Promuovere attività congiunte per sensibilizzare gli studenti e le studentesse sui principi della parità tra i sessi e delle pari opportunità. E’ quanto prevede un protocollo d’intesa, firmato dalla commissione regionale Pari opportunità della Toscana e il dipartimento Forlilpsi (formazione lingue, intercultura, letterature e psicologia) dell’Università di Firenze. A firmarlo la presidente della commissione Pari opportunità, Rosanna Pugnalini, e la direttrice del Dipartimento dell’ateneo, Ersilia Menesini.
“Si tratta del coronamento di una collaborazione proficua con il Dipartimento che è già in essere da alcuni anni. Abbiamo fatto un lavoro a tutto campo volto alla promozione della cultura della parità tra i generi e al contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere; il nostro obiettivo ora è concentrarsi sulla rimozione degli stereotipi dai libri di testo”, ha spiegato Rosanna Pugnalini.
L’accordo prevede, nel dettaglio, di perseguire tre finalità: la promozione di attività congiunte di sensibilizzazione rivolte agli studenti dell’Università di Firenze e alla più ampia cittadinanza, volte alla promozione dei principi della parità tra i sessi e delle pari opportunità attraverso la lotta agli stereotipi e a ogni forma di discriminazione, emarginazione e violenza; la promozione di attività nelle scuole del territorio, per educare le nuove generazioni al valore positivo delle differenze e alla cultura del rispetto; la formulazione di un progetto mirato alla promozione di una coscienza sociale e politica in tema di stereotipi di genere presenti nei libri di testo scolastici, da realizzarsi con la eventuale collaborazione del Consiglio regionale, della Giunta regionale, dell’Ufficio scolastico regionale e della Associazione italiana editori.
L’accordo di collaborazione ha la durata di un anno e potrà essere rinnovato, e non comporta oneri finanziari a carico del dipartimento Forlilpsi e della commissione regionale per le Pari opportunità.
(ITALPRESS).
PARI OPPORTUNITÀ, INTESA COMMISSIONE-UNIFIRENZE
UN MUSEO DELLA TOSCANA NEL CUORE DI FIRENZE
Un progetto meditato e pensato dopo che la Regione ha acquistato l’Archivio Alinari, un disegno per far conoscere ai toscani la propria terra, attraverso un Museo della Toscana, nel cuore della città. Questa l’idea del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che oggi, giovedì 30 gennaio, ha parlato di un “grande patrimonio da far vivere”.
“A partire dall’Archivio Alinari, e quindi dalle tante foto capaci di raccontare 150 anni di storia, il progetto è quello di creare un vero e proprio Museo della Toscana – al piano terra di palazzo Sacrati Strozzi – in un percorso che si snoda tra l’Opera del Duomo, l’inizio di via del Proconsolo, Palazzo Vecchio e gli Uffizi – nel contesto dei più significativi musei cittadini, in uno spirito di servizio verso tutti i toscani”, ha spiegato il presidente.
“In tale percorso, tra valori, principi e aspetti del nostro vivere, che hanno attraversato l’Unità d’Italia fino a regalarci la regione dei giorni nostri – ha continuato Giani – tutti, penso soprattutto agli studenti e alle giovani generazioni, potranno scoprire e vedere da vicino la Toscana tutta, in equilibrio tra città, natura, borghi e ideali”. “Sarà una full immersion nella storia, un viaggio”, ha assicurato il presidente.
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“PROGETTO ELISA”, SOSTEGNO A GIOVANI COLPITE DA TUMORE AL SENO
Un fondo per dare sostegno alle giovani donne colpite dal tumore al seno e aiutarle nell’affrontare le problematiche della malattia, soprattutto quelle legate ai progetti di vita e di lavoro. Questo è l’obiettivo del “Progetto Elisa”, presentato questa mattina a Palazzo del Pegaso e nato un anno fa a Pistoia per volere della famiglia della giovane, scomparsa nel 2018. L’idea è nata in accordo con Franca, la madre di Elisa e con la collaborazione dell’Associazione Voglia di Vivere di Pistoia che da trenta anni informa, accoglie e sostiene le donne che ‘incontrano’ il cancro al seno.
