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Rifiuti, in aumento la raccolta della plastica

MILANO (ITALPRESS) – Un anno difficile che non ha comunque fermato la macchina italiana della raccolta e del riciclo degli imballaggi in plastica. Questo, in sintesi, il quadro di un 2020 caratterizzato dal fermo di molte attività produttive, da mesi di lockdown ma anche dalla sostanziale tenuta del sistema di gestione dei rifiuti, la plastica in particolare, reattivo e proattivo di fronte ad un prolungato frangente di stress. Lo dimostrano i dati diffusi oggi nel corso dell’Assemblea annuale di COREPLA, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi i Plastica.
In un contesto di generale difficoltà, la riduzione dei consumi di materie plastiche, nel 2020, è stata nel complesso relativamente contenuta, grazie alla consistente crescita del settore medicale e di quello della disinfezione/detergenza, al deciso rilancio dell’alimentare confezionato e a un recupero generalizzato nella seconda metà dell’anno.
Per Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla, “I risultati di questo Bilancio, a fronte di un periodo emergenziale senza precedenti, dimostrano i passi avanti che il nostro Paese ha compiuto nell’ambito della organizzazione di un sistema di raccolta e riciclo degli imballaggi in plastica capace anche di fronteggiare cambi di prospettiva imprevisti e repentini. Si è parallelamente diffusa una più spiccata sensibilità al corretto conferimento di questo tipo di rifiuti, che fa onore all’intera collettività nazionale. Non basta ovviamente. Siamo convinti che negli anni a venire, anche in funzione dei nuovi piani di Rilancio e Resilienza e di una politica economica sempre più improntata ai principi della Transizione Ecologica, sapremo offrire risposte adeguate agli ambiziosi target da conseguire. Noi siamo pronti a mettere a disposizione know-how, competenza ed esperienza perchè i traguardi raggiunti oggi costituiscano solo il punto di partenza per gli obiettivi di domani”.
Il quantitativo complessivo di imballaggi immessi al consumo sul territorio nazionale, per lo scorso anno, è stato stimato in 2.198 kt, con una flessione di circa il 5% rispetto al 2019. In controtendenza a questo dato, la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è cresciuta anche nel 2020: la raccolta conferita ai Centri di selezione, inclusiva di quella di competenza dei Sistemi autonomi, è stata pari a 1.433.203 tonnellate, con un aumento dell’4% rispetto al 2019. Un nuovo record in termini di quantità trattata, che porta l’Italia ad un pro capite medio annuo di 23,7 kg. A guidare la classifica Valle d’Aosta, Umbria e Sardegna, con oltre 32 kg per abitante. Da notare come i risultati della raccolta delle singole regioni si stiano sempre più avvicinando al dato medio nazionale, superando gli enormi divari che sino a tre anni fa caratterizzavano la situazione italiana.
A fronte di 1.914.000 tonnellate di imballaggi in plastica immesse sul mercato e di pertinenza COREPLA nel 2020, il Sistema Italia è riuscito a recuperarne 1.820.270, che corrisponde al 95%, un dato che porta l’Italia sul podio dei paesi europei più virtuosi. Lo scorso anno sono state riciclate 655.393 tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica, prevalentemente provenienti da raccolta differenziata urbana (sono incluse le quantità provenienti dalle piattaforme da superfici private e dai Consorzi autonomi). Alle cifre della gestione consortile, vanno aggiunti i quantitativi di imballaggi in plastica riciclati da operatori industriali indipendenti provenienti dalle attività commerciali e industriali (249.500 tonnellate) per un riciclo complessivo di oltre 900.000 tonnellate.
Sono stati recuperati poi anche quegli imballaggi che ancora non possono essere riciclati; COREPLA ha infatti avviato a recupero energetico 377.807 tonnellate che sono state utilizzate per produrre energia al posto di combustibili fossili. ll materiale avviato da COREPLA a recupero è stato destinato per il 75% a cementifici (43% in Italia e 32% all’estero) e per il restante 25% a termovalorizzazione.
Il servizio di raccolta e riciclo è ormai capillare in tutto il Paese: sono 7.436 i Comuni serviti (94%) con il coinvolgimento del 97% dei cittadini. Il valore economico direttamente distribuito dal Consorzio ammonta complessivamente a 771 milioni di euro, dove la quota di valore principale resta quella destinata ai Comuni e/o convenzionati da loro delegati.
Nel corso del 2020 il corrispettivo riconosciuto da COREPLA ai Comuni italiani o ai loro operatori delegati ha infatti raggiunto i 391 milioni di euro. Quasi 173 milioni sono stati destinati agli impianti che selezionano gli imballaggi dividendo la plastica per polimero e alcuni polimeri come il PET anche per colore, dando così maggior valore al prodotto selezionato.
(ITALPRESS).

