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Detenuti, a gennaio nelle carceri della Toscana oltre 3.100 presenze

FIRENZE (ITALPRESS) – La fotografia delle carceri in Italia e in Toscana che emerge dalla ricerca della Fondazione Michelucci, presentata oggi nel corso del convegno organizzato dal Garante per i diritti dei tenuti della Tiscana, Giuseppe Fanfani, è in chiaro scuro. Dopo la condanna inflitta all’Italia dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per trattamenti inumani e degradanti, originata dal cronico sovraffollamento delle strutture carcerarie, il nostro Paese ha messo in campo una serie di interventi di tipo normativo, di tipo edilizio e di tipo organizzativo, che hanno certamente contribuito a determinare un’attenuazione delle presenze in carcere.
Dal picco di 67.961 detenuti presenti alla fine del 2010, nel periodo successivo la situazione generale è andata man mano migliorando, scendendo progressivamente e sensibilmente sino a toccare i 52.164 detenuti presenti al 31 dicembre 2015. Nel corso del 2016, tuttavia, il numero di persone detenute è andato nuovamente ad incrementarsi. Alla fine del 2018 le persone detenute in carcere erano 59.655 e, al 31 dicembre 2019, le presenze sfondavano la soglia delle 60.000 unità.
Quanto poi è seguito deve essere interpretata alla luce della grave emergenza pandemica da Covid-19 che ha investito, a partire dal febbraio 2020, il mondo intero. A seguito di una serie di interventi emergenziali la popolazione detenuta in Italia, nel corso del 2020, è progressivamente scesa, giungendo a toccare a fine anno le 53.364 unità (51.109 uomini e 2.255 donne). L’indice di sovraffollamento è, dunque, inizialmente sceso dal 151% registrato alla fine del 2010 al 105,6% alla fine del 2015. Alla fine dell’anno 2019 l’indice di sovraffollamento negli Istituti penitenziari italiani era leggermente aumentato raggiungendo il 119,9%. A seguito dell’emergenza sanitaria, l’indice di sovraffollamenti in Italia al 31 dicembre 2020 si attestava al 105,5%.
A livello regionale si è assistito ad un processo analogo: a fronte delle 4.242 persone detenute presenti in Toscana alla fine del 2011, dato variato di poco alla fine del 2012 (4.148) ed alla fine del 2013 (4.008), negli anni successivi si è assistito ad una stabilizzazione dei detenuti presenti attorno alle 3.260- 3.280 unità. Al 31 dicembre 2017 negli Istituti penitenziari della Toscana erano presenti 3.281 persone detenute, salite al 31 dicembre 2018 a 3.406. Al 31 dicembre 2019 le presenze nei 16 Penitenziari toscani erano 3.556 unità (3.451 uomini e 105 donne), mentre alla fine del 2020 le presenze erano scese a 3.204 unità (3.107 uomini e 97 donne). Dato quest’ultimo di poco variato al 31 gennaio 2021, quando le presenze erano scese a 3.159 (3.071 uomini e 88 donne).
Il sistema penitenziario toscano presenta una situazione piuttosto articolata, meritevole di grande attenzione: conta oggi 16 Istituti penitenziari per adulti, per una popolazione detenuta, al 31 dicembre 2020, pari a 3.204 unità (3.107 uomini e 97 donne). Le persone detenute di origine straniera erano, alla stessa data, 1.594, pari al 49,8% dell’intera popolazione detenuta in regione. Si tenga presente che la componente di origine straniera detenuta negli Istituti penitenziari italiani ammontava, nello stesso momento, al 32,5%.
Le persone detenute tossicodipendenti presenti nelle strutture penitenziarie della Toscana, al 31 dicembre 2020, erano 911, pari al 28,4% della popolazione detenuta complessiva (3.204) e, di queste, ben 435 (il 47,7%) erano di origine straniera. Alla stessa data le persone detenute per reati legati agli stupefacenti erano 1.092 (il 34,1% del totale), delle quali 663 erano di origine straniera (il 60,7%).
Molto più contenuta, in Toscana, la presenza di donne detenute, ferma al 3% sul totale della popolazione carcerata, a fronte di una media nazionale pari al 4,2%. Alla fine del dicembre 2020 le donne detenute erano in tutto 97, tutte all’interno dell’Istituto di Firenze Sollicciano.
Rispetto alle posizioni giuridiche dei detenuti presso gli Istituti penitenziari toscani si evidenzia come al 31 dicembre 2020, le persone in attesa di primo giudizio fossero 439 (13,7%); le persone condannate non definitive (appellanti, ricorrenti, misti) risultassero 361 (11,3%) e le persone condannate in via Inquadramento generale 19 definitiva ammontassero a 2.400 (74,9%); gli internati fossero rappresentati da una sola unità; le persone non computabili fossero 3 (0,1%).