“Un’associazione preziosa, nata dal dramma di Elisa – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani – dall’idea di trasformare la tragedia in un servizio per donne che, colpite al tumore al seno, si trovano ad affrontare difficoltà pesanti. E’ importante che questa rete possa integrare e talvolta sopperire l’impegno forte del servizio sanitario nazionale”.
“Un progetto che nasce dal dolore ma getta un fascio di luce – interviene il consigliere Massimo Baldi – non tanto su ciò che è già all’attenzione nel dramma del cancro come le cure, le terapie, la presenza dell’ospedale ma sulle difficoltà logistiche, organizzative, sugli aspetti materiali che chi è colpito da questa patologia si trova ad affrontare ogni giorno e che spesso passano in secondo piano”.
Marta Porta, volontaria dell’associazione Voglia di Vivere ha parlato del sostegno offerto: “contributi per le spese di viaggio, non coperte dal sistema sanitario nazionale per specifiche terapie lontane dalla propria residenza, per l’acquisto di farmaci non rimborsabili, sostegno economico per un aiuto domestico e per i figli e supporto psicologico”.
A chiudere la conferenza stampa Giulia Tonini con il ricordo della sorella Elisa e delle difficoltà incontrate nel sottoporsi ad una cura sperimentale a Milano, con sedute settimanali “fisicamente ed economicamente impegnative”. “Si tratta di un progetto – ha concluso Giulia – nato e messo a punto dalla nostra esperienza”.
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A PALAZZO DEL PEGASO IL SEGNO IRONICO DELLE “ANNUNCIAZIONI” DI POSSENTI
“Un grazie di cuore alla famiglia, che ci ha consentito di fare una mostra di alcune opere di Antonio Possenti, del caposcuola dell’immaginifico surrealista toscano, sul tema dell’Annunciazione. Sono opere che mi hanno particolarmente affascinato e coinvolto, che intendo valorizzare nel solco della tradizione che il Consiglio regionale ormai da quattro anni sta promuovendo per il 25 di marzo, giorno dell’Annunciazione nel calendario cristiano, ma anche giorno del Capodanno in Toscana per secoli e secoli, fino al 1750. Un arrivederci, quindi, alle opere di Possenti, un grande artista di cui ci sentiamo orgogliosi di aver visto i natali, la sua vita, la sua produzione artistica”. Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha rivolto il suo saluto nel finissage della mostra “Annunciazioni e altre storie”, che si è conclusa oggi nello spazio espositivo “C.A.Ciampi” nel Palazzo del Pegaso.
Nell’occasione è stato presentato il volume “Possenti 1953. Un taccuino inedito” di Anita Paolicchi e Biancalucia Maglione, un contributo prezioso alla futura esegesi critica dell’artista. Il critico d’arte Giovanni Faccenda non ha è riuscito a tenere a freno la sua commozione. “Trentacinque anni di amicizia stretta, di frequentazione di un uomo che mi è stato caro più di un padre, un uomo unico per la sua umanità, il suo talento, la sua generosità – ha affermato – E’ stato uno dei più importanti disegnatori italiani del Novecento. Stupisce come sapesse usare con sapienza il chiaroscuro. La sua pittura ha avuto fin da subito la stima di figure importanti della cultura italiana, scrittori come Dino Buzzati, Piero Chiara, del poeta Mario Luzi. Spesso è stata descritta come fiabesca. Josè Saramago, premio Nobel per la letteratura, rimase affascinato dalla sua figurazione non certo ludica, ma tragica, di chi esprime il disagio dell’esistenza. Opere toccanti e vibranti, in cui confessava di sé e del suo vissuto, dei suoi dolori più grandi, sono state rese meno pesanti dall’ironia”. “Poche persone hanno arricchito la mia vita con il suo esempio di uomo e con il suo lavoro di artista – ha concluso Faccenda – Ha dipinto molto, perché molto aveva da raccontare. Uno stesso soggetto è stato affrontato con diverse intonazioni di pittura e diversi accordi di colore. Possenti ci ha insegnato a vedere un mondo, che altrimenti non avremmo visto. Ci resta un uomo come ognuno di noi avrebbe voluto sempre conoscere e spera un giorno di ritrovare”.
