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Le Fate azzurre a un passo da Parigi2024

ANVERSA (BELGIO) (ITALPESS) – La squadra italiana di ginnastica artistica femminile, inserita nella prima di 10 suddivisioni dei Mondiali, in scena ad Anversa, in Belgio, raggiunge quota 162.230 (VO 41.599 PA 40.099 TR 40.266 CL 40.266), precedendo l’Olanda (161.197), unica altra squadra in pedana nel turno inaugurale. Il punteggio complessivo delle Fate azzurre dovrebbe essere più che sufficiente per la qualificazione olimpica per Parigi2024 ma per la certezza assoluta bisognerà attendere la fine delle qualifiche, ovvero domani sera, alle 22.30 circa. Stesso discorso per la composizione delle varie finali iridate.
Quel che è certo, fin da ora, è che Alice D’Amato, campionessa europea in carica alle parallele, non sarà nella sfida tra le migliori 8 al mondo sugli staggi, a causa di una caduta. La genovese, però, con il totale dì 52.966 è la seconda migliore italiana nell’all around, dopo Manila Esposito (54.698), quindi, per la regola delle due per Nazione, è Elisa Iorio a rimanere esclusa.
– foto Ufficio Stampa FederGinnastica –
(ITALPRESS).

Tecchi “Azzurri super, meritano i Giochi di Parigi”

ANVERSA (BELGIO) (ITALPRESS) – “I ragazzi sono stati straordinari. Anzi, ormai per loro certe prestazioni sono diventate normali. Ci siamo presentati ad Anversa da campioni d’Europa e siamo riusciti a centrare l’obiettivo principale, ovvero il pass per Parigi”. Così il presidente della FGI, Gherardo Tecchi, che ha raggiunto in Belgio la delegazione azzurra, guidata dal consigliere federale Vittorio Massucchi, per stare vicino agli atleti italiani impegnati nella 52esima edizione dei Mondiali di ginnastica artistica, a proposito del pass per Parigi2024 ottenuto dal team maschile.
“Adesso la strada è in discesa e ci divertiremo. Mi voglio complimentare con il direttore tecnico Giuseppe Cocciaro e con tutto il suo staff, anche con gli atleti che sono rimasti a casa. Una delle nostre missioni statutarie è quella di consegnare alla preparazione olimpica del Coni il maggior numero di qualificati e, contando anche i sette posti della ritmica, siamo già a dodici, il massimo che si poteva fare, fin qui. Ora tocca all’artistica femminile. La squadra degli uomini mancava da Londra 2012, finalmente ce l’abbiamo fatta”, ha aggiunto il numero uno della FGI.
“E’ una gioia indescrivibile per tutto il nostro movimento. La ginnastica è una grande famiglia e sono sicuro che questo ennesimo risultato di vertice farà sentire orgogliosa tutta la base, dalla quale vengono i nostri campioni”, ha detto ancora Tecchi.
Il massimo dirigente della più antica delle Federazioni italiane, Ente morale dal 1896, si è poi soffermato sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’Accademia internazionale di Desio. “Non è mia abitudine commentare le sentenze. Prendo solo atto che, allo stato attuale, la posizione garantista della Federazione, che a gennaio lasciò la Maccarani alla guida delle Farfalle, fu corretta. Se allora avessimo anticipato l’esito del processo sportivo, sotto la pressione di quello mediatico, oggi l’Italia poteva non avere una squadra di ritmica alle Olimpiadi, e sarebbe stato un danno inappellabile, anche per il CONI”, ha detto Tecchi.
“Allo stesso modo non sta a me giudicare parole o frasi di chi è chiamato a giudicare, e credo che a chiarirne il significato debba essere colui che le ha pronunciate. Di sicuro nel mio vocabolario violenza e affetto non sono sinonimi, ma contrari. Adesso aspettiamo le motivazioni ufficiali e soprattutto l’esito delle indagini della procura di Monza, con la quale collaboriamo dalla prima ora, con grande trasparenza, per il bene delle nostre ginnaste”, ha concluso il numero uno della FGI.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

