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TRASPORTO E SOCCORSO SANITARIO IN TOSCANA, LA NUOVA DISCIPLINA

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A distanza di quasi diciotto anni dalla precedente normativa regionale in materia, la commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Italia Viva), ha licenziato una proposta di legge che disciplina le autorizzazioni e la vigilanza sulle attività di trasporto e soccorso sanitario. Saranno i comuni a rilasciare le autorizzazioni, con riferimento a tre tipologie di attività: il trasporto sanitario di soccorso di base, il trasporto sanitario di primo soccorso, il trasporto sanitario di soccorso avanzato. In funzione di queste tipologie si stabiliscono le composizioni minime degli equipaggi delle ambulanze impiegate dalle differenti caratteristiche. Alla luce delle esigenze e particolarità dei territori toscani, a supporto e integrazione del sistema, le aziende unità sanitarie locali si dotano di autoveicoli di soccorso, composti da medici dipendenti o convenzionati con il servizio sanitario, da infermieri dipendenti dallo stesso, da soccorritori di livello avanzato.
Sarà la Giunta regionale con regolamento a definire i requisiti tecnici ed organizzativi necessari per svolgere l’attività. In particolare il regolamento individua le attrezzature tecniche ed il materiale dei mezzi di soccorso, disciplina i requisiti e i percorsi formativi obbligatori per i soccorritori ed i formatori, disciplina la formazione specifica riservata agli autisti.
Sarà la commissione di vigilanza e controllo dell’azienda unità sanitaria locale territorialmente competente ad esercitare le attività di vigilanza e controllo. Un nucleo tecnico permanente avrà il compito di monitorare l’attuazione della legge e potrà formulare proposte. Sarà composto dal direttore della competente direzione regionale, dai direttori dei dipartimenti di emergenza ed urgenza, dai direttori dei dipartimenti delle professioni infermieristiche ed ostetriche, dai rappresentanti delle associazioni di volontariato. La proposta di legge è stata licenziata a maggioranza. Hanno votato contro i consiglieri Andrea Quartini (M5S), Jacopo Alberti (Lega), Paolo Sarti (Toscana a sinistra), Monica Pecori (Misto). A favore tutti gli altri. “C’è un sistema toscano, fondato sul volontariato, che vogliamo tutelare e valorizzare. Un modello che vive dell’equilibrio e del rispetto reciproco tra i professionisti del sistema pubblico ed i soccorritori volontari di alto livello – ha commentato il presidente Scaramelli – È un modello che, a distanza di quasi diciotto anni, ha sviluppato una rete capillare sul territorio, che deve essere messa in sicurezza”.

TOSCANA PLASTIC FREE, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE PIÙ VICINA CON PROTOCOLLO

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Scuole, comunità locali e turisti. La sfida della Toscana in nome della sostenibilità ambientale si rafforza e si fa in tre grazie a un protocollo d’intesa, siglato questa mattina tra Consiglio regionale e Toscana Promozione Turistica, che punta a una sempre maggiore sensibilizzazione, informazione e consapevolezza sia dei cittadini toscani sia di chi sceglie la nostra regione per le vacanze.
“Abbiamo voluto assecondare un indirizzo che con la Giunta ci siamo dati, quello per l’eliminazione della plastica e per l’educazione ad uno stile di vita che ne faccia a meno- ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani -. L’obiettivo è creare una cultura di base deplastificata per lanciare un messaggio alle nuove generazioni e sostenere quei comuni che portano avanti iniziative plastic free”.
Il protocollo, finanziato con un contributo di 300mila euro che il Consiglio Regionale ha reperito dall’avanzo di amministrazione, prevede una serie di azioni articolate su tre diverse linee di intervento con il coinvolgimento dei soggetti interessati. Da una mostra fotografica itinerante con installazioni (da usare anche nelle scuole) al “kit di sostenibilità” da distribuire negli istituti; dai concorsi di idee e progetti a una campagna di comunicazione massiva mirata a promuovere la “Toscana sostenibile”, l’obiettivo di questo protocollo è creare una sorta di “effetto moltiplicatore” tra tutti i partecipanti su un tema fondamentale come l’ambiente.

