RIMINI (ITALPRESS) – La squadra azzurra di ginnastica artistica si aggiudica il terzo posto ai 36esimi Campionati Europei di ginnastica artistica. Yumin Abbadini, Lorenzo Casali, Mario Macchiati, Matteo Levantesi e Marco Lodadio hanno conquistato il bronzo continentale con il totale di 252.560, il più alto mai ottenuto dall’ItalGAM nella storia recente. I campioni uscenti di Antalya2023 sono riusciti a salire sul podio nella kermesse di Rimini davanti a oltre duemila spettatori (dopo la quinta piazza in qualifica con 249.162), migliorando il proprio score di più di tre lunghezze e difendendosi dal ritorno della Turchia (alla fine quarta). In una specie di lotteria dei rigori, all’ultima rotazione, sul cavallo con maniglie, gli azzurri guidati dal dt Giuseppe Cocciaro e dai tecnici Alberto Busnari e Marco Fortuna hanno staccato definitivamente Adem Asil e compagni, fermi a quota 248.029. La differenza l’ha fatta l’attrezzo finale, notoriamente il più rischioso della disciplina, con il team di casa che ha prevalso sui turchi 42.266 a 38.499.
La FGI conclude la rassegna maschile con due bronzi nei concorsi generali – quello di Abbadini di mercoledì 24 e il secondo della squadra, oggi pomeriggio – e porta il computo del suo palmares europeo senior “all time” a 49 medaglie (16 ori, 12 argenti e 21 bronzi). A livello di squadra si tratta del terzo piazzamento consecutivo, dopo l’argento di Monaco di Baviera nel 2022 (con il totale di 247.494) e il titolo di Antalya (249.526), lo scorso anno. E in tutte e tre le occasione c’erano Casali, Levantesi e Abbadini, Per Yumin un doppio bronzo, anche se, per sua stessa ammissione, “quello di gruppo vale doppio”.
Sul gradino più alto della Fiera riminese ci sale l’Ucraina. Illia Kovtun, Oleg Verniaiev, Igor Radivilov, Nazar Chepurnyi e Radomyr Stelmakh con 255.762 staccano di poco più di tre decimi un’ottima Gran Bretagna. Joe Fraser Harry Hepworth Jake Jarman Courtney Tulloch e James Hall mettono insieme 255.429 punti complessivi, sufficienti però solo per la piazza d’onore.
Contando anche le sei medaglie giovanili – i due ori di Brugnami a corpo libero e anelli, l’argento dell’Italbaby e i due di Tommy al volteggio e nell’all around odierno, con il bronzo di Manuel Berettera alla sbarra (risultato che eguaglia l’exploit precedente registrato a Glasgow nel 2018) – la manifestazione dedicata agli uomini dei grandi attrezzi si chiude con otto acuti azzurri nel medagliere aggregato, senior e di categoria.
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Agli Europei di Rimini l’Italia maschile è di bronzo
Brugnami d’argento a Rimini negli Europei junior d’artistica
ROMA (ITALPRESS) – Tommaso Brugnami incornicia un Europeo perfetto laurendosi vice campione continentale juniores al termine della finale all-around. Il talento marchigiano, a Rimini, dopo il giro completo sui sei attrezzi, sale sul secondo gradino con lo strepistoso totale di 80.832, arrendendosi soltanto al francese Anthony Mansard, che ha trionfato con una prestazione maiuscola da 81.499 punti. Il nuovo campione d’Europa è riuscito a imporsi proprio nell’ultima rotazione, quella alla sbarra, che gli ha permesso di ereditare il titolo dell’ungherese Botond Molnar, ottenuto a Monaco 2022. Il 17enne, che in Italia veste i colori della Giovanile Ancona, dove si allena con il suo tecnico Fabrizio Marcotullio, al suo fianco sul field of play alla Fiera di Rimini, raggiunge così la sua quinta medaglia in questa 36° edizione della rassegna continentale: due ori nelle finali al corpo libero e agli anelli e tre argenti con la squadra, al volteggio e quest’ultimo nel concorso generale.
