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ENPAM, OK BILANCIO DI PREVISIONE 2020

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L’Assemblea nazionale della Fondazione Enpam, ha approvato il Bilancio di previsione 2020. Prevista la chiusura dei conti dell’anno prossimo con un avanzo di circa 850 milioni, in linea con il risultato inizialmente ipotizzato per quest’anno. Il documento è stato approvato dall’Assemblea nazionale della Fondazione a larga maggioranza: sui 177 iscritti al voto, ci sono state 2 astensioni e nessun voto contrario. “Vogliamo garantire – ha detto il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti – la circolarità della funzione previdenziale, assistenziale e di welfare dell’Enpam, a vantaggio di tutti gli iscritti attuali e futuri, in una logica di allineamento degli interessi e di convenienza a partecipare. Resta l’obiettivo primario di sostenere la professione, promuovendo iniziative a favore dei giovani, delle colleghe e delle aree di criticità professionale anche con investimenti socialmente responsabili, allineando gli interessi degli iscritti all’Enpam a quelli di tutti i cittadini”.
Nel 2020 le entrate contributive raggiungeranno quota 2,9 miliardi, anche grazie all’incremento di un punto percentuale delle aliquote delle gestioni della Medicina generale, degli Specialisti ambulatoriali e dei liberi professionisti (Quota B), nonostante il calo delle entrate per riscatti e ricongiunzioni. La gestione per l’attività libero professionale beneficerà inoltre dei proventi derivanti dal nuovo obbligo contributivo a carico delle società odontoiatriche introdotto con la legge di bilancio 2018. D’altra parte, la spesa per le prestazioni previdenziali toccherà quota 2,2 miliardi a causa dell’incremento degli iscritti che matureranno i requisiti per andare in pensione (+27% tra i liberi professionisti e +14,5% nella medicina generale nell’ultimo anno), così come previsto dall’andamento della cosiddetta gobba pensionistica. Il parlamentino dell’Enpam ha anche approvato il bilancio preconsuntivo 2019. In base alle stime, l’Enpam chiuderà l’anno in corso con un avanzo di gestione di circa 1,1 miliardi, che porteranno il patrimonio a 22,4 miliardi a valore civilistico. A valore di mercato il patrimonio della Fondazione supera già oggi i 23 miliardi.
“Il successo raggiunto – ha aggiunto Oliveti – implica un rigoroso impegno di monitoraggio e previsione. Continueremo a esercitare la massima attenzione al rigore dei conti mantenendo un passo di marcia deciso che rispetti la tabella progressiva di sostenibilità che ci siamo assunti con la riforma delle pensioni. Il mantenimento di questo livello di riserve in un momento di forte e continua accelerazione degli eventi che riguardano la professione è fondamentale per continuare a operare in autonomia”.
(ITALPRESS).

Stefano Falcinelli eletto vicepresidente

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Il 65enne ravennate Stefano Falcinelli e’ il nuovo vicepresidente dell’Enpam, l’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri. Medico di medicina generale specializzato in tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio, Falcinelli e’ stato eletto oggi dai rappresentanti dell’assemblea nazionale in sostituzione di Eliano Mariotti, scomparso prematuramente lo scorso maggio. Componente del Consiglio di amministrazione dell’ente dal 2010, Presidente dell’Ordine di Ravenna dal 1997 e consigliere di amministrazione dell’Onaosi dal 2005 al 2011, Falcinelli e’ stato eletto a larga maggioranza, con 146 preferenze su 176 votanti.
“Ringrazio il presidente, il vicepresidente vicario, i componenti del consiglio di amministrazione. Prometto che faro’ del mio meglio – ha detto il neo eletto – sono certo che e’ quanto vi aspettate da me”.Nel 2019 Falcinelli ha pubblicato “Al servizio della salute”, un
lucido resoconto sui primi 40 anni del Servizio sanitario nazionale, scritto in collaborazione con la giornalista Anna Guerra ed edito da Ets. Fondazione Enpam e’ l’ente di previdenza e assistenza a cui sono iscritti tutti i medici e gli odontoiatri d’Italia. Ha 366mila iscritti attivi, 116mila pensionati e un patrimonio di circa 23 miliardi di euro.
(ITALPRESS).

