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Ai Mondiali doppietta azzurra agli anelli: argento Lodadio, bronzo Maresca

Girandola interminabile di emozioni ai Mondiali di Kitakyushu. Marco Lodadio si riconferma vicecampione iridato agli anelli con il personale di 14.866, alle spalle del cinese Lan Xingyu, oro a quota 15.200. Bronzo per l’altro azzurro Salvatore Maresca, pari merito con il russo Klimentev Grigorii a 14.833. Soltanto sesto il campione uscente, il turco Ibrahim Colak (14.666), che a Stoccarda 2019 precedette Lodadio di 33 millesimi. Il terzo posto del ventottenne di Castellamare di Stabia arriva invece dopo il bronzo europeo dell’aprile scorso a Basilea, in Svizzera. Con i successi di Bartolini, oro al corpo libero, e di Asia D’Amato, argento al volteggio, il bottino della FGI nella prima giornata delle finali di specialità nipponiche sale a quota 4 podi (un oro, due argenti e un bronzo). Ottima anche la prestazione di Elisa Iorio alle parallele asimmetriche. L’agente del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro è la sesta miglior ginnasta mondiale agli staggi femminili. Domani sono in programma le final eight di Thomas Grasso al volteggio e di Carlo Macchini alla sbarra. I piazzamenti odierni portano a 24 il computo delle medaglie mondiali italiane nella specialità degli anelli, dal primo acuto di Giorgio Romano a Lussemburgo 1909. Oltre al ventinovenne di Frascati, in forza al Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, soltanto Pietro Bianchi a Torino nel 2011 era arrivato sul secondo gradino degli anelli planetari. Rispetto ai tre argenti, sono invece 13 i bronzi italiani sul castello, e Maresca, alfiere della Ginnastica Salerno, lo ottiene come fece il capitano della Ginnastica Civitavecchia a Doha nel 2018. L’Italia era l’unica a schierare due atleti in finale e l’auspicio è che l’accoppiata si riproponga anche in futuro, sula grande tradizione del passato, ripercorrendo le orme recenti di Jury Chechi e Matteo Morandi, o di altre binomi recenti come quelli con Matteo Angioletti e Andrea Coppolino.

“Quando questa mattina mi è arrivata la notizia che avrei fatto la finale ero al settimo cielo – ha dichiarato l’Aviere dell’Aeronautica Militare in mixed zone tenendo stretta la medaglia d’argento – Volevo godermi questo momento in ogni caso. Anche solo per essere rientrato in una finale mondiale dopo tanto tempo. Sono partito con tutta la carica positiva che avevo e tanta voglia di fare bene. Non ho guardato nessun altro come di solito faccio in finale e, forse, è stato meglio così. Tutto fa esperienza e ogni volta è una gara nuova. Bisogna esserci per potersela giocare fino alla fine e questo è quello che vorrei dire a tutti coloro che provano a fare dei percorsi che tante volte sembrano impossibili: la magia può arrivare. Poter condividere il podio con Salvatore è stata poi la ciliegina sulla torta di questa giornata spettacolare per la Ginnastica azzurra. Per me la medaglia di oggi è la conferma che posso ancora dire la mia in campo internazionale. Diventare vice campione del mondo per la seconda volta consecutiva significa che sono ritornato sul percorso che avevo tracciato prima dello stop forzato a causa del covid e dell’operazione alla spalla. Dedico la medaglia a me, questa volta. Ringrazio ovviamente tutti della continua vicinanza, dal mio allenatore Luigi Rocchini, alla Federazione Ginnastica nella persona del Presidente Tecchi, all’Aeronautica e ancora all’Accademia di Civitavecchia ma stavolta la medaglia voglio dedicarla a Marco”.

