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RACCOLTA PLASTICA IN MARE, RINNOVATO ACCORDO CON LA REGIONE PUGLIA

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Incentivare, su tutto il territorio regionale, la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e le attività di “fishing for litter” per monitorare le quantità e le tipologie di rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e scaricati in uno o più porti della Regione Puglia. E’ lo scopo del protocollo tra Regione Puglia, Corepla e Ager rinnovato oggi.
Incluse nella nuova intesa anche l’Autorità Portuale del Mare Adriatico Meridionale e l’Arpa Puglia.
“Con il rinnovo dell’accordo la Puglia compie un passo avanti decisivo – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – abbiamo organizzato le attività di ‘Fisghing for litter’ non solo con il Consorzio che normalmente ci consente di riciclare tutta la plastica raccolta di modo differenziato dai Comuni pugliesi, ma anche con le marinerie dei pescatori pugliesi. C’è un dialogo anche con Federpesca per poter estendere a tutta la flotta peschereccia pugliese la possibilità di raccogliere e di portare a terra tutto ciò che, purtroppo, le reti raccolgono durante le attività di pesca. Tonnellate e tonnellate di plastica che, tolte dal mare, non si disperdono nell’ambiente e soprattutto non creano quelle plastiche infinitesimali che poi sono quelli che inquinano davvero il mare”.

“Insomma la Puglia – conclude Emiliano si conferma la regione leader in Italia nella tutela dell’ambiente, non c’è nessuno che combatte per la tutela del mare, dell’ambiente, dell’aria, del suolo come noi facciamo”.
Nel tratto di mare tra le Tremiti e Molfetta si è avviato un progetto sperimentale per quantificare e verificare l’effettiva riciclabilità dei rifiuti raccolti dai pescatori che utilizzano il sistema di pesca a strascico. Dopo un primo periodo di assestamento, “Molfetta fishing for litter” è partita con successo a novembre 2018 con il coinvolgimento di 9 imbarcazioni e di 36 addetti. Per ogni giornata di attività, i pescatori hanno percorso circa 100 miglia, hanno separato il materiale estraneo dal pescato e lo hanno conferito nei cassonetti posizionati nell’area portuale. Dei circa 1.200 kg di rifiuti raccolti e selezionati presso il centro di ASM Molfetta, ne sono stati esaminati più di 400. Il campione analizzato è così distribuito:
44% plastica non imballaggio, come reti da pesca, reti di cantiere e reti per mitili; 40% altre frazioni, di cui: 27% stracci, corde in canapa, ecc; 16% imballaggi in plastica, di cui: 9% film, 3 % bottiglie e flaconi, 1% polistirolo espanso, 0,03% piatti e bicchieri.

Tutto il materiale raccolto, selezionato per tipologia di plastica, è stato inviato a un centro di riciclo per valutarne l’effettivo impiego come materia prima seconda. L’attività di “fishing for litter”, resa possibile grazie al fattivo contributo di Assopesca, è stata avviata anche a Barletta e a breve sarà estesa a Manfredonia e in altri Comuni costieri.
Per prevenire l’abbandono dei rifiuti e sensibilizzare residenti e turisti alla raccolta e al riciclo degli imballaggi in plastica, questa estate i Comuni di Molfetta, Barletta, Manfredonia, Brindisi, Castellaneta e Porto Cesareo saranno protagonisti di una singolare competizione; in palio, un parco giochi in plastica riciclata donato alla cittadinanza. Il Comune che avrà registrato il maggior incremento percentuale di raccolta degli imballaggi in plastica rispetto a un mese “campione”, vincerà la sfida.

