Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Lazio, Stefano Anastasìa, si è recato oggi nella terza casa circondariale di Rebibbia a Roma, per presentare gli sportelli per i diritti dei detenuti negli istituti penitenziari, il progetto di integrazione tra Garante (espressione del Consiglio regionale che lo ha istituito con legge regionale 31/2003), università e associazioni qualificate, per il rafforzamento degli strumenti di tutela dei diritti dei detenuti. Assieme al Garante Anastasìa, a presentare il progetto ai detenuti è intervenuto Dario Di Cecca, responsabile per il polo di Rebibbia del dipartimento di giurisprudenza di Roma Tre, università che ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il Garante, varato lo scorso 16 luglio in Consiglio regionale. La delegazione è stata accolta dalla direttrice della terza casa circondariale di Rebibbia, Annamaria Trapazzo, e dal suo staff, prima di andare nell’area verde a illustrare lo sportello ai detenuti presenti nell’istituto (tossicodipendenti non attivi non sotto terapia).
“E’ un servizio che abbiamo voluto promuovere – ha spiegato Anastasìa – per garantire una continuità di comunicazione tra l’ufficio del Garante e i detenuti, mettendo in rete esperienze e professionalità qualificate già sperimentate, come quelle dell’università Roma Tre che assicurerà la presenza in loco ogni due settimane di suoi volontari, studenti universitari assistiti da tutor esperti. Si tratta di una presenza particolarmente importante, soprattutto in un momento come questo, in cui l’emergenza Covid ha reso meno frequenti per i detenuti i contatti con i propri familiari, le associazioni e con gli stessi legali di fiducia”. Nelle scorse settimane il Garante è andato a illustrare il progetto negli istituti penitenziari di Viterbo, Rieti, Rebibbia femminile, Civitavecchia, Regina Coeli. Lunedì 21 settembre sarà la volta di Frosinone e Cassino. Il 23 il Garante andrà a illustrare il progetto nella casa di reclusione di Rebibbia.
Il progetto prevede l’attivazione di una rete di sportelli per l’informazione e l’orientamento delle persone detenute sui loro diritti, con particolare riferimento alle tematiche di competenza del Garante, quali le condizioni di vita di vita in carcere, l’assistenza sanitaria, l’istruzione scolastica e universitaria, la formazione professionale, l’orientamento e l’inserimento lavorativo, l’accesso ai benefici e alle misure alternative alla detenzione e il sostegno al reinserimento sociale a fine pena.
Gli sportelli svolgeranno un’attività di sostegno ai detenuti che ne faranno richiesta, per la risoluzione delle problematiche individuali, attraverso un’azione di informazione e ausilio nella redazione di istanze a firma propria e comunicheranno al Garante i casi in cui sia necessario interloquire con i responsabili delle amministrazioni pubbliche e/o le autorità competenti nella risoluzione della problematica rappresentata dal detenuto.
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Carceri, il Garante a Rebibbia presenta lo sportello per i detenuti
Ok in commissione a rendiconto 2019 e assestamento bilancio 2020-2022
ROMA (ITALPRESS) – Parere favorevole oggi in commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio a due proposte di legge regionale: “Rendiconto generale della regione Lazio per l’esercizio finanziario 2019” e “Assestamento delle previsioni di bilancio 2020 – 2022”. Entrambe erano all’esame della commissione e dovranno ora essere esaminate dall’Aula consiliare.
La prima proposta di legge, composta di 14 articoli, era già stata illustrata dall’assessore al Bilancio della regione Lazio in una precedente seduta; lo stesso assessore si è oggi limitato quindi a rispondere ad alcune osservazioni ricevute in commissione, anzitutto dicendo che si sta cercando di fare una ristrutturazione attraverso un tavolo tecnico dei 22 miliardi di debito, esposizione giudicata eccessiva da taluni; allo studio anche un rifinanziamento delle passività, da realizzarsi attraverso la Bei o Cdp, è stato aggiunto.
