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ULTIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO FEDERALE A ROMA

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Si è conclusa a Roma l’ultima seduta dell’anno del Consiglio Federale della Fis. I rappresentanti eletti della scherma italiana hanno affrontato un ordine del giorno incentrato soprattutto sui temi di programmazione economica per il 2019. Sul tavolo del Consiglio, infatti, è stata posta al vaglio la bozza del bilancio di previsione per l’esercizio 2019 ed i GIPSO2019 di ogni singola arma. Il presidente federale Giorgio Scarso ha poi illustrato la relazione amministrativa al bilancio preventivo, nella quale si sottolinea come il bilancio, nonostante un apprezzabile aumento del valore della produzione, sia stato redatto con l’ottica della massima prudenza e con un ridimensionato generale delle attività motivato da una riduzione delle entrate rispetto all’esercizio 2018. Sono state pertanto illustrate le varie previsioni di entrate e di uscite per il nuovo anno. “Si proseguirà – ha sottolineato il vertice federale – da una parte nella ricerca di ulteriori risorse economiche e dall’altra in un controllo capillare dei costi, rivolto ad ottimizzare al massimo le risorse, calibrandole alle molteplici attività federali e cercando, ove possibile, dei risparmi da reimpiegare nella gestione sportiva con particolare riguardo all’attività internazionale ed al riconoscimento della dovuta attenzione nei confronti delle società. L’obiettivo prioritario federale – è stato aggiunto – sarà il consolidamento della posizione della Federazione Italiana Scherma al vertice del contesto sportivo internazionale”. Successivamente, il collegio dei Revisori dei Conti, nella sua relazione, ha evidenziato e plaudito alla scelta di destinare ben 2/3 del bilancio anche per il 2019, all’attività sportiva, riservando solo un 25% dei costi legati al funzionamento, “non solo rappresentando – ha detto il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Gianfranco Picco – un fiore all’occhiello nel panorama delle Federazioni sportive italiane, ma anche confermando la fondamentale importanza e la centralità attribuita dalla Federazione Italiana Scherma all’attività sportiva e di promozione”. Subito dopo l’approvazione, a maggioranza, del bilancio preventivo, si è passati all’approvazione delle delibere quadro collegate allo strumento finanziario di programmazione. Si è poi discusso di alcuni punti relativi all’area tecnico-sportiva, alla presenza anche del Presidente del Comitato regionale FederScherma Lazio, Claudio Fontana, che ha portato all’attenzione del Consiglio federale alcune istanze provenienti dagli organi territoriali. I lavori, che si erano aperti con alcune comunicazioni del Presidente relativamente ai festeggiamenti per i 105 anni della Federazione Internazionale di Scherma e degli incontri istituzionali avuti nelle ultime settimane, sono proseguiti affrontando i punti inerenti l’area funzionamento, tra cui l rinnovo di alcuni contratti di sponsorizzazione e fornitura. In apertura della seduta, il Consiglio aveva accolto la presentazione di un gioco da tavolo ispirato alla scherma e che sarà al centro di un gruppo di lavoro che dovrà verificare se il regolamento e le dinamiche dello stesso sono in linea con le normative tecniche ed i dettati dei “trattati”, al fine di concedere l’approvazione e la certificazione da parte della Federazione Italiana Scherma.

(ITALPRESS).

 