Complimenti anche all’altro azzurro impegnato nella finale all-around individuale, Manuel Berettera, che ha chiuso al 9° posto la sua gara con il totale di 77.630, attestandosi nella top ten europea tra i migliori interpreti della sua età. Il ginnasta dell’Artistica Brescia, seguito dal suo allenatore Pietro Matis Bani, può dirsi più che soddisfatto per la prestazione odierna, arrivata dopo la medaglia di bronzo nella finale alla sbarra.
La Nazionale giovanile, guidata dal responsabile Nicola Costa e completata dai ginnasti Diego Vazzola, Pietro Mazzola e Simone Speranza e dal tecnico Corrado Corti, festeggia un Europeo più che positivo. I sei podi complessivi migliorano il risultato degli azzurrini nel medagliere dell’edizione tedesca di due anni fa.
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Europei artistica, doppietta Kvotun e Jarman d’oro a Rimini
RIMINI (ITALPRESS) – Seconda giornata di finali di specialità al 36° Campionato Europeo di Ginnastica Artistica maschile alla Fiera di Rimini. La sfida per i titoli agli attrezzi si è conclusa nel pomeriggio con le ultime tre final eight del giro olimpico – volteggio, parallele pari e sbarra – che hanno incoronato come campioni l’inglese Jake Jarman e Illia Kovtun. L’ucraino si è tolto la soddisfazione di segnare una doppietta dopo la delusione per il mancato podio nel concorso generale. Non sono arrivate medaglie per i due italiani impegnati quest’oggi sul field of play romagnolo: Mario Macchiati sugli staggi e Yumin Abbadini alla sbarra, ma comuque sempre più stabilmente tra le stelle d’Europa. Peccato per il marchigiano, campione italiano assoluto, che aveva iniziato al meglio la sua finale alle parallele. L’agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, però, incappa in una caduta sul Diamidov e un quarto, che ne compromette il prosieguo dell’esercizio. Risalito sull’attrezzo per concludere la sua routine, sotto lo sguardo del tecnico Marco Fortuna, il fermano chiude in settima posizione con il punteggio di 13.300. Il titolo invece se lo tiene molto stretto Kovtun, che conferma la medaglia d’oro di Antalya 2023. Il fenomeno di Cerkasy con lo straordinario personale di 15.633 batte il neocampione nel completo, il cipriota Marios Georgiou, argento a quota 14.866. Alle sue spalle, di appena 33 centesimi, troviamo lo svizzero Noe Seifert. Illia Kovtun, che in serie A difende i colori della Palestra Ginnastica Ferrara, si è concesso la doppietta personale con 14.600 punti alla sbarra, ereditando lo scettrodi Tin Srbic, leader nell’edizione turca di un anno fa, quando l’azzurro Carlo Macchini si laureò vice campione continentale. A emulare il compagno di nazionale ci ha provato Yumin Abbadini, che mercoledì, in apertura dell’Europeo casilingo, aveva conquistato una storica medaglia di bronzo nell’all-around individuale. Il ginnasta della Pro Carate, seguito dal suo allenatore Alberto Busnari, ha sporcato però la sua esecuzione e si è piazzato al settimo posto con il totale di 13.833. L’argento è andato al lituano Robert Tvorogal, con 14.566, a pochissima distanza dalla vetta, mentre Georgiou si è preso un altro metallo, stavolta di bronzo con il totale di 14.366. “E’ stata una finale spettacolare come sempre – ha commentato Igor Cassina, in onda su Rai Due – Una gara che ha messo in evidenza sopratutto lo stato di forma dei primi due, straordinari, in particolare, a livello di testa. Bello vedere un azzurro in gara. Yumin ha un esercizio difficile, con il movimento Cassina. Purtroppo non è riuscito ad esprimersi al meglio, ma il futuro è dalla sua, non gli mancheranno occasioni di rifarsi”. Nella finale al volteggio non erano presenti ginnasti italiani, poichè, per scelta tecnica, nessuno ha eseguito i due salti necessari per la qualifica. Sfida ad altissimo livello sulla rincorsa dai 25 metri, decisa ancora sul filo dei centesimi. Jake Jarman riesce a togliere il titolo al campione uscente Artur Davtyan. L’inglese si prende la rivincita dopo l’Europeo di Antalya 2023, quando il titolo era invece andato all’armeno, battendolo in Romagna con la media di 14.883 contro 14.850. La medaglia di bronzo se la aggiuda l’ucraino Nazar Chepurnyi con il punteggio di 14.749. Alle tre premiazioni hanno provveduto il presidente della FGI Gherardo Tecchi, il suo vice Rosario Pitton e il referente per le relazioni internazionali Gianfranco Marzolla. Sugli spalti, a seguire la gara, anche gli azzurri del gruppo Nazionale Nicola Bartolini, Carlo Macchini e Nicolò Mozzato. Domani si concluderà l’Europeo maschile con l’attesissima finale a squadre: il team azzurro – completato da Lorenzo Mihn Casali, Matteo Levantesi e Marco Lodadio, con Salvatore Maresca che ha partecipato come individualista – si giocheranno il titolo continentale che detengono da Antalya in diretta su Rai Sport dalle 16.15 alle 17.55 per poi trasferirsi su Rai Due dalle 18.05 alle 19.45.