Venezia, pronti interventi per medici e dentisti

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La Fondazione Enpam e’ vicina ai veneziani colpiti dal disastro della marea. “I colleghi che hanno subito danni potranno contare sugli aiuti dell’Enpam – dice il presidente dell’ente di previdenza dei medici e dei dentisti Alberto Oliveti – Siamo pronti a intervenire e solo in attesa che la Presidenza del Consiglio dichiari l’evidente stato di calamita’ naturale”.
Le domande di aiuto economico, complete della documentazione richiesta, andranno inviate all’Ordine provinciale dei medici e degli odontoiatri. Tutte le informazioni e i moduli sono
disponibili alla pagina www.enpam.it/sussidi-per-calamita-naturali
Gli aiuti potranno essere concessi non solo per Venezia ma anche per tutte le altre localita’ per le quali le autorita’ di governo decreteranno lo stato d’emergenza. L’ente di previdenza e assistenza dei medici e dei dentisti prevede, per i propri iscritti, sussidi straordinari fino a 17.650 euro per i danni alla prima abitazione o allo studio professionale, di proprieta’ o in usufrutto. Il tetto rimborsabile e’ piu’ alto per i medici e dentisti liberi professionisti (fino a
22.650 euro), a cui puo’ essere erogato anche un reddito sostitutivo, che puo’ arrivare a quasi 2.500 euro al mese, nel caso abbiano dovuto interrompere l’attivita’ a causa della
calamita’. L’Enpam puo’ inoltre intervenire, con i massimali complessivi sopra indicati, anche per i danni a beni mobili come automezzi o attrezzature medicali e contribuire al pagamento degli interessi sui mutui edilizi per l’acquisto, la ricostruzione o la riparazione della casa e/o dello studio professionale. Nel frattempo l’ente invita gli iscritti a raccogliere una documentazione fotografica e a farsi fare una perizia giurata dei danni subiti da parte di un tecnico abilitato.
(ITALPRESS).

MODELLO D RINVIATO AL 30 SETTEMBRE

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L’Enpam ha deciso di rinviare al 30 settembre il termine per presentare il modello D per tutti i medici e gli odontoiatri che si sono visti prorogare le scadenze per il pagamento delle imposte. Il decreto legge ‘Crescita’ ha infatti stabilito che chi esercita un’attività economica per la quale esiste un Isa (indice sintetico di affidabilità fiscale, cioè gli ex studi di settore) può beneficiare di una proroga al 30 settembre per i pagamenti fiscali. La conseguenza è che i liberi professionisti che fanno i conteggi per le tasse in vista del 30 settembre, difficilmente avranno i dati pronti da dichiarare all’Enpam entro la normale scadenza del 31 luglio. Da qui l’opportunità di consentire la compilazione del modello D, senza sanzioni, entro il 30 settembre. Il rinvio dell’adempimento riguarda sia i medici e gli odontoiatri soggetti ad Isa, ma anche coloro che non li applicano pur avendo un reddito al di sotto della soglia massima prevista. 

Verranno dunque rimandati a settembre anche i professionisti con regimi forfetari o con la flat tax al 5%. La scadenza rimane al 31 luglio, ad esempio, per i medici che fanno esclusivamente attività libero professionale intramoenia e per gli iscritti ai corsi di formazione in medicina generale. Tendenzialmente, cioè, dovrebbe comunque compilare il modello D entro luglio chi ha diritto di pagare i contributi Enpam al 2%.

 

ENPAM “TAGLI SSN SCARICATI SULLE SPALLE DEI MEDICI”

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In dieci anni sono stati sottratti al Servizio sanitario nazionale circa 37 miliardi e, parallelamente, l’incremento del fabbisogno di salute nel Paese è cresciuto di quasi 9 miliardi. Il sacrificio maggiore è toccato alla componente del personale medico-sanitario che, dal 2000 al 2017, ha visto ridurre l’incidenza della spesa per il lavoro dipendente di oltre 9 punti percentuali, passando dal 39,8 per cento al 30,7 per cento.

Questi i dati del Mef e della Ragioneria generale dello Stato sulla composizione della spesa sanitaria contenuti nel 4° Rapporto Gimbe sulla sostenibilità del Ssn, presentato ieri in Senato. 

“Da questo preoccupante rapporto si evince che il nostro Servizio sanitario nazionale, sempre più sottofinanziato, tiene grazie al sacrificio in termini professionali e di stipendio dei suoi medici e operatori sanitari, ma così non reggerà a lungo – commenta il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti –. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare. Se non si interviene, qualcuno lo potrà ben dire presto. Se non si fa niente, sarà chiaro che la volontà politica è questa”.