Il processo di attenuazione del sovraffollamento si è certamente riverberato anche sul sistema penitenziario regionale, basti pensare ai 4.148 detenuti presenti al dicembre 2012. Questa progressiva riduzione ha favorevolmente inciso soprattutto su alcuni penitenziari, primo fra tutti il Complesso Penitenziario di Firenze Sollicciano che dai 999 presenti del 31 dicembre 2013, è passato ai 698 detenuti presenti al 31 dicembre 2015, per poi riprendere una Leggera risalita: 731 al 31 dicembre 2016, 791 al 31 dicembre 2019, ridiscendendo Leggermente a 704 unità alla fine del 2020.
Solo nel corso del 2020 si è registrata, a causa anche dell’emergenza sanitaria, un decremento rispetto almeno all’anno 2019, ancorchè taluni Istituti penitenziari mantengano un certo livello di sovraffollamento. Si ricorda, infine, che la Casa circondariale a custodia attenuata di Empoli è stata chiusa nell’agosto 2016, allo scopo di realizzarvi la seconda REMS in Toscana e lo storico Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino è stato totalmente lasciato dall’Amministrazione penitenziaria nel giugno 2017. Al 31 dicembre 2020 la capienza regolamentare dei 16 Istituti penitenziari presenti in Toscana ammontava a 3.100 posti, mentre i detenuti presenti erano 3.204.
A tal proposito risulta utile osservare che la situazione strutturale degli edifici penitenziari toscani presenta ancora oggi una serie di problematicità che attendono soluzioni. Si tratta di edifici o parti di edifici, interni a vari penitenziari regionali, che attendono il completamento di lavori di ristrutturazione: è il caso degli Istituti di Arezzo, di Livorno, di Firenze Mario Gozzini. L’ultimazione di questi lavori potrebbe effettivamente liberare nuovi posti e, soprattutto, migliorare le condizioni di vita di molti detenuti che si trovano ristretti in sezioni detentive da chiudere definitivamente o da ristrutturare.
Per quanto attiene, in conclusione, alle presenze presso gli Istituti penitenziari minorili in Toscana si evidenza che presso l’Istituto penale minorile “Meucci” di Firenze, alla data del 31 dicembre 2020, erano presenti 14 giovani, mentre presso l’Istituto penale minorile di Pontremoli erano presenti 7 ragazze. La presenza media giornaliera presso l’IPM di Firenze, nel corso del 2020, si è attestata sulle 14 unità, mentre a Pontremoli si è attestata sulle7-8 unità. A fine 2020 le presenze presso gli Istituti penali mnorili italiani erano complessivamente 278. Nel corso del 2020 il Centro di Prima Accoglienza di Firenze ha registrato 19 ingressi. Presso l’IPM fiorentino, nel corso dell’anno, si sono registrati 12 episodi di autolesionismo ed un tentato suicidio. Nell’IPM di Pontremoli gli episodi di autolesionismo sono stati in tutto 2 ed un tentato suicidio.
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“Arezzo città del Natale”, rivive la magia della festa

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FIRENZE (ITALPRESS) – Tutto è pronto per rivivere ‘Arezzo città del Natale’. Un’intera comunità si mobilita per riproporre in grande stile l’iniziativa che vive in uno dei periodi più belli dell’anno. Dal 20 novembre 2021 al 9 gennaio 2022, ogni fine settimana, torna la manifestazione che tanto successo ha riscosso negli anni passati, fino allo stop forzato di un anno fa. Saranno tantissime le attrazioni che scandiranno l’attesa del Natale e accompagneranno l’inizio del nuovo anno: il chiostro delle meraviglie con l’eccellenza dell’artigianato locale, istallazioni luminose, la ruota panoramica, il mercato delle meraviglie gastronomiche, presepi originali nelle chiese e molte iniziative speciali e collaterali, tutte dedicate al tema della meraviglia.
