ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto felice della medaglia di oggi, nonostante le imperfezioni del mio esercizio. Non è andata proprio come volevo, ma per il momento e per gli ostacoli che ho dovuto superare, anche appena prima di partire, le difficoltà nella preparazione, va benissimo così”. Sono le parole di Vanessa Ferrari, fresca di bronzo al corpo libero negli Europei. “Sono felice e spero che questo sia solo il punto di (ri)partenza per me e soprattutto per l’Italia intera, che si possa ripartire e ritornare a sognare in grande. Per me questa medaglia è il simbolo della resilienza, ecco il senso della resistenza – e del brano musicale, ‘Bella ciaò scelto per accompagnare la sua esecuzione, l’ennesimo capolavoro di linee acrobatiche collegate a parti artistiche – Dopo i tanti infortuni e le sfortune che ho avuto durante la mia carriera, spero che questo sia solo un punto di partenza per correre ancora di più, verso nuovi obiettivi. E spero davvero che l’Italia si possa rialzare, come ho fatto io, dopo questo brutto periodo – continua il caporal maggiore dell’Esercito Italiano – Non gareggiavo in un Europeo dal 2015. L’anno prima, nel 2014, a Sofia, avevo vinto il titolo al corpo libero, ma a Montpellier stavo male e non sono riuscita a portare a casa il risultato sperato”. “Dopo così tanto tempo, tornare in una rassegna continentale sui quattro attrezzi non è stato facile. Nelle qualifiche ho provato a prendere la carta olimpica, però questo 25 aprile ce l’avevo nel mirino da molto tempo. E’ stata una finale tosta, sono arrivata un pò stanca, dopo una settimana di allenamenti e competizioni, sempre in condizioni gara, con attrezzatura dura, e le gambe, soprattutto a trent’anni, lo sentono. Poi avevo un pò di tensione di troppo addosso. Insomma, tutte queste cose insieme mi hanno fatto sporcare l’esecuzione (7.900 contro l’8.466 della britannica di origini azere Jessica Gadirova). Tre settimane fa ero a casa con il Covid, con i sintomi, stavo male. A pochi giorni dagli Europei fermarmi così non fa bene alla preparazione. Mi è mancato qualcosa. Non sto dicendo che è per questo che ho sporcato l’esercizio. Ho fatto i miei errori, non cerco alibi, però lasciatemi gioire di essere arrivata al bronzo malgrado tutto. Mi fa ben sperare per il futuro. Significa che ho ancora margini di miglioramento. Se ripenso ai vari lockdown, l’anno scorso sono stata più di un mese lontana dalla palestra, poi, al rinvio dei Giochi e di tante altre manifestazioni internazionali, anche qualificanti per Tokyo stessa, senza sapere per cosa ci si sta allenando, mi chiedo da sola come abbia fatto a mantenere la concentrazione”. Mollare è sempre stata la scelta più facile e a portata di mano, ma se il cannibale di Orzinuovi, nonostante l’anagrafe le mettesse contro ginnaste nate negli anni in cui lei diventava senior, ha mantenuto vive le sue ambizioni significa che nemmeno il tempo riesce a batterla. E la quarta partecipazione olimpica (traguardo mai raggiunto da nessun’altra ginnasta italiana nei 152 anni di storia federale) è sempre nel mirino. “Sto finendo il percorso di qualificazione da individualista, ma sono tornata sui quattro attrezzi anche per aprirmi la possibilità di andare in Giappone con la squadra (già ammessa dai Mondiali di Stoccarda 2019). Mi tengo aperte entrambe le possibilità, e una volta là mi giocherò le mie carte. Oltre che al corpo libero vorrei far bene nell’All around. Devo quindi migliorare il resto, incrementare e ripulire gli altri attrezzi. Pensavo di arrivare a Basilea con esercizi più competitivi a parallele e trave. Con quello che ho passato però, a causa di tutti questi imprevisti, ho dovuto ridimensionarli”. Vanessa ormai stupisce anche gli addetti ai lavori. Nei corridoi dell’arena svizzera è un mito assoluto. L’ammirazione per la sua tenacia, lo stupore continuo per la sua ginnastica, non hanno confini. Una ginnastica così difficile da avere una nota D da 5.7, seconda soltanto a quella della ventunenne Angelina Melnikova, bronzo mondiale di specialità, argento con la Russia a Rio de Janeiro, vice campionessa europea nel concorso generale, che si è presentata con una routine da 5.9. La Gadirova, classe 2004, partiva da 5.5, l’altra azzurra, Martina Maggio, da 5.3. “Dopo Montreal qualcuno mi aveva dato per finita (nel 2017 in Canada si infortunò gravemente proprio nella finale iridata al corpo libero, ndr). Dicevano che non sarei più tornata. Inizialmente devo ammettere che l’ho pensato anch’io, perchè temevo che a quell’età, dopo un infortunio del genere, il tendine non sarebbe più andato a posto. Sono stata ferma per tanto tempo, ho ricominciato per non aver rimpianti. Mi sono detta, provaci ancora! Non so, sinceramente, se salirò sull’aereo per Tokyo, mancano mesi, però posso assicurarvi che ce la metterò tutta per realizzare il mio sogno. Come andrà a finire? Chi può dirlo. A me basta essere sicura di aver dato il massimo!”.