Il lavoro delle due storiche dell’arte è nato da un taccuino che Possenti aveva da ragazzo, finito nelle mani di Anita Paolicchi come regalo dei nonni, sul quale l’artista è stato intervistato a distanza di cinquanta anni.
Un punto di partenza per cogliere alcune chiavi di ricerca, come la mitologia, che affonda nelle sue conoscenze letterarie sulla classicità greca. Spesso su uno stesso soggetto, come il tema del centauro e la fanciulla, oppure del cavaliere disarcionato, abbiamo un vero e proprio sviluppo seriale.
“Il disegno è per Possenti un medium espressivo assolutamente autonomo, meritevole di pari dignità rispetto alle arti cosiddette ingiustificatamente ‘maggiori’, delle quali troppo spesso è considerato invece accessorio e corollario – ha osservato Biancalucia Maglione – L’atto grafico si riappropria della possibile autonomia espressiva che la linea possiede, insita in essa, e assume valenza di per sé, rivestendo talvolta per l’artista quasi il ruolo di confessione e di ‘soliloquio’”.
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MUSICAL E CAMPER DELLA SALUTE, PROGETTI LIONS CONTRO IL DIABETE
Una campagna per sensibilizzare e prevenire il diabete. A palazzo del Pegaso sono state presentate le iniziative messe in campo dai Lions toscani per combattere questa patologia: il musical “Les Misérables” e il “camper della salute”. Lo spettacolo, liberamente tratto dal romanzo di Victor Hugo con l’adattamento teatrale, la traduzione e la regia di Enrico Vanadia e rappresentato dalla compagnia Senza Rete, andrà in scena martedì 28 gennaio alle 21 al Teatro Puccini di Firenze. Il ricavato della serata, promossa dai Club Lions e dai LEO del distretto 108LA Toscana, con il sostegno di UnipolSai, sarà devoluto in beneficenza e finalizzato alla prevenzione del diabete.
Il camper della salute è, invece, un mezzo attrezzato per interventi gratuiti di screening glicemici, lipidici, diagnostici cardio-vascolari e oculistici. Il camper sarà impegnato nei luoghi di maggiore aggregazione sociale della comunità Toscana, nelle giornate Lions in piazza e Lions Day. Infine, il “campo salute diabete-crescere in salute” è un contesto per accogliere bambini con diabete mellito di tipo 1 e 2 con i genitori e assisterli con personale medico sanitario per un’educazione terapeutica.
“I Lions in Toscana stanno lavorando su più fronti per la raccolta di fondi per contrastare il diabete – ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -, una patologia spesso vissuta in silenzio, soprattutto dai giovani. Si tratta di una campagna importante per ridurre la diffusione di questa malattia, migliorare la qualità di vita dei diabetici, adulti e bambini e sensibilizzare e coinvolgere la comunità”.
Il governatore Lions del Distretto toscano, dottor Pier Luigi Rossi ha reso noti alcuni numeri “allarmanti” – ha detto- “Una persona su dieci è colpita dal diabete mellito. Tra i 65 e gli 84 anni i diabetici superano il 15 per cento della popolazione toscana e negli ultra ottantacinquenni sfiorano il 20 per cento. Rispetto a trent’anni fa la percentuale di persone con il diabete è più che triplicata. Altrettanto allarmante è la situazione nei giovani e in età infantile”.
