FIRENZE (ITALPRESS) – Formazione, ricerca, edilizia: saranno questi i cardini sui quali si concentrerà il contributo delle tre Università toscane in preparazione degli Stati generali della Salute. Rinviata alla prossima occasione la consueta audizione con l’assessore Bezzini per il monitoraggio sullo stato di attuazione della campagna vaccinale Covid-19 in Toscana per via della convocazione della conferenza Stato-Regioni, la commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha proseguito nelle audizioni per gli Stati generali della Salute. Sono stati sentiti i rappresentanti delle Università, delegati dai rettori: Fabio Marra (Università di Firenze); Riccardo Zucchi (Università di Pisa) e Francesco Dotta (Università di Siena). Sempre nella seduta di ieri pomeriggio, giovedì 3 giugno, sono stati sentiti i rappresentanti del Comitato di coordinamento delle Rsa per anziani, Maurizio De Scalzi, Andrea Blandi e Paolo Migliorini. Il comitato aveva avanzato un’esplicita richiesta di audizione per rappresentare la situazione critica delle Rsa. Occasione propizia, quella di ieri, dopo l’incontro che lo stesso Coordinamento ha avuto martedì con l’assessore regionale al sociale, Serena Spinelli. Quello delle audizioni per gli Stati generali della Salute è un percorso appena avviato dalla terza commissione, ha ricordato il presidente Sostegni, e porterà alla definizione di un documento conclusivo da consegnare alla Giunta in vista dell’appuntamento del prossimo autunno. Un processo partecipativo che vede ora in primo piano il Consiglio regionale e che chiama in causa ogni cittadino attraverso una consultazione online sul sito web del Consiglio regionale,che resterà aperta fino al 30 giugno.
Le tre Università hanno espresso il proposito di produrre un documento condiviso, per rappresentare alla Regione un quadro dettagliato di proposte. Sono stati anticipati i temi più rilevanti: “Formazione in campo medico-sanitario, ricerca e potenziamento dell’edilizia, in particolare per la formazione di studenti delle scuole di area medica”, preannuncia Fabio Marra (Firenze). “Tra le tre Università c’è già una grossa interlocuzione e interazione a vari livelli”, ha aggiunto Francesco Dotta (Siena), che in particolare segnala già i temi “della medicina di precisione e della salute nelle città”. Riccardo Zucchi (Pisa) conferma le linee condivise, segnalando in particolare “alcuni settori specifici, come chirurgia robotica, big data management, terapia oncologica avanzata”, fino a un progetto di “salute unica, che comprenda anche la medicina veterinaria”. Con l’auspicio di uno sforzo “per raggiungere una reale integrazione e coordinamento, su cui possiamo essere ottimisti a livello universitario consente ottimismo, ma che dev’essere ad ampio spettro tra livelli e strutture”. Il vicepresidente Andrea Ulmi (Lega) ha sollecitato un pronunciamento “sull’abbattimento del numero chiuso”, la consigliera Donatella Spadi (Pd) ha evidenziato la necessità di “integrare le Università con le realtà dei territori”.
Per le Rsa, De Scalzi, Blandi e Migliorini hanno rappresentato una situazione “a rischio chiusura”, caratterizzata da “problemi gravi che richiedono interventi tempestivi, se non immediati, se si vuole scongiurare il rischio concreto di chiusura di molte strutture”. Una situazione rappresentata martedì nell’incontro con l’assessore Spinelli: “le questioni sul tavolo da molti mesi restano senza risposta”, dice il comitato. La carenza di personale, “prima di tutto di infermieri, ma anche di operatori socio-sanitari”, un numero di posti letto vuoti “che è intorno ai 2mila 500 sugli 11mila 800 complessivi accreditati e convenzionati”, il riconoscimento economico da parte della Regione, “che è lo stesso da undici anni”, i ristori insufficienti “a fronte dei costi sostenuti dalle Rsa per conto del sistema sanitario durante la pandemia” e, insieme, il rischio “di nuove aperture già autorizzate a livello locale, di strutture che si preparano, al di fuori dei limiti consentiti, ad accogliere fino a 200 posti e con una nuova offerta complessiva di 2mila posti”.
