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Parchi pubblici in Toscana in memoria delle vittime Covid

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Per non dimenticare coloro che hanno perso la vita a causa del Covid-19, il Consiglio regionale della Toscana ha deciso di farsi promotore per l’intitolazione di parchi, giardini e spazi pubblici alle vittime della pandemia. L’invito, rivolto alle province e ai Comuni della Toscana è sostenuto anche dalle associazioni del territorio. La presidente della Commissione Cultura Cristina Giachi (Pd) ha spiegato la condivisione del gruppo Pd,“dopo un lavoro di emendamento e di aggiunta al testo, che tiene conto di quanto è stato già fatto ai fini della costruzione di una memoria collettiva. Un po’ come si faceva nell’antichità con gli annali, vorremmo che ci fosse segno della presa d’atto del valore della memoria. Si sono già tenute diverse iniziative in molti territori della nostra regione, ci sono state mostre, tutto il sistema di produzione dell’arte contemporanea ancora attivo si è dato molto da fare”.
(ITALPRESS).

Centrale unica 112, Mazzeo “Strumento utile per tutti in Toscana”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Oggi si realizza un sogno che abbiamo raggiunto tutti insieme, ora abbiamo uno strumento di coordinamento e filtro per tutte le chiamate di soccorso e che così ci permette, in maniera più efficace e in tempi più brevi, di aiutare velocemente tutte le persone che si trovino in difficoltà”. Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, saluta l’inaugurazione della centrale unica del 112, alla quale è intervenuto questa mattina a Firenze. “Questa occasione ci dà il senso della direzione di marcia che dobbiamo perseguire – ha aggiunto Mazzeo -. Da qui il vivo apprezzamento che da presidente porto a nome di tutto il Consiglio regionale per quello che considero un regalo da parte della Regione Toscana e dello Stato, attraverso la Prefettura di Firenze, a tutti i cittadini toscani”.
(ITALPRESS).

Porti, via libera al bilancio 2019 dell’Autorità regionale toscana

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FIRENZE (ITALPRESS) – Il bilancio di esercizio 2019 dell’Autorità portuale toscana ha incassato il via libera della commissione Ambiente del Consiglio regionale presieduta da Lucia De Robertis (Pd). Il voto ha registrato l’astensione delle forze di opposizione (Lega e Fratelli d’Italia) ed è arrivato a seguito dell’audizione del segretario Fabrizio Morelli che ha illustrato funzioni e compiti dell’ente dipendente della Regione, istituito con apposita legge nel 2012. Sulle attività proprie dell’Autorità portuale, Morelli ha ricordato che svolge funzioni di gestione – intese come progettazione, pianificazione e realizzazione – delle infrastrutture portuali e delle aree demaniali marittime all’interno degli ambiti portuali di Viareggio, Santo Stefano, Marina di Campo e Giglio. Provvede alla manutenzione delle aree portuali, al rilascio e gestione delle concessioni demaniali; progetta, costruisce e cura la manutenzione delle vie navigabili di interesse regionale; esercita la vigilanza e il controllo della funzionalità e della circolazione dei natanti; ha funzioni di ispettorato di porto per le vie navigabili di interesse regionale e locale.
Per quanto attiene al bilancio di esercizio 2019, il segretario ne ha dichiarato l’utile pari a 63mila 596,85 euro – in aumento rispetto all’utile conseguito nell’esercizio precedente che era pari a 31mila 791,82 –  il 20 per cento del quale da destinare a riserva legale per la copertura di eventuali perdite future e il restante 80 per cento da restituire alla Regione. Il valore della produzione (3milioni 754mila 866,99) risulta in aumento del 25,69 per cento rispetto all’esercizio precedente (attestato in 2milioni 987mila 343,72) per effetto, in particolare, dei maggiori contributi per l’attuazione del programma di attività e per maggiori costi sterilizzati da utilizzo dei contributi per investimenti e per ricavi da attività commerciale. I costi della produzione registrano un aumento di circa il 25 per cento rispetto all’esercizio precedente: si passa da 2milioni 934mila 532,54 euro a 3milioni 654mila 680,19 per effetto di aumenti di spesa in particolare per l’acquisto di beni e servizi relativi alle aree portuali vie navigabili e per la gestione commerciale della banchina Lenci-Viareggio (si passa da 649mila 402,24 euro a 1milione 115mila 441,28). Aumenta anche il costo del personale (l’incremento attestato per le 13 unità è del 14,83 per cento), che ammonta complessivamente a 479mla 353,95 euro (+ 61mila 913,74).

