ROMA (ITALPRESS) – Nel pomeriggio di giovedì 29 luglio, l’artista Giovanni Paolo Caprini è stato premiato in Consiglio regionale del Lazio per i risultati straordinari che ha ottenuto, in termini di partecipazione, nonchè per l’importanza del tema trattato, la sua ultima mostra dal titolo “L’abbraccio dal mare”. La mostra di arte contemporanea, realizzata in collaborazione con la società Oikos Spa e patrocinata dal Comune di Nettuno, è stata allestita nella suggestiva location del Forte Sangallo di Nettuno, e aperta al pubblico dal 19 al 25 luglio. Per l’occasione l’autore ha presentato un’installazione site specific e una mostra di venti opere. “E’ motivo di orgoglio per me ricevere questo riconoscimento”, ha affermato Caprini a margine della premiazione, il quale, raccontando le sue opere, ha poi spiegato: “Sono nato e vivo attualmente a Roma, ma ho vissuto a Nettuno per diciotto anni ed è lì che ho sviluppato una forte connessione con il mare, elemento questo che ha avuto, e ha tuttora, una notevole influenza sulla mia arte”.
A consegnare la targa celebrativa all’artista sono stati il Consigliere regionale del Lazio Fabio Capolei e l’Onorevole Andrea Ruggieri, Deputato di Forza Italia.
Attorno al tema dell’inquinamento e della eco-sostenibilità ruota “L’abbraccio dal mare” ma anche tutta la produzione artistica di Caprini che, fedele a questa linea, recupera materiali di scarto e dà loro una nuova vita. Una filosofia condivisa proprio con Oikos Spa, sponsor tecnico dell’esposizione e azienda che realizza da anni vernici ecologiche, alla quale Caprini dedica un ringraziamento speciale: “Ringrazio questa società e in particolar modo il Presidente Claudio Balestri per il sostegno che manifestano alla mia arte e ai miei progetti. Tra noi si è instaurata una bella collaborazione che andrà avanti anche nei prossimi mesi perchè abbiamo in programma nuove iniziative. A settembre comunicherò le date delle prossime esposizioni”.
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Cultura, Giovanni Paolo Caprini premiato in Consiglio Regionale Lazio
Vincenzi “grave gesto Barillari in uffici Consiglio Regionale Lazio”
ROMA (ITALPRESS) – “La notizia apparsa oggi sulla stampa dell’iniziativa del consigliere Barillari che all’interno degli uffici del Consiglio regionale mostra una pistola, della cui natura, vera o falsa, non sappiamo nulla, desta stupore, preoccupazione e sdegno. La sede istituzionale del Consiglio regionale non può essere il luogo dove si perpetrano queste azioni, pertanto esprimo la più ferma condanna per il gravissimo gesto. I dirigenti responsabili del Consiglio regionale sono stati incaricati di segnalare l’episodio alle autorità di polizia al fine di tutelare la pubblica sicurezza”. Così Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio, in merito all’iniziativa del consigliere Davide Barillari, ex esponente del Movimento 5 Stelle e fondatore della Rete R2020, che in diretta streaming sui social network ha mimato il gesto di vaccinarsi con una pistola giocattolo, per poi aggiungere: «Questa è un roulette russa e siete voi a premere il grilletto. Io mi vaccino e può andarmi bene, così come può andarmi male».
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Vaccino, Vincenzi “Regione Lazio procede spedita”
ROMA (ITALPRESS) – “La Regione Lazio procede spedita nella campagna di vaccinazione, come confermano anche i dati di youtrend. Un ringraziamento al presidente Nicola Zingaretti, all’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato e a tutte le operatrici e gli operatori sanitari che ogni giorno operano sui nostri territori”. Così Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio
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Ok a delibera Giunta su fondo per prevenire dissesto finanziario comuni
ROMA (ITALPRESS) – Via libera all’unanimità dei presenti allo schema di deliberazione della Giunta regionale numero 181, concernente: “Definizione dei nuovi criteri e delle modalità di accesso al Fondo per prevenire il dissesto finanziario dei comuni. Istituzione della Commissione tecnica di supporto per la valutazione delle domande di concessione ed individuazione delle procedure e dei parametri di controllo a cui sottoporre l’ente beneficiario del contributo per prevenire il dissesto finanziario. Esercizio finanziario 2021”.
