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Cultura, una strategia per il rilancio in Toscana

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Continua a ritmo serrato la campagna di ascolto della V Commissione, guidata da Cristina Giachi (Pd), con il mondo della cultura e dell’arte. Questa mattina, giovedì 11 febbraio, sono stati auditi alcuni operatori teatrali, in merito alla riapertura dei teatri; il coordinatore delle Residenze artistiche toscane, per presentare l’ambito delle attività; la direzione regionale “Istruzione e formazione” per un focus sull’azione “Leggere: Forte!”.
Daniela Morozzi, Anna Meacci e Chiara Riondino hanno puntato l’accento sul “silenzio colpevole, disumano e irragionevole calato sul mondo della cultura” per dire, con voce forte e decisa: “noi siamo urgenti e siamo in grado di leggere il tempo che stiamo vivendo”, se le Istituzioni ripenseranno la politica culturale e sociale, cambiando approccio mentale nei confronti di chi fa arte, ovvero abbandonando la favola della formica e della cicala, per dar vita ad un tavolo permanente, per pensare a ristori, bandi adeguati e mirati, capaci di arrivare anche alle più piccole realtà, da sempre protagoniste nel tessuto sociale.
Un grido raccolto subito da Cristina Giachi: “Sono orgogliosa di presiedere la commissione Cultura, nuovamente istituita in questa Legislatura, convinta che la cultura sia medicina, nutrimento, strategia e lavoro”. In tale contesto, come spiegato dalla presidente, si inserisce la proposta, attraverso la mozione 80 depositata e non ancora votata, che invita le istituzioni regionali ad adoperarsi nei confronti di quelle nazionali, per poter rendere detraibili le spese culturali. “Ecco perché raccogliamo tutti gli impulsi e i suggerimenti dai protagonisti di questo variegato mondo, per tradurli a livello regionale, confrontandoci tra noi, e con il presidente della Giunta Eugenio Giani, che ha in mente di dar vita agli Stati generali della Cultura, a partire dai quali potrebbe essere istituito un tavolo permanente di confronto”. Un impegno che è stato accolto anche dalla vicepresidente Luciana Bartolini (Lega): “Mi ritrovo felicemente in questa commissione e con piacere sto scoprendo un mondo ricco e pieno di risorse – ha affermato – non mancherà il mio impegno nel tradurre in pratica le richieste che arrivano da tutti gli attori del sistema”. I lavori sono quindi proseguiti con Renzo Boldrini, coordinatore delle Residenze artistiche toscane, che ha presentato una realtà, frutto della legge 21/10, che affonda le radici negli anni Settanta, e racconta una storia di prossimità e abitabilità, grazie a imprese teatrali che collaborano con i comuni e contano in Toscana un patrimonio di oltre 200 teatri. Tanti luoghi che parlano direttamente con bambini, giovani e famiglie, ovvero con un pubblico fragile, guardato con favore proprio dalle Residenze. Da qui la richiesta di continuare a sostenere e potenziare tale patrimonio, estendendo la rete su tutto il territorio regionale, ricostruendo insieme il patrimonio di relazione con il pubblico. “Sarà nostro compito garantire il mantenimento del primato di innovazione di questo pezzo importante di storia culturale del nostro territorio”, ha assicurato Giachi.
La carrellata di audizioni si è quindi chiusa con la dirigente del settore Educazione e Istruzione, Sara Mele, che ha illustrato l’iniziativa “Leggere: Forte!”, definendola una vera e propria “azione di sistema che la Regione Toscana intende portare avanti”. L’obiettivo è quello di introdurre l’ascolto della lettura ad alta voce, a partire dal nido fino alla scuola secondaria di secondo grado; uno strumento per innalzare le competenze e garantire un adeguato successo scolastico. Non solo: gli effetti positivi e i benefici di questa azione interessano la sfera cognitiva e motoria.
La presidente Giachi ha annunciato una mozione di sostegno sia all’iniziativa “Leggere forte” che alla lettura silenziosa e personale a scuola per tutti gli studenti toscani.
(ITALPRESS).

