneduce sui medici “non deve gravare la croce della sanità che in Campania fa acqua da tutte le parti”.

“Auspico – aggiunge – che il Garante faccia funzionare gli uffici delle varie Asl che si occupano di relazione con il pubblico e integrazione con il sociale, che a mio avviso non funzionano”. Poi l’invito al governatore della Regione Campania a far sentire la propria voce, insieme a quella degli altri governatori delle Regioni meridionali, nella Conferenza Stato-Regioni, in modo che i 60 milioni di euro stanziati per ridurre la quota che deve pagare il cittadino per le visite ambulatoriali e specialistiche “non premi le regioni del Nord a discapito di quelle del Sud”.

RUSSO “AFFRONTARE MEGLIO PROBLEMA DISAGIO CARCERARIO”

“Se il carcere fosse qualcosa di diverso di quello che è attualmente, e se rispettasse la Costituzione, la pena detentiva sarebbe utile”. Così Angiolo Marroni, già Garante dei detenuti della Regione Lazio, che insieme a Stefano Libuardi, è autore del libro “Passami a prendere in carcere oggi”, presentato in Consiglio regionale a Napoli. “In questo libro – prosegue – ci sono cinque storie di altrettanti detenuti che hanno commesso reati anche molto gravi, che hanno vissuto una esperienza carceraria, in cui hanno deciso di studiare, e adesso sono laureati e sono persone di un altissimo livello culturale. Questo dimostra – continua Marroni – che se il carcere è qualcosa di diverso da quello che è attualmente, e se rispetta la Costituzione, la pena detentiva è utile. Il reinserimento sociale del detenuto è possibile se c’è una struttura carceraria e una società esterna che si dedica a questa attività. In Italia purtroppo le carceri dove ciò è possibile sono pochissime. La maggior parte infatti sono luoghi dove la persona viene semplicemente rinchiusa 24 ore e lasciata lì”.

Per il Garante dei detenuti campano, Samuele Ciambriello, “il carcere è fallito. Se l’80% delle persone vive la recidiva e torna in carcere significa – dice – che il carcere è fallito. Quel 20% che non ritorna in carcere è perchè ha fatto un cammino di risocializzazione e rieducazione, grazie a cooperative, volontari e qualche cappellano. In Campania – aggiunge – ci sono 7321 detenuti, di cui 7100 stanno fuori nell’area penale esterna. Chi si occupa di loro attraverso una rieducazione, un lavoro socialmente utile o di pubblica utilità?, si chiede Ciambriello: “dobbiamo liberarci della necessità del carcere e vivere le pene in maniera alternativa al carcere”.

Parlando poi della Riforma carceraria il Garante campano si dice amareggiato per la mancata presentazione dei decreti attuativi del Governo. “Sono meravigliato che il Governo non ha osato sui tempi, per chiudere questa materia prima di Natale. E’ mai possibile – conclude – che in tema di diritti, di giustizia, l’Italia è fanalino di coda in Europa?”.

Per il vice presidente del Consiglio regionale della Campania, Ermanno Russo, il testo del libro “rappresenta uno spaccato che dà una linea per poter affrontare ancora meglio il problema del disagio carcerario. Spero – dice – che questo testo entri nel sistema scolastico, lo consiglierei. Immagino che il Parlamento, il Governo, appena sarà in condizioni di lavorare possa mettere mano a quella norma che deve pur dare un riassetto al sistema carcerario. Riconquistando tutta la dignità che anche l’Europa ci chiede”.

 

MASTER SVILUPPO LOCALE, D’AMELIO “IMPORTANTE INIZIATIVA”

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Presentati stamane a Napoli, presso il Consiglio regionale della Campania, i Master “Laboratori Giovani per le Aree Interne e per lo Sviluppo locale tramite la cooperazione internazionale”. Il progetto pilota, che punta a formare i giovani laureati under 35 e ad avvicinarli ai territori del Cilento e delle Aree Interne (Alta Irpinia), è co-finanziato dalla Regione Campania e dal Forum regionale dei Giovani, d’intesa con l’Università degli Studi di Salerno e l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Il primo master che partirà nel primo semestre di quest’anno presso l’Università di Salerno, avrà ad oggetto un percorso per i giovani professionisti che sviluppano percorsi nel settore dell’architettura di riqualificazione dei centri storici. Il secondo master che partirà nel primo semestre dell’anno accademico 2018-2019 presso l’Università Federico II di Napoli mirerà ad una formazione professionalizzante delle figure che dovranno attuare tutti quei percorsi di internalizzazione della progettazione anche alla luce dei bandi europei. Sono previste 20 borse di studio, 10 a Salerno e 10 a Napoli.

“Utilizziamo le migliori intelligenze delle Università a servizi di quei territori che sono disagiati in questa epoca storica, affinchè si possa combattere uno spopolamento e una migrazione soprattutto delle giovani generazioni”, dice Giuseppe Caruso, presidente del Forum regionale dei Giovani. Francesco Rispoli, dell’Università Federico II, coordinatore master, aggiunge: “Vogliamo lavorare di concerto con la Regione ponendoci due obiettivi: dare una mano ai giovani e ai territori. Tra l’altro il tema dei borghi delle aree interne è alla base del Padiglione Italia della Biennale di Venezia che s’inaugura il 25 maggio. Stiamo lavorando – dice – per una partnership con l’Università della Basilicata e con gli altri master analoghi che esistono in Piemonte, nel Lazio, in Calabria, per candidare tutto l’insieme dei master che si occupano di questa tematica, a Matera2019”.

Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, sottolinea: “Questi master sono una importante iniziativa, lo sono per tutta la regione Campania perchè credo che la risorsa del nostro territorio sono le differenze che qui coabitano. E sono differenze straordinarie”, aggiunge, “dalle bellezze della città capoluogo, che sul turismo ha raggiunto punti di straordinaria eccellenza, alla valorizzazione che dobbiamo fare di un patrimonio inestimabile, poco conosciuto, che c’è nei territori interni della Campania, dove abbiamo risorse importanti come l’acqua, un ambiente naturale straordinario, produzioni enogastronomiche di eccellenza, borghi meravigliosi”.

“Questo master – prosegue D’Amelio – vuole proprio valorizzare al massimo questo territorio, lavorare per creare occasioni di sviluppo e, soprattutto fare sinergia, perchè i giovani conoscano e possano, con i loro studi, valorizzare la ricchezza che può venire dai territori interni”. Per Serena Angioli, assessore regionale ai Fondi europei “questa – dice – è una iniziativa pilota che vuole innescare un processo che s’innesta in quella che è la strategia nazionale per le aree interne, con l’obiettivo di attenzionare tutti quei piccoli Comuni più decentrati”.

OPEN DATA, D’AMELIO “RENDERE PROTAGONISTE NUOVE GENERAZIONI”

“La Campania presenta un bilancio positivo su temi come la trasparenza amministrativa, l’innovazione, la semplificazione delle procedure, i risparmi. Ovviamente possiamo lavorare su questi temi con sempre maggiore profitto se le nuove generazioni si rendono protagoniste”. Così Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, a margine del convegno ‘Open Data per la trasparenza e la partecipazione’, promosso dal dipartimento di informatica dell’Università di Salerno in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale.

Il convegno è il compimento di oltre 3 anni di ricerca e innovazione in 6 Paesi europei (Italia, Irlanda, Francia, Olanda, Polonia, Gran Bretagna) nell’ambito dell’uso degli open data, e rappresenta l’evento conclusivo del progetto europeo Horizppn 2020 Route-To-Pa, coordinato dall’Università di Salerno.

“La Campania – prosegue D’Amelio – è stata la prima regione in Italia a partecipare a questo progetto, con lo scopo di creare più piattaforme al servizio dei cittadini, aumentare la trasparenza, l’informazione capillare, e soprattutto formare le nuove generazioni su un progetto di questa rilevanza; non a caso in Aula stamattina sono presenti 4 scuole, due toscane e due campane, che hanno partecipato a questa iniziativa. Questo lavoro – continua la presidente dell’assise regionale – riprende tra l’altro la legge 14/2013, una delle prime norme regionali in Italia sulla trasparenza amministrativa”.

L’assessore regionale all’Innovazione, Valeria Fascione, aggiunge che “la crescita digitale è una priorità della Regione”. “La Campania – spiega – sta partendo con il suo progetto di open data grazie ad un team interno e risorse dedicate. Abbiamo un portale ad hoc – aggiunge – e l’obiettivo è quello di alimentare questo portale con dati nativi, utili ad una successiva valorizzazione, per avvicinare maggiormente la nostra policy a ciò di cui hanno bisogno cittadini, imprese, scuole, sistema sanitario: servizi più efficienti, risparmio dei tempi e dei costi. E – prosegue  – un ruolo determinante può arrivare dalle start-up, che potranno lavorare questi dati e offrire nuovi servizi sia alle imprese sia alla collettività”.

Vittorio Scarano, dell’Università di Salerno, che ha coordinato il progetto, dice che “nel mondo e in  Europa si sta riflettendo molto su quello che è il ruolo della trasparenza, che non è un risultato ma un processo, che va conquistata passo passo, e dove gli strumenti tecnologici, gli open data, sono solo alcuni dei componenti. Non basta quindi pubblicare dati sul un video web per dire che la Pa è più trasparente. Bisogna fare qualcosa in più, attraverso strumenti che permettano ai cittadini di creare insieme alle Pa open data”.

Su cosa la pubblica amministrazione può fare per aumentare la trasparenza il direttore tecnico dei sistemi informativi del Consiglio regionale della Campania, Giuseppe Ferretti, dice: “Abbiamo varie strade, quella di continuare a redigere documenti, ma anche quella di fare documenti multimediali, come i web tg. Sono nuove forme di costruzione della comunicazione dalle quali è possibile inferire i cosiddetti data-set, ovvero insieme di dati che sintetizzano il lavoro all’interno di attività istituzionali. Già sul nostro portale – prosegue – abbiamo costruito una sezione chiamata ‘open data’ in cui abbiamo pubblicato i nostri dati che sono federati con il portale nazionale e il portale europeo. Il passo successivo sarà quello di amplificare una sezione denominata ‘open mediateca’, in cui insieme ai documenti testuali e ai documenti multimediali, sarà possibile estrarre gli open data a partire dai resoconti di questi documenti speciali, anche per facilitare attraverso i motori di ricerca la propagazione della conoscenza e delle attività”.

 

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