All’inizio del prossimo anno saranno organizzati due grandi eventi di lancio, uno a Firenze e uno sulla costa per presentare il materiale pensato e realizzato sia per gli studenti sia per le scuole. Il tutto nel solco della campagna “Toscana plastic free” lanciata dalla Giunta regionale prevedendo anche l’utilizzo delle immagini della fotografa Laura Lezza di Getty Images, che ha immortalato coi suoi scatti i ‘mostri’ ripescati in mare, plastiche con abbarbicati piante e animali dei fondali, che riemergono ed assomigliano a vere e proprie nuove creature.
“Una scelta che abbiamo voluto con forza – ha detto il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza Antonio Mazzeo – con gli avanzi di amministrazione, 300mila euro, abbiamo voluto dare un segnale deciso, quello di un’inversione di tendenza, per fare della Toscana entro il 2030 la regione più sostenibile d’Europa. Si tratta di una sfida generazionale, di cambio culturale e di civiltà”.
“Il tema del plastic free da un punto di vista turistico è fondamentale – commenta il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Palumbo – abbiamo circa 50milioni di presenze di turisti in Toscana e far sì che questi flussi in alcuni ambiti siano anche sostenibili diventa obbligatorio. Lavorare con le scuole, gli enti locali e gli operatori della filiera diventa un meccanismo necessario per abituare tutti a comportamenti che mantengano al meglio i contesti della Toscana così attraenti nel mondo”. Palumbo ha ricordato che quella sul plastic free è un’iniziativa coerente con la strategia turistica regionale. “Un modello di sviluppo turistico sostenibile è infatti la ‘vision di Toscana 2020’ a cui stiamo lavorando, con iniziative e progettualità”.

TERREMOTO MUGELLO, GIANI “GRAZIE SPECIALE A SOLIDARIETA’ DELLA GENTE”

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Il presidente dell’Assemblea Toscana, Eugenio Giani, è intervenuto alla riunione della Protezione civile nella sede della Pubblica Assistenza di Barberino, per una prima valutazione dei danni e per le iniziative da attivare per far fronte all’emergenza, per andare incontro ai bisogni della gente, che ha risposto alle scosse riversandosi per strada.
“Sono vicino, a nome personale e dell’intera Assemblea toscana, alla Protezione civile, ai Vigili del Fuoco, ai tanti volontari che subito sono intervenuti per garantire interventi sul territorio”. Così il presidente Giani, che ha espresso vicinanza ai Sindaci dei comuni colpiti e alla popolazione che ha trascorso la notte fuori dalle proprie abitazioni. “Quando sono arrivato in Mugello, questa mattina verso le 8 – ha raccontato il presidente – ho trovato la piazza gremita, dalle tante persone che si erano incontrate nella notte ed erano ancora sotto shock”. “Il mio pensiero va a tutti coloro che si trovano a dover fare i conti con questo evento – ha concluso – un grazie speciale alla solidarietà della gente, all’impegno dei volontari, al lavoro dell’intero sistema di intervento, che da sempre ha caratterizzato e continua a qualificare l’identità della nostra Toscana”.
Come reso noto dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia a partire dalle 20:38 di ieri fino alle 7 di questa mattina, sono stati registrati in tutto settanta eventi sismici, di cui nove con magnitudo superiore o uguale a 3.0. La scossa più forte è stata registrata alle 4.37 di oggi con una magnitudo di 4.5. L’evento sismico, avvertito dalla popolazione, è stato localizzato tra i comuni di Scarperia e San Piero, Barberino del Mugello e Borgo San Lorenzo, tutti in provincia di Firenze.
(ITALPRESS).

CIGOLI, PRESEPE ARTISTICO DEDICATO ALLE “STRADE DI GESÙ”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Le strade di Gesù ” sarà il tema della XIX edizione del presepe artistico di Cigoli (San Miniato, Pisa) che sarà inaugurata domani, venerdì 6 dicembre alle 21.15, come da tradizione, nel giorno del ritrovamento della Madonna Madre dei Bambini.
Il presepe, presentato questa mattina in conferenza stampa a palazzo del Pegaso, coniuga la ricerca estrema del dettaglio con l’alta tecnologia, in una realizzazione paesaggistica di “tipo palestinese”, per questo motivo è stato definito come il “presepe tecnologico più grande della Toscana”.
L’edizione 2019, vedrà un paesaggio completamente rinnovato e con una completa e diversa disposizione dei luoghi salienti della vita di Gesù. Don Giampiero Taddei, rettore del Santuario Madre dei Bimbi Cigoli si è soffermato a parlare del tema “Le strade di Gesù” che “ricorda – ha detto il parroco – le vie della Palestina che Gesù percorse, prima di essere immolato sulla croce, per portare agli uomini del tempo la Parola di Dio, liberandoli dalla schiavitù della morte e del peccato”.

