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TOSCANA: PREMIO INNOVAZIONE, BANDO PER START UP

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Il Consiglio regionale della Toscana, Anci, Confindustria, Rete Imprese Italia Toscana e Unioncamere, con lo scopo di sostenere e valorizzare la ricerca e l’innovazione tecnologica e digitale delle aziende toscane, organizzano il Premio Innovazione Toscana, istituito con legge regionale del 2017. Il premio intende far emergere progetti ed esperienze imprenditoriali di successo che, nel corso dell’ultimo biennio, si siano adoperati per il rafforzamento delle radici e delle filiere locali, valorizzandole ed attualizzandole sia nei progetti che nelle produzioni, e si siano distinti per aver coniugato ricerca, innovazione e risultati economici. Il premio è riservato a startup e imprese private, in forma singola o in forma aggregata. La partecipazione è gratuita (scadenza del bando, 16 ottobre 2019), ai candidati si richiede di compilare una scheda progettuale informativa e una scheda descrittiva dell’impresa. I moduli sono scaricabili sul sito www.premioinnovazionetoscana.it.

I vincitori, che potranno beneficiare di un premio da 15.000 o da 5.000 euro, saranno invitati a esporre al pubblico la loro idea e il Consiglio regionale si riserva di promuovere ulteriori iniziative per dar risalto all’evento. Il Premio Innovazione Toscana è stato presentato oggi nel Palazzo del pegaso da presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e dal consigliere dell’ufficio di presidenza, Antonio Mazzeo.

TOSCANA: DIFESA CIVICA REGIONALE, AD AREZZO ATTIVO SECONDO SPORTELLO

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Anche Arezzo ha il suo sportello di difesa civica. È stato presentato questa mattina nella sala dei Grandi nella sede della Provincia, in piazza della Libertà, ed è proprio lì, presso l’ufficio relazioni pubbliche che i cittadini potranno rivolgersi in cerca di aiuto per risolvere le controversie con la Pubblica Amministrazione.  È così che prosegue sui territori la campagna di informazione-comunicazione #conosciildifensorecivico, iniziata a Pistoia, per presentare la figura istituzionale della Regione Toscana che si occupa di aiutare gratuitamente i cittadini che hanno una controversia con la P.A.

“L’ufficio di difesa civica è uno strumento gratuito al servizio di tutti i cittadini toscani. Apriamo oggi il secondo sportello decentrato nella Regione. Dopo Pistoia ecco Arezzo, – afferma Sandro Vannini, Difensore civico regionale – che ha il primato di aver istituito per prima il difensore civico provinciale”. “Da oggi – prosegue Vannini – i cittadini di tutta la provincia potranno presentare allo sportello decentrato le istanze sui mal funzionamenti della P.A. Queste saranno inoltrate in Regione, per essere approfondite e risolte. A breve raggiungeremo altre province e altri comuni per attivare sportelli di mediazione e soluzione delle controversie. Il 27 settembre apriremo lo sportello a Siena e nel mese di ottobre a Pisa”.

Vannini ha sottolineato come così anche i cittadini più disagiati o “gli anziani che hanno maggior difficoltà a spostarsi o con i processi telematici, troveranno un punto di riferimento”.

“E’ l’inizio di una collaborazione importante per il nostro territorio – ha detto la presidente della Provincia Silvia Martini Chiassai -. Siamo la seconda provincia che ha aderito a questo progetto con l’obiettivo di offrire un servizio al cittadino, aiutandolo nelle procedure e mitigando le distanze con la Regione”.

A portare i saluti della Camera di Commercio di Arezzo e Siena, il segretario generale Giuseppe Salvini. In sala, presente all’iniziativa, anche il consigliere regionale dell’Ufficio di Presidenza, Marco Casucci.

A chiudere l’incontro è stato il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, ricordando che è stata una legge del 2010 ad abolire la figura dei difensori civici comunali nel nome del risparmio. “In realtà quando risparmiare significa produrre minori opportunità per il cittadino di interloquire con la pubblica amministrazione siamo è di fronte a un fatto sgradevole”, ha spiegato. E ha aggiunto: “Dopo i tagli imposti dalla legge, è rimasto solo il difensore civico regionale, l’angelo dei reclami che aiuta ad evitare i rimbalzi di competenze.  Ma noi ora, grazie alla collaborazione delle Province, siglando accordi, vogliamo creare un punto di riferimento in tutto il territorio, un servizio di prossimità”.  Tra le proposte avanzate dal presidente quella di “istituire un osservatorio sui provvedimenti legislativi con tre esperti che possano raccogliere le indicazioni dei cittadini e del difensore, così da velocizzare e semplificare la macchina amministrativa”. A moderare l’evento è stata Marina Savini, segretario generale dell’amministrazione provinciale.

