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Nuovo bonus dedicato ai neogenitori

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La Fondazione Enpam, l’Ente previdenziale di medici e odontoiatri, destina per i propri iscritti un nuovo bonus bebè da 1.500 euro. L’assegno si potrà utilizzare per coprire le spese per l’asilo nido e il babysitting nel primo anno di vita del bambino, o per l’ingresso del minore in famiglia, in caso di adozione e affidamento. Quest’anno si potrà contare su una dotazione economica più ampia rispetto agli anni passati. Il bando del 2020 infatti ricopre un arco temporale più lungo (i nati nel corso di 23 mesi contro i 17 dei precedenti bandi), dopo un’attesa causata dalla necessità di questi mesi di fare fronte all’emergenza Covid-19. Il bonus potrà essere chiesto per i bambini nati dal primo gennaio 2019 fino alla chiusura delle domande, stabilita per le ore 12 del 30 novembre 2020. I nati oltre questo termine verranno ricompresi nel bando del 2021. Via libera anche al sussidio bambino, che si aggiunge all’indennità di maternità e può essere chiesto una sola volta per ciascun figlio. Per i gemelli, come negli anni precedenti, la Fondazione è pronta a staccare un doppio assegno (e, in qualche caso, anche triplo). Potranno fare richiesta le famiglie con un reddito lordo annuo medio degli ultimi tre anni al di sotto di 53.567,28 euro, cioè 8 volte il minimo Inps (6.695,91 euro). Il tetto aumenta per ogni ulteriore componente del nucleo, escluso chi fa la domanda: per esempio, in una famiglia di tre persone, contando il papà e il neonato, l’importo sale a 66.959,1 euro. Più tutele sono state poi previste per le famiglie con invalidi che potranno contare su un tetto di reddito ancora più favorevole (l’incremento del tetto reddituale per un componente invalido all’80 per cento è di 13.391,82 euro). Se la maternità arriva durante il corso di laurea le studentesse universitarie che si sono iscritte all’Enpam hanno diritto a un assegno di circa 5mila euro. Oltre a questo sussidio straordinario, anche le mamme universitarie potranno poi fare domanda per il bonus bebè. La Fondazione sta inoltre lavorando per estendere in futuro lo stesso bonus anche ai genitori omosessuali in caso di adozione, alla luce anche degli orientamenti della Corte di Cassazione. La domanda va fatta dall’area riservata del sito Enpam (www.enpam.it). Il bando si aprirà alle ore 12 del 26 ottobre e si chiuderà alle 12 del 30 novembre prossimo. (ITALPRESS).

Teruzzi confermato presidente di FondoSanità

Carlo Maria Teruzzi, medico di medicina generale, è stato riconfermato alla carica di presidente di FondoSanità, Fondo di previdenza complementare di medici, odontoiatri, infermieri, farmacisti e veterinari, il cui statuto recentemente si è aperto a tutte le professioni sanitarie. Sotto la sua guida, nel passato triennio, e grazie al supporto del responsabile del Fondo Luigi Mario Daleffe e del direttore generale Ernesto del Sordo, sono stati raggiunti importanti risultati. Il patrimonio gestito è passato da 171 milioni a oltre 220 milioni, con un incremento del 30%. Il numero degli aderenti è ora di oltre 7.200 iscritti con un incremento di circa il 20%. È stato inoltre conseguito l’obiettivo dell’ampliamento della platea degli aderenti: ora a FondoSanità possono iscriversi anche gli studenti del V e VI anno del corso di laurea in Medicina, iscritti ad Enpam, oltre gli esercenti tutte le professioni sanitarie riconosciute dal ministero della Salute. FondoSanità è stato inoltre scelto da oltre 300 dipendenti della Fondazione Enpam quale fondo negoziale di categoria di riferimento. FondoSanità è stato premiato nel 2019 agli Insurance & Previdenza Awards di Milano Finanza e con il suo comparto azionario è di nuovo salito sul podio dell’ultima classifica 2020 del Sole24Ore. “Tutti noi ci prodigheremo con rinnovato entusiasmo per consolidare il Fondo – ha dichiarato Teruzzi – e soprattutto per fare in modo che le nuove generazioni si avvicinino alla previdenza complementare di FondoSanità per dotarsi di quella copertura previdenziale da affiancare a quella obbligatoria, paracadute previdenziale ormai necessario visto l’andamento della copertura della previdenza obbligatoria che vede sempre più ridursi il tasso di sostituzione”. Il nuovo Cda ha anche nominato vicepresidente Claudio Capra, odontoiatra e tra i fondatori di FondoSanità, segretario Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri di Roma, presidente del Sumai e componente del Cda dell’Enpam. Luigi Mario Daleffe è stato poi incaricato di coordinare il processo di attuazione della politica di investimento del Fondo, anche alla luce delle innovazioni recate dalla Direttiva europea Iorp 2. Gli altri componenti del Cda sono: Luigi Caccamo, Sigismondo Rizzo, Luigi Tramonte, Michele Campanaro e Stefano Mirenghi. (ITALPRESS).

