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Via libera in commissione a inizio saldi il 12 gennaio

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La commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up e commercio, del Consiglio regionale del Lazio, riunita oggi in modalità telematica sotto la presidenza di Marietta Tidei (gruppo Misto), ha dato parere favorevole all’unanimità allo schema di deliberazione di Giunta n. 152, che fissa l’inizio dei saldi invernali al 12 gennaio 2021. Con l’obiettivo di sostenere le attività commerciali colpite dalla crisi causata dal Covid-19, con lo stesso provvedimento viene confermata la sospensione del divieto di effettuare le vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti la data d’inizio dei saldi, com’era già accaduto la scorsa estate. La deliberazione torna in Giunta per l’approvazione definitiva.
La possibilità di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti la data d’inizio dei saldi è espressamente vietata dal Testo unico del Commercio (TUC, Legge regionale n. 22/2019). Tuttavia, a causa della crisi del settore causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e con l’obiettivo di favorire la ripresa delle attività commerciali e degli acquisti da parte dei consumatori, il Consiglio regionale del Lazio già nel maggio scorso aveva approvato la legge regionale n. 2/2020 per aggiungere due commi all’articolo 34 del TUC: con il comma 8bis era stata introdotta la deroga a tale divieto limitatamente ai saldi estivi, mentre con il comma 8ter era stata introdotta la possibilità di estendere tale deroga a tutto il 2020 nel caso in cui il Governo nazionale avesse prolungato lo stato di emergenza.
Da qui la proposta della Giunta regionale, approvata oggi all’unanimità in undicesima commissione, di consentire agli esercizi commerciali del Lazio di proseguire con le vendite promozionali anche nei 30 giorni antecedenti la data d’inizio dei saldi invernali, fissata con lo stesso provvedimento al 12 gennaio 2021.
(ITALPRESS).

Buschini “Con ecobonus auto il Lazio scommette su politiche green”

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“Al via il bando, finanziato con un milione di euro, per contributi ai cittadini residenti nei comuni della Valle del Sacco e nell’agglomerato di Roma per la sostituzione delle automobili inquinanti. Si possono ricevere, a fondo perduto, contributi che vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 3.500 euro cumulabili con altri incentivi. La Regione Lazio scommette sulle politiche green per combattere l’inquinamento atmosferico”. E’ quanto scrive in una nota il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini in merito al bando “Eco Bonus Auto” pubblicato dall’assessorato all’Agricoltura, promozione della filiera e della cultura del cibo, ambiente e risorse Naturali della Regione Lazio.
“Con gli incentivi messi a disposizione – aggiunge Buschini – sarà possibile svecchiare il parco auto con modelli a basse emissioni e innovativi, in due delle zone del Lazio più colpite dalla morsa dello smog, intervenendo così sulla qualità dell’aria e – conclude – sulla salute dei cittadini. Grazie all’assessore Onorati per il lavoro che sta portando avanti”.
(ITALPRESS).

Carceri, Anastasia “bene istituzione del Garante dei detenuti a Viterbo”

ROMA (ITALPRESS) – “L’istituzione del Garante dei detenuti da parte del comune di Viterbo è un importante segno di attenzione dell’amministrazione viterbese al mondo del carcere cittadino, ai detenuti, al personale, alla polizia penitenziaria. La garanzia dei diritti dei detenuti è garanzia di un buon funzionamento dell’istituzione penitenziaria e di valorizzazione delle professionalità e delle competenze del personale amministrativo, di polizia, sanitario e pedagogico che in essa opera”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale di Lazio e Umbria e Portavoce della Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà, Stefano Anastasia, commenta la delibera con la quale il Consiglio comunale di Viterbo ha istituito la nuova figura di garanzia. Nella casa circondariale “Mammagialla” di Viterbo si trovano 530 detenuti, a fronte di una capienza effettiva di 404 posti, con un tasso di affollamento del 130 per cento.
“L’ente locale – prosegue Anastasia – ha importanti attribuzioni nell’esecuzione penale e nel perseguimento delle finalità che la Costituzione assegna alla pena, dall’accesso ai diritti civili al sostegno sociale e all’inserimento lavorativo. Tutte condizioni per una efficace politica di sicurezza, che si misura sulla inclusione sociale degli autori di reato a fine pena in condizioni di sicurezza e legalità. Per questa ragione, a partire dal 2003, ben 54 comuni, oltre a 18 regioni, una provincia autonoma, nove province e tre aree metropolitane hanno istituito il Garante dei detenuti o delle persone private della libertà, e lo Stato ha riconosciuto l’importanza di questa funzione riconoscendo per legge ai Garanti territoriali la facoltà di visita degli istituti e di colloquio con i detenuti che possono rivolgerci reclami e doglianze”.
“Sono certo – conclude Anastasia – che i detenuti, il personale penitenziario e l’intera comunità viterbese non potranno che trarre giovamento da questa nuova presenza istituzionale del comune di Viterbo nella vita della casa circondariale di Mammagialla una delle più importanti – per funzioni e dimensioni – dell’intero territorio regionale”.
(ITALPRESS).