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Vanessa Ferrari “Questa medaglia simbolo della mia resilienza”
Europei, Vanessa Ferrari bronzo corpo libero con “Bella Ciao”
Vanessa Ferrari si mette al collo il bronzo al corpo libero nella seconda giornata di finali per attrezzo del Campionato Europeo di Basilea, in Svizzera. Per la ginnasta di Orzinuovi – classe 1990 – è la quinta medaglia continentale in questa specialità, (dopo i due ori ad Amsterdam 2007 e Sofia 2014 nonché i due argenti a Volos 2006 e, in casa, a Milano 2009) e l’ottavo podio senior della sua lunga carriera, contando anche i piazzamenti di squadra in Grecia e a Bruxelles, e il titolo individuale assoluto in Olanda. L’albo d’oro dell’Artistica femminile si aggiorna quindi e, con il bronzo di Maria Teresa Gargano nel 2004, sale a sei medaglie europee al corpo libero. Il 25 aprile, anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, il caporal maggiore dell’Esercito italiano, con il suo esercizio montato sulle note di “Bella Ciao” torna a vincere in campo europeo dopo sette anni. Con uno Tsukahara avvitato, un doppio teso, una doppia in presa, un enjambè cambio ad anello con enjambè cambio un giro, uno Tsukahara, un Gojan, un “Ferrari” (tour jete’ ad anello con mezzo giro – l’elemento del codice dei punteggi che porta il suo nome) e una ribaltata teso avvitato, ottiene 13.600 punti e la piazza d’onore dietro all’inglese Jessica Gadirova (pt. 13.966), che prende lo scettro di specialità dalla campionessa uscente di Mersin 2020, la romena Larisa Iordache.
“La medaglia di oggi è per me un simbolo di resilienza e di resistenza – ha dichiarato Vanessa al termine della premiazione – Lo dimostra la mia storia agonistica fatta di successi ma anche di sconfitte. Nonostante questo non ho mai mollato. I miei sogni mi danno la forza necessaria per andare avanti. Dedico questa medaglia all’Italia intera in una data così importante per il nostro Paese, il 25 aprile, giorno della liberazione. Speriamo di poterci liberare presto anche della pandemia che sta flagellando il mondo intero, per poter tornare a riempire i palazzetti, riaprire le palestre, far ripartire le società che stanno provando a resistere e per tornare tutti alla normalità! Ringrazio Enrico (Casella, il Direttore Tecnico Nazionale della femminile, ndr.), tutto lo staff dell’Accademia internazionale di Brescia, dove mi alleno, la mia famiglia e il mio fidanzato Simone, che mi sostengono sempre, la Federazione e l’Esercito italiano”. Martina Maggio invece, anche lei qualificata per la finale al quadrato, si ferma ai piedi del podio svizzero con il personale di 13.266. Entrata come sesta ginnasta, dopo la Ferrari, ha eseguito bene la sua doppia in accosciata, il doppio teso, il salto teso avanti rondata flick doppio carpio, il fick tempo flick tempo flick doppio raccolto, l’avvitamento 1e mezzo e l’enjambè cambio ad anello validi per la quarta posizione europea.