‘Arezzo città del Natale’ è stata presentata questa mattina, giovedì 11 novembre, a palazzo del Pegaso, alla presenza del presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo, e del vicepresidente Marco Casucci, con l’assessore al turismo del Comune di Arezzo e presidente della Fondazione Arezzo Intour, Simone Chierici e il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni. “Si tratta di una splendida iniziativa che manda un messaggio di speranza, ci dice che si può davvero ripartire – afferma Mazzeo -. Ringrazio il vicepresidente Marco Casucci, per aver voluto fortemente questa presentazione. È un messaggio di speranza. Dopo un anno di stop, la ripresa della socialità: non era scontato, so la fatica, le difficoltà che si stanno affrontando per restituire ai cittadini la possibilità di rivivere le piccole cose che danno gioia”. Il presidente rivolge un ringraziamento anche agli organizzatori: “Ringrazio il direttore Marinoni per l’attenzione, per il lavoro di tenuta delle associazioni del commercio. Ci riappropriamo della libertà del lavoro, andiamo incontro ha chi ha dovuto fronteggiare la difficoltà di non poter riaprire la saracinesca. Con la potenza del messaggio del Natale, Arezzo riuscirà ad attirare tante cittadine e tanti cittadini. L’auspicio – conclude Mazzeo – è che sia bello, sicuro e possa dare a tutti un ritorno alla socialità e ai tanti commercianti che vi operano la possibilità di una boccata d’ossigeno”.
“La nostra Arezzo torna a rivivere, la città del Natale è uno dei momenti più sentiti per la ripartenza. Nonostante le necessarie misure di sicurezza, che saranno garantite, ripartiamo con gioia, coraggio e forza”, dice il vicepresidente Casucci. “L’iniziativa richiama moltissime persone e offre tante opportunità, anche ai giovani. Circa sessanta ragazzi lavoreranno all’evento, è un dato importante. Negli ultimi anni, Arezzo ha avuto la capacità di ripensarsi, dobbiamo ancor più far conoscere la nostra Arezzo, che è veramente straordinaria. Il mio ringraziamento – conclude Casucci – va all’amministrazione comunale e alle associazioni”.
L’assessore comunale al turismo, Simone Chierici, presidente della Fondazione Arezzo Intour, raccoglie l’incoraggiamento. “La sesta edizione della città del Natale riparte in pieno, con l’applicazione di tutte le misure di sicurezza necessarie – saranno limitate le occasioni di assembramento -, riusciremo a riproporre un format consolidato. Ritroveremo la manifestazione come l’avevamo lasciata nel 2019, con tutte le attrazioni che vanno dal parco del Prato a piazza Grande, da piazza Risorgimento a piazza San Jacopo, con le iniziative con artisti di strada, installazioni fisse, il coinvolgimento delle associazioni locali, sbandieratori, musici della città di Arezzo. I presupposti sono ottimi, le prenotazioni sono già molto numerose. La manifestazione smuove tanto, a sia a livello di sentimento che anche a livello economico. Quest’anno ci sarà anche l’incontro con la Fiera antiquaria, che si terrà il primo e il 2 gennaio. Due grandi occasioni per la nostra città. L’impegno è forte, faremo in modo che Arezzo abbia la città del Natale che si merita”.
“Rivendichiamo con orgoglio questa che si è confermata un’idea vincente”, aggiunge Franco Marinoni direttore generale di Confcommercio Toscana. “La sinergia tra associazioni di categoria e amministrazione comunale ha creato le condizioni perché la città del Natale, una manifestazione di grandissimo richiamo, si potesse realizzare. Oggi Arezzo è inserita a pieno titolo nel circuito dei mercatini di Natale che contano. Negli ultimi anni la città è cambiata. La parte alta della città, che prima era un deserto dal mese di novembre in poi, ha saputo riprendere vita con questa iniziativa. Ora, dal 20 novembre, è un brulicare di persone”. Il direttore di Confcommercio chiude con un appello rivolto a tutti i cittadini: “Abbiamo il dovere di conciliare le nostre iniziative con le misure di prevenzione necessarie per contrastare la diffusione del contagio. Dobbiamo scongiurare in tutti i modi l’eventualità di nuove chiusure, che il nostro sistema non potrebbe sostenere”. Sul piano economico, dice Marinoni, “il prezzo più alto del disastro della pandemia l’hanno pagato commercio, turismo, il terziario in generale. Raccomandiamo di seguire tutte le prescrizioni e di vaccinarsi. Questa è l’unica risposta alla pandemia, chi non si vaccina si assume una responsabilità pesantissima nei confronti della collettività”.