Garante detenuti “Stabile il dato sui positivi al Covid”

ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo ringraziare gli operatori sanitari e penitenziari per la cura e l’attenzione con cui hanno gestito la fase più aggressiva del virus in carcere. Da tre settimane il numero dei positivi nelle carceri della regione è sostanzialmente stabile e attualmente non ci sono focolai incontrollati in atto. Ciò nonostante, è bene tenere alta la guardia, ma senza panico e senza misure ingiustificate di restrizione delle attività e dei colloqui”. E’ quanto ha dichiarato il Garante dei detenuti, Stefano Anastasìa. Al primo dicembre risultano 40 persone positive, un solo ospedalizzato. Buona parte di esse si trovano nel carcere femminile di Rebibbia, dove il numero di positive è stabile da settimane, a conferma del fatto che il cluster è stato confinato. Altri carceri interessati dal contagio tra i detenuti, seppure in forma minore, sono attualmente gli altri istituti di Rebibbia, Regina Coeli e Cassino e Rieti.
Modesti gli effetti del cosiddetto “decreto Ristori”: calano di appena 29 unità le presenze negli istituti di pena del Lazio rispetto al mese di ottobre. I detenuti presenti erano 5839 a fine ottobre, mentre al 30 novembre sono 5810. Entrato in vigore il 28 ottobre, il decreto-legge 137/2020, prevede licenze premio straordinarie per i semiliberi, durata straordinaria dei permessi per i lavoranti all’esterno e il rinnovo di misure per incentivare la detenzione domiciliare dei detenuti a fine pena, ma si tratta di una variazione davvero poco significativa e del tutto inadeguata rispetto alla situazione.
A fine novembre il tasso di affollamento complessivo negli istituti di pena del Lazio calcolato sulla base della capienza regolamentare dichiarata dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sarebbe del 113 per cento mentre in tutta Italia, dove, peraltro, si è registrato un consistente aumento del numero di detenuti nel mese di novembre, è del 109 per cento.
Va però considerato che rispetto ai dati delle capienze “regolamentari” in parecchi istituti di pena della nostra regione i posti effettivamente disponibili sono più ridotti a causa dello stato di degrado di alcuni reparti, di lavori di ristrutturazione e di adeguamento degli edifici in corso e di altre misure di sicurezza. Conseguentemente, se si analizza la situazione dei singoli istituti sulla base delle valutazioni delle schede di trasparenza disponibili sul sito del ministero della Giustizia, il tasso di affollamento negli Istituti di pena del Lazio sale al 128 per cento e nella metà delle carceri della regione risulta superiore al 130 per cento.
“Come più volte ribadito – ha commentato Anastasìa – riteniamo quanto mai necessario che vengano adottate tutte le possibili misure per consentire a chi ne ha i requisiti di scontare la pena detentiva al di fuori delle mura carcerarie, in considerazione anche sia del numero significativo di persone che devono scontare pene inferiori ai due anni sia della notevole percentuale di detenuti in attesa di primo giudizio, vicina al 20 per cento del totale dei detenuti presenti in regione. Questa percentuale – ha concluso Anastasìa – risulta da due anni costantemente superiore a quella che si riscontra a livello nazionale”.
(ITALPRESS) .