“Trasformare un problema per l’ambiente in una nuova opportunità per la comunità: è questo l’obiettivo delle azioni contenute nel Protocollo – spiega Antonello Ciotti, Presidente di Corepla, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica – Sappiamo che l’80% dei rifiuti marini provengono dalla terraferma a causa di una scorretta gestione dei rifiuti, da comportamenti poco attenti da parte dei cittadini e da smaltimenti illeciti. Le attività di ‘fishing for litter’ ci permettono di monitorare lo stato di salute dei nostri mari e la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero sono gli strumenti per contrastare il fenomeno del marine litter e creare vera economia circolare’ e prosegue ‘Nel 2018 la Puglia ha migliorato le proprie performance, passando da 14 a 17 Kg pro capite annui, un segnale importante per una Regione a così alta vocazione turistica che ha deciso di coniugare la promozione del proprio territorio alla necessità di uno sviluppo sostenibile'”. 

“Oggi presentiamo i primi risultati di un progetto ambizioso, oltre che estremamente innovativo: non solo vogliamo evitare che molti rifiuti in plastica giacciano nelle acque dei mari pugliesi, ma stiamo andando oltre, creando un corridoio virtuoso che permetta di mandare a riciclo una parte importante di quei rifiuti, che in ottemperanza con la normativa europea potranno trovare nuova vita al di fuori del mare o delle discariche. Così come per la raccolta differenziata, che in Puglia ha mosso passi da gigante negli ultimi due anni, superando stabilmente quota 50%, sarà importantissimo il contributo di civiltà dei cittadini pugliesi” aggiunge Gianfranco Grandaliano, Direttore Generale AGER Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il Servizio di Gestione Dei Rifiuti.

AL FUORI SALONE LA CASETTA RIFUGIO COSTRUITA CON RIFIUTI DI PLASTICA

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La casetta rifugio costruita con i rifiuti in plastica provenienti dal fiume Po realizzata da Corepla, la Ong Waste Free Oceans e Protomax Plastics per il progetto sperimentale “Il Po d’AMare” sarà esposta in via Solferino davanti alla storica sede del Corriere della Sera durante la Milano Design Week dal 9 al 14 aprile. 

Lungo tutta la settimana della kermesse milanese del design, i visitatori avranno l’opportunità di vedere Atomo e Teatro, noti street artist milanesi, cimentarsi “live” nella decorazione degli interni della struttura, che verranno dipinti con arredi iconici della storia del design italiano utilizzando la tecnica del ntrompe l’oeil, mentre fuori verranno riprodotti giardini ed esterni classici.

“La casetta rifugio è stata realizzata con la plastica raccolta nel Po in occasione della sperimentazione durata 4 mesi, dell’innovativo progetto Il Po d’AMare ideato in collaborazione con Castalia e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – dice Antonello Ciotti, presidente Corepla -. Sarei felice di regalare la casetta, trasformata in opera d’arte, utilizzabile come struttura ludica e ricreativa, a un istituto scolastico o ospedaliero affinché i bimbi possano giocarci e crescere nella consapevolezza della tutela dell’ambiente. Invito le strutture interessate a mettersi in contatto con noi scrivendo a [email protected]” 

 

COREPLA, NEL 2018 DIFFERENZIATA +13,6%

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L’assemblea ordinaria di Corepla, il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2018. La raccolta differenziata continua a crescere.
Nel 2018  sono oltre 1.200.000 le tonnellate (+13,6% rispetto al 2017) raccolte in modo differenziato. Risultati importanti sia per il comparto che per gli oltre 7.000 Comuni che hanno avviato il servizio di raccolta. Il dato medio nazionale di raccolta pro capite 2018 è di 20 kg ad abitante contro i 18 del 2017. Le regioni piu virtuose d’Italia si confermano Veneto e Sardegna con poco più di 28 kg/ab/anno. Sono oltre 7.200 i Comuni serviti (91%) e 57.781.901i cittadini coinvolti. Nel 2018 sono stati riconosciuti da Corepla oltre 351 milioni ai Comuni o ai loro operatori delegati, a copertura dei maggiori oneri sostenuti per l’effettuazione dei servizi di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. Il valore economico direttamente distribuito dal consorzio ammonta a 654 milioni di euro dove la quota di valore principale è quella destinata ai Comuni e/o convenzionati da loro delegati .