In ogni caso è stato fatto osservare dall’assessorato che il debito complessivo è, in parte, di funzionamento e che molti debiti sono stati pagati. La parte di debito relativa al finanziamento sarà ridiscussa con il Mef con richiesta di proroga dei termini. In un momento di difficoltà come quello causato dal Covid gli sforzi fatti dalla regione vanno tenuti in adeguata considerazione, secondo l’assessorato. Sul contenzioso, altro tema oggetto di rilievi in commissione, è in gran parte sanitario ma esistono dei fondi accantonati per coprirlo, e sono già a disposizione della Asl, ha replicato l’assessorato: in sede di assestamento ci saranno delle modifiche tecniche che ovvieranno a questo tipo di esigenze. Sui pignoramenti, che bloccano molte aziende sanitarie, come pure è stato fatto notare, è stata attivata una procedura più coattiva rispetto a quella adottata finora, onde accelerare le procedure, ha replicato l’assessorato. Anche altri i temi sollevati, come il trattamento di fine servizio, sul quale la competenza è dello stato ma in ogni caso è stata sospesa l’erogazione in attesa della pronuncia giurisdizionale, che è determinante ai fini della definizione della vicenda, ha replicato l’assessorato. Da verificare la vicenda delle mascherine, e quella dell’utilizzo della contabilità analitica da parte delle aziende sanitarie, secondo l’assessorato, che ha tenuto a sottolineare come ora i bilanci delle asl dovranno essere certificati.
Esaminata ed approvata, a seguire, la proposta di legge regionale concernente: “Assestamento delle previsioni di bilancio 2020 – 2022”. Si è svolta anzitutto la relazione dell’assessorato, in cui è stato evidenziato come questa proposta di legge disponga, l’assestamento delle previsioni di bilancio 2020-22, rideterminando, in conformità ai corrispondenti dati derivanti dal rendiconto 2019, i residui attivi e passivi, il fondo pluriennale vincolato di parte corrente e in conto capitale, il fondo crediti di dubbia esigibilità, l’avanzo di cassa e il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019.
L’articolo 2 dispone la conferma per il 2020 del limite massimo dell’autorizzazione al ricorso al mercato finanziario per la contrazione di mutui o altre forme di indebitamento finalizzate a nuovi investimenti nella cifra di 461 milioni 130 mila euro circa (310 milioni per il 2021 e 260 milioni per il 2022). L’articolo 3 indica al comma 1 l’ammontare dello stato assestato di previsione delle entrate e delle spese, che è il seguente: 35 miliardi 160 milioni in termini di competenza e 32 miliardi 355 milioni in termini di cassa, per l’anno 2020; 30 miliardi 598 milioni, in termini di competenza, per il 2021 e 30 miliardi 644 milioni, sempre in termini di competenza, per il 2022. Invece al comma 2 si approvano gli allegati contenenti i dati assestati del bilancio di previsione per gli anni 2020-22.
L’articolo 4 istituisce, nel bilancio regionale 2020-22, il Fondo regionale recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”: si tratta di 36 milioni 836 mila euro per il 2020 derivanti dalla corrispondente riduzione della quota annuale del disavanzo di parte corrente: quest’ultima è raddoppiata la riduzione nel 2019, come ha fatto notare l’assessorato. Si tratta di risorse utilizzabili nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, ha aggiunto l’assessorato, che ha precisato infine come si siano resi necessari due emendamenti tecnici dovuti alla parifica della Corte dei conti e che verranno presentati in Aula.
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Commissione Bilancio, via libera a ratifica variazioni e a rendiconto 2019
La commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio ha cominciato oggi l’esame di cinque provvedimenti di natura finanziaria. Si tratta, in sintesi di variazioni di spesa e dei rendiconti finanziari della Regione nel suo complesso e del Consiglio regionale stesso.
La prima proposta di deliberazione consiliare approvata è relativa a due variazioni nel bilancio 2020 del Consiglio: si tratta di un milione destinato al miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili e dell’istituzione di un nuovo capitolo di spesa per il nuovo trattamento previdenziale dei consiglieri, introdotto dopo l’abolizione dei vitalizi.