Il presidente Sostegni ha manifestato l’intenzione di “invitare l’assessora Spinelli in commissione già in una delle prossime sedute”, per rispondere alle istanze di un “sistema che deve essere salvaguardato” e per “capire quale sarà il ruolo che le Rsa dovranno avere nei prossimi anni”. Sollecitazioni ad affrontare subito il tema anche dai consiglieri Donatella Spadi (Pd) e Giovanni Galli (Lega).
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Stati generali della salute in Toscana, dalle Rsa grido d’allarme
Rafforzato sistema trasfusionale in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Il sistema trasfusionale della Toscana sarà rafforzato e terrà conto di temi particolarmente rilevanti sollevati dalle associazioni dei donatori. Il Consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità una proposta di risoluzione illustrata dal presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni (Pd), che ha ricordato il percorso svolto per sostenere la rete. L’atto è infatti nato a seguito di una serie di audizioni e impegna la Giunta a prendersi carico di alcuni temi tra cui la necessità di garantire un numero adeguato di personale sanitario per le unità di raccolta; una definitiva messa a regime del nuovo sistema informatico; il completamento dell’iter della nuova gara sui trasporti per consentire una completa operatività sia dei servizi trasfusionali sia delle unità di raccolta; l’ampliamento degli orari di apertura dei servizi trasfusionali; il completamento dell’obiettivo della Officina trasfusionale della Toscana prevista sulle tre sedi di Pisa, Siena e Firenze.
La Giunta è impegnata anche a recepire quanto prima, anche attraverso un ascolto necessario con i soggetti interessati, compresi le associazioni di volontariato, l’aggiornamento dell’accordo del 16 dicembre 2010 tra Governo e Regioni, che prevede i requisiti minimi organizzativi, strutturali, tecnologici dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti.
In sede di dibattito Andrea Ulmi (Lega), vicepresidente della commissione Sanità, ha auspicato la maggior condivisione possibile: “E’ una risoluzione molto tecnica e complessa su cui il dibattito è stato lungo e approfondito per mantenere una struttura capillare. Voteremo con convinzione questo atto”, ha dichiarato.
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Rider, ok commissione sanità a legge per sicurezza lavoro in Toscana
FIRENZE (ITALPRESS) – Via libera dalla commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) alla legge per la tutela e sicurezza sul lavoro dei rider. L’atto, dopo un lavoro di ascolto, analisi e riscrittura del testo, è stato approvato questo pomeriggio con voto favorevole a maggioranza (la Lega si è astenuta) ed approderà ora in Consiglio regionale della Toscana per il voto finale. La proposta di legge, dal titolo “Disposizioni per la tutela e la sicurezza del lavoro dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali”, è d’iniziativa del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
“Il testo licenziato è frutto del lavoro della commissione che ha audito parti sociali, datoriali, sindacati – ha commentato il presidente Sostegni -. L’obiettivo perseguito è quello di aumentare la sicurezza sul lavoro, argomento di cui in questo periodo si è tornati a parlare molto, per una categoria che di tutela ne ha davvero poche. La nuova normativa permetterà l’analisi dei rischi, percorsi formativi mirati, dotazioni dei dispositivi di sicurezza”.
La proposta di legge interviene in tema di tutela e sicurezza del lavoro, su cui la Regione esercita potestà legislativa concorrente, ferma restando la competenza legislativa statale in materia di ordinamento civile per la regolazione dei rapporti di lavoro. Si prevede, tra le altre cose, che la Giunta approvi un progetto di analisi e valutazione dei rischi che porti all’elaborazione di un documento tecnico di valutazione dei rischi dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali. L’obiettivo è sperimentare un modello di assistenza che si deve tradurre in una maggior tutela e sicurezza sul lavoro per i “nuovi” lavoratori.