Birra artigianale, una legge per la valorizzazione

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), riunito in modalità telematica mista (parte dei consiglieri nell’Aula consiliare, la maggior parte in remoto), ha approvato, all’unanimità, la proposta di legge regionale n. 63 del 17 ottobre 2018, “Misure di valorizzazione e promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale”, d’iniziativa del consigliere Daniele Giannini (Lega). La nuova legge è volta a sostenere la “birra artigianale” del Lazio, vale a dire la birra che viene prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di micro filtrazione. “Per piccolo birrificio indipendente – ha spiegato Giannini all’Aula durante la sua relazione introduttiva – s’intende il birrificio legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà il materiale altrui”.
“Questa legge – ha proseguito Giannini – deve essere un volano economico per questa Regione. Quindi, non possiamo lasciarci sfuggire un’occasione di crescita del settore brassicolo. Questo progetto nasce dalla valorizzazione della libera impresa, delle tante imprese artigianali, e su questa linea di condotta noi vogliamo andare avanti. Sarebbe un vero peccato – ha concluso Giannini – violare princìpi come quello del tanto promosso chilometro zero, valido per le materie prime, quanto per le lavorazioni”.
La nuova legge regionale detta disposizioni in materia di disciplinare di produzione e di interventi per la promozione e la valorizzazione del settore, stanziando 800 mila euro per il biennio 2021-2022 (400 mila euro per ciascuna annualità), destinati ad attività informative e promozionali, anche a carattere turistico e culturale, alla formazione, all’aggiornamento professionale e alla qualificazione degli operatori del settore e alle spese per i progetti di ricerca e per gli interventi relativi alla promozione della coltivazione e della lavorazione delle materie prime per la produzione della birra artigianale.
Inoltre, sono previsti un’apposita fiera annuale della birra artigianale che si svolgerà, a rotazione, nell’ambito del territorio laziale, un registro dei birrifici artigianali e un percorso che porterà alla registrazione del marchio regionale “Prodotti e produttori di birra artigianale laziale.
(ITALPRESS).

Contributi all’editoria locale, via libera del Consiglio regionale

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Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), riunito in modalità telematica mista (parte dei consiglieri nell’Aula consiliare, la maggior parte in remoto) ha approvato, con 30 voti a favore, due contrari, 10 astenuti, la Proposta di deliberazione consiliare n. 25/2018, “Piano degli interventi 2019-2020. Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali. Legge regionale 28 ottobre 2016, n. 3 (Disposizioni di riordino in materia di informazione e comunicazione) e successive modifiche”. Grazie a questo provvedimento si giungerà a breve a un avviso pubblico, per l’assegnazione di contributi a fondo perduto per un ammontare complessivo di 1,3 milioni di euro, a sostegno di quelle aziende che hanno subito gli effetti negativi dell’emergenza Covid-19. Come ha spiegato all’Aula l’assessore allo Sviluppo economico, Paolo Orneli, la Giunta con un’apposita delibera porterà a due milioni di euro l’importo complessivo dell’apposito avviso pubblico che sarà pubblicato entro dicembre. Sono destinatari degli interventi le emittenti radiotelevisive locali e le testate giornalistiche on line del Lazio che diffondono on line informazione e format giornalistici di carattere locale con frequenza quotidiana. Questi i requisiti che saranno richiesti per l’accesso al sostegno: calo del fatturato tra aprile e giugno 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, pari o superiore al 30 per cento; rispetto della normativa in materia di regolarità contributiva e assicurativa; assenza di cause di divieto, sospensione o decadenza previste dalla normativa antimafia; presenza di almeno una sede operativa nel Lazio; iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione (Roc) tenuto presso il Corecom Lazio, se previsto dalla normativa; iscrizione presso il tribunale del luogo in cui è situata la sede legale; adesione ai codici di autoregolamentazione attualmente vigenti. L’entità del contributo, nell’ambito dell’importo minimo e massimo che sarà stabilito per l’avviso pubblico, sarà calcolata in base al numero delle domande pervenute e ai seguenti criteri: presenze di personale con contratto di lavoro; ammontare del fatturato nel 2019. “L’informazione è un fondamentale presidio di democrazia che dobbiamo assolutamente sostenere e aiutare – ha dichiarato l’assessore Orneli – Desidero ringraziare il Consiglio regionale per il via libera di oggi a quello che di fatto si configura come un piano ristori per le imprese del mondo dell’informazione della Regione Lazio. Un passaggio che ci permetterà di pubblicare entro l’anno un avviso da 2 milioni di euro”. (ITALPRESS).