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Baby Brugnami accende la pedana della Fiera di Rimini
RIMINI (ITALPRESS) – Le finali di specialità giovanili hanno aperto la quarta giornata degli Europei 2024 di ginnastica artistica maschile, in corso alla Fiera di Rimini. La pedana centrale, nella prima competizione in programma, ha visto subito l’Italia protagonista con la splendida performance di Tommaso Brugnami. Il 17enne di Ascoli Piceno con il personale di 13.866 ha fatto suo il titolo europeo juniores al corpo libero, succedendo al tedesco Daniel Mousichidis, che vinse a Monaco di Baviera nel 2022, quando chiuse in terza posizione. Doppietta per la Francia sugli altri due gradini del podio romagnolo, con l’argento che finisce al collo di Anthony Mansard (13.500) e il bronzo ad Alan Moullec (13.333). Contemporaneamente si disputava la finale al cavallo con maniglie, dove, senza azzurrini in gara, si è imposto l’armeno Hamlet Manukyan (14.500), seguito ad un paio di decimi dal bulgaro David Ivanov (14.300). All’Armenia va anche la terza piazza grazie a Mamikon Khachatryan (14.266). Nella seconda rotazione, la FGI è riuscita a far suonare di nuovo l’Inno di Mameli, sempre in onore di Brugnami. Il talento allenato da Fabrizio Marcotullio è riuscito a vincere il suo secondo oro individuale, questa volta agli anelli, precedendo, con 13.266, il britannico Gabriel Langton (13.233) e l’austriaco Vincent Lindpointner (13.200). In una finale dove i primi cinque sono racchiusi in poco più di due decimi di punto e i primi tre in 66 millesimi, il ginnasta della Giovanile Ancona, pur salendo per ultimo ha messo tutti, succedendo allo svedese Luis il-Sung. E mentre Brugnami sfilava il gradino più alto al rivale di Birmingham, l’altro inglesino, Sol Scott, gli toglieva, a sua volta, la gioia della tripletta al volteggio. Il 17enne di Godmanchester infatti, partendo dalla rincorsa dei 25 metri per ottavo, arrivava in fondo con la media più alta, 14.466, frutto di due salti di uguale valore. L’azzurrino, il leader provvisorio, ha assistito alla performance del rivale al volteggio, un attimo prima di salire sul castello degli anelli, apprendendo dal maxi schermo che il suo 14.200 (14.500 – 14.900) era buono per l’argento. Il secondo dopo quello conquistato con l’Italbaby, giovedì. Sol raccoglie così l’eredità del finlandese Reiman Joona, mentre Tommy, che in Germania due anni fa era arrivato quarto, compie un doppio salto verso il tetto dell’Europa che conta. Bronzo allo spagnolo Sergio Kovacs con la media di 14.016. L’ultimo turno era dedicato a sbarra e parallele pari. La quarta medaglia di giornata, la quinta, considerata la piazza d’onore a squadre, l’ha portata Manuel Berrettera, protagonista di un bel bronzo sul ferro. Il 2006 di Brescia, dopo il quinto posto al corpo libero con 13.166, è riuscito a salire sul podio della sbarra grazie ad una routine da 13.300, finendo alle spalle del francese Anthony Mansard – che con 13.433, a sua volta, succede sul trono di specialità all’israeliano Dmytro Dotsenko – e del belga Kyano Schepers (13.333), in ritardo dalla vetta di appena un decimo di punto. Settimo con 12.633 il brianzolo Diego Vazzola, il terzo classe 2006 del gruppo di Nicola Costa, allenato alla Pro Carate da Corrado Corti. Alle parallele, dietro il primo posto del britannico Uzair Chowdhury, che con 14.066 