SCIABOLA A PALERMO, PRIMO STEP VERSO ASSOLUTI 2019

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A Palermo per un assaggio di quello che sarà fra sei mesi. Da lunedì le nazionali italiane di sciabola sono in ritiro collegiale all’Istituto Gonzaga nel capoluogo siciliano che, dal 6 al 9 giugno 2019, ospiterà per la prima volta nella sua storia i campionati italiani Assoluti e Paralimpici. Un evento che oggi ha vissuto il suo primo atto ufficiale col saluto agli atleti da parte delle autorità locali a Palazzo delle Aquile, nella Sala delle Lapidi che il sindaco Leoluca Orlando ha presentato come “il luogo più prestigioso della città. La storia di Palermo si legge nelle pagine dei libri ma anche attraverso le lapidi di queste pareti: 500 anni di storia che vanno da Carlo II di Spagna a Libero Grassi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, a voler ricordare il tributo pagato da questa città per liberarsi dalla mafia”. Orlando, che ha ricevuto la bandiera della Federscherma, ha anche consegnato al presidente federale Giorgio Scarso la pergamena “Tessera preziosa del Mosaico Palermo” perché “questa città è un mosaico di tessere diverse che stanno fra loro in armonia”. L’evento di oggi è stato anche l’occasione per annunciare alcune delle iniziative che caratterizzeranno gli Assoluti, come i festeggiamenti per i 110 anni della Fis o il convegno sulla scherma come strumento di integrazione nel Mediterraneo. “Vogliamo valorizzare Palermo cercando di riportare la scherma agli allori dei tempi andati, sollecitando la risposta della città nei confronti della regina italiana degli sport olimpici – ha sottolineato Laura Santoro, presidente del Comitato organizzatore dei campionati – Da gennaio saremo operativissimi con l’augurio che questa città sia con un fioretto, una sciabola o una spada in mano per questa importantissima iniziativa”. Per gli atleti, da Aldo Montano ad Arianna Errigo, passando per Luca Curatoli, Enrico Berrè, Luigi Samele, Irene Vecchi, Rossella Gregorio e la salemitana Loreta Gulotta, l’occasione di toccare con mano l’entusiasmo della città, come accaduto stamane nell’incontro con gli alunni del’istituto Saladino, una delle scuole coinvolte dal progetto “Fencing for Change”, promosso dall’Esercito Italiano. “Questi atleti rappresentano valori come l’impegno, la dedizione, la voglia di vincere, ma spero si portino via da qui l’entusiasmo che ci sta accogliendo – le parole del ct Giovanni Sirovich, che per il ritiro palermitano che si chiuderà venerdì ha convocato 20 schermidori – E’ un allenamento vero, non una vacanza, e mi auguro che ci dia la carica in vista della stagione importante che dobbiamo affrontare”. “Portare gli Assoluti a Palermo è uno sforzo che la Fis fa e farà con tutto l’impegno immaginabile – è stata la chiosa del presidente federale Scarso – Palermo lo merita perché l’Italia non ha sacche di privilegio ma tutti devono avere la percezione di avere la stessa attenzione. E gli Assoluti rappresentano una grande occasione per far conoscere questa città straordinaria”. E la decisione di portare le nazionali di sciabola nel capoluogo siciliano a sei mesi dai campionati va in questa direzione. “Sarebbe stato più comodo allenarsi a Roma, vicino casa, ma gli atleti hanno accettato di farlo qui e hanno potuto constatare quanto questa terra sia accogliente e importante per il nostro sport”, ha aggiunto il numero uno della scherma italiana.

SCHERMA ITALIANA LEADER, SCARSO “IL LAVORO PAGA”

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Un anno di successi, fra Europei, Mondiali e Coppa del Mondo. Ma davanti ancora tante sfide, in un 2019 che farà da prologo all’appuntamento più atteso, le Olimpiadi di Tokyo, con mamme all’arrembaggio e atlete di punta chiamate a scegliere su quale arma puntare per salire sul podio. Giorgio Scarso, presidente della Federscherma, non poteva chiedere di più all’anno che sta volgendo al termine. “Possiamo dirci assolutamente soddisfatti – confessa in un’intervista all’Agenzia Italpress – A tutti i livelli c’è stata un’affermazione dei colori italiani: basti pensare che a Parigi, per la premiazione dei vincitori in Coppa del Mondo, il 34% dei riconoscimenti è andato ai nostri atleti”. Ma quella è solo la punta dell’iceberg. “Ai Mondiali in Cina abbiamo vinto medagliere e coppa per Nazioni, idem ai Mondiali giovanili che abbiamo organizzato a Verona e anche ai campionati del Mediterraneo al Cairo i nostri colori si sono affermati. E poi ci sono anche i tanti successi in Coppa del Mondo under 20 che ci fanno ben sperare per il futuro, come soprattutto l’aumento del numero di atleti che partecipa all’attività nazionale”. Si può guardare avanti con ottimismo, anzi, “con realismo alla luce dei risultati che ogni giorno raccogliamo nelle gare a livello giovanile, coscienti che il lavoro paga”. Ma l’immediato futuro si chiama 2019. “Avremo le qualificazioni olimpiche e tutta una serie di appuntamenti in Coppa del Mondo, poi gli Europei a Stoccarda, i Mondiali a Budapest e i campionati del Mediterraneo che organizzeremo a Cagliari: la Fis – sottolinea Scarso – è impegnata a tutto tondo nella promozione, diffusione e crescita tecnica dei nostri atleti. E poi non dimentichiamo l’appuntamento di Palermo”, il riferimento agli Assoluti di giugno che per la prima volta si svolgeranno nel capoluogo siciliano.