Bilancio esercizio 2021 Toscana promozione, parere favorevole

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FIRENZE (ITALPRESS) – Parere favorevole a maggioranza al bilancio di esercizio 2021 dell’Agenzia Toscana Promozione turistica. La proposta di delibera, che è stata illustrata questa mattina in commissione Sviluppo economico, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), ha ricevuto il parere favorevole del Partito democratico e l’astensione di Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle. L’agenzia svolge attività di promozione turistica attraverso l’organizzazione diretta di iniziative e la partecipazione a progetti di promozione anche di altri soggetti pubblici sia a livello nazionale che internazionale.
A illustrare attività e bilancio dell’ente, il direttore Francesco Palumbo, che ha subito ricordato le linee di indirizzo della Regione: dare avvio al testo unico del turismo, che organizza la Toscana in 28 ambiti territoriali con “Tuscany together”, promuovere il turismo sostenibile e sviluppare il turismo on line. Palumbo ha ribadito l’importanza di ‘Tuscany together’. “Siamo la prima regione in Italia – ha detto – che pianifica e programma con i 28 territori, attraverso una piattaforma digitale, uno strumento trasparente, certo, continuo e costante. Questo significa acquisire informazioni dai territori, programmare in modo condiviso, fare promozione trasparente e capire i fabbisogni di ogni luogo”.
Il direttore ha parlato di un “piano 2021 flessibile, pronto per diversi scenari possibili e ancora dedicato ai flussi turistici domestici e di medio raggio” e di “52 prodotti turistici della Toscana da indirizzare ai vari target di domanda.” Sul fronte delle imprese, sono stati ascoltati 1.500 operatori, per definire prodotti e mercati di riferimento. In questo periodo Covid, come spiegato da Palumbo, i “prodotti più richiesti sono territorio, enogastronomia e relax insieme al prodotto classico culturale. Il balneare, invece, si posiziona al centro: se ne può quindi migliorare la capacità attrattiva”, mentre le “terme sono abbastanza sviluppate dal punto di vista di competitività, ma ancora poco attrattive”. Da questi 52 prodotti emergono poi 7 temi di viaggio tra i quali “smart working e lunga permanenza con turisti che si fermano per qualche mese”, “cultura degli eventi e creatività con spettacoli, quindi la promozione della Regione come luogo dinamico”, il terzo è “il ritorno ai borghi”, poi “al mare in Toscana”, “Firenze e le città d’arte, il prodotto che ha più sofferto”, “disconnessione, ricarica e natura con attività all’aria aperta, un prodotto che va molto forte” e infine, “il termale inteso come new wellness e relax”.
La campagna 2021 sarà quindi sempre Toscana rinascimento senza fine, articolata però sui 7 temi, così da facilitarne la commercializzazione, e centrata su sostenibilità e digitale, i temi di competitività assoluta per i prossimi anni. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è adesso quello di implementare ‘Tuscany together’, per migliorare la programmazione turistica, adattandola al periodo e individuando i brand della Toscana noti a livello nazionale e internazionale”. Tra le attività importanti ricordate ci sono i digital labs, per aggiornare gli operatori sui trend che si stanno sviluppando, e iniziative come il “Lujo” la fiera sul lusso, “le vie di Dante”, “la Toscana degli eventi”.
In conclusione Palumbo ha parlato dei numeri. I contributi dalla Regione per l’attuazione del piano operativo dell’Agenzia per il 2021 ammontano a “ 6milioni e 334mila euro, di cui la stima per i ricavi da prestazione terze è di 350mila euro”. “Le risorse complessive – continua – ammontano a 13milioni e 174mila euro per il programma di promozione turistica. Quelle trasferite per il personale, invece, sono pari a un milione e mezzo e quelle per il funzionamento 600mila euro”. Il valore della produzione, registra un decremento del 7,75 per cento rispetto al preventivo 2020, passando da 16milioni 296mila euro a 15milioni e 33mila euro. Il decremento è riconducibile ai minori contributi assegnati per l’attuazione del programma di attività nell’esercizio 2021 rispetto al precedente. I costi della produzione stimati per l’annualità 2021 ammontano a poco più di 15milioni e 33mila euro. La voce registra una diminuzione del 7,75 per cento, in linea con la riduzione stimata nel valore di produzione.
La presidente Bugetti ha chiuso la commissione ribadendo che “il turismo continua a rimanere uno dei settori più in difficoltà” e ha evidenziato la necessità “di lavorare anche su un terreno nuovo in modo da cogliere più opportunità possibili”.
(ITALPRESS)

