Alice D’Amato vince la medaglia di bronzo alle parallele asimmetriche degli Europei di Stettino. Dopo il quarto posto nell’All around di ieri la sedicenne genovese della Brixia di Brescia si piazza alle spalle delle due russe: Anastasiia Iliankova, che succede alla belga Nina Derwael, oro a Glasgow nel 2018, e Angelina Melnikova, seconda a tre decimi dalla connazionale sulla pedana polacca della Netto Arena. La ginnasta azzurra, gemella di Asia, che prima di lei aveva ottenuto un’altra medaglia di legno al volteggio, malgrado due ottime esecuzioni, è riuscita ad imporsi grazie ad una routine impreziosita da uno Shaposhnikova collegato direttamente con il Tkachev, dal Ricna più Pak più Shaposhnikova 180° e dall’uscita in doppio raccolto avanti preceduta dalla cubitale con un giro. Per la Federazione Ginnastica d’Italia, che quest’anno festeggia il 150° di fondazione, si tratta della prima medaglia continentale senior alle parallele asimmetriche. A livello junior salì sul podio della specialità solo Monica Bergamelli, che oggi allena la D’Amato, insieme a Marco Campodonico e al resto dello staff brixiano, all’Accademia Internazionale di Brescia, nell’edizione di San Pietroburgo del 1998. Un piazzamento UEG mancava nella femminile dall’oro al corpo libero di Vanessa Ferrari a Sofia 2014. Per la Sezione è la 12esima affermazione individuale. “Sono molto contento per Alice – ha dichiarato il Direttore Tecnico GAF Enrico Casella – perché finora era stata frenata da un paio di seri infortuni rimediati sempre nel doppio avvitamento al volteggio, il crociato prima e poi il malleolo, che avrebbero scoraggiato chiunque. Ma sul suo valore c’erano pochi dubbi e lo ha dimostrato proprio nel doppio di ieri sulla rincorsa dei 25 metri. Spero che questo risultato le restituisca fiducia nei suoi mezzi, che sono davvero importanti. Anzi, adesso le chiederemo di fare anche di più, incrementando il contenuto tecnico dei suoi esercizi. L’Europeo non finisce qui, comunque. Domani ci sarà Giorgia Villa in finale alla trave. Ma queste ragazze hanno già fatto tanto. Per me era importante il punteggio virtuale del gruppo, in vista dei Mondiali di Stoccarda del prossimo ottobre, qualificanti per i Giochi di Tokyo 2020. Certo, vincere fa sempre piacere, per questo ricorderemo Stettino come un Europeo bellissimo”.
ASIA D’AMATO QUARTA A EUROPEI NEL VOLTEGGIO
Il russo Artur Dalaloyan si aggiudica la medaglia d’oro europea al corpo libero maschile, succedendo al britannico Dominick Cunningham, assente per l’infortunio rimediato in qualifica al volteggio. Ancora una volta d’argento, come nella rassegna di Glasgow nel 2018, l’israeliano Artem Dolgopyat. Terzo l’atro russo Dmitrii Lankin. Ottava posizione per l’azzurro Nicola Bartolini. Il talento sardo ha eseguito un esercizio da 5.8 di difficoltà mettendo in fila un doppio carpio avanti nella prima rotazione, uno Tsukahara avvitato in seconda, poi un salto 1 e mezzo indietro e due avvitamenti avanti, seguito da 2 e mezzo indietro con un avvitamento. Chiusura con tre avvitamenti. Il ventitreenne di Quartu Sant’Elena in forza alla Ginnastica Salerno, all’esordio in una rassegna europea senior, è atteso domani dalla finale al volteggio, dove si è qualificato con la sesta media. Il britannico Max Whitlock conquista invece il suo secondo oro continentale al cavallo con maniglie, dopo quello di Sofia 2014. L’Olimpionico di Rio de Janeiro prende il posto dell’irlandese Rhys Joshua McClenaghan, vittorioso a Glasgow lo scorso anno, quando Whitlock chiuse settimo. L’argento della Netto Arena di Stettino va al francese Tommasone che riesce a staccare di un paio di decimi il russo Poliashov. Ai piedi del podio il campione all-around europeo Nikita Nagornyy. Un’altra medaglia di legno, dopo quella nell’All Around di Alice D’Amato, questa volta per la gemella Asia. Al volteggio femminile la sedicenne ligure della Brixia Brescia esegue due buoni salti – lo Yurchenko con due avvitamenti con 5.4 di difficoltà e la rondata flic flac con ½ giro, salto avanti teso con ½ giro da 5.2. Il titolo continentale va alla russa Maria Paseka, che raccoglie l’eredità dell’ungherese Boglarka Devai. La vice campionessa olimpica di specialità a Rio de Janeiro con la media del 14.516 si lascia alle spalle la francese Coline Devillard. Bronzo per la britannica Elissa Downie.
