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Enoturismo ed oleoturismo nel Lazio, Paterna “Partito iter per la Pdl”

ROMA (ITALPRESS) – Partito quest’oggi l’iter per l’approvazione della proposta di legge sulla disciplina delle attività enoturistiche e oleoturistiche. Il documento è approdato in VIII Commissione, dove l’assessore all’Agricoltura Giancarlo Righini l’ha illustrato ai consiglieri regionali: “Oltre a valorizzare le eccellenze enogastronomiche, questo provvedimento contribuirà allo sviluppo economico e occupazionale nel Lazio e ci consentirà di imboccare finalmente la strada per il rafforzamento del ruolo dell’agricoltura nell’economia regionale. L’enoturismo e l’oleoturismo hanno numeri altissimi sia per quanto riguarda la domanda che l’offerta e vantano potenzialità che fanno davvero rabbrividire”. Da parte sua la consigliera Valentina Paterna, presidente della commissione Agricoltura e Ambiente ha ricordato: “Sul territorio laziale sono presenti in totale 19mila aziende che producono 1 milione di quintali di uva. Le cantine sono 450 e producono 800mila litri di vino all’anno, di cui il 75% bianco ed il restante rosso. Il 70% è rivendicato da produzioni Doc e Igp regionali, mentre gli ettari coltivati con vigna sono 18mila”.
“Nel dettaglio – ha spiegato Paterna – la proposta di legge è stata pensata per potenziare il turismo del vino e dell’olio nel Lazio e favorire le imprese che operano in questo comparto. Vengono quindi disciplinate l’inizio delle attività e le modalità di esercizio, predisposta la vigilanza per il controllo e previste le relative sanzioni. Inoltre, una serie di misure andrà verso la promozione delle attività enoturistiche e oleoturistiche attraverso un’offerta formativa volta a qualificare e formare gli operatori del settore, a cui va aggiunta lla creazione di appositi percorsi oleoturistici ed enoturistici. Sarà infine istituito l’Elenco regionale degli operatori, per consentire la creazione di eventi patrocinati dalla Regione e migliorare la comunicazione”.
“L’assessore Righini e gli uffici competenti – ha concluso la presidente – hanno svolto come sempre un eccellente lavoro. Questa proposta di legge punta non solo a sostenere concretamente la crescita e lo sviluppo delle aziende del comparto enoturistico ed oleoturistico ma contribuisce anche a diffondere e promuovere le produzioni agricole laziali, riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Questi prodotti di pregio nascono grazie al lavoro costante degli imprenditori, pertanto è giusto che la Regione sia al loro fianco negli sforzi. Sono soddisfatta che il percorso di approvazione sia partito in tempi brevi ed auspico il parere favorevole di tutte le forze politiche”.

– foto: ufficio stampa Paterna-Consiglio Regioonale Lazio

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Moria del Kiwi, Righini “Già attivi per richiesta stato di calamità”

