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Mondiali Ritmica, Raffaeli 6^ in all-around e Averina record

ROMA (ITALPRESS) – Sofia Raffaeli chiude al sesto posto la sua gara con il complessivo, sui quattro attrezzi, di 99.525 punti. Termina così la finale All-Around individuale al campionato del mondo di ginnastica ritmica, in corso di svolgimento a Kitakyushu, in Giappone. Sofia Raffaeli – entrata in finale con il 12° punteggio – ha comandato la classifica di tutto il suo primo gruppo di ginnaste in gara (le qualificate dalla 10ª alla 18ª posizione). Una condotta impeccabile ha permesso all’agente delle Fiamme Oro di confermarsi un’avversaria temibile nel panorama internazionale dei piccoli attrezzi, dopo le ètoile dell’Est europeo. Con tre esercizi sopra il 25 e un nastro altrettanto convincente, la diciassettenne marchigiana ha sfiorato i cento punti prendendo il posto che le spetta tra le big di questa disciplina. Con la finale di oggi, il bronzo in quella di specialità al cerchio e l’argento nel team ranking, la vice campionessa italiana assoluta 2021 ipoteca un debutto iridato a livello senior da vera protagonista, migliorando l’esordio delle sue compagne al Mondiale casalingo di Pesaro nel 2017. In quell’occasione Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri si posizionarono all’ottavo e al nono posto. La ciliegina sulla torta della rassegna nipponica è stata l’aver battezzato un elemento nel codice dei punteggi internazionale che, d’ora in poi, verrà chiamato: “Il Raffaeli”.
Milena Baldassarri – qualificatasi con il quinto punteggio – termina il concorso generale del 38° Campionato del Mondo di Ritmica in nona posizione con il totale di 96.100. Per la ravennate, classe 2001, è la quarta partecipazione mondiale dopo il sesto posto olimpico ai Giochi di Tokyo di questa estate. L’aviere dell’Aeronautica Militare, allenata da Julieta Cantaluppi alla Ginnastica Fabriano, così come la Raffaeli, si assesta tra le migliori dieci posizioni nell’All-Around così come fece nelle precedenti edizioni di Pesaro 2017, Sofia 2018 (7ª) e Baku 2019 (7ª). La finale All-Around è stata vinta da Dina Averina con 108.400 punti. L’atleta russa ha raggiunto un primato storico: è la prima ginnasta ad aver collezionato 4 titoli iridati consecutivi dal 2017, un’impresa senza precedenti. L’Averina faceva già parte di un gruppo esclusivo di ginnaste che hanno conquistato tre titoli mondiali assoluti – Yana Kudryavtseva (RUS, 2013-15), Evgeniya Kanaeva (RUS, 2009-11), Maria Petrova (BUL, 1993-95) e Maria Gigova (BUL, 1969, 1971, e 1973) – ma oggi, a livello mondiale, si consacra regina della Ginnastica Ritmica di tutti i tempi, battendo anche il record di 17 ori vinti da Evgeniya Kanaeva. L’argento ai Giochi Olimpici di Tokyo, arrivata a Kitakyushu con 13 titoli mondiali in bacheca, sommando quelli vinti nelle tre finali di specialità dei giorni scorsi, quello nel team ranking di ieri e nell’All-Around di oggi, arriva a quota 18 successi personali, a soli la 23 anni. L’argento se lo aggiudica la bielorussa Alina Harnasko con 105.300, mentre il bronzo va ad Arina Averina, con 103.200. Ai piedi del podio giapponese la bulgara Boryana Kaleyn, a quota 102.450.
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Farfalle azzurre d’argento ai Mondiali in Giappone

La squadra azzurra di ginnastica ritmica vince la medaglia d’argento nel concorso generale del Campionato del Mondo, in corso a Kitakyushu, in Giappone. Oro per la Russia; argento per la Bielorussia.
Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea e Daniela Mogurean – con la riserva Laura Paris -, tutte avieri dell’Aeronautica Militare, si laureano vice campionesse iridate nell’All-Around 2021 con il totale, sui due attrezzi, di 86.000 punti.
La squadra italiana, bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo2020, impreziosisce così il proprio palmares di un altro argento nel concorso generale, eguagliando l’edizione 2018 di Sofia. Complessivamente, l’Italia raggiunge quota 32 medaglie, tra All-Around e specialità, conquistate nelle varie edizioni della rassegna FIG.
Le Farfalle azzurre, accompagnate sulla pedana del West Japan Exhibition Center dalla DTN Emanuela Maccarani, Olga Tishina e Federica Bagnera, hanno messo insieme il punteggio di 44.350 con l’esercizio alle 5 palle – montato sulle note di “Butterfly Ninja” di Maxime Rodriguez – e di 41.650 in quello con i 3 cerchi e 4 clavette – accompagnato dalla melodia di “Tree of life suite” di Roberto Cacciapiglia – finendo dietro alla Russia, oro con 88.350 e davanti alla Bielorussia, bronzo con 85.400. Ai piedi del podio nipponico le padrone di casa, a quota 84.900.
Con la gara di oggi, l’Italia si posiziona anche sul secondo gradino del podio nella classifica per Team con il totale di 277.575 punti, sommando ai due esercizi di squadra anche le otto routine che le individualiste Milena Baldassarri, Sofia Raffaeli e Alexandra Agiurgiuculese hanno portato in qualifica.
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Maurelli “Medaglia sinonimo di caparbietà”

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Grande soddisfazione per le Farfalle azzurre, dopo l’argento di oggi, nell’All-Around, ai Mondiali in Giappone. Ad esprimerla la capitana Alessia Maurelli, circondata dalle sue compagne, visibilmente emozionate. “Non è stato facile tornare in pedana dopo una medaglia olimpica. Tornare subito in palestra e provare e riprovare gli esercizi in vista del Mondiale ci ha messo alla prova ma l’abbiamo superata. Lo spostamento dell’Olimpiade di Tokyo al 2021 ha comportato gareggiare non solo per l’appuntamento più importante di tutto un quadriennio di preparazione sportiva ma anche a un campionato continentale e a uno iridato. Abbiamo dovuto pianificare tutto in maniera diversa ma ce l’abbiamo fatta. È una medaglia che per noi vale tantissimo: è sinonimo di resistenza e caparbietà”, ha detto la leader delle Farfalle.
“Anche la seconda piazza nel team ranking ci ha regalato una gioia immensa. Non era mai successo prima e siamo onorate di averla vinta assieme a tre individualiste che hanno dimostrato tutto il loro valore nel panorama internazionale. Ora testa alle finali di specialità di domenica. Siamo super cariche. Vogliamo regalarci, e regalare al pubblico che ci sostiene dall’Italia, tante altre emozioni”, ha aggiunto la Maurelli.
“Il nostro body usato per l’esercizio con le palle ha ricamato due ideogrammi, un omaggio a questa meravigliosa terra, il Giappone, che ci ha ospitato per ben due volte. Uno significa, ‘sogno’ e l’altro, ‘Farfalla’. Il nostro sogno lo abbiamo realizzato a Tokyo ma qui, a Kitakyushu, ne abbiamo aggiunto un altro. Il bronzo a 5 cerchi lo abbiamo dedicato alla nostra allenatrice, Emanuela Maccarani. Questo argento iridato, invece, ce lo teniamo strette e lo dedichiamo a noi, al nostro lavoro e alla nostra passione”, ha concluso la capitana azzurra.