Sono 643.544 tonnellate (+ 9,7% rispetto al 2017) i rifiuti di imballaggio in plastica  provenienti dalla raccolta differenziata domestica riciclate nel 2018 da Corepla  (58%) di cui  27.366 ton  provenienti dalle piattaforme da superfici private. A questa cifra vanno aggiunti i quantitativi di imballaggi in plastica riciclati da operatori industriali indipendenti provenienti dalle attività commerciali e industriali (376.000 ton) per un riciclo complessivo nazionale di oltre 1 milione di tonnellate. Sono stati recuperati anche quegli imballaggi che ancora faticano a trovare sbocchi industriali verso il riciclo meccanico e il mercato delle plastiche riciclate. Infatti  Corepla ha avviato a recupero energetico circa 383.000 tonnellate che sono state utilizzate per produrre energia al posto di combustibili fossili. È importante anche il contributo Corepla al bilancio energetico del Paese. Con il riciclo degli imballaggi in plastica provenienti dalle raccolte differenziate, nel 2017 sono stati risparmiati oltre 9 mila GWh. Nel corso del 2018, il Consorzio si è avvalso della collaborazione di 63 dipendenti. La presenza femminile tra i dipendenti è del 50%.

Per il presidente di Corepla, Antonello Ciotti, “l’industria della produzione e trasformazione della plastica rappresenta una realtà di rilievo e costituisce una parte significativa del sistema economico dell’Italia che è seconda solo alla Germania in questo settore. Nel corso degli anni, l’Italia ha saputo applicare anche al riciclo degli imballaggi in plastica creatività e capacità di innovare,  da sempre tratto caratteristico del comparto. Tra i tanti qualche recentissimo esempio: l’accordo Eni-Corepla per la trasformazione di rifiuti plastici eterogenei in idrogeno, è decollata la raccolta e riciclo del polistirolo, stiamo sperimentando il riciclo chimico di alcune tipologie di imballaggi difficili da riciclare. Infine Versalis e Montello hanno siglato un accordo per la produzione di granulo di PE in parte con materia prima vergine e in parte con plastica riciclata. E’ l’italia che innova, in veloce trasformazione verso un’economia circolare”.

CASETTA RIFUGIO IN PLASTICA RICICLATA IN ORATORIO MILANO

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La casetta rifugio realizzata da Corepla con i rifiuti in plastica provenienti dal fiume Po esposta in via Solferino, davanti alla storica sede del Corriere della Sera durante l’ultima Milano Design Week, ha trovato casa presso l’oratorio Circolo Orpas di via Cagliero, 26 a Milano, un centro di aggregazione giovanile, una polisportiva che coinvolge circa 400 ragazzi e famiglie, una scuola materna con 60 bimbi e un teatro, il teatro blu, che propone corsi per grandi e piccini.
Presente e attiva anche la Caritas parrocchiale che segue e sostiene numerose famiglie del territorio con un centro d’ascolto. La casetta è posizionata proprio davanti allo spazio giochi che l’oratorio riserva ai più piccoli.
“Questa piccola casa – afferma Antonello Ciotti, presidente Corepla – si è trasformata in uno spazio d’arte contemporanea con un’anima solidale che volentieri abbiamo messo a disposizione di bambini e famiglie. Per una cultura del riciclo e per una maggiore consapevolezza alla tutela dell’ambiente”.
Perché, come sottolinea Padre Mauro, parroco dell’oratorio beneficiario della casetta, “anche così, con queste scelte, si combatte la cultura dello scarto che ben si applica a cose e a persone! La casetta rappresenta provocatoriamente un nuovo modo di essere e di vivere: le cose possono trovare una nuova vita, così come le persone, se accolte e sostenute, possono avere una nuova opportunità”.