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Toscana, commissione approva mozione per valorizzare la Chimera ad Arezzo

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FIRENZE (ITALPRESS) – La commissione Cultura presieduta da Cristina Giachi ha modificato e poi approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri sulla Chimera di Arezzo. L’atto, come emendato, propone alle amministrazioni coinvolte (MIBAC, Comune di Arezzo, Regione) progetti di valorizzazione che consentano alla città di rappresentare il valore simbolico del manufatto. L’atto prevede che il bene della Soprintendenza Archeologica Nazionale possa essere esposto in spazi, sia comunali, sia dell’amministrazione statale che ad Arezzo ha il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate. Eliminata dal testo della mozione la possibilità di un trasferimento definitivo dell’opera d’arte ad Arezzo. “Abbiamo approvato una mozione che ci ha fatto a lungo discutere. Respinta la richiesta di trasferimento della Chimera, è stato votato all’unanimità un atto che promuova invece progetti di valorizzazione del manufatto, con la sua presenza temporanea anche ad Arezzo accogliendo un bisogno di visibilità, di promozione turistica, che però non snaturi la naturale collocazione di quel bene nel Museo Archeologico Nazionale. Questo è il luogo dove è assicurata la massima visibilità e dove l’opera fu collocata per volere del Granduca Cosimo. Ci sembrava però giusto accogliere la necessità, il bisogno, di una città come Arezzo di poter condividere e di valorizzare la presenza di questo bene nei tempi e nei modi che l’amministrazione del polo museale vorrà decidere insieme agli Enti locali coinvolti”. Questo il commento della presidente della commissione Cultura Cristina Giachi.
Durante la seduta della Quinta commissione è stata anche votata all’unanimità la proposta di risoluzione per l’Aula che approva il programma di attività per l’anno 2022 predisposto dal Corecom e impegna il Consiglio regionale a sostenere le azioni del Comitato Regionale per le Comunicazioni in materia di diffusione della cultura digitale e di promozione di una navigazione consapevole e sicura attraverso il progetto ‘patentino digitale’ e le iniziative di contrasto all’hate speech online.
A presentare il lavoro del Corecom il presidente Enzo Brogi che durante il suo intervento ha illustrato le sfide per il 2022, quinto e ultimo anno di attività del Comitato, su tutte: “La diffusione nella Regione del progetto del patentino digitale, ma anche la valorizzazione delle attività del Corecom, affidata a una campagna di comunicazione. Alla Festa della Toscana del 30 novembre verrà poi posto il tema del linguaggio d’odio, anticipandolo con un convegno venerdì 26”.
La vicepresidente della commissione Luciana Bartolini ha proposto al presidente del Corecom di realizzare un’app scaricabile gratuitamente, da sviluppare per avvicinare ancora di più il Comitato ai cittadini e alle loro istanze. Un’idea che Enzo Brogi ha sposato con entusiasmo.
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Toscana, olio extravergine d’oliva protagonista a Reggello

FIRENZE (ITALPRESS) – L’oro verde è di nuovo protagonista a Reggello. Dal 30 ottobre al primo novembre, torna la 48esima edizione della Rassegna dell’olio extravergine d’oliva. Dopo un anno di pausa dovuto al covid, il Comune toscano presenta di nuovo il suo prodotto più conosciuto nel mondo. La manifestazione, dopo l’edizione online, dell’anno scorso, sarà interamente in presenza e darà un segnale di ripartenza a tutto il territorio.
Un’iniziativa sostenuta e apprezzata dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “E’ un’eccellenza che noi vogliamo valorizzare tutti insieme. Sono contento che ci sia il neosindaco, Piero Giunti, il collega Cristiano Benucci. Penso che il futuro della Toscana debba passare sempre di più attraverso le sue eccellenze, il rispetto del territorio, il buon vivere. La Toscana è questa: è una terra che negli anni è stata custodita bene. Il nostro obiettivo è continuare a custodirla, valorizzando quelli che sul territorio si impegnano, con passione, impegno e dedizione, a far sì che il frutto della nostra terra diventi prodotto amato e ammirato dalle nostre comunità. Non solo di Reggello, ma di tutta la Regione. Quindi è bello che oggi, qui, in Consiglio regionale, sia stato presentato uno di quei prodotti che rendono bella la Toscana in Italia e nel Mondo”.
“E’ un anno complesso per l’olivicoltura perchè c’è stata una scarsa produzione di olive, ma l’olio sarà comunque di ottima qualità. E sarà comunque uno degli elementi che identificherà anche per quest’anno il nostro territorio. Un prodotto d’eccellenza che è un pò un biglietto da visita della Toscana nel Mondo. La rassegna di Reggello è la più longeva manifestazione toscana in tema di olio e qui se ne produce uno dei migliori della Regione. Una buona occasione per visitare questo Comune per assaggiare del buon olio e soprattutto per apprezzarne le qualità”. Le parole del consigliere regionale Cristiano Benucci.
Il sindaco di Reggello Piero Giunti presenta l’iniziativa: “Oggi siamo veramente contenti perchè siamo ospiti del Consiglio regionale, ringrazio il presidente Mazzeo per averci dato questa opportunità. Una vetrina regionale dove noi presentiamo il nostro prodotto per eccellenza l’olio extravergine di Reggello. Un prodotto che per le sue caratteristiche chimiche e organolettiche è di altissima qualità. Quest’anno purtroppo la quantità non è elevatissima, però abbiamo una ottima qualità. Ripartiamo dopo un anno di pausa, abbiamo fatto l’anno scorso la rassegna on-line e quest’anno finalmente in presenza abbiamo le possibilità di esporre attraverso i nostri produttori un olio buonissimo”.