Andrea Ferreridel gruppo giovani presepisti si è soffermato, invece, sulla rappresentazione che “si sviluppa su circa 100 metri quadrati immersi nelle atmosfere della Terra Santa di 2000 anni fa” e dove “il visitatore diventa il pellegrino lungo la strada tracciata dal Signore, nella quale può ritrovare una serie di rappresentazioni artistico-meccaniche associate ad effetti luce, sonori, olfattivi e scenografici molto suggestivi”. Il presepe viene definito anche “sensoriale” perché appaga la vista, con lo studio ricercato dei cicli giorno – notte; appaga l’olfatto, perché è possibile immergersi nei profumi tipici della Palestina; appaga l’udito con i suoni campestri della vita quotidiana di Betlemme e dello scorrere silente del fiume Giordano e appaga anche il tatto con la sabbia del deserto e della roccia tipica della regione.

Anche per l’edizione 2019 sono attese molte presenze; nel 2018, nell’arco di un mese di apertura, sono stati oltre 30mila i visitatori.
Anche quest’anno si terrà l’ottava edizione del “Concorso dei Presepini Artistici” che come ha precisato Lorenzo Terreni “sarà riservato a 40 presepini realizzati dalle scuole primarie e dell’infanzia del territorio”. “Si darà spazio – ha detto il coordinatore dell’iniziativa – alla libertà creativa nel rispetto della tradizione cristiana”.
Il Presepe resterà aperto dal 7 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020.
(ITALPRESS)