Il parere favorevole è arrivato oggi dalla seduta congiunta (in modalità telematica) tra la commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Sara Battisti (Pd), e la commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Fabio Refrigeri. Il provvedimento, che tornerà in Giunta per l’approvazione definitiva, è stato illustrato ai membri delle due commissioni dall’assessora Valentina Corrado, titolare delle deleghe “Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa”. Collegato anche il vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio, Daniele Leodori.
Lo schema di delibera numero 181, secondo quanto stabilito dal comma 78 dell’articolo 1 della legge regionale n. 12/2011 con riferimento al Fondo per prevenire il dissesto finanziario dei comuni, individua:
a) i criteri e le modalità per l’accesso al Fondo;
b) l’istituzione e il funzionamento della commissione tecnica di supporto per la valutazione delle domande di concessione, presieduta dal direttore regionale al Bilancio, Governo societario, Demanio e Patrimonio e della quale fanno parte due dirigenti regionali (uno dell’assessorato al bilancio e l’altro dell’assessorato agli enti locali) e un rappresentante dell’Associazione nazionale comuni italiani Lazio (Anci Lazio);
c) le procedure ed i parametri di controllo a cui il comune beneficiario deve sottoporsi nel biennio successivo al ricevimento dell’apposito contributo.
La Legge regionale 30 dicembre 2020, numero 25 (Legge di stabilità regionale 2021) ha rifinanziato il Fondo per prevenire il dissesto finanziario dei comuni con 2 milioni di euro per spesa di parte corrente e 700 mila euro per spesa di parte capitale.
Il Fondo è finalizzato alla concessione di contributi straordinari per il risanamento economico-finanziario dei comuni con una situazione di rischio di dissesto finanziario riferibile, negli ultimi due esercizi finanziari, ad almeno due dei seguenti indicatori: a) utilizzazione continuativa dell’anticipazione di tesoreria; b) disequilibrio strutturale della parte corrente del bilancio; c) disavanzo di amministrazione; d) debiti fuori bilancio.
Nelle premesse dell’atto della Giunta viene specificato che “in ossequio alla più recente giurisprudenza costituzionale e contabile, i contributi non possono determinare un ampliamento della capacità di spesa degli enti beneficiari, con particolare riferimento alle spese a carattere ripetitivo, suscettibili di consolidarsi. A tal fine, i Comuni destinatari dei contributi dovranno individuare, per il contributo di parte corrente, esclusivamente uno dei seguenti utilizzi:
– riduzione del disavanzo aggiuntiva rispetto a quella imposta dalla normativa vigente;
– abbattimento dello stock di debito, da intendersi quale estinzione anticipata dello stesso;
– accantonamento a fondo contenzioso o perdite potenziali;
– quale extrema ratio, finanziamento di debiti fuori bilancio.”.
La deliberazione di Giunta, infine, dispone che “il contributo regionale verrà concesso solo se, ad esito delle verifiche tecnico-amministrative effettuate dalla Commissione, il Comune abbia posto in essere ogni azione utile ad arginare lo stato di rischio di dissesto, inclusi il contrasto all’evasione fiscale, l’aumento delle tariffe, la valorizzazione patrimoniale e la razionalizzazione delle spese per fitti passivi, ed a condizione che il contributo stesso risulti determinante per il superamento della predetta situazione, escludendo in ogni caso i Comuni che, alla data di adozione della presente Deliberazione, abbiano deliberato il dissesto finanziario ai sensi dell’articolo 246 del T.U. delle leggi sull’ordinamento degli enti locali o il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell’articolo 243-bis del medesimo Testo unico”.
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Via libera Consiglio a modifiche Ato e variazioni di bilancio
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, ha approvato due provvedimenti che riguardano l’organizzazione del servizio idrico e alcune variazioni di bilancio, stabilite in base alle norme sull’emergenza Covid.
Il primo, una proposta di deliberazione consiliare, è stato illustrato dall’assessore ai Lavori pubblici, Mauro Alessandri: “Questa decisione nasce da una delibera del Comune di Campagnano di Roma, che nel 2015 ha chiesto il passaggio dall’Ato 1 Lazio Nord-Viterbo all’Ato 2 Lazio centrale-Roma – ha detto -. Nel Comune, infatti, non è stato ancora perfezionato il passaggio della gestione del servizio a Talete, la società che gestisce l’Ato 1, e risulta più efficace la gestione nell’ambito dell’Ato 2”.