Martina Maggio – agente del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato – è arrivata quinta nella finale alla trave all’europeo di Basilea. Per la ginnasta di Villasanta (MB) – medaglia d’oro al volteggio al campionato junior di Berna (SUI) nel 2016 – è il secondo campionato Continentale dopo quello di Cluj Napoca (ROU) del 2017, dove arrivò 6ª nel concorso generale. L’esercizio, composto da un enjambè cambio, un enjambè anello collegato a enjambe pari, un flik salto/salto, un enjambè cambio ad anello, una ruota senza, una ribaltata senza costale e un giro in passe rondata 1 e mezzo, è stato valutato con un 13 netto. Melanie De Jesus Dos Antos vince la medaglia d’oro con il personale di 13.900. La francese ottiene il titolo di specialità togliendolo a Larisa Iordache, che lo aveva conquistato a Mersin nel 2020. Assente oggi la romena perché costretta al ritiro per un sopraggiunto malore dopo la fase di qualificazione che le ha permesso di strappare il pass per l’Olimpiade di Tokyo.
Carlo Macchini è il quarto miglior ginnasta alla sbarra del 9° Campionato Europeo di Artistica maschile di Basilea. Il primo ginnasta italiano ad eseguire un “Pegan” – elemento che dalla dorsale rappresenta un doppio salto mortale avanti con mezzo giro, impugnando la sbarra e proseguendo con una gran volta frontale – si ritaglia un posto tra i grandi interpreti dell’Artistica maschile azzurra a livello continentale. L’agente del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato è entrato in finale come penultimo ginnasta e la giuria ha valutato il suo esercizio con 13.600 punti validi per i piedi del podio svizzero. Mezzo punto perso dopo il giro Adler con mezzo giro che doveva proseguire avanti e invece è tornato indietro. Questo il motivo della quarta posizione di Carlo Macchini al Campionato Europeo 2021. La medaglia d’oro di questa specialità è stata vinta da David Belyavskiy con 14.066 punti. Il russo succede al lituano Robert Tvorogal che aveva trionfato nell’Europeo di Mersin 2020. Con il bronzo al corpo libero di Vanessa Ferrari arrivano a tre le medaglie – sommando i due bronzi ad anelli e corpo libero di Salvatore Maresca e Nicola Bartolini – della delegazione azzurra a Basilea.
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Fabriano vince scudetto per quinto anno di fila
TORINO (ITALPRESS) – Un altro strepitoso spettacolo firmato Eurogymnica Torino e Federazione Ginnastica d’Italia è andato in scena oggi al Pala Gianni Asti di Torino in occasione della Final Six del Campionato Nazionale di Serie A1 e A2 di ginnastica ritmica, Trofeo San Carlo Veggy Good. Sul palcoscenico torinese si sono affrontate in una sfida all’ultimo attrezzo le sei migliori squadre del Campionato Italiano per contendersi l’ambito scudetto del “campionato più bello del mondo”. Grande festa per la Faber Ginnastica Fabriano che, per il quinto anno consecutivo, si aggiudica il titolo tricolore, guidata da Milena Baldassarri e dall’astro nascente Sofia Raffaeli, già plurimedagliata nelle due tappe di Coppa del Mondo delle scorse settimane. Una gara entusiasmante che vede l’Asu Udinese, capitanata da Alexandra Agiurgiuculese, conquistare il secondo gradino del podio a pari merito con la San Giorgio 79 Desio. Seguono al quarto posto pari merito la Iris Giovinazzo e la Forza e Coraggio Milano, e in sesta posizione l’Armonia d’Abruzzo. Le ginnaste sono state premiate dal Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, Gherardo Tecchi, dalla Sindaca di Torino, Chiara Appendino, dall’Assessore allo sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca e da Luca Nurchi, presidente dell’Eurogymnica Torino. Ad impreziosire la giornata sono state poi le esibizioni della Squadra Nazionali senior della DTN Emanuela Maccarani, e il team juniores plasmato da Julieta Cantaluppi e Laura Zacchilli, che hanno emozionato e fatto sognare atlete, addetti ai lavori e volontari presenti in numero ristretto al Pala Gianni Asti, nel completo rispetto delle norme anti-covid. Nella giornata odierna, inoltre, sono andati in scena anche i playoff di Serie A2 che hanno visto conquistare il terzo e ultimo pass per accedere alla Serie A1 della prossima stagione agonistica all’Auxilium Genova, che si è imposta sulla Pontevecchio Bologna e la Club Giardino Carpi. “Siamo soddisfatti ed emozionati” ha dichiarato il presidente del comitato organizzatore, Luca Nurchi. “In un momento così difficile per tutto lo sport, siamo contenti di aver avuto la possibilità di regalare un bello spettacolo a tutto il pubblico da casa e di aver ospitato una competizione di tale prestigio”.
