Incardinata questa mattina in commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Marietta Tidei, la proposta di legge sulla “Disciplina per la tutela e la valorizzazione delle botteghe storiche”, prima firmataria Marta Leonori.
La consigliera Marta Leonori (Pd) nel suo intervento ha parlato di una legge frutto di una discussione già fatta durante il testo unico sul commercio, ma che merita una particolare attenzione perché ha una sua centralità per la tutela della sua valenza tradizionale e culturale nel territorio, soprattutto alla luce della crisi che stiamo vivendo che rischia di disperde un patrimonio di immenso valore. Dello stesso parere l’intervento del consigliere Paolo Ciani (capogruppo alla Regione di Centro Solidale – Demos) che ha parlato di buon segno aprire il dibattito su questa norma proprio adesso che il mondo delle botteghe storiche è profondamente in crisi.
A conclusione della seduta su questo tema, la presidente della commissione ha invitato i commissari a stilare un elenco sulle prossime audizioni con i soggetti interessati.
Nella stessa mattinata sono stati votati gli emendamenti proposti dalla commissione Bilancio, e rinviati in commissione Sviluppo economico, per la votazione sulle “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”. In totale 4 gli articoli rimessi a votazione e approvati all’unanimità, compreso l’art. 10 che norma sull’entrata in vigore della legge. Prima firmataria della legge è Eleonora Mattia che al termine della votazione ha parlato di una legge tempestiva per il momento storico che stiamo vivendo, perché questa legge riguarda la cittadinanza attiva.
A seguire, nella stessa seduta presieduta da Marietta Tidei, sono stati votati gli emendamenti proposti dalla commissione Bilancio sulle “Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing”, prima firmataria consigliera Marta Leonori. Tra gli emendamenti, prevalentemente formali, sono stati votati e approvati all’unanimità. Tra questi viene approvato l’articolo 10 bis, proposto dalla Bilancio e che introduce la clausola valutativa.
(ITALPRESS).
Incardinata la legge che disciplina la tutela delle botteghe storiche
Il Consiglio approva 102 odg collegati a stabilità e bilancio
Il Consiglio regionale del Lazio ha concluso oggi l’esame dei 118 ordini del giorno collegati alla Legge di stabilità regionale 2021 e a quella del Bilancio di previsione 2021-2023, approvate nella seduta del 23 dicembre scorso. Dopo i 57 approvati nella seduta del 13 gennaio, oggi l’Aula ne ha accolti altri 45, per un totale di 102. Come stabilito nella precedente seduta, gli ordini del giorno (70 sulla Stabilità e 48 sul Bilancio) sono stati raggruppati per materia in base alle deleghe di ciascun assessorato, per semplificarne l’esame in Aula.
Di seguito, nel dettaglio, i 45 atti di indirizzo approvati oggi:
Ordini del giorno in materie di competenza dell’assessorato Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostruzione (4).
Approvati quattro ordini del giorno collegati alla legge di Bilancio. Il primo, presentato dalla consigliera Silvia Blasi (M5s), impegna la Giunta regionale a rafforzare e a implementare il sostegno alle attività di lettura dei bambini e dei ragazzi in età scolare nei centri minori del Lazio. Due gli ordini del giorno approvati su proposta di Giuseppe Simeone (FI) e Fabio Capolei (Epi): con il primo si chiede alla Regione di “valorizzare l’istruzione pre-scolastica attraverso un ulteriore sostegno a strutture destinate ai bambini fino a tre anni, quali asili nido, ludoteche e altri luoghi di aggregazione per i più piccoli”; con il secondo, si chiede di implementare i fondi destinati a interventi e programmi di formazione e integrazione scolastica per gli alunni con disabilità.
Infine, l’ordine del giorno della Lega (primo firmatario Daniele Giannini) impegna la Giunta ad attivare percorsi di educazione digitale, finalizzati a educare gli studenti delle scuole elementari e medie ad un uso consapevole della tecnologia e della connessione.
Ordini del giorno in materie di competenza dell’assessorato Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali (14).