Prima della votazione sulla proposta è stato approvato anche un ordine del giorno presentato da Enrico Panunzi (Pd), con il quale si impegna la giunta a una ridefinizione complessiva degli Ato, a prendere provvedimenti per ridurre i costi per la dearsenificazione dell’acqua nella provincia di Viterbo e a prevedere risorse nel prossimo bilancio per non far gravare eccessivamente i costi sui cittadini.
Il secondo provvedimento, una proposta di legge, illustrato dall’assessora alla Semplificazione Valentina Corradono, riguarda la ratifica di una serie di variazioni di bilancio, per complessivi 33 milioni di euro, stabilite dalla Giunta in via di urgenza, come previsto dalla normativa per il contrasto della pandemia. La parte più rilevante è costituita da 15 milioni di euro utilizzati per l’estinzione dei contratti derivati ancora in capo alla Regione, da 7 milioni di contributi per le Ater per compensare la diminuzione delle entrate determinata dall’emergenza Covid e da 3 milioni per il completamento di opere di urbanizzazione nei piani di zona di Roma. Negativo il giudizio di Fabrizio Ghera (Fdi) che ha parlato di “somme inadeguate”.
“Il Consiglio regionale ha ratificato interventi straordinari adottati dalla Giunta per
l’emergenza sociale ed economica conseguente alla pandemia, affinché l’amministrazione sia sempre più vicina alla comunità. Un ringraziamento va a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione per il contributo dato durante lo svolgimento dei lavori d’aula”, dice Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio.
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Ok a tre risoluzioni collegate a relazione annuale su attività europea
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi,, ha approvato oggi tre risoluzioni riguardanti la “Relazione informativa annuale della giunta al consiglio regionale-anno 2020”, adottata dalla Giunta regionale con decisione n.6 del 30 marzo 2021. L’atto è adottato ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 9 febbraio 2015, n. 1 (disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell’unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio).
La prima risoluzione che ha avuto 28 voti favorevoli e 7 contrari, era stata presentata da alcuni consiglieri tra cui primo firmatario Alessandro Capriccioli (Più Europa radicali), e prevede a carico del presidente della Regione e della Giunta regionale una lunga serie di impegni raggruppati dai firmatari in quattro gruppi: la riprogrammazione dei programmi operativi regionali 2014-2020 e la programmazione europea 2021-2027; la conformità dell’ordinamento regionale alla normativa europea e le procedure di infrazione.
Il programma di sviluppo rurale finanziato dal Feasr e il futuro della politica agricola comune Ue 2021-2027; gli orientamenti e le priorità politiche della Giunta regionale nell’anno 2021. Il filo comune di tutti gli impegni che si affidano al presidente e alla Giunta è costituito, come detto dallo stesso Capriccioli nel suo intervento in Aula, a proseguire nell’azione intrapresa, che si colloca nel quadro dell’accordo di riprogrammazione sottoscritto dalla Regione con il governo per fronteggiare l’emergenza Covid, ritagliando per il Consiglio regionale un ruolo ancora più decisivo ai fini della elaborazione della politiche comunitarie.
La seconda risoluzione, sottoscritta da sei consiglieri del Movimento 5 stelle con prima firmataria Silvia Blasi, e che ha avuto 26 voti a favore e 6 contrari, impegna la Giunta ad adottare quanto prima una serie di atti e regolamenti necessari al fine di creare concrete premesse per azzerare il consumo di suolo nel 2050, come previsto dall’agenda 2030 e dalla strategia della Commissione europea.
La terza risoluzione avente gli stessi firmatari e approvata con 23 voti a favore e 5 contro, impegna invece la Giunta a una serie di azioni finalizzate a due obiettivi, come chiarito da Blasi in sede di illustrazione: ridurre il grave fenomeno della dispersione delle acque dalle reti idriche e garantire la salubrità delle acque destinate al consumo umano rispetto alla presenza di arsenico su tutto il territorio regionale.