Parco Maremma, via libera a bilancio esercizio 2019

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FIRENZE (ITALPRESS) – Via libera a maggioranza del Consiglio regionale della Toscana al bilancio di esercizio 2019 del Parco regionale della Maremma. La proposta di deliberazione, illustrata in Aula dalla presidente della commissione Ambiente, Lucia De Robertis (Pd) ha incassato il voto favorevole della maggioranza.
Astenuti Movimento 5 stelle e Lega, contrari Fratelli d’Italia e Forza Italia. Il bilancio d’esercizio 2019 si chiude con un utile pari a 519,09 euro. Il margine operativo diminuisce leggermente passando da 58mila 955,01 a 57mila 675,52 euro. Il valore della produzione è pari a 2milioni 16mila 274,66 euro (in leggero decremento rispetto all’esercizio precedente attestato a 2milioni 46mila 337,25 per effetto di minori contributi in conto esercizio e finalizzati per progetti da altri enti pubblici). Dall’analisi dello stato patrimoniale si evidenzia che totale dell’attivo e del passivo al 31 dicembre 2018 è pari a 2milioni 168mila 800,74 euro, in leggera diminuzione rispetto all’esercizio precedente (2milioni 194mila 198,91). Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 è pari a 652mila 13,72 euro ed è costituito da un fondo di dotazione (343mila 915,10), riserve (287mila 313,03), donazioni e lasciti (20mila 266,50) e utile di esercizio (519,09).
I debiti diminuiscono rispetto all’esercizio 2018 passando da 204mila 686,48 a 120mila 714,06. Si tratta di debiti di natura commerciale tipicamente a breve termine e senza significativi costi di transazione. La voce che registra la maggiore diminuzione è quella relativa ai debiti nei confronti dei fornitori. Dal confronto con i dati del preconsuntivo economico emerge un risultato economico d’esercizio in buona sostanza in linea con il bilancio d’esercizio. Rispetto al preconsuntivo il risultato ottenuto è lievemente minore (- 121,61) per un ammontare pari a 519,09 euro. Rispetto ai dati del preconsuntivo diminuiscono in particolare i ricavi e ci si riferisce allo scostamento in termini negativi dei costi sterilizzati che è legato alla realizzazione degli investimenti finanziati dai contributi in conto capitale e rappresentato dalla quota degli stessi a copertura delle quote di ammortamento.
Inoltre, lo scostamento in termini negativi nei contributi è dovuto principalmente ai ricavi finalizzati su progetti che sono stati imputati per la parte correlata ai costi.
Per quanto riguarda i costi, invece, lo scostamento nella spesa per acquisto di beni è più che compensato dalla spesa per acquisto di servizi e l’incremento della spesa del personale è dipeso dalla presa in servizio di un guardiaparco la cui procedura di mobilità si è conclusa nel corso dell’esercizio 2019. Dalla relazione illustrativa emerge che il costo del personale ammonta per il 2019 a 910mila 704,91euro in misura inferiore rispetto al dato rilevato nel bilancio d’esercizio 2016 (943mila 370,87). Nel corso del 2019 sono stati conferiti due incarichi individuali di lavoro autonomo per un importo totale di 29mila 474 euro. Il compenso previsto per gli organi del Parco è in linea con la normativa regionale. Il processo di dismissione delle partecipazioni si è concluso a fine dicembre 2017. Nel corso dello stesso anno, si è conclusa la trasformazione del Consorzio Polo Universitario in “Fondazione Polo Universitario Grossetano” senza scopo di lucro con finalità di natura culturale e scientifica, quindi in linea con le finalità del Parco.
Gli investimenti del triennio 2019-2021 ammontano a 220mila 964,71 su 409mila 434,28 euro programmati. Gli interventi riguardano l’acquisto di attrezzature varie, la realizzazione di recinzioni, la manutenzione straordinaria di immobili, la realizzazione di itinerari turistici sostenibili classificati come fabbricati e l’acquisto di attrezzature varie.
(ITALPRESS).