Approvati sette ordini del giorno collegati alla legge di Stabilità e sette alla legge di Bilancio. Tra i primi, vi è quello presentato da Valerio Novelli (M5s), che impegna la Regione a delegare la procedura di Valutazione di incidenza alle Aree protette nazionali e regionali.
Due gli ordini del giorno approvati su proposta di Marco Cacciatore (gruppo Misto): il primo, sottoscritto anche da Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti), impegna la Giunta a portare avanti il graduale congiungimento dei parchi “Appia Antica” e “Castelli romani”; il secondo, invece, chiede di installare sistemi contapassaggi nel tratto capitolino del sentiero all’interno del Parco Litorale. Approvati anche: l’ordine del giorno presentato da Emiliano Minnucci ed Eleonora Mattia (Pd), che impegna la Giunta a potenziare gli interventi sulla viabilità rurale del Lazio; quello presentato da Pasquale Ciacciarelli (Lega), che chiede il sostegno delle attività di vigilanza ittico venatoria da parte degli organismi di Polizia nelle province laziali; quello presentato da Loreto Marcelli (M5s) per l’istituzione del Monumento naturale del Feudo di Montenero (denominato anche “il sentiero dei Sotterranei”) nel comune di Arpino (FR); infine, l’ordine del giorno presentato da Giancarlo Righini (FdI), che chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo al fine di far aggiornare la relazione annuale sull’equilibrio sostenibile tra le capacità di pesca e le possibilità di pesca di cui all’art. 22 del regolamento (CE) n. 1380/2013.
Per quanto riguarda i sette ordini del giorno approvati con riferimento alla legge di Bilancio, due sono a firma Silvia Blasi (M5s): con il primo si chiede alla Regione di sostenere il ‘Food delivery’ per le imprese della filiera agricola in emergenza Covid-19, mentre con il secondo si chiede di intervenire per il risanamento dello stato ecologico del Lago di Vico. Due anche gli ordini del giorno approvati su proposta di Giancarlo Righini (FdI): con il primo si impegna la Giunta a intervenire per l’adeguamento energetico degli edifici pubblici nella zona della Valle del Sacco e a sostenere tutte le aziende produttive per l’adeguamento energetico dei cicli di produzione; con il secondo, si chiede di stanziare un contributo annuale di 100 mila euro a favore dell’evento promosso dai comuni per la promozione e lo sviluppo della produzione delle ciliegie del territorio della Sabina Romana.
Approvato poi un ordine del giorno presentato da Gaia Pernarella (M5s), Giuseppe Simeone (FI) e Orlando Tripodi (Lega), che chiede alla Giunta la prosecuzione dell’impegno finanziario destinato al sostegno della convenzione per contrastare il proliferare del patogeno “Phytophthora cinnamoni” all’interno della sugherata di San Vito nel comune di Monte San Biagio. Infine, approvati anche l’ordine del giorno presentato dalla Lega (primo firmatario Daniele Giannini), che chiede alla Giunta di promuovere progetti di olivicoltura nell’Area metropolitana di Roma Capitale, e quello presentato da Gaia Pernarella (M5s) per la valorizzazione delle attività di pesca, attraverso il finanziamento della riconversione e dell’ammodernamento delle imbarcazioni verso un minore impatto ambientale.
Ordini del giorno in materie di competenza dell’assessorato Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali (7)
Approvati tre ordini del giorno collegati alla legge di Stabilità e quattro alla legge di Bilancio. I primi sono stati presentai da: Valentina Corrado (M5s), che impegna la Giunta ad adottare misure di sostegno al reddito dei genitori separati o divorziati che versano in situazione di difficoltà economica; Marta Leonori (Pd), che impegna la Giunta a completare l’aggiornamento del Registro per il Terzo Settore Artes e a trasferire i dati al Registro unico nazionale del Terzo Settore (Runts); Michela Califano (Pd), che chiede contributi per l’acquisto di latte in polvere e pannolini per le famiglie in difficoltà economiche (incluse quelle con minori in affido) e le strutture socio-assistenziali di accoglienza.