Nel merito del musical è entrato Vanadia: “Les Misérables è stato tradotto in 28 lingue e messo in scena in 38 paesi del mondo, è il più rappresentato ma in Italia manca a livello professionistico”. “Il lavoro più impegnativo – ha concluso il regista – è stato nella traduzione dei testi e nell’adattamento dei testi italiani alla musica originale”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Simone Petrini e Andrea Lucarelli di UnipoSai.
ALCUNI DATI
La situazione della regione
Le persone con il diabete in Toscana superano il 7% della popolazione con più di 16 anni (dati Regione Toscana), con tendenza all’aumento e con piccole differenze da una provincia all’altra, più frequente sulla costa che nell’interno. Rispetto a trent’anni fa la percentuale di persone con il diabete è più che triplicata e, in grande maggioranza, si tratta di persone con il diabete di tipo 2 più tipico dell’età adulta e avanzata, che tende a concentrarsi nella tarda età.
Il diabete di tipo 1, più tipico dell’età pediatrica, ma che può comparire anche nell’adulto e che si cura soltanto con l’insulina, rappresenta circa il 5-7% di tutti i casi di diabete. Per questa forma di diabete non abbiamo dati specifici recenti per la Toscana, ma i numeri non dovrebbero discostarsi molto dalla media nazionale. Nella Regione Toscana è stato stimato che più del 3% della popolazione adulta (più di 90.000 individui) è affetta da diabete mellito tipo 2, con un incremento dei casi nei prossimi 10 anni del 60% (+50-60.000 individui). Ancor più elevata risulta la prevalenza della sindrome metabolica che nella popolazione adulta toscana si attesta intorno al 16% suggerendo che almeno 400.000 soggetti nella sola Toscana sono a potenziale rischio di diabete tipo 2.
L’aumento dell’incidenza del diabete tipo 2 è attribuibile a distinti cambiamenti nel comportamento e nello stile di vita avvenuti nel corso degli ultimi decenni. All’epidemia di diabete di tipo 2 contribuiscono situazioni di rischio associate quali l’obesità e la sindrome metabolica, una condizione caratterizzata dall’aggregazione di diverse alterazioni metaboliche (insulino-resistenza, ipertensione arteriosa, dislipidemia aterogena, iperglicemia ed obesità) e altresì contraddistinta da un elevato rischio cardiovascolare.
Il diabete tipo 2 è quindi una malattia metabolica complessa, risultato dell’interazione tra una predisposizione geneticamente determinata e fattori ambientali quali obesità, adiposità centrale, inattività fisica ed incongrue abitudini alimentari (dieta ipercalorica, ricca in grassi, povera in fibre). Il Diabete mellito tipo 2 va anche considerato come una malattia culturale legata a una carenza di consapevolezza e conoscenza del ruolo vitale tra alimentazione, stile di vita e proprio organismo.
(ITALPRESS)
APPROVATA MOZIONE CONTRO VIOLENZA OMOFOBA
L’aggressione omofoba avvenuta la notte tra venerdì (10 gennaio) e sabato ad Altopascio, ai danni di un giovane di Santa Croce sull’Arno e dei suoi amici, è al centro della mozione del Pd firmata anche da Serena Spinelli (gruppo Misto), approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale della Toscana e illustrata dalla prima firmataria Alessandra Nardini.
Il Consiglio esprime con la mozione “la più ferma condanna contro ogni forma di violenza e discriminazione”, e la propria solidarietà ai giovani aggrediti da “individui che hanno basato il loro atto criminoso sull’orientamento sessuale delle persone”. S’impegna inoltre, “tramite l’Ufficio di presidenza, a deliberare in merito all’esposizione della bandiera Lgbtiqa+” (termine riferito a persone lesbiche, gay, bisessuali e trans gender, ndr) presso la propria sede”. In segno di “solidarietà di tutte le vittime di violenza e discriminazione in virtù del proprio orientamento sessuale”.
Nardini ha richiamato i principi costituzionali di parità e non discriminazione; l’articolo 4 dello Statuto della Toscana, le norme regionali che, fin dal 2004, declinano “la libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere”. Ma “contro l’omotransfobia c’è ancora un grande vuoto normativo”, ha affermato la consigliera.