L’Italia della ginnastica artistica vola a Parigi2024

ROMA (ITALPRESS) – Importante obiettivo centrato dalla Nazionale italiana maschile di ginnastica artistica, che ha ottenuto il pass per i Giochi Olimpici di Parigi2024. Gli azzurri, ai Mondiali, in scena ad Anversa, in Belgio, con il punteggio totale di 248.796 hanno chiuso al sesto posto la qualifica, conquistando con merito non solo l’accesso alla finale iridata a squadre di martedì ma soprattutto la qualificazione per le prossime Olimpiadi estive. Yumin Abbadini (Pro Carate), Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese), Lorenzo Minh Casali (Giovanile Ancona), Matteo Levantesi (Pasqualetti Macerata), Mario Macchiati (Fermo 85) e, in panchina, Lorenzo Bonicelli (Ghislanzoni GAL di Lecco), seguiti dai tecnici Paolo Pedrotti, Marco Fortuna, Alberto Busnari e Paolo Quarto, sono arrivati alle spalle di Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Germania e davanti a Svizzera e Cina. Queste le otto formazioni finaliste dei Mondiali.
I campioni d’Europa in carica, guidati dal dtn Giuseppe Cocciaro, hanno condotto una gara regolare, compensando con la forza del gruppo piccoli errori individuali, sotto gli occhi del presidente della Fgi, Gherardo Tecchi, del capodelegazione Vittorio Massucchi, del segretario generale Roberto Pentrella e del team manager Andrea Facci. Un lavoro collettivo che ha premiato la Sezione della maschile con cinque carte olimpiche, risultato di squadra mancato sia i Mondiali di Glasgow nel 2015 per i Giochi di Rio de Janeiro, che a Stoccarda nel 2019 per le Olimpiadi di Tokyo. In entrambe le occasioni c’era Nicola Bartolini, divenuto nel frattempo il capitano degli azzurri. “Abbiamo coronato un sogno – conferma il ginnasta sardo -. L’Italia torna ai Giochi dopo 11 anni. E’ stato difficile, sono stati superati momenti complicati, ma adesso siamo qui a festeggiare”.
“Siamo forti, negli ultimi due anni abbiamo avuto una crescita esponenziale, sia a livello individuale che di team. Giuseppe Cocciaro e tutta la Federazione ci hanno messo nelle condizioni migliori per affrontare questo cammino. Un lavoro portato avanti da tutti a 360 gradi. Le finali di specialità non erano la nostra priorità e quindi non mi dispiace affatto di non essere entrato al corpo libero. Tra due giorni affronteremo una finale mondiale a squadre: nel 2022 a Liverpool sfiorammo il podio, lo spirito sarà più leggero ma punteremo comunque al massimo. Oggi le giurie non sono state generose con noi sui primi due attrezzi (corpo libero e cavallo con maniglie, ndr.), quindi ci sono margini di miglioramento”, aggiunge Bartolini. Non è finita qui, insomma: l’ItalGAM qualifica due azzurri tra i 24 della finale all around individuale – Abbadini con il totale di 82.532 e Lorenzo Casali con 82.065 – e ottiene la final eight alle parallele pari con Matteo Levantesi, settimo a quota 14.833.
– foto FederGinnastica –
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Le Fate cercano i Giochi ai Mondiali di Anversa