Dei quattro ordini del giorno collegati alla legge di Bilancio, tre sono stati approvati su proposta di Giuseppe Simeone (FI) e Fabio Capolei (Epi) per chiedere ulteriore sostegno economico ai piccoli comuni del Lazio, alle persone con disabilità mentale e alle loro famiglie e, infine, alle attività della polizia urbana.
Ordini del giorno in materie di competenza dell’assessorato Sanità e integrazione Socio-Sanitaria (20)
Approvati 15 ordini del giorno collegati alla legge di Stabilità e 5 alla legge di Bilancio. Del primo gruppo, cinque ordini del giorno sono stati presentati dai consiglieri del Movimento 5 stelle, con Loreto Marcelli primo firmatario, per chiedere alla Giunta: 1) di esentare dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie previste dai protocolli di sorveglianza per le persone ad alto rischio eredo-familiare (PdtaAref); 2) di rendere gratuito per le donne in gravidanza il “Non invasive prenatal test” (Nipt); 3) di potenziare e ammodernare gli ospedali montani di Subiaco e di Acquapendente; 4) di rendere gratuito anche lo screening per la prevenzione del carcinoma alla prostata; 5) di potenziare ed estendere le tecniche radioterapiche in tutte le strutture sanitarie del Lazio. Un altro ordine del giorno del Movimento 5 stelle (Roberta Lombardi prima firmataria) chiede alla Giunta di finanziare la realizzazione di un eliporto al presidio ospedaliero G.B. Grassi di Ostia, mentre quello a firma di Devid Porrello impegna la Giunta a istituire un Fondo a sostegno dei cittadini affetti da Neurofibromatosi.
Tre, invece, sono gli ordini del giorno approvati su proposta di consiglieri del centrodestra: il primo, a firma di Pasquale Ciacciarelli, chiede il potenziamento dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino ai fini di una migliore gestione dell’emergenza da Covid-19; il secondo – prima firmataria Chiara Colosimo (FdI) – impegna la Giunta a destinare un contributo economico a favore della Fondazione Policlinico A. Gemelli, per potenziare il Centro clinico “NeMo”, per la cura dei pazienti affetti da Sla; il terzo, infine, presentato da Giancarlo Righini (FdI9), chiede alla Giunta di completare la ristrutturazione del pronto soccorso dell’ospedale Paolo Colombo a Velletri, con un ulteriore stanziamento di 1,2 milioni di euro. Tre anche gli ordini del giorno approvati su proposta di consiglieri del Partito democratico, due dei quali hanno come primo firmatario Emiliano Minnucci: con il primo si impegna la Giunta a inserire i test genomici sul tumore al seno nei livelli essenziali di assistenza (Lea) per permetterne la rimborsabilità; con il secondo si richiede l’acquisto di una autoemoteca per l’Associazione Donatori Midollo Osseo (Admo).
Il terzo ordine del giorno del Pd ha come prima firmataria Eleonora Mattia e impegna la Giunta a potenziare i servizi e gli interventi per la prevenzione e il contrasto dei disturbi del comportamento alimentare. Approvato anche un ordine del giorno presentato da Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali) e Marta Bonafoni (Lista civica Zingaretti), che impegna la Giunta a inserire la popolazione detenuta nelle carceri del Lazio tra le categorie di cittadini che riceveranno in via prioritaria la somministrazione del vaccino contro il Covid-19.
Infine, è stato approvato anche l’ordine del giorno presentato da Marco Cacciatore (gruppo Misto) per chiedere il coinvolgimento su base volontaria dei medici di medicina generale, dei farmacisti e degli specializzandi in medicina, nell’effettuazione dei tamponi rapidi e per impegnare la Giunta a porre in essere altre misure urgenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, tra le quali la riattivazione di reparti e strutture dismesse.