Nel corso dell’incontro è stato ricordato che dal primo febbraio 2018 – quando è entrato in carica Vannini – sono pervenute ben 2.250 istanze, di cui sono state risolte positivamente più dell’85%. Il Difensore civico esercita anche funzioni di mediatore, con specifico riferimento al settore dei servizi pubblici e di contenziosi in materia sanitaria. Ad esempio, nel corso del 2018, sono state definite circa 300 procedure di conciliazione in materia di servizio idrico, per un valore economico del contenzioso trattato di circa due milioni di euro.

SCUOLA, GIANI “AUGURI AGLI STUDENTI TOSCANI”

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Un sincero augurio di buon anno scolastico a tutti gli studenti della Toscana che oggi hanno cominciato a frequentare la scuola o sono ritornati sui banchi per proseguire il loro percorso di studio è stato espresso dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani a margine di alcuni impegni istituzionali nel palazzo del Pegaso. “Stamattina – ha detto – ho avuto l’opportunità di farlo di persona agli studenti della scuola primaria Giuseppe Mazzini di Rufina,dove  su invito del sindaco ho partecipato all’inaugurazione del plesso scolastico ristrutturato e adeguato alla normativa antisismica”.

Secondo il presidente Giani, “la scuola è centrale nella società moderna e nella società che noi vogliamo e in questo senso l’adeguamento dell’edilizia scolastica, affinché la didattica possa essere svolta nel modo migliore, è un elemento irrinunciabile”. Giani, anzi, auspica che si vada oltre la situazione attuale. “Sono convinto – ha spiegato – che dobbiamo prepararci per far sì che nei prossimi mesi e nei prossimi anni, in Toscana, l’educazione del primissimo momento di vita, che si svolge negli asili nido, possa diventare gratuita, così come lo è il sistema educativo che dalle scuole materne porta fino alla conclusione delle scuole medie. In questo c’è il riconoscimento del ruolo di centralità della famiglia, perché per invertire il decremento demografico dobbiamo mettere le famiglie nella condizione di avere servizi rispondenti alle loro necessità e di sentirsi così stimolate a fare figli”.

 

Infine, il presidente dell’Assemblea regionale si è detto convinto che ci siano altri aspetti da incentivare sempre di più, “ad esempio l’attività motoria nelle scuole primarie e, contemporaneamente, nelle scuole medie inferiori e superiori l’introduzione di un’ora dedicata alla storia locale, per rendere chiaro ai ragazzi il valore dell’identità che li riconosce nel Comune o nel territorio in cui vivono”.

 

GIORNATE DI CAMPOREALE 21 E 22 SETTEMBRE A MASSA MARITTIMA

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Massa Marittima ricorda Giovannangelo Camporeale e guarda alle nuove generazioni di studiosi, per omaggiare, il 21 e il 22 settembre prossimi, il professore emerito di Etruscologia e Antichità Italiche all’Università di Firenze, scomparso nel luglio 2017 e che per decenni ha diretto gli scavi sulle rive del lago dell’Accesa. A presentare le “Giornate di Camporeale”, inserite nel programma della Giornata degli Etruschi, l’assessore alla Cultura di Massa Marittima, Irene Marconi, con il direttore dei Musei di Massa Marittima, Roberta Pieraccioli e due archeologi ed etruscologi: Stefano Bruni, dell’Università di Ferrara, e Giuseppe Sassatelli, dell’Università di Bologna. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, intervenuto a margine della presentazione in palazzo del Pegaso, ha sottolineato l’apprezzamento per “l’omaggio a uno studioso che è stato punto di riferimento per tanti studenti e addetti ai lavori”. Giani ha salutato la terza edizione della manifestazione “divenuta ormai un appuntamento di rilievo nazionale, con studiosi di altissimo livello”.