ANVERSA (BELGIO) (ITALPRESS) – Dopo la maschile anche le donne completano il loro turno di prova sul campo principale ai Mondiali di artistica ad Anversa. L’ItalGAF, in verità, aveva testato ieri pomeriggio gli attrezzi dell’Antwerp Sportpaleis, completando i quattro giri e tirando gli esercizi di gara. Nella testa di Enrico Casella però c’era ancora da sistemare qualcosa e solo dopo l’allenamento odierno, nella training hall, il DTN, coadiuvato come sempre da Monica Bergamelli e Marco Campodonico, ha sciolto le riserve. Le prime tre degli Assoluti di Padova, ossia D’amato, Esposito e Iorio, saranno impegnate nell’all-around, Andreoli farà parallela e trave e l’esordiente Belardelli volteggio e corpo libero. Veronica Mandriota è la riserva. Questa è la formazione ufficiale. “Al volteggio e alle parallele abbiamo fatto molto bene – ha commentato il coach bresciano – con esercizi svolti subito e senza particolari difficoltà. Elisa ed Alice hanno avuto qualche piccola esitazione alla trave, poi si sono riprese. Siamo andati rapidi per provare a rispettare i tempi di gara, quindi qualche errore ci può stare. Al corpo libero Manila si è trovata un pò a disagio sulla riga combinata per la risposta della pedana, ma anche queste sono cose che si mettono a posto. Non ci siamo limitati, infatti, a presentare le routine, abbiamo lavorato a fondo per testare bene tutto, e quindi è normale che le ragazze siano arrivate alla fine un pò stanche. La missione del 2023 è quella di ottenere la qualificazione olimpica con la squadra. A Liverpool abbiamo fallito per nostro demerito, in finale con tre punteggi secchi e cinque cadute siamo arrivati ad un passo dal podio, e quindi dal pass per Parigi. Adesso dobbiamo riparare, e purtroppo la situazione infortuni è ancora pesante. Senza Vanessa Ferrari, ferma per un problema al tendine, Asia D’Amato in convalescenza dopo l’operazione al crociato, Martina Maggio che sta recuperando dall’intervento di pulizia del tallone, Giorgia Villa che si è bloccata con la schiena ed ha un problema che gestiremo con le opportune terapie, in pratica abbiamo lasciato a casa una squadra d’elite. Anche quella che è qui è molto forte e lo ha dimostrato nel podium training. E’ chiaro che le assenze ci fanno perdere qualcosa, vorrei vedere quale altra nazionale privata di quattro ginnaste del genere non ne risentirebbe, tuttavia sono fiducioso”.
– Foto Ufficio Stampa Federginnastica –
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Consueta prova del campo gara per l’Italia ad Anversa

ANVERSA (BELGIO) (ITALPRESS) – La nazionale italiana di artistica maschile ha effettuato oggi la consueta prova del campo gara presso l’Antwerp Sportpaleis. Dall’ingresso atleti di una location da brividi sono entrati gli alfieri azzurri, guidati dal DTN Giuseppe Cocciaro e dai tecnici Paolo Pedrotti, Marco Fortuna, Alberto Busnari e Paolo Quarto. I ragazzi hanno preso confidenza con l’attrezzatura della Spieth e al termine dei sei giri, iniziati, come da sorteggio, al corpo libero, ruotando insieme a Corea, Francia e Ungheria, si sono dedicati, sorridenti, alle foto di rito. Nessun contrattempo o, peggio, infortunio, gli esercizi sono volati via in grande scioltezza, e anche Lorenzo Casali, sotto la lente per il colpo al piede accusato in allenamento, prima di partire, ha dimostrato di essere a posto. L’umore è alto tra i campioni d’Europa e il contenuto tecnico delle varie esecuzioni ha impressionato positivamente la giuria che curiosava dietro i tavoli di lavoro. Alla fine della giornata il direttore tecnico, consultatosi con il team manager Andrea Facci, il capodelegazione Vittorio Massucchi e il resto dello staff, ha sciolto le riserve ufficializzando la formazione che domenica affronterà il sesto ed ultimo turno qualificante. La formula è la solita, 5-4-3: cinque ginnasti a disposizione – Lorenzo Bonicelli sarà la riserva a bordo pedana – di cui saliranno all’attrezzo in quattro, potendo scartare dal totale di squadra il punteggio peggiore. Yumin Abbadini avrà la doppia responsabilità di aprire e chiudere il mondiale italiano, cominciando per primo al corpo libero e chiudendo il quartetto alla sbarra, dove, tra l’altro, in base all’andamento della gara, potrà decidere se spingere o meno sull’acceleratore delle sue difficoltà stellari. Se sarà stata raggiunta la soglia del 250, obiettivo strategico che metterebbe in ghiaccio l’Olimpiade di Parigi, il talento della Pro Carate potrà puntare ad una eventuale final eight, eseguendo il Cassina proprio davanti al suo ideatore, presente in Belgio come commentatore Rai. Ambizioni individuali ce l’hanno pure Matteo Levantesi alle parallele pari e Nicola Bartolini al corpo libero, ma il diktat della panchina è di guardare al risultato di gruppo, troppo importante per una Nazionale che manca i Giochi da Londra 2012. Al volteggio nessuno eseguirà il secondo salto, Abbadini presenta due avvitamenti, Macchiati e Bartolini due e mezzo, Casali tre. Abbadini, Macchiati e Casali sono gli unici impegnati sul giro completo e quindi in corsa per i due posti disponibili nella finale all-around a 24 di giovedì 5 ottobre. Il vantaggio di gareggiare nella sesta suddivisione, quella conclusiva, consentirà all’Italia di farsi due conti. In generale ci saranno i campioni in carica della Cina e il Giappone dell’olimpionico Hashimoto, in pole position, pronti a contendersi l’oro iridato. In seconda fila la Gran Bretagna e un Team USA ringiovanito e molto competitivo, per la lotta al terzo gradino del podio. La terza fascia vede proprio gli azzurri, i numeri uno del Vecchio Continente, veri e propri outsider e capaci di tutto, come dimostrato ad Antalya, contrapposti all’Ucraina di Illia Kovtun e Oleg Verniaiev (restituito allo sport dopo aver vestito i panni militari contro l’invasione russa), alla Spagna, alla Svizzera e alla Turchia. A seguire tante altre, a cominciare da Corea e Francia, pronte ad inserirsi e ad approfittare di ogni singolo errore altrui.
– Foto Ufficio Stampa Federginnastica –
(ITALPRESS).

