Si è concluso questo pomeriggio, con le qualificazioni agli ultimi due attrezzi (clavette e nastro), il concorso generale dell’undicesima edizione della World Cup di Ginnastica Ritmica, in scena dal 5 al 7 aprile alla Vitrifrigo Arena di Pesaro. Le gemelle russe Dina e Arina Averina hanno trionfato nella tappa italiana, la prima della stagione 2019, salendo sui primi due gradini del podio rispettivamente con il totale di 85.750 e 83.750 punti. La medaglia di bronzo invece se la aggiudica la bulgara Boryana Kaleyn con il punteggio di 80.400. Le due individualiste azzurre Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri hanno sfidato le migliori ginnaste provenienti da tutto il mondo. L’aviere dell’Aeronautica Militare si è piazzata al decimo posto con il totale sui quattro attrezzi di 77.900 e ha strappato il pass per la finale di specialità alle clavette grazie al punteggio di 20.750, che verrà trasmessa domani in diretta su La7 dalle ore 14.00, sfiorando di un decimo quella al nastro.
L’atleta della Faber Fabriano invece, a causa di alcuni errori sia alle clavette che al nastro, ha chiuso l’All around in undicesima posizione – alle spalle della compagna di Nazionale – con il totale di 77.350. Domani comunque sfiderà le migliori otto nelle finali al cerchio e alla palla.
RITMICA. A PESARO AGIURGIUCULESE IN FINALE NELLE CLAVETTE
RITMICA. A PESARO FARFALLE DI BRONZO NELL’ALL AROUND
Le Farfalle azzurre vincono la medaglia di bronzo nel concorso generale della prima Coppa del Mondo del 2019 con il totale di 49.400 punti. Alessia Maurelli, Martina Centofanti (Aeronautica Militare), Agnese Duranti (Polisportiva La Fenice), Martina Santandrea (Estense Putinati), Anna Basta (Pontevecchio Bologna) e Letizia Cicconcelli (Faber Ginnastica Fabriano), dopo la performance con le 5 palle di ieri, valsa loro la terza posizione provvisoria, oggi, sulla pedana della Vitrifrigo Arena di Pesaro hanno eseguito un esercizio con i 3 cerchi e le 4 clavette dall’alto contenuto tecnico. La routine, montata su un mash up di “Personal Jesus” dei Depeche Mode e “Silhouette” di Thomas Newman dalla Direttrice Tecnica nazionale Emanuela Maccarani e dallo staff dell’Accademia di Desio, è stata valutata dalla giuria internazionale con 25.400 punti che, uniti ai 24 tondi di ieri, stabilizzano la squadra nazionale di Ginnastica Ritmica in terza posizione, dietro alla Russia, oro con 51.050 punti e alla Bulgaria, argento con 49.600 punti.
Ai piedi del podio pesarese invece l’Ucraina, a quota 48.750. Le finali di specialità di domani, sia individuali sia a squadre, saranno trasmesse in diretta su La7 dalle 14.10. I prossimi appuntamenti con la Coppa del Mondo saranno quelli di Sofia, in Bulgaria (12/14 aprile), Tashkent, in Uzbekistan (19/21 aprile) e Baku, in Azerbaijan (26/28 aprile).
RITMICA. A PESARO WORLD CUP D’ORO E D’ARGENTO PER L’ITALIA
Chiusura con il botto per le azzurre nella World Cup di Ginnastica Ritmica, in scena dal 5 al 7 aprile alla Vitrifrigo Arena di Pesaro. Nella giornata finale il tricolore ha sventolato due volte nel palazzetto che da undici anni ospita la Coppa del Mondo dei piccoli attrezzi. La prima volta per premiare la splendida medaglia d’oro conquistata dalla Squadra Nazionale nella finale di specialità alle 5 palle. Le Farfalle capitanate da Alessia Maurelli con Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Letizia Cicconcelli e Anna Basta hanno vinto grazie al punteggio di 25.400 (D.16.900-E. 8.500), lasciandosi alle spalle la Russia (25.300) e il Giappone (24.950). Nell’altra finale disputata invece, quella ai 3 cerchi e 4 clavette, il gruppo azzurro guidato dalla Direttrice Tecnica Nazionale Emanuela Maccarani si è dovuto accontentare del 5° posto con il totale di 22.300 punti (D. 14.400 – E. 7.900), a causa di una perdita d’attrezzo, piazzandosi comunque davanti alla Bielorussia che – nonostante l’ex equo – ha riportato un punteggio di esecuzione più basso (7.100). La specialità è stata vinta dalla Bulgaria, seguita da Ucraina e Israele.