Gli ammortamenti risultano pari a 1milione 480mila 879,14, in aumento rispetto all’esercizio precedente (1milione 079mila 873,61), di cui 1milinone 448mila 272,65 sono oggetto di sterilizzazione. Il totale dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale registra un leggero aumento del 2,75 per cento, passando da 10milioni 534mila 580,91 a 10milioni 824mila 219,55. Il patrimonio netto ammonta a 299mila 942,96, in aumento rispetto al 2018 (261mila 779,57). I debiti ammontano a 1milione 256mila 212,45, in “notevole aumento” per effetto dei maggiori debiti verso fornitori rispetto al precedente esercizio, il cui importo era pari a 436mila 649,12 euro. Il dettaglio dei debiti comprende quelli verso la Regione (125mila 739,34); voci di obbligazioni per la fornitura di beni, per i lavori pubblici e per servizi generali (770mila 641,48);  verso altri soggetti pubblici per (160mila 651,60), come i Comuni di Monte Argentario, Viareggio, Isola del Giglio e Campo nell’Elba. I ratei e risconti passivi registrati nell’esercizio 2019 sono pari ad 8milioni 145mila 111,75 euro, in diminuzione rispetto al 2018 quando ammontava a 8milioni 417mila 778,24. Dal confronto con i dati del preventivo si osserva che tanto il valore che il costo della produzione diminuiscono quasi in uguale misura (circa il 38 per cento). La contrazione è dovuta principalmente alla minor imputazione nel bilancio del valore dei contributi per la realizzazione del Piano delle attività e per una minor registrazione del valore dei costi sterilizzati da utilizzo contributi per investimenti rispetto a quanto previsto nel bilancio preventivo 2019. Sullo stato di attuazione degli investimenti si registra, come si legge nella documentazione fornita ai commissari, uno slittamento temporale di alcune opere agli anni successivi rispetto alla programmazione 2019-2021. Rispetto a quello approvato, si rileva un importo maggiore di investimento programmato, pari a circa 600mila euro.

Pari opportunità, dodicesimo rapporto sulla violenza di genere al consiglio regionale della Toscana

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“La violenza di genere, sia nella fase di emergenza sia nelle fasi di ‘normalità’, resta sistemica e trasversale, culturalmente radicata ed è una violazione dei diritti umani tra i più diffusi e gravi”. Così è intervenuta la presidente della commissione regionale Pari opportunità Rosanna Pugnalini alla presentazione del dodicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana che si è tenuto sulla piattaforma zoom regionale e al quale hanno partecipato, tra gli altri, Silvia Brunori dell’osservatorio sociale regionale e le due neo-assessore Serena Spinelli e Alessandra Nardini.
Pugnalini ha poi parlato dell’importanza del rafforzamento delle reti territoriali per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, “vorrei ricordare – ha detto – che la Toscana aveva già una propria legge, la L.59, già dal 2007, quando nel Paese si parlava ancora poco di questa terribile tragedia che è il femminicidio”. E poi i dati, dal 2006 al 2019 in Toscana si contano 117 femminicidi, prima causa di omicidio di donna e negli ultimi dodici mesi, 5 sono le donne uccise per motivi di genere, tre delle quali oltre i 70 anni e nella maggior parte dei casi o esiste una relazione intima al momento del femminicidio oppure si tratta di un rapporto concluso. Nel rapporto poi si traccia una fotografia del sistema di supporto toscano, si ricorda che 24 sono i centri antiviolenza presenti nella regione con una presenza capillare di sportelli territoriali che determina 95 punti di accesso sull’intero territorio regionale. Dal 1010 al 2019 in Toscana sono 26mila e 4 le donne che si sono rivolte a questi centri. La fotografia delle donne che hanno chiesto aiuto nel 2019 è soprattutto di donne italiane tra i 30 e i 49 anni con un titolo di studio superiore. La forma di violenza più diffusa è quella psicologica, sempre presente anche in casi di violenza fisica. Le donne straniere riferiscono maggiormente di violenze fisiche mentre le italiane di stalking.
Pugnalini ha ribadito l’importanza del rapporto annuale che “resta un appuntamento quasi unico nel panorama italiano e permette una migliore valutazione delle politiche che anno dopo anno tutti i soggetti cercano di mettere in campo. Soggetti che collaborano su vari livelli, sociale e sanitario, che vede coinvolti oltre ai centri antiviolenza e alle case rifugio, il codice rosa, le forze dell’ordine e il sistema giudiziario, quello educativo e della formazione e tanti altri soggetti, sia privati che pubblici, fa della nostra regione una delle più all’avanguardia”. Infine, la presidente uscente chiede di porre attenzione alla legge 16 del 2009 sulla cittadinanza di genere e al suo finanziamento e lascia in eredità un appuntamento programmato ma che è stato impossibile realizzare a causa dell’emergenza covid: quello dedicato agli stati generali degli organismi di parità.