 

A FICO WEEK END DEDICATO ALLA PELLE

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Con l’estate ormai alle porte, è importante non dimenticarsi di prendersi cura della pelle. Per trattarla bene, senza rinunciare alle gioie di una bella giornata di sole, sabato 8 e domenica 9 giugno a FICO è possibile scoprire le buone pratiche per una corretta esposizione, grazie alla collaborazione con due partner d’eccezione nello studio del melanoma, come IMI Intergruppo Melanoma Italiano e IOR Istituto Oncologico Romagnolo. Nel corso delle due giornate, i dermatologi dell’IMI e IOR con i medici della Clinica dermatologica dell’Università di Bologna e dell’Università di Parma saranno a disposizione dei visitatori dalle 11 alle 16 con check-up gratuiti per controllare le macchie del viso e i danni solari e per fornire consigli su come prendersi adeguatamente cura della propria pelle.

Sabato alle 12, si conosceranno più da vicino le macchie del viso grazie all’intervento “Macchie cutanee: estetica o foto-danno?” del professore Ignazio Stanganelli, responsabile Skin Cancer Unit IRST IRCCS Istituto Tumori Romagna e Università di Parma. L’evento si svolge grazie alla collaborazione con Fondazione Enpam nell’ambito di “Piazza della salute”, progetto che ha l’obiettivo di diffondere i corretti stili di vita e promuovere l’autorevolezza e l’utilità sociale della professione medica attraverso eventi sanitari aperti al pubblico. Un obiettivo che FICO Eataly World e la Fondazione FICO per l’Educazione alimentare e alla Sostenibilità sposano e promuovono nei confronti dei loro visitatori.

ENPAM, CORTE CONTI CERTIFICA SOLIDITÀ

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La Corte dei Conti certifica la solidità dell’Enpam, che “ha conseguito nuovamente un risultato economico positivo”, e attesta l’estinzione dell’esposizione ai titoli strutturati. A dirlo è l’ultima relazione della Sezione controllo enti dell’organismo contabile, che ha esaminato la gestione 2017 dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri.

Nonostante un saldo finanziario in calo rispetto al 2016 – scrive la magistratura contabile nel documento – “il patrimonio netto è in costante aumento”  toccando quota 19,74 miliardi.
In crescita anche la riserva legale a garanzia del pagamento delle pensioni, che sale a 12,95 annualità, ben al di sopra delle 5 prescritte dalla legge. In lieve flessione invece, il rapporto tra il numero di iscritti e quello delle pensioni erogate (3,06). Continua a ridursi il peso delle attività immobiliari “la cui quota è ormai prossima a un quarto del totale degli investimenti patrimoniali”, mentre i titoli strutturati costituiscono ormai una parte residuale del portafoglio dell’Enpam.

“Fra il 2001 e il 2009 – scrive la Corte dei Conti – la Fondazione si espose fortemente sul mercato dei titoli strutturati per un importo che superò i 3 miliardi. Da allora, in assenza di acquisti ulteriori, per effetto di cessioni e rimborsi, quella esposizione si è gradualmente ridotta, fino a 176 milioni a fine 2017 (al 2016 ammontava a 784 milioni), quasi tutti in scadenza nel 2018”.

Nel Bilancio tecnico, che proietta l’andamento dei conti dell’ente per il periodo 2015-2064, “il saldo previdenziale complessivo – scrive la Corte – assume valore negativo nel periodo 2028-2037, per poi tornare positivo sino a fine periodo”. Nello stesso periodo, il saldo totale “si mantiene sempre positivo” e il patrimonio complessivo “risulta sempre in crescita”. In relazione al nuovo sistema dei compensi approvato nel 2016 dall’Assemblea nazionale, la Corte osserva che “l’introduzione di elementi variabili sulla remunerazione dei vertici aziendali va nella giusta direzione di un modello di corporate governance più coerente con le migliori pratiche internazionali”. Risultato positivo anche per Enpam Real estate. “Dopo i risultati fortemente variabili dei precedenti esercizi – scrive la magistratura contabile – il 2017 si è chiuso in utile” e il patrimonio netto è “lievemente aumentato, attestandosi a 75, 57 milioni”.