Il tricolore poi ha fatto il bis alla Vitrifrigo Arena per celebrare la medaglia d’argento di Alexandra Agiurgiuculese nella finale di specialità individuale alle clavette. L’aviere dell’Aeronautica Militare è salita sul secondo gradino del podio grazie al punteggio di 20.950, che le ha permesso di tenersi alle spalle la bielorussa Halina Harnasko nella final eight vinta dalla russa Dina Averina. Nelle finali di specialità è stata impegnata anche l’altra individualista azzurra Milena Baldassarri, che ha chiuso al quinto posto alla palla (20.850) e al settimo posto al cerchio (20.600 punti). Dina Averina infine si è portata a casa la medaglia d’oro anche nella final eight al nastro, con il podio completato dalla bulgara Katrin Taseva e la bielorussa Alina Harnasko.
CINQUE AZZURRI IN SEI FINALI AGLI EUROPEI
Ottima prestazione della Nazionale Maschile di Ginnastica Artistica impegnata a Stettino, in Polonia, nella rassegna continentale. Il Gruppo guidato dal Direttore Tecnico Nazionale Giuseppe Cocciaro e dal Responsabile della Squadra Maurizio Allievi centra quasi tutti gli obiettivi della vigilia. A cominciare dai due azzurri nel concorso generale. Il campione europeo juniores di Glasgow 2018, il veneziano classe 2000 Nicolò Mozzato con 81.565 (CL 14.000 – CM 12.866 – AN 12.666 – VO 14.300 – PA 13.600 – SB 14.133), all’esordio tra i senior, e l’aviere dell’Aeronautica Militare Ludovico Edalli con il personale di 81.430 (CL 13.466 – CM 13.366 – AN 13.466 – VO 13.333 – PA 13.633 – SB 14.166) si piazzano rispettivamente al 14° e 15° posto in qualifica e torneranno in gara venerdì dalle 13.00 alle 15.45 (diretta Rai Sport HD) nella finale a 24. Essendo rientrato tra i migliori 18 della rassegna il talento della Spes Mestre, allenato da Gianmatteo Centazzo, strappa anche il pass per la 2/a edizione degli European Games in programma a Minsk a fine giugno. Resta fuori Nicola Bartolini, comunque 20° con il totale di 79.898 (CL 14.466 – CM 13.333 – AN 12.466 – VO 14.433 – PA 12.500 – SB 12.700) ma fuori per la regola che ammette in finale solo due ginnasti per nazione. Il sardo della Ginnastica Salerno, riserva al corpo libero con 14.466 si consola con la final eight al volteggio grazie al sesto posto e alla media di 14.366, frutto di uno Tsukahara teso con due avvitamenti e mezzo da 14.433 e di uno Yurchenko con doppio avvitamento da 14.300. l’altro aviere del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle, Marco Lodadio, bronzo mondiale agli anelli lo scorso ottobre a Doha, con 14.733 si piazza alle spalle di Igor Radivilov e di Vahagn Davtyan. Considerato che i primi quattro, compreso il secondo armeno Artur Tovmasyan con 14.700, sono racchiusi in poco più di un decimo, la sfida di sabato (diretta dalle 14.30 alle 16.30 su Rai Sport HD) rimane apertissima. E a chiudere gli ottetti di specialità, domenica (in differita TV), ci penseranno Carlo Macchini e ancora Ludovico Edalli. Il marchigiano della Fermo ’85 ha infatti ottenuto l’accesso alla sbarra con il quarto parziale, 14.333, mentre il bustese è settimo, pari merito con il turco Onder, a quota 14.166.