EUROPEI STETTINO, QUARTO POSTO PER MACCHINI ALLA SBARRA
Giornata di finali a Stettino per gli Europei individuali di ginnastica artistica.
La britannica Alice Kinsella si aggiudica la finale alla trave, succedendo all’olimpionica di Rio de Janeiro l’olandese Sanne Wevers, che vinse il titolo agli Europei di Glasgow nel 2018. La campionessa di specialità ai Giochi del Commonwealth precede di un solo decimo di punto la reginetta all around di questa edizione continentale di Stettino 2019. Terza l’altra francese, Lorette Charpy. Chiude in ultima posizione Giorgia Villa, che in qualifica aveva ottenuto il miglior punteggio di ammissione. La stella bergamasca, giunta in Polonia in condizioni non ottimali, cade subito in entrata sulla rondata salto teso dietro smezzato. Poi sbaglia anche sul salto raccolto avvitato e in uscita sul doppio carpio. Tre capitomboli dai quali l’olimpionica giovanile di Buenos Aires, che lo scorso anno, in Scozia, dominò la rassegna europea di categoria, saprà rialzarsi presto per puntare, insieme alle altre Fate, ai Mondiali qualificanti di Stoccarda, il prossimo ottobre. Passaggio di consegne tutto russo sulla rincorsa dei 25 metri maschili. Artur Dalaloyan, campione uscente, passa il titolo continentale al connazionale Denis Abliazin, già oro di specialità a Mosca nel 2013 e a Sofia nel 2014.
Il vice olimpionico al volteggio di Londra e Rio de Janeiro riesce a respingere l’assalto dell’israeliano Andrey Medvedev, sulla piazza d’onore, dopo aver fatto ricorso, proprio davanti a Dalaloyan. Sulla sesta piazza il cagliaritano Nicola Bartolini, protagonista di due ottimi salti: due avvitamenti e mezzo dal Kasamatsu del valore di partenza di 5.2 e lo Yourchenko due avvitamenti da 4.8.
“Mr.High Bar”, l’olandese volante Epke Zonderland, trionfa a Stettino sull’attrezzo che lo incoronò medaglia d’oro olimpica a Londra nel 2012. Dopo i successi di Berlino nel 2011 e di Sofia nel 2014, il tre volte iridato, campione mondiale a Doha nel 2018, torna sul tetto d’Europa con un esercizio che fa cadere giù la Netto Arena. Niente da fare per gli avversari. Il primo dei “normali” è il croato Tin Srbic, argento davanti al russo Dalaloyan. Ai piedi del podio due azzurri. Il fermano Carlo Macchini protagonista di una prova di grande personalità e il bustese dell’aeronautica militare Ludovico Edalli, che ha messo in campo la sua grande esperienza. Solo l’Italia, oltre alla Russia, aveva due atleti in gara alla sbarra, a dimostrazione della crescita della sezione maschile diretta da Giuseppe Cocciaro.