“Un esordio mondiale da brividi – ha dichiarato invece Salvatore Maresca al termine della finale – Io fino a pochi mesi fa mai avrei immaginato tutto questo. A Basilea ho vinto un bronzo europeo e ho sentito la responsabilità di portare avanti la tradizione italiana all’anello, vista la gloriosa storia che abbiamo in questo attrezzo. Se sono arrivato qui è grazie non solo alla mia costanza e al mio impegno ma anche al lavoro di un grandissimo team composto dal Direttore Tecnico nazionale, dal mio allenatore Marcello Barbieri, dalla Federazione Ginnastica e dalla mia società, la Ginnastica Salerno. Sono tra i più forti ginnasti al mondo sul castello degli anelli e ho il cuore colmo di gioia soprattutto perchè ho potuto fare un campionato con Marco Lodadio, da sempre il mio punto di riferimento e, oggi, ho addirittura condiviso il podio con lui. Con Marco, prima della gara ci siamo guardati e abbiamo detto: noi oggi scriveremo un’altra pagina di storia, e così è stato. Sono esploso di gioia anche per l’oro al corpo libero del mio amico Nicola Bartolini, a mio parere il più forte ginnasta al corpo libero come d’altronde ha dimostrato oggi. Dedico la medaglia a mio padre, a mia madre, alla mia fidanzata e a tutte le persone che mi sono state vicino. Il mio prossimo obiettivo sarà quello di prepararmi al meglio per poter aiutare la squadra a qualificarsi per la prossima Olimpiade di Parigi”.
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Storico oro Bartolini nel corpo libero ai Mondiali di artistica

KITAKYUSHU (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Due azzurri nella storia. Nicola Bartolini vince la medaglia d’oro al corpo libero ai mondiali di Kitakyushu in Giappone. Il ginnasta sardo, bronzo continentale ai recenti Europei di Basilea, si aggiudica il titolo iridato sul quadrato centrale, con il punteggio di 14.800, precedendo di 33 millesimi il giapponese Kazuki Minami, argento con 14.766. Bronzo per il finlandese Emil Soravuo con 14.700. Soltanto quinto il filippino Carlos Edriel Yulo che era entrato in finale con il miglior punteggio provvisorio. L’oro mondiale del venticinquenne di Cagliari è il primo nella storia della Federginnastica al corpo libero. L’ultimo podio in questa specialità risale all’edizione di Dortmund 1966 con Franco Menichelli, l’olimpico di Tokyo 1964, mentre è di Jury Chechi agli anelli di Losanna nel 1997 l’ultima vittoria azzurra in un Campionato del Mondo di Artistica maschile. Al volteggio femminile Asia D’Amato raggiunge un altro primato, vincendo la prima medaglia d’argento del lungo palmares femminile sulla rincorsa dei 25 metri. La diciottenne di Genova, in forza alle Fiamme Oro e cresciuta nella Brixia di Brescia, con 14.083 chiude alle spalle di Rebecca Andrade, leader con 14.966. Terza la russa Angelina Melnikova con la media di 13.966. La D’Amato si era aggiudicata il bronzo a squadre nel 2019 ai Mondiali di Stoccarda, insieme alla sorella gemella Alice e alle altre fate della Nazionale di Enrico Casella. Risale al 2007, sempre a Stoccarda, invece l’ultimo acuto individuale con Vanessa Ferrari, bronzo all-around. Pochi poi i precedenti e tutti di Basilea 1950 quando la FGI vinse il bronzo a squadre, mentre Licia Macchini e Wanda Nutti si mettevano al collo, rispettivamente, bronzo e argento alla trave.
“Sono campione del Mondo, sono Campione del Mondo – lo ha ripetuto ancora incredulo, più di una volta, il 25enne scoperto in tenera età nella Ginnastica Amsicora da Gian Paolo Murtas – Non ho parole per descrivere la mia felicità. E’ stato un lungo percorso ma ho tirato fuori gli artigli al momento giusto e ho avuto anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Voglio ringraziare tutto lo staff del centro tecnico di Milano e il Presidente della Federazione per aver creduto in me. Ce l’abbiamo fatta, perchè il risultato è di tutti quanti”. Il favorito era il campione del mondo uscente, Carlos Yulo. “Quando è andato fuori pedana ho realmente concretizzato che si poteva ambire a qualcosa di grande, era lui l’avversario da battere. Certo non pensavo di vincere l’oro”. E’ la quarta partecipazione mondiale per Nicola dopo Stoccarda 2019 – insieme alla squadra che per una posizione ha mancato la qualifica olimpica per Tokyo 2020 -, Glasgow 2015 e Nanning 2014. “Il ragazzo che ha fatto nel 2014 il primo mondiale in Cina è cambiato tanto sia nella metodologia di lavoro sia nell’approccio alla ginnastica. Finalmente i risultati si vedono dopo un lavoro duro”. Menichelli nel 1966 vinse il suo secondo bronzo al corpo libero in una rassegna iridata. L’albo d’oro FGI si impreziosisce, dopo 55 anni, di una medaglia d’oro. “E’ storia per l’artistica maschile italiana. Ora mi aspetto una statua con la mia faccia”, dice ridendo. “Dedico questa medaglia alla mia famiglia, alla mia ragazza, al mio allenatore Paolo Pedrotti, ad Alberto Busnari, a tutti i ragazzi di Milano, a quelli che sono con me qui in Giappone e a Paolo Bucci che è sempre pronto a sostenermi come mio primo fan”.