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ROMA (ITALPRESS) – Superare le norme attuali che non consentono un finanziamento adeguato agli agricoltori, arrivare presto alla dichiarazione dello stato di calamità e utilizzare tutte le risorse a disposizione. Questi gli impegni presi da Giancarlo Righini, assessore regionale al Bilancio e all’agricoltura, durante l’audizione in commissione consiliare, presieduta per l’occasione da Vittorio Sambucci, sulla moria del kiwi.
L’audizione è stata introdotta dallo stesso Sambucci che illustrato la situazione del settore: “Ancora non sono ben chiare le cause della morìa, è stata compromesso il 33 per cento della superficie coltivata a livello nazionale, nel Lazio oltra 5mila ettari. Oltre il 50 per cento della produzione è distrutto”.
A nome delle aziende agricole è intervenuto Domenico Capitani: “Per il Lazio quella del kiwi è la produzione agricola principale. La causa principale della morìa è sicuramente il cambiamento climatico. Serve la dichiarazione dello stato di calamità, serve la sospensione di mutui e contribuzioni per il lavoro dipendente, dobbiamo tutelare le aziende per evitare che falliscano. Ci sono risorse importante nel Piano di sviluppo rurale, servono bandi finalizzati alla ricostruzione degli impianti”.
Per le associazioni degli agricoltori sono intervenuti Stefano Giammatteo, Aspal Lazio, Alessandro Mezzi, Cia Lazio, Luigi Niccolini, Confagricoltura Lazio, David Granieri e Daniele Pili, Coldiretti Lazio. Unanime il grido di allarme, molto simili anche le richieste: “C’è il rischio che molti agricoltori svendano i terreni, – hanno spiegato – con pericoli di infiltrazioni della criminalità organizzata. Bisogna investire sulla ricerca e tutelare le aziende”. Gal
Pieno sostegno agli agricoltori anche dagli enti locali. Sono intervenuti Valentino Mantini, sindaco Cisterna di Latina, Carola Latini, assessore agricoltura Aprilia, Cristian Simonetti, assessore agricoltura Velletri e Antonio Cosentino, assessore alle attività produttive di Latina.
E’ stata poi la volta dei consiglieri regionali. Secondo Salvatore La Penna (Pd) “su questo tema serve consapevolezza e condivisione, Dobbiamo agire esplorando strade che ci portino a soluzioni rapide, ma servono anche politiche di medio e lungo periodo. Serve anche una profonda riforma del sistema assicurativo. Per Enrico Tiero (FdI) “dobbiamo essere pratici, far riconoscere stato di calamità, le aziende non vogliono assistenza, vogliono continuare a investire. Le amministrazioni comunali aiutino nella perimetrazione delle aree. Bisogna implementare la ricerca”. Valerio Novelli (M5s), da parte sua, ha chiesto una nuova audizione con le istituzioni scientifiche per “capire a che punto è arrivato il loro lavoro e avere un quadro più chiaro sulla situazione”.
Infine, le conclusioni dell’assessore Righini che ha ribadito la necessità di una profonda revisione del sistema normativo che regola i finanziamenti in caso di calamità naturale “assolutamente insufficienti in questo caso. Il nostro impegno è sostenere gli agricoltori con ogni mezzo per far ripartire la produzione, servirà una moratoria sul rimborso dei finanziamenti bancari, speriamo breve perché questo vorrà dire che le aziende hanno ricominciato a fare utili”.

Foto: Agenzia Fotogramma –

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Rete Cammini, ok in quinta commissione a schema di delibera di giunta

ROMA (ITALPRESS) – La commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo, presieduta da Mario Luciano Crea (Lista Rocca), oggi ha dato parere favorevole all’unanimità allo schema di delibera della Giunta regionale numero 13 concernente: “Modifica al regolamento regionale 15 novembre 2019 n.23 -. Regolamento di attuazione della Legge regionale 10 marzo 2017 n.2 – Disposizioni per la realizzazione, manutenzione, gestione, promozione e valorizzazione della rete dei cammini della Regione Lazio. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007 n.13 concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale e successive modifiche”. Il provvedimento torna in Giunta per l’approvazione definitiva.
Il presidente Crea ha invitato i rappresentanti della direzione regionale turismo, Marco Tiratterra e Roberto Battista, a illustrare le modifiche inerenti il regolamento che si sono rese necessarie per adeguare il provvedimento alle novità sopravvenute e che hanno motivazioni solo tecniche.
Oltre al presidente Crea, hanno espresso parere favorevole alla delibera di Giunta anche la vicepresidente della quinta commissione, Edy Palazzi (Fratelli d’Italia); Fabio Capolei di Forza Italia; Michele Nicolai, Laura Corrotti e Vittorio Sambucci di Fratelli d’Italia; Eleonora Mattia e Mario Ciarla del Partito Democratico.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Consiglio Lazio approva legge istituzionalizzazione Conferenza Regioni