Gli fa eco l’assessore allo sviluppo economico Priscilla Del Sala: “Sicuramente noi mettiamo in campo tutte quelle che sono le nostre potenzialità per supportare i nostri olivicoltori. L’ulivo nel nostro territorio ha una cultura millenaria. Il lavoro dei produttori è sempre difficile soprattutto mai certo. Quest’anno i cambiamenti climatici hanno fatto sì che la qualità sia comunque elevata, ma la quantità molto scarsa. E la qualità del nostro olio è data proprio dalla cura del terreno, da un terreno molto particolare, ricco di quarzo e privo di calcare. Un terreno unico che ci consente di avere un olio eccellente che viene esportato in tutto il Mondo”.Ricco il programma che prevede cooking-show, degustazioni e visite ai frantoi. Per gli sportivi pronti anche percorsi con e-bike tra gli ulivi. Non mancheranno concerti, presentazioni di libri con la presenza degli autori, protagonisti saranno anche i bambini con tante proposte di gioco.
Come consuetudine saranno a disposizione gli stand dei produttori che permetteranno di conoscere di persona coloro che realizzano questo straordinario prodotto. Il programma completo è a disposizione su sito del Comune di Reggello.
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Segretario generale, in arrivo nuovi requisiti per la nomina in Toscana

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Cambieranno i requisiti per la nomina del segretario generale del Consiglio regionale della Toscana. In linea con il dettato nazionale il ventaglio da cui attingere non sarà più limitato a dirigenti del ruolo regionale, dirigenti di enti o aziende pubbliche o private ma anche verso soggetti provenienti dalle carriere della ricerca, della docenza universitaria o delle magistrature. È quanto prevede una proposta di legge di iniziativa dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa licenziata a maggioranza in commissione Affari istituzionali, guidata da Giacomo Bugliani(Pd). Si è astenuta la Lega.
Il testo, emendato dal consigliere Pd Massimiliano Pescini, prevede l’entrata in vigore il giorno immediatamente successivo alla pubblicazione sul Burt.
La modifica ha suscitato perplessità nella vicepresidente di Commissione Elisa Tozzi(Lega) che ha chiesto i “motivi politici” dell’urgenza. A detta del proponente ci sono “necessità di dare seguito in tempi congrui alle conseguenze pratiche dell’atto” mentre l’ufficio legislativo non ha mosso criticità perché il testo “riguarda l’organizzazione interna del Consiglio”, l’entrata in vigore immediata “rientra nelle facoltà del legislatore”.
Sebbene possibile e richiamando un “dibattito già avuto in Commissione nel quale si era condivisa l’opinione che il processo d’urgenza non diventasse consuetudine”, il presidente Bugliani ha fatto propri i dubbi della vicepresidente: “Siamo confortati dalla valutazione tecnica di legittimità ma sul piano esclusivamente personale, e in coerenza con quanto già assunto, mi asterrò dalla votazione dell’emendamento” ha spiegato.
Il testo di legge passa ora all’esame del Consiglio per la definitiva approvazione.
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Gastronomia, a Certaldo “Boccaccesca è voglia di vita”

FIRENZE (ITALPRESS) – Sarà un fine settimana all’insegna dell’enogastronomia a Certaldo dove, dal 15 al 17 ottobre, si svolgerà Boccaccesca 2021, rassegna giunta alla sua ventitreesima edizione, per celebrare il gusto e l’arte del buon vivere. Una manifestazione apprezzata anche per lo spirito con cui si svolge dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Il titolo ‘Boccaccesca è voglia di vità dà esattamente quello che è il senso del tempo che stiamo vivendo, la voglia di ripartire la voglia di vivere con speranza dopo un tempo difficile. Ed è bello poterlo fare anche raccontando un grande scrittore, narratore, che davvero ha segnato non solo la vita di Certaldo, ma dell’intera Toscana e dell’intero Paese. E quando attraverso un periodo difficile, la peste del ‘300, ci raccontava la voglia di aprire uno spazio di narrazione per fare iniziare con speranza a guardare al futuro. Ecco io vedo questo paragone, questo sillogismo, che però ci permette anche di far conoscere i nostri prodotti e le nostre tradizioni”.