Parere favorevole anche sulla seconda proposta di deliberazione in esame: il rendiconto del Consiglio per l’esercizio finanziario 2019, che, come illustrato nella relazione del Presidente, “produce anche quest’anno un risparmio nelle spese di gestione, con un avanzo complessivo di 15milioni e 900 mila euro. Nove milioni sono stati restituiti alla Giunta”.
Via libera, infine, alla proposta di legge regionale che ratifica 11 variazioni di bilancio assunte con delibera di Giunta, in base alle norme sull’emergenza Covid 19. I tre provvedimenti passano adesso all’esame dell’Aula.
L’assessorato al Bilancio, inoltre, ha illustrato il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2019, che vede un risultato di amministrazione positivo per quasi 900 milioni di euro, mentre il disavanzo effettivo scende a 369 milioni. Azzerate le anticipazioni di cassa. La serie storica dei dati finanziari evidenzia un andamento positivo in tutte le voci principali, dal risultato di amministrazione che passa dai quasi 5 miliardi in negativo del 2013 al risultato attuale, al disavanzo consolidato che, nello stesso periodo, si è ridotto del 90 per cento.
Dopo la relazione, la seduta è stata aggiornata dalla presidenza del commissione a lunedì 14, ore 13, per la discussione sul rendiconto 2019 e l’esame dell’ultimo provvedimento all’ordine del giorno: l’assestamento di bilancio 2020-22.
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Fiuggi, Buschini e Battisti “Sì a tavolo per azienda termale”
Un tavolo di concertazione sul futuro dell’Azienda Termale Fiuggi, che coinvolga l’ATF, il Comune del frusinate, la Regione e i rappresentanti dei lavoratori: è quanto hanno chiesto i sindacati nella riunione che si è tenuta oggi pomeriggio alla Pisana, convocata dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, di concerto con la consigliera regionale del Pd, Sara Battisti, alla quale ha partecipato l’assessorato al Lavoro della Regione.
“Questa riunione è un punto fermo perché vogliamo chiarire gli scenari che si stanno configurando e avere garanzie per i lavoratori e certezze per il loro futuro – ha affermato il presidente Buschini – C’è la massima disponibilità da parte della Regione Lazio per risolvere la questione che riguarda Fiuggi, e per questo accogliamo con favore la richiesta da parte dei sindacati di aprire un tavolo con l’azienda e il Comune che ospiteremo qui alla Pisana”.
Le preoccupazioni dei sindacati si concentrano sul processo di privatizzazione e l’ipotesi di spacchettamento degli asset aziendali: “Chiediamo che la cabina di regia possa creare un raccordo tra le amministrazioni locali e l’azienda – ha spiegato Giovanni Gioia, segretario generale della Filcams Cgil Frosinone e Latina – e chiediamo che l’ATF rimanga così com’è salvaguardando i livelli occupazionali. Chiediamo inoltre che venga affrontato il problema relativo ai lavoratori stagionali con la garanzia di tre mensilità piene di occupazione”.
“Affrontare la questione Fiuggi – ha aggiunto Anselmo Briganti, segretario generale Cgil Frosinone e Latina – significa dare una prospettiva al territorio: il tavolo di concertazione servirebbe anche a mettere in campo una seria azione di programma che riguarda azienda e indotto, non solo quindi imbottigliamento, ma anche la parte termale e il settore legato al Golf. Dobbiamo dare una prospettiva, e su questo come Cgil Cisl e Uil ci siamo: altrimenti si tratta solo di pillole di ossigeno che durano un tempo limitato”.
