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Cala il sipario agli Assoluti di Artistica, assegnati numerosi titoli

PADOVA (ITALPRESS) – Giornata conclusiva dei Campionati italiani Assoluti di Ginnastica Artistica, maschile e femminile dedicata alle finali di specialità.
Al corpo libero maschile trionfa Filippo Castellaro. Il ginnasta della Virtus Pasqualetti, con il suo 14.500, si mette alle spalle il campione uscente in questo attrezzo nonchè campione del mondo sul quadrato di Kitakyushu 2021, Nicola Bartolini, secondo con 14.350. Il talento veneziano, a due settimane dai Mondiali di Anversa, mette in mostra tecnica e condizione, partendo da una nota di 5.8 di difficoltà ma con una pulizia esecutiva che non lascia chance agli avversari. Tra gli inseguitori, sulla terza piazza, sale il neo campione assoluto All Around Mario Macchiati (Fermo 85) con il suo 14.250.
Al cavallo con maniglie si impone un altro specialista, Edoardo De Rosa, medaglia d’oro con 14.650, inseguito a ruota dal padrone di casa Andrea Canazza (Corpo Libero Gymnastics Team), secondo per poco più di tre decimi a 14.300. Il talento della Ginnastica Gioy ha mantenuto il titolo vinto lo scorso anno al Pala Vesuvio di Napoli. Bronzo per Nicolò Mozzato della Spes Mestre con il personale di 14.150.
Agli anelli è una sfida tra titani. Nell’impianto padovano si affrontano il vicecampione iridato e il numero tre del pianeta ai Mondiali di Kitakyushu 2021. Manca solo Eleutherios Petrounias per dare al numeroso pubblico sugli spalti la definitiva sensazione di assistere ad un Campionato iridato. Il duello se lo aggiudica Salvatore Maresca protagonista, sotto gli occhi compiaciuti di Marcello Barbieri, di una routine di lusso, giustamente premiata con 14.850 punti. Marco Lodadio, che partiva da un decimo in più sulla nota D (6.3 contro il 6.2 dell’agente di Polizia), si deve accontentare dell’argento con 8.3 di esecuzione e il totale di 14.600. Nel derby tra Gruppi Sportivi di Aeronautica Militare e Fiamme oro si inserisce Andrea Russo, altro esperto conoscitore dell’arte anellistica come dimostra il suo 14 tondo che gli assicura la medaglia di bronzo in ex aequo con il talento della Juventus Nova Melzo Marco Sarrugerio.
Tra le donne la final eight al volteggio ha visto primeggiare Alessia Guicciardi. Il talento della Biancoverde di Imola, con il personale di 13.350, si impone sulle altre 3 atlete in gara in questo attrezzo. Argento per l’agente delle Fiamme Oro Desiree Carofiglio, seconda con 12.975 che ha preceduto di due decimi Elena Ferrari, terza con 12.725. Ai piedi del podio veneto Arianna Grillo (Ginnastica Pavese) con 12.150.
Fiamme d’oro nella gara delle parallele asimmetriche. Sì perchè Alice D’Amato, Elisa Iorio e Giorgia Villa – tutte agenti del Gruppo sportivo della Polizia di Stato – si spartiscono i tre gradini del podio veneto del Palaindoor rispettivamente con 15.150, 14.750 e 14.400 punti. A rincorrerle, a pochi decimi di distanza, il talento della Ginnastica Civitavecchia Manila Esposito a quota 14150.
In fondo alla rincorsa dei 25 metri maschili trova l’oro Tommaso Brugnami grazie alla media di 14 punti tondi – frutto di un 13.800 sul primo salto e di un 14.22à sul secondo e ha la meglio su Ares Federici (Spes Mestre), argento con 13.875. La medaglia di bronzo va a Gabriele Verga (Artistica Brescia), terzo a quota 13.025. Sul primo gradino del podio è salito anche il cubano Manrique Larduet, in forza alla Ginnastica Civitavecchia, con il totale di 14.525.
Il ginnasta di Santiago, due medaglie ai Mondiali di Glasgow 2015, è in gara in sovrannumero, come previsto dal regolamento federale, poichè è un ginnasta straniero quindi partecipa alla competizione ma non concorre per il titolo italiano così come è successo nell’All Around di ieri.
Nuova gloria arriva per il neo campione assoluto 2023 Mario Macchiati. Il talentuoso tesserato della Corpo Libero Gymnastics Team vince il titolo alle parallele pari. Con 14.650 Super Mario, che lavora a Fermo con Marco Fortuna, si lascia alle spalle Matteo Levantesi, ancora secondo a quota 14,600 proprio come lo scorso anno, e Lorenzo Casali, bronzo con 14,200.
Gara mozzafiato quella alla sbarra, l’ultimo attrezzo dei sei maschili. Ad imporsi in questa specialità l’argento continentale, Carlo Macchini con il personale di 14.500. E’ proprio l’agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato a vincere la final eight contro Lorenzo Bonicelli (Ghislanzoni GAL), argento con 14 punti netti e Nicolò Mozzato (Spes Mestre), bronzo con 13.900.
Alla trave le otto ginnaste in gara si sono dovute inchinare alla supremazia di Manila Esposito. L’argento europeo di Antalya in questo attrezzo mette insieme 14.450 punti (D. 5.8 – E. 8.65) troppo distante per Angela Andreoli (Brixia), seconda con 13.650 a un decimo dalla compagna di società Elisa Iorio (13.550) in forza però al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato. Bella gara per Eleonora Calaciura (Juventus Nova Melzo) che si deve accontentare della quarta posizione con 13.500.
Tornando alle donne, tocca ad una giovane promessa chiudere le danze delle finali femminili. Eleonora Calaciura (Juventus Nova Melzo) sbaraglia la concorrenza al corpo libero e si attesta in cima alla classifica con 13.400 punti, a un decimo da Veronica Mandriota (Brixia), seconda con 13.300. Terza Irene Lanza (Futuregym 2000) a quota 13.150.
A presiedere tutte le premiazioni il vicepresidente vicario FGI Valter Peroni, delegato dal Presidente federale Gherardo Tecchi, insieme al consigliere nazionale Pierluigi Miranda, al numero uno del Comitato regionale Veneto Dario Martello, al team manager di sezione Andrea Facci e all’Assessore allo sport del Comune di Padova, avvocato Diego Bonavina.