 

Fra le protagoniste annunciate Elisa Di Francisca e Martina Batini, subito vincenti al rientro dalla maternità. “Ma questa è una peculiarità tipica della scherma – rivendica con orgoglio il presidente della Fis – La Vezzali che a Lipsia, a 4 mesi dalla maternità, vinse nel 2005 il Mondiale ha fatto storia. Batini e Di Francisca non sono da meno ed è questa la cosa bella del nostro sport. La scherma consente agli atleti di affermarsi a livello agonistico ma anche di avere una vita normale, perchè non sono macchine ma diventano mamme, papà e poi tornano in pedana. E’ un messaggio molto bello, il nostro non è uno sport asettico, che ama la performance a tutti i costi, senza supportare gli aspetti veramente importanti della vita. La scherma sa coniugare la vita privata con momenti agonistici di altissimo profilo”. Entro il 31 marzo, invece, Arianna Errigo dovrà scegliere con quale arma, fra sciabola e fioretto, andare a caccia di un posto a Tokyo. “Le abbiamo dato uno spazio di tempo per decidere cosa intende fare, come Fis non vogliamo imporre niente a nessuno ma chiediamo che ci sia razionalità nelle scelte – sottolinea ancora Scarso – La sua è una sfida che può affascinare ma, per la nostra esperienza, non è pensabile di poter aspirare a una doppia qualificazione olimpica, è una scommessa che non intendiamo portare avanti. Prenderemo atto della sua scelta e la rispetteremo ma la qualificazione olimpica avviene a squadre e una squadra ha bisogno di coesione e certezza e un’atleta che vuole immaginare di essere un punto di riferimento di due squadre è qualcosa di difficile e complesso”. Da Scarso, infine, una battuta sulla riforma del Coni che sta portando avanti il governo. “Più che una riforma, è uno spogliare il Coni – chiosa il presidente Fis – Come movimento avremmo preferito una condivisione del progetto, un tavolo di concertazione per smussare gli angoli e che avrebbe consentito al mondo dello sport di essere attore di questa riforma mentre invece la stiamo subendo. Mi auguro che il clima si rassereni e si trovino tempi e modi per far sì che questo nuovo modo di gestire lo sport sia vissuto come un passaggio condiviso e non come un’imposizione”.

DA UDINE A BUDAPEST, BRILLA ITALIA U.20

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Un sabato azzurro nel panorama under20 della scherma mondiale. Ad Udine, dove si sono svolte le gare di fioretto, vince Serena Rossini, mentre a Budapest, dove è stata protagonista la sciabola, l’inno di Mameli risuona per merito di Matteo Neri.
Sulle pedane friulane, dodici mesi dopo, Serena Rossini si ripete e torna sul primo gradino del podio al termine della gara di fioretto femminile della tappa italiana del circuito di Coppa del Mondo under20. La fiorettista marchigiana delle Fiamme Gialle proprio a Udine, il 6 gennaio dello scorso anno, aveva ottenuto la sua ultima vittoria in Coppa del Mondo Giovani. A distanza di un anno, nella gara di casa, torna a brillare il suo talento. Ma Serena Rossini è solo la punta di diamante di una giornata a tinte azzurre. Nella gara di fioretto femminile, infatti, sul podio sale anche Arianna Pappone, che conquista il terzo gradino del podio. La finale della prova riservata alla fiorettiste ha visto l’azzurra superare per 15-6 la russa Elena Petrova che, in semifinale, aveva sconfitto 15-10 proprio Arianna Pappone. Serena Rossini, dal canto suo, in semifinale aveva avuto ragione di Amita Berthier, portacolori di Singapore, col punteggio di 15-10, dando continuità alle vittorie di giornate, tra cui quella ai quarti contro la quotata russa Anastasia Semenova col punteggio di 15-8. Si ferma ai quarti di finale invece Giulia Amore, perché superata per 10-9 nel derby azzurro da Arianna Pappone. Nel fioretto maschile, l’Italia sale sul podio grazie a Pietro Velluti che conquista la terza piazza del podio finale. A vincere è il russo Bogdan Barmakov che si impone per 15-11 sull’egiziano Mohamed Hamza. Quest’ultimo, che già lo scorso anno ad Udine si era messo in luce, ha fermato in semifinale Pietro Velluti col punteggio di 15-13. Rimane ai piedi del podio invece Alessio Di Tommaso, stoppato ai quarti di finale dal francese Rafael Savin per 15-10.
Matteo Neri cala invece il tris a Budapest. Lo sciabolatore azzurro conquista per il terzo anno di fila la tappa ungherese del circuito di Coppa del Mondo under20 di sciabola maschile, grazie ad una prestazione eccellente. Matteo Neri, dopo i successi nel 2017 e nel 2018, si conferma dominatore della tappa magiara e sale sul gradino più alto di un podio che vede anche la presenza, sulla terza piazza, dell’altro azzurro Lorenzo Roma, uno degli atleti più costanti in questa stagione nel circuito under20. Per il carabiniere bolognese il successo finale è arrivato alla stoccata del 15-9 contro il russo Vladislav Pozdniakov, che ha fatto seguito alla vittoria in semifinale nel derby contro Lorenzo Roma col punteggio di 15-11. Ai quarti di finale, invece, Matteo Neri aveva vinto per 15-9 il match contro il britannico Ian Ren, mentre Lorenzo Roma si era aggiudicato l’assalto contro il francese Aime Hustache per 15-8. Rimangono ai piedi del podio invece sia Matteo Cederle che Luca Fioretto, rispettivamente sconfitti ai quarti di finale dal francese Jules Geraud per 15-11 e dal russo Pozdniakov per 15-5.
Nella gara femminile, stop ai quarti di finale per Benedetta Taricco. La sciabolatrice romana esce infatti sconfitta ai quarti di finale dal match contro la portacolori di casa, Liza Pusztai, poi vincitrice finale della gara, col punteggio di 15-12.