Questi, invece, i cinque ordini del giorno approvati con riferimento alla legge di Bilancio: 1) Silvia Blasi (M5s) ha impegnato la Giunta a identificare un percorso integrato di cure per la diagnosi precoce della sindrome fibromialgica presso la Asl di Viterbo e a valutare l’istituzione di un centro specializzato sperimentale; 2) Giuseppe Simeone (FI) e Fabio Capolei (Epi) hanno impegnato la Giunta a garantire una ripartizione più equa delle risorse del fondo sanitario regionale fra le Asl; 3) Giancarlo Righini (FdI) ha chiesto alla Giunta di riaprire il presidio ospedaliero di Sezze (LT); 4) La Lega (primo firmatario Daniele Giannini) ha impegnato la Giunta ad approvare un programma annuale di sensibilizzazione, prevenzione e controlli sui rischi derivanti dalla minorazione visiva; 5) Fratelli d’Italia (primo firmatario Fabrizio Ghera) ha chiesto alla Giunta di potenziare il pronto soccorso dell’ospedale Cto Andrea Alesini.
(ITALPRESS).
Contributi all’editoria, il 26 gennaio sarà pubblicato il bando
In dirittura d’arrivo il bando relativo ai contributi per le aziende editoriali. Sarà pubblicato il 26 gennaio, come ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Paolo Orneli, durante l’audizione in commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Davide Barillari.
Proprio il presidente Barillari, in apertura della seduta ha illustrato il programma delle prossime attività: “Pensiamo a un ciclo di audizioni con i vari attori del settore, per fare il punto sulla situazione, soprattutto per capire gli effetti della pandemia. Poi affronteremo la questione del contratto di servizio con la Rai. Rimanderemo, invece, gli stati generali informazione”.
Orneli ha poi spiegato le caratteristiche del bando: “Dopo la pubblicazione, avremo 15 giorni di tempo in cui ci sarà la modulistica online e attiveremo una struttura di supporto. Poi ci saranno 30 giorni di tempo per presentare le domande. I requisiti sono quelli stabiliti dalla commissione e dal Consiglio regionale: possono partecipare tutte le imprese che hanno subito un calo del fatturato pari o superiore al 30 per cento fra aprile e giugno del 2020. La somma totale, 2 milioni di euro, sarà ripartita in base al numero delle domande. Nel caso le domande fossero molte, c’è la disponibilità a integrare le risorse per non rendere troppo esiguo il contributo. Servirà la massima diffusione, dobbiamo far arrivare l’informazione a tutti: una misura di questo tipo va nella direzione di rafforzare la democrazia.
“Una ottima notizia – ha commentato Barillari – sia per il fatto che abbiamo più risorse, sia per i tempi certi, la commissione farà la sua parte per pubblicizzare il bando, anche attraverso le audizioni che stiamo programmando. Avremo un’attenzione particolare sulla trasparenza delle istruttorie”.
D’accordo anche Emiliano Minnucci (Pd), che ha espresso la sua soddisfazione: “Siamo l’unica Regione a mettere in campo uno strumento di questo tipo, importante anche la disponibilità ad aumentare la risorse se ve ne fosse bisogno”.
(ITALPRESS).
Scorie nucleari nel Lazio, il Consiglio regionale dice no
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), ha approvato cinque ordini del giorno per dire no allo stoccaggio delle scorie radioattive in uno dei 22 siti individuati nella provincia di Viterbo dalla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) a ospitarli.
L’assessore alle Politiche abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani, ha spiegato che il programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi, elaborato ai sensi della normativa nazionale ed europea, istituisce un quadro per la gestione del combustibile nucleare e dei rifiuti radioattivi, in virtù del quale ogni singolo stato dell’Unione europea assicura l’attuazione del proprio piano. “La Sogin – ha spiegato Valeriani – è la società affidataria del ministero dell’Ambiente che ha recentemente pubblicato la documentazione riguardante l’avvio della procedura di consultazione per l’ipotesi di localizzazione, costruzione ed esercizio del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico. In particolare – ha proseguito Valeriani – è stata pubblicata la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, in cui sono stati individuati anche 22 ipotetici siti nella provincia di Viterbo”. Ma il Lazio ha già dato: concetto ribadito sia da Valeriani che nei documenti approvati oggi dall’Aula.