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Giuseppe Emanuele Cangemi, ha approvato all’unanimità (34 voti) la proposta di legge regionale numero 36 del 16 giugno 2023, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione numero 278 del 15 giugno 2023, concernente: Ratifica dell’intesa tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della conferenza delle Regioni e delle Province autonome, illustrata dall’assessore regionale al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste, Giancarlo Righini.
La proposta di legge dispone ai sensi dell’articolo 117, ottavo comma, della Costituzione e dell’articolo 12 dello Statuto, la ratifica dell’Intesa per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, sottoscritta dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome in data 6 febbraio 2022; dispone, inoltre, la conferma del contributo annuale della Regione a favore del Centro Interregionale Studi e Documentazione (CINSEDO) quale organismo di supporto operativo, tecnico e giuridico alla Conferenza medesima.
L’Intesa prevede la costituzione della Conferenza delle Regioni e le Province autonome quale organismo comune, dotato di autonomia patrimoniale, finanziaria e contabile, e deputato alla elaborazione e definizione degli accordi, delle intese, delle posizioni comuni e delle forme di coordinamento per il migliore esercizio delle funzioni, per la partecipazione in funzione di proposta e consultiva alla formazione delle leggi e delle altre normative statali ed europee nelle materie di interesse regionale.
Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità (34 voti) la proposta di legge.
Un minuto di silenzio è stato osservato dall’Aula per ricordare il già assessore regionale e politico Raniero Benedetto, proposto dal presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma che ne ha tracciato il profilo politico, umano e culturale.

– foto: ads/Italpress

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Apre a Fiumicino il secondo centro regionale antiviolenza sui minori

ROMA (ITALPRESS) – Aprirà a Fiumicino il secondo centro antiviolenza sui minori della Regione Lazio, dopo quello inaugurato a Latina lo scorso anno, sempre su input della Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Consiglio regionale del Lazio, Monica Sansoni.
Il progetto nasce inizialmente dai consultori diocesani, che hanno messo a disposizione le proprie sedi per l’apertura del primo centro. Ad oggi, grazie anche alla sinergia con i centri di giustizia riparativa, il progetto della Garante regionale sta prendendo sempre più piede e si sta estendendo a varie associazioni del territorio laziale.
La presentazione del nuovo centro si terrà venerdì 21 luglio, alle ore 12, nella sede dell’Associazione Stella Selene ETS (all’interno del The Wow Side Shopping Centre di Viale Bramante, 31/65 Fiumicino), in un incontro moderato dal giornalista Ernesto Menicucci (responsabile della redazione politica del Messaggero).
Il Centro antiviolenza sarà il primo aperto all’interno di un centro commerciale, luoghi ormai considerati dei veri e propri centri di aggregazione, e andrà a svolgere attività di consulenza psicologica, gruppi di sostegno, formazione, promozione, sensibilizzazione e prevenzione, raccolta ed elaborazione dati, orientamento ed accompagnamento al lavoro, che documenteranno i temi della violenza. La violenza basata sul genere, inclusa anche la violenza domestica, è una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, come riconosciuto e sancito nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul).

– foto: Agenzia Fotogramma
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Rendiconto del Consiglio regionale del Lazio 2022, l’aula approva