imita l’armeno Erik Baghdasaryan in Baviera, in seconda fila, in ex equo (che tra gli junior non si sciolgono) a quota 13.700 si piazzano il francese Anthony Mansard, il tedesco Jonas Eder e l’ucraino Shved Sviatoslav. Ricapitolando, quindi, l’Italia oggi porta il palmares FGI europeo di categoria e di tutti i tempi a 42 medaglie, con 10 ori, 15 argenti e 17 bronzi. Brugnami vince il primo oro di sempre al corpo libero, mentre eguaglia agli anelli Matteo Ferretti, numero uno a Praga 1994, e Matteo Morandi – il bronzo olimpico di Londra 2012 – che bagnò i suoi esordi nel metallo aureo giovanile di San Pietroburgo 1998. Tommy, che ha ancora una cartuccia domani nell’all around (insieme a Manuel Berettera), ha già pareggiato il numero di piazzamenti di Nicolò Mozzato a Glasgow 2018, dove però il mestrino riuscì a laurearsi campione assoluto del concorso generale. Chance ancora aperta per il principino d’Ancona che ha il secondo miglior totale in qualifica, dietro a Mansard. Intanto con i successi contemporanei si rivivono le antiche emozioni riminesi, quando a vincere, nel 1984 erano Paolo Bucci, d’argento alle parallele, e Antonio Trecate, bronzo al cavallo. Furono gli unici due acuti dell’edizione romagnola di quarant’anni fa. Oggi come oggi si festeggia di più, a dimostrazione della crescita esponenziale e dell’evoluzione del movimento ginnico italiano, che sta giocandosi un derby con il Team GB per il predominio dell’Europa del prossimo futuro.
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Europei di ginnastica artistica, Maresca 7^ agli anelli
RIMINI (ITALPRESS) – “Peccato per l’uscita, se l’avessi stoppata sono sicuro che avrei potuto conquistare una medaglia”. Il rammarico nelle parole di Salvatore Maresca racconta l’amarezza del ginnasta di Castellammare di Stabia, che conosce le proprie potenzialità e sa di poter dare di più. Per questo l’agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, medaglia di bronzo ai Mondiali di Kitakyushu 2021, non si accontenta del settimo posto nella finale agli anelli del 36° Europeo di ginnastica artistica, in corso fino a domenica, alla Fiera di Rimini. Il trentenne azzurro, al termine di un bell’esercizio sul castello romagnolo, si è concesso quel passo in più che ha fermato il punteggio a quota 14.566, troppo lontano dal podio. Il titolo di specialità va all’intramontabile campione greco Eleftherios Petrounias con un 15 tondo. Una sfida tiratissima e di altissimo livello, dove partecipanti, mano a mano, si superavano l’un l’altro di un decimo di punto, fino al pari merito, a quota 14.900, tra Nikita Simonov e Adem Asil, con l’azero davanti al turco in virtù dell’esecuzione migliore. “Nella verticale conclusiva, dopo aver gestito bene tutto il resto, ho pensato che l’uscita sarebbe stata fondamentale. Che avrebbe fatto la differenza – ha dichiarato in zona mista Maresca – Quando mi sono lanciato ho voluto controllare troppo, pagando questo eccesso di concentrazione”. “Spero comunque di aver portato in alto il nome dell’Italia e delle Fiamme Oro, e sono sicuro che appena rientrerò a Salerno, con il mio allenatore (Marcello Barbieri, ndr.), mi metterò a lavoro per migliorare – aggiunge – Perchè si può sempre migliorare. Da quando ho iniziato questo percorso ho dato il massimo, in ogni circostanza, per superare i paletti che incontravo sulla mia strada. L’ultimo