“Tutti gli interventi messi in campo in materia di trasporto pubblico locale, così come tutti quelli che metteremo in campo per la ripartenza, non basteranno a superare la complessità dei problemi se non ci riorganizzeremo complessivamente con un nuovo piano regolatore degli orari dei tempi di vita e di lavoro”. Lo ha detto l’assessore ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, intervenendo all’udizione svolta dalla commissione Ambiente e Territorio, presieduta da Stefano Baccelli (Pd), con i gestori e i sindacati del Tpl, della mobilità e della viabilità svolta per fare il punto della situazione del comparto in relazione all’emergenza coronavirus. Un’audizione che secondo il presidente Baccelli “è risultata assai opportuna, perché ha fornito un quadro puntule della complessità dei problemi e delle soluzioni che dovremo adottare, tenendo presente con servirà riaffermare con forza l’importanza e la centralità del trasporto pubblico, oppure sconfesseremo l’idea di servizio indispensabile che abbiamo sempre cercato di affermare”.
L’assessore Ceccarelli ha aggiunto che sarà necessario rimodulare “tutti gli orari: quelle delle scuole, delle aziende, della pubblica amministrazione e via dicendo. Ma servirà – ha sottolineato – continuare a puntare sul Tpl, per abbattere il traffico privato e l’inquinamento. Per questo scriveremo agli enti pubblici affinché la pratica del telelavoro prosegua il più a lungo possibile, alle aziende per lo scaglionamento degli ingressi al lavoro, e ai prefetti per la vigilanza sul contingentamento degli accessi ai mezzi pubblici”.
Il quadro rappresentato dai gestori del servizio del Tpl su gomma e su ferro, dai sindacati, dalle autorità portuali e dai gestori della viabilità di autostrade e strade statali, i cui numeri sono stati confermati anche dall’essore Ceccarelli, è drammatico.
Il trasporto su gomma, ridotto del 50 per cento, registra una perdita di passeggeri trasportati pari al 90 per cento e si stima una perdita di fatturato che oscilla tra i 7 e gli 8 milioni di euro al mese. Per quanto riguarda le ferrovie, attualmente viaggiano il 25 per cento dei treni ordinari, con un calo del 95 per cento dei passeggeri. Diminuzione dell’80 per cento anche per i veicoli circolanti sulle autostrade e cifre tra il 70 e l’80 per cento di diminuzione passeggeri riguardano i traghetti. Molto ridotti sono anche i traffici commerciali.
L’aeroporto di Firenze è chiuso e quello di Pisa garantisce solo 6 voli giornalieri: quattro commerciali e due di linea. Preoccupa, in questa fase, la tutela dei lavoratori, la gran parte dei quali in Cig o in cassa integrazione in deroga. Soprattutto preoccupa la situazione dei lavoratori stagionali (esempio quelli degli aeroporti) e quelli a chiamata nelle attività di movimentazione merci nei porti.
La grande incognita, sottolineata da operatori e sindacati del Tpl, è capire cosa succederà al momento della ripartenza, per garantire la sostenibilità dei bilanci e la sicurezza di lavoratori e di passeggeri.
Rispettare la prescrizione del distanziamento sociale, che per il trasporto pubblico Ceccarelli ha confermato essere quello individuato a livello nazionale, cioè un metro, avrà infatti pesanti ripercussioni sulla capacità di soddisfare la domanda e sugli introiti delle aziende. Molto critica è valutata la gestione del servizio al momento della riapertura delle scuole a settembre.
Rispondendo a domande dei consiglieri Francesco Gazzetti (Pd), Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra), Elisa Montemagni (Lega) e Paolo Marcheschi (FdI) i vari gestori dei servizi ferroviario, portuale, stradale e autostradale hanno sottolineato che, pur con alcuni contraccolpi legati dall’emergenza sanitarie, sono proseguite le attività amministrative (per la gran parte svolte in smart working), le attività di sorveglianza, di progettazione delle opere e di alcuni cantieri. Per quanto riguarda Rfi, il cantiere per il raddoppio della linea ferroviaria nella tratta tra Pistoia e Montecatini riprenderà l’attività nei prossimi giorni, mentre si sta lavorando a rettificare la progettazione che riguarda il secondo lotto dei lavori, relativo alla tratta Pescia – Lucca.