Bilancio, la terza variazione illustrata in commissione in Toscana

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E’stata illustrata nei giorni scorsi in commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), la terza variazione al bilancio di previsione 2020-2022, che sarà al centro della prossima seduta del Consiglio regionale.
”E’una variazione significativa, che interessa alcuni settori strategici nell’attività di governo e mette a loro disposizione risorse che devono essere utilizzate entro il 2020 –ha sottolineato il presidente Bugliani, sintetizzando i contenuti delle due proposte di legge che caratterizzano la manovra. –Il settore che registra un risultato importante in termini di risorse è il sistema dello spettacolo, con una serie di fondazioni che vedono messi a loro disposizione oltre sette milioni di euro”. Si tratta della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (3milioni e 200mila euro); della Fondazione Teatro della Toscana, (2milioni e 400mila euro); della Fondazione Festival Pucciniano, (un milione e 120mila euro); della Fondazione Carnevale di Viareggio, (un milione di euro).
“Una parte importante di risorse, quasi 11 milioni di euro, viene messa a disposizione del sistema sanitario toscano, anche e soprattutto per l’emergenza sanitaria, con la necessità di 1500 nuovi posti letto –ha aggiunto il presidente –Per assicurare la copertura integrale degli interventi di diritto allo studio, le risorse vengono aumentate di oltre due milioni e mezzo di euro, mentre, tenuto conto della emergenza sanitaria, altri due milioni e mezzo sono a disposizione della didattica a distanza. Le imprese turistiche potranno contare su oltre un milione di euro”.
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Mazzeo “Carta geografica della Toscana in ogni scuola”

