Approvato a maggioranza con scrutinio segreto, richiesto dal consigliere Pierluigi Lopalco, l’articolo relativo all’assegnazione di un milione di euro per l’anno in corso e due milioni per i successivi 2022 e 2023, per l’istituzione di un fondo sociale di sostegno presso il Coordinamento Malattie Rare, con la finalità di supportare le famiglie nel trattamento dei bambini affetti da atrofia muscolare spinale di tipo 1 (SMA1).
Per tutti gli altri articoli si è proceduto invece al voto palese e tra le disposizioni di carattere finanziario si trova il contributo di 200 mila euro al fine di semplificare le procedure di prenotazione della terza dose della vaccinazione anti-Covid19 tramite le farmacie convenzionate pubbliche e private.
Si autorizzano gli Enti del Sistema sanitario regionale a contrarre con i propri rispettivi istituti tesorieri un’anticipazione di cassa, alle condizioni previste nelle rispettive convenzioni di tesoreria in essere.
È assegnato un contributo straordinario di 100 mila euro a sostegno delle attività di assistenza e pronto soccorso di cani e gatti randagi in favore dei Comuni pugliesi che abbiano sottoscritto convenzioni con il Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Bari.
Modificato in 14 milioni di euro il contributo regionale straordinario da destinare ai Consorzi di bonifica, confermato per l’esercizio finanziario 2021 nella misura di 10 milioni. L’articolo è stato approvato con il voto contrario annunciato del presidente Amati e due astensioni.
Nell’ambito dei piani di restituzione dei crediti vantati dalla Regione Puglia, viene estesa la durata del recupero dilazionato del credito estendendola a massimo centoventi rate mensili. È prevista per gli Enti locali la possibilità d estendere ulteriormente i termini di dilazione fino ad un massimo di trenta rate semestrali ed è contemplata, su richiesta dell’Ente, la possibilità di rimodulazione di un piano già concesso previa verifica del mantenimento degli equilibri di bilancio regionale.
Viene assegnato all’Università degli Studi di Foggia un contributo in conto capitale all’Università di Foggia fino ad un massimo di 7,5 milioni di euro a valere sull’importo di 200 milioni per il quale è già stato autorizzato il ricorso all’indebitamento, finalizzato all’acquisto dell’immobile denominato “Ex Scuola di Polizia – Caserma Miale” sito in Foggia, da destinare alle esigenze istituzionali dell’Ateneo.
In ordine alla gestione dei Centri per l’impiego della provinc di Brindisi, è assegnato all’ARPAL un contributo straordinario di 225 mila euro per l’esercizio 2021 e 2022, finalizzato alla proroga dell’accordo di collaborazione pubblico con la Provincia di Brindisi, per assicurare la continuità e la qualità dei servizi di supporto tecnico ed amministrativo.
Un contributo di 500 mila euro in favore dei Comuni di Chieuti e San Severo, per l’adozione di misure ambientali urgenti sui siti di stoccaggio illecito di rifiuti.
Modificata la norma in materia di rientro dell’esposizione debitoria dei Consorzi ASI nei confronti della Regione, relativa ai fondi di rotazione per i quali è stato avviato un programma di risanamento.
Con la modifica apportata al fine di recepire le osservazioni del MEF, è stato specificato che in ogni caso i proventi dell’alienazione di immobili possono essere destinati alla copertura del piano di risanamento limitatamente alla parte derivante da squilibri di parte capitale. Modificata anche la legge di riordino dei Consorzi di bonifica, con l’obiettivo di ottimizzare il sistema di vigilanza e controllo esercitato dalla Regione Puglia sugli atti dei Consorzi e di semplificare i procedimenti amministrativi. Le modifiche sono finalizzate all’introduzione di un controllo a campione sugli atti da sottoporre a controllo di legittimità, necessario per potenziare i controlli interni dei Consorzi, previa introduzione di modelli organizzativi che consentano di misurare e rendicontare gli obiettivi individuati degli enti consortili nell’ambito della performance individuale ed organizzativa.
(ITALPRESS).
