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IN QUESTION TIME I ROGHI DELLA TERRA DEI FUOCHI

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“Sui roghi tossici in Terra dei Fuochi abbiamo appreso al tavolo in prefettura con il ministro Costa di una tendenziale riduzione del fenomeno, ma non bisogna abbassare la guardia. Permane una situazione di potenziale pericolo. Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti non può dirsi superato”. Così il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, delegato all’Ambiente, ha risposto al question time del consigliere regionale Alfonso Longobardi (De Luca Presidente). In precedenza Bonavitacola aveva risposto ad un’altra interrogazione di Longobardi sugli interventi di manutenzione in difesa del territorio, spiegando che la Regione investe 30 milioni di fondi Fsc e che i lavori saranno affidati a Campania Ambiente e Servizi (Cas) che eseguirà anche dei sopralluoghi in loco: la prossima settimana sarà a Sant’Anastasia. Il Question Time in consiglio regionale era iniziato stamattina con un’interrogazione della consigliera Flora Beneduce (Fi) sui ritardi nella redazione del Puad, il Piano di Utilizzo delle Aree del Demanio Marittimo con finalità turistico-ricreative, e quindi della classificazione delle aree dove insistono i lidi balneari e delle relative tariffe, alla quale l’assessore Bruno Discepolo ha risposto confermando che un incontro è previsto per il 17 ottobre.

Sono seguite le interrogazioni sui crolli a Sant’Antimo dei consiglieri Armando Cesaro e Beneduce (Fi), al quale l’assessore Discepolo ha risposto che dal Comune non è ancora arrivata richiesta dei fondi regionali stanziati, grazie a un emendamento di Cesaro; della consigliere Maria Grazia Di Scala (Fi) sui controlli sulle compagnie di trasporto pubblico marittimo, alla quale ha risposto l’assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello, che ha assicurato un monitoraggio serrato sulle compagnie. Gli altri temi trattati hanno riguardato la Sanità, il patrimonio immobiliare e l’ambiente. Sul primo, l’assessore Marchiello ha annunciato che la prossima settimana si avranno i risultati delle indagini sull’allagamento per maltempo all’Ospedale del Mare, relazionando anche sulle sanzioni degli ultimi 3 anni per la violazione del divieto di fumo negli ospedali (su interrogazione di Francesco Emilio Borrelli dei Verdi), mentre ha sollecitato le Asl a controllare meglio il rispetto dei tetti di spesa per le prestazioni in laboratorio (su question time di Valeria Ciarambino del M5S).

Sul patrimonio l’assessore Discepolo ha riferito che dei 1600 sfratti disposti dall’Iacp nel 2016 nel Comune di Napoli non ne è stato eseguito nessuno, precisando che la responsabilità dell’esecuzione ricade in capo al Comune, mentre Marchiello ha confermato che non ci sono case demaniali regionali ad oggi occupate da familiari di ex dipendenti (interrogazioni di Borrelli dei Verdi). Per quanto riguarda l’ambiente, infine, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ha spiegato che le gare per la rimozione dei fanghi sono andate deserte perché sussiste una situazione monopolistica (interrogazione di Maria Muscarà del M5S), annunciando che il monitoraggio della qualità dell’aria rispetto alle polveri sottili negli dal 2008 in poi a Napoli si è intensificato e che è stato recentemente siglato un patto col Ministero dell’Ambiente per ulteriori sviluppi, per scongiurare una sanzione Ue (question time di Borrelli dei Verdi).

CARCERI, CIAMBRIELLO “SOLO 32 POSTI LETTO PER 7.400 DETENUTI”

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“Da 10 anni ormai la riforma sanitaria, che io ho salutato con soddisfazione, ha equiparato la persona libera nella sanità a quella diversamente libera ristretta nelle carceri. Ma credo ci sia molto da fare perché abbiamo 7400 detenuti in Campania con appena 32 posti letto negli ospedali campani per la sicurezza penitenziaria. Mentre arrivano centinaia di richieste di persone che vogliono essere ricoverate. E non lo dicono i detenuti, ma il direttore sanitario di reparto”. Così Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania, a margine del focus sulla sanità penitenziaria presso la sede del consiglio regionale della Campania, con la partecipazione di molti consiglieri regionali. “Come garante dei detenuti della Campania – spiega Ciambriello – quando vedo che le carceri e gli ospedali si rimbalzano un po’ le responsabilità tra amministrazione penitenziaria, sanità e la politica, ci resto un po’ male, perché al centro dell’attenzione c’è una persona diversamente libera”.