“La richiesta delle sigle sindacali per la costituzione un tavolo di concertazione tra Regione, Comune di Fiuggi e ATF è in linea con quanto già previsto nella riunione tenutasi il 24 luglio a Roma insieme all’assessore regionale alle Attività Produttive, Paolo Orneli, alla presenza del Sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini, durante il quale si è deciso l’iter per la sottoscrizione di un accordo di programma per il rinnovo delle concessioni minerarie, dato il processo di privatizzazione di ATF – ha spiegato la consigliera regionale del Pd, Sara Battisti – Proprio in quella sede abbiamo come Regione ribadito l’importanza strategica della città di Fiuggi in un’ottica di rilancio turistico provinciale e regionale. Durante quell’incontro la Regione Lazio ha chiesto la massima condivisione del percorso verso la privatizzazione, nei passaggi e negli atti necessari, sia con le opposizioni che con le sigle sindacali e con le categorie economiche della città. È intenzione della Regione infatti costruire le condizioni di una partecipazione ampia e di una consapevolezza di tutta la comunità in questo passaggio così importante. L’incontro di oggi va in quest’ottica perché per noi la tutela dei livelli occupazionali è fondamentale come dei quanti hanno garantito in anni di estrema difficoltà alla nostra città preservare la sua vocazione turistica”.
Piena disponibilità al confronto anche da parte dell’assessorato al Lavoro della Regione Lazio, per affrontare con un ragionamento complessivo la questione delle tutele per i lavoratori, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e capire attraverso un’analisi tecnica quali valutazioni porre per il futuro dei lavoratori e dell’azienda.
All’incontro hanno preso parte anche Daniele Severa (Rsa ATF Filcams Cgil), Matilde Principia (Rsa Uil Tucs ATF), Pasquale Legnante (Segretario Cisl Frosinone).
Concordi sull’utilità di un confronto franco con l’ATF, si sono espressi anche Luigi Canali, segretario generale Uil Tucs Frosinone, e Gabriele Cipolla, segretario Fai Cisl Frosinone.
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Piano rifiuti, l’Aula approva nove ordini del giorno
Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd) e dal vicepresidente Devid Porrello (M5s), ha approvato nove ordini del giorno collegati al Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Lazio (Proposta di deliberazione consiliare n. 40 del 10 dicembre 2019), approvato dall’Aula lo scorso 5 agosto. In apertura dei lavori, l’Aula ha osservato un minuto di silenzio, in memoria di Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso in un’aggressione a Colleferro domenica scorsa, “in segno di cordoglio per la vita strappata di un ragazzo di 21 anni, una tragedia incredibile – ha detto il presidente Buschini – per una aggressione immotivata come lo sono tutti gli atti di violenza”.
Il primo ordine del giorno approvato, sottoscritto da tutti i consiglieri della provincia di Latina (Tripodi, Simeone, Forte, La Penna, Pernarella) e riformulato dall’assessore al ramo, Massimiliano Valeriani (Pd), impegna la Giunta a revocare l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) alle aziende, in caso d’inquinamento, con l’obbligo per le stesse di smaltire il materiale in deposito temporaneo, in caso di condizioni di pericolo per la salute.
Un ordine del giorno sottoscritto dal consigliere Eugenio Patanè (Pd) impegna la Giunta a intraprendere nel tavolo tecnico interregionale “le iniziative volte all’adozione – nell’ambito del rinnovo dell’accordo quadro Anci e Conai e del conseguente allegato tecnico relativo ai rifiuti di imballaggio in plastica – di una ridefinizione dei parametri di qualità che tenga conto delle difficoltà oggettive e/o transitorie e non superabili nel breve periodo del sistema di raccolta in cui versano alcuni territori – quali per esempio il comune di Roma – prevedendo opportune valutazioni in relazione alle specificità territoriali”.
Alessandro Capriccioli (Più Europa Radicali) è il primo firmatario del documento che impegna il presidente della Regione e l’assessore all’ambiente a sostenere e promuovere l’iniziativa dei cittadini europei denominata “Stopglobalwarming”, per combattere i cambiamenti climatici.