Enpam, al via nuovi mutui per giovani iscritti

L’Enpam, l’Ente previdenziale di medici e dentisti, lancia i nuovi mutui destinati ai propri iscritti più giovani che non hanno ancora garanzie sufficienti per chiedere un mutuo alle banche. Gli elementi fondamentali di questa nuova offerta sono un tasso fisso all’1,7%, più basso rispetto agli anni passati, e limiti di reddito ancora più favorevoli. In questo modo l’Enpam punta a sostenere i giovani camici bianchi nelle prime fasi cruciali della vita professionale e familiare: l’acquisto dello studio o della prima casa. “Vogliamo essere sempre più vicini agli iscritti attraverso l’assistenza e il supporto professionale – ha dichiarato il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti – con un’attenzione maggiore ai più giovani perché negli attuali scenari critici non diventino un anello vulnerabile”. I nuovi mutui prevedono che under 35 e medici in formazione, specializzandi e corsisti di medicina generale con meno di 40 anni, possano chiedere fino a 300mila euro in caso di acquisto o 150 mila euro per ristrutturare un immobile di proprietà. Il mutuo è aperto anche alle società purché tutti i professionisti che ne fanno parte abbiano i requisiti contenuti nel bando. I requisiti per ottenere il mutuo sono legati sia al reddito personale da lavoro sia a quello di qualsiasi natura relativo al nucleo familiare. Nel primo caso basta avere un reddito annuo medio degli ultimi due o tre anni di almeno 20mila euro. Importo, quest’ultimo, che sale a 33.345,65 euro (5 volte il minimo Inps) se si prende come punto di riferimento l’anno precedente alla domanda di mutuo. Stessa cifra se si considera il reddito lordo annuo medio degli ultimi due o tre anni dell’intero nucleo familiare.
(ITALPRESS).

Oliveti “Patrimonio Enpam raddoppiato ma guardo al futuro”

Un patrimonio passato da 12,5 a 23 miliardi di euro negli ultimi otto anni e un utile di 1,7 miliardi nel 2019. Questi i risultati ottenuti dall’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (Enpam) sotto la guida del presidente Alberto Oliveti, in carica dal 2012, appena rieletto per il quinquennio 2020-2025 e già concetrato sui prossimi obiettivi da raggiungere. “Sono molto soddisfatto degli obiettivi raggiunti dalla mia squadra – spiega Oliveti all’ITALPRESS – perchè ovviamente non sono traguardi personali. Abbiamo aumentato il patrimonio dell’Enpam e siamo arrivati quasi a raddoppiarlo: una quota parte è nata dalla creazione di valore negli investimenti patrimoniali di tipo finanziario e immobiliare. Oggi dunque abbiamo una riserva più importante e possiamo affrontare meglio le varie sfide che ci presenta il futuro. Sfide legate alla previdenza, all’aspettativa di vita che sta aumentando, al cambiamento in corso anche tecnologico, e poi agli effetti economico-sociali che si prevedono a seguito dell’emergenza epidemiologica”. Tra gli obiettivi del prossimo mandato “la prima cosa è quella di passare in modo funzionale da un patto tra generazioni a uno scambio tra generazioni. Serve un circuito che sia molto vicino alle differenti esigenze, con una previdenza non solo centrata sui periodi post-lavorativi ma anche sui diversi momenti professionali, dalla formazione alla genitorialità e all’accesso al credito. Tutti i componenti del circuito generazionale devono poter avere un supporto che garantisca una certa equivalenza tra quanto contribuiscono e quanto in sostanza ricevono. Questo è il primo punto ed è legato al secondo, vale a dire all’esigenza di essere veramente autonomi nel poter gestire con flessibilità le leve di questo sistema anche dal punto di vista economico-finanziario”. Per Oliveti è “indispensabile formare una cultura previdenziale. Dobbiamo stare molto attenti ai drivers del cambiamento, al punto tale che ho voluto fare una provocazione individuando un dipartimento del futuro all’interno dell’ente di previdenza. In ultimo, dobbiamo parlare della professione medica”.
(ITALPRESS).