“E’ un momento di festa – ha concluso Antonio Mazzeo – da vivere tutti insieme a Certaldo. Ringrazio il collega Enrico Sostegni per la sua presenza oggi qui e per avermi invitato. Ringrazio l’amministrazione comunale che davvero rende viva la vita della propria comunità. Tantissimi sono gli eventi che si sono svolti in questi mesi a Certaldo ed è bello che il 15, 16 e 17 di ottobre possa essere un ulteriore momento di ritorno alla vita e la socialità. Davvero buona voglia di vita a tutti”.
“Oggi presentiamo ‘Boccaccesca 2021’ in Consiglio regionale per la rilevanza che ormai questa manifestazione ha assunto. Giunta alla ventitreesima edizione, quindi con una storia importante, che l’ha fatta diventare una manifestazione di rilievo regionale, che mette insieme, in un contesto stupendo, come quello del Borgo di Certaldo la tradizione enogastronomica toscana e non solo, ormai di tutto il Paese. Una vera occasione per poter vedere la Toscana per quello che è: il luogo, la cultura, l’enogastronomia. Insomma veramente una grande occasione e complimenti agli organizzatori e al comune di Certaldo che in questi anni anche su questa manifestazione ha saputo investire”. Le parole del consigliere regionale Enrico Sostegni.
Una manifestazione raccontata da Jacopo Masini, assessore al Commercio e alle attività produttive del Comune di Certaldo: “La sorpresa di Boccaccesca è una conferma, dell’evento che verrà fatto anche quest’anno, come fu fatto anche l’anno scorso, nonostante il periodo duro della pandemia. Quindi si conferma questo evento che promuove le eccellenze enogastronomiche, artigianali e quelle che possono fornire i nostri pubblici esercizi. E’ un modo per farle conoscere ai certaldesi, che già le conoscono, agli abitanti dei comuni limitrofi e a tutti i cittadini della Toscana. Un’occasione per provare a continuare nella vita come lo conosciamo, gustando le nostre eccellenze enogastronomiche, i nostri prodotti caseari. Dove tutta la rete dell’imprenditoria e del settore agroalimentare di Certaldo dà prova della sapienza e della passione che tutti gli anni mette per commercializzare i propri prodotti”.
Claudia Palmieri è il direttore artistico di Boccaccesca: “Tutti abbiamo voglia di ricominciare a fare le nostre cose. Voglia di vita, in tutti i sensi: mangiare, bere ma soprattutto stare all’aperto, gioire del bello e del buono che poi è il diktat di Boccaccesca da sempre. Si chiamava rassegna per i piaceri del gusto e già nel lontano 1999 siamo partiti in quella maniera”.
“Ci sono come sempre – ha spiegato Claudia Palmieri – dei grandi cuochi toscani, dei grandi chef, che vengono oramai da anni, alcuni sono diventati famosi con Boccaccesca come Marco Stabile. C’è stata questa crescita, questa è stata la prima manifestazione che ha fatto i cooking show. E quest’anno gli abbiamo dato un tema: profumi d’autunno e sapori d’autunno”.
Una voglia di ripartenza sottolineata da Franco Brogi, presidente Fiepet Confesercenti: “Abbiamo voglia di vivere, abbiamo voglia di lavorare e noi vogliamo resistere a ogni costo e sconfiggere la pandemia con il lavoro, con i nostri prodotti, con le nostre attività. Boccaccesca ci sarà il 15, 16 e 17 ottobre, una settimana in ritardo rispetto al solito, e noi abbiamo voglia di tornare a far vivere i nostri centri dei paesi. Ci saranno ottimi prodotti e l’eccellenza della enogastronomia locale. In sicurezza e con il green pass, invitiamo tutti a partecipare”.
La rassegna nasce nel 1999, con lo scopo di far conoscere il territorio attraverso i suoi prodotti agroalimentari e artigianali, promuovere i presidi Slow Food e tutta la produzione locale, diventando un palcoscenico per i migliori cuochi del panorama nazionale e trampolino di lancio per molti giovani. Il ricco programma di Boccaccesca – evento organizzato dal Comune di Certaldo in collaborazione con Confesercenti Firenze, Claridea 2 e Etruria Promozione – coinvolgerà sia il Borgo Basso che il cuore medioevale di Certaldo Alto, con protagonista ancora una volta lo street food, tra mercato, osteria e enoteca, dove si potranno degustare le eccellenze toscane.
