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AZZURRE DELLA SCIABOLA A SALT LAKE CITY

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Sono arrivate nella notte a Salt Lake City le dodici azzurre della Nazionale di sciabola femminile che da venerdi a domenica saranno impegnate nella prima tappa del 2019 del circuito di Coppa del Mondo. Sulle pedane statunitensi, riprende il cammino della sciabola femminile mondiale con la gara che vedrà al via oltre 160 atlete. Tra queste anche le italiane convocate ed autorizzate dal Commissario tecnico, Giovanni Sirovich: Rossella Gregorio, Martina Criscio, Loreta Gulotta, Irene Vecchi, Arianna Errigo, Chiara Mormile, Sofia Ciaraglia, Michela Battiston, Rebecca Gargano, Lucia Lucarini ed Eloisa Passaro. La tre giorni di gare nella città olimpica del 2002, inizierà questo venerdi alle 18.00 ora italiana con la fase a gironi ed il tabellone preliminare, dal quale sono escluse, in virtù della loro posizione nel ranking mondiale, sia Rossella Gregorio che Martina Criscio. Sabato, quando in Italia saranno le 18.00, scatterà il primo turno del tabellone principale che si evolverà sino a conoscere l’atleta vincitrice della tappa, al termine della fase finale prevista le ore 2.00 della notte italiana tra sabato e domenica. L’ultima giornata di gara sulle pedane statunitensi sarà poi dedicata alla prova a squadre. L’Italia, col quartetto consolidato composto da Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Martina Criscio, affronterà la gara con l’obiettivo di conquistare punti preziosi per presentarsi nel migliore dei modi al via della fase di qualificazione olimpica che scatterà ad inizio aprile.
(ITALPRESS).

 

OTTO FIORETTISTI AZZURRI IN TABELLONE A TOKYO

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Saranno otto i portacolori azzurri nel primo turno del tabellone principale della tappa di Tokyo del circuito di Coppa del Mondo di fioretto maschile. La tre giorni giapponese ha preso il via quest’oggi con la fase preliminare, che ha visto festeggiare l’approdo al main draw da parte di Edoardo Luperi, Guillaume Bianchi, Valerio Aspromonte e Francesco Ingargiola. I primi due hanno conquistato il pass per il tabellone principale immediatamente dopo la fase a gironi, grazie al percorso netto nel proprio raggruppamento. Aspromonte ed Ingargiola, invece, sono usciti indenni dal tabellone preliminare. Il primo ha affrontato e superato dapprima il tedesco Dominik Schoppa per 15-10 e poi lo statunitense Geoffrey Tourette col punteggio di 15-9. Ingargiola, dal canto suo, ha avuto ragione del polacco Michal Siess per 15-6 e poi, col punteggio di 15-2, del canadese Eli Schenkel. I quattro azzurri “promossi” dopo la giornata preliminare, raggiungono gli altri quattro fiorettisti italiani già ammessi di diritto, come teste di serie, al main draw: Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Giorgio Avola ed Andrea Cassarà. Ad uscire di scena invece sono stati Davide Filippi, sconfitto 15-10 dallo statunintese Miles Chamley-Watson, Lorenzo Nista, eliminato dall’altro portacolori degli States, Adam Mathieu per 15-8, Damiano Rosatelli, superato 15-12 dal cinese Chen Li, e Francesco Trani, fermato nel primo turno del tabellone di qualificazione nel derby azzurro contro Davide Filippi col punteggio di 15-10.

SEI SPADISTI AZZURRI NEL MAIN DRAW A DOHA

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Ha preso il via nell’avveniristica struttura dell’Aspire Academy di Doha il Grand Prix FIE di spada. La prima giornata ha visto protagonista la spada maschile, con la fase preliminare che ha determinato la composizione del main draw, i cui assalti del primo turno scatteranno poi nella giornata di domenica. Saranno sei gli spadisti italiani che torneranno in pedana per sfidare il main draw. Ai già ammessi di diritto al tabellone principale, Andrea Santarelli e Gabriele Cimini, si sono aggiunti adesso dopo la fase preliminare Paolo Pizzo, Marco Fichera, Enrico Garozzo e Federico Vismara. Si è invece conclusa nell’assalto decisivo per l’approdo al main draw l’avventura in terra qatariota per Matteo Tagliariol, sconfitto 15-6 dallo spagnolo Alvaro Ibaneze, per Valerio Cuomo, fermato dalla stoccata del 15-14 subìta dal russo Nikita Glazkov, e per Daniel De Mola superato 14-10 nel derby azzurro da Enrico Garozzo. Nel primo turno del tabellone di qualificazione, invece, Lorenzo Buzzi era stato sconfitto 15-14 da Valerio Cuomo, Giulio Gaetani era stato eliminato per mano del russo Anokhin per 15-13 mentre Davide Di Veroli era uscito sconfitto col punteggio di 15-11 dal match contro il ceco Pavel Pitra. Domani, a Doha, è in programma la giornata di qualificazione della gara di spada femminile.