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonello Aurigemma, ha approvato oggi la proposta di deliberazione consiliare numero 10 del 15 giugno 2023, concernente “Rendiconto generale del Consiglio regionale del Lazio per l’esercizio finanziario 2022”.
Il provvedimento era stato inviato all’Aula dopo aver ricevuto, il 19 giugno scorso, parere favorevole dalla commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio del Consiglio regionale, che la esaminava ai sensi dell’art.55 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale.
Nel suo intervento in Aula per illustrare il provvedimento ai colleghi consiglieri, il vice presidente della commissione Bilancio, Cosmo Mitrano, di Forza Italia, ha esposto brevemente alcuni numeri della proposta normativa in esame, dalla quale si evidenzia come dato principale un avanzo di amministrazione disponibile di oltre 10 milioni di euro: ciò non deve però far pensare a una particolare efficacia dell’azione amministrativa, ha detto Mitrano, perchè al contrario il motivo è costituito dal fatto che non ci sarebbe stata, a suo avviso, “una adeguata capacità di programmazione della spesa”.
Sicuramente positivo, secondo Mitrano, il fatto che non ci sia stato indebitamento, tuttavia; ma questo avanzo è stato generato semplicemente dal ricalcolo dei residui degli anni precedenti (7 milioni soltanto per partite di giro). Dopo l’intervento del consigliere Mitrano si è passati direttamente al voto del provvedimento, senza altri interventi da parte di consiglieri di maggioranza o di opposizione.
Prima dell’esame di questo provvedimento, e al termine del question time, il presidente Aurigemma aveva invitato l’Aula ad osservare un minuto di silenzio in commemorazione di Silvio Berlusconi, scomparso la scorsa settimana. Al termine del minuto di silenzio, il consigliere Giorgio Simeoni, capogruppo in Consiglio di Forza Italia, era intervenuto per ringraziare il presidente Aurigemma di questa iniziativa, esprimendo con parole commosse all’Aula il “grande vuoto” lasciato in lui e nei suoi colleghi di partito dalla scomparsa di Berlusconi.

– foto: agenziafotogramma.it –

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Sindacati, imprenditori e Comuni chiedono revisione legge sulle Cave

ROMA (ITALPRESS) – La commissione attività produttive del Consiglio regionale, presieduta da Enrico Tiero, ha dedicato un’audizione al settore estrattivo. Unanime la richiesta di tutti gli intervenuti: serve una revisione urgente della legge che regola il settore, la 17 del 2004, con una radicale semplificazione delle procedure, interventi in materia di formazione sicurezza sul lavoro.
In apertura dell’audizione le opposizioni, con accenti differenti hanno lamentato l’assenza dell’assessore e degli uffici. Valerio Novelli (M5s) ha chiesto di “sapere dove vuole andare la nuova amministrazione, nella passata legislatura abbiamo fatto un lavoro sulla riforma legislativa. A cosa serve un’audizione senza gli interlocutori politici?” Marietta Tidei (Azione – Italia Viva) ha parlato di “incontro comunque importante, apprezzo lo sforzo di riprendere le file di questo discorso, vero però che l’assenza dell’assessore lo rende meno efficace”. Infine Emanuela Droghei (Pd) secondo la quale “dobbiamo portare a casa il risultato, dispiace che manchi la giunta”.