“Il rischio – prosegue Ciambriello – è che una persona entri in carcere perché ha commesso un reato e rischi di uscire dal carcere dopo aver subito un reato di malagiustizia o mala sanità. Dobbiamo aprire più posti letto. Penso a Napoli, all’ospedale del mare, in altre province penso di far aumentare questi posti disponibili per le persone che vanno in un ospedale per essere ricoverate e operate. Poi bisogna potenziare quello che c’è. A Poggioreale c’è un buon reparto di radiologia, ma manca la Tac, mettiamola a Secondigliano per consentire meno spostamenti, con un risparmio economico e di personale, perché ogni volta che un detenuto esce per una visita specialistica deve essere accompagnato per sicurezza da tre agenti. Un’altra criticità è il fatto che non c’è la stabilizzazione degli operatori della sanità: medici, infermieri, psichiatri, psichiatrici osa. C’è il grande tema della salute mentale, dopo la chiusura dell’Opg di Aversa e di Napoli c’erano 400 persone ricoverate, purtroppo per legge vengono ancora dichiarati internati, una brutta parola”.

“L’organizzazione – prosegue Ciambriello – ha consentito di avere 70 posti in alcune carceri: uno per ogni provincia. Qui c’è l’articolazione psichiatrica, questi 80 posti sono per coloro che hanno grosse difficoltà, ma dovrebbero uscire e andare nelle Rems, che sono due: a San Nicola Baronia in provincia di Avellino e a Calvi Risorti in provincia di Caserta. Ci sono 40 posti in totale. E dove vanno quelle persone che potrebbe riuscire ad essere aiutate? Il rischio è un doppio danno: queste persone restano in carcere perché non ci sono posti fuori, nelle sezioni ordinarie, perché non ci sono posti per l’articolazione, bisogna mettere mano a un riordino complessivo della salute e questo convegno di oggi mette al centro dell’attenzione anche la responsabilità della politica”. “Cosa può fare il consiglio regionale per alleviare le sofferenze della popolazione carceraria? Molto, 20 milioni di euro all’anno arrivano dal governo nazionale alla nostra regione ma servono molte volte per pagare gli stipendi del personale della sanità. La regione può fare molto, perché le Asl a partire dei detenuti e dei tossicodipendenti fa dei programmi veri e bisogna incrementare personale, risorse e attrezzature. Bisogna fare anche un tipo di formazione particolare per queste persone e portare la stabilizzazione degli operatori sanitari dentro le carceri”.

“C’è una sofferenza e vanno migliorare le condizioni dei carcerati, soprattutto per quanto riguarda i temi della salute – ha detto Rosa D’Amelio, presidente del consiglio regionale -Sono stati fatti passi in avanti, finora – prosegue – Dal 2008 la medicina penitenziaria è passata alle Asl, si sono fatti investimenti interessanti. Ora dobbiamo lavorare per la stabilizzazione del personale sanitario in carcere, sollecitare il Governo nazionale, definire i Lea nelle carceri e fare in modo che le attrezzature, che pure mancano in tante strutture sanitarie, siano attivate. Occorre – conclude – anche puntare a un servizio di prevenzione delle malattie all’interno delle carceri”.

 

 

CONSIGLIO, OK A INCENTIVI PERSONALE REGIONE

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Il consiglio regionale della Campania ha rinviato i lavori a domani, alle 12,30, per mancanza del numero legale, dopo una prima sospensione di un’ora. L’assise regionale stava discutendo la legge di sostegno dei gruppi d’acquisto solidale e per la distribuzione dei prodotti agricoli a km zero, infatti, quando nella votazione di un articolo è venuto meno il numero legale. L’assemblea, quindi, è stata in un primo tempo sospesa per un’ora, e ha riaperto i battenti alle 15. Sulla prima votazione, però, con soli presenti 19 e 19 votanti, è di nuovo venuto meno il numero legale. Il presidente del consiglio regionale Rosa D’Amelio, quindi, ha sciolto la seduta, riconvocandola per domani alle 12,30. In precedenza, il consiglio regionale della Campania aveva approvato il regolamento degli incentivi al personale della Regione. Il documento è passato a maggioranza, con 27 voti favorevoli su 34 presenti. In apertura del dibattito il consigliere regionale relatore, Luca Cascone (Pd), aveva chiesto ai gruppi M5S e Fi di votare favorevolmente il provvedimento: “Bisogna dare una risposta sulla retribuzione integrativa ai dipendenti che la attendono da mesi”.