Corepla, anche quest’anno il Festival di Sanremo diventa green

SANREMO (IMPERIA) (ITALPRESS) – Inizia oggi il 71° Festival di Sanremo, in una versione inedita a causa del Covid, che ha imposto tante restrizioni, ma non la rinuncia all’importante sodalizio iniziato già lo scorso anno con Corepla. E così anche quest’anno il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in plastica darà un tocco di green alle note del Festival, per sensibilizzazione il grande pubblico sull’importanza di salvaguardare il nostro territorio.
“Sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul rispetto dell’ambiente è una delle mission di Corepla – ha detto Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla – ed è fondamentale per interiorizzare norme virtuose di comportamento sociale e sviluppare un’abitudine consapevole alla raccolta differenziata. Si tratta di una scelta di responsabilità verso il nostro futuro: anche un gesto può fare la differenza e può contribuire a proteggere l’ambiente in cui viviamo, se ripetuto ogni giorno. Con la costante e intensa attività messa in campo, il nostro Paese riesce a recuperare più del 90% degli imballaggi di plastica presenti sul mercato, ma si può sempre fare di più. La nostra presenza al Festival di Sanremo vuole essere un modo per lanciare un messaggio al grande pubblico affinchè tenga sempre presente che cura e rispetto per l’ambiente non sono concetti astratti, ma devono essere costantemente accompagnati da azioni concrete e quotidiane”.
Tre le iniziative messe in campo da Corepla: lo spot radio con la voce di Filippo Solibello, “storico” autore e conduttore di Caterpillar, trasmissione di punta di Rai Radio due, che accompagnerà l’intera gara canora; la campagna video dal titolo “cambia musica, non cambiare le buone abitudini” e il primo “Corepla Song Award”.
In collaborazione con Radio2, ogni giorno, durante la trasmissione Caterpillar, verrà individuato un tema legato all’ambiente e verrà eletta la canzone che nella storia della musica italiana ha meglio rappresentato il tema della sostenibilità nelle sue diverse accezioni. Un premio immaginario che, con l’ironia e l’originalità dei conduttori, nei 5 giorni del Festival stimolerà il dibattito su temi molto attuali, diversi ogni giorno, caratterizzati da 5 filoni tematici: “country”, “riciclo”, “energy”, “mobility” e, l’ultimo giorno, “plastica”. Un modo ironico e divertente per sensibilizzare ancora una volta gli ascoltatori sull’importanza di un’economia circolare e sostenibile e delle buone abitudini quotidiane.
La plastica, poi, è “troppo preziosa per diventare un rifiuto”, e anche il riciclo può essere “musica per le tue orecchie”. Attraverso il materiale che Corepla recupera, infatti, è possibile realizzare un vero e proprio set musicale: dal microfono alla tastiera, dalle cuffie ai dischi in vinile, per rimanere in tema.
(ITALPRESS).