periodo per me è stato altalenante, e si è visto anche in Coppa del Mondo, a Baku e Doha, dove non sono mai riuscito a salire sul podio. Però qui ho eseguito una gran bella routine, è mancato l’arrivo. Quindi sarò presto al top. Lodadio al mio fianco, in assistenza, è stato stimolante. E’ bello avere vicino una persona che ti capisce e che sa bene cosa bisogna fare, anche più di un allenatore. Marco mi ha preparato la presa degli anelli e appena mi sono appeso ho sentito il grip giusto. Mi è dispiaciuto non vincere una medaglia, sarebbe stata anche per lui. Petrounias? E’ fortissimo, non imbattibile. Il greco ha molta più esperienza di me. Si è imposto a tutti i livelli, in Europa, nel Mondo, ai Giochi Olimpici. Io sono nel giro da tre anni e ho ancora tanto da imparare”, ha concluso l’individualista campano dopo la sua prestazione. Nelle altre due finali per attrezzo in programma quest’oggi non erano presenti italiani, con Yumin Abbadini prima riserva in entrambe. L’inglese Luke Whitehouse (14.866 punti), numero uno in carica di Antalya 2023, con un colpo di coda nel finale riesce a battere per pochi centesimi l’israeliano Artem Dolgopyat (14.833 punti), confermandosi campione continentale al corpo libero. Medaglia di bronzo per l’ungherese Krisztofer Meszaros, staccato di un paio di decimi (14.600 punti). Il titolo al cavallo con maniglie, invece, rimane in Irlanda e se lo tiene stretto con il totale di 15.300 Rhys Mc Clenaghan, leader anche in Turchia, un anno fa. In una finale segnata da più di una caduta (vedi l’ucraino Oleg Vernaiev), sulla piazza d’onore sale l’olandese Loran De Munk con 14.933 punti mentre il bronzo va al cipriota, il re dell’all-around, Marios Georgiou, a quota 14.800.
Domani l’Europeo proseguirà la mattina con le sei final eight junior e con la seconda giornata delle sfide all’attrezzo per i senior. In gara Mario Macchiati alle parallele e Yumin Abbadini, già bronzo nel generale, impegnato alla sbarra.
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Europei artistica, Italia jr argento, oro alla Gran Bretagna
RIMINI (ITALPRESS) – Nessun rimpianto, soprattutto perchè al collo dei cinque giovanissimi azzurri brilla una medaglia d’argento che li incorona vice campioni d’Europa. La Nazionale italiana junior di Ginnastica Artistica maschile cede lo scettro continentale alla Gran Bretagna per una differenza quasi impercettibile di soli 28 centesimi. Tommaso Brugnami, Manuel Berettera, Diego Vazzola, Pietro Mazzola e Simone Speranza sono saliti sul secondo gradino del podio continentale con il totale di 240.230 dopo una prestazione maiuscola senza aver nulla da recriminarsi. I pari età inglesi, infatti, entrati in gioco nella terza e ultima suddivisione, hanno strappato la vittoria proprio nell’ultima rotazione al corpo libero chiudendo con 240.258 punti. Gli azzurrini, comunque, si tengono alle spalle una fortissima Francia, medaglia di bronzo a quota 238.796, con la quale si erano confrontati in maniera diretta nel secondo gruppo di gara del primo pomeriggio. Un altro risultato storico per la sezione giovanile della Federginnastica: dopo il bronzo nel generale a squadre di Glasgow 2018 e l’oro di Monaco 2022 – in cui sono stati protagonisti Brugnami e Vazzola – il palmares si arricchisce del primo argento. Si tratta della 38ª medaglia nell’albo d’oro junior FGI, la 14ª piazza d’onore.