Mondiali artistica ad Anversa, in palio pass per Parigi

ROMA (ITALPRESS) – E’ ai nastri di partenza la 52^ edizione dei Mondiali di ginnastica artistica, maschile e femminile. L’evento è fondamentale sulla Road to Paris 2024 perchè mette in palio ulteriori nove pass di squadra per gli uomini e altrettanti per le donne, dopo quelli ottenuti a Liverpool, nel 2002, da Cina, Giappone e Gran Bretagna nella GAM, Usa, Gran Bretagna e Canada nella GAF. Nella città dei Beatles i ragazzi di Giuseppe Cocciaro sfiorarono l’impresa, arrivando ai piedi del podio iridato. In Belgio il dtn ci riproverà con lo stesso gruppo, formato da Yumin Abbadini (Pro Carate), Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese), Lorenzo Minh Casali (Giovanile Ancona), Matteo Levantesi (E. Pasqualetti Macerata), il neocampione italiano Mario Macchiati (Fermo 85) – che un anno fa era riserva con Carlo Macchini titolare – e, in panchina, Lorenzo Bonicelli (Ghislanzoni GAL). Le Fate di Enrico Casella, che a Liverpool arrivarono quinte, alle spalle anche del Brasile, non possono più sbagliare e, viste le assenze di Asia D’Amato, Martina Maggio e il forfait last minute di Giorgia Villa, punteranno tutto sulle altre poliziotte del gruppo sportivo delle Fiamme Oro, la regina assoluta Alice D’Amato ed Elisa Iorio, su Manila Esposito (Ginnastica Civitavecchia), Veronica Mandriota (Brixia Brescia) e l’esordiente Arianna Belardelli (Ginnastica Heaven), con Angela Andreoli (Brixia Brescia), pure lei non al meglio, di scorta. Si comincia sabato 30 settembre con le qualifiche degli uomini e le prime quattro suddivisioni. Le ultime due, delle sei totali, occuperanno l’Antwerp Sportpaleis al mattino di domenica 1° ottobre. Gli azzurri sono proprio nell’ultima, con il via alle 12.15 al corpo libero. Al termine del classico giro olimpico so conoscerà l’esito delle ammissioni ai Giochi di Parigi e alle finali mondiali. Nel primo pomeriggio, alle 16.00, sarà il turno delle azzurre, con lo start al volteggio, dove nessuna di loro effettuerà il secondo salto per l’eventuale final eight di specialità.
– Foto Ufficio Stampa Fgi –
(ITALPRESS).