Consiglio regionale Toscana sostiene i lavoratori dello spettacolo

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“Questa proposta di legge, nata trasversalmente nell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, e che ha ottenuto l’unanimità anche in commissione Cultura per approdare all’aula, è un segnale importante per i lavoratori dello spettacolo”. Così la presidente della commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali del Consiglio Regionale Toscana, Cristina Giachi (Pd), sulla proposta di legge recante “Misure di sostegno ai lavoratori autonomi dello spettacolo a seguito emergenza Covid-19”. “Il testo potrà essere oggetto di miglioramenti in sede di approvazione in aula – ha affermato – ma abbiamo ritenuto fondamentale farlo procedere decisamente verso l’aula per dare un messaggio significativo a questa categoria di professionisti, messi a dura prova dalla pandemia; benché la somma non sia ingentissima è indicativo che il Consiglio regionale abbia deciso di destinare il proprio avanzo di bilancio a questi lavoratori”, ha concluso la presidente.
La proposta di legge, di iniziativa dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, ha come obiettivo il sostegno dei lavoratori autonomi dello spettacolo, fortemente penalizzati dalla perdurante interruzione delle attività di spettacolo, determinatasi a seguito della pandemia. La proposta, composta da 7 articoli, prevede interventi una tantum, a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, anche a fronte di iniziative culturali per la valorizzazione dell’identità toscana. I beneficiari, che potranno ottenere contributi nel limite massimo di 2mila euro ciascuno, saranno individuati mediante un avviso pubblico, previa deliberazione di indirizzo dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana, che dovrà individuare le tipologie dei beneficiari mediante i relativi codici Ateco, le modalità per l’accesso al contributo, la quota e i criteri da adottare per individuare le premialità delle proposte. La dotazione finanziaria è pari a 1milione di euro, con affidamento dell’istruttoria delle domande di concessione di contributo a Sviluppo Toscana Spa, per un costo complessivo di 50 mila euro.
(ITALPRESS).

Contributi alle strutture di accoglienza per persone fragili in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – Garantire contributi alle strutture di accoglienza per persone fragili, per la gestione dell’emergenza pandemica. Lo chiede una mozione, che vede come primi firmatari Gabriele Veneri (FdI) e Marco Casucci (Lega) e che è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana con voto favorevole all’unanimità.
L’atto ricorda che in Toscana esistono circa 200 strutture, tra onlus, associazioni, fondazioni e comunità, che si occupano di circa 800 persone fragili e disagiate e che hanno dovuto sostenere costi enormi, dal marzo 2020, per rispettare i protocolli sanitari e igienici. Per questo impegna la Giunta regionale ad adoperarsi affinchè queste strutture possano ricevere dalla Regione Toscana contributi a sostegno economico, alla stregua di quelli erogati a Rsa e Rsd durante i periodi di emergenza straordinaria; la impegna, inoltre, a provvedere affinchè si effettuino “screening totali con tamponi cadenzati gratuiti a operatori e ospiti” e a intervenire affinchè gli eventuali malati di Covid-19 all’interno di queste comunità possano essere accolti in alberghi sanitari o Covid-hotel creati ad hoc.
(ITALPRESS).