L’oro del Concorso Generale Maschile, il russo Nikita Nagornyy, fa suo anche l’oro delle parallele pari, strappando un altro titolo al connazionale Dalaloyan, che vinse il titolo degli staggi a Glasgow lo scorso agosto e che a Stettino si ritrova ai piedi del podio. Argento per l’ucraino Petro Pakhniuk, che stacca di tre decimi il turco Arican, medaglia di bronzo.
La regina è sempre lei, Melanie De Jesus Dos Santos. Come in Scozia la diciannovenne francese sale sul gradino più alto del corpo libero europeo. Alle sue spalle l’olandese di origini islandesi Eythora Thorsdottir riesce a respingere l’assalto della russa Angelina Melnikova, che proprio in questa specialità aveva dominato nel 2017 a Cluj Napoca.
A SOFIA LE FARFALLE AZZURRE AI PIEDI DEL PODIO
ROMA (ITALPRESS) – Le farfalle azzurre, dopo l’argento nel concorso generale di ieri, terminano entrambe le finali di specialità della seconda World Cup del circuito internazionale 2019, a Sofia, ai piedi del podio. La squadra nazionale di ginnastica ritmica conquista 21.750 punti nell’esercizio con le 5 palle. La Bielorussia vince l’oro con 23.600, seguita dal Giappone con 23.250 e dalla Russia a quota 23.150. Completano la classifica: Stati Uniti (21.650), Bulgaria (21.050), Ucraina (20.000) e Finlandia (19.950). Nel misto con i cerchi e le clavette, invece, Maurelli e compagne totalizzano 22.800 punti, finendo dietro all’Ucraina, prima con 24.100, alla Bulgaria e al Giappone, rispettivamente argento e bronzo con 24.050 e 23.600. Alle spalle dell’Italia si piazzano Russia (21.900), Germania (20.700), Bielorussia (20.600) e Finlandia (20.300).
Alexandra Agiurgiuculese, poi, finisce entrambe le finali individuali di oggi in settima posizione. L’esercizio con il cerchio è stato valutato con il punteggio di 18.350, migliore solo rispetto a quello dell’israeliana Nicol Zelikman, ottava con 17.600. Oro, argento e bronzo vanno a Linoy Ashram (21.200), Ekaterina Selezneva (21.050) e Alexandra Soldatova (20.750). A ruota la routine con il nastro del neo aviere dell’Aeronautica Militare non va oltre il 15.800, finendo davanti all’ucranina Vlada Nikolchenko (11.700). Il podio bulgaro di questo attrezzo se lo spartiscono Alexandra Soldatova (19.700), Katrin Taseva (19.400) e Linoy Ashram (19.150). La russa Ekaterina Selezneva trionfa alla palla, con 20.700, davanti a Katrin Taseva (19.950) e a Linoy Ashram (19.600). Quest’ultima trionfa alle clavette, con il personale di 20.900, piazzandosi davanti a Katrin Taseva (20.650) e ad Alexandra Soldatova (20.050).
I prossimi appuntamenti con la Coppa del Mondo saranno quelli di Tashkent, in Uzbekistan (dal 19 al 21 aprile) e Baku, in Azerbaijan (dal 26 al 28 aprile).
(ITALPRESS).
ARTISTICA. LA BRIXIA BRESCIA FA 17
Si conclude come da previsioni la finale del massimo campionato di Ginnastica Artistica, maschile e femminile. Troppo ampio il margine tra la Brixia Brescia, dominatrice di tutte e tre le prove del torneo di A1, a Busto Arsizio, Padova ed oggi a Firenze, e le inseguitrici, a cominciare dall’Artistica 81 e dalla Ginnastica Civitavecchia, rispettivamente seconde e terze sia nella classifica generale che in quella di giornata. Giorgia Villa, le gemelle D’Amato, Asia e Alice, Elisa Iorio, e la piccola Angela Andreoli hanno fatto il vuoto anche al Mandela Forum diretto da Giuseppe Malgeri e quasi gremito in ogni ordine di posti. Erano più di 4.000 gli spettatori accorsi sulle gradinate dell’impianto gigliato e con i 500 biglietti staccati per la Serie B di ieri la Società Ginnastica Poggetto, organizzatrice della manifestazione, può davvero ritenersi soddisfatta. Il mondo della ginnastica ha risposto presente e la scommessa del Presidente Mauro Selvi, grazie anche allo straordinario lavoro di Lara Poggiali e del suo staff, è stata vinta.