“E’ un’emozione indescrivibile poter stringere la medaglia d’argento mondiale – ha dichiarato invece dopo la cerimonia di premiazione la genovese in forza del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro – Volevo riscattarmi dalla gara fatta nell’All Around e ci sono riuscita. Finire davanti ad Angelina Melnikova, la neo campionessa iridata, mi ha emozionato ancora di più. I miei due salti li ho fatti bene, sono entrata decisa e il risultato è palese. Mi sono emozionata quando sono uscita dal campo gara perchè c’era mia sorella che mi aspettava in lacrime. Voglio dedicare questa medaglia a tutti quelli che hanno permesso questo storico risultato: dal Direttore Tecnico nazionale Enrico Casella, al mio allenatore Marco Campodonico, a tutto lo staff dell’Accademia Internazionale di Brescia, alla Federazione Ginnastica, al Gruppo Sportivo della Polizia di Stato e alla mia famiglia”.
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Mondiali artistica uomini, Boheng nuovo campione del mondo

KITAKYUSHU (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Zhang Boheng è il nuovo campione del Mondo. Il 21enne cinese vince la medaglia d’oro All-Around del 50° Campionato Mondiale di Artistica maschile con il totale di 87.981 punti (CL 14.883 – CM 13.466 – AN 14.600 – VO 14.866 – PA 15.366 – SB 14.800), strappando il titolo iridato al russo Nikita Kagornyy – assente in Giappone – che lo aveva vinto nel 2019 a Stoccarda. 17, un numero che il padrone di casa, Hashimoto Daiki – entrato come favorito di questa finale – ricorderà per sempre: 17, infatti, sono i centesimi che lo hanno separato dalla vetta della classifica. Il 20enne nipponico, medaglia d’oro nel concorso generale ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, aveva tutte le intenzioni di vincere davanti al suo pubblico. “Sono molto contento che la competizione si svolga nel mio paese d’origine – aveva detto in un’intervista prima della qualifica – Voglio semplicemente diventare un campione mondiale”. Era entrato nel ‘Kitakyushu General Gymnasium’ con solo questo obiettivo ma una caduta da cavallo, al secondo attrezzo, ha compromesso il risultato. Hashimoto conclude la sua gara, tra lo sgomento del pubblico, totalizzando 87.964 punti (CL 14.833 – CM 14.166 – AN 13.966 – VO 14.800 – PA 15.066 – SB 15.133).
Il bronzo assoluto di questa rassegna va a Illia Kovtun. Il neo diciottenne ucraino, con il complessivo di 84.899 punti, relega ai piedi del podio l’americano Yul Moldauer, a quota 84.365.
Domani il programma continuerà con la prima giornata di finali per attrezzo. Corpo libero, cavallo con maniglie e anelli gli attrezzi maschili, volteggio e parallele asimmetriche, quelli femminili. Gli azzurri impegnati domani saranno: Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese) che salirà per primo sul quadrato, Salvatore Maresca (Ginnastica Salerno) sarà il secondo anellista a salire sul castello giapponese, Asia D’Amato (G.S. Fiamme Oro) percorrerà la rincorsa dei 25 metri per sesta ed Elisa Iorio (G.S. Fiamme Oro) sarà la terza ginnasta impegnata agli staggi. Diretta su Rai Sport in due fasce: la prima dalle 9.00 alle 9.45 mentre, la seconda, dalle 11.15 alle 12.00 con la telecronaca di Andrea Fusco e il commento tecnico di Carmine Luppino. L’intera competizione sarà inoltre visibile live, in streaming, su Rai Sport web.