Il primo ordine del giorno, presentato dal consigliere Enrico Panunzi (Pd) e sottoscritto da numerosi altri consiglieri, impegna la Giunta a redigere osservazioni, “al fine di manifestare la netta contrarietà della Regione Lazio all’individuazione del sito per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi nel territorio regionale”, che tengano conto di vari fattori, e di convocare immediatamente un “Tavolo della trasparenza”, in tema di gestione delle scorie nucleari. L’ordine del giorno del gruppo Fratelli d’Italia – prima firmataria la consigliera Chiara Colosimo – impegna il presidente, Nicola Zingaretti, e la Giunta “a porre in essere tutte le azioni necessarie, affinché venga stabilita e confermata l’assoluta indisponibilità a individuare la provincia di Viterbo e i suoi comuni come sede per installazione di siti per lo stoccaggio, lo smaltimento, l’accatastamento di rifiuti radioattivi”, “ribadendo l’indisponibilità territoriale, infrastrutturale e umana anche al solo transito di scorie radioattive nel territorio della Tuscia. E’ del consigliere Fabio Capolei (Energie per l’Italia, da poco in Consiglio al posto di Stefano Parisi che si è dimesso dalla carica) l’ordine del giorno volto ad attivare Arpa Lazio e la protezione civile regionale, per il monitoraggio delle attività presso la ex centrale nucleare di Latina, in località Borgo Sabotino, e a erogare le necessarie risorse a tal fine. L’ordine del giorno del Movimento 5 stelle – prima firmataria la consigliera Silvia Blasi – impegna il presidente e gli assessori competenti a farsi portavoce delle istanze delle comunità locali e a rappresentarne il fermo diniego alla realizzazione del deposito nazionale di scorie sui rispettivi territori. Questo ordine del giorno inoltre impegna la Giunta a chiedere al governo una proroga dei termini, (60 giorni), per la presentazione delle osservazioni nella procedura di consultazione pubblica avviata il 5 gennaio.
Parla di “assoluto divieto allo stoccaggio e al transito di scorie nucleari” e di “far valere la totale contrarietà all’individuazione in una delle 22 aree indicate nella Cnapi del sito di deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e parco tecnologico” l’ordine del giorno della Lega – primo firmatario Orlando Tripodi – che impegna la Giunta “a farsi parte attiva per tutte le azioni istituzionali ed eventualmente amministrative e giudiziarie utili a rappresentare questa deliberazione in qualunque sede”.
(ITALPRESS).
Piano vaccini e case famiglia, Porrello incontra i Garanti dei detenuti
“Esprimo soddisfazione, per aver sentito i Garanti regionali e delle province autonome. Grazie alla loro esperienza, ho appreso molte informazioni utili alla stesura di due risoluzioni che saranno esaminate dalla prossima assemblea della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali e delle province autonome che si svolgerà nella sede del Consiglio regionale del Lazio il prossimo 25 gennaio. Ringrazio i Garanti e il Portavoce Anastasìa, per il proficuo incontro”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Devid Porrello, al termine dell’incontro con i Garanti regionali e delle province autonome delle persone private della libertà, riuniti in modalità telematica, per discutere delle iniziative, per l’attivazione di case famiglia protette, destinate a ospitare le donne in esecuzione di provvedimenti penali con figli in età prescolare.
Per tali strutture la legge di bilancio dello Stato prevede uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, per ciascuna annualità 2021-2023. Porrello, che ha incontrato i Garanti in qualità di coordinatore degli organi di garanzia regionali all’interno della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, ha altresì rilanciato il tema caldo del momento: l’inserimento della popolazione carceraria tra le categorie prioritarie nel piano delle vaccinazioni anti-Covid-19.
A condurre i lavori, il Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali e Garante regionale dei detenuti del Lazio e dell’Umbria, Stefano Anastasìa, il quale ha parlato anche di un’altra previsione di bilancio, quella relativa a uno stanziamento di sei milioni di euro nel triennio, per “garantire e implementare la presenza negli istituti penitenziari di professionalità psicologiche esperte per il trattamento intensificato cognitivo-comportamentale nei confronti degli autori di reati contro le donne e per la prevenzione della recidiva”.