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Vaccino, Giani chiede più dosi a Figliuolo
FIRENZE (ITALPRESS) – “La vaccinazione in Toscana procede spedita: abbiamo raggiunto la soglia di oltre 1milione e 700mila dosi, inaugurato 8 nuovi hub negli ultimi 5 giorni e rafforzato la nostra capacità vaccinale fino a 35mila dosi al giorno. Possiamo fare di più. Se entro la fine della settimana arrivassero altre 50mila dosi di Astrazeneca saremmo contenti. Possiamo arrivare a somministrare 55mila dosi al giorno negli 81 hub sparsi in Toscana. L’immunità di gregge a fine settembre è un obiettivo possibile. Stiamo lavorando a un accordo con i farmacisti e per rafforzare la collaborazione con i medici di medicina generale”. A dirlo è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante la prima riunione operativa, che si è svolta questa mattina (a porte chiuse) in palazzo Strozzi Sacrati (sede del Governo toscano) con il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, insieme ai prefetti, alle autorità regionali e locali, alle direzioni generali delle Asl, ai tecnici e agli assessori regionali alla sanità Simone Bezzini e alla protezione civile Monia Monni.
La richiesta di ulteriori dosi è stata rilanciata anche al termine del sopralluogo al Mandela Forum di Firenze, dove Giani si è recato, intorno alle 12, insieme al commissario Figliuolo, che si è detto disponibile a bilanciare la distribuzione delle forniture, come fatto in altre regioni, se ci saranno dosi a sufficienza.
“L’Italia, quando fa squadra, vince” sottolinea Figliuolo, a conclusione della visita del Mandela Forum, che definisce “ben organizzato, efficiente, semplice, ma funzionale, frutto di una profonda sinergia tra operatori sanitari, volontari, medici, infermieri” e di tanti altri soggetti, pubblici e privati, che lo hanno reso possibile.
“E’ un lavoro fatto con passione e cuore – prosegue Figliuolo -. La Toscana sta facendo la sua parte. Bisogna tenere la barra dritta e applicare in modo ordinato e preciso le indicazioni del Piano nazionale” e completare la copertura vaccinale degli over 60 e dei fragili. “A giugno – conclude Figliuolo – con l’arrivo di nuove dosi di vaccino, potremo concentrarci su altre categorie e mettere in sicurezza anche chi, per lavoro, sta più a contatto con il pubblico. Questo è il momento di andare avanti, omogenei e compatti, verso la meta. Siamo a un ottimo punto, ma teniamo duro nei comportamenti”. Dello stesso avviso si è detto anche il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha richiamato l’attenzione sull’importanza di vaccinare il più possibile ed espresso apprezzamenti per il lavoro svolto dalla Toscana “dove si sono raggiunte percentuali altissime di dosi somministrate rispetto a quelle consegnate”.
Nel pomeriggio, la visita di Figliuolo e Curcio è proseguita a Siena, prima all’hub vaccinale allestito al Palasport Mens Sana e, poi, ai laboratori di Fondazione Toscana Life Sciences, dove si stanno sperimentando gli anticorpi monoclonali per la cura del Covid.
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Parco Maremma, parere favorevole al bilancio preventivo
FIRENZE (ITALPRESS) – Parere favorevole a maggioranza in Consiglio Regionale della Toscana al bilancio preventivo 2021 dell’Ente Parco regionale della Maremma. In commissione Ambiente, guidata da Lucia De Robertis (Pd), la proposta ha incassato il via libera del Pd e il voto di astensione di Lega e Fratelli d’Italia.
Il vicepresidente Alessandro Capecchi (FdI) ha ricordato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio lo scorso giugno,al termine della scorsa legislatura, nel quale si chiedeva di aumentare il contributo economico della Regione al Parco,chiedendo se la Giunta abbia intenzione o meno di attuarlo.
In sede di discussione del preventivo, Capecchi e il portavoce dell’opposizione Marco Landi hanno manifestato generale apprezzamento. Tra i Parchi regionali quello della Maremma ha una gestione equilibrata anche se non sono mancati alcuni appunti. In primis sui costi, e in particolare sull’aumento di circa il 23 per cento di quelli relativi al noleggio di automezzi, sollevati dal portavoce, che ha chiesto conto anche della consulenza da 20mila euro ad un agronomo per l’analisi dei danni provocati dalla fauna selvatica. Entrambe le voci sollevate da Landi hanno trovato risposta: il noleggio a lungo termine dei mezzi risponde a una economia di spesa sia in termini di utilizzo che di manutenzione.