Rifiuti, riciclo plastica in crescita anche durante il lockdown

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2019 sono state immesse al consumo 2.083.880 tonnellate di imballaggi in plastica di pertinenza di Corepla e ne sono state recuperate 1.917.614 tonnellate, pari al 92%. Il 43% degli imballaggi in plastica è stato avviato a riciclo mentre il 49% è stato avviato a recupero energetico. Nello stesso anno sono state conferite nella raccolta differenziata urbana 1.378.384 tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica (il 13% in più rispetto all’anno precedente). La quantità di rifiuti di imballaggi in plastica avviati a riciclo da Corepla sono stati pari a 617.292 tonnellate di cui: 590.682 tonnellate provenienti dalla raccolta differenziata urbana, 26.610 tonnellate provenienti da commercio e industria. Anche il dato relativo alle quantità raccolte in rapporto al numero di abitanti serviti risulta in crescita e nel 2019 ha raggiunto i 22,8 chilogrammi per abitante (nel 2018 era 20,1). Le quantità conferite alla raccolta differenziata nel 2019 sono risultate essere composte per il 91% da imballaggi in plastica e per il restante 9% dalle frazioni estranee o neutre contenute nella raccolta mono materiale. Nel 2019 gli abitanti serviti da raccolta differenziata grazie al convenzionamento con Corepla sono stati 58.377.389, pari al 96% della popolazione. Il contributo erogato da Corepla ai Comuni (o soggetti da questi delegati) per sostenere i maggiori costi della raccolta differenziata è stato nel 2019 di oltre 400 milioni. Nel 2019 Corepla ha inoltre avviato a recupero energetico 445.812 tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica, valorizzando anche gli imballaggi più complessi che allo stato attuale non trovano collocazione nel mercato del riciclo. Ulteriore segnale positivo si è registrato nel 2020 con l’incremento della percentuale di rifiuti avviati da Corepla a riciclo rispetto all’anno precedente. In generale, nel 2020 si evidenzia un incremento dell’8% dei quantitativi di rifiuti di imballaggio in plastica gestiti da Corepla nel bimestre marzo-aprile 2020, in rapporto allo stesso periodo del 2019; un aumento, quest’ultimo, in controtendenza rispetto alla riduzione dei consumi (-4%) e della produzione dei rifiuti urbani (-10/14%) del medesimo periodo. La quarantena ha indotto importanti modifiche nei comportamenti dei consumatori, che hanno privilegiato l’acquisto di generi alimentari imballati, incrementato gli acquisiti online e del cibo da asporto. Nel secondo bimestre 2020 sono cresciuti anche i quantitativi sia dei rifiuti di imballaggio avviati a riciclo sia di quelli valorizzati tramite recupero energetico. La chiusura di alcune settori operativi utilizzatori di materie prime seconde, le forti difficoltà nella movimentazione delle merci e la ridotta capacita disponibile negli impianti di termovalorizzazione hanno spinto, come ultima ratio, anche alla crescita del conferimento in discarica.
In sostanza, “il sistema ha dato prova di grande resilienza – ha dichiarato Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla -, riuscendo a individuare soluzioni senza ulteriori ripercussioni sulla collettività per garantire lo svolgimento del servizio essenziale anche in un momento di enorme criticità. La tenuta del sistema è stata garantita grazie a interventi straordinari in assenza dei quali la filiera avrebbe rischiato la chiusura e che hanno evidenziato le carenze strutturali impiantistiche e del mercato nazionale delle materie prime seconde, rispetto alle quali occorrerà lavorare di concerto con le istituzioni per evitare crisi future”.
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Corepla e TikTok insieme per educare giovani a salvaguardare l’ambiente

ROMA (ITALPRESS) – Quando raccogli la plastica, sai la differenza tra imballaggi e non imballaggi? E’ questo il focus della nuova campagna #DifferenziaConCorepla, curata da Corepla e Intarget e partita questa settimana su TikTok.
Dopo il successo del flight estivo, che ha ottenuto 5 milioni di visualizzazioni e 500.000 interazioni, Corepla e il popolare social network ripartono concentrandosi sulla differenza tra imballaggi e non imballaggi.
Nove noti influencer, con altrettanti stili diversi, realizzeranno dei filmati per spiegare ai propri coetanei, attraverso un linguaggio semplice e divertente, come imparare a riconoscere gli imballaggi in plastica e sensibilizzare sull’importanza del riciclo.
Fashion, sport, make-up, food e tempo libero le 5 categorie utilizzate dai vip di TikTok per fare educational su una varietà più ampia di imballaggi: in un video diviso a metà, appariranno al centro dei cartelli con i nomi degli oggetti e i TikTokers si sposteranno da una parte all’altra per indicare se si tratta di un imballaggio oppure no.
Il fine di Corepla è sensibilizzare la Generazione Z sull’importanza dell’ambiente e aiutarla a comprendere la differenza tra gli imballaggi, che devono essere conferiti nella raccolta della plastica, e i non-imballaggi, che sono destinati all’indifferenziata.
Per fare questa nuova “lezione” di educazione ambientale sono stati coinvolti i TikTokers Serena Puppo, Anna Ciati, Sebastiano Fighera, Giovanni Brugnoli, Federico De Lellis, Luca Sironi, Francesca Tamburini, Ginevra Iorio, Asia Bertoncelli: 9 influencers molto seguiti che esprimono in modo creativo il loro impegno nei confronti della raccolta differenziata e sensibilizzano i giovanissimi sull’importanza di proteggere il Pianeta. I brevi video saranno presenti sulla piattaforma TikTok dal 14 al 21 dicembre con l’hashtag #DifferenziaConCorepla.
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MinAmbiente e Corepla insieme contro plastica in Aree Marine Protette