Sì all’assestamento e variazione al bilancio di previsione 2021
Violenza donne, Capone “Dobbiamo agire sulla prevenzione”
BARI (ITALPRESS) – Sono state presentate, in occasione dell’imminente Giornata contro la violenza sulle donne, nella sala 33 del Consiglio regionale della Puglia dalla Presidente, Loredana Capone, dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dall’Assessora regionale al Welfare, Rosa Barone. “Non lavartene le mani” punterà su due azioni: guerrilla marketing e radio. In ogni farmacia sarà collocato un porta dispenser con il claim “Non lavartene le mani”, contemporaneamente, andrà in onda, su 7 emittenti a diffusione regionale, per 9 giorni a partire dal 25 novembre, e sarà ripetuto ogni due mesi, uno spot radiofonico con lo stesso messaggio. “Pari Pari – Parità la vittoria più bella” sarà, invece, un vero e proprio bando di concorso, un contest per misurare i ragazzi in ciò che riescono meglio: la comunicazione ai tempi dei social, da tik tok a instagram. Dovranno realizzare un video verticale della durata massima di 60 secondi, potranno utilizzare effetti, transizioni, filtri, scritte e tutto ciò che riterranno efficace a patto che lo facciano esclusivamente utilizzando telefoni cellulari di uso comune. La campagna vincitrice sarà adottata come campagna ufficiale del Consiglio regionale della Puglia e all’Istituto che l’avrà realizzata sarà riconosciuto un contributo pari a mille euro per la creazione di una biblioteca scolastica sui temi della cultura di genere.
Mentre i partecipanti al concorso avranno diritto a un biglietto omaggio per assistere a un concerto, spettacolo di danza o teatrale a scelta tra quelli che promossi sull’intero territorio pugliese dal Teatro Pubblico Pugliese da usufruire entro il 30 giugno 2023. Le campagne social saranno valutate da una commissione speciale di professionisti composta da Alessandro Piva, regista, Maria Pia Vigilante, avvocata, presidente di Aps Giraffa Onlus e referente dei Centri antiviolenza di Puglia, Maddalena Tulanti, giornalista e consigliera del Teatro Pubblico Pugliese, Giovanni Sasso, direttore creativo e socio fondatore di Proforma. La Commissione selezionerà cinque video ritenuti più meritevoli che saranno votati da una ‘giuria popolare’ costituita dagli studenti che hanno partecipato al progetto “Giovani in Consiglio: da osservatori a protagonisti”.
Due progetti che s’incontrano sulla strada dell’obiettivo più importante di tutti: cambiare una cultura ancora profondamente patriarcale e ridurre i numeri dei femminicidi che crescono e allarmano. Sono stati 2.349, infatti, i nuovi accessi ai Centri antiviolenza pugliesi nel 2020, con un aumento di 290 rispetto all’anno 2019 (+14%) e di 599 rispetto all’anno 2018 (+34%). Le donne sono di nazionalità italiana per il 90% dei casi.
Tra gli autori delle violenze figurano prevalentemente il partner e l’ex partner, due tipologie di autori che rappresentano complessivamente l’81%; se aggiungiamo la percentuale cha fa riferimento all’area dei “parenti” (12%) abbiamo una percentuale complessiva del 93%. Il “partner attuale” è l’autore di violenza nel 53,3% dei casi mentre gli “ex” continuano ad agire violenza, nonostante la chiusura del rapporto, nel 27,5 % dei casi. Le donne più “esposte” alla violenza sono le coniugate e conviventi (52%), seguono le donne nubili (26%) e le donne separate/divorziate (21%). La percentuale più alta viene registrata tra donne che hanno età compresa tra i 30 e i 49 anni (58%) ma è significativa anche la percentuale delle donne di età compresa tra i 18-29 anni (15,7%). Il titolo di studio prevalente è quello di scuola media inferiore (38,78%), segue quello di scuola media superiore (37,7%), e il titolo di laurea per il 12,6%. Nel 2020 la tipologia di violenza prevalente è quella psicologica (44,9%), seguita da quella fisica (40,7%) e dallo stalking (6,4%). Il 68% delle donne si era già rivolto ad altri servizi prima di contattate il centro antiviolenza e, in diversi casi, anche a più di un servizio. Sul totale delle donne seguite dai centri antiviolenza, nel 2020 ha denunciato il 39,3%, nel 2019 la percentuale era pari al 52,3%. Solo il 27,6% di queste donne ha un’occupazione stabile (- 6% rispetto al 2019) a fronte del 44,8% di donne senza occupazione (casalinghe e/o non occupate) e del 18,4% di donne con un’occupazione precaria e, quindi, con una fonte di reddito incerta. Le donne con figli rappresentano il 66% del totale e sono 106 i minori che hanno seguito le madri nelle case (nel 2019 erano 57).