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Bartolini e Maresca vincono il bronzo agli Europei
BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – E’ di due medaglie di bronzo il bottino azzurro nella prima giornata di finali per attrezzo al Campionato Europeo di Basilea, in Svizzera. Nicola Bartolini vince il bronzo nella finale di specialità al corpo libero. Il ginnasta di Quartu Sant’Elena porta a sette le medaglie dell’albo d’oro dell’Artistica maschile azzurra ai campionati continentali, dopo i tre ori e un argento di Franco Menichelli a Lussemburgo 1961, Belgrado 1963, Anversa 1965 e Tampere 1967 e i due bronzi di Jury Chechi e Andrea Cingolani rispettivamente a Budapest 1992 e Mosca 2013. Il suo esercizio sul quadrato è stato valutato con 14.666 punti. La prima finale del Campionato Europeo di Basilea viene vinta dal russo Nikita Nagornyy, già oro nell’All-around di ieri. Argento per il padrone di casa, lo svizzero Benjamin Gischard, con 14.966. Ai piedi del podio il turco Ahmet Onder, a quota 14.166. Entrato come terzo ginnasta, l’atleta tesserato per la Pro Patria Bustese, che si allena con Paolo Pedrotti all’Accademia di via Ovada a Milano, è stato preciso in ogni diagonale e ha mantenuto alta la concentrazione. “Dedico questa medaglia a chi c’è sempre stato, da Paolo Pedrotti ad Alberto Busnari – ha dichiarato stringendo il bronzo tra le mani – Ovviamente anche alla mia famiglia e alla mia fidanzata che mi sprona a dare il massimo e a fare sempre di più. Il mio sogno è l’Olimpiade e la medaglia di oggi non è un punto di arrivo bensì di inizio su una strada che mi porterà a realizzarlo”. Arriva anche il bronzo di Salvatore Maresca agli anelli. Lo stabiese classe 1993, allenato da Marcello Barbieri alla Ginnastica Salerno, comincia a farsi strada nella grande tradizione italiana in questo attrezzo a livello internazionale, come ha già fatto il suo compagno Marco Lodadio che, nel 2019 a Stettino (Pol), vinse l’argento. L’aviere del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, argento mondiale in carica e già qualificato per l’Olimpiade di Tokyo 2020, è assente in Svizzera perchè in fase di recupero da un intervento. La medaglia di Maresca, in questa specialità, è la 15^ dell’albo d’oro europeo Fgi, la 4^ di bronzo dopo Matteo Morandi a Lubiana 2004 e Mosca 2013 e quella di Andrea Coppolino a Volos 2006. L’esercizio del ventisettenne è stato valutato con 14.900 punti, assicurandosi la terza posizione alle spalle del greco Eleftherios Petrounias (15.400), campione olimpico di Rio de Janeiro, e del russo Nikita Nagornyy (15.033) che, dopo l’oro al corpo libero, prende l’argento al cavallo con maniglie. “Sono molto contento – ha dichiarato visibilmente emozionato Maresca dopo la premiazione – Ci speravo ma la gara è gara quindi non si può mai dire nulla fino alla fine. Mi sono confrontato con i migliori in Europa ed è stato bellissimo. Il mio sogno è sicuramente l’Olimpiade ma il mio percorso lo costruisco passo dopo passo”. Giorgia Villa e Alice D’Amato, entrambe componenti del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, hanno terminato la finale alle parallele asimmetriche rispettivamente in quarta e quinta posizione. La ginnasta di Ponte San Pietro (Bg) ha totalizzato un 14 netto superando di soli tre decimi l’atleta genovese, salita sugli staggi consapevole delle proprie capacità e forte del bronzo vinto nell’edizione 2019 dei campionati europei a Stettino. Vince la russa Angelina Melnikova con 14.500 punti, precendendo la connazionale Vladislava Urazova, argento con 14.333. Bronzo per l’inglese Amelie Morgan.
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BARTOLINI E PATRON TRA I MIGLIORI 11 AGLI EUROPEI
BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Si è conclusa la finale del concorso generale individuale maschile al campionato Europeo di Basilea, in Svizzera. Tra i migliori 24 ginnasti del Vecchio Continente hanno gareggiato Nicola Bartolini (Pro Patria Bustese) e Stefano Patron (Spes Mestre). Il venticinquenne di Quartu Sant’Elena, dopo una caduta da cavallo e un anello non al massimo delle sue capacità, si attesa nella classifica generale al nono posto con il totale di 80.331. Il veneziano – classe 1999 – invece, ha terminato le sue sei rotazioni in undicesima posizione con il complessivo di 79.798. Da sottolineare però l’exploit di Patron alle parallele con 14.533, così come il 14.500 di Bartolini al corpo libero, attrezzo che lo rivedrà protagonista domani nella finale di specialità.