“Nessuno mette in discussione la validità degli incentivi e il provvedimento – ha spiegato Vincenzo Viglione, M5S – Ma non chiarisce i dubbi sullla tabella delle ripartizioni, perché ci sono evidenti discrepanze tra quella approvata dalla giunta e quelli di luglio nella Conferenza Stato-Regioni. Si passa per i direttori dei lavori dal 27 al 40 % e per i lavoratori dal 13% al 30%”. “Avevamo chiesto più tempo per studiare gli atti”, ha spiegato la consigliera Maria Grazia Di Scala (Fi). L’assise era poi passata alla discussione della proposta di legge “Modifiche agli articoli 5 e 8 della legge regionale 12 febbraio 2018, n. 2 – Norme per la promozione dell’invecchiamento attivo e modifiche alla legge regionale 3 agosto 2013, n.9 (Istituzione del servizio di psicologia del territorio della Regione Campania)”, approvata all’unanimità, con 36 voti favorevoli su 36 presenti, con voto elettronico.

“Il testo – ha spiegato il consigliere relatore Tommaso Amabile (Pd) – era stato licenziato con voto favorevole dalla commissione il 17 aprile scorso. Si tratta di modifiche necessarie per armonizzare la proposta di legge regionale alla normativa nazionale. Il punto sostanziale riguarda un unico articolo con diverse modifiche per evitare l’impugnativa del govenro centrale”. In mattinata, erano state approvate le modifiche alla legge per i beni confiscati e il provvedimento per la nuova caserma dei carabinieri a San Sebastiano al Vesuvio.

APPROVATO PIANO ENERGETICO AMBIENTALE

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Il consiglio regionale della Campania ha approvato con 25 voti favorevoli, su 29 presenti e 3 astenuti, la legge “Norme per l’attuazione del Piano Energetico Ambientale” della Campania. “Una legge – spiega Gennaro Oliviero (Pd), consigliere relatore – rimasta nell’intera legislatura passata ferma in aula. La Regione da 30 anni non aveva un piano regionale per l’ambiente.

Oggi colmiamo un abisso e ci riportiamo a livelli europei. È una buona giornata per i cittadini campani perché potranno avere certezza nelle materie energetiche. Il provvedimento va a uniformare la politca energetica campana a quella europea”.

“In sede di confronto con i tecnici – spiega Vincenzo Viglione (M5S) – si è fatto un lavoro positivo e si è definito un testo che da tempo stiamo aspettando in ordine a una serie di criticità per la mancanza di ordine nel comparto energetico regionale. Ci sono diverse problematiche legate all’eolico selvaggio, all’utilizzo di impiantistica non sempre sostenibile e sul futuro panorama di assetto che dovrebbe essere definito in un piano che da tempo stiamo aspettando e speriamo di avere presto in consiglio. Tuttavia, restano un paio di elementi critici su alcuni articoli, come il 5 quando si dice che la Regione promuove la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili, ma poi si parla anche delle assimilate. In questo caso torniamo indietro di un po’ di anni. Quel tipo di recupero non è realizzabile. Si rischia di fare un salto indietro pericoloso, potremmo aprire la porta a interventi che stiamo cercando di evitare”.

L’assise ha dato l’ok all’uso dei prodotti agricoli a “km 0” nelle mense di scuole, università e ospedali, ad un progetto per la promozione della dieta mediterranea nelle mense scolastiche e all’istituzione del catasto degli impianti termici degli edifici, ma anche agli elenchi degli ispettori e dei certificatori. Nel corso della seduta sono stati riconosciuti anche diversi debiti fuori bilancio.

La seduta si è sciolta per mancanza del numero legale. Il numero dei consiglieri è venuto meno sulla votazione della proposta di legge “Sostegno alla filiera agricola trasparente” dove erano presenti solo 21 consiglieri. La prossima seduta del consiglio sarà decisa dalla conferenza dei capigruppo. 

 

D’AMELIO “APPROVAZIONE PEAR RISPOSTA A DOMANDA TERRITORI”

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“Esprimo soddisfazione per l’approvazione nella seduta del Consiglio regionale di questa mattina del Piano energetico ambientale della Regione Campania, che fornisce alla Giunta importanti linee di indirizzo e approva uno strumento strategico per la programmazione in ottica sostenibile delle politiche energetiche e ambientali campane, adeguandole a quelle dell’Unione Europea”. Lo dichiara la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, a margine del voto favorevole al Pear.