Alberto Oliveti rieletto presidente dell’Enpam

ROMA (ITALPRESS) – Alberto Oliveti è stato rieletto presidente della Fondazione Enpam. Medico di medicina generale ancora in attività a Senigallia, Oliveti è stato confermato alla guida dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri dall’Assemblea nazionale che si è svolta questa mattina. Oliveti è stato eletto con 162 voti su 176.
Laureato in medicina ad Ancona nel 1980 e specializzato in pediatria, Oliveti è stato eletto vicepresidente dell’Enpam nel 2010 per diventarne presidente nel 2012. Sotto la sua guida, l’ente previdenziale dei medici e dei dentisti ha varato le riforme della gestione degli investimenti, della previdenza e dello Statuto. In quest’arco di tempo il patrimonio dell’Ente è passato da 12,5 a 23 miliardi di euro, con un utile, nell’ultimo anno, di 1,7 miliardi. Una dote che ha permesso di finanziare aiuti straordinari ai medici e agli odontoiatri colpiti dall’emergenza Covid-19. L’Assemblea nazionale ha inoltre scelto i due vicepresidenti, Luigi Galvano, in rappresentanza di tutti gli iscritti (che ha raccolto 135 voti) e Giampiero Malagnino (92 voti), eletto tra i liberi professionisti. Gli eletti saranno in carica fino al 2025.
(ITALPRESS).

Enpam “No alla tassa sull’indennità ai camici bianchi”

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Un’esenzione dal fisco per l’indennità erogata da Enpam, attraverso un “meccanismo di equiparazione” al bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi. È la richiesta di Alberto Oliveti, presidente dell’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri.
“A causa dell’emergenza coronavirus – spiega Oliveti all’Italpress – abbiamo deciso di erogare un’indennità a tutti coloro che contribuiscono al fondo della libera professione dell’Enpam. Sono liberi professionisti e possono avere difficoltà perché il lavoro si è bloccato a causa dei provvedimenti riguardanti il distanziamento sociale e la prevenzione dal contagio. Il nostro obiettivo era, attingendo dalle riserve del patrimonio della fondazione, garantire mille euro a ogni contribuente a questo fondo, ripetibili fino a tre mesi nel caso avesse registrato, dal momento della crisi in poi, una riduzione di almeno il 33% dei suoi proventi rispetto al 2019. Abbiamo erogato – afferma – questa indennità assistenziale e, mentre procediamo al pagamento, ci rendiamo conto che dobbiamo esercitare il nostro ruolo di sostituto d’imposta e sottoporre questa cifra a un acconto da versare all’erario pari al 20%. I 1000 euro – evidenzia il presidente di Enpam – diventano 800 euro in tasca all’avente diritto, mentre 200 euro sono da girare nella forma di ritenuta d’acconto, per effetto di sostituto d’imposta, all’Agenzia delle entrate. Lo riteniamo profondamente ingiusto perché le indennità assistenziali normalmente sono esentate dal fisco. Le indennità che ha messo il Governo, cioè i 600 euro, le abbiamo anticipate ai nostri iscritti nella loro pienezza, senza effetto sostituto d’imposta. Dato che sono indennità identiche, cioè sussidi assistenziali, ci sembra non equo non considerare esenti dal fisco anche questi mille euro”.
Per Oliveti, dall’inizio dell’epidemia “c’è stato un brusco calo dei fatturati”. “Dopo i provvedimenti di isolamento sociale, è chiaro che l’attività libero-professionale è stata alterata”, aggiunge il presidente di Enpam, spiegando che “i beneficiari del bonus dei mille euro sono circa 55 mila”.
L’Ente di previdenza e assistenza dei Medici e degli Odontoiatri ha scritto quindi una lettera aperta indirizzata a Governo e Parlamento per sensibilizzarli sul tema. Nella missiva si definisce “inaccettabile una tassa sulla solidarietà”. “Risposte? Per ora no”, spiega Oliveti. “Solo segnali di consenso – precisa – da parte di professionisti che si sono riconosciuti nei termini descritti dalla lettera. Anche se ci eravamo già mossi e nelle precedenti affermazioni – aggiunge in riferimento agli esponenti politici – avevano detto che ritenevano corretta questa nostra impostazione. C’erano stati emendamenti ai vari decreti, come il dl Cura Italia, che prevedevano che le indennità aggiuntive dall’attività di sostegno al reddito delle singole casse fossero esentate dal fisco, che è quello che chiediamo. Però questi emendamenti non sono passati. Ringrazio la componente politica – sottolinea – che ha avuto la sensibilità di appoggiare questa nostra richiesta che riteniamo equa, logica e perequativa, però non abbiamo ancora nessuna risposta”.
“Ci siamo dimostrati collaborativi con il Governo – spiega Oliveti – perché abbiamo anticipato, per esempio, i 600 euro con la nostra liquidità, che teniamo per pagare le pensioni. Speriamo venga recepita anche questa nostra istanza”.
“Le casse di previdenza – ricorda – sostituiscono l’Inps, per i professionisti interessati. Le manovre che l’Inps sta facendo per sostenere i propri iscritti in difficoltà le stiamo facendo anche noi. Vorremmo avere una equivalenza di trattamento. È questo l’auspicio”, conclude.
(ITALPRESS).