CDM U.20: ORO CAGNIN NELLA SPADA DONNE

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Si colora d’azzurro la seconda ed ultima giornata di gara della tappa italiana del circuito di Coppa del Mondo under20 di spada femminile. E’ Beatrice Cagnin a vincere infatti la gara riservata alle spadiste che ha concluso la due-giorni al Pala Bernes di Udine. La spadista veneta in forza all’Aeronautica Militare conquista il suo primo successo in Coppa del Mondo, al termine della stoccata del 15-13 messa a segno in finale contro la russa Aizanat Murtazaeva. Nel suo percorso finale, Beatrice Cagnin aveva avuto ragione nel turno delle 16 dell’ungherese Edina Kardos per 15-7, poi ai quarti della quotata portacolori russa, Anastasia Soldatova per 15-12 ed infine in semifinale della francese Eloise Vanryssel col punteggio di 15-10. Si conclude invece ai piedi del podio la corsa dell’altra azzurra Alessandra Segatto. Per lei la sconfitta e’ giunta ai quarti di finale per mano della Murtazaeva col punteggio di 15-8. Stop invece nel turno delle 16 per Alessandra Bozza, Letizia Campani ed Isabella Ambrosi.
La gara di Udine e’ stata la prima ufficiale nel corso della quale e’ entrato ufficialmente in vigore il nuovo regolamento circa le sanzioni per la non combattivita’ negli assalti di spada, promulgato dalla FIE dopo la decisione assunta dal Congresso di Parigi dello scorso mese di dicembre.
(ITALPRESS).

FIORETTISTE IN PEDANA IN POLONIA, AZZURRI A PARIGI

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Riparte nel fine settimana la stagione di Coppa del Mondo di fioretto. I riflettori dell’attenzione sono orientati sulle pedane polacche di Katowice, dove saranno impegnate le fiorettiste, e su quelle di Parigi dove invece andrà in scena lo spettacolo della gara di Coppa del Mondo tra le più attese dell’intero circuito maschile. In Polonia saranno dodici le fiorettiste italiane protagoniste della seconda gara della stagione. Sulle pedane polacche Elisa Di Francisca e Martina Batini che, al rientro dopo la gravidanza, hanno tinto d’azzurro la prova d’esordio stagionale svoltasi ad Algeri piazzandosi rispettivamente sul primo e sul terzo gradino del podio. Assieme a loro Arianna Errigo e la campionessa del Mondo, Alice Volpi, e poi ancora Camilla Mancini, Chiara Cini, Erica Cipressa, Elisabetta Bianchin, Valentina De Costanzo, Beatrice Monaco, Martina Sinigalia e Francesca Palumbo.
Per loro la gara inizierà questo venerdì con la giornata di qualificazione dalla quale sono esentate, grazie alla posizione nel ranking, sia Alice Volpi che Arianna Errigo e Camilla Mancini. Sabato sarà la giornata clou con gli assalti del tabellone principale sino alla definizione della vincitrice.
Domenica è invece in programma la gara a squadre con l’Italia che salirà in pedana col quartetto composto da Arianna Errigo, Alice Volpi, Camilla Mancini ed Erica Cipressa. Ad accompagnarle, oltre alla fisioterapista Caterina Chincoli, ci sono i maestri Fabio Galli, Simone Piccini e Giovanna Trillini.
ll commissario tecnico Andrea Cipressa seguirà invece gli azzurri di fioretto maschile che saranno impegnati sulle prestigiose pedane di Parigi. Protagonisti della tappa francese saranno il campione del Mondo, Alessio Foconi, il campione olimpico, Daniele Garozzo, entrambi finiti sulla locandina ufficiale dell’evento affissa in tutta la città parigina.
Oltre a loro in pedana ci saranno Andrea Cassarà e Giorgio Avola, che come i primi due salteranno la giornata dedicata alle qualificazione essendo ammessi di diritto al tabellone principale, mentre Valerio Aspromonte, Guillaume Bianchi, Davide Filippi, Francesco Ingargiola, Edoardo Luperi, Tommaso Marini, Damiano Rosatelli e Francesco Trani saranno in gara sin da venerdì dovendo affrontare la fase a gironi. Domenica nella gara a squadre, il CT Andrea Cipressa è intenzionato a riconfermare in toto la squadra campione del Mondo in carica e composta da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Giorgio Avola ed Andrea Cassarà.
(ITALPRESS).