ROMA (ITALPRESS) – Ministero dell’Ambiente e Corepla firmano il protocollo per l’avvio di un progetto sperimentale di gestione del marine litter volto al contenimento della plastica sia intorno alle foci dei principali fiumi italiani sia nelle aree marine protette.
La raccolta dei rifiuti galleggianti sarà svolta dalla flotta antinquinamento del ministero nell’ambito del servizio di prevenzione e lotta all’inquinamento marino. Il progetto durerà ventiquattro mesi e coinvolgerà a rotazione quindici porti (cinque per volta), dei quali i mezzi della flotta conferiranno a Corepla, il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, il marine litter raccolto. Il Consorzio si farà carico di gestire, verificare, misurare e analizzare le quantità e la qualità dei rifiuti oggetto della sperimentazione provenienti dalle imbarcazioni.
Corepla non è nuova a questo tipo di iniziative: negli ultimi anni, infatti, si è dedicata a vari progetti sperimentali per la raccolta e la gestione della plastica nei fiumi e in mare in diverse aree del territorio nazionale, per verificare la quantità e la tipologia dei rifiuti presenti e valutare l’effettiva selezionabilità e riciclabilità dei rifiuti di imballaggio in plastica.
L’accordo col ministero dell’Ambiente consentirà di condividere i dati quantitativi e qualitativi dei rifiuti raccolti in mare, con particolare riguardo ai rifiuti di imballaggio in plastica, in aree con diverse caratteristiche in termini di correnti, vicinanza ad aree marine protette e foci dei fiumi. La sinergia messa in campo consentirà di recuperare dal nostro mare fino a 36 tonnellate di rifiuti. Tale sperimentazione renderà possibile valutare le opportunità future di riciclo di questa tipologia di rifiuti e potrà servire anche ad implementare la banca dati necessaria all’individuazione del codice CER necessario ad accompagnare questo nuovo genere di rifiuto.
«I rifiuti marini sono un problema globale – spiega il ministro Sergio Costa -, con grandi e gravi ripercussioni sugli ecosistemi. Inoltre, rappresentano uno spreco di risorse ed energia. La consapevolezza crescente degli Stati sta comportando una risposta sempre più estesa a livello internazionale. In Italia, il progetto sperimentale messo in campo con il Corepla costituisce un’azione concreta che integra le iniziative già intraprese dal ministero dell’Ambiente, come la legge ‘Salvamarè, per ripulire il mare dalla plastica e salvaguardarlo».
«L’Accordo siglato col Ministero si inserisce nel programma di attività sperimentali e innovative che il Consorzio promuove per la tutela del nostro mare. Monitorare la quantità e la tipologia dei rifiuti raccolti è indispensabile per comprendere le cause del littering e per individuare le azioni da mettere in campo per prevenirlo, in sinergia con le Istituzioni – afferma Giorgio Quagliuolo, Presidente di Corepla -. La dispersione dei rifiuti nell’ambiente è dovuta soprattutto ad una scorretta gestione e a comportamenti poco attenti. Se raccolti in modo differenziato, gli imballaggi in plastica vengono riciclati o recuperati e si trasformano in nuovi oggetti, facendo crescere l’economia circolare come valore condiviso».
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Corepla, nel 2019 oltre 1,3 milioni di tonnellate di plastica raccolte