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Baldassarri e Agiurgiuculese seste ai Mondiali di ritmica

KITAKYUSHU (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Si è conclusa anche la seconda giornata di gare individuali al Campionato del Mondo di ginnastica ritmica, in corso di svolgimento a Kitakyushu, in Giappone. Dopo le finali di ieri a cerchio e palla, le individualiste azzurre centrano l’obiettivo anche a clavette e nastro. Milena Baldassarri si ferma al sesto posto con un 26 netto. La ravennate, con l’esercizio alle clavette montato sulle note di “Bury a friend” di Billie Eilish, si piazza dietro alla bielorussa, Alina Harnasko per un solo decimo. Oro e argento se li aggiudicano le gemelle Dina (pt. 27.100) e Arina Averina (26.750). Il bronzo di giornata va alla bielorussa Anastasiia Salos (26.400). Ai piedi del podio giapponese la bulgara Boryana Kaleyn, a quota 26.200. “Sono contenta della tenuta di gara. Si può sempre migliorare ma l’importante era non sbagliare e dare il massimo per il risultato nel team ranking. Sabato torno in gara quindi resettiamo tutto e puntiamo in alto”. Alexandra Agiurgiuculese, entrata in finale al nastro con l’ultimo punteggio valido, migliora la sua prestazione e si piazza anche lei in sesta posizione con 21.500 punti, tra la bulgara Tatyana Volozhanina (21.900) e la slovena Ekaterina Vedeneeva (21.450). L’aviere dell’Aeronautica Militare commette un piccolo errore durante la sua routine accompagnata dalle note di “You are the one that i want” di Olivia Newton-John impedendole di scalare maggiormente la classifica, che ha visto balzare in testa la bielorussa Alina Harnasko, la nuova campionessa del mondo di specialità con 23.950, superando le gemelle Averina, Dina (23.900) e Arina (23.450), rispettivamente argento e bronzo. Quarta l’ucraina Khrystyna Pohranychna (21.950). “Oggi è andata meglio. In qualifica e in finale ho fatto lo stesso identico esercizio. Ho dato il massimo per il team quindi incrociamo le dita e tifiamo domani per le nostre Farfalle. Appena torno in palestra mi metterò sotto per sistemare i miei esercizi e renderli ancora più competitivi”. Milena Baldassarri e Sofia Raffaeli, vincitrice ieri del bronzo mondiale al cerchio, gareggeranno ancora sabato nel concorso generale iridato. Con i loro punteggi si sono ritagliate la quinta e la dodicesima posizione sulle diciotto necessarie per accedere alla finale All-Around. Domani si cambia registro e dalle individualiste si passa ai Gruppi. Le Farfalle azzurre sono impazienti di entrare in pedana e gareggiare contro le migliori squadre al mondo. I loro punteggi alle 5 palle e ai 3 cerchi e 4 clavette, sommati con gli otto individuali delle qualifiche, decreteranno il risultato del team ranking. Al Mondiale di Sofia del 2018 l’Italia salì sul terzo gradino del podio.