Rifiuti radioattivi in Toscana, mozione unanime per dire no

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La mozione votata in Aula all’unanimità, è la sintesi di quattro atti per dire no al deposito di rifiuti radioattivi in Toscana, presentati rispettivamente dai gruppi di Italia Viva, Lega, Partito democratico e Fratelli d’Italia.
“A seguito della conferenza dei capigruppo in cui mi era stato dato mandato di cercare una soluzione comune – ha detto in Aula il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – abbiamo predisposto un documento unitario per dare ancora più forza al presidente Giani nel momento in cui discuterà del tema col governo”. “Esprimiamo – continua Mazzeo – netta contrarietà rispetto all’individuazione da parte di Sogin del territorio tra i comuni di Pienza-Trequanda, in provincia di Siena, e Campagnatico in provincia di Grosseto, tra le possibili aree potenzialmente idonee ad ospitare rifiuti radioattivi italiani di media e bassa radioattività”.
Nell’atto si impegna la Giunta regionale a “continuare e ad esprimere con nettezza tale contrarietà in tutti i luoghi deputati” e “a fornire ai comuni interessati, in tutti i passaggi procedimentali, ogni supporto utile al fine di sostenere con la massima efficacia la posizione di contrarietà all’individuazione dei siti in oggetto”.
“Credo – ha concluso Mazzeo – che questa sia una battaglia che l’assemblea legislativa fa bene a fare tutta insieme, per dare il senso di quella che sarebbe una ferita che la nostra terra potrebbe subire, specialmente quei territori che hanno un impatto turistico e ambientale così importante”.
(ITALPRESS)

Toscana, Mazzeo “Per futuro serve scatto fantasia e anche un po’utopia”