La relazione della Giunta era stata illustrata dal vicepresidente della regione Lazio Daniele Leodori che ha anzitutto riepilogato le cinque sezioni di cui esso si compone: le attività svolte dalla regione in ambito europeo e nazionale; lo stato di conformità dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione europea; lo stato di avanzamento dei programmi e dei progetti di cooperazione territoriale della regione cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento europei; lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dall’Unione in gestione diretta; gli orientamenti e le priorità politiche della giunta regionale per il 2021. Leodori ha ricordato l’accordo del luglio 2020 tra il Lazio e il ministero della coesione territoriale che ha permesso la riprogrammazione delle risorse stanziate nei Por Fse e Fesr a valere sulla programmazione 2014-2020: ciò in conseguenza del riconoscimento da parte dell’Unione di una maggiore flessibilità a favore degli stati membri nella battaglia per fronteggiare il covid.
La riprogrammazione ha riguardato complessivi 646 milioni di euro di cui 355 a valere sul Fesr e 290 sul Fse; la gran parte di questi fondi riprogrammati (222 milioni) è stata destinata ovviamente all’emergenza sanitaria. Si sta procedendo, ha detto poi Leodori, all’approvazione del nuovo Piano di sviluppo e coesione del Lazio, che avrà un valore complessivo di 909, 5 milioni di euro. Leodori ha ricordato poi, con riferimento alla programmazione 2021-2027, la partecipazione della regione Lazio, attraverso un apposito atto di indirizzo, alla definizione del piano nazionale per il rilancio e la resilienza (PNRR), ma anche all’ apertura, nonostante le limitazioni imposte dal covid, di tre nuovi sportelli Europa della regione.
Con riferimento alla sezione 4 del documento, la Regione, ha ricordato ancora Leodori, partecipa a numerosi progetti internazionali in svariate materie tra cui spicca quella della tutela dell’ambiente. La partecipazione alla fase ascendente dell’elaborazione delle politiche comunitarie è stata garantita dall’esame da parte della Giunta regionale del programma di lavoro della Commissione europea, ha concluso Leodori.
Tra i consiglieri, Capriccioli ha evidenziato come la fragilità degli stati nazionali sia stato il principale dato emerso dalla pandemia; al cospetto di questo, l’Unione ha dato prova di capacità di fronteggiare le situazioni di crisi, attraverso il piano Next generation Eu, che ha spiazzato “anche i più accaniti tra gli antieuropeisti”, secondo Capriccioli. Ma il PNRR che è conseguito al Next generation EU non è solo una questione di soldi, ma presuppone necessariamente un’anima politica. In questo senso il ruolo del Consiglio regionale è di fondamentale importanza, perché rappresenta le istanze che vengono dai territori. Solo a queste condizioni si può fare dell’Europa un ente vicino alle esigenze dei cittadini.
Sostanzialmente d’accordo sull’impostazione dell’intervento di Capriccioli si è detta Silvia Blasi del Movimento 5 stelle; in questo caso si è assistito a un cambio di passo decisivo dell’Europa, ma questa è una occasione unica per spostare il baricentro dell’utilizzo di queste risorse verso la prospettiva ecosostenibile, per la consigliera. Attenzione all’interconnessione trala salute umana e quella animale, ma anche dell’ambiente in generale è necessaria a suo avviso.
Perplessità sono state espresse da Sergio Pirozzi, di Fratelli d’Italia, secondo il quale se le regioni procederanno all’attuazione del piano con gli stessi tempi e modalità con cui hanno dimostrato di utilizzare in passato i fondi europei, si tratterà di un fallimento sicuro. Pirozzi ha ricordato anche come molte regioni europee si trovino in zona sismica 1 o 2, rischio alto o medio, ma a fronte di questo non si è previsto un programma di efficientamento energetico per mettere in sicurezza questi territori.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia, che ha ricordato i fondi ingenti rimasti a giacere “nei cassetti” negli anni passati; la rapidità nell’utilizzo dei fondi è il dato decisivo per fronteggiare la situazione di crisi che, già preesistente al covid, è stata acuita in modo drammatico dalla pandemia, ha detto Ghera, e può essere resa ancor più drammatica dallo sblocco dei licenziamenti.