ROMA (ITALPRESS) – Buone notizie per la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. Nel 2019 sono state oltre 1.370.000 le tonnellate di plastica raccolte in modo differenziato, ovvero il 13% in più rispetto al 2018. Un nuovo record in termini di quantità trattata, che porta l’Italia ad un procapite medio annuo di 22,8 kg. A guidare la classifica Valle d’Aosta e Sardegna, con oltre 31 kg per abitante.
“Un risultato mai raggiunto prima – ha detto il presidente di Corepla Antonello Ciotti – per gli oltre 7.000 Comuni che hanno avviato il servizio di raccolta. Con una media di circa 23 kg /abitante anno di RD il sistema italiano del riciclo degli imballaggi in plastica è tra i primi in Europa. Siamo certi che lavorando così assiduamente nell’attività di sensibilizzazione di tutti gli attori e nello sviluppo di nuove tecnologie riusciremo a vincere la sfida dell’economia circolare, e saremo pronti a contribuire al raggiungimento degli ‘sfidantì obiettivi che la EU pone per il 2025 per il nostro Paese”.
Il servizio di raccolta e riciclo è ormai capillare in tutto il Paese: sono 7.345 i Comuni serviti (92%) e 58.377.389 i cittadini coinvolti.
Il valore economico direttamente distribuito da Corepla, il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, ammonta complessivamente a 760 milioni di euro, dove la quota di valore principale resta quella destinata ai Comuni e/o convenzionati da loro delegati.
Nel corso del 2019 il corrispettivo riconosciuto dal Consorzio ai Comuni italiani o ai loro operatori delegati ha infatti raggiunto i 400 milioni di euro. Oltre 185 milioni sono stati destinati agli impianti che selezionano gli imballaggi dividendo la plastica per polimero e alcuni polimeri come il PET anche per colore, dando così maggior valore al prodotto selezionato.
Lo scorso anno sono state riciclate 617.292 tonnellate di rifiuti di imballaggio in plastica, prevalentemente provenienti da raccolta differenziata urbana (sono incluse le quantità provenienti dalle piattaforme da superfici private e dai Consorzi autonomi). Sono stati recuperati anche quegli imballaggi che ancora non possono essere riciclati.
Corepla ha avviato a recupero energetico 445.812 tonnellate che sono state utilizzate per produrre energia al posto di combustibili fossili. ll materiale avviato da Corepla a recupero è stato destinato per il 75% a cementifici (41% in Italia e 34% all’estero) e per il restante 25% a termovalorizzazione.
Alle cifre della gestione consortile, vanno aggiunti i quantitativi di imballaggi in plastica riciclati da operatori industriali indipendenti provenienti dalle attività commerciali e industriali (287.000 tonnellate) per un riciclo complessivo di oltre 1 milione di tonnellate e la quota di imballaggi presente nell’RSU avviati a recupero di energia (567.510 tonnellate).
Dei 2.084 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica immesse sul mercato e di pertinenza COREPLA nel 2019, il Sistema Italia è riuscito quindi a recuperarne 1.917.614, che corrisponde al 92%.
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Corepla, il riciclo degli imballaggi di plastica ha tenuto nel lockdown