“Sono orgogliosa – ha detto l’assessora al Welfare Rosa Barone – di presentare la campagna di comunicazione contro la violenza sulle donne che partirà domani, dal titolo ‘Non lavartene le mani’. Lo slogan è stato scelto perché vogliamo superare la l’idea generalizzata che la violenza sia un problema individuale mentre è un problema sociale contro il quale ognuno di noi può fare la propria parte. Abbiamo quindi deciso insieme ai centri antiviolenza di puntare sul coinvolgimento della cittadinanza per rompere il muro dell’indifferenza. Le vittime non devono sentirsi sole, ma sapere che intorno a loro c’è una rete di protezione sociale. La lotta alla violenza maschile su donne e minori attraverso il coinvolgimento di più livelli istituzionali, dell’associazionismo e del terzo settore, è da tempo una priorità di questa Regione. Risale al 2014 l’approvazione della legge regionale 29 “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne” con cui si aggredisce il fenomeno prendendo in considerazione le sue molteplici dimensioni: la presenza qualificata dei servizi, la rete interistituzionale per la presa in carico, i protocolli operativi con le forze dell’ordine, il sistema di monitoraggio, l’emersione del fenomeno e la comunicazione costante, incisiva, pervasiva. La strategia regionale si concentra da un lato sulla prevenzione e dall’altro su servizi concreti per la protezione e il supporto all’autonomia delle donne sostegno’.
‘Vogliamo incidere sul cambiamento culturale, mettendo in atto azioni, come questa, tese ad educare, sensibilizzare, coinvolgere nella lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione. Parallelamente vogliamo potenziare e qualificare il sistema complessivo dei servizi preposti alla protezione, sostegno, e accompagnamento delle donne che hanno subito violenza, supportandole nel percorsi per l’autonomia. Questo nostro percorso si realizza grazie all’impegno costante della rete antiviolenza fatta di centri e case di prima e seconda accoglienza. Il messaggio della campagna rimanda proprio a loro, ai centri antiviolenza, che hanno una professionalità consolidata nella presa in carico delle donne”.
“Abbiamo deciso di rivolgerci alle nuove generazioni – ha aggiunto la Presidente Capone – di puntare sulla loro creatività, sulla loro competenza e sensibilità. Lo abbiamo fatto perché i nostri giovani praticano nei fatti e nella quotidianità quella parità che noi adulti ancora fatichiamo a raggiungere e a garantire. Sono sicura che grazie al loro studio, al loro lavoro, ai loro nuovi spazi di discussione, troveremo linguaggi, immagini e parole ancora più adatte per questa grande battaglia di civiltà. Le violenza sulle donne è la conseguenza di un sistema culturale per molti versi ancora profondamente arretrato, di cose non dette e stereotipi che ci portiamo dietro dalla nascita. Quante volte abbiamo sentito commentare un abuso fisico subito da una donna con frasi terribili come ‘il suo abbigliamento era sconveniente’, o ancora, ‘il suo aspetto comunicava che era disponibile’. E se a pensarlo sono in maggioranza gli uomini (30%), dicono alcuni dati pubblicati proprio ieri, anche la percentuale delle donne è significativa (20%)’.