“Questo incontro – ha spiegato Anastasìa – si è reso necessario, perché la legge di bilancio prevede che il ministero della Giustizia debba decidere entro febbraio la ripartizione dei fondi tra le regioni e le province autonome. Così la conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali e delle province autonome ci ha chiesto la condivisione di alcuni criteri riguardo l’assegnazione di queste risorse. Sia sul tema delle priorità vaccinali sia sulle case famiglia protette sia sulle risorse destinate al trattamento dei sex offender le regioni possono avere un ruolo attivo. Per noi è molto importante – ha concluso Anastasìa – che i presidenti delle assemblee legislative se ne facciano carico e stimolino le amministrazioni regionali ad agire di conseguenza”.
(ITALPRESS).
Nel Lazio 97 casi di Covid tra i detenuti, Garante “Urgono risposte”
ROMA (ITALPRESS) – “Ha ragione il ministro Speranza: non bisogna abbassare la guardia contro il Covid. La sua diffusione è ancora intensa, in modo particolare negli ambienti e tra le persone con maggiore vulnerabilità, come nelle Rsa e nelle carceri. A Roma, dopo quello di Regina Coeli, che va finalmente chiudendosi, è attivo dall’inizio dell’anno un focolaio a Rebibbia Nuovo complesso. Questa mattina erano 23 i detenuti positivi al virus, ma lo screening è ancora in corso e potrebbero aumentare”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, in merito ai dati sulla diffusione dei dati sul Covid-19 nelle carceri, del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) del ministero della Giustizia.
Secondo il dati del Dap aggiornati alle 20 dell’11 gennaio scorso, sono 624 i detenuti negli istituti penitenziari d’Italia positivi al Coronavirus, 587 dei quali asintomatici, 26 i ricoverati. Gli agenti della polizia penitenziaria contagiati sono 647, 64 dei quali sintomatici. Sessantuno i positivi fra il personale amministrativo e dirigenziale penitenziario. Secondo lo stesso report, i detenuti contagiati nelle carceri del Lazio sono 97.
“Gli operatori sanitari e gli operatori penitenziari – prosegue Anastasìa – stanno affrontando queste sfide con grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio, ma questa situazione e il continuo rischio dell’accendersi di nuovi focolai, anche con il coinvolgimento degli stessi operatori è difficile da sostenere”. “Per questo, rinnovo l’appello alla riduzione del numero dei detenuti e alla tempestiva vaccinazione di detenuti e operatori. Nonostante le autorevoli indicazioni del procuratore generale Salvi, in carcere sono ancora numerose le persone in attesa di giudizio, anche per reati non violenti, di cui sarebbe auspicabile la immediata scarcerazione”, aggiunge Anastasia.
“Ci aspettiamo che governo e parlamento rinnovino i permessi e le licenze straordinarie a semiliberi, lavoranti e permessanti fino al nuovo termine della emergenza Covid, che il ministro ha anticipato sarà portato al 30 aprile. Infine, – conclude Anastasìa – aspettiamo risposte dal ministro, dal commissario Arcuri e dalle regioni sulla necessaria anticipazione della campagna vaccinale nelle carceri, a partire dagli anziani e dai portatori di patologie a rischio”.
(ITALPRESS).
Il Piano energetico sarà allineato a grande sfida green europea
ROMA (ITALPRESS) – Nella seduta della commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, presieduta da Eugenio Patanè, sulla proposta di deliberazione consiliare numero 43 del 2 Aprile 2020, concernente l’approvazione del nuovo “Piano energetico regionale” è stata illustrata, da più parti, una panoramica sulla attività emendativa al piano. Il Piano Energetico Regionale attualmente in vigore è stato approvato dal Consiglio Regionale del Lazio con Deliberazione no. 45 del 14/02/2001 con riferimento ad un quadro profondamente diverso da quello attuale. Al fine di procedere all’aggiornamento del Piano è stato avviato dalla Regione Lazio il processo di costruzione del nuovo Piano Energetico Regionale (PER) attraverso la redazione di un documento, mentre in commissione sono state fatte un serie di audizioni affinchè il nuovo piano potesse essere il più possibile partecipato e attuale.