La mozione impegna infatti la Giunta a “farsi di nuovo interprete” presso il governo centrale della necessità di approvare con urgenza una legge “volta a contrastare chiaramente gli episodi di omotransfobia che ancora oggi vedono, in Toscana, vittime le soggettività Lgbtiqa+” (termine riferito a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
L’atto, ancora, chiama il governo regionale a proseguire nelle azioni di contrasto di ogni forma di violenza e a promuovere “un confronto costante” con tutte le amministrazioni pubbliche per sollecitarne l’adesione alla Rete Re.a.dy (la Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere). In questa direzione occorre “garantire continuità e appropriatezza al sostegno economico di competenza regionale”, e attivare un “confronto programmatico e operativo” con tutte le associazioni del Comitato Toscana Pride, attraverso tavoli di discussione regionali.
(ITALPRESS).
POLIZIA LOCALE, OK DEL CONSIGLIO A MOZIONI PER TRENI GRATIS
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato due mozioni collegate che chiedono alla Giunta di provvedere con tempestività a integrare la Convenzione con Trenitalia per permettere il libero accesso sui treni degli agenti di polizia locale, così come avviene per gli agenti delle forze dell’ordine e per i militari. I due atti di indirizzo sono stati presentati dal consigliere Maurizio Marchetti (FI) e dal capogruppo del M5S Giacomo Giannarelli. Quest’ultimo, illustrando l’atto all’Aula, ha sottolineato che “questa misura contribuirebbe a garantire una maggiore sicurezza per i cittadini” che utilizzano il treno.
Nel corso del dibattito, il Pd, attraverso il consigliere Andrea Pieroni, aveva chiesto di emendare il dispositivo finale di entrambe le mozioni, “per aprire una valutazione sulla possibilità di ampliare agli agenti di polizia locale la gratuità e l’incidenza della spesa di tale provvedimento”. Marchetti e Giannarelli hanno però chiesto di procedere al voto sui testi senza emendamenti. “Anche in Emilia-Romagna si applica la gratuità”, ha detto Giannarelli.
Annunciando il voto favorevole del suo gruppo, Luciana Bartolini (Lega) ha ricordato che anche la Regione Lombardia, dal 31 dicembre scorso, prevede l’accesso gratuito degli agenti di polizia locale sui treni.
TOSCANA, NO ALL’USO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI
Il circo rappresenta una realtà storica nel panorama delle attività di spettacolo del nostro Paese, prevista e tutelata dalle leggi dello Stato, ma da tempo si è affermata una cultura che ha portato a riconoscere l’animale come soggetto di diritti, introducendo la punibilità in caso di maltrattamenti e comportamenti che infliggono sofferenza. Di qui la mozione di Lucia De Robertis, firmata anche dalla consigliera Monia Monni, anche lei pd, che, vista la “diffusa intolleranza verso l’attività circense condotta con l’impiego di animali”, testimoniata anche dal calo di spettatori e introiti ai relativi spettacoli, richiama la mancanza di un aggiornato quadro normativo di riferimento e il prolificare di contenziosi legali tra imprese circensi e amministrazioni comunali, dove si sono affermati regolamenti penalizzanti l’attività circense con uso di animali.
La mozione impegna il presidente della Giunta regionale ad attivarsi nei confronti di Parlamento e Governo e anche in sede di conferenza Stato-Regioni, perché si proceda alla revisione della normativa nazionale, sostenendo il superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento degli spettacoli.
Il presidente della Giunta deve assumere, negli ambiti della propria competenza e “specificamente in materia di spettacolo e di tutela degli animali, tutte le misure utili a favorire, anche attraverso iniziative incentivanti, al realizzazione di spettacoli circensi che non prevedano l’utilizzo di animali”.
Infine, la Giunta deve promuovere “la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Regione, Anci e aziende Usl e associazioni animaliste” per svolgere controlli accurati e periodici relativi allo stato di salute degli animali.