OTTIMO ESORDIO AZZURRE A EUROPEI ARTISTICA
Seconda giornata di qualificazioni alla Netto Arena di Stettino per gli Europei individuali di artistica. La Fgi, dopo aver piazzato cinque ginnasti della maschile in sei finali (che potrebbero diventare sette se verrà confermato il forfait del britannico Dominick Cunningham, al suo posto entrerebbe Nicola Bartolini), conquista altre cinque card per le final eight della femminile. Con il medesimo totale, 53.365, Alice D’Amato (12.533 – 14.000 – 12.466 – 14.366) e Giorgia Villa (12.666 – 12.700 – 13.766 – 14.233) occupano la settima e ottima posizione nel concorso di ammissione all’All-Around di domani (dalle 17.30 alle 19.30 in diretta su Rai Sport HD), alle spalle della russa Angelina Melnikova, leader provvisoria a quota 55.166, della francese Melanie De Jesus Dos Santos (55.032), delle britanniche Alice Kinsella (54.432) ed Elissa Downie (53.965), e dell’ucraina Anastasiia Bachynska (53.499). Fuori per la regola delle due per nazione la terza stella d’Oltremanica, Amelie Morgan, comunque protagonista di una gara da 53.699. L’altra gemella D’Amato, Asia, chiude all’11esimo posto con 52.499 (12.900 – 13.866 – 11.433 – 14.300), mentre Elisa Iorio, artefice di una prestazione leggermente opaca, occupa la 13^ piazza con 52.132 (12.633 – 13.266 -13.000 – 13.233).
La nuova Italdonne delle Fate del 2003 può quindi vantare quattro ginnaste tra le prime quindici del Vecchio Continente. Nelle finali di specialità in programma nel fine settimana Asia D’Amato è quarta al volteggio grazie alla media del 14.166, frutto di uno Yurchenko con due avvitamenti da 5.4 di partenza pagato 14.300 al quale la sedicenne genovese cresciuta nell’Andrea Doria ha aggiunto un 14.033 con la rondata flic flac con mezzo giro, salto avanti teso con mezzo giro da 5.2 di difficoltà. La sorella gemella Alice D’Amato, oltre la finale a 24, si regala quella alle parallele asimmetriche con un 14 tondo (E. 8.200 – D. 5.8), valido per il settimo pass di ammissione. Il gap sugli staggi dalla svedese Jonna Adlerteg, come quello sulla rincorsa dei 25 metri dalla Downie, entrambe momentaneamente in pole position, è nell’ordine dei decimi di punto. Quindi è tutto aperto. In particolare alla trave, dove è Giorgia Villa a guidare la graduatoria in qualifica con 13.766 punti (E. 8.066 – D. 5.7). La routine con la rondata salto indietro con avvitamento della brixiana, è da applausi, malgrado il forte stato influenzale che aveva colpito ieri l’olimpionica giovanile di Buenos Aires. All’esordio tra le senior, come tutte le sue compagne. Prendendo in considerazione i tre migliori parziali per ciascuna delle quattro azzurre, come se ci fosse stato un concorso a squadre (che invece in questa edizione non è contemplato) la Nazionale Italiana avrebbe ottenuto 162.163 punti, che a Glasgow, lo scorso agosto, sarebbero bastati per l’argento tra le big. “Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il dtn Enrico Casella – In vista dei Mondiali qualificanti di Stoccarda avevo detto alle ragazze che mi interessava quasi più la simulazione di squadra che i risultati individuali. E devo dire che hanno risposto tutte molto bene. La Villa, nonostante la febbre, ha fatto una signora trave. Asia è in corsa al volteggio. Ma sono contento soprattutto per Alice D’Amato che dopo due brutti infortuni finalmente si è presa la sua rivincita con la malasorte. Peccato per Elisa Iorio, un po’ sottotono, tra le otto alle parallele ci poteva stare tranquillamente. Con la quinta ginnasta e una forma migliore, in Germania potremo rosicchiare qualche altro decimo”. Domani le finali iniziano con il Concorso generale Maschile dalle 13 alle 15.45. Nel pomeriggio largo alle donne, sulla via della seta che porta a Tokyo 2020.