Per quanto attiene allo studio degli ungulati, è stato spiegato che il Parco, dal 2010, ha attivato un Piano per determinare la densità degli ungulati, in particolare cinghiali e daini. Lo studio, annuale, risulta “molto dettagliato e certifica una riduzione di circa il 50 per cento di presenze di cinghiali e di circa il 35 di daini”. Si riducono, conseguentemente, anche i danni a culture e imprese.
Il portavoce dell’opposizione ha chiesto conto anche delle spese per l’acquisto di porta biciclette, circa 10mia euro. L’investimento – è stato spiegato – è funzionale anche al contenimento del degrado ambientale. La fruizione delle piste ciclabili del Parco, in particolare quelle che portano al mare, è costante e fa registrare numeri notevoli: circa 700/800 biciclette giorno. “Gran parte delle risorse sono destinate a migliorare l’organizzazione della fruizione delle biciclette, evitare l’abbandono e assicurare piccole manutenzioni”.
Il vicepresidente Capecchi è intervenuto anche sul Piano di investimenti rilevando l’assenza di interventi per il 2022 e 2023: “Mi pare un pò curioso” ha osservato, suggerendo anche l’opportunità di “miglioramenti sulla parte promozionale e commerciale, magari partendo dal sito”. Sul punto è stato annunciato che a breve, probabilmente già a fine maggio, andrà in linea una nuova versione, più accessibile e fruibile, che prevede anche l’integrazione con una app dedicata agli itinerari del Parco.
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Numero unico emergenza 112, Mazzeo “Aiuto per i cittadini toscani”
FIRENZE (ITALPRESS) – “L’estensione del numero unico per la sicurezza 112 rappresenta un ulteriore passo in avanti per una nuova fetta di famiglie toscane che comprende anche quelle della provincia di Pisa verso un servizio sempre più essenziale”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, commentando la notizia dell’attivazione del numero unico per l’emergenza, il 112, alle province di Pisa e Livorno, completando così, con oggi, la copertura dell’intero territorio regionale.
“La regione Toscana – spiega Mazzeo – è riuscita in pochi mesi a rendere effettiva una grande intuizione Europea, perchè consente a tutte le persone per qualsiasi esigenza di avere un unico numero telefonico di riferimento che è valido sia quando si ha bisogno della Polizia di Stato e dei Carabinieri che quando si ha bisogno dei vigili del fuoco o dell’ emergenza sanitaria”. Secondo il presidente, si tratta di un passo importante “per semplificare la vita delle persone e quindi rendere effettivo un principio di vicinanza funzionale delle istituzioni pubbliche ai propri primi referenti e cioè i cittadini”.
Ma, come precisa ancora Mazzeo, si tratta anche “di uno strumento utile per tutte le attività di emergenza, perchè la chiamata in arrivo viene esaminata e filtrata così che la struttura più utile e più vicina al luogo del bisogno possa essere immediatamente allertata. Infatti – aggiunge – la centrale unica di ricezione che ha sede a Firenze, che ho avuto il piacere di inaugurare insieme al presidente della Giunta, Eugenio Giani, sarà immediatamente capace, perchè dotata di personale preparato specificatamente, di trasferire la chiamata in entrata alle centrali operative di secondo livello (Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco o emergenza sanitaria, ndr) che prenderanno in gestione il contatto e porranno in essere le attività necessarie per risolvere l’emergenza”. Il nuovo servizio, che permette di identificare le telefonate, “è anche un aiuto per eliminare le false chiamate. Siamo cioè di fronte a una riforma che presenta effetti positivi in entrambi i lati del rapporto fra istituzioni pubbliche cittadine e che porta la Toscana ad allinearsi ai grandi paesi europei che già da tempo hanno adottato il numero unico per le emergenze”.