“Dispiace ma comunque siamo secondi in Europa – ha raccontato a caldo il capitano Tommy a nome del gruppo – a soli 28 centesimi dai vincitori. Quindi siamo contenti e soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto. Ce l’abbiamo messa tutta, è stata una gara di altissimo livello”. Le soddisfazioni però non si limitano al secondo gradino europeo nella gara per team. Infatti, Brugnami e Berettera – i due ginnasti impegnati sul giro completo – si sono qualificati per la finale all-around tra i migliori 24 individualisti. Tante anche le final eight: Brugnami si giocherà i titoli a volteggio (unico italiano ad eseguire i due salti per la qualifica), agli anelli e al corpo libero, dove vedremo impegnato anche Berettera. Manuel, inoltre, ci proverà alla sbarra insieme a Vazzola. “Mancava soltanto l’argento al palmares federale giovanile quindi possiamo dire di aver scritto una pagina di storia – ha spiegato il responsabile della squadra junior Nicola Costa – Sono felicissimo e devono esserlo pure i ragazzi, anche se sono giovanissimi e non è facile far capire loro che questo è lo sport. E’ stata una bellissima gara, combattuta fino alla fine e non ho alcun tipo di rammarico: spero non lo abbia nessuno. Sono quattro anni che inseguivamo l’obiettivo di raggiungere i 240.000 punti e ce l’abbiamo fatta. Certo, poteva esserci la ciliegina sulla torta, ma stiamo pur sempre parlando di un argento europeo e faccio i complimenti alla Gran Bretagna che ci ha creduto fino alla fine. E’ una bella storia di sport, credo che soprattutto in ambito giovanile possa essere di grande insegnamento”.
Un successo da dividere tra i tecnici al seguito dei ginnasti alla fiera romagnola Fabrizio Marcotullio, Corrado Corti e Pietro Matias Bani oltre ovviamente agli allenatori che li seguono nei propri club. Le finali di specialità, in programma sabato 27 aprile dalle 10.00, e la finale all-around individuale, prevista per domenica 28 aprile sempre nello stesso orario, saranno trasmesse in diretta streaming su Sportface Tv con il commento tecnico di Andrea Massaro. Domani, intanto, andrà in scena a partire dalle 18.00 in diretta su Rai Sport la prima giornata delle final eight senior.
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Europei artistica, Abbadini bronzo All Around a Rimini
RIMINI (ITALPRESS) – Yumin Abbadini si aggiudica la medaglia di bronzo nel concorso generale agli Europei di artistica di Rimini. Il ventiduenne di Bergamo ha conquistato il gradino più basso del podio continentale con il punteggio complessivo di 83.765 (CL 14.066 – CM 14.233 – AN 13.700 – VO 14.000 – PA 13.433 – SB 14.333). Il ginnasta della Pro Carate, allenato da Alberto Busnari, è arrivato a cinque decimi dalla medaglia d’oro, finita al collo del cipriota Marios Georgiou, leader assoluto della Fiera romagnola con il totale di 84.265 (CL 13.533 – CM 14.266 – AN 13.233 – VO 14.100 – PA 14.633 – SB 14.500). Sulla piazza d’onore troviamo l’ucraino Oleg Verniaiev. Il vicecampione olimpico di Rio De Janeiro 2016, originario di Donetsk e che per un lungo periodo aveva svestito il body per indossare la mimetica nella guerra contro l’invasione russa, è tornato a festeggiare un argento all around ginnico grazie al personale di 84.031 (CL 13.733 – CM 15.166 – AN 14.033 – VO 14.666 – PA 14.200 – SB 12.233), staccato di appena 234 millesimi dalla vetta d’Europa. Ai piedi del podio con 83.4314 il britannico Jake Jarman. Deludono invece i favoriti della vigilia. Il numero due al mondo, l’altro ucraino con un cuore mezzo estense (avendo vestito in Serie A la maglia della Palestra Ginnastica Ferrara) si deve accontentare della sesta piazza con 83.331, mentre il campione uscente, il turco Adem Asil è soltanto nono con 82.331.
Rientro difficile dopo l’operazione alla spalla per Joe Fraser, il re di Monaco 2022, soltanto 52° con 76.098. Il secondo azzurro in gara, impegnato su tutti gli attrezzi, era il neo poliziotto Lorenzo Minh Casali, che incappa in una giornata storta e si ferma a quota 79.531 (CL 12.900 – CM 13.066 – AN 13.666 – VO 13.200 – PA 14.033 – SB 12.666), al 25° posto.