È in fase autorizzativa, invece, il progetto di fattibilità tecnico economica del corridoio Pisa – Vada; va avanti anche l’attività per realizzare lo scavalco della linea tirrenica in prossimità del porto di Livorno.
Sul fronte Anas, non si è mai fermata l’attività di manutenzione ordinaria e di somma urgenza.
Difficoltà, invece, ci sono per quanto riguarda l’attività programmata. I cantieri attivi sono 7 (i più importanti sono quelli sull’Aurelia e sulla variante di Prato) per cifre pari a 22 milioni; quelli sospesi per difficoltà legate all’emergenza Covid sono 9 (in particolare il Tevere 4) per un valore di 57 milioni. Anas sta garantendo l’attività di monitoraggio e verifiche sulla viabilità di competenza e in particolare su viadotti e ponti.
Per quanto riguarda i porti, a Viareggio si sta avviando a conclusione l’intervento di escavo all’imboccatura, mentre hanno subito un rallentamento i lavori per la banchina pubblica. Difficoltà anche per il cantiere del porto di Monte Argentario: i lavori sono affidati a una ditta del sud, che in questa fase emergenziale ha riscontrato problemi a garantire l’alloggio ai lavoratori. Al momento, nessun porto lamenta problemi per il fermo di alcune merci nei piazzali imposto in questa fase dalle normative. In prospettiva servirà rilanciare con forza il comparto delle crociere, su cui intende puntare anche il porto di Marina di Carrara.
Per tamponare la crisi di liquidità delle aziende, come ha ricordato l’assesore Ceccarelli, la Regione ha si è impegnata a liquidare 40 milioni di risorse pregresse e ha già predisposto atti per complessivi 50 milioni, prevedendo così di anticipare anche una quota delle risorse future. “Con il governo – ha aggiunto – abbiamo ragionato per pagare il corrispettivo vuoti per pieno, senza incorrere nella scure della Corte dei Conti. In più abbiamo chiesto l’istituzione di un fondo straordinario per fronteggiare i mancati incassi dei titoli viaggio e il posticipo della validità degli abbonamenti di marzo non goduti. Analoga integrazione l’abbiamo chiesta anche per il fondo bilaterale ferrotranvieri, per utilizzo della cassa integrazione o di altri strumenti a sostegno del reddito dei lavoratori”.
A margine della riunione, Baccelli ha sottolineato che “è complesso immaginare un sistema che possa funzionare senza coinciliare, attraverso una riorganizzazione complessiva, i tempi di vita delle persone, lo scaglionamento degli ingressi delle attività e l’erogazione del servizio di Tpl”. Sul tema della sicurezza: “Le norme devono essere chiare e uniformi, per salvaguardare la salute dei lavoratori e quella dei passeggeri”. Infine, il tema degli investimenti: “I cantieri previsti e finanziati devono partire o ripartire in fretta, tenendo presenti i problemi di sicurezza ma garantendo al contempo una semplificazione delle norme e della burocrazia, perché sono necessari alla ripresa economica del paese”.
(ITALPRESS).
Tpl, in Toscana serve una riorganizzazione complessiva per la ripartenza
Earth Day, Giani agli studenti “Vi affidiamo la salvezza del pianeta”
Progetti di promozione delle pratiche sostenibili a livello locale, progetti di educazione alla sostenibilità e all’imprenditorialità, progetti di inclusione sociale. Nel 50° anniversario della Giornata mondiale della terra, il Consiglio regionale della Toscana si mobilita attraverso il Parlamento degli studenti che oggi, 22 aprile, ha partecipato dalle 9.30 e per l’intera mattinata alla Webinar organizzata dal Global Sharpers Hub di Firenze dal titolo “Salviamo il nostro Pianeta”, dedicata proprio agli studenti dell’organismo consiliare e alla Consulta degli Studenti della Toscana.