Alcuni consiglieri di maggioranza, tra i quali Emiliano Minnucci (Pd) e Marta Bonafoni (Lista Zingaretti), hanno presentato un ordine del giorno che impegna la Giunta a garantire trasparenza e legalità nell’intero circuito dei rifiuti, “notoriamente bersagliato da attività malavitose”, e “la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali e della salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori, in particolare quelli delle ditte in appalto”. Due gli ordini del giorno portati avanti dalla consigliera Gaia Pernarella (M5s). Il primo, approvato con una riformulazione dell’assessore Valeriani, è volto a sensibilizzare i comuni, affinché negli strumenti urbanistici di loro competenza prevedano apposite zone destinate a ospitare mezzi e strumenti per la raccolta differenziata domiciliare. Il secondo Odg Pernarella impegna la Giunta a sollecitare il costituendo consorzio unico industriale del Lazio nel farsi promotore di progetti di innovazione, “per l’avvio di ‘acceleratori’ di start-up innovative nel campo del riciclo di materia prima seconda e riuso applicato al design e non solo”, volti a intercettare a monte del trattamento dei rifiuti quelle materie riutilizzabili.
E due sono gli ordini del giorno del gruppo Fratelli d’Italia approvati, entrambi volti all’adozione in tempi brevi della tariffazione puntale. L’ultimo ordine del giorno approvato nella seduta – prima firmataria Valentina Corrado (M5s) – ha per oggetto le “azioni di rafforzamento delle attività di controllo e vigilanza di contrasto alle infitrazioni criminali nel settore dei rifiuti e in materia di prestazione delle garanzie finanziarie”.
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Scuola, audizione Usr: “Mancano 476 aule per le secondarie”
08″Abbiamo telefonato a 725 scuole del territorio, il problema di spazio è uno dei principali. Ad oggi mancano 476 aule per le secondarie di secondo grado e cerchiamo le soluzioni, ci sono scuole che hanno chiesto 30-40 aule. Se allarghiamo anche alle primarie è facile che si possa arrivare a circa mille”. Lo ha detto Michela Corsi, dirigente dell’ufficio scolastico regionale, nel corso della sua audizione in commissione regionale Scuola.
La dirigente ha anche ribadito che “la didattica a distanza è prevista solo nelle secondarie in caso non si riesca a garantire la didattica in presenza. Nessuna scuola primaria avrà la didattica a distanza. E’ vero che la didattica in presenza è migliore ma la didattica a distanza non potremmo escluderla per molto tempo e poi forse entrerà nella nostra vita, visto che stiamo vivendo una rivoluzione. La didattica a distanza permette di impegnare i
ragazzi. Se è vero che mancano gli insegnanti è vero anche che mancano gli spazi”, spiegando comunque che dal Ministero hanno fatto sapere che per quel che riguarda gli insegnanti: “Dal 23 settembre ci saranno le nomine dei docenti”.
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Coronavirus, D’Amato apre a tavolo con laboratori privati per tamponi
ROMA (ITALPRESS) – L’apertura di un tavolo tecnico tra i laboratori privati e la regione per far eseguire i tamponi, la situazione della diffusione del Covid nella Regione Lazio e lo stato dell’arte per la riapertura delle scuole del prossimo 14 settembre, questi sono stati i temi al centro della seduta odierna della VII Commissione Sanità, politiche sociali, walfare che si è svolta nel pomeriggio a cui ha partecipato anche l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Ad aprire la seduta sono stati alcuni rappresentati dei laboratori privati che hanno chiesto l’apertura di un tavolo tecnico con la Regione per permettere anche a loro di poter eseguire i tamponi: “Le strutture abilitate, 240, da tempo continuano a ricevere da parte di utenti la richiesta di poter fare tamponi – ha detto Valter Rufini, presidente regionale della Anisap -. Questa situazione sta diventando una cosa di notevole richiesta. Da noi gravitano 1,2 milioni di cittadini, capisco le posizioni dell’assessore ma ci sembra illogico che strutture accreditate non possano avere un colloquio chiaro e operativo per creare un network. E’ evidente che serva un confronto sereno e operativo senza speculazioni. Un tavolo di conforto possa essere di un ritorno pazzesco ad un sistema che ha delle punte di sofferenza. Chiediamo il tavolo di confronto”.