Fondi Ue, D’amato e Troncarelli in commissione su Sanità e Welfare

ROMA (ITALPRESS) – La settima commissione consiliare permanente, Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare, presieduta da Giuseppe Simeone (FI) si è riunita oggi per ascoltare l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, e l’assessora alle Politiche sociali, Alessandra Troncarelli, in merito alle disposizioni di loro competenza contenute nella proposta di deliberazione consiliare n. 51, “Un nuovo orizzonte di progresso socioeconomico – Linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle disuguaglianze: politiche pubbliche regionali ed europee 2021-2027”. Prima dell’audizione, la commissione ha dato parere favorevole allo schema di decreto del presidente della Giunta regionale n. 87, concernente la riconferma, per altri tre anni, della direttrice generale dell’Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo.
“In questi tre anni ha ottenuto risultati soddisfacenti sia sul versante della programmazione sia su quello degli investimenti”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, D’Amato. Di parere contrario, la consigliera Chiara Colosimo (FdI) la quale ha annunciato il proprio voto contrario, “non soltanto perchè sono in attesa di numerose risposte a interrogazioni che riguardano questa Asl – ha dichiarato -, ma anche perchè quanto è accaduto a Rieti ha dimostrato che l’azienda sanitaria locale non era assolutamente pronta a fronteggiare questa seconda ondata di pandemia”. Astenuti Loreto Marcelli (M5s) e il presidente Simeone.
Il rafforzamento della medicina sul territorio per la presa in carico dei pazienti cronici, attraverso progetti di digitalizzazione e di teleassistenza, e la candidatura di Roma come sede dell’Agenzia europea per la ricerca biomedica e la sicurezza: sono questi i due obiettivi della Regione Lazio, in ambito sanitario, per quanto riguarda l’uso di risorse europee. “Nella tragedia della pandemia c’è anche un elemento di spinta all’innovazione: avvicinare i servizi al territorio attraverso una rivoluzione digitale- ha spiegato D’Amato – E’ questa la vera sfida che abbiamo di fronte. Per cui è prevista la possibilità di avere un fabbisogno finanziario di 500 milioni di euro per progetti di telemedicina e teleassistenza. Altri 300 milioni di euro, invece, serviranno a recuperare il complesso ospedaliero Forlanini che noi abbiamo ritenuto idoneo per proporlo come sede dell’Agenzia europea per la ricerca biomedica e la sicurezza”.
L’assessore Troncarelli ha parlato “di un’Europa più sociale”, e dell’obiettivo cardine di “aumentare tutte quelle iniziative che portano ad una diminuzione di tutte quelle diseguaglianze che sono arrivate all’apice a causa della pandemia da Covid-19”.
“Abbiamo come obiettivo combattere la povertà – ha spiegato Troncarelli – che appunto ha raggiunto numeri esorbitanti. Abbiamo poi obiettivi specifici che riguardano: la terza età e la non autosufficienza, i servizi residenziali e semi residenziali, interventi per contrastare l’emarginazione, lo sviluppo dei servizi integrati per bambini 0-6 anni. La politica è quella di stare al fianco delle famiglie, di garantire le pari opportunità di accesso ai servizi delle persone con disabilità, con il coinvolgimento del Terzo settore e delle parti sociali. Per quanto concerne il Fondo sociale europeo, i principali interventi riguarderanno l’occupazione e l’occupabilità, l’inclusione sociale delle fasce deboli, la formazione e l’accesso alla conoscenza, i percorsi di accompagnamento dei soggetti con disabilità al mondo del lavoro, una mano concreta alle famiglie nell’abbattimento delle rette”.
Troncarelli ha parlato anche dell’obiettivo dell’integrazione socioeconomica dei cittadini dei paesi terzi e delle comunità emarginate, anche con il coinvolgimento delle principali associazioni del settore, e dell’accesso al contributo al cargiver, “perchè – ha spiegato Troncarelli – è preferibile evitare la residenzialità, considerando come possibilità ultima il ricovero in struttura: ricevere le cure all’interno del proprio nucleo familiare è sicuramente la migliore cura”. A tale proposito, Troncarelli ha annunciato che, con la previsione di un’aggiunta di risorse regionali per 19 milioni di euro, che si vanno a sommare a quanto già previsto dal fondo nazionale, prossimamente verrà pubblicato un avviso per dare un ulteriore contributo oltre a quanto dà già il fondo nazionale per la disabilità gravissima.
Nel corso della riunione, sono intervenuti anche la consigliera Roberta Lombardi (M5s) e i consiglieri Paolo Ciani (Cs Demos) e Rodolfo Lena (Pd).
(ITALPRESS).