– foto FGI –
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Mario Macchiati è il nuovo Campione Assoluto

PADOVA (ITALPRESS) – Il nuovo campione assoluto della ginnastica artistica maschile si chiama Mario Macchiati. Il ginnasta della Fermo 85 conquista il titolo all-around della 97^ rassegna dei Campionati Italiani, mettendo insieme in due giri completi, tra la gara 1 di giovedì e l’epilogo odierno, 164.350 punti. Sulla piazza d’onore del Palaindoor sale Yumin Abbadini con il personale sui dodici attrezzi di 164.100. Macchiati quindi succede al talento della Pro Carate Yumin Abbadini che lo scorso anno aveva interrotto il dominio di Ludovico Edalli, vincitore di quattro edizioni consecutive e che ultimamente ha lasciato l’attività agonistica, ed iscrive per la prima volta il proprio nome nel palmares della manifestazione federale, che affonda le sue origini nel 1925. Terzo gradino del podio veneto per Lorenzo Casali che mette insieme 163.650 punti e conquista il bronzo del concorso individuale maschile. Quarta piazza per Lorenzo Bonicelli della Ghislanzoni GAL, protagonista di una entusiasmante rimonta fino a quota 162.650. A seguire una trentina di altri atleti che, sotto lo sguardo attento del DTN Giuseppe Cocciaro e del Team Manager GAM Andrea Facci, si sono distinti per qualità tecniche ed umane, onorando una competizione che rappresenta il punto d’incontro tra i migliori interpreti del movimento e il vertice di coloro che sono chiamati a rappresentarlo in maglia azzurra. A cominciare dai Mondiali di Anversa, qualificanti per i Giochi di Parigi 2024, e in programma da 30 settembre all’8 ottobre. Il migliore di oggi, comunque, è stato il cubano Manrique Larduet, in forza alla Ginnastica Civitavecchia, con il totale di 166.950. Il ginnasta di Santiago, due medaglie ai Mondiali di Glasgow 2015, è in gara in sovrannumero, come previsto dal regolamento federale, poichè è un ginnasta straniero quindi partecipa alla competizione ma non concorre per il titolo italiano. Alle premiazioni presenti il presidente FGI Gherardo Tecchi, il suo vice, il vicario Valter Peroni, i consiglieri federali Franco Mantero, Vittorio Massucchi e Pierluigi Miranda nonchè il presidente della società organizzatrice, la Corpo Libero Gymnastics Team, Tommaso Toffanin che, insieme a tutto il pubblico presente e allo staff. Osservato un minuto di silenzio all’inizio della manifestazione per due importanti persone della Ginnastica azzurra che ci hanno lasciato prematuramente: Dora Cortigiani, ufficiale di gara internazionale della sezione femminile e referente regionale di giuria dei comitati regionali Piemonte e Valle d’Aosta e Antonello Di Cerbo, Direttore Sportivo nonchè ideatore del progetto “Ginnastica Salerno”. La cinque giorni degli Assoluti torna domani con le finali di specialità.
– foto LivePhotoSport –
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Alice D’Amato regina all around agli Assoluti di artistica