ALBANO LAZIALE, MOLFETTA E ACI CASTELLO COMUNI RICICLONI PLASTICA

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I Comuni di Albano Laziale (RM), Molfetta (BA) e Aci Castello (CT) sono stati premiati da Corepla nella categoria “Migliore raccolta degli imballaggi in plastica” dell’edizione 2018 di “Comuni Ricicloni”. Il concorso, giunto quest’anno alla XXV edizione, premia le comunità locali, gli amministratori e i cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta e nella gestione dei rifiuti. Presenti alla cerimonia di premiazione il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa, la Parlamentare europea Simona Bonafè, il Presidente e il Direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani e Giorgio Zampetti.

Il premio è stato consegnato oggi pomeriggio a Roma da Corepla ai tre Comuni di Lazio, Puglia e Sicilia, che si sono distinti in particolare per il corretto avvio a recupero e riciclo degli imballaggi in plastica raccolti negli ultimi anni. Hanno ritirato il premio, una lampada stampata in 3D, il Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, il Presidente ASM Molfetta Corrado Paparella. Al Sindaco di Aci Castello Filippo Maria Drago, non presente per altri impegni istituzionali, il premio è stato invece spedito. Per il Presidente di COREPLA, Antonello Ciotti: «Nel Centro e nel Sud Italia permane una situazione piuttosto disomogenea tra i Comuni per quanto concerne l’andamento della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. Alcuni, infatti, si attestano su livelli di raccolta pro capite eccellenti, altri continuano invece a restare molto al di sotto delle potenzialità e delle medie nazionali. I Comuni premiati quest’anno, Albano Laziale, Molfetta e Aci Castello, rappresentano una vera e proprio eccellenza sia in termini di quantità che in termini di qualità del materiale raccolto. Un risultato che è frutto di un percorso e di un impegno costante da parte dell’Amministrazione e dei cittadini e che evidenzia come la “buona” raccolta differenziata si traduca in un vantaggio per l’ambiente e in minori costi per la collettività”.
 

Queste le motivazioni dei premi assegnati ai comuni.
Albano Laziale (RM). La Regione Lazio nel 2017 ha registrato un incremento della raccolta degli imballaggi in plastica di circa il 14% raggiungendo un pro capite di 15 Kg. Fra i tanti Comuni virtuosi che hanno contribuito a questo importante risultato, la scelta è ricaduta su Albano Laziale. Il Comune, che conta circa 42.000 abitanti, ha raggiunto nel 2017 una raccolta di circa 27 kg per abitante, un valore che supera ampiamente la media nazionale di 17,7 Kg.  Grazie a un sistema di raccolta porta a porta consolidato negli anni, alla partecipazione dei cittadini e alla sensibilità dell’amministrazione comunale, è stato possibile ridurre progressivamente la TARI prima del 5 e poi del 7%. (ITALPRESS) – (SEGUE).

Molfetta (BA). Grande incremento della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica nella Regione Puglia. Grazie all’attivazione del servizio di raccolta porta a porta in molti Comuni, nel 2017 la Regione ha avuto una crescita del 25%, raggiungendo 14 Kg pro capite. Tra i tanti Comuni che si sono distinti per le ottime performance, la scelta è ricaduta su Molfetta, un Comune di circa 60.000 abitanti che nel 2017 ha concluso l’attivazione del porta a porta su tutta la città.
Il Comune di Molfetta ha superato la percentuale del 70% di raccolta differenziata e il valore pro capite di raccolta degli imballaggi in plastica ha raggiunto 22 Kg, un valore ben al di sopra della media nazionale di 17,7 Kg. Grazie all’attivazione della raccolta porta a porta, inoltre, il costo dello smaltimento dell’indifferenziato si è dimezzato rispetto al 2016.

Comune di Aci Castello (CT). L’incremento della raccolta degli imballaggi in plastica nella Regione Sicilia nel 2017 ha superato il 55%, un grande risultato che è stato raggiunto grazie all’impegno di molti Comuni di piccola e media dimensione. Purtroppo, nonostante questo incremento, la raccolta pro capite degli imballaggi in plastica si è attestata a 7,5 Kg e anche quest’anno la Regione Sicilia si conferma fanalino di coda a livello nazionale. Tra i tanti Comuni che si sono distinti per le performance positive, è stato scelto Aci Castello. Un Comune di circa 18.000 abitanti che all’inizio del 2017 ha ultimato il passaggio al porta a porta raggiungendo circa l’80% di raccolta differenziata e un pro capite di raccolta della plastica di circa 27 Kg. Grazie ai risultati positivi della raccolta, e di conseguenza ai contributi economici ricevuti dal Consorzio, il Comune ridurrà la Tari ai propri cittadini.