Ai piedi del podio fiorentino ci finisce la GAL Lissone, quinta però nella classifica del campionato 2019, quello del 150° della FGI, dietro la Giglio Montevarchi di Stefania Bucci e Lara Mori. Retrocedono nella serie cadetta la Corpo Libero di Padova, le romane della Olos Gym 2000 e l’Estate ’83 Lograto. Quasi lo stesso discorso vale per la Sezione Maschile dove arriva l’annunciato bis della Ginnastica Salerno. Nicola Bartolini, Tommaso De Vecchis, Gianmarco Di Cerbo, Salvatore Maresca, Carlo Salsedo e Alessio Ventura hanno portato in Campania il secondo Tricolore consecutivo, dopo quello conquistato nel torneo unificato del 2018. Troppo anche qui il divario della capolista rispetto alla Pro Carate, brava comunque ad aggiudicarsi l’ultima prova, e alla Spes Mestre, che chiude sul gradino più basso sia nel generale che sulle rive dell’Arno, e sempre davanti alla Pro Patria Bustese.
Scendono in A2 tre compagini prestigiose, La Costanza Andrea Massucchi di Mortara, la Roma 70 e la Ginnastica Vercelli. Salerno in trionfo pure con le donne perché la compagine femminile si aggiudica la sfida in A2, precedendo l’Audace e la Fanfulla 1874, malgrado il successo di quest’ultima nel confronto mattutino. Tutte e tre salgono di categoria, mentre retrocedono in B la Pro Lissone, la Romana e la Sampietrina. Il dispiacere della società di Seveso è compensato però dalla gioia del titolo maschile, strappato con tenacia a due rivali agguerrite come la Giovanile Ancona e l’Ares, a Firenze rispettivamente prima, proprio dietro i ragazzi di Paolo Quartu e Paolo Saviero, e terza. Nella graduatoria di stagione le posizioni si invertono con l’Ares che chiude sulla piazza d’onore davanti ai rivali marchigiani. Scendono in B la Ghislanzoni Gal, la Nardi Juventus e Stabia. Alle premiazioni erano presenti il Presidente della FGI Gherardo Tecchi, l’onorario Riccardo Agabio, il Vicario Valter Peroni, il Segretario Generale Roberto Pentrella.
RITMICA. AGIURGIUCULESE BRONZO ALL AROUND A GUADALAJARA
Alexandra Agiurgiuculese si mette al collo la medaglia di bronzo nell’All around alla World Challenge Cup di Guadalajara con 77.300 punti. L’aviere dell’Aeronautica Militare sale sul terzo gradino del podio dietro alle russe Aleksandra Soldatova, prima con 84 punti netti ed Ekaterina Selezneva, seconda a quota 80.850. Quarto posto per l’ucraina Khrystyna Pohranychna con 76.600 punti. La seconda azzurra in gara, Milena Baldassarri – argento al nastro al mondiale di Sofia 2018 – si stabilizza in ottava posizione con il personale, sui quattro attrezzi, di 72.200. Entrambe le individualiste si qualificano per la finale di domani con le clavette mentre la stella dell’Udinese, bronzo alla palla ai campionati del mondo bulgari dello scorso anno, gareggerà tra le migliori otto anche al nastro, dopo aver conquistato ieri il pass sia al cerchio sia alla palla.