Una posizione sostenuta anche da Luca Marino, vicepresidente della sezione Sanità di Unindustria: “mi associo alla richiesta di aprire il tavolo di confronto. Abbiamo un problema nel soddisfare la richiesta enorme di tamponi che stiamo avendo. Le file di quattro ore nei drive-in sono all’ordine del giorno così come i ritardi nella consegna dei risultati, che possono arrivare fino a una settimana. I test sierologici in questa fase non sono ancora lo strumento più adatto, per sapere chi è stato contagiato nei giorni scorsi, lo possiamo sapere solo con i tamponi, unico strumento che può darci la situazione in modo chiaro”. Al loro fianco si è schierato il consigliere di centrodestra Arturo Parisi, del gruppo Lazio 2018: “E’ incredibile che in questo momento ci siano persone che attendono otto ore di fila per fare il secondo tampone. Nel Lazio siamo in una situazione completamente bloccata, in Lombardia siamo in una situazione più efficiente. L’assessore D’Amato ha usato la logica del profitto che non regge, perchè al San Giovanni e al Gemelli si possono fare tamponi in modo privato. Rifiutare la collaborazione dei privati credo che sia assolutamente incomprensibile. A livello nazionale l’invito è di massimizzare la capacità di fare i tamponi per arrivare ai 300mila tamponi al giorno che a oggi il pubblico non può fare”.
Contrari invece Chiara Colosimo, di Fratelli d’Italia, che ha ricordato come: “noi abbiamo la certezza che quando si tratta di un caso come questo, la pandemia, si debba continuare con un tracciamento pubblico. La situazione attuale prevede per i privati la possibilità di fare i test sierologici poi il tampone si fa nel pubblico, questo permette alle Asl di conoscere tutti i numeri dei positivi ed è una garanzia per la salute pubblica per dare risposte certe. Per chi vuole mettersi in fila ci vuole un pò di pazienza”. Mentre il capogruppo del Pd, Marco Vincenzi, firmatario della mozione a favore dei tamponi per i laboratori privati: “Da diversi mesi sono tra coloro che ha sempre sostenuto la necessità di diagnosi precoce di individuazione degli asintomatici. Maggiore è l’attività di diagnosi precoce più efficace ed efficiente sarà l’individuazione dei positivi, per questo bisogna ampliare i laboratori di coloro che fanno i tamponi. A oggi ci sono file oltre il tollerabile per fare un tampone e attese per conoscere la risposta”.
L’assessore D’Amato si è detto favorevole all’apertura di un tavolo tecnico: “I tavoli tecnici non saranno negati a nessuno. Come sapete nella nostra regione abbiamo una rete Coronet con all’interno strutture pubbliche e private, queste ultime di natura ospedaliera, universitaria e di ricerca come il Gemelli. Elemento fondamentale è stato sempre l’efficacia, l’efficienza della rete che sarà aumentata in questi giorni. Accolgo la richiesta del tavolo tecnico”. Andando poi al confronto con Vincenzi e ricordando che proprio questa natura ospedaliera e universitaria è requisito imprescindibile per poter effettuare i tamponi e ricordando che: “I tamponi previsti nella rete coronet sono gratuiti a tutti per finalità di sanità pubblica, mentre per finalità diverse c’è una tariffa fissa” facendo riferimento a quanto detto da Parisi sui tamponi a pagamento al San Giovanni e al Gemelli. Per quel che riguarda i tamponi rapidi, D’Amato ha anche tenuto a sottolineare che: “Da poche settimane sono entrati in campo i tamponi rapidi che stiamo utilizzando negli aeroporti e nel porto di Civitavecchia e ci apprestiamo di avere la disponibilità di un milione di test rapidi” mentre sui dubbi che riguardano l’affidabilità di questi test, sollevati dalla Colosimo ha sottolineato come: “I test rapidi di cui qualche medico ha parlato sui social non è, non è, non è, lo ripeto tre volte, il test che stiamo utilizzando noi e il Veneto per i rientri dai paesi a rischio. Circa l’affidabilità del test lo Spallanzani ha dato una affidabilità alta per una attività di screening, come quella che stiamo facendo”.