 

PLASTICA, PROTOCOLLO CON REGIONE LAZIO

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La chiusura del ciclo dei rifiuti nel Lazio parte dalle plastiche e dal mare. È stato firmato il Protocollo di intesa tra Regione Lazio, ARPA Lazio, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e COREPLA, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica proprio con l’obiettivo di ridurre il fenomeno del marine litter nel litorale laziale.

A firmarlo sono stati il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, il presidente di Corepla, Antonello Ciotti, e il direttore generale di Arpa Lazio, Marco Lupo. I firmatari intendono incentivare su tutto il territorio regionale le buone pratiche legate alla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, con interventi a supporto dei servizi gestiti dai Comuni e attività di sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai cittadini. Il primo ambito di attuazione del protocollo saranno i porti, dove a partire dai prossimi giorni Corepla, Regione e Arpa lavoreranno insieme alle Autorità del sistema portuale, alle Capitanerie di Porto, alle associazioni dei pescatori e ai Comuni coinvolti per gestire, verificare, analizzare e misurare le quantità e le tipologie dei rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e scaricati in uno o più porti della regione: un’attività sperimentale di analisi permetterà di valutarne l’effettiva riciclabilità.

Nell’ambito dei Comuni costieri e a servizio delle Amministrazioni comunali che avvieranno nuovi servizi di raccolta, il Protocollo di intesa prevede la pianificazione di iniziative di comunicazione territoriale, per stimolare comportamenti virtuosi negli amministratori e nei cittadini.

Infine, le scuole: nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, COREPLA e Regione Lazio metteranno a punto campagne di educazione ambientale a partire dalla distribuzione alle scuole primarie laziali del kit didattico “RICICLALA! Il gioco della raccolta e del riciclo della plastica”. Il protocollo, di durata annuale, permetterà ai soggetti coinvolti di confrontarsi e condividere dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica, con particolare attenzione alla quantità e alla qualità.

Nel 2017 la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è cresciuta del 13,6% ma la quantità pro capite è rimasta inferiore alla media nazionale, 14,9 kg per abitante, contro i 17,7 kg a livello nazionale. “Nel mondo la plastica costituisce oltre l’80% dei rifiuti marini – ricorda Marco Lupo, Direttore generale dell’ARPA Lazio – mentre i soli paesi dell’Unione Europea immettono in mare ogni anno una quantità di rifiuti in plastica che oscilla fra 150.000 e 500.000 tonnellate. In mare questi rifiuti si degradano in microplastiche che entrano nella catena alimentare e costituiscono un danno per l’ambiente e la salute umana. L’Agenzia ha avviato di recente, nel contesto di un innovativo programma di monitoraggio previsto da una direttiva europea e denominato Marine Strategy, l’analisi dei rifiuti spiaggiati e delle microplastiche presenti in mare, ad integrazione delle tradizionali attività di controllo della qualità delle acque marino-costiere.

Per una istituzione come l’ARPA Lazio, dunque, che ha fra i suoi compiti centrali il monitoraggio dell’ambiente marino-costiero, ma anche la sensibilizzazione alla riduzione della produzione di rifiuti e alla corretta pratica della raccolta differenziata, l’adesione al Protocollo che oggi si sottoscrive, e che investe l’importante settore degli imballaggi in plastica, è piena e convinta e ci attendiamo risultati importanti tanto sul piano della conoscenza quanto su quello delle scelte e dei comportamenti di cittadini e amministrazioni”.