CONTRASTO USURA, ALL’UNANIMITÀ NUOVA LEGGE TOSCANA

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Le nuove disposizioni regionali per prevenire l’usura, contenute nella proposta di legge di iniziativa consiliare, proponente la consigliera Ilaria Bugetti (Pd), è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. La proposta di legge, che ha impegnato la commissione Sviluppo economico per due anni, modifica la legge regionale 86/2009 “Strumenti di prevenzione dell’usura ed educazione all’uso consapevole del denaro”. Approvato all’unanimità anche un ordine del giorno, prima firmataria Ilaria Bugetti e sottoscritto da Gianni Anselmi (Pd) e Gabriele Bianchi (M5S), che impegna la Giunta regionale “a valutare la possibilità di stanziare, nella prima occasione utile successiva all’approvazione della prossima manovra di bilancio, adeguate risorse per consentire la piena attuazione della legge in materia di prevenzione dell’usura”.
Introducendo la discussione, il presidente della commissione Gianni Anselmi, ha sottolineato “l’importanza di occuparsi di questi temi, soprattutto di fronte all’emergere di nuove povertà, che hanno genesi ed effetti diversi, a causa delle quali cresce anche il ricorso all’usura. Contro questi fenomeni si devono potenziare gli strumenti da mettere in campo, e questo facciamo con questa proposta di legge”.
“La necessità di aggiornare la vigente normativa regionale scaturisce sia in seguito alle modifiche normative nazionali sia per l’esigenza di creare una maggiore sinergia fra i soggetti coinvolti nella rete degli sportelli di prevenzione dell’usura”, ha spiegato Ilaria Bugetti, illustrando l’atto. L’esigenza di porre una maggiore attenzione al fenomeno è nata anche dai risultati della ricerca Irpet sul “Fenomeno dell’usura e del sovra indebitamento in Toscana” del gennaio 2018, che integra uno studio commissionato dalla Seconda commissione consiliare, in particolare nella parte in cui si fa notare come il fenomeno, nel territorio e nel contesto socio economico della Regione, permanga a livelli di allerta, con prospettiva di incremento e che tale tendenza risulta nei fatti agevolata dal perdurare della crisi economica.
Con la nuova legge viene istituito, presso la Giunta regionale, il coordinamento regionale per la prevenzione dell’usura, composto dal Presidente della Giunta; due consiglieri regionali, uno di maggioranza e uno di opposizione; il dirigente responsabile della struttura competente in materia di prevenzione dell’usura; un rappresentante con esperienza in materia di usura; un rappresentante degli enti locali. Al coordinamento regionale possono essere invitati, senza diritto di voto, anche i rappresentanti degli uffici territoriali del Governo in Toscana, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle associazioni rappresentative dei lavoratori, delle associazioni dei consumatori, delle associazioni di volontariato e delle categorie professionali interessate, nonché i docenti delle Università.
Il coordinamento regionale, che resta in carica 5 anni, svolge funzioni di consulenza nei confronti della Giunta e del Consiglio in materia di usura e sovra indebitamento e la Giunta se ne avvale per indicare gli indirizzi delle attività informative e formative della Regione; coordinare la rete degli sportelli; indirizzare le attività e le linee di intervento.
“L’obiettivo – ha ricordato ancora Bugetti – è quello di seguire con attenzione i fenomeni di allarme sociale provocati dal crescere dell’usura e ridare dignità alle persone”. Gli strumenti privilegiati sono gli sportelli antiusura istituiti, o da istituire, presso i Comuni, le Camere di commercio e gli studi professionali. “Per farlo – ha precisato Bugetti – serve investire in formazione del personale e in informazione rivolta ai cittadini”. Proprio in questo senso va l’ordine del giorno collegato e approvato dal Consiglio.
Secondo Gabriele Bianchi (M5S), “è importante che le istituzioni migliorino i percorsi con i quali i cittadini possano affrontare problemi gravi come quelli dell’usura”. E annunciando il voto favorevole del gruppo sulla legge e sull’ordine del giorno collegato ha aggiunto che un maggior numero di sportelli dedicati ai cittadini e il coinvolgimento di un maggior numero di associazioni “sono una grande evoluzione per dare risposte positive”.
La consigliera Luciana Bartolini (Lega), giudicando che sul fronte dell’usura “siamo di fronte a un livello di allerta”, ha annunciato il voto positivo del suo gruppo e ha sottolineato l’importanza di potenziare “l’informazione rivolta ai cittadini”.
“L’usura cresce sempre in momenti di crisi economica – ha detto il consigliere Roberto Salvini (gruppo Misto) – ma non si può curare intervenendo a valle del fenomeno, bensì a monte. Ad esempio, il sistema finanziario, in questo anni, ha mancato e sta mancando al suo compito di fare credito”.
Voto favorevole è stato annunciato anche dalla consigliera Serena Spinelli (gruppo Misto – Tpt), che ha sottolineato che “la Regione si pone giustamente il problema di come dare una mano ai cittadini che si trovano ad affrontare una fase di grande difficoltà e offre loro strumenti per uscire dalla morsa dell’usura”.
In fase di votazione dell’articolato sono stati accolti anche due emendamenti. Il primo, presentato dal consigliere Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), per chiarire che il richiamo specifico alla Caritas in legge è dovuto al fatto che quell’associazione è il soggetto incaricato del rapporto annuale sull’usura. Il secondo emendamento, prima firmataria Luciana Bartolini, introduce nell’articolato la specificazione che l’informazione di monitoraggio del fenomeno al Consiglio regionale dovrà essere annuale e non biennale come stabilito nella vecchia legge, e la necessità di svolgere attività di sensibilizzazione della cittadinanza.
(ITALPRESS).