‘È chiaro, allora che se da un lato bisogna intervenire sulla tutela delle vittime di violenza, e ne approfitto per ringraziare i centri Antiviolenza che ancora di più nei mesi di pandemia hanno lavorato girono e notte per garantire un supporto, dall’altro è fondamentale agire sulla prevenzione. Il Consiglio regionale vuole provare a farlo partendo dai giovani, con l’aiuto dei ragazzi e delle ragazzi delle scuole superiori di tutta la Puglia, perché non c’è campagna di comunicazione per i giovani che possa funzionare migliore di quella che parla la loro stessa lingua. Questo concorso serve a farli ragionare sul fatto che già a quell’età, nei loro ambienti, cominciano a essere coltivati quei luoghi comuni, quegli stereotipi, quelle modalità comportamentali che, di fatto, creano poi le basi socio-culturali di matrice maschilista/patriarcale sulle quali la violenza sulle donne attecchisce. Vogliamo farli riflettere su come la violenza possa nascere da un contesto di accettazione inconsapevole di una cultura maschilista travestita da regole della normale socialità. E magari non avremo la campagna più professionale dell’universo ma avremo certamente messaggi veri e potenti da chi il futuro lo sta scrivendo in questi giorni e forse, dopo questa avventura, lo farà in maniera più consapevole”.
(ITALPRESS).
Dal Consiglio ok alla proroga del piano casa
BARI (ITALPRESS) – Approvata all’unanimità la proroga del Piano casa. Con la modifica proposta dai consiglieri del Pd Fabiano Amati e Filippo Caracciolo, il termine previsto all’articolo 7 comma 1 della legge regionale 14 del 2009, si proroga al 31 dicembre 2022, al fine di conseguire gli incrementi volumetrici consentiti dalla stessa legge. Insieme a questa, è stata approvata anche la proroga al 1° agosto 2021, previsto come termine temporale di esistenza dell’immobile su cui far valere i benefici del Piano casa.
Con un emendamento a firma del consigliere Amati, sono state apportate modifiche alla legge regionale in materia di recupero dei sottotetti, dei porticati, dei locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate. Pertanto, è stata prorogata al 30 giugno 2021 la data entro cui siano stati realizzati gli immobili ai fini del recupero volumetrico.
(ITALPRESS).
Commissione sulla criminalità “Occorre fare di più”
BARI (ITALPRESS) – Sono proseguiti oggi, con le audizioni dei Prefetti e dei Procuratori delle Province di Bari, Bat e Foggia, i lavori della Commissione di inchiesta sulla criminalità organizzata in Puglia, coordinata dal presidente Renato Perrini.
La Presidente Capone, ringraziando Prefetti e Procuratori per essere intervenuti, ha ribadito che “il lavoro che la Commissione si sta apprestando a svolgere ha bisogno di grande collaborazione e competenze e che è indispensabile confrontarsi sulle misure da mettere in campo per rispondere concretamente a quella che oggi è, di fatto, una vera e propria emergenza nell’emergenza.
“Nella scorsa legislatura – ha ricordato la Presidente – era già stata insediata una Commissione Legalità con una legge regionale, così anche questa è stata istituita su nostra volontà perchè siamo convinti che il problema della criminalità organizzata sia tutt’ora grave e, anzi, dopo questa terribile pandemia, forse anche di più. Si tratta, infatti, di una criminalità che ha cambiato pelle, cercando di infiltrarsi nelle attività produttive, commerciali, nelle Pubbliche Amministrazioni. Per questa ragione è ancora più difficile contrastarla, per questa ragione abbiamo deciso di impegnarci su più fronti: da un lato con i tavoli attivati dalla commissione consiliare, dall’altro creando un collegamento con le commissioni delle altre regioni italiane. C’è, infatti, presso la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, un coordinamento, affidato in capo al Presidente del Consiglio della Basilicata, funzionale a condividere le buone prassi realizzate in una singola regione a vantaggio di tutte le altre”.
“Il Consiglio regionale – ha concluso – è pronto a intervenire, sia con nuove leggi sia con sollecitazioni alla Giunta regionale”. In Puglia non esistono isole felici, né zone franche: unanime la voce dei Prefetti e dei Procuratori che hanno narrato di ripresa dei reati predatori dal dopo pandemia, ma anche di sequestri, di usura,di estorsione, di attacco ai blindati portavalori, di caporalato e di spaccio accanto ad ogni altra forma in grado di garantire ai gruppi criminali il controllo del territorio. A ciò si aggiunge la cooperazione con la mafia albanese, per il rifornimento di marjuana e con quella olandese, per la cocaina; la capacità di coordinare le attività dei gruppi dalle carceri, grazie a cellulari di ridottissime dimensioni e, in molti casi, la caduta dei “capi storici”, soppiantati dalle nuove generazioni. L’economia delle mafie non conosce crisi, ma si rafforza attraverso il gioco, lo spaccio e l’usura. Filoni nei quali sono addirittura le vittime a cercare i propri aguzzini. Reati che parlano disagio sociale e di povertà, terreni di coltura per le organizzazioni mafiose che vivono così la vigilia di ingenti investimenti europei visti come enormi occasioni di crescita.