ARRIVA IN CALABRIA IL “RI-CICLO IN TOUR” DI COREPLA

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Dal 20 luglio parte in Calabria il Ri-ciclo Tour, l’iniziativa promossa da Corepla, con il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria, per sensibilizzare cittadini e turisti alla differenziata, incentivando la raccolta degli imballaggi in plastica e ricordando che le buone abitudini non si fermano per le vacanze. Il tour è giunto alla sua terza edizione, anche se è la prima volta che attraverserà la Calabria. Sono quattordici le tappe che dal 20 al 28 luglio sosteranno in nove località della regione: Reggio Calabria, Scilla, Crotone, Soverato, Catanzaro, Tropea, Vibo Valentia, Cosenza e Belvedere Marittimo. Ogni tappa prevede diversi momenti, con incontri formativi itineranti e gazebo dove residenti e turisti saranno coinvolti in attività e giochi con musica e animazione sul tema della raccolta differenziata.
L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, svoltasi a palazzo Campanella di Reggio Calabria, dal presidente del Consorzio Corepla Antonello Ciotti e dal presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto.

“La raccolta differenziata in Italia ha raggiunto la media di 17 kg per abitante”, ha detto il presidente di Corepla Antonello Ciotti. “Ci sono regioni più organizzate – ha continuato – come il Veneto e la Valle d’Aosta che sono arrivate a 25 kg. La Calabria l’anno scorso è aumentata del 30%; quest’anno sta aumentando del 25%. Questo vuol dire che la regione è in marcia: vogliamo che raggiunga la media nazionale per cui ci impegniamo fortemente con i bambini, con le scuole e con i genitori. Infatti, siamo già stati in Calabria nei mesi scorsi con Casa Corepla, un’iniziativa indirizzata agli studenti delle scuole primarie, con l’obiettivo di farli diventare, tornati a casa, gli insegnanti dei genitori. I bambini diventano così professori estremamente severi per i genitori che si sentono rimproverati dai figli. Il cittadino deve sentirsi in questo modo rimproverato – ha detto – perché si perdono risorse che fanno bene al sistema economico italiano e ai magnifici paesaggi che abbiamo in tutte le regioni.

Oggi – ha aggiunto il presidente di Corepla – parte il Ri-ciclo in Tour, il cui obiettivo è insegnare ai villeggianti delle magnifiche coste calabresi che la raccolta differenziata non va in vacanza perché permette di dare spazio all’economia circolare, facendo sì che vari prodotti che altrimenti andrebbero perduti possano avere una seconda vita. Nelle iniziative organizzate nelle località calabresi, presenteremo oggetti realizzati con materiali riciclati, come costumi, felpe e magliette, a dimostrazione che, grazie all’attività dei singoli cittadini, c’è un’economia circolare. Se i cittadini non collaboreranno – ha detto Ciotti – tutti i nostri sforzi andranno persi”. Ad una domanda sui dati della differenziata nella città di Reggio Calabria dove, negli ultimi giorni, si è sviluppato un dibattito tra i cittadini che, su iniziativa del Comune, si vedono maggiormente impegnati nella raccolta porta a porta, Ciotti ha dichiarato: “Non abbiamo ancora il dato disaggregato, ma sappiamo che Reggio Calabria è partita da una situazione maggiormente negativa, per cui dovremmo essere intorno ai 12-13 kg per abitante. Le grandi città fanno sempre più fatica perché si richiede al cittadino uno sforzo maggiore”.