PADOVA (ITALPRESS) – Il cielo è azzurro sopra Padova come le maglie dei ginnasti e delle ginnaste che si stanno misurando con i campionati nazionali assoluti di artistica. E’ quasi un mondiale quello che sta andando in scena al Palaindoor organizzato dalla Corpo Libero Gymnastics Team, per il blasone di alcuni dei protagonisti in pedana, per il livello tecnico espresso nei loro esercizi, per gli ufficiali di gara, dietro i tavoli delle giurie, molti dei quali sono anche giudici internazionali. La competizione veneta, infatti, è un importante banco di prova in vista dei Mondiali di Anversa, qualificanti per i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Si è appena conclusa la sfida conclusiva dell’All around donne che ha incoronato la 46esima regina in 85 edizioni: Alice D’Amato da Genova, agente del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, con il complessivo sui quattro attrezzi di 113.550, conquista il suo primo titolo assoluto. Sul podio, insieme a lei Manila Esposito (pt. 111.800) ed Elisa Iorio (108.550) che con Giorgia Villa e le altre contendenti al titolo italiano hanno dato vita ad uno spettacolo più unico che raro. In tribuna autorità erano presenti il numero uno della Ginnastica italiana, Gherardo Tecchi, accompagnato dal suo vice, il vicario Valter Peroni, Dario Martello, presidente del Comitato Regionale Veneto FGI, e Diego Bonavina, assessore allo Sport del Comune di Padova.
– foto agenziafotogramma.it –
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Farfalle di bronzo con i cinque cerchi ai Mondiali di Valencia

VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un’ultima medaglia prima di salutare. La 40esima edizione dei Mondiali di ginnastica ritmica a Valencia – giunti all’epilogo delle finali di specialità per gruppi – si chiude per l’Italia col bronzo delle Farfalle con i cinque cerchi. Le campionesse iridate uscenti, seconde nel concorso di ammissione spagnolo, commettono un errore a metà esercizio e sbagliano una collaborazione sul finale. Risultato, un 35.850, pari merito con il Brasile, che premia le Farfalle soltanto per l’esecuzione più alta (7.750 contro 7.350). Il titolo va alla Cina, forte di un 36.550 assolutamente alla portata delle ragazze dell’Accademia di Desio, che venerdì avevano fatto registrare il totale di 37.650. Sulla piazza d’onore ci salgono le padrone di casa: le iberiche, con una routine molto più compassata, riescono a scalzare il quintetto dell’Aeronautica Militare (l’agente di polizia Alessia Russo era in panchina) grazie a 36.100 punti. Soltanto quinte le israeliane, campionesse all around d’insieme, che avevano ottenuto anche il primo posto di qualificazione. “Questo Mondiale è stato la metafora dell’ultimo anno appena trascorso, pieno di difficoltà – ha dichiarato capitan Maurelli in zona mista – Abbiamo commesso qualche errore anche oggi, ma siamo andate in crescendo e la fortuna ci ha sorriso. Chissà che non sia l’inizio di una nuova fase. Per molte di noi questo potrebbe essere stato l’ultimo Mondiale, visto che nel 2024 la rassegna FIG non c’è. Ma l’avevamo detto anche nel 2019, quindi mai dire mai. Ora dobbiamo riposarci fisicamente e mentalmente. Andremo un pò in vacanza per poi buttarci testa e cuore sulla road to Paris, con la rinnovata carica che ci ha dato questa esperienza a Valencia e con i nostri sorrisi. La concorrenza, l’abbiamo visto, è molto alta. Si affacciano al podio sempre più Paesi, come ha dimostrato anche il recente mondiale juniores di Cluj Napoca. Ed è bello così, vedere gare sempre più di livello rende il nostro bellissimo sport ancora più spettacolare. Nessuno si porta il risultato da casa, perciò, adesso, torneremo in palestra per rielaborare gli esercizi e diventare ancora più forti. Ci terrei, infine, anche a nome delle mie compagne, a fare i complimenti alla staffetta d’argento a Budapest e a Gianmarco Tamberi. Avanti così ragazzi, ci vediamo a Parigi”. Intanto nell’altra final eight odierna si impone Israele con 34.800 davanti a Cina, seconda con 32.800 e Ucraina, terza a quota 32.300. Rimane stavolta ai piedi del podio la Spagna, mentre una fallosa Bulgaria, quasi irriconoscibile, deve accontentarsi della settima piazza. “E’ stato un mondiale pieno di pathos – ha aggiunto Emanuela Maccarani – Le aspettative su di noi erano tante e sappiamo anche quanto pesasse sulle spalle delle atlete la qualificazione olimpica. Oggi abbiamo commesso errori evitabili. Ma nello sport, quando salti tappe fondamentali, è difficile recuperare. Il lavoro paga sempre, è vero, però se c’è qualcosa che mina la serenità alla fine lo paghi. Il livello generale è cresciuto molto. Quello che ci è mancata è la solita sicurezza, l’autostima che viene dalle conferme. Lasciamo comunque Valencia con la consapevolezza di avere grandi potenzialità e margini di miglioramento”.
Con il bronzo odierno la Federginnastica conclude la rassegna valenciana con cinque medaglie, i tre argenti individuali (cerchio, palla e all around) di Sofia Raffaeli, il bronzo ai cinque cerchi dell’insieme e quello nel Team Ranking. Il computo complessivo delle medaglie iridate “all time” sale a quota 54: “Un bilancio molto positivo – chiosa il capodelegazione Valter Peroni – cui vanno aggiunte le due qualificazioni olimpiche, ossia il target principale che ci eravamo preposti. Dall’Italia ci sia attende ormai sempre il massimo e questo è indicativo del livello raggiunto. Per il momento storico che stiamo vivendo direi che è stato raggiunto un ottimo risultato. Il presidente Tecchi mi ha chiamato spesso in questi giorni e si è complimentato con le ragazze per i loro successi”.
– foto Simone Ferraro/FGI –
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Raffaeli argento nell’all around ai Mondiali di ritmica

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BUDAPEST (ITALPRESS) – L’italiana Sofia Raffaeli è la nuova vicecampionessa del mondo di ginnastica ritmica. L’agente delle Fiamme Oro, scende di un gradino rispetto all’edizione del 2022, ma rimane ai vertici planetari della disciplina. Con il totale di 135.700, la diciannovenne marchigiana si piazza alle spalle di Darja Verfolomeev, leader all around grazie al suo 137.450. La tedesca è stata la mattatrice della rassegna valenciana, con cinque successi su altrettanti concorsi individuali. L’azzurra, che era entrata nella finale a 18 con il terzo punteggio di ammissione, le ha dato filo da torcere per tutta la gara. Anzi al giro di boa, dopo un cerchio da 35.500 sulle note di Psyco e una palla da 34.450 sulla versione de Il “Mondo” di Jimmy Fontana cantata da Iako, concorrente di X Factor, la stella della Ginnastica Fabriano era in vantaggio addiritturadi tre punti e 250 millesimi, complice un errore della rivale al nastro. Nella seconda metà della competizione, quando era ormai chiaro che la sfida fosse tra le due ginnaste che già a Sofia si erano contese la corona dei piccoli attrezzi, Raffaeli perde la clavetta sul pezzo di Stromae e con il conseguente 32.700 il distacco si riduce a otto decimi e mezzo. All’ultima rotazione il vulcano di Chiaravalle ha cercato di resistere al ritorno del talento germanico di origini russe, straordinaria con la palla. Non le basta però il miglior parziale di giornata al nastro, 33.050, per conservare l’oro più importante. Il duello tra Sofia, iridata nel 2022, e Darja, cannibale in Spagna, si sposta all’anno venturo, quando si ritroveranno per la rivincita a Parigi.