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Conclusi corsi anticendio boschivo
ROMA (ITALPRESS) – Si sono concluse oggi nella sede del Consiglio regionale del Lazio, in via della Pisana a Roma, le sei giornate di formazione pratica che hanno completato l’addestramento per l’antincendio boschivo (AIB) effettuato dalle Organizzazioni di volontariato di protezione civile della Regione Lazio, precedute da una sessione teorica svolta in modalità telematica nei mesi di maggio e giugno 2021. I corsi hanno coinvolto circa 700 volontari di Protezione civile provenienti da tutto il Lazio e sono stati realizzati nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro tra l’Agenzia regionale di Protezione Civile, l’Istituto regionale di Studi Giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo”, e la collaborazione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco in qualità di docenti. Durante la giornata conclusiva, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, e del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Carmelo Tulumello, è stato predisposto l’intervento di un elicottero della flotta regionale che ha simulato le operazioni antincendio boschivo con il riempimento della benna da una delle vasche mobili appositamente montata e riempita d’acqua dai volontari durante i precedenti esercizi didattici e il rilascio dell’acqua sul fuoco acceso sul prato dove si sono svolte le prove formative di spegnimento.
Per Marco Vincenzi si è trattato di “un corso fondamentale, che con grande piacere abbiamo ospitato”. Il presidente del Consiglio regionale ha poi sottolineato “il prezioso lavoro che la Protezione civile svolge ogni giorno per la nostra comunità” e ha rivolto un ringraziamento “ai volontari e a tutto il personale che ha partecipato alla formazione. E’ importante che nella fase di formazione pratica si sia potuto utilizzare anche l’elicottero della flotta regionale”, ha aggiunto Vincenzi. “L’emergenza Covid – ha dichiarato Carmelo Tulumello – non ha fermato la formazione dei volontari ma ha visto l’Agenzia di Protezione Civile del Lazio e l’Istituto Jemolo pronti a mettere in pratica nuove metodologie che hanno portato ad un risultato di grande rilievo. Fondamentale, in questo senso, la collaborazione del volontariato che ha permesso l’allestimento e la gestione, presso la sede del Consiglio Regionale, di un campo addestrativo unico nel suo genere e che rappresenta una ulteriore innovazione e sperimentazione efficace e di successo”.
Le prove tecnico-pratiche manuali e operative (fase pratica in presenza) si sono svolte dal 30 giugno al 5 luglio nell’area del Parco della Pace interna al Consiglio regionale e sono state articolate in cinque diverse attività che riproducono in forma didattica le situazioni in cui si trovano esposti i volontari operativi nell’antincendio boschivo in occasione dell’attivazione da parte della Sala Operativa della Protezione civile regionale: a) simulazione di composizione della squadra AIB e utilizzo degli attrezzi manuali (flabello e rastro) per attacco diretto all’incendio; b) simulazione di utilizzo operativo dell’automezzo antincendio del tipo pick-up con modulo AIB; c) utilizzo di motosega a scoppio ed a batteria per il taglio di un tronco; d) montaggio e smontaggio di una vasca AIB; d) attività di stendimento di una tubazione antincendio, effettuato in squadra da cinque unità.
In precedenza, nella parte teorica dei corsi, svolta mesi di maggio e giugno in modalità di formazione a distanza (FAD) e articolata in undici classi, i volontari hanno studiato diversi argomenti, tra i quali: riferimenti normativi riguardanti gli incendi boschivi e il volontariato di protezione civile; elementi di fisica della combustione, tipologie e cause degli incendi boschivi; tecniche di spegnimento e ruoli operativi; procedure operative e organizzazione del sistema di intervento di cui si è dotata la Regione Lazio. La formazione, inoltre, ha riguardato anche elementi di cartografia e i riferimenti normativi e le Linee guida per il corretto uso dei DPI.
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Vincenzi “Ristrutturazione PS OSpedale Subiaco fondamentale per comunità”
“Sono molto soddisfatto per il completamento della ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Subiaco e la piena operatività, anche nelle ore notturne, dell’elisuperficie. Il presidio Ospedaliero e i suoi servizi di emergenza costituiscono un elemento fondamentale per la tutela della salute della comunità di Subiaco e della Valle dell’Aniene. A breve verrà installata anche la nuova Tac di ultima generazione. Ringrazio la Asl Rm 5, le operatrici e gli operatori sanitari per il costante impegno nello svolgimento del loro lavoro. Grazie alla giunta Zingaretti per l’eccellente capacità di realizzazione di una rete ospedaliera all’altezza delle difficili sfide che stiamo affrontando”. Così Marco Vincenzi, presidente del Consiglio Regionale del Lazio all’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale “A. ANgelucci” di Subiaco.
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