TOSCANA, ANTICA FIERA DEL CEPPO 14 E 15 DICEMBRE A LUCIGNANO

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“Lucignano sarà capitale di una Toscana che sa far valere la propria identità nella cucina come nella tradizione del Natale”. Così il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, presentando a palazzo del Pegaso l’antica Fiera del Ceppo, che per due giorni, il 14 e 15 dicembre, vedrà il suggestivo borgo scaldato dalla fiamma dei tanti bracieri che arderanno con il ceppo del Natale. “Grazie all’impegno e alla sensibilità del sindaco, Roberta Casini, uno dei più bei borghi del nostro paese sarà punto di riferimento per le festività natalizie”, ha concluso il presidente.
“Dai primi del 900, quando veniva battuto il prezzo del cappone – ha ricordato Casini – Lucignano continua ad animare il suo centro storico, grazie alla collaborazione con i ragazzi delle scuole, vero cuore della Festa, immersi nell’antico mercato tra bancarelle di artigiani, suonatori di fisarmonica, caldarroste, degustazioni di piatti dell’antica tradizione”.
Come ha ricordato la vicepresidente del Consiglio regionale, Lucia De Robertis, “per i vicoli del paese sarà possibile degustare le antiche ricette del Natale con piatti street food, realizzati da ristoranti e macellerie locali, rispettando un rigido disciplinare che prevede l’esclusivo utilizzo dei prodotti della Valdichiana e dell’enogastronomia locale, a partire dal prelibato cappone”. “L’antica Fiera del Ceppo sarà quindi occasione per coniugare la vera identità ai prodotti della terra e alla tipica tradizione delle festività del Natale”, ha concluso la vicepresidente.
L’appuntamento è per il 14 e 15 dicembre, nell’antico borgo di Lucignano, tra i tanti bracieri che brilleranno con il ceppo del Natale. La sera della vigilia in ogni casa si bruciava infatti “il ceppo” che doveva essere il più grande per durare a lungo, scaldare la famiglia tutta raccolta attorno al focolare domestico. Il fuoco sarà mantenuto perennemente acceso e ci si potrà rilassare e socializzare, degustando vino caldo e castagne.
In piazza delle Logge gli alunni delle scuole animeranno la festa con rappresentazioni e quadri dell’antica fiera del ceppo, indossando abiti storici dei primi del 900; sarà allestito un vero e proprio mercato di una volta con la presenza di pecorelle, capponi, buoi e numerosi altri animali che troveranno riparo e riscalderanno il paese creando una autentica e magica atmosfera.
E per i più piccoli non mancherà la possibilità di lasciare una lettera a Babbo Natale, incontrarlo e perfino salire con lui sulla sua slitta, assistiti dai suoi Elfi.

TOSCANA, GIANI”RISORSE DA AUTONOMIA DIFFERENZIATA PER ‘SISTEMA RESTAURO’”

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Primo piano sul restauro e sui nostri beni culturali, anzi sul ‘sistema restauro’ in Toscana. Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, tira le fila della giornata di studi promossa dall’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli con il contributo della Regione, che si è svolta oggi, venerdì 29 novembre, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso.
Intervenuto in chiusura del convegno “Il futuro del sistema restauro nella Regione Toscana: Amministrazioni a confronto”, Giani mette sul tavolo una legge “per il restauro e per i nostri beni culturali, che devono essere mantenuti, essere sempre più belli, attrarre sempre più l’attenzione dei turisti e dei cittadini”. “In Toscana è concentrato il 25 per cento del patrimonio culturale nazionale – ricorda Giani -: con l’autonomia differenziata, quando avremo la legge quadro preannunciata dal ministro Boccia, potremo chiedere che una percentuale delle risorse che lo Stato raccoglie qui possa essere destinata in Toscana al restauro delle opere, ovvero possa rimanere nella regione”. Un esempio: “Se dai biglietti degli Uffizi arrivano trenta milioni, se un 20 per cento di queste risorse potesse concretarsi sul restauro dei beni in Toscana sarebbe un fatto molto importante”.

In sala Gonfalone una platea di addetti ai lavori e amministratori riuniti a discutere di restauro e beni culturali ma anche, per dirla con Emma Castè, per “mettere al centro la figura del restauratore, che non è valorizzata e dovrebbe” nonostante “le eccellenze a Firenze, in Toscana e anche fuori”. Nelle parole della moderatrice del convegno la soddisfazione perché “per la prima volta c’è un confronto tra la politica e le amministrazioni su un tema così importante”. Castè, che pure ricorda la ‘conquista’ dell’elenco (nazionale) dei restauratori – “finalmente si è riusciti a sbloccarlo” – parla di un confine che ancora resta da superare: “l’utilizzo dei restauratori all’interno delle amministrazioni, anche per la progettazione”.