That’s Life”, è la vita, come cantava Sinatra. Si vince o non si vince, perché certo non si può parlare di sconfitta per il fenomeno allenato da Julieta Cantaluppi e Claudia Mancinelli, dopo tre argenti, contando anche quelli di specialità a cerchio e palla, e il bronzo nel Team Ranking. La regina Sofia chiude il quarantesimo Mondiale con quattro medaglie e porta il conteggio del suo personale palmares a quota dodici piazzamenti. Straordinaria anche l’altra italiana in gara, e non erano molti i Paesi a vantare due rappresentanti nel concorso generale. Milena Baldassarri, inserita nel gruppo B in virtù del quindicesimo posto nel torneo di ammissione, guadagna due posizioni e conclude al redicesima con il personale di 125.700 (CE 31.600 PA 32.200 CL 31.100 NA 30.800). L’aviere dell’Aeronautica Militare, che non manca una finale mondiale nel completo dal 2017, si esalta in pedana, senza sbagli, felice per la conquista di giovedì del pass olimpico.

Senza Milena non ci andavo alle Olimpiadi – scherza una sorridente Raffaeli durante l’intervista alla Rai in mixed zone, tra un abbraccio e l’altro, in particolare con il capodelegazione Valter Peroni, il Segretario Generale Roberto Pentrella, la Team Manager della Sezione Paola Porfiri, la referente dei rapporti internazionali FGI Cristina Casentini e il membro del Consiglio mondiale Daniela Delle Chiaie – Sono contenta per i tre argenti ma non sottovalutate il bronzo per Nazioni perché è una medaglia di tutto il movimento. La piazza d’onore di oggi però mi rimarrà nel cuore. Ho fatto la gara per divertirmi. Ho provato a vincere, ovvio, e anche se non ci sono riuscita per me vale come una vittoria. Ho saputo reggere una gara difficile e non ho mollato dopo la piccola perdita alle clavette, con un nastro che ho fatto alla grande proprio per lasciare un ricordo indelebile, visto che era l’ultimo esercizio del mondiale. Fino adesso, in carriera, non avevo mai pianto di gioia, questa volta mi sono lasciata andare. L’emozione era grande, c’ho messo tutta me stessa, senza pensare ad altro se non alla pedana e alla musica. Esserci riuscita è la cosa più bella che si possa provare. Dedico il risultato alla mia famiglia e soprattutto alla mia società, la Ginnastica Fabriano, e le mie allenatrici, che sono state fondamentali per il mio percorso di crescita. Mi hanno sostenuto tantissimo. Fabriano è la mia casa, ci sosteniamo a vicenda, anche con le ragazze in palestra, le tecniche, dalla prima all’ultima, comprese quelle che sono rimaste in Italia. La mia espressività è migliorata, è vero. Il codice dà molta importanza all’artistico e ci abbiamo lavorato settimane intere. Non è facile, serve concentrarsi e liberarsi al tempo stesso. Gran parte del merito va agli esercizi montati da Julie, che sono dei veri e propri capolavori e che io cerco di interpretare al meglio. Gran parte di questo successo è anche suo”.

Sul gradino più basso del podio di Valencia ci sale la campionessa europea 2022, l’israeliana Daria Atamanov con 131.400. Solo quarta una delle favorite della vigilia, la bulgara Stiliana Nikolova, bronzo uscente. Con l’argento odierno sale a 53 il computo “all time” dei piazzamenti iridati della Federazione Ginnastica d’Italia. E non è finita qui perché domani si torna in pedana con la finale ai 5 cerchi della squadra di Emanuela Maccarani che vuole chiudere in bellezza dopo aver staccato, ieri, il biglietto per Parigi 2024.