Nikita Nagornyy vince la nona edizione dei Campionati Europei di Ginnastica Artistica maschile. Il russo si conferma campione Europeo mantenendo saldo il titolo vinto a Stettino. Due anni fa, in Polonia, alle sue spalle arrivò il compagno di squadra, Arthur Dalaloyan, assente a Basilea per una lesione al tendine d’Achille. Oggi invece l’argento viene vinto dall’altro russo David Belyavskiy (85.864). Bronzo per l’ucraino Illia Kovtun con 84.864 punti. Ai piedi del podio svizzero si ferma il turco Ahmet Onder, a quota 83.598. Appuntamento a domani con la prima giornata di finali di specialità. In gara nelle final eight rivedremo non solo Giorgia Villa e Alice D’Amato alle parallele asimmetriche ma anche Salvatore Maresca agli anelli. Diretta su Rai Sport HD dalle 13.30 alle 15.50.
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Maggio sesta agli Europei nell’individuale
BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Martina Maggio, con il complessivo di 52.366, è la sesta miglior ginnasta del Campionato Europeo individuale di Basilea, in Svizzera, alle spalle della tedesca Elisabeth Seitz. La medaglia d’oro junior al campionato continentale di Berna 2016 e riserva della squadra che ha vinto il bronzo al mondiale a Stoccarda 2019, è partita proprio dalla rincorsa sui 25 metri ed ha eseguito un salto da 14.233 punti. Il programma l’ha vista poi salire sulle parallele, da cui purtroppo è caduta proprio ad inizio esercizio. La giuria ha quindi valutato la sua routine con 11.800 punti. Insoddisfatta della prestazione sugli staggi asimmetrici ha tirato fuori gli artigli alla trave. La brianzola, classe 2001, guadagna un 13.400 che la proietta verso la sesta posizione. La gara è terminata al corpo libero. La ginnasta di Villasanta, agente del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, sulle note di “Capone” di Ronan Hardiman, ha portato una performance valutata con 12.933 punti, non sufficiente per scalare la classifica fino al podio. Ma non è ancora detta l’ultima. Domenica, infatti, l’azzurra risalirà sul quadrato svizzero insieme a Vanessa Ferrari per la finale di specialità. La regina della 9^ edizione dei campionati Europei individuali di Artistica Femminile è Viktoriia Listunova con 56.731 punti. La russa strappa il titolo di miglior ginnasta continentale alla francese Melanie Jesus Dos Antos, che lo aveva guadagnato a Stettino (Polonia) nel 2019 e finisce davanti anche alla sua compagna di squadra, Angelina Melnikova (pt. 55.432), medaglia d’argento di squadra a Rio 2016 e bronzo mondiale alla rassegna iridata tedesca di due anni fa. Il bronzo di oggi è andato all’inglese Jessica Gadirova, a quota 55.100. Si ferma ai piedi del podio svizzero l’altra inglese in gara, Amelie Morgan.