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Gemelle D’Amato tra le top 12 del mondo, oro a Melnikova

KITAKYUSHU (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Al General Gymnasium di Kitakyushu, si è disputata oggi la prima finale del 50° Mondiale di ginnastica artistica maschile e femminile. Nel concorso generale Alice D’Amato mette insieme 52.082 punti mentre la sorella Asia ne totalizza 51.699 validi, rispettivamente, per l’8^ e la 12^ posizione sulle 24 ginnaste in gara. Le gemelle azzurre, che pochi mesi fa hanno partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 finendo ad un passo dal podio con la squadra completata da Vanessa Ferrari e Martina Maggio, sono tornate in Giappone per consolidare maggiormente il loro nome a livello internazionale. Per le agenti del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato è la seconda partecipazione mondiale dopo Stoccarda 2019, valsa loro uno storico bronzo di squadra, composta anche da Giorgia Villa, Martina Maggio, Elisa Iorio e Desiree Carofiglio, quest’ultime presenti anche nell’edizione nipponica di quest’anno. “Dopo l’Olimpiade abbiamo sgombrato la mente per farci trovare pronte – ha dichiarato Alice D’Amato in mixed zone – La gara di oggi poteva andare meglio. Sono entrata tra le prime otto al Mondo ma, senza errori, avrei potuto sperare in qualche posizione migliore. Non mi scoraggio, adesso rivolgo lo sguardo al futuro e ai nuovi impegni internazionali”. Tante veterane e altrettante esordienti erano presenti al campionato iridato dei grandi attrezzi femminili. “Il livello di preparazione si è alzato tantissimo – ha detto Asia D’Amato nell’intervista post gara – Bisogna tornare in palestra, allenarsi ancora di più e aumentare le difficoltà degli esercizi. Adesso voglio concentrarmi per la mia finale al volteggio di sabato, ho voglia di riscatto”. Durante gli allenamenti in vista dell’All-Around, la giapponese Hitomi Hatakeda è caduta dalle parallele asimmetriche e ha subito un infortunio preoccupante che l’ha costretta al ritiro dalla competizione. “Eravamo lì quando si è fatta male. Le auguriamo solo il meglio e ci auguriamo di rivederla presto in gara”, hanno detto le due azzurre facendo un grande in bocca al lupo alla loro collega che, nei prossimi giorni, si dovrà sottoporre ad ulteriori accertamenti ed analisi. Le due 18enni genovesi migliorano il risultato raggiunto da Giorgia Villa (16^) ed Elisa Iorio (24^) nella finale All-Around del campionato tedesco di due anni fa anche se la modenese non completò la gara a causa di un infortunio alla caviglia dopo il salto al volteggio. Quest’anno ricorre il decimo anniversario dal Mondiale di Tokyo a cui parteciparono Vanessa Ferrari e Carlotta Ferlito. Nella 43^ edizione della rassegna FIG, sempre qui in Giappone, i due caporali dell’esercito italiano arrivarono, rispettivamente al 12° e 14° posto. Angelina Melnikova è la nuova campionessa del mondo 2021 (pt. 56.632). La russa strappa il titolo a Simone Biles – assente in Giappone – che lo aveva vinto nel 2019. La medaglia d’argento se l’aggiudica l’americana Leanne Wong (56.340) la quale si posiziona davanti la sua connazionale, Kayla Di Cello, bronzo con 54.566. Ai piedi del podio giapponese l’altra russa, Vladislava Urazova, a quota 53.598.