 

Irene Marconi, ha ricordato la lunga collaborazione dell’amministrazione comunale, iniziata negli anni ottanta, con il professor Camporeale, che condusse la prima campagna di scavo realizzata a Massa Marittima. “Una campagna che poi si è ampliata fino a ricomprendere il territorio dell’abitato della necropoli etrusca nel lago dell’Accesa. Un luogo in cui si dice si siano formate generazioni di archeologi sul campo”.

Un rapporto fecondo protrattosi nel tempo, quello tra la città e il professore, al quale già nel 2014 era stata conferita la cittadinanza onoraria, come precisato dalla direttrice dei Musei di Massa Marittima, Roberta Pieraccioli. Le ‘Giornate’, ha spiegato, “sono nate per creare il legame con la memoria di Camporeale al cui lavoro si deve la nascita del Museo archeologico”. Alcuni allievi e importanti colleghi del professore – ha aggiunto Pieraccioli – hanno poi proposto di “creare un’attività scientifica a Massa Marittima nel Museo archeologico sull’archeologia etrusca”. Un’attività seguita e patrocinata dall’Istituto nazionale di studi Etruschi ed Italici, in palazzo del Pegaso rappresentato dal presidente Giuseppe Sassatelli, e luogo decisivo per la ricerca sugli etruschi, punto di riferimento per professori universitari, soprintendenti, studiosi nazionali e internazionali.

 

La scelta del tema di quest’anno si deve al professor Stefano Bruni, dell’Università di Ferrara. Sabato 21 settembre dalle ore 9.30 alle 17, alla Biblioteca Gaetano Badii di Massa Marittima, i più importanti etruscologi italiani faranno il punto sulla ricerca riguardo alla raffigurazione del mito in Etruria. “Un argomento di ricerca sul quale Camporeale ha lavorato a più riprese e fin dalla fine degli anni cinquanta”, ha spiegato Bruni. “Il convegno vede insieme studiosi di carriera e che sono tra i grandi nomi dell’archeologia italiana, come Mario Torelli, Luca Cerchia, Adriano Maggiani, con una serie di giovani, proprio con l’idea di creare a Massa Marittima una sorta di vivaio della ricerca sugli etruschi”. “Lo spirito di Camporeale – aggiunge Bruni – era proprio quello di creare giovani ricercatori”.

Accanto al convegno scientifico ci sarà un aspetto dedicato a un più vasto pubblico. Domenica 22 settembre sarà organizzata un’escursione a Vetulonia, realizzata in collaborazione con il Comune di Castiglione della Pescaia. E’ prevista la visita allo scavo in corso della Domus dei Dolia e al Museo Archeologico Isidoro Falchi, dove è attualmente esposta la mostra evento “Alalia, la battaglia che ha cambiato la storia. Greci, Etruschi e Cartaginesi nel Mediterraneo del VI secolo a.C”. Infine una passeggiata verso la necropoli con le sue imponenti tombe monumentali, tra cui la tomba di Raku Kakanas, scavata per la prima volta Falchi a fine Ottocento e studiata dallo stesso Camporeale.

TOSCANA: AGENZIA PER L’IMPIEGO, POSITIVO IL BILANCIO 2018

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Chiude in positivo con un utile di 47 mila e 786 euro il bilancio di esercizio 2018 di ARTI, l’Agenzia regionale per l’impiego della Toscana. La proposta di delibera è stata approvata, a maggioranza, in commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale toscano, presieduta da Gianni Anselmi (Pd), con il parere favorevole del Pd e l’astensione di M5S e Lega.

Si stabilisce di destinare l’utile del bilancio di esercizio, per il 20 per cento, pari a 9mila 557 euro, a riserva legale per la copertura di perdite future e di restituire alla Regione il residuo 80 per cento, pari a 38 mila 228 euro. L’Agenzia nel 2018 ha registrato un valore di produzione di 11 milioni 771mila euro con costi di produzione pari a 11 milioni 290mila euro.

 

La funzione principale di Arti, istituita con legge regionale nel giugno 2018, è quella di garantire l’attuazione delle politiche attive del lavoro e lo sviluppo e la qualificazione del sistema regionale dei servizi per il lavoro. In particolare la Regione, attraverso l’operatività dell’Agenzia, vuol garantire l’esercizio delle competenze dei Centri per l’impiego, il presidio territoriale delle politiche attive e passive del lavoro, fondato sulla cooperazione tra le istituzioni territoriali e non ultima la collaborazione di soggetti pubblici e privati accreditati. Riguardo al personale in servizio, nel corso del 2018 sono stati stabilizzati 96 dipendenti e da scorrimento di graduatorie ne sono stati assunti 10, per un totale in servizio di 422 persone a tempo indeterminato per un costo totale pari ad euro 8milioni 768 mila euro comprensivo del salario accessorio.