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In poco più di due mesi il Consiglio regionale della Toscana ha tenuto 14 sedute di aula (contro le 24 svoltesi dal 1 gennaio al 30 luglio 24); 32 le sedute di commissione, nonostante il loro insediamento sia avvenuto poco più di un mese fa. Il tasso di presenza dei consiglieri regionali ai lavori dell’Aula è stato pari al 99,1%, con sole 5 assenze a fronte delle 560 presenze esigibili. Nella conferenza stampa di fine anno, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, condensa in questi numeri il bilancio dei primi mesi di lavoro della XI legislatura (‘La democrazia in Toscana non si è fermata nonostante il Covid’, sintetizza) e al tempo stesso lancia quattro linee di lavoro, le chiama “suggestioni”, per immaginare la Toscana del futuro. Al suo fianco anche il vicepresidente Marco Casucci, in rappresentanza di tutti gli altri membri dell’Ufficio di presidenza del Consiglio.
“La prima suggestione sulla quale saremo impegnati sarà il Tavolo per il Recovery Fund”, dice Mazzeo. Il tavolo, al quale siederanno Anci, Upi, il presidente Giani e il suo delegato Anselmi, il presidente della Commissione Europa Gazzetti, le imprese, i sindacati e il Terzo Settore, per definire le priorità toscane. ‘Perché se c’è condivisione – spiega Mazzeo – poi le opere si concludono più velocemente’.
Il secondo obiettivo è la digitalizzazione del Consiglio regionale, per andare oltre la capacità di funzionare in modalità mista, come fatto in questi primi due mesi, e “farlo diventare il consiglio regionale più innovativo d’Italia, facendo investimenti per migliorare il lavoro e l’accessibilità degli atti”. Entro i primi sei mesi del 2021 dovrebbero essere completate le nuove infrastrutture digitali per la gestione dell’aula e degli atti per giungere poi, a settembre, a un anno dall’insediamento, ad avere un’aula rinnovata, più tecnologica e multimediale. “L’idea di fondo – spiega Mazzeo – è che il Consiglio debba essere una casa aperta a tutti i toscani, anche grazie alle nuove tecnologie, sia per dare voce a chi non ha voce, sia perché un principio fondamentale della democrazia è la conoscenza. I consiglieri devono conoscere per deliberare al meglio e i toscani devono poter sapere, vedere e conoscere cosa fa il consiglio regionale e ogni singolo consigliere”.
Altra linea di impegno, “la Commissione di idee per la Toscana del 2050 – aggiunge il presidente, – perché l’emergenza sanitaria non deve impedirci di riprendere in mano il binocolo per provare a vedere la toscana del futuro, le cui basi le metteremo nei prossimi due o tre anni e per definire il quale non basta la normale dialettica con esecutivi, nazionale e regionale, ma serve uno scatto di fantasia e anche un po’ di utopia”. “Da quello che faremo oggi – spiega ancora – dipenderà la toscana nel 2050; gli investimenti che scegliamo ora determineranno il livello di sviluppo e di giustizia sociale di domani”. Per definire questa piattaforma, Mazzeo proporrà la costituzione di una commissione con i tre rettori delle università toscane più i direttori di Sant’Anna, Normale e Imt “che ci aiutino a individuare scienziati e filosofi, economisti e operai, imprenditori sportivi e botanici, metà donne e metà uomini, anche giovanissimi, per dare vita a un organismo fuori dalla logica dei partiti, a una squadra di esperti che, mentre la politica si occupa dell’oggi e del domani, pensi al dopodomani”. E cita alcune domande da sciogliere: “In che case vivremo? Come comunicheremo? Da dove arriverà l’energia di cui avremo bisogno?”.
E aggiunge: “Nessuno, trent’anni fa, immaginava il turismo low cost o il nuovo terziario avanzato fondato sulle app. Insomma, oggi i nuovi lavoratori come i riders non hanno diritti perché nessuno si immaginava che potesse nascere un lavoratore che porta il cibo a casa con una bici e viene contattato e pagato tramite una app che ha nel cellulare, ma di certo oggi a quel lavoratore vanni dati i diritti classici come ferie, riposo, orario, malattia, maternità, ammortizzatori sociali, pensione, ) che vanno affiancati a nuovi diritti, come quello di non essere tracciabile continuamente dal datore di lavoro. Ma questo è l’oggi e la domanda è: siamo in grado di ipotizzare il domani?”. Per questo, continua, “la politica deve essere in grado di liberarsi dalla schiavitù del momento e di riprendersi la capacità dei tempi lunghi. Io immagino una toscana più verde, più rosa e più giovane, che sia piena di eccellenze non solo per la sua storia e il suo patrimonio ma anche nell’innovazione”.
Il terreno di partenza, però, è proprio il patrimonio di eccellenze che la Toscana, già oggi, può vantare. Si tratta, ed è questa la quarta suggestione che Mazzeo mette sul tavolo, di utilizzare le eccellenze per valorizzare l’identità toscana. “Lavorare nel 2021 per perseguire questo obiettivo – spiega – è quanto ho chiesto all’Ufficio di presidenza, dopo aver licenziato le tre leggi finanziate sui ristori. Perché la storia del nostro territorio, ed è bene sottolinearlo, è fatta di un patrimonio enorme non solo culturale e artistico, ma anche della sua capacità di far nascere idee, progetti e sviluppare eccellenze. Proprio questa sua capacità deve servire a progettare la Toscana di dopodomani, fatta di una comunità che, cosciente della propria tradizione, abbia la voglia, il coraggio e anche le competenze per scommettere sul domani”. Alcuni progetti sono già delineati. Intanto, il Consiglio promuoverà un salone in cui rappresentare il genio toscano, per valorizzare le eccellenze esistenti. In secondo luogo, il Consiglio dovrà aprire sempre più le sue porte, Covid permettendo, a cittadini, studenti e scuole per farsi conoscere e mettersi a loro disposizione. Infine, il Consiglio dovrà essere una casa di vetro, “con un maggiore protagonismo di tutti i consiglieri, una rinnovata comunicazione di quello che qui dentro viene fatto e la possibilità, per tutti gli uffici e i dipendenti, di poter essere valorizzati per quello che possono dare all’Ente”.
Mazzeo inoltre ricorda che il Consiglio regionale figura tra le PA che pagano più velocemente (in media in 15 giorni contro i 30 o più di altre amministrazioni), che pone particolare attenzione alla programmazione e che ha uno dei bilanci gestionali tra i più avanzati d’Italia. Questo – conclude – ci dà un quadro molto preciso di responsabilità e ci dice che tenere sotto controllo i conti ci offre la possibilità di fare velocemente economie e riutilizzare velocemente l’avanzo per finanziare leggi consiliari”.
“Abbiamo avuto e avremo un compito gravoso, perché stiamo attraversando la crisi più dura e difficile del dopoguerra – dice il vicepresidente Marco Casucci. – Il nostro dovere è quello di agire responsabilmente, pur nelle diversità delle idee. E infatti, con responsabilità, abbiamo prodotto leggi importanti, venendo incontro a categorie che erano rimaste escluse dai ristori nazionali. Abbiamo di fronte a noi, e dobbiamo sfruttarla meglio, una grande occasione per realizzare una regione forte, vicina ai cittadini e capace di affrontare le sfide per il futuro”.
Infine, il presidente Mazzeo rivolge un augurio di buon lavoro ai giornalisti, “che pur in un contesto difficile hanno garantito l’informazione ai cittadini”, un ringraziamento all’Ufficio di presidenza, ai consiglieri e alla struttura del Consiglio regionale, “che non si sono sottratti alle loro responsabilità nonostante le difficoltà, anche logistiche”, e un augurio di buon anno ai cittadini, ai quali rinnova “l’invito a comportamenti responsabili per limitare il contagio della pandemia”. In questo contesto, aggiunge, “un augurio speciale e caloroso voglio rivolgere al consigliere Iacopo Melio, che è ancora ricoverato in ospedale: ti aspettiamo in quest’aula, perché vederti qui sarà il segno che il virus è stato sconfitto e perché sappiamo che potrai garantire al Consiglio un grande contributo di idee”.
(ITALPRESS).