-foto ufficio stampa Federginnastica –

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Farfalle quarte ai Mondiali di Valencia, ma arriva pass per Parigi

VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – La squadra italiana di ginnastica ritmica vola a Parigi. Le aviere dell’Aeronautica Militare Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean, Laura Paris e l’agente delle Fiamme Oro Alessia Russo conquistano il pass olimpico, piazzandosi al quarto porto nel concorso generale d’insieme ai Mondiali di Valencia. Stesso piazzamento del 2022 a Sofia ma dal valore completamente diverso, che dimostra la compattezza del gruppo guidato dalla coach Emanuela Maccarani, con le assistenti Olga Tishina e Federica Bagnera. Le Farfalle partono male nell’esercizio misto, con i 3 nastri e le 2 palle, non andando oltre un 30.500 (D. 15.100 – E. 7.050 A. 8.350) molto al di sotto dei loro standard. Un errore su una collaborazione le relega in decima posizione, fuori dalla final eight di domenica e a poco serve il ricorso accolto che aggiunge loro due decimi di punto. Soltanto una prova maiuscola con i 5 cerchi, proprio all’ultima chiamata del secondo gruppo, permette la “remontada” alle azzurre fino ai piedi del podio e la conquista del secondo posto provvisorio nella specialità dove sono campionesse del mondo in carica.
Il titolo del completo va ad Israele (70.800) che approfitta del black out della Bulgaria nei cerchi. Le regine del 2022, campionesse olimpiche (seppur con una squadra diversa), finiscono addirittura al nono posto all around. La federazione di Tel Aviv, forte del suo 70.800, si lascia alle spalle un’agguerritissima Cina, argento con 70.050. Terza piazza, come nella precedente edizione, per la Spagna che con 68.600 approfitta del fattore campo e del tifo da stadio di una fiera valenciana sold out. Stappano il biglietto per i Giochi Olimpici anche la Cina, l’Ucraina, con una quinta posizione che vale molto di più, il Brasile e la Francia. Ma la FGI un podio lo festeggia eccome. Grazie alla sommatoria dei punteggi individuali e di squadra (323.850), il team di Desio con Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri, allenate da Julieta Cantaluppi e Claudia Mancinelli, salgono sul gradino più basso della Team Ranking Competition, alle spalle della Bulgaria (330.150) e della Germania di Darja Vardolomeev (326.350). Dopo il bronzo nel 2018, l’argento nel 2021 e l’oro lo scorso anno, la ritmica italiana rimane tra le migliori tre scuole del mondo. Sabato si torna in pedana con la finale a 18 individuale e due italiane in gara, con Sofia Raffaeli che tenterà di difendere l’ultima corona rimastale. Il 27 gran finale con le Farfalle ai loro cinque cerchi, sempre in diretta su Rai Sport HD e Rai Play, sulle note di “They Don’t Care About Us”.
“La qualifica olimpica la dedico alla ritmica – ha dichiarato commossa Emanuela Maccarani, dopo aver ricevuto i complimenti del capodelegazione Valter Peroni e del segretario generale Roberto Pentrella – La ginnastica ritmica è uno sport bello, sano, che sicuramente queste ragazze sanno esprimere al meglio, con tutta la bellezza di persone che si dedicano al loro lavoro. Perché questo è, un lavoro. Sono orgogliosa per lo sport italiano, ancora una volta il Coni andrà a rappresentare i propri colori a Parigi anche con la ginnastica ritmica: la squadra e due individualiste. Il massimo che si potesse fare. Esserci è un qualcosa che rimarrà per sempre il sogno realizzato delle nostre meravigliose atlete”.
“Una gara non all’altezza delle nostre aspettative – ammette capitan Maurelli, la ginnasta con più partecipazioni mondiali di tutti i tempi, non solo in Italia – ma ci siamo riprese alla grande. Il nostro obiettivo principale era il pass olimpico – continua la ventisettenne di Rivoli che con Parigi, la sua terza volta, eguaglierà, assieme a Martina Centofanti, il record di Elisa Santoni ed Elisa Blanchi come numero di presenze ai Giochi – L’appuntamento con il destino è rinviato di un altro anno e in Francia ci riproveremo. Adesso abbiamo un’altra finale di specialità e ce la metteremo tutta per concludere questo mondiale come vogliamo noi. Bellissima anche la medaglia del nostro team, con le individualiste, che è un po’ di anni che non scende dal podio. Sicuramente anche questa è una conquista e la dice lunga sul valore del movimento della ritmica italiana. La dedica è per lo staff e per tutte le persone che ci hanno sostenuto. E’ stato un anno difficile e la gara lo rispecchia, vista la rincorsa che abbiamo dovuto fare pure qui, dopo uno scivolone. Ma ci siamo riprese e questo ci insegna che i conti si fanno sempre alla fine e che con la testa, il cuore e l’anima si può tutto”.