Soddisfazione per “Un parterre di relatori così qualificati” è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenuto ad avvio dei lavori: “Si tratta di un’occasione interattiva a tutto tondo su un tema centrale nella formazione e nella cultura dei nostri giovani – ha commentato il presidente – se c’è una lezione che questo periodo di emergenza ha chiarito al mondo intero, è che la ripartenza sarà solo una tappa verso un nuovo futuro, con approcci innovativi e attivi, figli di mentalità e cultura rinnovata e certamente interdisciplinare. Senza di voi il pianeta non si salva”.
Alla ‘lezione-confronto’ sono intervenuti Roberto Buizza – ordinario alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e responsabile del centro d’eccellenza inter-disciplinare dei cambiamenti climatici – che ha trattato il tema “L’evoluzione climatica del nostro pianeta” e il professor Carlo Carcasci- dipartimento di Ingegneria Industriale di Firenze, Sistemi per l’energia e l’ambiente -, che ha parlato del “Futuro a energia sostenibile”. Per concludere, Alessandro Panerai – giovane manager inserito da Forbes nella lista dei 100 leader italiani under 30 – ha affrontato la tematica dello “Sviluppo sostenibile e inclusione sociale”.
“Grazie a questa sessione tanti giovani toscani impegnati attivamente nella scuola hanno potuto accrescere la loro consapevolezza su un tema così importante, come quello della salvaguardia del nostro pianeta, ascoltando da diversi punti di vista. Ed è solo con i giovani e attraverso i giovani che possiamo affrontare i cambiamenti necessari per curare il nostro malato pianeta terra” afferma Stefano Guarnieri fondatore della comunità fiorentina dei Global Shapers.
A confrontarsi con i relatori gli studenti che, come spiega il presidente del Parlamento, Francesco Galanti, hanno “particolarmente a cuore il tema dell’ambiente: quest’anno abbiamo già approvato due progetti relativi alla salvaguardia del nostro pianeta e li abbiamo presentati alla Regione per l’attuazione. E’ fondamentale che le istituzioni promuovano incontri formativi su un tema così importante e che spesso resta in secondo piano nelle aule scolastiche”; fondamentale, precisa Galanti, anche “per sensibilizzarci a elaborare un progetto concreto contro i ‘nemici’ della nostra Terra”. Tra le questioni sollevate dal confronto interattivo anche la tutela che la Costituzione promuove per la salvaguardia di ciò che ci circonda, perché ambiente e paesaggio “non sono solo la nostra casa, sono la nostra identità”.
(ITALPRESS).
Fanfani garante detenuti in Toscana, Giani “Grande prestigio”
“Sono molto contento che il Consiglio abbia votato la nomina del nuovo Garante dei detenuti della Toscana. Giuseppe Fanfani accresce il prestigio della nostra regione. Ringrazio Franco Corleone per l’attività svolta”. Il presidente dell’Assemblea Eugenio Giani esprime auguri di buon lavoro e segue quelli già inviati dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Camilla Bianchi e del Difensore civico della Toscana Sandro Vannini. “Fanfani – prosegue Giani – ha grande voglia di fare e un curriculum che conferisce dignità e onore alle azioni che potrà svolgere per la Toscana. È stato sindaco di Arezzo, parlamentare e membro del Consiglio superiore della Magistratura. Ha quindi tutte le caratteristiche per interloquire con i più alti livelli istituzionali, ha l’esperienza amministrativa necessaria per conoscere il mondo delle carceri”.
“Al nuovo Garante, che ho sentito stamani, ancora i miei migliori auguri. Presto, quando le condizioni lo consentiranno, faremo una conferenza stampa per illustrare le linee programmatiche di azione” conclude il presidente.
(ITALPRESS).