NAGORNYY SUL TETTO D’EUROPA, MOZZATO SUBITO 13°
Nikita Nagornyy è il nuovo campione all-around europeo di ginnastica artistica. Il 22enne russo, con il totale di 88.665, succede all’ucraino Oleg Verniaiev, che si aggiudicò l’edizione precedente a Cluj Napoca nel 2017. Con una prova pulita, conclusa alla sbarra, il talento di Rostov, bronzo mondiale, è riuscito a tenersi dietro il connazionale Artur Dalaloyan, argento a quota 87.832. Al campione iridato di Doha 2018, di un anno più grande, sfugge quindi per la seconda volta la corona europea, dopo la piazza d’onore occupata anche in Romania, due anni fa, per pochi decimi di distacco da Verniaiev. Il bronzo della Netto Arena di Stettino finisce invece al cipriota Marios Georgiou, staccato a 84.398. Ai piedi del podio il britannico Joe Fraser con 84.365. Il migliore degli italiani è Nicolò Mozzato. L’oro giovanile individuale di Glasgow, all’esordio tra i senior, si piazza subito in 13esima posizione, mettendo insieme, alla fine di un percorso netto, il punteggio complessivo di 81.599. Il mestrino allenato da Gianmatteo Centazzo alla Spes Mestre si presenta così in campo internazionale, tra i grandi del Vecchio Continente, con un ottimo biglietto da visita. Quindicesimo con 80.865 il campione italiano assoluto Ludovico Edalli. L’aviere dell’Aeronautica militare, seguito in pedana da Paolo Siviero e finalista dopodomani alla sbarra, sbaglia l’uscita sul doppio carpio avanti nella rotazione d’apertura agli anelli e si perde per strada un elemento al cavallo, proprio in chiusura. Per il resto il bustese, che prese parte ai Giochi di Rio de Janeiro, torna in forma olimpica con una punta da 14.366 alle parallele pari, la specialità di cui detiene sei titoli italiani e nella quale aveva sbagliato in qualifica. Dopo le ottime prove nel concorso di ammissione la maschile della Fgi diretta da Giuseppe Cocciaro e guidata da Maurizio Allievi può vantare due rappresentanti tra i migliori 15 d’Europa.
EUROPEI ARTISTICA. ORO ALL AROUND ALLA FRANCESE DOS SANTOS
La transalpina Mélanie de Jesus dos Santos si aggiudica il Concorso Generale dei Campionati d’Europa di Ginnastica Artistica Femminile, in corso a Stettino in Polonia. Figlia di padre portoghese e madre martinicana, dal 2012 in Francia, la 19enne di Schœlcher con il totale 55.433 strappa la corona alla britannica Elissa Downie, superandola di 68 millesimi. La campionessa uscente di Cluj Napoca si deve accontentare della piazza d’onore a quota 55.365. Bronzo con 55.065 per Angelina Melnikova, vice campionessa olimpica a squadre con la Russia. La diciottenne di Voronez, leader del torneo di qualificazione, si arrende all’ultimo esercizio della quarta rotazione, con il 13.566 al corpo libero, e paga un errore alla trave. L’esplosività della transalpina, cresciuta nel Pôle France di Saint-Étienne, e una gara senza errori, vinta proprio alla trave e al corpo libero (specialità della quale detiene il titolo UEG conquistato a Glasgow nel 2018) non lasciano speranze alle inseguitrici che non possono far altro che applaudire la nuova stella continentale.
E pensare che la dos Santos è tornata in attività nel giugno del 2016, dopo il difficile passaggio di categoria e soprattutto la rottura del legamento crociato che la costrinse a nove mesi di stop, in un periodo cruciale della sua carriera. Terza nell’individuale di Cluj Napoca si prende oggi una rivincita contro la scalogna. Una parabola simile vissuta dall’azzurra Alice D’Amato, anche lei frenata da una serie di infortuni. La genovese della Brixia chiude al quarto posto, ai piedi di un podio estremamente competitivo, con il personale di 53.233. Peccato per la caduta alla trave sulla ruota senza mani quando era ancora in corsa per una medaglia. Sulla pedana centrale sporca qualche salto artistico e dice addio a sogni che, in verità, sembrano solo rimandati. Chiude sesta Giorgia Villa, attesissima al debutto tra le big dopo aver dominato lo scorso anno tra le juniores. La campionessa olimpica giovanile di Buenos Aires cade alla trave sul salto raccolto avvitato e conclude con un ampio passo sul doppio carpio in uscita. Scarsa anche la prima diagonale al corpo libero sul doppio teso dietro.
La promessa di Ponte San Pietro, reduce da una frattura al dito della mano e da un problema al piede, ancora afflitta da un fastidioso stato influenzale, taglia qualcosa anche in terza diagonale e si ferma sul sesto gradino assoluto, con 52.999. Due FATE azzurre tra le prime sei del Vecchio Continente è una storia comunque a lieto fine. “Dire che sono contento è poco – ha dichiarato il DTN Casella – Il potenziale espresso ci fa ben sperare in vista dei Mondiali di Stoccarda, il prossimo autunno. Rinunceremo a partecipare agli European Games di Minsk proprio per concentrarci sulla rassegna iridata, qualificante per Tokyo 2020. Giorgia ha stretto i denti, dimostrando di essere una combattente. Alice è venuta fuori da due anni difficili, recuperando dalla rottura del crociato e dalla frattura del malleolo. La sua è una bellissima medaglia di legno”.