“Ringrazio la commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile, e in particolare il presidente Gennaro Oliviero, per il lavoro svolto su un testo atteso da tempo e che costituisce una risposta alle richieste delle popolazioni – continua la presidente –. Più volte in questi anni, anche nella precedente legislatura, ho incontrato cittadini e associazioni che sollecitavano l’intervento della Regione su questa delicata materia, a partire da quei territori dell’Irpinia e del Sannio interessati da ipotesi di ricerche petrolifere o dal proliferare dell’eolico, come avvenuto poche settimane fa a Lacedonia”.

“Con il Pear, in particolare, il Consiglio regionale definisce i compiti della Regione e degli enti locali e specifica i vari iter autorizzativi, con l’introduzione di procedimenti semplificati, nel massimo rispetto di ambiente e paesaggio”, conclude D’Amelio.

PROGETTO SEEDS, D’AMELIO “OPPORTUNITA’ PER I NOSTRI GIOVANI”

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L’Unci Agroalimentare, associazione di rappresentanza delle realtà cooperative, ha presentato stamane in Consiglio regionale il progetto SEEDS (Strengthening knowlEdge and compEtences to Develop new Skills), inserito nel programma Erasmus + dell’Unione europea, per l’Istruzione la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020, dedicato alla mobilità individuale ai fini dell’apprendimento. Una opportunità destinata a 100 giovani, neodiplomati e/o neo-qualificati, finalizzata allo svolgimento di un tirocinio professionalizzante, in diversi Paesi dell’Unione, tra i quali Regno Unito, Spagna, Irlanda, Belgio e Malta. Le candidature potranno essere inviate (all’indirizzo email: [email protected]) entro il 23 novembre, da coloro che abbiano conseguito da non più di 12 mesi un titolo studio in uno degli istituti tecnico-professionali italiani afferenti agli indirizzi quali agraria, amministrazione, finanza e marketing, turismo, servizi per l’enogastronomia. “E’ un’opportunità per i giovani che si diplomano, quest’anno e l’anno prossimo, di fare diverse esperienze in Europa per accrescere le loro conoscenze e aumentare le proprie opportunità lavorative nell’agroalimentare e non solo”, ha commentato Gennaro Scognamiglio, presidente di Unci agroalimentare.
Per il consigliere Enzo Maraio, segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, questo progetto “e’ una occasione che permette ai nostri ragazzi di innalzare la propria competitività sul mercato del lavoro, avendo l’opportunità di confrontarsi con un contesto globale. E’ importante questo collegamento con l’estero sia dal punto di vista dell’esperienza sia del know-how anche in un’ottica di conoscenza delle lingue straniere. Nell’agroalimentare siamo unici nel mondo: ci possono copiare tutto tranne i nostri prodotti”. Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale, ha spiegato che “si tratta di un progetto interessante perchè si rivolge a giovani che provengono da scuole professionali. Cento giovani che staranno all’estero per 4 mesi per specializzarsi nel settore del marketing turistico, ma anche in aziende che producono zootecnia, o legati all’enogastronomia. E poi, passare 4 mesi all’estero, – ha aggiunto – significa anche approfondire la conoscenza delle lingue”.
“Una delle chiavi di svolta per l’occupazione dei giovani – ha proseguito D’Amelio – riguarda sicuramente lo sviluppo turistico legato all’enogastronomia, alla bellezza dei nostri luoghi, in una regione che ha una diversificazione incredibile: dal mare, ai borghi delle aree interne che devono essere maggiormente valorizzati”.
(ITALPRESS).

PRESENTATO IL LIBRO ‘FEMMENE’, CONTRO VIOLENZA DONNE

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Il duo comico cabarettistico napoletano, Edoardo e Gigi Imperatrice, in arte i ‘Fatebenefratelli’, hanno presentato stamane a Napoli presso il Consiglio regionale il libro ‘Femmene’ (Editalfa), con prefazione di Pippo Baudo. “E’ un libro di quattro racconti – spiegano in tandem i due autori -, che tratta di stupri, violenze, femminicidi, e nell’ultimo racconto abbiamo voluto chiudere il testo con una storia romantica, come vorremmo che fosse l’amore. Allegato al libro c’è anche un opuscoletto (‘La crisalide’) dedicato al bullismo, un altro triste fenomeno attuale”. Alla presentazione è intervenuta la presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio.