Indispensabile la sinergia delle forze dell’ordine e l’interazione tra le diverse componenti dello Stato che fino ad ora ha dato risultati eccezionali, ma purtroppo non ancora sufficienti. Servono più presidi giudiziari , ma anche più squadre investigative soprattutto, come hanno evidenziato le cronache, nel territorio del foggiano. Diventa indispensabile diffondere la cultura della legalità, non con singole iniziative, già messe in atto dalle singole Prefetture, ma ottimizzando al meglio ed in rete le possibilità di tutti. Serve restituire la percezione di sicurezza ai cittadini.
Dal consigliere De Leonardis la proposta, subito accettata dalla Presidente Capone, di una mozione che impegni la Giunta regionale a richiedere al Governo nazionale una maggiore attenzione al territorio pugliese e foggiano, in particolare.
(ITALPRESS).
Capone “Allarmano dati primato reati di stampo mafioso in Puglia”
BARI (ITALPRESS) – “I dati sul triste primato della Puglia nei reati di stampo mafioso allarmano e rimarcano ancora di più la nostra volontà di lottare. Rispetto al resto d’Italia in cui prendono sempre più corpo i reati informatici, le nostre province si distinguono purtroppo per reati molto più radicati come quello di associazione di tipo mafioso. La Puglia è impegnata a 360 gradi nel contrasto alle mafie e siamo pronti a stipulare intese che puntino a maggiori controlli, ancora di più in vista delle nuove risorse in arrivo”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone, in apertura della seduta.
“Proprio ieri si è tenuta la Commissione consiliare antimafia e, insieme ai procuratori e i prefetti di Lecce, Brindisi e Taranto, abbiamo ragionato su questo argomento. La prossima seduta sarà riservata ai procuratori e ai prefetti di Bari, Bat e Foggia. Ringrazio il presidente Perrini e tutti i commissari per il lavoro che stanno svolgendo e penso che l’incontro di ieri sia stato estremamente proficuo, sia per i dati illustrati, sia per le relazioni puntual, e al tempo stesso propositive e costruttive, dei procuratori e dei prefetti sulla situazione esistente nelle tre province”.
“È evidente che le organizzazioni criminali stanno cambiando, che si stanno dirigendo sempre più verso l’infiltrazione nelle attività economiche lecite e che, per questo, sono sempre più difficili da contrastare. Fondamentale, allora, il confronto continuo, come la stessa legge istitutiva della commissione peraltro prevede, ma anche la possibilità di dare alla politica il suo giusto ruolo e cioè quello di generare opportunità di lavoro, ridurre il rischio di disagio minorile e non solo, agevolare l’integrazione delle fasce più deboli della popolazione. Una battaglia per la Puglia che dobbiamo combattere tutti insieme coinvolgendo l’intero territorio regionale. Una battaglia, che continua anche sul fronte dello sfruttamento e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Consiglio regionale ha già avviato, con l’aiuto delle organizzazioni sindacali e datoriali e di tutte le Istituzioni interessate, un tavolo per affrontare la questione e ha approvato all’unanimità una mozione che sintetizza i risultati del lavoro svolto e detta le priorità di intervento. Tra queste c’èra anche il rafforzamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, a tal proposito apprendiamo con grande piacere che il Governo si è impegnato ad aumentarne l’organico di oltre mille unità, e anche nel Pnrr sono previste altre assunzioni all’Inl a partire dal 2022” ha proseguito Capone.
La Presidente Capone ha poi concluso il suo intervento annunciando che il prossimo 29 ottobre, nell’Aula consiliare, alla presenza del vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, sarà illustrato il Rapporto sulla Legislazione 2021 tra Stato, Regioni e Unione Europea. La presentazione, che vedrà la presenza delle Istituzioni locali, dei consiglieri regionali e dei parlamentari pugliesi, seguirà all’Assemblea plenaria dei Presidenti dei Consigli regionali in programma, sempre nell’Aula consiliare, il 28 ottobre.