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Raffaeli bronzo mondiale al cerchio “Un sogno, non svegliatemi”

KITAKYUSHU (GIAPPONE) (ITALPRESS) – La ginnastica azzurra continua a sorprendere sulle pedane del Sol Levante. Sofia Raffaeli ha vinto la medaglia di bronzo nella finale al cerchio del Mondiale di ritmica in corso di svolgimento a Kitakyushu, in Giappone. La ginnasta di Chiaravalle, cresciuta alla Faber Fabriano con le tecniche Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova e in forza al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, al suo esordio senior in una rassegna iridata, è salita sul terzo gradino nipponico con il personale di 25.850, alle spalle della russa Dina Averina, oro a quota 27.750, e della bielorussa Alina Harnasko, terza con 25.950. Per la Federazione Ginnastica d’Italia si tratta di un altro risultato storico. Nessuna individualista azzurra infatti era mai andata a podio con il cerchio. Il piazzamento della diciassettenne marchigiana si aggiunge ai bronzi di Samantha Ferrari alle clavette di Atene 1991 e di Alexandra Agiurgiuculese alla palla di Sofia 2018. In quest’ultima rassegna Milena Baldassarri, che oggi ha chiuso in quinta posizione con 25.450, vinse l’argento al nastro e rimane per ora il miglior risultato individuale di sempre. Sono quindi quattro le medaglie dalla prima edizione del 1963 a Budapest, 36 in totale (O. 9 – A. 17 – B. 10) contando anche i risultati di squadra. “Sono molto soddisfatta e felice di questa medaglia – ha dichiarato la Raffaeli al termine della cerimonia di premiazione – E’ il mio primo Mondiale e la mia prima finale iridata. Non me l’aspettavo, sono sincera. Sono entrata in pedana con l’obiettivo di migliorare la qualifica e invece sono salita sul podio. Se è un sogno vi prego non svegliatemi. Devo ancora realizzare bene ma voglio dedicare questa medaglia alla mia famiglia, alle mie allenatrici, al Gruppo Sportivo della Polizia di Stato, alla Federazione per il continuo supporto e all’Italia intera”. Lo stesso presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica, Morinari Watanabe si è avvicinato alla vice campionessa italiana assoluta, circondata dall’intera delegazione presente a West Japan Exhibition Center, per complimentarsi dell’ottimo risultato raggiunto. “Sono molto felice per Sofia, se lo merita davvero – ha esordito Milena Baldassarri durante le interviste in mixed zone – Voglio farle tanti complimenti perchè è un risultato straordinario. Ci alleniamo tutti i giorni insieme, l’ho vista crescere e mi dà una gioia immensa vederla lì sul podio mondiale. Sono soddisfatta anche della mia tenuta di gara. Fare quattro esercizi tra qualifiche e finali, nello stesso giorno, mette sicuramente alla prova. Dopo i Giochi Olimpici di Tokyo siamo tornate subito in palestra per arrivare pronte e ancora più competitive al campionato iridato. La prima giornata è andata molto bene, ora resettiamo tutto e domani si torna in gara con le clavette. Devo rientrare tra le prime 18 così da accedere alla finale All-Around di sabato dove darò il massimo per me stessa e per il team”. “Sofia è una ragazza dal grande talento ma va sempre affiancato il duro lavoro per ottenere risultati – ha ricordato la direttrice tecnica nazionale, Emanuela Maccarani – Ha delle capacità innate che le permettono di portare in gara difficoltà di altissimo livello. Il suo percorso di avvicinamento al Mondiale giapponese tramite le Coppe del Mondo di inizio anno ha dato i suoi frutti. Solcare pedane internazionali l’ha aiutata a mantenere alta la concentrazione nonostante lo stress che una rassegna di questo calibro porta con sè. Ha tutte le carte in regola per competere con le grandi ginnaste di questo sport e oggi lo ha dimostrato ancora una volta. Siamo tutti felici per lei”.