Laura Cartaginese (Lega) ha ribattuto: “E’ un’audizione importante, una tematica che riguarda tutto il territorio, i consiglieri dell’opposizione si rendano conto che non siamo più in campagna elettorale”.
Il presidente Tiero, da parte sua ha replicato di “voler valorizzare il ruolo della commissione: non mi sarei aspettato questi interventi. Basta con le beghe politiche, pensiamo piuttosto a rendere fruttifera questa giornata”.
E’ iniziata poi l’audizione vera e propria. Fra gli imprenditori hanno preso la parola Fernando Coresi (Centro valorizzazione Travertino romano), Massimo Capuano (Cooperativa cavatori Coreno Ausonio), Antonio Capati (Federlazio) e Francesco Dandini (Unindustria). Nei loro interventi, come già accennato, è stata messa in evidenza la necessità di procedure più snelle, con certezza sulle concessioni. Tutti hanno parlato di un settore in forte sviluppo. Necessario, infine, distinguere i diversi tipi di cava (pietre ornamentali e inerti) perchè si tratta di aziende che hanno necessità differenti.
E’ stata poi la volta dei sindacati. Remo Vernile (Feneal Uil Roma), Alessandro Rinaldi (Filca Cisl) e Marco Austini (Fillea Cgil) hanno puntato l’accento sull’esigenza di unire l’attività estrattiva alla lavorazione dei materiali, in maniera da rilanciare l’occupazione del settore, rendendo obbligatoria la presentazione di un piano industriale al momento della richiesta di concessione. Gli altri temi sollevati riguardano la formazione professionale e la sicurezza sui luoghi di lavoro, attraverso il potenziamento della polizia mineraria.
Anche gli amministratori comunali intervenuti (Mauro Lombardo di Guidonia, Angelo Urgera di Coreno Ausonio e Gianni Innocenti di Tivoli) hanno chiesto a gran voce una riforma urgente delle norme che regolano il settore estrattivo, con particolare attenzione alle competenze dei Comuni per quanto riguarda le autorizzazioni: un carico di lavoro che non riescono a sopportare. Le norme, secondo gli amministratori, devono mantenere in equilibrio tutela dell’ambiente ed esigenze produttive.
A conclusione si è riaperto il dibattito politico. Novelli “proprio per rilanciare il ruolo della commissione” ha chiesto “l’istituzione di una sottocommissione per arrivare a una proposta di legge di iniziativa consiliare, da presentare come emendamento al prossimo collegato alla legge finanziaria”. Cartaginese ha precisato che è “stato già aperto un tavolo su questo settore, non dimentichiamo gli errori del passato”. Tidei ha ribadito la necessità “di ripartire dal lavoro fatto nella scorsa legislatura”.
Secondo Flavio Cera (FdI) “Novelli fa confusione, prima ha chiesto l’intervento dell’assessorato, ora chiede l’indipendenza della commissione. Non ci servono padri che ci indirizzano, questa commissione sarà in grado di risolvere i problemi sul tavolo”.
E’ arrivata poi la proposta del presidente Tiero che ha chiesto ai presenti la disponibilità a partecipare a un gruppo di lavoro che si muova in sinergia con l’assessorato e proponga modifiche puntuali.
La consigliera Droghei ha parlato di “strumento non normato, di cui si fatica a comprendere a comprendere la natura”.