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Maresca, Grasso, Macchini e Bartolini in finale ai Mondiali

ROMA (ITALPRESS) – Salvatore Maresca centra la finale agli anelli al Mondiale di Kitakyushu 2021. L’atleta della Ginnastica Salerno, bronzo sul castello continentale di Basilea e al suo debutto iridato, accede alla final eight totalizzando 14.666 punti validi per l’ottava posizione, a pari merito con l’inglese Courtney Tullock. Il 28enne di Castellammare di Stabia finisce davanti al portabandiera azzurro Marco Lodadio, dentro all’ottetto fino a che l’austriaco Vinzenz Hoeck, nell’ultima suddivisione, non gli ha soffiato il posto, relegandolo alla nona piazza con 14.600 punti. L’Aviere del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, argento agli anelli a Stoccarda 2019, dopo l’assenza dalla scena internazionale a seguito dell’intervento ad una spalla e la delusione all’Olimpiade di Tokyo, non agguanta la finale anche se, al momento, risulta prima riserva. Se dovesse esserci una defezione tra i qualificati, entrerebbe lui come da regolamento. Gli altri contendenti al titolo 2021 sono: Lan Xingyu (pt. 15.266), Zhang Boheng (14.866), Grigorii Klimentev (14.766), Ibrahim Colak (14.766) e William Emard (14.733). L’esordio di Thomas Grasso ad un Campionato del Mondo sa di fiabesco. “Non ho grandi aspettative, a dir la verità. Mi impegnerò al massimo per fare al meglio il mio attrezzo preferito”, aveva dichiarato il 20enne di Rimini nell’intervista fatta prima di volare in Giappone. Ebbene il ginnasta della Polisportiva Celle non solo ha eseguito due ottimi salti al volteggio ma ha anche conquistato la sua prima finale iridata con 14.599 punti. Grazie alla media tra il 14.833 del primo salto (tre avvitamenti) e il 14.366 del secondo (Kasamatzu 1½), si stabilizza in sesta posizione ed entra nell’ottetto che percorrerà nuovamente la rincorsa sui venticinque metri. Insieme a Grasso si rivedranno Nazar Chepurnyi (pt. 14.833), Yang Hakseon (14.833), Carlos Yulo (14.808), Yonekura Hidenobu (14.783), Andrey Medvedev (14.716), Courtney Tulloch (14.566), William Emard (14.533). Grasso ha anche eseguito la routine sul quadrato dove ha totalizzato 12.800 punti. Carlo Macchini (G.S. Fiamme Oro) è entrato nel General Gymnasium di Kitakyushu con un unico obiettivo: riscattarsi dal quarto posto nella finale alla sbarra all’Europeo di Basilea. L’unico modo per riuscirci era quello di assicurarsi, oggi, un posto tra i migliori otto al mondo. E così ha fatto. Con il suo esercizio (Pegan, Kovacs Teso, Kolman, Stalder, Rybalko, Zou Li Mihn, Hadler con un giro, Hadler con mezzo giro, Quast e Doppio teso con un avvitamento), valutato con 14.266 punti, il 25enne anconetano sfiderà, tra gli altri, il campione olimpico di Tokyo 2020, Daiki Hashimoto, e Kohei Uchimura, colui che ha scritto la storia della Ginnastica giapponese e mondiale vincendo ben dieci titoli iridati, di cui uno alla sbarra a Glasgow 2015. Nicolò Mozzato (Spes Mestre), tornato sulla scena mondiale dopo un’operazione alla spalla, ha cominciato la gara un pò in sordina cadendo da cavallo (pt. 11.966) ma ha saputo rifarsi sulle parallele asimmetriche eseguendo un esercizio pulito (14.400) e migliorandosi ulteriormente al corpo libero. Il suo esercizio ha convinto i giudici internazionali che gli hanno assegnato un 14 netto. Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese) è salito a cavallo con maniglie (pt. 13.800), volteggio (14.433) e corpo libero. E’ proprio su quest’ultimo attrezzo che ha dato il meglio di sè. La medaglia di bronzo all’Europeo a Basilea ha dato la giusta carica al giovane ginnasta sardo che a Kitakyushu raggiunge un importante traguardo personale: l’accesso ad una finale mondiale, la prima della sua carriera. Il 25enne di Quartu Sant’Elena ha stoppato tutte le sue diagonali con una grinta da leone e una convinzione degna di un grande campione. Lo strabiliante 14.966 gli assicura la seconda posizione dietro al campione mondiale in carica, il filippino Carlos Yulo. Contro “Bart” in gara anche Minami Kazuki (pt. 14.966), Milad Karimi (14.941), Daiki Hashimoto (14.733), Ryu Sunghyun (14.600), Hayden Skinner (14.566) e Emil Soravuo (14.533). Il programma proseguirà domani con la finale All-Around femminile dalle 18.15 alle 20.15 (ore locali). Tra le 24 migliori ginnaste al mondo le sorelle Asia e Alice D’Amato (G.S. Fiamme Oro).