Per il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, “Ri-ciclo in tour è un’iniziativa importante perché crea l’opportunità di informare sulla differenziata e sul riciclo. Far toccare con mano i prodotti costruiti con materiale riciclato dimostra ai cittadini che riciclare migliora la qualità dell’ambiente e crea uno sviluppo circolare. Anche d’estate si può e si deve pensare a differenziare. È una gigantesca battaglia di civiltà”. “È importante – ha detto ancora Irto – la scelta di Corepla di realizzare una settimana del riciclo in molti comuni calabresi per diffondere la cultura della differenziata con i cittadini e anche con i turisti, visto che le mete sono comuni calabresi a forte vocazione turistica. È il segno evidente – ha continuato – del forte investimento che Corepla ha voluto fare nella nostra regione per esaltare e rinnovare una nuova cultura della differenziata, evidenziando l’importanza di riciclare e di creare un’economia circolare. Per questo – ha detto – il Consiglio regionale ha voluto patrocinare questa iniziativa, nata da una precedente collaborazione con Corepla. La sinergia istituzionale che il Consiglio regionale sta facendo con Comuni, imprese e consorzi funziona. La Calabria per una settimana vorrà essere al centro della discussione italiana sulla qualità dell’ambiente e del mare, sull’importanza di riciclare e di sviluppare una nuova cultura della differenziata”.

Il presidente dell’Assemblea calabrese ha poi ricordato che queste iniziative giungono “a valle di importanti provvedimenti approvati dal Consiglio regionale. Penso – ha spiegato – al piano regionale rifiuti, un primo grande atto di riforma. È chiaro che quel documento non basta: servono meccanismi attuativi che si stanno portando avanti. L’iniziativa odierna è sicuramente un tassello importante”.

COREPLA VARA PROGETTO “IL PO D’AMARE”

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“Il nostro compito, come Corepla, è quello di effettuare il riciclo della raccolta differenziata degli imballaggi di plastica. Uno degli obiettivi importanti, quando si effettua la raccolta differenziata, è evitare che i rifiuti finiscano in mare. Uno studio dell’università di Lipsia dimostra che l’85% di ciò che diventa marine litter proviene dai fiumi. Per la prima volta in Italia, vogliamo fare un’indagine sperimentale, andando a intercettare tutto ciò che proviene dal fiume Po”. Così Antonello Ciotti, presidente di Corepla, presentando il progetto pilota “Il Po d’AMare”.

L’iniziativa, presentata presso il Castello Estense di Ferrara, prevede tecniche innovative per intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali e per il riciclo delle plastiche. Il progetto è stato predisposto dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Corepla e Castalia, con il coordinamento dell’Autorità di Bacino per il Po e con il patrocinio del Comune di Ferrara e AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po). “L’obiettivo – spiega Ciotti – è molto ambizioso: cercare di capire da dove provengono questi rifiuti per far sì che non vengano conferiti in modo sbagliato e che, tramite la raccolta differenziata, il rifiuto non finisca nei mari”.

La raccolta dei rifiuti galleggianti prevista dal progetto pilota è quella messa a punto da Castalia nell’ambito del progetto “Seasweeper”, attraverso l’installazione di un dispositivo di raccolta composto da barriere in polietilene che intercettano, selezionano, intrappolano e infine raccolgono la plastica galleggiante e altri rifiuti trasportati dal fiume. Il sistema di barriere non interferisce con la flora e la fauna del fiume, in quanto la raccolta viene eseguita solo nella parte superficiale della colonna d’acqua.

Piccole barche “Sea hunter” raccolgono i rifiuti, in prevalenza plastica, materiali legnosi e canne e li portano a riva dove vengono raccolti in cassoni che saranno trasportati presso l’impianto Transeco a Zevio (VR), a circa 75 km di distanza, dove avverrà una prima separazione delle diverse frazioni del rifiuto, con la selezione della componente plastica da inviare a successivi trattamenti e lo smaltimento della frazione estranea non recuperabile. Il rifiuto plastico verrà poi inviato al centro di selezione D.R.V. (località Torretta a Legnago -VR-), un centro di selezione Corepla capace di suddividere, mediante una rete di lettori ottici, gli imballaggi in plastica delle diverse frazioni polimeriche per l’avvio al riciclo o al recupero energetico.

La barriera anti-marine litter è stata realizzata nel tratto del fiume Po in località Pontelagoscuro (Comune di Ferrara) a 40 km dalla foce così da consentire una stima dei rifiuti presenti lungo quasi l’intero corso del fiume. I costi di questo progetto pilota – che avrà una durata di circa due mesi – sono interamente coperti da Castalia e Corepla.

 

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