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Rider, in commissione sanità della Toscana legge tutela e sicurezza lavoro
“Proseguiamo nell’analisi e nella raccolta di suggerimenti per individuare le misure tecniche che permettano alla proposta di legge di assicurare strumenti efficaci”. Così il presidente della commissione Sanità e politiche sociali Enrico Sostegni (Pd) ha commentato i lavori che hanno impegnato nei giorni scorsi la commissione sulla proposta di legge “Disposizioni per la tutela e la sicurezza del lavoro dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali”, di iniziativa del presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Sono state ascoltate le organizzazioni sindacali e nei prossimi giorni saranno analizzati spunti e proposte di emendamenti per andare, nella riunione della prossima settimana, verso la conclusione dei lavori.
La proposta di legge interviene in tema di tutela e sicurezza del lavoro, su cui la Regione esercita potestà legislativa concorrente, ferma restando la competenza legislativa statale in materia di ordinamento civile per la regolazione dei rapporti di lavoro. Si prevede, tra le altre cose, un progetto di analisi e valutazione dei rischi che porti all’elaborazione di un documento tecnico di valutazione dei rischi dei lavoratori organizzati mediante piattaforme digitali. L’obiettivo è sperimentare un modello di assistenza che si deve tradurre in una maggior tutela e sicurezza sul lavoro per i “nuovi” lavoratori.
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Impegno per garantire servizi a banda ultra larga ai territori marginali in Toscana
“Garantire la piena connettività alla banda ultra larga a tutti i territori marginali della Toscana è uno degli obiettivi principali dell’azione di governo della Giunta regionale. Ma a fianco a questo, serve digitalizzare completamente e rinnovare la Pubblica amministrazione, perché solo con competenze all’altezza della situazione dentro agli uffici pubblici possiamo fornire servizi di prossimità ai cittadini e mettere in moto l’innovazione delle imprese, anche e soprattutto nelle aree marginali”. Lo ha detto l’assessore alla Semplificazione, Stefano Ciuoffo, nel corso dell’audizione in commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd). Ciuoffo ha ricordato che “i processi di informatizzazione e digitalizzazione del territorio sono strategici. E ne abbiamo avuto dimostrazione in questi tempi di Covid, che hanno messo in mostra le criticità ma che, allo stesso tempo, hanno funzionato da straordinario acceleratore in questa direzione”. L’opera di posa della fibra ottica per la copertura della Toscana, attraverso l’intervento di Open Fiber che si è aggiudicato un bando promosso dalla Regione, è in corso da anni e dovrebbe giungere a conclusione tra il 2021 e il 2022. “Una serie complessità, anche per il fatto che si è trattato del primo grande intervento di costruzione di una infrastruttura di digitalizzazione di natura pubblica – ha spiegato l’assessore – ha un po’ rallentato i piani originali. Dal 2011, comunque, si sta procedendo anche agli interventi in diverse aree interne e marginali della regione, e in altre zone si procederà a breve”. Nel frattempo, il Covid, che ha spinto in alto la domanda di connettività per i problemi legati allo smart working, alla Dad e ai bisogni di comunicazione delle imprese, ha convinto anche alcuni operatori privati a investire in quelle aree prima giudicate a fallimento di mercato.
Accanto all’intervento di Open Fiber, la Regione, con risorse proprie, è intervenuta direttamente per la realizzazione di connettività a banda ultra larga in cinque Comuni marginali: Castel del Piano, Monterotondo Marittimo, Roccastrada, Pomarance e San Marcello Piteglio. I servizi, in toto o in parte, sono ad oggi attivabili in tutti i Comuni, fatta eccezione per San Marcello, “dove si sono riscontrate numerose problematiche, ora superate in accordo con la Soprintendenza, il che consentirà a breve la partenza dei lavori anche in quell’area”.
Durante la pandemia, la Regione ha pubblicato inoltre due diversi bandi “per dare un supporto alle scuole e agli studenti nell’erogazione e fruizione della Dad”. Alle scuole sono stati destinati 2milioni per la dotazione di connessione a banda ultra larga, mentre agli studenti sono stati destinati 500mila euro per dotarsi di strumenti quali Pc e tablet, in modo da poter seguire le lezioni e restare connessi con i compagni di classe.