D’Amato ha anche ricordato che a breve arrivare anche un test rapido salivare: “ancora in fase di sperimentazione allo Spallanzani”. Per quel che riguarda la diffusione del Covid, soprattuto con i rientri dalle località di vacanza Parisi ha accusato l’assessore dei ritardi nella messa in moto della macchina negli aeroporti, che avrebbe portato alle file nei drive-in: “Era prevedibile che tutto ciò sarebbe successo, il tema è come siamo capaci di aggredire questa questione, avremmo dovuto prevedere e non inseguire gli eventi. Si sarebbe dovuto prevedere questi presidi e non avremmo avuto questi ritardi”. D’Amato ha risposto che: “La curva epidemiologica di tutte le regioni è monitorata dal ministero della Salute e rispetto a questo l’ultima rilevazione il Lazio ha un Rt dello 0.43. Questo perchè abbiamo un numero consistente di asintomatici con una buona capacità di tracciamento e contact tracing. La maggior parte dei casi sono di importanzione, con una prima fase arrivata dai rientri di lavoratori dall’estero e ora una seconda fase con arrivo dalla Sardegna. Ieri il Lazio è stato in testa per il numero di tamponi e nei prossimi giorni saremo in grado di triplicare i numeri grazie all’implementazione dei macchinari” mentre ha smentito la possibilità che i tamponi vengano fatti dai medici di medicina generale.
Sul tema scuola, infine, D’Amato ha ricordato come si sia avviata la campagna per i test di sieroprevalenza anche per il personale docente e non, con 40mila prenotazioni arrivate e 10mila test effettuati fino ad ora, e che saranno reclutati 500 tra medici, infermieri e assistenti sanitari che saranno a disposizioni delle scuole al momento della riapertura: “Sono state costituite delle equipe antiCovid nelle scuole, ieri abbiamo firmato una ordinanza per far sì che possa essere reclutato un numero importante tra medici, infermieri e assistenti sanitari che possano essere utilizzati per scuole. Al momento tra il personale docente e non che ha effettuato il test tasso di sieroprevalenza è quello della indagine Istat sull’intera popolazio e nazionale, stiamo intorno all’1.2%. Saremo pronti anche a fare i test per tutti quegli insegnanti che si vedranno assegnare la cattedra all’ultimo momento e lo richiederanno”. Si sta pensando anche alla popolazione degli studenti, circa 700mila: “Sono un tema importante, è nostra volontà andare a una estensione dei test sierologici ma soprattutto utilizzare in maniera massima i test rapidi perchè consentono di circoscrivere rapidamente e avere un esito in 30 minuti”. Nessuna novità, invece, per quel che riguarda la sperimentazione sul vaccino, iniziata nei giorni scorsi.
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Cassino, Buschini “nuovo impianto illuminazione presso area industriale”
ROMA (ITALPRESS) – “E’ attivo il nuovo impianto di illuminazione pubblica istallato presso l’area industriale di Cassino grazie ad un finanziamento della Regione Lazio per il tramite di Astral. L’opera, per la quale sono stati stanziati oltre 450 mila euro, fa parte di un pacchetto di interventi previsti a sostegno dello stabilimento Fca e segue l’ampliamento e la sistemazione delle arterie stradali dell’area industriale. A breve, inoltre, sarà ultimato e collaudato il lavoro sulla complanare per un secondo intervento relativo a nuovi impianti di illuminazione dell’area”. Così in una nota il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, che aggiunge: “I lavori si sono resi necessari per garantire maggiore sicurezza alle aziende, ai lavoratori Fca e dell’indotto e per incentivare lo sviluppo di un’area strategica per l’economia del territorio. Interventi infrastrutturali molto importanti che ho sostenuto e che finalmente si completano”.
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