FIRENZE (ITALPRESS) – Una cartina geografica della Toscana in ogni scuola. E’ l’idea del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, nata nel corso del colloquio con il comandante dell’Istituto geografico militare Pietro Tornabene.
L’incontro e lo scambio di opinioni avuto questa mattina, culminato col dono da parte del comandante proprio di una cartina della Toscana realizzata dall’Istituto, ha convinto il presidente dell’opportunità di “accompagnare il percorso di studi degli studenti toscani donando loro la rappresentazione grafica del territorio che abitano”. “Come ben osservato da Tornabene, spazio e tempo sono strettamente legati e connessi. Il primo è la geografia, il secondo la storia. Entrambi devono essere basi fondanti di cultura e conoscenza”.
Il colloquio è stato anche l’occasione per una riflessione sul difficile periodo che tutto il Paese sta attraversando alla luce dell’emergenza Coronavirus. “Quello che stiamo vivendo – ha proseguito Mazzeo – è un periodo drammatico tanto dal punto di vista sanitario che economico. Vedere ristoranti e bar chiusi, interi settori produttivi in sofferenza, fa male e fa ancora più male sapere di non avere risposte certe da dare. Ma laddove possiamo incidere anche in minima parte, ad esempio pensando a un contributo di cultura e conoscenza per i ragazzi delle nostre scuole, credo che sia doveroso da parte delle istituzioni provare a farlo”. “Doveri e diritti devono viaggiare di pari passo, restare legati, e compresi nel loro significato più profondo” ha continuato Mazzeo incontrando la piena condivisione di Tornabene: “Occorre parlare alla gente, limitare i litigi e lavorare allo sviluppo della società”. Questa, a detta del comandante, è una “base fondamentale da consolidare”. “La serietà, quella che mette al centro il dovere e il rispetto dell’altro, così come il dialogo competente” sono stati altri punti toccati dal comandante.
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Mazzeo “Investire in opere strategiche è puntare sul futuro in Toscana”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Il 4 novembre è una data che tocca il cuore di tutti i toscani. Allo straripamento dell’Arno, le vittime e il dramma che ne seguì, si aggiungono la piena di altri affluenti, e penso all’Ombrone, che hanno devastato la nostra regione e che ci hanno consegnato un’eredità pesante: difendere il nostro territorio. A quanto già fatto nel corso degli anni e nell’ultima legislatura, occorre sommare altre importanti iniziative su dissesto idrogeologico e salvaguardia della Toscana tutta. Sono convinto che investire su queste opere sia investire sul nostro futuro”.
Così il presidente del Consiglio regionale toscano, Antonio Mazzeo, celebra il 54esimo dell’alluvione che nella notte tra il 3 e il 4 novembre del 1966 investì Firenze e tutta la Toscana provocando la morte di 35 persone. L’attenzione di Mazzeo alle opere strategiche di messa in sicurezza del territorio è frutto anche della consapevolezza di quanto è stato fatto in questi 54 anni: “Stiamo vivendo un’epoca di profondi cambiamenti climatici e non è un caso se la Toscana, negli ultimi dieci anni, ha investito 100milioni di euro l’anno su questo tema”. Proprio grazie a questi investimenti, e citando lo Scolmatore o il Lago di Roffia, il presidente ricorda: “Qualche mese fa abbiamo scongiurato il rischio di una nuova alluvione a Pisa ed altre città di quella provincia”. “L’impegno è fare ancora di più anche grazie a cantieri, progetti in corso e già finanziati per un totale di oltre 500milioni cui potremo aggiungerne altri 534 da finanziare con il Recovery Fund relativi a interventi già proposti al Ministero e da realizzare entro il 2026”, conclude Mazzeo.
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Mazzeo “Valutiamo azioni sostegno lavoratori spettacoli in Toscana”

FIRENZE (ITALPRESS) – Destinare una parte dell’avanzo di bilancio del Consiglio regionale a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, colpiti dai provvedimenti dell’ultimo Dpcm del governo che per fronteggiare l’emergenza Covid-19 ha disposto la chiusura dei teatri, e promuovere una legge consiliare per la tutela professionale dei rider. Sono gli impegni presi dal presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo, incontrando questa mattina a Firenze i lavoratori dello spettacolo, che in piazza Santissima Annunziata hanno tenuto una manifestazione di protesta contro le misure del Dpcm del governo, e i rider, che invece hanno manifestato in piazza Santa Croce per chiedere più diritti, ora che, più che mai, rappresentano un anello fondamentale della consegna del cibo a domicilio.
Ai lavoratori dello spettacolo Mazzeo ha detto che “l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale valuterà la possibilità di utilizzare parte dell’avanzo di bilancio a sostegno della vostra categoria, così duramente colpita dalle disposizioni sanitarie resesi necessarie a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria”. “La politica ha il dovere di porsi al fianco delle persone e specialmente di categorie di lavoratori come voi rider – ha invece affermato il presidente Mazzeo durante l’incontro in Santa Croce. E ha aggiunto: – Sarà un mio impegno preciso promuovere una legge di iniziativa consiliare per affermare il diritto a una tutela professionale adeguata per la vostra categoria di lavoratori. Il nostro obiettivo, oggi più che mai, deve essere quello di dare diritti a chi non ne ha e un salario che sia dignitoso e rispettoso del lavoro di ciascuno”.
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