Sviluppo sostenibile 21-27, le linee di indirizzo illustrate in commissione Cultura

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Le linee di indirizzo per lo sviluppo sostenibile e la riduzione delle diseguaglianze 21-27 sono state illustrate oggi in commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Pasquale Ciacciarelli.
A dar conto delle materie di competenza della commissione presenti nella proposta di delibera consiliare è stato Albino Ruberti, capo di gabinetto del presidente della Giunta.
“La nuova programmazione europea – ha spiegato – offre maggiori opportunità rispetto al passato per quanto riguarda la cultura e il turismo, sia in termini di maggiori risorse economiche (150 milioni di euro), sia per quanto riguarda la gamma degli interventi possibili. Subito dopo l’approvazione della delibera potremo, dunque, ampliare gli interventi a sostegno di questi settori, molto colpiti dalla pandemia”.
Gaia Pernarella (M5s), ha chiesto di specificare le intenzioni della Giunta sugli interventi concreti rispetto ai “luoghi della cultura”: “Non si tratta solo di intervenire sugli spazi esistenti – ha dichiarato – ma anche sul recupero dei beni culturali che fanno parte del patrimonio immobiliare della Regione Lazio. Soprattutto nelle province, dobbiamo creare nuovi spazi per la cultura”.
“Bisogna cominciare con una programmazione e una pianificazione chiara per capir cosa si vuole fare prima di partire con gli interventi – ha spiegato Francesca De Vito (M5s) – chiarire quali sono gli obiettivi generali, sia sulla cultura che sulle attività sportive e da lì definire gli interventi”.
Marta Leonori (Pd) ha parlato di “un passo avanti importante, che permetterà di includere nuove attività e dare maggiore forza a quelle già iniziate. Dobbiamo riuscire ad agganciarci anche ai provvedimenti nazionali, per dare risposte a tante realtà sportive e culturali”. Secondo Valentina Grippo (Pd) “la Regione Lazio entra in un’altra fase, questo documento rappresenta una sfida che va oltre la normale attività. Sul tema dei beni culturali si aprono opportunità nuove, su cui dobbiamo fare un lavoro congiunto fra commissione Giunta”.
Tema ripreso da Ciacciarelli che ha parlato della necessità di “condividere il percorso che nascerà da questa delibera, che rappresenta una cornice da riempire insieme”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

Nella replica, Ruberti ha ricordato “il lavoro importante che abbiamo fatto in questi due anni e mezzo, sulla revisione della parte normativa: avere una cornice chiara adesso ci aiuterà. Sono d’accordo con Pernarella sulla questione dei luoghi della cultura, vogliamo sostenere le iniziative esistenti e lavorare sul recupero e l’apertura di nuovi spazi, riqualificando il patrimonio pubblico. Le nuove risorse ci permetteranno di finanziare progetti più ambiziosi. Un altro strumento per alimentare questa progettualità saranno le risorse del Recovery fund. Ci sono tutte le condizioni, insomma, per fare un buon lavoro, a partire dall’approvazione del prossimo Bilancio”.
(ITALPRESS).

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