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Le star dei Giochi Olimpici al 38° Mondiale di ritmica

KITAKYUSHU (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Le star dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 tornano in Giappone per il 38° Campionato del Mondo di ginnastica ritmica in programma a Kitakyushu dal 27 al 31 ottobre. L’inizio della competizione individuale è previsto per domani, mercoledì 27 ottobre alle ore 10. Si comincerà con le qualifiche al cerchio e alla palla mentre, in serata, le due finali di specialità. Le azzurre saliranno in pedana nel Gruppo C, dalle ore 14.30 (le 7.30 ore italiane). Sofia Raffaeli romperà il ghiaccio al cerchio per poi lasciare la pedana a Milena Baldassarri, nella prima rotazione. Nella seconda, invece, la ravennate entrerà in scena con la palla, seguita poi dall’Aviere dell’Aeronautica Militare, Alexandra Agiurgiuculese. Sessantotto individualiste sono attese nell’isola di Kyushu, in un raro Campionato del Mondo che si svolge in un anno olimpico a causa del rinvio dei Giochi estivi per la pandemia globale da Covid-19. Grande assente sarà la neo campionessa olimpica Linoy Ashram che non gareggerà a Kitakyushu. La delegazione israeliana, compreso il team che è arrivato sesto alle Olimpiadi, ha scelto di non tornare in Giappone per quest’anno. Un primato storico chiama a rapporto la russa Dina Averina, che ha risposto ‘sì’ all’invito. La medaglia d’argento all’Olimpiade nipponica tenterà di conquistare un quarto titolo consecutivo nell’All-Around iridato. Un’impresa che non ha precedenti. Dina Averina fa già parte di un gruppo esclusivo di ginnaste che hanno conquistato tre titoli mondiali, e un quarto la consacrerebbe nella storia di questo sport. Prima di lei solo Yana Kudryavtseva (Rus, 2013-15), Evgeniya Kanaeva (Rus, 2009-11), Maria Petrova (Bul, 1993-95) e Maria Gigova (Bul, 1969, 1971, e 1973) hanno compiuto la tripletta. La 23enne russa ha dominato la scena mondiale negli ultimi quattro anni, vincendo 11 delle possibili 15 medaglie d’oro individuali, inclusa una raccolta quasi completa dei titoli nel 2018 (All-around, cerchio, palla, clavette). Altri due ori nel team ranking nel 2018 e nel 2019 fanno arrivare a 13 i titoli complessivi della ginnasta russa, classificandola seconda nella lista delle più medaglie di tutti i tempi ai Mondiali di ritmica, eguagliando Yana Kudryavtseva (13 ori dal 2013 al 2015). Il record ancora imbattuto di 17 ori è detenuto dalla due volte campionessa olimpica Evgeniya Kanaeva (Rus), che ha dominato in questo sport tra il 2009 e il 2012. Kanaeva ha 18 medaglie mondiali complessive, rispetto alle 16 di Averina, che comprende due argenti e un bronzo. Altre quattro medaglie a Kitakyushu le consentirebbero di superare la Kanaeva, rendendola la ginnasta più decorata nella storia dei Mondiali di ritmica. A sfidarla saranno una miriade di avversarie, prima fra tutte la sorella gemella Arina, medaglia d’argento ai Campionati mondiali nel 2017 e nel 2019, proseguendo con il bronzo olimpico di Tokyo, la bielorussa Alina Harnasko, così come Boryana Kaleyn (Bul), Anastasiia Salos (Blr), Khrystyna Pohranychna (Ukr), Viktoriia Onopriienko (Ukr) e l’azzurra Milena Baldassarri, reduce dalla sesta piazza nel concorso generale a 5 cerchi. Alexandra Agiurgiuculese, invece, tenterà la scalata al podio nelle finali di specialità con la palla e il nastro. Tra le esordienti ad un campionato iridato spicca la 17enne Sofia Raffaeli, vincitrice di 3 argenti e 1 bronzo nelle tappe di Coppa del Mondo all’inizio di quest’anno, e l’azera Arzu Jalilova, argento mondiale con la palla al campionato junior di Mosca di due anni fa.
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Ai Mondiali l’azzurro Macchini quarto nella sbarra

Carlo Macchini è il quarto miglior ginnasta alla sbarra al Campionato Mondiale di Kitakyushu, in Giappone. L’agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato si posiziona ai piedi del podio nipponico con il personale di 14.966, il suo miglior punteggio di sempre. Il campione del mondo in questo attrezzo è HU Xuwei (pt. 15.166). Il cinese conquista titolo iridato 2021 prendendo il posto del brasiliano Arthur Mariano, che lo aveva vinto a Stoccarda nel 2019. La medaglia d’argento va a al padrone di casa, Hashimoto Daiki (pt. 15.066). Bronzo per Brody Malone, a quota 14.966. Il punteggio con Macchini viene sciolto per la regola dell’esecuzione più alta: in questo caso l’americano ha portato un parziale di 8.466 contro l’8.266 dell’azzurro. Il 25enne anconetano aveva già mancato di un soffio il podio nelle rassegne continentali di Stettino 2019 e Basilea 2021 ma si è detto comunque molto soddisfatto della sua gara perchè il suo esercizio è tra i migliori otto al mondo.