CDM SPADA. AD HEIDENHEIM SEI AZZURRI AL MAIN DRAW

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Sei gli azzurri in gara nella seconda giornata della prima gara del 2019 del circuito di Coppa del Mondo di spada maschile, in corso ad Heidenheim. Sulle pedane tedesche, il giovedi è stato dedicato alla fase di qualificazione che ha visto ben quattro azzurri staccare il pass per il main draw che scatterà domani e che vedeva già come teste di serie sia Marco Fichera che Andrea Santarelli. Immediatamente dopo la fase a gironi, in virtù del percorso netto segnato nei rispettivi raggruppamenti, ad approdare al tabellone principale sono stati Paolo Pizzo ed Enrico Garozzo. Per gli altri si sono aperte le porte del tabellone di qualificazione che ha visto giungere al termine e poter festeggiare l’accesso al tabellone dei 64 sia Gabriele Cimini che Davide Di Veroli. Si è fermato invece ad una stoccata dal main draw Federico Vismara. L’azzurro, che era salito sul podio a Berna nella tappa d’esordio stagionale, è stato infatti sconfitto 15-14 dall’ungherese Nagy nell’assalto valido per accedere al tabellone principale.
Stop nei turni precedenti per Lorenzo Buzzi, sconfitto 15-12 dal polacco Antkiewicz, e per Valerio Cuomo, Daniel De Mola, Federico Marenco e Gianpaolo Buzzacchino, eliminati nel primo assalto del tabellone di qualificazione.

FIORETTO FRA PARIGI E POLONIA, 19 AZZURRI IN TABELLONE

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Ci saranno nove azzurri nel primo turno del tabellone principale della tappa di Parigi del circuito di Coppa del Mondo di fioretto maschile.
E’ questo l’esito della prima giornata di gara svoltasi sulle pedane francesi e che ha visto lo svolgimento della fase di qualificazione. A raggiungere Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Giorgio Avola ed Andrea Cassarà già ammessi di diritto come teste di serie al main draw, sono stati Tommaso Marini, Francesco Trani, Edoardo Luperi, Francesco Ingargiola e Guillaume Bianchi.
Quest’ultimo ha staccato il pass per il tabellone principale grazie al successo per 15-6 nel derby azzurro contro Damiano Rosatelli.
A uscire di scena nella prima giornata di gara sono stati anche Valerio Aspromonte, fermato dal cinese Wu Bin per 15-13, e Davide Filippi, eliminato per mano del portacolori di Hong Kong, Chun Yin Ryan Choi, anche lui col punteggio di 15-13.

L’Italia piazza invece ben dieci atlete nel tabellone delle 64 da cui scatterà domattina la seconda giornata di gara della tappa di Katowice del circuito di Coppa del Mondo di fioretto femminile. Il main draw della tappa polacca infatti vedrà, oltre alle teste di serie Alice Volpi, Arianna Errigo e Camilla Mancini, anche Martina Batini ed Erica Cipressa, che hanno staccato il pass immeditamente dopo la fase a gironi.
A raggiungerle dopo aver superato le forche caudine del tabellone preliminare sono state anche Elisa Di Francisca, Francesca Palumbo, Chiara Cini, Valentina De Costanzo e Beatrice Monaco.
Escono di scena invece Elisabetta Bianchin, condannata dalla stoccata del 15-14 subìta dalla cinese Huo Xingxin, e Martina Sinigalia, sconfitta 15-4 nel derby azzurro da Valentina De Costanzo.

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