“La presentazione di questo testo – ha detto – va nella direzione di diffondere la cultura della prevenzione, soprattutto tra le nuove generazioni, verso un tema attuale e drammatico come la violenza alle donne. Come Regione Campania abbiamo voluto con forza l’Osservatorio contro la violenza alle donne, e stiamo lavorando molto nella direzione della presa in carico delle donne che subiscono violenza, attraverso le case rifugio, i centri anti-violenza, ma anche sul terreno della prevenzione con i ragazzi delle scuole. E credo che tutto ciò sia importante, in una regione che dà dati drammatici sui femminicidi. Lavoriamo inoltre sui percorsi rosa nelle Asl, e per diffondere, dal punto di vista della prevenzione, una crescita culturale tra le nuove generazioni”.

ASSESSORI MARCHIELLO E DISCEPOLO RISPONDONO AL QUESTION TIME

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Spazio al Question Time nella seduta odierna del Consiglio regionale della Campania, presieduto da Rosetta D’Amelio. Diverse le interrogazioni presentate. Il consigliere Nicola Marrazzo del Partito democratico ha interrogato la Giunta sulla destinazione di Palazzo Carafa, in considerazione del rincorrersi delle voci secondo le quali il complesso storico potrebbe essere venduto per farne un albergo. All’interrogazione ha risposto l’assessore alle Attività produttive, Antonio Marchiello, che ha informato l’aula circa la volontà dell’ente proprietario, Intesa Sanpaolo, di alienare il bene. Marrazzo ha chiesto all’esponente della Giunta, vista l’importanza storica del complesso, se la Regione si faccia parte attiva nella partecipazione all’acquisto di Palazzo Carafa.  L’assessore rispondendo poi all’interrogazione proposta dal consigliere Francesco Emilio Borrelli (Campania Libera-Verdi) sulla sorte dell’Unità Operativa Complessa Salute Mentale di Sorrento, ha risposto che “L’Unità Operativa Complessa di salute mentale in Penisola Sorrentina è confermata nella sua allocazione, presso il Distretto sanitario 59: si è cercata una ulteriore allocazione – ha spiegato – ma la richiesta di disponibilità di spazi agli enti locali non ha trovato riscontro”.

All’interrogazione, invece della consigliere M5s Maria Muscarà, sulle ragioni sottese alla mancata risposta a 150 interrogazioni presentate da consiglieri del suo Gruppo consiliare, Marchiello ha evidenziato che “in questa legislatura regionale sono state presentate 1175 interrogazioni, di cui 385 da parte dei consiglieri M5s. le interrogazioni presentate nella scorsa legislatura erano state di gran lunga inferirori: 795. Sarà cura comunque dell’ufficio legislativo sollecitare i competenti uffici qualora vi siano interrogazioni inevase”. Infine la consigliera M5s Valeria Ciarambino, ha chiesto di conoscere se a seguito degli ultimi tre eventi sentinella di casi di Tubercolosi verificatisi presso l’ospedale San Paolo sì siano adottati provvedimenti di risk management a cura dei direttori delle UU.00. istituzionalmente preposti. Marchiello ha risposto che la Direzione strategica ha avviato una indagine interna mediante la costituzione di una Commissione insediatasi lo scorso 22 ottobre. La Commissione – ha aggiunto – accerterà se tutte le misure previste dai specifici protocolli ministeriali siano state attuate e verificherà eventuali inadempienze”.

Il consigliere Luciano Passariello (Fratelli d’Italia) ha invece interrogato la Giunta relativamente all’applicazione del Piano Casa su problematiche afferenti il territorio del Comune di Volla, in provincia di Napoli, in particolare i funzionari responsabili di Settore del Comune di Volla, succedutisi nel tempo, In coerenza e letteralmente applicando la CR. del Piano Casa, hanno concesso, ha evidenziato Passariello, il cambio di destinazione d’uso di edifici non residenziali a residenziali. La risposta affidata all’assessore all’Urbanistica Bruno Discepolo, che ha evidenziato la incompetenza del proprio Assessorato sulla materia, in quanto si tratta di norme la cui attuazione è di competenza dei Comuni, tuttavia – ha aggiunto – si sta lavorando ad una legge quadro sulla materia”.

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