Enpam, pagati 46mila bonus da mille euro al mese

Sono stati messi in pagamento i primi 45.920 bonus Enpam destinati ai medici e ai dentisti liberi professionisti in difficoltà a causa del Covid-19. L’importo medio liquidato è stato di circa 1.500 euro e corrisponde al primo periodo indennizzabile. I bonifici verranno accreditati lunedì. “Ci dispiace solo che per il momento, nei confronti di chi non ha un regime agevolato, Enpam è stata obbligata a trattenere il 20% a titolo di ritenuta d’acconto – ha commentato il presidente Alberto Oliveti -. Ma queste somme derivano da un patrimonio già tassato e servono a sostenere i medici e i dentisti in difficoltà. Speriamo, tutti insieme, di riuscire a far cambiare le regole prima di dover riversare le ritenute allo Stato. L’obiettivo resta quello di restituire il 20 per cento ai legittimi destinatari”. Gli assegni, finanziati con risorse patrimoniali dell’Enpam, sono di 1.000 euro mensili per chi paga i contributi previdenziali per intero, di 500 euro per chi paga l’aliquota dimezzata e di 114 euro per chi ha scelto di versare il 2%. Questi primi versamenti coprono il periodo che va dall’inizio del periodo tutelato (21 febbraio) fino al momento in cui è stata presentata domanda. I beneficiari potranno ripeterla per ottenere una seconda tranche. Poiché il bonus Enpam copre fino 3 mesi, è consigliabile fare la richiesta a partire dal 22 maggio in modo da ricevere direttamente il saldo o l’importo intero, per chi ancora non l’ha fatta. In totale i potenziali beneficiari del bonus Enpam sono 133mila.
(ITALPRESS).

Enpam, nel 2019 1,7 mld di avanzo e 22,8 di patrimonio

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L’Enpam ha approvato il bilancio consuntivo del 2019 chiudendo con con un utile di 1,739 miliardi. Il risultato dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri è in rialzo di quasi 620 milioni rispetto alle stime del preconsuntivo approvato a novembre: si tratta, da sempre, del miglior risultato mai conseguito nella gestione del patrimonio Enpam. Tra l’altro, superiore di circa 890 milioni, a quello che era il bilancio di previsione sempre per il 2019. “Questo straordinario risultato – spiega l’Enpam in una nota – si deve innanzitutto a un’efficace gestione finanziaria che presenta un risultato netto positivo di circa 700 milioni su circa 16 miliardi e mezzo di patrimonio finanziario investito. Questo significa un rendimento pari circa al 4,5%, cioè più del doppio del 2% previsto come parametro di riferimento nel bilancio tecnico attuariale. A valori di mercato il rendimento è stato del 9,32%. Anche in questo caso siamo di fronte a un risultato tra i migliori di sempre che si spiega, oltre che con le accorte scelte di impiego, anche con il positivo andamento dei mercati registrato per tutto il 2019”. “E’ il bilancio migliore di sempre. Con questi numeri l’Enpam può pensare di affrontare lo scenario post bellico del dopo il coronavirus con minori preoccupazioni di altri – commenta il presidente Alberto Oliveti -. Grazie a questi risultati economici abbiamo potuto approvare aiuti aggiuntivi per i medici e gli odontoiatri, come l’assegno di mille euro al mese per i liberi professionisti. Ora possiamo pensare a misure integrative per i giovani che si sono appena affacciati alla professione, per i pensionati che continuano a lavorare e per i più fragili, come vedove e orfani, che sono rimasti tagliati fuori dai sussidi statali perchè percepiscono pensioni di reversibilità, anche se minime”. Le performance hanno fatto salire il patrimonio netto dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri a 22,76 miliardi, con un incremento annuale dell’8,4% rispetto al 2018. Il tutto a fronte di un patrimonio da reddito rappresentato per circa 5,5 miliardi da attività immobiliari e da 16,7 miliardi da attività finanziarie. La riserva legale invece, cioè il rapporto tra patrimonio e pensioni in pagamento nell’anno, è stata pari a 12,4, più del doppio delle 5 annualità richieste per legge. Nel 2019 la Fondazione ha registrato entrate contributive per circa 3 miliardi, erogando nello stesso periodo prestazioni previdenziali e assistenziali per circa 2 miliardi. Il saldo è dunque pari a poco più di un miliardi, un risultato dovuto al maggior gettito contributivo per il graduale innalzamento di un punto percentuale annuo delle aliquote contributive di tutte le gestioni. Gli iscritti attivi sono 371.465, dei quali 200.494 maschi e 170.971 femmine, con un aumento di 5.381 unità. I pensionati sono 124.417 con un incremento del 15% in un anno. I nuovi iscritti alla quota A sono 12.726 dei quali 2.393 studenti del V e VI anno.
(ITALPRESS).