La sua nota di difficoltà (6.7), infatti, è la più alta insieme a quella del cinese neo campione mondiale. “Sono stato primo in classifica per metà gara con il mio miglior esercizio di sempre – ha dichiarato in mixed zone l’atleta scoperto da Luigi Peroli e allenato da Marco Fortuna alla Fermo ’85 – Sono contento perchè sono riuscito a fare la mia routine al meglio delle mie possibilità. Gareggiare contro questi giganti per me è già un traguardo importante. Sì, certo è il quarto posto ma sono comunque davanti al ‘King’ Kohei Uchimura e dietro a mostri sacri di questa specialità. Penso che in questo sport il primo avversario da battere siamo noi stessi, io almeno gareggio sempre contro Carlo Macchini. Se poi Carlo è primo, secondo o quarto, non importa vuol dire che in quel momento è stato il miglior Macchini. Il mio obiettivo costante è quello di migliorare l’esecuzione. Vi faccio un piccolo spoiler: sto preparando un esercizio basato sul nuovo codice che entrerà in vigore, ma non posso dirvi altro per il momento”.
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Nel volteggio Grasso si ferma ai piedi del podio mondiale

Thomas Grasso si ferma ai piedi del podio del volteggio al 50° Campionato Mondiale di Kitakyushu, in Giappone, per un solo decimo. Con il personale di 14.549 punti, il riminese, al suo esordio iridato, finisce dietro all’israeliano Andrey Medvedev, bronzo con 14.649. Il nuovo campione iridato sulla rincorsa dei 25 metri è il filippino Carlos Yulo (pt. 14.916), che succede al russo Nikita Nagornyy, assente in Giappone. Sulla piazza d’onore finisce invece il padrone di casa, Yonekura Hidenobu con il personale di 14.866. Completano la classifica della prima finale per attrezzo di oggi: Yang Hakseon (Kor – pt. 14.399), Courtney Tullock (Gbr – 14.383), Nazar Chepurnyi (Ukr – 14.149) e William Emard (Can – 13.199). Il ventenne, cresciuto nella Polisportiva Celle alla corte di Pietro di Pumpo,- si era qualificato per la finale con il sesto miglior punteggio (14.599) e si è migliorato in finale portando due salti ben eseguiti. “Il livello era comunque molto alto – ha dichiarato a caldo il campione italiano assoluto 2021 in questo attrezzo – Forse potevo fare meglio il secondo salto ma sono contento per come è andata. Paradossalmente mi sentivo molto più tranquillo della qualifica perchè ormai sentivo di aver rotto il ghiaccio e, quindi, si trattava solo di migliorare l’esecuzione”.
“Prima della finale ho sentito solo il mio allenatore Pietro Di Pumpo, perchè sono abituato ad averlo sempre con me in gara e quindi volevo un confronto con lui. Poi ho spento il telefono e non ho guardato i social. Nulla che potesse distrarmi”. Un debutto mondiale che è andato oltre le aspettative. “Non pensavo nemmeno di entrare in finale e ritrovarmi invece a gareggiare tra i migliori otto al mondo è stato bellissimo. Una carica incredibile. Adesso tornerò a casa e mi metterò sotto per aumentare la difficoltà dei miei salti. La serie A è vicina e poi ho un sogno nel cassetto: scrivere il mio nome sul codice dei punteggi con un salto nuovo non ancora presentato alla giuria internazionale. Ci sto lavorando su ma non voglio ancora svelare nulla. Arrivare quarti a livello mondiale è comunque un risultato da incorniciare”.
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