 

TOSCANA: DIFENSORE CIVICO-CONSIAG, ACCORDO PER OSSERVATORIO SUI SERVIZI

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Rilevare la qualità dei servizi erogati, valutare il grado di soddisfazione degli utenti finali e individuare eventuali azioni correttive per il perseguimento di standard di qualità elevati e partecipazione dei cittadini. Questi alcuni degli obiettivi dell’accordo siglato tra il Difensore civico regionale della Toscana, Sandro Vannini e l’amministratore unico di Consiag Spa Nicola Perini e presentato ai giornalisti, questa mattina a palazzo del Pegaso. Raggiungere questi obiettivi sarà possibile attraverso la costituzione di un osservatorio.

“L’accordo – ha spiegato Vannini – è finalizzato proprio alla costituzione di un osservatorio sull’efficienza, la rapidità e la corretta fornitura dei servizi pubblici da parte delle società partecipate da Consiag S.p.A ai cittadini, in ambito di luce, gas e acqua. Si tratta di costituire un punto di controllo e monitoraggio che verifichi sull’efficienza di questi servizi e intervenga in situazioni di imperfezioni”. L’impegno è quello di attivare entro il 31 ottobre 2019 forme di collaborazione che garantiscano un monitoraggio costante e condiviso delle modalità di erogazione dei servizi al pubblico e di soddisfazione dell’utenza.

 

Perini ha precisato il ruolo della multiutility che in ambito regionale ha la partecipazione in molte società di fornitura di servizi. “Sarà duplice – ha detto l’amministratore – da un lato valorizzare, rafforzare, promuovere e rendere migliori le aziende che partecipiamo; dall’altro dare strumenti adeguati ai nostri amministratori. Siamo un consorzio di 23 comuni che ha la necessità di fornire un quadro oggettivo della percezione e della valutazione che i cittadini hanno delle aziende, della qualità dei servizi offerti e dei rispettivi costi”.

Nella collaborazione si stabiliscono i rispettivi compiti del difensore e di Consiag. Al difensore spetta l’onere di mettere a disposizione le competenze per l’elaborazione e la condivisione dei dati relativi all’istruttoria svolta e agli esiti sulle istanze di tutela formalizzate dagli utenti per segnalare disservizi e presentare reclami nei confronti delle società partecipate da Consiag. Sarà sempre il difensore a redigere, ogni anno il report di sintesi dei dati e a formulare una valutazione sul raggiungimento degli standard.

 

Compito di Consiag, invece, quello di attivare un sistema di rivelazione della customer satisfaction delle società partecipate che erogano servizi nei settori di acqua, gas ed energia elettrica.

All’incontro hanno partecipato numerosi amministratori locali e rappresentanti delle associazioni dei consumatori. Tra gli altri sono intervenuti il sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni e l’assessore ai lavori pubblici del comune di Sesto Massimiliano Kalmeta. “Una scelta coraggiosa, quella di Consiag – ha concluso Vannini – auto valutarsi e mettersi in discussione, facendosi giudicare”.

TOSCANA: CORECOM, INDAGINE IRPET CON 60 OPERATORI INFORMAZIONE

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Qual è lo stato di salute dell’informazione in Toscana? Per rispondere a questa domanda il Comitato regionale per le telecomunicazioni (Corecom) della Toscana ha incaricato Irpet (Istituto della programmazione economica della Toscana) di condurre un’analisi del comparto, partendo dalla situazione degli operatori fino a soffermarsi su tendenze e, in particolare, criticità, per affrontare il futuro con strategie e strumenti adeguati. L’indagine è stata presentata nel corso di un convegno a palazzo del Pegaso, dove hanno portato i saluti istituzionali il presidente del Corecom della Toscana Enzo Brogi e il direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti. “Nel nostro territorio il presidio dell’informazione è molto forte”, ha esordito Brogi, soffermandosi sulla crescita esponenziale dell’on-line e sull’affaticamento della carta stampata. Da qui l’urgenza “di riequilibrare il sistema, anche con l’avvento del 5G, dotandolo di uno strumento legislativo adeguato”. Di “settore che ha un ruolo fondamentale per la società” ha parlato Casini Benvenuti, spaziando dalla crisi più generale del sistema economico alla rivoluzione tecnologica, che ha portato ad un nuovo modo di creare e avvalersi dell’informazione. Tenendo conto di una “distinzione immediata”, come sottolineato dal componente Corecom Massimo Sandrelli: “l’informazione è ben distinta dalla comunicazione, grazie ad un garante, il giornalista nella sua opera di mediazione”.