World Challenge Cup: Maresca, anelli d’oro. De Rosa bronzo

ROMA (ITALPRESS) – Titolo in World Cup e promessa di matrimonio. Salvatore Maresca corona un week end indimenticabile, iniziato con le 30 candeline e concluso sul doppio podio: quello degli anelli, in Coppa del Mondo a Parigi, e l’altro, il podio della vita, sugli spalti francesi, dove l’anello lo porge alla sua fidanzata, che accetta tra salti di gioia e baci in mondovisione. La commozione è grande, per Thor, che dietro una scorza da Avanger non ha mai nascosto di essere un ragazzo d’oro – in tutti i sensi, visto che veste anche la divisa del gruppo sportivo delle Fiamme Oro – e per Maria Pia, la sua dolce metà con la quale ha voluto condividere gli ultimi sette anni della sua giovane vita e adesso è pronto a donargli i restanti. Chissà che non stesse già pensando a quel romantico gesto, mentre con Marcello Barbieri saliva sul castello della FIG. La sua principessa lo stava guardando e allora il campione italiano assoluto di specialità, terzo in qualifica, con 14.700 si è sbarazzato dell’austriaco Vinzenz Hoeck, bronzo a 14.650, ed ha agganciato Courtney Tulloch. Stesso totale, identiche difficoltà (6.200) e, soprattutto, esecuzioni (8.500). Il pari merito non si può sciogliere e così l’azzurro e il britannico si dividono la posta, sul gradino più alto. Alla festa, con un ruolo più defilato, quasi da testimone, ha partecipato anche Niccolò Vannucchi, settimo con 13.900. Il ginnasta di Roberto Germani ha ottenuto lo stesso piazzamento pure nella finale al volteggio con la media del 13.950 (13.150-14.550). La final eight sulla rincorsa dei 25 metri se l’aggiudica Harry Hepworth con 14.700, davanti al padrone di casa Leo Saladino e al portoricano Jose Lopez. Ma non finisce qui. Edoardo de Rosa, infatti, conquista il bronzo sulle maniglie dell’Accor Arena e grazie al suo 15 netto si piazza alle spalle di due fenomeni del calibro di Max Whitlock, primo con 14.450, e Rhys Mc Clenaghan, sulla piazza d’onore con 15.100. “I risultati si commentano da soli – ha commentato soddisfatto Antonio Zurlini – Peccato per l’errore sul Dragulescu di Vannucchi altrimenti avremmo centrato tre piazzamenti. Ma i nostri colori ne escono comunque brillanti”. La FGI saluta Parigi, a meno di un anno dai Giochi Olimpici, con il terzo posto nel medagliere della Challenge, dietro alla Francia e alla Gran Bretagna, su tredici nazioni partecipanti. Un buon riscontro sullo stato di salute della nostra ginnastica, a pochi giorni dai Mondiali di Anversa.
– foto ufficio stampa FGI –
(ITALPRESS).

World Challenge Cup: Maresca e Vannucchi in finale agli anelli

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Salvatore Maresca non poteva festeggiare meglio il suo trentesimo compleanno. L’azzurro, impegnato in World Challenge Cup, è riuscito a strappare il pass per la final eight agli anelli con il personale di 14.550, alle spalle dell’austriaco Vinzenz Hoeck e del britannico Courtney Tulloch, entrambi al comando nella classifica provvisoria di ammissione con 14.600. Il campione italiano di specialità, allenato da Marcello Barbieri, ha sporcato leggermente la sua esecuzione, quindi i cinquanta millesimi di ritardo dalla coppia di testa sono più che colmabili. Sul castello dell’Accor Arena di Parigi, in un’atmosfera pre-olimpica da brividi, in gara anche Niccolò Vannucchi, bravo con il suo 13.750 a conquistare la settima piazza e un posto per la finale di Coppa. La promessa della Gymnastic Romagna Team con 13.400 ha chiuso invece in 14^ posizione al corpo libero, attrezzo dove non vedremo azzurri in azione, anche perchè Ares Federici sbaglia e si deve accontentare di un 12.250. Fa molto bene Edoardo De Rosa al suo cavallo. L’atleta della Ginnastica Gioy stacca il terzo biglietto al cavallo con maniglie e con 14.950 si mette in scia di due big del calibro dell’irlandese Rhys Mc Clenaghan e dell’iglese Max Whitlock, anche loro davanti pari merito con 15.250.
– foto ufficio stampa FGI –
(ITALPRESS).

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