Il piano che non ha carattere autorizzativo, ma di pianificazione, prevede le condizioni idonee allo sviluppo di un sistema energetico regionale sempre più rivolto all’utilizzo delle fonti rinnovabili ed all’uso efficiente dell’energia come mezzi per una maggior tutela ambientale, in particolare ai fini della riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Il consigliere Enrico Minnucci (Pd) ha spiegato, come spesso accade per provvedimenti articolati, la tempestica troppo lunga, rendono questi piani superati al momento della discussione. “L’attività emendamentativa – ha precisato Minnucci – ha raccolto questa esigenza, attualizzare il piano ai progressi della ricerca e della tecnologia ma soprattutto alle sfide che pone l’Europa con il piano di investimenti Green deal cui deve ispirarsi il piano nazionale e quindi regionale. Con questa attività emendativa cerchiamo di allineare il piano regionale alla sfida europea”.
Sempre Minnucci ha ricordato che il Mise ha stanziato 15 milioni di euro per la piattaforma che a Roma consentirà lo sviluppo e la ricerca per l’utilizzo dell idrogeno verde, occasione da non perdere la per la nostra Regione. Sull’attività emendativa è intervenuta la consigliera Silvia Blasi ( M5S) che ha precisato come gli emendamenti siano basati sulla sensibilità di ciascun consigliere e ciascuno è intervenuto su precisi punti. La Blasi ha parlato di Viterbo che non può sacrificare la propria vocazione agricola per la produzione di energia geotermica, ha parlato del contrasto ai cambiamenti climatici anche grazie alla tutela delle foreste locali, ecosistemi e serbatoi di anidrirde carbonica.
Eugenio Patanè (Pd) ha parlato di un piano che deve traghettare la regione verso il presente ma soprattutto verso il futuro delle rinnovabili. Ha poi spiegato come tutti gli iter complessi pagano lo scotto di una vetustà, perchè nel corso degli anni le innovazioni si innestano in processo lungo di pianificazione.Il piano energetico è un proveddimento pianificatorio, crea premesse affinchè alcuni obiettivi si possano raggiungere, soprattutto per rispondere alle nuove sfide europee. Antonello Aurigemma, considerata la mole di emendamenti al Per propone una sintesi anche in collaborazione con la Giunta magari anche con la Giunta, per accellerare i tempi e arrivare a un teso definitivo, sia per i territori ma anche per le imprese.
Infine, l’assessore Mauro Alessandri, nel suo intervento ha spiegato i tre macro criteri che potrebbero essere punti di riferimento per il lavoro in commissione nella scelta degli emendamenti. Il primo criterio è che non si è teso ad escludere tutte quelle precisiazioni che configurassero una nuova sottoposizone a Vas, il secondo prevede che il piano sia uno strumento di pianificazione e non autorizzatorio, quindi tutto quello che prevede emendamenti autorizzatori non potrà passare, gli emendamenti che rimandano ad altri strumenti.
(ITALPRESS).
La “Giornata della trasparenza” in consiglio regionale
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio ha celebrato la “Giornata della Trasparenza”, organizzata quest’anno in modalità telematica. All’evento hanno partecipato quasi 100 persone, la maggior parte delle quali dipendenti del Consiglio regionale.
Il presidente Mauro Buschini ha rivolto un saluto istituzionale a nome di tutta l’assemblea e ha poi espresso “un convinto e sentito apprezzamento a tutto il personale del Consiglio regionale, al di là dei ruoli e delle competenze, perchè, pur in condizioni mai vissute, del tutto nuove, è riuscito comunque ad assicurare la continuità dei servizi e delle attività istituzionali”. In tal senso, il presidente ha spiegato che “a proposito di trasparenza intesa nella sua accezione più ampia ossia come accessibilità alle informazioni e agli atti, anche nell’ottica di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali, sull’utilizzo delle risorse pubbliche e sul rispetto degli indeclinabili princìpi di buon andamento e imparzialità in sede di espletamento dell’attività amministrativa, nulla è venuto meno o è stato, anche solo temporaneamente, accantonato”.