“È un onore per la Puglia – ha detto la Presidente – che i Presidenti dei Consigli regionali italiani e il presidente dell’Assemblea, Roberto Ciambetti, abbiano scelto la Puglia per riunirsi per la prima volta in presenza dopo la pandemia. Partiremo con la plenaria il pomeriggio del 28, la mattina, alle 12, invece, terremo insieme una conferenza per illustrare l’iniziativa e rilanciare da qui, dalla nostra Puglia, dal nostro Sud, le azioni che sarà necessario compiere anche per sfruttare appieno le opportunità del Pnrr”.
(ITALPRESS).
Pnrr, Casili “631 milioni per l’ammodernamento della Sanità”
BARI (ITALPRESS) – “La notizia dei 631 milioni di euro per la Puglia da spendere per l’ammodernamento della sanità grazie alla Missione 6 del PNRR, rappresenta una opportunità imperdibile. Se la bozza del Ministero della Salute per il riparto dei fondi verrà confermata, infatti, al Sud andrà il 40% delle risorse della Missione e la Puglia sarà la quinta regione in Italia per risorse assegnate. Fondi che è necessario usare per il potenziamento della sanità territoriale, per cui ci siamo tanto battuti in questi anni. In Salento sono stati svuotati interi reparti e chiusi importanti nosocomi con la conseguenza di vedere collassati gli ospedali più grandi come il Vito Fazzi di Lecce. Se ben utilizzate queste risorse, si potrà concretizzare una capillarizzazione dei servizi con un’assistenza sanitaria territoriale degna di una Regione importante come la Puglia”. Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili.
“L’ottimizzazione di queste risorse però – continua Casili – non passa solo dalla realizzazione di nuove strutture ma anche nel recupero e restyling di quei nosocomi che presentano ancora oggi caratteristiche architettoniche non rispondenti agli attuali standard. Stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione, anche culturale, che coinvolgerà un numero imponente di infermieri e medici. Grazie alla presenza di ospedali di comunità e alla prossimità delle strutture si ridurrà il numero di accessi nei nosocomi principali, evitando quelle storture che hanno generato non pochi problemi, si pensi ai pronto soccorso spesso andati in corto circuito a causa della difficoltà di gestione dei pazienti. La nostra provincia ha la possibilità storica di veder finalmente riattivata quella rete di strutture ospedaliere già presenti sui territori e che nel tempo sono state fortemente ridimensionate scomparendo dai radar di una medicina del territorio capace di dare risposte ai cittadini, penso agli ospedali di Nardò, di Campi Salentina, di Poggiardo e di Gagliano del Capo, giusto per citarne alcuni” continua Casili.
“L’integrazione degli ospedali di comunità, delle cittadelle della salute e dei poliambulatori, attraverso il potenziamento degli ospedali esistenti e la nascita di nuovi presidi, permetterà finalmente di dare respiro al fabbisogno sanitario del nostro territorio, che potrà raggiungere i migliori standard nazionali, eliminando quel fardello delle lunghe liste d’attesa e della mobilità passiva che ogni anno ci costa circa 190 milioni di euro verso altre regioni” conclude.
(ITALPRESS).
In consiglio mozioni su morti bianche e proteste dei No Vax
BARI (ITALPRESS) – Mozioni e interrogazioni all’ordine del giorno del Consiglio regionale della Puglia. Aprendo i lavori, la presidente Loredana Capone ha ricordato l’onorevole foggiano Franco Di Giuseppe, deceduto quasi ottantunenne il 25 settembre, a Chieti. Consigliere regionale nella terza legislatura, rieletto nella successiva nella quale ha ricoperto la carica di assessore ai lavori pubblici, è stato deputato DC e riferimento dell’area politica centrista in provincia di Foggia. L’Assemblea ha osservato un minuto di raccoglimento.
La presidente ha richiamato l’attenzione su due “questioni”, poste all’unanimità nella conferenza dei capigruppo: una mozione sulla tragedia delle morti sul lavoro ed una che chiede lo scioglimento delle organizzazioni che stanno strumentalizzando la protesta no vax e contro il green pass.