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Mondiali artistica, Asia e Alice D’Amato in finale all-around

KITAKYUSHU (GIAPPONE) (ITALPRESS) – L’Italia parte col piede giusto ai Mondiali di artistica di Kitakyushu, in Giappone. Dopo le dieci suddivisioni in programma Asia e Alice D’Amato finiscono in 12esima e 13esima posizione nel concorso generale, accedendo quindi alla finale all-around di giovedì, quando dalle 18.15 alle 20.15 ora locale, le migliori 24 ginnaste si sfideranno per il titolo mondiale. Le due agenti del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato sono separate da un solo millesimo di punto: 52.099 punti la prima (VO 14.133 – PA 12.333 – TR 13.000 – CL 12.633) 52.098 la seconda (VO 14.333 – PA 13.966 – TR 10.966 – CL 12.833). La russa Angelina Melnikova (pt. 57.065) ha comandato la classifica di qualificazione, inseguita dalle americane Leanne Wong (pt. 55.749) e Kayla Di Cello (pt. 55.700). La padrona di casa, Hitomi Hatakeda (pt. 53.798), tallona dalla quarta posizione.
Con i suoi due ottimi salti al volteggio, Asia D’Amato si è ritagliata il terzo posto degli otto necessari per accedere anche alla finale della rincorsa sui 25 metri, in scena al Kitakyushu General Gymnasium sabato. La genovese classe 2003, grazie ai suoi 13.816 punti, gareggerà nuovamente contro Rebeca Andrade, Elisabeth Geurts, Angelina Melnikova, Csenge Maria Bacsjay, Natalia Escalera, Nancy Taman e Ofir Netzer.
Anche Elisa Iorio (G.S. Fiamme Oro), grazie al suo esercizio pulito sugli staggi asimmetrici, è riuscita a strappare il pass per la finale. La diciottenne modenese incontrerà in parallela Rebeca Andrade, Wei Xiaoyuan, Luo Rui, Angelina Melnikova, Zsofia Kovacs, Vladislava Urazova e Filipa Martins.
Nella finale al corpo libero non rivedremo azzurre mentre, sulla trave ci sono ancora due possibilità date dalla 13esima e 14esima posizione di Elisa Iorio (pt. 13.100) e Asia D’Amato (pt. 13.000). L’accesso in questo ottetto avverrà solo a seguito di una rinuncia per questa finale da parte delle qualificate.
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Delegazione azzurra partita per i Mondiali giapponesi

MILANO (ITALPRESS) – E’ partita questa mattina da Milano la delegazione azzurra di ginnastica che, dal 18 al 24 ottobre, prenderà parte alla 50esima edizione del Campionato Mondiale di artistica maschile e femminile in scena a Kitakyushu, la città nel sud del Giappone che ha dato i natali a Kohei Uchimura e al presidente della Fig Morinari Watanabe. Nel Sol Levante si incontreranno, in un mix generazionale che accenderà ancora di più la competizione, i campioni a cinque cerchi e i giovani che hanno invece mancato l’appuntamento olimpico, tra ambizioni di conferma e di affermazione. Per l’Italdonne vedremo gareggiare le gemelle Alice e Asia D’Amato, già protagoniste dell’avventura olimpica di Tokyo, insieme a Elisa Iorio e Desirèe Carofiglio, tutte e quattro appartenenti al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato mentre, tra gli uomini, saliranno sui grandi attrezzi Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese), Salvatore Maresca (Ginnastica Salerno), Marco Lodadio (G.S. Aeronautica Militare), Carlo Macchini (Fiamme Oro), Nicolò Mozzato (Spes Mestre) e Thomas Grasso (Polisportiva Celle), al suo esordio in un Mondiale. Dodici titoli iridati in palio, nel primo grande appuntamento del triennio che porterà a Parigi 2024. Massimo sei uomini e quattro donne per ciascuna nazione, niente squadre e lotta aperta per le corone del concorso generale e dei singoli attrezzi. Nel sorteggio, che si è tenuto a Tokyo a conclusione dell’Olimpiade dell’Artistica, gli azzurri sono capitati nella settima delle otto suddivisioni e cominceranno dal cavallo con maniglie, mentre l’Italdonne partirà alle parallele asimmetriche nel secondo dei sei gironi femminili.