Dopo Buschini è intervenuto il Segretario generale del Consiglio, Cinzia Felci, che ha tracciato il bilancio dell’anno che sta per concludersi. “Rispetto al 2020 – ha detto Felci – ciascuno di noi parte da un profilo emotivo che ha caratterizzato l’organizzazione delle nostre attività. L’emergenza causata dal Covid-19 ha avuto risvolti importanti anche nel nostro lavoro e abbiamo dovuto fare del nostro meglio per garantire il funzionamento di una istituzione centrale per la nostra Regione, con risultati tangibili e soddisfacenti”. Il segretario generale ha sottolineato i due punti centrali intorno ai quali è stata orientato il lavoro degli uffici: da un lato, assicurare continuità alle attività dell’assemblea legislativa; dall’altro, garantire la tutela e la sicurezza di tutto il personale.
“C’è stata una unione forte, a tutti i livelli per garantire la continuità in sicurezza”, ha aggiunto Felci, che, a tal proposito, ha citato il costante raccordo con gli altri Consigli regionali, attraverso il tavolo dei segretari generali, per condividere le decisioni da prendere e le misure da adottare in conseguenza dei provvedimenti del Governo. Il segretario generale ha quindi ringraziato l’Ufficio di presidenza, i direttori dei Servizi, tutto il personale, i sindacati, il Comitato unico di Garanzia e l’Organismo indipendente di valutazione, per il contributo che, ciascuno per la propria parte, ha dato per gestire la fase emergenziale.
Barbara Dominici, direttore del Servizio Prevenzione della Corruzione, Trasparenza, ha messo in evidenza il ruolo cruciale della trasparenza nell’azione della pubblica amministrazione, “perchè rappresenta – ha detto – uno degli antidoti più efficaci per contrastare la corruzione e l’illegalità. Va vista come un dato assoluto, come il principio base dell’azione amministrativa”. A tal proposito, Dominici ha sottolineato “l’importanza della conoscenza approfondita dei procedimenti interni, attraverso un’accurata mappatura dei processi, perchè essa consente di individuare le aree a rischio corruttivo, secondo un sistema di gradazione e di pesatura”. Per Dominici, infatti, l’implementazione della mappatura dei processi costituisce l’obiettivo strategico trasversale a tutte le strutture del Consiglio regionale.
Concetto ribadito anche dal professore Giuseppe Russo, componente dell’Organismo Indipendente di Valutazione, che lo ha indicato come l’obiettivo più importante raggiunto nel 2020, insieme al sistema di valutazione della performance (“sfidante e stimolante, non ritorsivo”) all’efficientamento energetico, alla digitalizzazione e al sistema di pesatura delle strutture organizzative, da lui giudicato uno dei migliori tra tutti gli enti pubblici. Russo, infatti, ha annunciato che le buone pratiche e le innovazioni introdotte dal Consiglio regionale del Lazio saranno oggetto di uno studio scientifico che verrà presentato in occasione della prossima “Giornata della trasparenza”.
Ha chiuso gli interventi, l’avvocato Leo Stilo, responsabile della Protezione dei Dati per conto del Consiglio regionale, il quale ha sottolineato l’importanza della tutela della privacy, intesa come “continua ricerca di un punto di equilibrio tra la riservatezza dei dati personali e la trasparenza, perchè l’amministrazione deve essere trasparente, la persona no”, ha detto. Stilo ha anche spiegato che, per il futuro, è necessario porre una maggiore attenzione alla sicurezza della infrastruttura informatica del Consiglio a tutela dei dati archiviati, perchè durante quest’ultimo anno si sono registrati numerosi attacchi di hacker contro le amministrazioni pubbliche.
(ITALPRESS).