Il consigliere Giacomo Bugliani prende le mosse dalla mozione per la valorizzazione della figura di restauratore approvata dal Consiglio regionale lo scorso settembre. “Quello che si tiene oggi è davvero un incontro importante, perché vede a confronto tanti amministratori locali e persone che operano nella conservazione e nel restauro dei beni culturali”, spiega. In primo piano un settore “in cui la normativa, nel corso del tempo, si è stratificata a livello statale” e in cui “diventa determinante l’apporto delle Regioni; in epoca recente si registra un risultato importante, grazie al contributo della Conferenza Stato -Regioni, nella cristallizzazione di un percorso formativo per il riconoscimento della qualifica di restauratore”, continua Bugliani. “Un punto fermo in un contesto normativo che era molto vario e che oggi offre prospettive nuove: il confronto fra le amministrazioni è estremamente prezioso per il progresso in questo ambito”.
Nel corso della mattinata, sempre in sala Gonfalone, si è tenuta la presentazione finale dei workshop 2019 realizzati dagli allievi dei Master promossi da Palazzo Spinelli a Firenze, con la partecipazione degli studenti iscritti ai Master in Management degli Eventi Artistici e Culturali, Management dei Servizi Museali e Tecnologie Integrate per i Beni Culturali.

OUTLET DI BARBERINO, 142 MILIONI L’IMPATTO SUL PIL TOSCANO

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Il Barberino Designer Outlet si conferma una realtà protagonista del territorio in termini di impatto economico, occupazionale e turistico. E’ quanto emerge da una ricerca sulla cittadella dello shopping, curata da Prometeia e presentata, questa mattina in conferenza stampa a palazzo del Pegaso. “Un anniversario importante – ha detto il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani – 20 anni sono passati da quando fu siglato, il 24 giugno 1999, al Ministero del Lavoro l’accordo tra le imprese e gli enti locali per la riconversione industriale e del personale, di quei 400 dipendenti dell’allora Rifle”. “L’Outlet – ha aggiunto – è diventato il nervo strategico di Barberino ed elemento qualificante del Mugello, rappresenta un esempio di sfida riuscita di rapporto fra una valida e illuminata imprenditoria, il territorio e le amministrazioni comunali”.

“Si parla di una realtà di 27mila mq con 130 negozi e 7 punti di ristorazione e che in 13 anni ha visto passare più di 35milioni di persone – ha detto Maria Chiara Bellomo, manager dell’Outlet -. All’interno del sistema economico locale si sostengono complessivamente 497 unità di lavoro che valgono il 2,3 per cento del totale occupazione economia. Sono 1276 le unità di lavoro create in tutta la Toscana con impatto rilevante nella città metropolitana, il nostro Pil, infatti vale 1,01 di tutta la città metropolitana”.
Nel merito della ricerca è entrato Leonardo Catani di Prometeia, una società di consulenza, sviluppo software e ricerca economica. Catani ha ricordato che lo studio stima in “142milioni di euro l’impatto economico del Centro in Toscana, in particolare, ogni euro speso lì genera ulteriori 2,3 euro di valore sul territorio regionale”. Nella ricerca si parla di “oltre 45 milioni di ricaduta dell’Outlet sul sistema economico locale, vale a dire che la struttura sostiene il 2,3 per cento dell’occupazione locale”. Interessante, poi, il dato sul flusso turistico poiché “l’Outlet si conferma una tappa importante nel circuito turistico regionale e nazionale, attraendo il 6 per cento dei turisti che dormono almeno una notte a Firenze e provincia con una penetrazione pari all’8,3 per cento su Unione Europea e 4,7 per cento sui turisti a lungo raggio”.

Sull’impatto economico e turistico si è soffermato il sindaco di Barberino Giampiero Mongatti che ha parlato di “una realtà consolidata”. “Abbiamo concesso anche un piccolo ampliamento dal punto di vista urbanistico per aumentare i posti di lavoro. L’auspicio è quello di un’interazione maggiore da un punto di vista turistico tra il territorio e Outlet”.
Le conclusioni sono state affidate alla consigliera regionale Fiammetta Capirossi che ha ribadito l’importanza di questa realtà sul territorio. “Il Centro – ha sottolineato – sostiene il lavoro femminile e giovanile; il 71 per cento degli occupati sono donne, oltre il 60 per cento ha un’età inferiore ai 35 anni e in molti casi le donne hanno ruoli dirigenziali e di vertice. Poi, il 62 per cento del personale impiegato proviene da Barberino e da altre aree del Mugello”.

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