Domani si ricomincia con le finali di specialità: corpo libero maschile (con Nicola Bartolini “ripescato” per il forfait del britannico Dominick Cunningham), cavallo con maniglie e anelli (con Marco Lodadio terzo in qualifica ad un decimo dall’ucraino Igor Radivilov), volteggio femminile (con Asia D’Amato, la gemella di Alice, ammessa con la quarta media) e parallele asimmetriche.
LODADIO ARGENTO EUROPEO AGLI ANELLI
Il bronzo mondiale Marco Lodadio si aggiudica la medaglia d’argento agli anelli dei Campionati d’Europa in corso a Stettino, in Polonia. Nella prima giornata dedicata alle finali per attrezzo, l’aviere dell’Aeronautica Militare ottiene lo stesso punteggio del primo, Denis Abliazin, ma, malgrado partisse con una difficoltà più alta (6.3 contro 6.1), finisce sulla piazza d’onore per il punteggio inferiore nell’esecuzione (8.666 rispetto all’8.866 del russo). L’esercizio del 27enne di Frascati, da tre anni leader indiscusso della specialità ai Campionati Assoluti, inizia con un Balandin in orizzontale unita, per passare poi all’ Azarjan in rondine. Slancio appoggio in rondine e poi Yamawaki, Jonasson, Honma in croce. Slancio appoggio orizzontale unita, seguita dall’Azarian in croce. Slancio appoggio in verticale e chiusura con un doppio raccolto con doppio avvitamento (Tsukahara avvitato) in uscita, quasi stoppato (solo un saltino da un decimo). Bronzo per l’armeno Vahagn Davtyan. Una medaglia europea nella maschile mancava dal 2015, quando a Montpellier Alberto Busnari salì sul gradino basso del cavallo con maniglie. Per trovare un italiano sul podio continentale degli anelli bisogna tornare al 2013 e al bronzo di Matteo Morandi nella rassegna di Mosca. Morandi, sempre a Montpellier, ma nel 2012, vinse l’ultimo argento. Per la FGI è il 14° piazzamento UEG agli anelli e ingenerale la 43esima medaglia europea nell’Artistica uomini, la decima d’argento. Abliazin, bronzo olimpico di specialità a Rio de Janeiro, spezza il dominio del greco Eleftherios Petrounias che si era aggiudicato le ultime quattro edizioni europee consecutive (Montpellier 2015, Berna 2016, Cluj-Napoca 2017, Glasgow 2018), ma che non era presente qui per difendere i suoi titoli a causa dell’intervento alla spalla dopo i Mondiali di Doha, nel novembre scorso. “Dopo il terzo posto iridato ho conosciuto Totti – ha dichiarato in zona mista un Lodadio raggiante – Adesso mi aspetto almeno una cena con tutta l’A.S. Roma. Scherzi a parte, sono molto contento per questo risultato che va ad incrementare il glorioso palmares della nostra Federazione, proprio nell’anno del 150° di fondazione. Ringrazio il Gruppo di Vigna di Valle, la Ginnastica Civitavecchia del Presidente Pierluigi Miranda, il mio allenatore Gigi Rocchini, la cui presenza qui è un valore aggiunto, i miei genitori e la mia ragazza. Sono orgoglioso di essermi aggiunto alla straordinaria sequenza dei ‘Signori degli Anelli’ azzurri, da Jury Chechi in poi. Il mio risultato personale è stata la classica ciliegina sulla torta di una Nazionale maschile che sta tornando ai livelli del suo blasone. Con i miei compagni stiamo lavorando in gruppo alla rincorsa di un sogno che cercheremo di realizzare ai Mondiali di Stoccarda, nel prossimo autunno. Mi riferisco alla qualificazione a Tokyo 2020. Per ora ho collezionato un bronzo mondiale e un argento europeo, continuerò a lavorare per mettermi al collo l’oro al momento giusto”.