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Vanessa Ferrari pronta “Niente ansie, concentrata su me stessa”

TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – Una sola strategia: “Fare al meglio quello che so fare, niente di più, neppure di meno”. Ad attenderla c’è la gara della vita ma per Vanessa Ferrari questa antivigilia è soltanto un giorno ordinario della sua straordinaria carriera. “Oggi faccio l’ultimo allenamento pesante, dove provo le diagonali – racconta il caporal maggiore dell’Esercito Italiano – In palestra sono abituata a caricare a giornate alternate. Quindi domani spingerò meno. I piedi mi hanno fatto parecchio male, son riuscita a fare quello che dovevo, ma con fatica. Un pò di mesoterapia, qualche trattamento con Salva (Salvatore Scintu, il fisioterapista della nazionale italiana di artistica dai Giochi di Atlanta, ndr) e stringerò i denti. Dopo domani i miei piedi non saranno un problema”. Ma neppure le avversarie, perchè la nuova versione zen della Ferrari guarda ormai più al suo karma che a quello che le gira intorno. Il livello di concentrazione quasi ascetico è uno degli aspetti positivi della sua età adulta. Maturità, consapevolezza, autocontrollo, sono oli caratteriali per lubrificare le giunture logorate dal tempo. Intanto arriva la conferma che la Biles, dopo aver saltato l’all-around, non parteciperà neppure alle finali di volteggio e parallele asimmetriche. “Le sue condizioni verranno valutate giorno per giorno per capire se potrà gareggiare a corpo libero e trave”, spiega USA Gymnastics, la federazione americana. “Non mi cambia nulla se Simone ci sarà o no – taglia corto Vanessa – Non voglio pensare agli altri, come feci, sbagliando, in Brasile. Mi ricordo, nel 2016, quanto mi preoccupavo per l’esercizio di Amy Tinkler. E cosa mi ha portato? E’ arrivata comunque davanti. In questa Olimpiade sono concentrata soltanto su me stessa. D’altra parte siamo tutte li, staccate di un decimo, a volte nemmeno. Si è visto pure nella finale a squadre”. Intorno a lei però cresce l’attesa, dall’Italia al Giappone arrivano tanti messaggi di incoraggiamento. “Ho visto quello di Menichelli, un grande campione che qui ha scritto la storia, e mi ha fatto piacere. Ringrazio tutte le persone che mi sono vicine, ovviamente, ma preferisco parlare dopo. Alla fine tireremo le somme. Certo, per me è già tantissimo essere arrivata fin qui. Aver fatto quel bel esercizio in qualifica, dopo il quale mi sono anche emozionata, come non mi era mai capitato. Quando sono scesa dalla pedana, senza neanche aspettare il punteggio, sapevo che con quella prestazione sarei stata dentro”. “E ne ho avuto conferma nella finale a squadre, dove, pur mancando la doppia impugnata, ho perso pochi millesimi – prosegue la Ferrari – Vuol dire che l’esercizio piace alla giuria. So quello che posso dare, quello che valgo. Cosa serve di più?”. Insomma, massima tranquillità nonostante la posta in palio. “Domani vado in palestra a fare un pò di movimento, a provare le parti di coreografia, per tenere sveglie le gambe, senza caricare – aggiunge – Poi, tra una terapia e l’altra sentirò il mio compagno, Simone, la mia famiglia. E continuerò a pensare solo al mio esercizio. A questo giro non mi interessa altro, non guardo in faccia nessuno. So che me lo merito, soprattutto dopo due quarti posti consecutivi. Anzi, a Londra, in verità, ero stata sempre sul podio, sia in qualifica, sia in finale, con l’ex aequo sciolto a mi svantaggio. Niente pressioni o ansie – conclude la leonessa di Brescia – tanto sono inutili, perchè alla fine andrà come deve”.
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