 

“Particolarmente grato” all’attività del Corecom e al lavoro dei professionisti dell’informazione il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani: “ogni giorno siete pronti a raccontare tutto il territorio toscano e non mancate mai di fare da ponte tra cittadini e istituzioni, chiamate a leggere i segni dei tempi, confrontandosi sempre di più con il mondo di Internet”. Come spiegato nel corso dell’incontro, all’indagine hanno partecipato 60 operatori appartenenti a quattro settori di attività: televisione, radio, editoria tradizionale ed editoria elettronica, interessati dalle trasformazioni in maniera diversa, come è facilmente intuibile, grazie alle tecnologie digitali e informatiche e all’ascesa del World Wide Web. Le informazioni fornite – attraverso questionari ad hoc – riguardano 506 addetti, di cui il 47,6 per cento appartenente in misura prevalente al settore televisivo, il 24,7 a quello radiofonico, il 21,5 a quello tradizionale e il restante 6,1 all’editoria elettronica.

Tra gli ambiti che hanno registrato i maggiori cambiamenti spicca quello occupazionale, con l’ampio turnover che sembra caratterizzare le imprese del settore. Il quadro risulta composto da un insieme variegato di attività, talvolta lastricato da situazioni difficili ma anche da opportunità: dalla riduzione dei ricavi pubblicitari alle professionalità legate al web. Per rispondere alle difficoltà e alle sfide imposte dal mercato due sono le chiavi: qualità e innovazione.

 

Negli ultimi dieci anni l’informazione in Toscana ha subito una flessione percepibile, ma non eclatante, come rivela Irpet. Dal 2009 al 2018 l’editoria ha perso il 5,6 per cento di base imprenditoriale e il 5,2 di addetti, mentre il settore radio/Tv ha subito una flessione negativa, rispettivamente, del 15,3 per cento e del 18,3. Concentrandosi sugli ultimi anni e guardando al fatturato di tutto il comparto, da quasi 460 milioni di euro nel 2012 si passa a meno di 380 nel 2015, con il valore aggiunto, però, che presenta un calo proporzionalmente minore: da 133 milioni nel 2012 a 118 nel 2015, segno dello sforzo di mantenere il proprio valore aggiunto e, contestualmente, di aumentare la produttività del lavoro. Da qui la necessità di aiutare gli operatori a diventare economicamente autosufficienti, continuando la strada della crescita competitiva e produttiva, senza incidere sulla qualità editoriale né sulle condizioni di lavoro, “una sorta di strategia win-win sulla quale c’è ancora da lavorare nel futuro”, come conclude l’indagine. A presentare il quadro completo dell’informazione nella regione ci hanno pensato gli interventi – moderati da Sandrelli – di Andrea Manuelli, ricercatore Irpet (I risultati dell’indagine); Alessio Beltrame, direttore organizzazione e pianificazione strategica Fondazione Ugo Bordoni (Verso un nuovo switch off televisivo); Sandro Bennucci, presidente Associazione stampa toscana (diritto di cronaca e stato di salute del giornalismo).

 

TOSCANA: IN CONSIGLIO REGIONALE MOSTRA “L’ARTE DI SOGNARE L’ARTE”

“L’arte disognare l’arte”. Questo il titolo della mostra di pittura che sarà inaugurata venerdì 23 agosto alle 16, in sala delle Collezioni di palazzo Bastogi (via Cavour, 18 – Firenze). Ad esporre i loro lavori saranno gli allievi dell’Accademia di Firenze, cattedra di Pittura del professor Pierpaolo Ramotto, anno accademico 2018/2019.

Interverranno all’inaugurazione il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani e il docente Pierpaolo Ramotto.

La mostra – progettata e allestita da Victor Costabile e Noemi Alvisi – proseguirà fino al 7 settembre, con i seguenti orari: da lunedì a venerdì 10-12 e 15-19.

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