Toscana, 31 milioni per personale sanitario impegnato nell’emergenza
Trentuno milioni e 520mila euro per finanziare le misure economiche a sostegno del personale impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19. E’ quanto prevede la legge d’iniziativa del presidente della Regione, Enrico Rossi e dell’assessore alla Sanità, Stefania Saccardi, presentata direttamente al voto d’Aula senza passare dall’esame delle commissioni. L’atto è stato votato a maggioranza. Si sono espressi a favore i gruppi Pd, Iv, M5S, FI e i consiglieri Gabriele Bianchi, Serena Spinelli e Roberto Salvini, tutti del gruppo Misto; ha votato contro la consigliera Monica Pecori (gruppo Misto), mentre si sono astenuti il gruppo di Sì-Toscana a Sinistra e FdI. Il provvedimento è rivolto a tutto il personale che opera nell’ambito del servizio sanitario regionale “dipendente a tempo indeterminato, determinato o con altre forme di lavoro flessibile”, impegnato direttamente o indirettamente nella gestione dell’emergenza epidemiologica.
Alla base dell’atto le condizioni di carico di lavoro, stress e di rischio in cui opera tutto il personale impegnato nell’emergenza sanitaria. Secondo la legge l’attribuzione di misure economiche di sostegno risulta un “atto dovuto” per “garantire la continuità dei servizi” e al contempo “il giusto riconoscimento agli operatori impegnati”.
La legge, che nasce in conseguenza di un accordo con i sindacati confederali, prevede tre fasce di indennità, determinate sulla percentuale del rischio cui il personale è esposto. La prima fascia, quella con esposizione al contagio più elevata, prevede un’indennità aggiuntiva di 45 euro al giorno; per la seconda fascia si prevede un’indennità pari a 25 euro al giorno e per la terza fascia di 20 euro al giorno.
L’importo indicato deriva dalla previsione del dl 18 del 2020 che, incrementando i fondi contrattuali destinati alle regioni per il servizio sanitario regionale, destina alla Toscana oltre 15 milioni (euro 15.760.280) per retribuire il lavoro straordinario degli operatori impegnati nell’emergenza.
Un’uguale cifra – 15.760.280 – è destinata dalla Regione in ambito più generico alle prestazioni collegate all’emergenza Covid-19. Gli oneri della legge trovano copertura nelle risorse stanziate da disposizioni di livello nazionale e in quelle del fondo sanitario regionale.
Le misure di sostegno potranno essere garantite sia attraverso strumenti contrattuali – come per esempio indennità o incentivi – oltre alla dovuta remunerazione per le prestazioni straordinarie, o anche con un beneficio economico giornaliero, per ogni turno di lavoro effettivamente prestato in presenza e diversamente graduato, in ragione del differente rischio espositivo e disagio di lavoro a cui il lavoratore è esposto. La Regione, recita l’articolo 1, “opera affinché le misure economiche di sostegno siano riconosciute, dai soggetti competenti, anche agli operatori non contrattualizzati degli enti del servizio sanitario regionale che prestino attività sanitaria o socio-sanitaria nell’ambito dell’emergenza Covid”.
In fase di votazione sulla proposta di legge, sette dei nove emendamenti presentati da Sì-Toscana a Sinistra e Monica Pecori (gruppo Misto), sono stati dichiarati inammissibili per motivi tecnici, in particolare per quasi tutti è stata evidenziata la mancanza di copertura finanziaria.
(ITALPRESS).
Moby Prince, Giani depone fiori all’Armadio della Memoria
“La presidenza del Consiglio regionale non ha mai mancato di essere a Livorno nel momento, solenne e commovente, in cui vengono letti i nomi delle 140 vittime della Moby Prince e poi viene gettato in mare un fiore per ciascuno di loro. Oggi invece un mazzo di crisantemi in loro ricordo io lo lascio davanti all’Armadio della memoria, nella Biblioteca della Regione Toscana Pietro Leopoldo: un archivio dove sono custoditi e consultabili i documenti che riguardano la strage della Moby Prince, ma anche quelli della Costa Concordia e della strage di Viareggio, anche perché sono molti i punti che rimangono oscuri su quella vicenda”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, che questa mattina, in occasione del 29° anniversario della strage del traghetto, alle 11, si è recato alla biblioteca regionale in piazza dell’Unità 1, a Firenze, dove ha deposto un mazzo di fiori in ricordo delle vittime della Moby Prince.