MILANO (ITALPRESS) – Il sistema italiano del riciclo degli imballaggi in plastica ha tenuto nel corso del periodo del lockdown, ma ha messo in evidenza alcune carenze impiantistiche, specie nel Sud del Paese e una dipendenza dalle esportazioni, che si è tradotta anche una una crescita dei conferimenti in discarica e all’avvio nei termovalorizzatori. E’ quanto emerso nel corso del primo appuntamento con i Corepla Green Talks, dedicato alla raccolta e al riciclo degli imballaggi in plastica, come opportunità di crescita sostenibile per il Paese. Nel primo trimestre dell’anno in Italia, a causa del lockdown, si è assistito ad una riduzione del 4% consumi, ma ad un sensibile aumento di quello dei prodotti alimentari e di quello online. Contemporaneamente, è calata del 14% (-5% su base annua) anche la produzione di rifiuti urbani, con 1,5 milioni di tonnellate in meno raccolti. In ribasso anche la raccolta differenziata (-12,8%). Nei mesi di chiusura forzata, si è assistito anche ad un arresto dell’esportazione di rifiuti urbani e ad un aumento della raccolta di rifiuti da imballaggio (+17mila tonnellate rispetto al primo bimestre del 2019), dovuto probabilmente al boom dei consumi alimentari e online.
Crescono anche i quantitativi di rifiuti inviati al riciclo (+3 mila tonnellate), ma il sistema ha tenuto. A causa della mancata esportazione dei rifiuti, della chiusura dei cementifici e delle difficoltà del mercato del riciclo, infine, è tornato a crescere lo smaltimento in discarica e il conferimento ai termovalorizzatori. Antonello Ciotti, presidente di Corepla, il consorzio per il riciclo della plastica, nel corso del green talk ha voluto puntare il dito sulla plastic tax, che “così come è stata disegnata è di difficile applicazione e spinge le aziende produttrici di imballaggi ad andare all’estero”. “Dobbiamo far sì che l’economia circolare crei posti di lavoro e non viceversa” ha aggiunto. La senatrice Maria Alessandra Gallone, di Forza Italia, ha insistito nel sostenere l’esigenza “di uniformità nel sistema degli impianti per rifiuti a livello nazionale e di superare la dipendenza dalle esportazioni, anche favorendo il sistema dei consorzi che funziona benissimo”. “Dai dati emersi oggi, risulta con forza che il settore del riciclo in Italia deve diventare una politica industriale integrata – ha aggiunto il senatore Andrea Ferrazzi del Partito Democratico -. Per questo motivo la normativa deve essere coerente con lo sviluppo del mercato e prevedere una burocrazia più snella”.
Secondo la senatrice Pasqua L’Abbate del Movimento 5 Stelle, “nel periodo del Covid abbiamo avuto un calo drastico del prezzo del petrolio, che ha provocato dei prezzi della plastica riciclata non competitivi. Il governo deve incentivare il settore per creare un mercato di prodotti ecosostenibili”.
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Rifiuti, cresce la presenza di plastica nell’umido

MILANO (ITALPRESS) – In Italia si raccolgono circa 4,6 milioni di tonnellate di rifiuto organico, all’interno del quale si nascondono circa 240mila tonnellate di materiale non compostabile (5,2%). E’ quanto emerge dal monitoraggio sulla presenza di imballaggi in plastica e bioplastica compostabile negli impianti di riciclo organico, realizzato da Corepla e Cic (Consorzio Italiano Compostatori). Una presenza di materiale estraneo nella raccolta dell’umido, che è in crescita dello 0,3% rispetto al 2017, quando la plastica era al 4,9%, pari a 190mila tonnellate. Un aumento più che proporzionale rispetto all’aumento della raccolta differenziata. Si tratta soprattutto di plastica (60%, pari a 145mila tonnellate), per la metà proveniente da imballaggi. Il materiale compostabile è invece il 94,8% dell’umido, all’interno del quale ci sono anche plastiche compostabile (170mila tonnellate), più del doppio rispetto al 2017, quando la plastica compostabile era pari a 54mila tonnellate. Il 36,2% degli italiani però, utilizza ancora dei sacchetti per la raccolta dell’organico non adeguati.
“Quella della plastica nell’organico è una presenza non gradita, che ci porta a costi che vanno tra i 90 e i 120 milioni anno. Un aggravio che poi si ripercuote sulle tariffe pagati dai cittadini che pagano il 20% in più proprio per questo motivo. L’obiettivo è quello di ridurre in maniera drastica queste presenze indesiderate, sia per motivi economici che ambientali”, ha detto Flavio Bizzoni, presidente di Cic, Consorzio Italiano Compostatori. “Chiediamo al cittadino di fare una raccolta differenziata fatta bene. Come Corepla abbiamo destinato ai comuni 400 milioni per compensare i cittadini per gli sforzi fatti e per una formazione migliore su come fare questo tipo di raccolta – ha detto Antonello Ciotti, presidente di Corepla -. La plastica che troviamo in raccolta differenziata va diminuita perchè rischia di rendere meno qualitativa la materia prima e seconda che recuperiamo”.
(ITALPRESS).

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