Era da 34 anni che un italiano non vinceva una medaglia europea sul giro completo, l’ultimo era stato Jury Chechi, bronzo a Losanna nel 1990. Stesso piazzamento anche di Giovanni Carminucci a Lussemburgo 1961 e di Franco Menichelli a Tampere 1967. Quest’ultimo però fece meglio ad Anversa nel 1965 strappando l’oro assoluto. In totale quindi si tratta del quinto podio italiano all around europeo di tutti i tempi e Yumin entra così nella storia, accanto ai nomi di tre olimpionici. Per la FGI invece è la 48ª medaglia complessiva in campo continentale. Trascinata da Abbadini l’ItalGAM, campione in carica da Antalya 2023, centra la final eight a squadre di domenica 28 aprile con il quinto totale, 249.162, recuperando in rimonta dopo qualche passaggio a vuoto, soprattutto al corpo libero, nella seconda rotazione.
Davanti, al momento, ci sono, nell’ordine, Ucraina (253.661), Gran Bretagna (251.028), Spagna (249.195) e Svizzera (249.194). Entrano nell’ottetto delle migliori che si giocheranno il titolo anche la Turchia (246.093), Israele (246.061) e Cipro (245.195). Prima delle escluse la Germania, nona con 245.095. Infine, ottengono la finale di specialità Abbadini alla sbarra, con il settimo posto di ammissione, ma lo stesso punteggio, 14.333, dei due che lo precedono, e a meno di tre decimi dal primo; Mario Macchiati alle parallele, sesto con 14.500, e Salvatore Maresca, quarto agli anelli con 14.766, entrambi del gruppo sportivo elle Fiamme Oro. Peccato per l’aviere dell’Aeronautica Militare Marco Lodadio che per 33 millesimi e il personale di 14.600, resterà a guardare da prima riserva.
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Europei artistica, Tecchi “Prova generale con vista Parigi”
RIMINI (ITALPRESS) – “I Campionati Europei di Ginnastica Artistica, maschili e femminili, saranno uno degli eventi dell’anno, in Italia, nel resto d’Europa e non solo. Nell’anno olimpico, senza i Mondiali, la rassegna continentale diventa il momento clou delle nostre discipline, una sorta di prova generale per i Giochi di Parigi”. Così il presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, Gherardo Tecchi, ha aperto gli Europei di artistica a Rimini con un saluto a tutte le delegazioni straniere e un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. “I migliori interpreti dei grandi attrezzi arriveranno nella città di Romeo Neri, nella terra di Alberto Braglia, pionieri olimpici dell’inizio del secolo scorso, per raccontarci la ginnastica moderna all’inizio di un nuovo millennio. La Federazione Italiana, la più antica del nostro Paese, dopo aver organizzato i Campionati Europei di Aerobica e Acrobatica nel 2021 e di Trampolino nel 2022, con le due manifestazioni di Artistica del 2023 – e quindi le cinque totali in tre anni – diventa davvero una delle realtà più solide e affidabili dell’European Gymnastics. L’Italia, fianco a fianco con gli amici di Losanna, è oramai una casa aperta alla ginnastica planetaria, come questa struttura che, più che un’Arena o un classico Palazzetto dello sport, somiglia ad una grande palestra, accessibile, accogliente e grande come l’Europa, inclusiva come il Mondo”.
“Ringraziando quindi il presidente Farid Gayibov, i comitati tecnici MAG e WAG, il comitato organizzatore locale, il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Emilia Romagna, BPER Banca e i partner commerciali, i gruppi sportivi militari e di pubblica sicurezza, nonchè gli immancabili volontari, do il benvenuto ai ginnasti, ai tecnici, alle giurie e a tutti i protagonisti in campo, che ci regaleranno uno spettacolo degno di un film da premio Oscar di Federico Fellini”. Nella terza ed ultima suddivisione sono salite in pedana Italia, Israele, Turchia, Spagna,Germania, PortogalloGran Bretagna, Svizzera e Irlanda. Gli azzurri, detentori del titolo europeo hanno iniziato alla sbarra.
– foto ufficio stampa Federginnastica –
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