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Torna il Film Festival del Valdarno, 39^ edizione in presenza

FIRENZE (ITALPRESS) – Torna con l’edizione numero 39 il ValdarnoCinema Film Festival. L’evento, che si svolgerà dal 6 al 10 ottobre al Cinema Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno (Ar) e sarà di nuovo in presenza secondo le normative vigenti anti-Covid, è stato presentato questa mattina a palazzo del Pegaso. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha voluto portare il proprio saluto: “Siamo felici di dar voce alle più belle iniziative del territorio. Si tratta, in questo caso, di un evento che ci porta oltre i confini della Toscana, in Europa e nel mondo. Saluto in particolare la scelta di affidare la presidenza della giuria alla regista afghana Diana Saqeb. Ci ricorda che ci sono diritti che non sono negoziabili. Quello che sta accadendo alle donne in Afghanistan è qualcosa di indecente”. Il presidente ha voluto ringraziare anche la presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi, “che ha fatto tornare l’innovazione culturale in Consiglio regionale”.
“Si tratta di un’edizione importante – aggiunge Cristina Giachi -. Ci piace valorizzare iniziative come questa che rappresentano un ritorno a qualcosa che è essenziale per la nostra vita quotidiana. Le iniziative culturali sono come l’aria che respiriamo, ossigenano meglio il pensiero di tutti”. Questo festival, “rientra a pieno titolo in una delle linee culturali più importanti per la Toscana. Parla della Toscana all’Italia e al mondo”, ricorda Cristina Giachi, che sottolinea a sua volta “l’attenzione alta rispetto a quanto succede in Afghanistan, terra martoriata”. Alla conferenza stampa, sono intervenuti anche il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli; Stefania Ippoliti, responsabile area Cinema e Mediateca e direttore di Toscana Film Commission; Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno; Fabio Franchi, assessore alla Cultura di San Giovanni Valdarno; Paolo Minuto, direttore artistico del 39° ValdarnoCinema Film Festival; Luigi Nepi, presidente del Comitato del ValdarnoCinema Film Festival.
Sarà un’edizione particolarmente ricca, questa del ValdarnoCinema Film Festival, uno dei concorsi cinematografici più antichi in Italia (risale al 1949). Il festival cinematografico aprirà il proprio programma agli schermi italiani ed internazionali offrendo, oltre ai molti film in concorso in prima visione, anche omaggi, eventi speciali, masterclass e incontri a tema con ospiti di fama internazionale.
“Ho voluto partecipare a questa presentazione in rappresentanza del territorio dal quale provengo – dice Vincenzo Ceccarelli -, per rendere il dovuto riconoscimento a una manifestazione che va ben oltre la Toscana. Il fatto che possa riprendere quest’anno in presenza è un grande successo, segno di ripartenza e del bisogno di tornare a stare insieme. La cultura è punto centrale della nostra azione di governo regionale. Nell’ultima variazione di bilancio, abbiamo chiesto e ottenuto risorse importanti per la cultura contemporanea”.
L’orgoglio di questa kermesse è anche del sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, già consigliera regionale nella passata legislatura: “Siamo orgogliosi di presentare questa edizione, che torna in presenza dopo la pandemia. È un obiettivo importante che siamo riusciti a raggiungere. In quasi 40 anni, il Festival ha visto tanti nomi di rilievo, da Giuseppe Bertolucci a Damiano Damiani, da Abel Ferrara a Michelangelo Antonioni”. Il sindaco ricorda anche “i premi importanti collegati a questo festival e il rapporto con le scuole del nostro territorio”. Un festival autorevole “sia nella sezione concorso, – sottolineano il sindaco e l’assessore alla cultura Fabio Franchi – con molti film di produzione estera e molti che hanno partecipato alle più prestigiose rassegne internazionali, sia nella giuria la cui presidenza è stata assegnata alla regista afghana Diana Saqeb”.
La pre-apertura del festival sarà l’evento speciale ANPI con la proiezione, mercoledì 6 ottobre alle 16 de I primi saranno gli ultimi di Pasquale D’Aiello. A seguire, alle 18, la manifestazione inaugurerà ufficialmente con il film Io resto, di Michele Aiello, uscito in sala proprio in questi giorni: un omaggio alla resistenza delle prime settimane dell’epidemia. La serata inaugurale del festival, alle ore 21, sarà dedicata a Nino Manfredi con la proiezione della versione restaurata di Pane e cioccolata. A introdurlo sarà la figlia Roberta, relatrice il giorno dopo, alle 17, di un incontro con l’autore per la presentazione del libro di Andrea Ciaffaroni Alla ricerca di Nino Manfredi.
Tra gli ospiti illustri del Festival spiccano, con due opere in concorso per la sezione lungometraggi, Alessandro Rossellini, che illustrerà giovedì 7 ottobre il suo The Rossellinis, una visione personale della numerosa famiglia di Roberto Rossellini, e Jacopo Quadri che presenterà la sera di venerdì 8 ottobre il film Ultimina, la storia di una donna che vive da sola in Maremma ed è testimone di gran parte degli eventi del secolo scorso.