L’assessore Ciuoffo ha ricordato anche il bando, in applicazione di una misura nazionale, per l’assegnazione dei vaucher per la connettività delle famiglie con reddito Isee inferiore a 20mila euro annui. “In prima lettura, lo avevamo riservato solo alle aree interne – ha detto – ma si è rivelata una scelta non ben calibrata, perché il disagio delle famiglie non è dettato solo per posizione geografica di residenza, ma anche per la posizione di reddito. Insomma, le periferie delle città non sono dissimile, da questo punto di vista, dalle aree marginali. Perciò abbiamo modificato i termini del bando e ora sembra che la misura stia decollando”.
Infine, Ciuoffo ha richiamato il problema delle coperture della telefonia mobile, particolarmente sentito nelle aree interne, rurali e marginali della Toscana, e che si aggravano in momenti di forte nevicate e gelate come avvenuto nello scorso inverno. “C’è bisogno di maggiore connettività radio – ha detto – e per questo abbiamo sollecitato, insieme con l’Anci, i gestori dei servizi, che si sono resi disponibili al dialogo”.
“L’assessore ci ha fornito un quadro molto completo della situazione, degli interventi in corso e dei problemi aperti – ha commentato il presidente Marco Niccolai – e questo ci permetterà di fornire, nei prossimi atti della commissione, indirizzi puntuali”. Niccolai ha poi sottolineato che, nonostante gli sforzi fatti, “le sollecitazioni che ci arrivano dai cittadini riguardano proprio la posa della banda ultra larga e la telefonia mobile”. Proprio la mancanza di copertura della telefonia mobile, ha ricordato citando l’esempio di un agriturismo, può determinare il fallimento di un’impresa “che resta scoperta dal servizio e non può ricevere prenotazioni e non può garantire ai clienti di restare in contatto con il mondo”.
La vicepresidente Luciana Bartolini (Lega) si è detta d’accordo con l’idea che “serva rinnovare la Pubblica amministrazione per rinnovare anche il mondo delle imprese” e ha sottolineato, riferendosi alla campagna vaccinale in corso, che i problemi di connettività o di saper usare gli strumenti digitali “non riguarda solo gli ultraottantenni ma anche fasce di popolazione più giovani”. Prioritari, per Bartolini, gli investimenti nei territori, soprattutto quelli marginali, rurali e montani, “perché servono ai cittadini e alle aziende”.
Mario Puppa (Pd), riferendosi al Pnrr, ha detto di aver apprezzato il superamento “di quanto era previsto nella prima stesura, quando si prevedeva di destinare alla digitalizzazione solo l’uno per cento delle risorse”. Il consigliere, ricordando che “le infrastrutture servono, perché se non ci sono si rischia di fermare i progetti per lo sviluppo dei territori marginali”, ha sottolineato la necessità di valutare se serva un intervento di modifica alla legge 68/2011 sulla governance delle Unione Comuni.
“Serve una forte digitalizzazione della sanità”, ha detto Donatella Spadi (Pd), spiegando che in questo modo anche i piccoli ospedali territoriali potrebbe essere in grado di fornire servizi oggi non fruibili.
In conclusione dei lavori l’assessore Ciuoffo ha assicurato che raccoglierà “le molte sollecitazioni emerse” e si è detto d’accordo sulla necessità di aprire una riflessione sulla legge 68. Riguardo alla sanità, “si tratta di un mondo a parte, perché è il settore sanità che gestisce anche la propria digitalizzazione, ma la Giunta farà la sua parte”. Infine, sul tema della telefonia mobile ha invitato a riflettere sulla questione delle antenne. “In Toscana abbiamo norme che prevedono la più bassa ammissibilità di campi magnetici d’Italia e l’Italia, a sua volta, la più bassa d’Europa. Se cambiassimo questi limiti, senza installare alcuna antenna in più, miglioreremmo la connettività del 7 – 8 per cento”.
(ITALPRESS)