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Bartolini vicino al pass olimpico agli Europei di Basilea
BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Dopo essere stato componente della squadra che ha mancato di un soffio la qualificazione olimpica al mondiale di Stoccarda 2019, Nicola Bartolini sfiora nuovamente il pass a 5 cerchi per l’Italia al campionato europeo individuale di Basilea, in Svizzera. Le due carte in palio all’Europeo di Basilea se le aggiudicano il russo Aleksandr Kartsev e il turco Adem Asil. Solo al termine del circuito delle Coppe del Mondo verranno decretati gli ultimi posti e le riallocazioni in base ai criteri di qualificazione olimpica. Il talento di Quartu Sant’Elena – classe 1996 – ha condotto fin da subito una gara impeccabile. Per metà è andato a braccetto con il suo compagno di rotazioni, Stefano Patron (Spes Mestre), anche lui generalista su tutti e sei gli attrezzi. I due azzurri, infatti, al volteggio avevano lo stesso punteggio (40.299). La differenza l’ha fatta la parallela. Da lì Bartolini (Pro Patria Bustese) ha accelerato il passo e, dopo gli ultimi due attrezzi, si è assicurato l’ottavo posto in classifica di qualificazione con il totale di 82.157 punti e la finale al corpo libero con il sesto punteggio (14.558). Il ventiduenne veneziano, invece, ha terminato la sua qualifica europea al 13° posto (pt. 80.698) precedendo di poco l’altro azzurro in gara sul programma completo, Loreno Minh Casali (Giovanile Ancona), 14° con 80.364 (fuori dalla finale per la regola di ammissione di due soli ginnasti per nazione). Salvatore Maresca e Carlo Macchini, invece, avrebbero fatto alzare tutto il pubblico della St. Jakobs Arena in piedi, se solo l’evento non fosse stato a porte chiuse a causa della pandemia. Maresca ha preso il terzo miglior punteggio nella sua specialità, gli anelli, dietro al campione olimpico in carica, Eleftherios Petrounias e all’armeno Vahagn Davtyan. Il talento della Ginnastica Salerno rivedrà i migliori otto ginnasti europei nella finale di sabato (dalle 15.10 alle 16.10). L’atleta di Castellamare di Stabia – classe 1993 – con la sua routine sul castello svizzero ha totalizzato 14.933 punti. Stesse emozioni per Carlo Macchini, agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato che si allena alla Fermo ’85. Dopo il suo esercizio alla sbarra si è qualificato per la final eight di domenica (dalle 15 alle 15.40) con 14.066 punti. Niente da fare purtroppo per Edoardo De Rosa (Ares Cinisello) che puntava alla finale con il cavallo con maniglie. Il campione europeo junior di Glasgow 2018 ha commesso un errore durante l’esercizio che lo ha costretto fuori dai migliori otto. Appuntamento a domani dunque per la prima giornata di finali, quella dedicata ai concorsi generali in diretta su Rai Sport HD e in streaming su Rai Sport web.
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Europei artistica, Maggio sfiora pass olimpico a Basilea
BASILEA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Si è conclusa la gara di qualifica delle azzurre al Campionato Europeo individuale di Basilea, in Svizzera. Martina Maggio, finendo al quinto posto della classifica generale sfiora il pass olimpico per l’Italia all’Olimpiade di Tokyo 2020. Maggio era stata riserva al Mondiale di Stoccarda 2019 quando la squadra femminile conquistò il bronzo in finale. La ginnasta di Villasanta ha condotto fin da subito una gara incredibile, pulita e lineare. Attrezzo dopo attrezzo ha dimostrato una concentrazione e un grande talento. Purtroppo, sull’ultimo attrezzo dell’ultima suddivisione, la romena Larisa Iordache, con 55.464 punti, le sottrae la carta olimpica da sotto gli occhi per soli tre decimi, stabilizzandosi in quarta posizione. Classe 2001, l’agente del Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, mette insieme 54.398 punti, dato dalla somma del 14.133 al volteggio, del 13.566 alle parallele asimmetriche, del 13.366 alla trave e del 13.333 al corpo libero.
Insieme alla sua compagna di suddivisione, Vanessa Ferrari, hanno girato con le inglesi Amelie Morgan e Jessica Gadirova, anche loro in cerca del pass a cinque cerchi per la propria Nazione. Il Caporal Maggiore dell’Esercito Italiano, al rientro dopo sei anni su tutti e quattro gli attrezzi in una competizione europea, non disattende le aspettative e si assicura la finale All-around di venerdì. In qualifica ha primeggiato la russa Angelina Melnikova (classe 200), con il totale di 55.991. Secondo e terzo posto per le altre due russe, Viktoriia Listunova (classe 2005, pt. 55.465) – che prende un ulteriore pass per la Russia – e Vladislava Urazova (classe 2004, pt. 55.299). La gara di oggi nella St. Jakobs Arena di Basilea ha decretato anche le atlete che formeranno gli ottetti impegnati nelle finali per attrezzo del fine settimana. Alle parallele asimmetriche, sabato 24 aprile, rivedremo Giorgia Villa e Alice D’Amato, quest’ultima in diciottesima posizione nel concorso All-around di qualificazione; alla trave, invece, risalirà Martina Maggio che, domenica 25 aprile insieme a Vanessa Ferrari, volerà nuovamente sulla pedana del corpo libero continentale, rispettivamente sulle note di “Capone” di Ronan Hardiman e “Bella Ciao”. Adesso si volta pagina e si passa alla maschile. Domani concorso di qualificazione per i nostri azzurri Carlo Macchini, Nicola Bartolini, Edoardo De Rosa, Lorenzo Minh Casali, Stefano Patron e Salvatore Maresca.
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