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Giani a Montedomini consegna 500 dispenser gel disinfettante
Cinquecento dispenser del gel disinfettante, prodotti dall’azienda Turci (Officina Trasformazione Italia srl), sono stati consegnati dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, all’Istituto Montedomini di Firenze, rappresentato dal suo presidente Luigi Paccosi. Con Giani l’amministratore dell’azienda di San Miniato (Pisa), Ruben Turci. “E’ il momento della solidarietà e della sinergia. Montedomini è l’istituto per eccellenza che da oltre due secoli si occupa degli anziani a Firenze, e dove tra l’altro l’emergenza sino a ora è stata affrontata nel modo migliore”, ha dichiarato Eugenio Giani.
Davanti alla sede di via de’ Malcontenti a Firenze, dove sono stati consegnati i dispenser di gel, Giani ha sottolineato l’impegno del Consiglio “a far da tramite tra chi vuol donare, come l’azienda Oti di San Miniato, e chi deve essere considerato come primario oggetto di assistenza, le categorie deboli, come gli anziani”.
La ditta di San Miniato, che produce spezie alimentari fresche o lavorate, ha già distribuito 40 mila bottiglie di igienizzante ai comuni limitrofi a San Miniato, e a categorie ‘esposte’ come operatori sanitari e forze dell’ordine. La produzione generdale è già arrivata a un milione di confezioni e continuerà.
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Giani “Screening sierologico per polizia municipale”
“Grazie per il modo corretto in cui ci avete sensibilizzato e grazie per quello che fate tutti i giorni. L’inziativa che si presenta è quanto mai opportuna, perchè consente di effettuare test di verifica sugli operatori delle polizie municipali dell’area fiorentina”.
Così il presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani, che stamattina (venerdì 3 aprile) ha incontrato una delegazione di comandanti della polizia municipale dell’area metropolitana nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso.
Con Giani anche Francesco Epifani e Massimo Quercioli, rispettivamente ad e direttore scientifico di Synlab (laboratorio di analisi), in occasione della presentazione di un progetto di screening sierologico rivolto a tutti gli operatori della municipale, per rilevare eventuali positività al Covid-19. Anche se siamo in una fase di work in progress, ha spiegato il presidente “quest’iniziativa s’inserisce nell’indirizzo votato dall’Assemblea toscana nel documento unitario e finale della seduta di ieri, dedicata all’emergenza del virus, dove tra i punti d’impegno s’indica la massima diffusione di tamponi e screening”.
L’incontro segue all’appello rivolto a Giani dalle polizie municipali dell’area matropolitiana, anche in funzione del ruolo del Consiglio regionale nella formazione, aggiornamento e tutela degli operatori della polizia locale. Si chiedeva un impegno per attivare controlli a operatori e ufficiali “con lo scopo – hanno scritto i comandanti – di garantire le immediate cure ai colleghi, di adottare le necessarie misure di profilassi e, infine, di garantire al meglio la continuità dei servizi alla cittadinanza”.
Una sollecitazione firmata dai responsabili dei Corpi di Polizia Municipale di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Figline-Incisa, Firenzuola, Impruneta, Lastra a Signa, Londa, Pelago, Poggio a Caiano, Pontassieve, Rignano sull’Arno, Rufina, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Unione del Chianti Fiorentino (Barberino-Tavarnelle, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa), Unione del Mugello (Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, Vicchio), Vaglia.
Tra i presenti questa mattina il comandante della polizia municipale di Sandicci, Giuseppe Mastursi, oltre a rappresentanti di Signa, Figline, Incisa, Fiesole e Unione del Mugello. I Comuni che hanno aderito sono 31.
(ITALPRESS).
Coronavirus, silenzio e bandiere a mezz’asta a Palazzo del Pegado
Anche il Consiglio regionale questa mattina, 31 marzo alle 12, ha aderito alla manifestazione nazionale indetta dall’Anci, che ha portato i sindaci d’Italia a osservare un minuto di silenzio e abbassare le bandiere a mezz’asta in ogni municipio.
Alla cerimonia davanti a palazzo del Pegaso hanno preso parte il presidente, Eugenio Giani; il portavoce dell’opposizione, Jacopo Alberti e il consigliere Tommaso Fattori.
(ITALPRESS).