RITMICA. FARFALLE D’ORO ALLA WORLD CHALLENGE CUP
Le Farfalle azzurre, vice campionesse del mondo in carica, trionfano nell’All around della World Challenge Cup a Guadalajara (già sede nel 2018 dei Campionati Europei di Ginnastica Ritmica). Maurelli e compagne, sulla pedana del Pabellón Multiusos, vincono la medaglia d’oro nel concorso generale con 50.250 punti, dato dalla somma del punteggio conquistato alle 5 palle ieri (25.500) e di quello nel misto con cerchi e clavette di oggi (24.750, valido per la seconda posizione dietro alla Bulgaria). Sul podio spagnolo, insieme alla Squadra nazionale azzurra, sono salite le ginnaste della Bulgaria, argento con 49.100 punti, e della Russia, bronzo con 46.950. Al quarto posto troviamo invece le padrone di casa a quota 45.450. La Finlandia, con 43.350 punti, fa da capolista alle altre dieci nazioni in gara: Stati Uniti (40.950), Brasile (40.300), Messico (38.800), Turchia (36.250), Slovenia (35.900), Canada (34.800), Taiwan (32.500), Cuba (29.600) e Australia (22.850).
Rivedremo dunque le ginnaste allenate da Emanuela Maccarani e dallo staff dell’Accademia internazionale di Desio in entrambe le finali di specialità di domani. I prossimi appuntamenti con il circuito internazionale delle World Challenge Cup saranno quelli di Minsk, in Bielorussia (16.18 agosto), di Cluj-Napoca in Romania (23-25 agosto), di Kazan in Russia (30 agosto-1 settembre) e di Portimao in Portogallo (6-9 settembre).
RITMICA. UNA PIOGGIA DI MEDAGLIE PER LE FARFALLE
La Squadra azzurra, dopo aver trionfato nel concorso generale di ieri, ha brillato anche nelle finali di specialità della World Challenge Cup di Ginnastica Ritmica, in scena questo weekend a Guadalajara in Spagna. Le Farfalle azzurre – capitanate da Alessia Maurelli con Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Letizia Cicconcelli e Anna Basta – hanno conquistato la medaglia d’argento alle 5 palle grazie allo strepitoso punteggio di 25.000, alle spalle della Russia (25.850 p.) e davanti la Bulgaria (22.950 p.). Non finisce qui perché il gruppo guidato dall’allenatrice nonché Direttrice Tecnica Nazionale Emanuela Maccarani è salito sul terzo gradino del podio nell’altra finale, quella mista con 3 cerchi e 4 clavette con il risultato di 24.950, alle spalle della Bulgaria (vincitrice con 25.300) e della Russia (seconda con 25.200).
Non da meno le due individualiste Alexandra Agiurgiuculesee Milena Baldassarri. L’aviere dell’Aeronautica Militare, dopo la storica medaglia di bronzo nell’all around di ieri, ha stupito nelle giornata conclusiva e si è messa altri tre metalli al collo nelle finali di specialità. Un pregiatissimo argento se l’è meritato alla clavette, strappando gli applausi per il 20.500 ottenuto nell’esercizio, che le hanno permesso di piazzarsi tra le due russe Aleksandra Soldatova ed Ekaterina Seleznova. Altri due terzi posti invece sono arrivati nelle final egiht alla palla grazie al punteggio di 19.200 e al nastro con 18.150. Alexandra inoltre ha disputato anche la finale al cerchio, chiusa al sesto posto con il punteggio di 18.300. Ai piedi del podio invece il talento della Faber Fabriano, che si è piazzata quarta in entrambe le finali di specialità disputate, quindi sia alla palla con il punteggio di 18.950 sia alle clavette con 20.150 punti.
A dominare è stata la russa Soldatova, medaglia d’oro in tutti e quattro gli attrezzi, la connazionale Seleznova ha vinto un argento e due bronzi (cerchio e clavette) mentre l’Ucraina conquista un argento con Khrystyna Pohranychna al cerchio e un altro con Yeva Meleshchvk alla palla.