L’evento speciale dedicato alle scuole prevede invece la proiezione, la mattina dell’8 ottobre, de In prima linea, documentario di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso con la presenza del regista Francesco Del Grosso e del fotografo Giorgio Bianchi che dialogheranno con gli studenti al termine della proiezione. Sabato 9 ottobre sarà invece inaugurata, negli spazi della Casa della Cultura Palomar, la mostra della fotografa di scena Greta De Lazzaris che ripercorrerà un itinerario visivo del film Pinocchio di Matteo Garrone attraverso 25 suoi scatti sul set. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino a febbraio.
La 39a edizione ospiterà anche il 72° concorso nazionale ‘Premio Marzocco’. Il Premio Marzocco d’oro alla carriera sarà quest’anno attribuito al regista e scenografo Antonio Capuano. La cerimonia di premiazione avrà luogo la sera di sabato 9 ottobre presso il Cinema Teatro Masaccio. Verrà proiettato il suo ultimo film, Il buco in testa.
La serata di chiusura, domenica 10 ottobre, vedrà in programma un altro omaggio, questa volta dedicato agli ottant’anni di Quarto Potere, il capolavoro di Orson Welles che sarà presentato da Stefano Beccastrini, presidente onorario del Comitato organizzatore del ValdarnoCinema Film Festival.
Il concorso cinematografico, in programma ogni pomeriggio, prevede 21 opere italiane e internazionali che saranno votate dalla giuria ufficiale 2021 presieduta dalla regista afghana Diana Saqueb, mentre 6 saranno le opere toscane fuori concorso. Il miglior cortometraggio concorrerà per il Premio Diari di Cineclub, mentre la migliore opera sulla salute mentale conquisterà il Premio “Franco Basaglia”.
L’ingresso alle proiezioni è libero fino ad esaurimento posti, senza prenotazione ma provvisti di green pass. Per informazioni: Segreteria ValdarnoCinema Film Festival [email protected] tel. 055.940943, Teatro Cinema Masaccio tel.055.945189.
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Mazzeo “Vertenza Sittel risolta con l’impegno di tutti”

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ROMA (ITALPRESS) – Si è risolta positivamente la vertenza Sittel con l’assunzione da parte di Tim Servizi Digitali (spa al 100% controllata da Tim) di 135 lavoratori distribuiti fra Campi Bisenzio (FI), San Miniato (PI) e Grosseto e il pagamento di sei mensilità di stipendi arretrati in data 10 settembre. Una soluzione arrivata dopo l’intenso impegno del Consiglio regionale nei diversi incontri con i rappresentati dei lavoratori. “E’ sempre una bella giornata quando c’è una notizia positiva per dei lavoratori soprattutto in un momento come questo dove, a cominciare dalla GKN, il diritto al lavoro è spesso negato. Ce l’abbiamo fatta tutti insieme, le lavoratrici, i lavoratori, i sindacati le istituzioni regionali le istituzioni locali e io sono contento oggi di suggellare questo momento perché è il segno che una comunità intera, quella toscana, può combattere altre battaglie, difficili, come quella della GKN, solo se si tiene tutta per mano”, ha detto il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo al termine dell’incontro con il rappresentante delle RSU Daniele Cecconi e quello della SLC-Cgil Samuele Falossi.
“Il Consiglio si è attivato con una proposta di risoluzione per impedire i licenziamenti e dire no alle delocalizzazioni selvagge di aziende sane – ha aggiunto Mazzeo – Credo che questa sia una battaglia di dignità che noi dobbiamo portare avanti. La bella notizia è che tutti i lavoratori Sittel hanno un futuro più certo e sicuro a seguito dell’intesa fatta con Tim. È stata una vertenza lunga e difficile che ho seguito personalmente sollecitando più volte il ministero del Lavoro e garantendo ai lavoratori e ai sindacati il pieno sostegno di tutto il Consiglio regionale. Se oggi siamo di fronte a un buon accordo per i lavoratori è merito della loro mobilitazione, del lavoro del sindacato e anche del sostegno delle istituzioni e della nostra comunità toscana”. “Io sono convinto – ha aggiunto Mazzeo – che quando si apre una battaglia per il lavoro e i diritti nel lavoro vi sia sempre la necessità di costruire la massima unità possibile fra lavoratori, sindacati, comunità e istituzioni. Il fatto che oggi quei lavoratori assieme al loro rappresentante sindacale abbiano voluto personalmente ringraziare, tramite la mia persona, il Consiglio regionale della Toscana dell’appoggio ricevuto, mi riempie di orgoglio perché dimostra che quando la politica e le istituzioni sono capaci di mettersi al livello degli occhi delle persone, allora possono davvero essere utili”.
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