– foto LivePhotoSport –
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Ai Mondiali di ritmica Baldassarri conquista un pass per Parigi

VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Niente medaglie ma un prezioso biglietto per la Francia. La seconda giornata dei Mondiali di ritmica alla Fiera di Valencia porta un altro pass con destinazione Parigi 2024: lo conquista Milena Baldassarri, che ha concluso le qualificazioni dell’All-Around individuale al quindicesimo posto con il punteggio di 94.250. Dopo il 32.800 al cerchio e il 30.700 alla palla di ieri, quest’oggi sono arrivati il 30.750 alle clavette e il 29.150 al nastro. Un risultato prezioso per conquistare una delle carte olimpiche riservate alle 14 migliori atlete. Davanti a lei, infatti, in tre hanno già ottenuto la quota per Parigi 2024. Tra queste anche Sofia Raffaeli, che l’anno scorso si mise in tasca un posto nazione grazie al trionfo nel concorso generale individuale di Sofia. En plein per la Federginnastica dunque come in Giappone, dove con Milena Baldassarri andò Alexandra Agiurgiuculese. Se convocata – il pass è per il Paese, non personale – la 21enne ravennate potrebbe diventare la terza ginnasta azzurra a partecipare a ben due edizioni dei Giochi dopo Giulia Staccioli e Irene Germini.

“Ancora non ci credo – ha dichiarato in zona mista la romagnola del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare cresciuta alla Ginnastica Fabriano – E’ da Tokyo che ci penso. Sono andata avanti step by step ma il focus era Parigi. Sono molto orgogliosa e spero di portare in alto il nome della ginnastica italiana. La passione per questo sport e la mia allenatrice Julieta Cantaluppi mi hanno dato la forza in questi due lunghi anni. Stare accanto ad un fenomeno come Sofia Raffaeli poi mi ha dato un motivo in più per spingermi oltre i miei limiti. Dedico questo splendido risultato ai miei genitori, a mia nonna che mi segue da casa, in Italia, a tutti quelli che mi sostengono e a Julie che è sempre con me. Adesso affronterò la finale mondiale di sabato a cuor più leggero e con un sorriso enorme”. La Baldassarri, infatti, disputerà anche la finalissima a 18 del concorso generale di sabato e partirà per quinta al cerchio, nel gruppo B (quello che raggruppa le ginnaste dal 10° al 18°posto) mentre Raffaeli, in virtù della terza piazza di ammissione, sarà l’ultima di ogni rotazione del gruppo A (1°/9° posto), partendo anche lei dal cerchio.

La 19enne di Chiaravalle, dopo il doppio argento di ieri a cerchio e palla alle spalle della tedesca Darja Varfolomeev, stavolta resta a bocca asciutta. Nelle clavette – dove difendeva il bronzo – resta fuori dalla finale, 15esima nelle qualificazioni, complice un errore su un rischio nella routine creata per lei dalla Cantaluppi. Al nastro, invece, si ferma a un soffio dal podio: 31.050 il suo punteggio finale contro il 31.100 della slovena Ekaterina Vedeneeva, bronzo. A prendersi l’oro, come poco prima nelle clavette, è ancora la solita Varfolomeev, al quarto successo in quattro gare. Ma non c’è tempo per i rimpianti, domani è la volta della finale All Around a squadre.
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Mondiali di ritmica, doppio argento per Sofia Raffaelli

VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Sofia Raffaeli argento al cerchio e alla palla ai Mondiali di ginnastica ritmica a Valencia. Nel primo attrezzo, l’azzurra è stata preceduta dalla tedesca Darja Varfolomeev, oro. Bronzo, invece, per l’ungherese Fanni Pigniczki. Per la tedesca il punteggio finale che le ha consentito di vincere l’oro è stato di 35.750. Poco meno, 35.250 per l’azzurra Raffaeli, mentre più staccata l’ungherese con 34.050.

Nel secondo attrezzo, a distanza di pochi minuti dal primo, l’azzurra ha chiuso con 35.200 dietro alla tedesca Darja Varfolomeev (35.800), bronzo alla bulgara Stiliana Nikolova (35.150). Si tratta del 51esimo podio mondiale per la Federginnastica.

– foto ufficio stampa Federginnastica –
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