La Puglia, ha detto, “ha perso 53 suoi figli e figlie dall’inizio anno. Vite spezzate nell’esercizio di un loro sacrosanto diritto all’occupazione”. La mozione è sintesi dell’importante lavoro svolto dal tavolo in Aula consiliare con i capigruppo, i presidenti delle commissioni consiliari competenti, l’assessore allo sviluppo economico, le sigle sindacali e datoriali, l’INPS, lo SPESAL, l’ANI, l’ANMIL, l’INAIL, che ha messo “nero su bianco le priorità d’intervento”.
Il nostro Paese, tutto, “non può continuare a subire questo triste destino. La Puglia vuole fare la sua parte”, ha concluso la presidente Capone nell’annunciare la mozione che il Consiglio regionale pugliese vuole portare unitariamente all’attenzione della delegazione pugliese in Parlamento.
La seconda questione di stringente attualità è frutto delle azioni violente e antidemocratiche che si verificano in Italia. “Figure apicali appartenenti a forze eversive e reazionarie stanno cavalcando con modi violenti, criminali, la protesta contro i vaccini”. Hanno ferito 38 servitori dello Stato, hanno fatto irruzione nella sede di un sindacato, e devastato barbaricamente i loro uffici.
Esprimendo solidarietà alla CGIL con la mozione, tutto il Consiglio regionale impegnerà la Giunta regionale a farsi portavoce della massima Assemblea elettiva pugliese della richiesta al Governo e al Parlamento di applicare la legge di attuazione della XII norma transitoria della Costituzione per lo scioglimento di quelle organizzazioni che si ispirano al fascismo.
“L’Italia non è un Paese violento e non deve diventarlo. In questa battaglia la Puglia sarà in prima linea”, ha dichiarato la presidente Capone.
(ITALPRESS).
Capone “Ora misure urgenti per un’altra epidemia, i morti sul lavoro”
BARI (ITALPRESS) – Morti sul lavoro, la strage continua. I dati lo dicono chiaramente: la Puglia è maglia rossa. Sesta per incidenza di mortalità sui luoghi di lavoro, l’8,4% del totale nazionale. La curva negli ultimi sette mesi è in ascesa: 52 morti, +54% rispetto allo stesso periodo del 2020. Per questa ragione la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, su sollecitazione delle sigle sindacali, ha convocato un tavolo urgente per confrontarsi sulle azioni da mettere in campo. In Aula, i capigruppo, i presidenti delle commissioni consiliari competenti, l’assessore allo sviluppo economico, le sigle sindacali e datoriali, Confindustria, Inps, Spesal, Anmil.
“Abbiamo due piattaforme d’azione importanti a disposizione – ha detto la presidente Capone – il patto per la salute e la sicurezza proposto da Cgil, Cisl e UIL, e il piano di prevenzione regionale in fase di redazione, che si uniscono alle leggi nazionali e regionali vigenti. Questo tavolo – che come richiesto dai sindacati tornerà a riunirsi periodicamente – servirà per ripartici i compiti, perchè ciascuno può e deve fare la sua parte e perchè è fondamentale raggiungere al più presto obiettivi concreti e condivisi capaci di mettere la parola fine all’epidemia nella pandemia: quella dei morti sul lavoro”.
“Servono misure urgenti – ha aggiunto – controlli rigorosi e su questo se c’è da intervenire. La Regione è pronta a farlo, mettendo in campo risorse che consentano di incrementare la percentuale di ispezione delle imprese oggi finanziata dallo Stato per il 5%; premiando le aziende virtuose e sanzionando chi non rispetta le norme; rafforzando la formazione, nelle scuole e nelle imprese, per creare una nuova cultura della sicurezza; potenziando le anangrafi delle imprese attive sul territorio così da consentire il monitoraggio costante e più preciso del fenomeno”.
Già nel prossimo Consiglio la presidente Capone presenterà una mozione che sintetizzerà le conclusioni del tavolo, mentre si è detta pronta a un incontro con i parlamentari pugliesi per comprendere le linee d’azione nazionali e gli interventi che il Parlamento intende assumere sul tema.
(ITALPRESS).