– foto: agenziafotogramma.it

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Approvata legge per 4 nuove commissioni speciali in Consiglio Lazio

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonello Aurigemma, ha approvato a maggioranza (33 voti a favore e un’astensione) la proposta di legge regionale n. 26 del 12 maggio 2023, che istituisce quattro nuove commissioni speciali: “Expo 2030 e grandi eventi”, “Giubileo 2025”, “Piani di zona per l’edilizia economica e popolare” e “Semplificazione amministrativa”. La proposta di legge, illustrata in Aula dal presidente del gruppo di Fratelli d’Italia, Daniele Sabatini, è stata presentata dal presidente del Consiglio Aurigemma, dallo stesso Sabatini e da tutti gli altri capigruppo: Giorgio Simeoni (FI), Laura Cartaginese (Lega), Mario Luciano Crea (Lista Rocca), Nazzareno Neri (Udc), Mario Ciarla (Pd), Roberta Della Casa (M5s), Marietta Tidei (Azione-Italia viva), Claudio Marotta (Verdi e Sinistra), Alessio D’amato (Insieme per il Lazio), Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) e Marta Bonafoni (Pd), in qualità di presidente del gruppo “Lista civica D’Amato” al momento della presentazione della proposta di legge.
La commissione “Expo 2030 e grandi eventi” avrà il compito di condurre indagini, studi e analisi sulle tematiche relative alla candidatura della città di Roma ad ospitare l’Esposizione universale 2030 nonchè allo svolgimento di altri grandi eventi, finalizzati a valutare l’impatto che tali manifestazioni possono avere sull’intero territorio regionale. La commissione potrà svolgere audizioni e indagini conoscitive nonchè acquisire – a titolo non oneroso – pareri o contributi da esperti, cittadini e formazioni sociali sulle questioni oggetto della propria attività.
La commissione “Giubileo 2025” avrà la funzione di monitorare e verificare gli interventi e i progetti previsti per il Giubileo 2025, anche in attuazione degli indirizzi impartiti dagli enti competenti, di garantire il processo partecipativo dei cittadini e delle associazioni nonchè l’informazione su tutte le attività di organizzazione del giubileo e preparative allo stesso. Il nuovo organismo potrà svolgere audizioni e indagini conoscitive nonchè acquisire – a titolo non oneroso – pareri o contributi da esperti, cittadini e formazioni sociali sulle questioni oggetto della propria attività. In considerazione della pluralità e complessità delle materie e degli argomenti trattati, il Consiglio regionale provvederà all’istituzione – senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale – di un’apposita struttura amministrativa a responsabilità dirigenziale, con a capo – ad interim – uno dei dirigenti già in servizio presso il Consiglio.
La commissione “Piani di zona per l’edilizia economica e popolare”, già presente nella scorsa legislatura, avrà il compito di studiare e approfondire la tematica dei piani di zona nella Regione nonchè di acquisire ogni utile elemento di conoscenza in ordine al rispetto della disciplina in materia di edilizia economica e popolare. L’attività della commissione sarà volta, in particolare, ad esaminare:
a) il possesso dei requisiti da parte dei beneficiari dei contributi dello Stato;
b) il rispetto, da parte dei soggetti incaricati di realizzare i programmi di edilizia attraverso contributi pubblici, delle procedure e dei vincoli economici e tecnici stabiliti per realizzare i programmi;
c) le modalità di gestione dei piani di zona e l’esistenza di eventuali violazioni commesse dalle imprese e cooperative costruttrici in relazione ai canoni di locazione o ai prezzi di vendita applicati;
d) l’adempimento da parte dei comuni e della Regione degli obblighi previsti dalle convenzioni, dai disciplinari e dagli atti d’obbligo stipulati con il concessionario, ai sensi e per gli effetti della normativa in materia.
L’attività della commissione ha, altresì, lo scopo di raccogliere gli elementi necessari per approfondire la gestione amministrativo-finanziaria delle cooperative edilizie fruenti contributi pubblici. Per tutte queste attività, la commissione potrà acquisire pareri o contributi da esperti, da comitati di quartiere, dai coordinamenti dei piani di zona, da cittadini e formazioni sociali e potrà anche invitare i sindaci, i componenti delle giunte e i consiglieri in carica dei comuni interessati a riferire su circostanze e temi ritenuti rilevanti. Infine, la commissione avrà facoltà di produrre relazioni intermedie sulle attività svolte su ogni singolo piano di zona, che saranno poi trasmesse al presidente del Consiglio regionale del Lazio.
La commissione “Semplificazione amministrativa” ha la funzione di effettuare una ricognizione delle procedure amministrative previste dalla normativa regionale al fine dello snellimento delle stesse e di rafforzamento della capacità amministrativa nei vari ambiti di intervento della Regione, elaborando anche proposte di interventi legislativi e amministrativi finalizzati a ridurre il peso della burocrazia sui cittadini, sulle associazioni e sulle imprese. Anche questa commissione, come le altre tre, avrà accesso agli atti utili all’esercizio delle proprie competenze e potrà svolgere audizioni e indagini conoscitive.
Tutte e quattro le commissioni speciali potranno avvalersi di una struttura di diretta collaborazione con compiti di segreteria, con una dotazione di personale di tre unità (uno dei quali con funzione di responsabile della segreteria), scelte tra dipendenti regionali, di altre amministrazioni pubbliche in posizione di comando (nel limite di una unità) e di collaboratori esterni assunti con contratti a tempo determinato (nel limite di una unità, divisibile in due contratti a tempo parziale).
La spesa prevista per le nuove commissioni è di 260mila euro per l’anno in corso e di 520mila euro per ciascuna annualità 2024 e 2025.
Prima dell’inizio dell’esame della proposta di legge n. 26, il presidente Aurigemma ha invitato i consiglieri regionali a osservare un minuto di silenzio per la morte della vicepresidente del Consiglio comunale di Monterotondo, Simona Amorello, a soli 29 anni. “Una notizia che ha destato profondo sconforto e tristezza in ognuno di noi”, ha detto Aurigemma, il quale ha poi espresso “l’assoluta vicinanza di tutto il Consiglio regionale alla famiglia e alla comunità di Monterotondo”.

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