1,5 mln risparmio del bilancio aI lavoratori dello spettacolo in Toscana

FIRENZE (ITALPRESS) – “Non appena insediati ci eravamo posti un obiettivo politico, trovare risorse proprie del Consiglio Regionale, con tagli e risparmi anche sui costi della politica, per dare una mano a chi è in difficoltà economica a causa della pandemia e che non ha avuto sostegni adeguati. Siamo quindi soddisfatti di essere riusciti in soli due mesi ad arrivare a 1,5 milioni di risparmi che si traducono ora in altrettanti aiuti ad alcune tra le categorie più colpite”. Così i membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale – il presidente Antonio Mazzeo, i due vicepresidenti Marco Casucci e Stefano Scaramelli, i segretari Federica Fratoni e Diego Petrucci – spiegano il provvedimento, suddiviso in tre distinte proposte di legge, approvato nell’ultima seduta dell’anno dell’Ufficio di presidenza con cui vengono ripartiti i risparmi sul bilancio del Consiglio regionale, già anticipati lo scorso 12 novembre, a sostegno di alcune delle categorie più colpite dalla crisi economica prodotta dall’emergenza sanitaria. I provvedimenti passano ora all’approvazione del Consiglio regionale.
Dopo gli interventi a favore di società sportive dilettantistiche e guide turistiche, l’Assemblea legislativa della Toscana, quindi, corre in aiuto di altre categorie colpite dalla pandemia: ai lavoratori dello spettacolo è destinato 1 milione per sostenere le partite Iva che operano in modo continuativo in Toscana; alla promozione e diffusione dell’accoglienza turistica delle Pro Loco sono destinati 250mila euro; mentre i maestri di sci potranno contare su 200mila euro di contributi.
“Sono particolarmente soddisfatto di questa decisione e ringrazio i membri dell’Ufficio di Presidenza perchè fin dall’inizio della legislatura, quando ci siamo chiesti come sostenere chi non aveva ricevuto aiuti, abbiamo lavorato insieme per costruire proposte unitarie”, dichiara il presidente Mazzeo. “Penso – continua – che anche questo sia un segnale di attenzione che questa Assemblea vuole dare alle cittadine e ai cittadini della Toscana. Un gesto di apertura all’esterno. Vogliamo rendere questa istituzione sempre più vicina ai territori e alla società, farne una casa di vetro, aperta e accessibile. Uno strumento, insomma, per dare voce a chi voce non ha”.
(ITALPRESS).

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