 

CDM FIORETTO DONNE. NOVE AZZURRE NEL MAIN DRAW A SAINT MAUR

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Nove le azzurre impegnate domani nel primo turno del main draw sulle pedane di Saint Maur, in Francia, dove oggi ha preso il via la prima giornata della tappa francese del circuito di Coppa del Mondo di fioretto femminile. Le pedane transalpine dopo aver accolto la fase a gironi e del tabellone preliminare, hanno emesso i primi verdetti. Per quanto riguarda i colori azzurri, a raggiungere le due teste di serie del main draw Alice Volpi e Camilla Mancini, sono state subito dopo la fase a gironi, Erica Cipressa, Martina Batini, Francesca Palumbo ed Elisa Vardaro. Invece, Elisa Di Francisca, Valentina De Costanzo e Chiara Cini hanno dovuto affrontare e superare gli assalti del tabellone preliminare. Escono di scena invece Beatrice Monaco, sconfitta 15-14 nel derby azzurro da Chiara Cini, Elisabetta Bianchin, superata 15-8 dalla russa Martines Hauregi, e Claudia Borella, eliminata 15-8 dalla sudcoreana Chae.

CDM FIORETTO, A TOKYO DUE AZZURRI SUL PODIO

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Daniele Garozzo e Alessio Foconi salgono sul terzo gradino del podio della tappa di Tokyo del circuito di Coppa del Mondo di fioretto maschile. L’ItalFioretto continua a essere protagonista sulla scena internazionale e, così come due settimane fa a Parigi, anche sulle pedane giapponesi piazza due atleti sul podio. Una prestazione eccellente per entrambi che fa da ottimo preludio al Grand Prix FIE di Torino, in programma dal 8 al 10 febbraio. Comune denominatore tra Parigi e Tokyo è Alessio Foconi che dopo aver vinto la tappa parigina, torna sul podio in Giappone. Al suo fianco, stavolta, trova Daniele Garozzo, che completa un podio che vede tutti i primi quattro atleti del ranking mondiale. I due azzurri si fermano entrambi in semifinale. Ad eliminare Daniele Garozzo è stato il britannico Richard Kruse, poi vincitore finale della gara, col punteggio di 15-10, mentre Alessio Foconi è stata sconfitto in semifinale dallo statunitense Race Imboden per 15-9. Il cammino di Daniele Garozzo era iniziato, da testa di serie numero 3, con l’urlo alla stoccata del 15-14 contro lo statunitense Marcello Olivares. A seguire, l’olimpionico di Rio2016, ha superato il giapponese Kenta Suzumura per 15-9, quindi il francese Erwan Le Pechoux, prima di avere ragione ai quarti di finale del russo Timur Arslanov col punteggio di 15-7.
Alessio Foconi, invece, era giunto in semifinale grazie al successo ai quarti contro il sudcoreano Heo Jun per 15-7. In precedenza, il campione del Mondo in carica, da testa di serie numero 1, aveva esordito vincendo per 15-8 l’assalto contro il cinese Qiang Lumin, dando poi continuità con il successo contro l’altro portacolori della Corea del Sud, Son Young Ki per 15-8 e, nel turno dei 16, avendo la meglio nel derby azzurro contro Guillaume Bianchi, anche in questo caso, col punteggio di 15-8.
A fermarsi agli ottavi di finale, oltre al giovane Bianchi, è stato anche Giorgio Avola, eliminato per 15-11 dallo statunintese e iridato 2013, Miles Chamley-Watson, il quale nel turno dei 32 aveva piazzato la stoccata del 15-14 contro Andrea Cassarà.
Stop nel tabellone dei 32 anche per Valerio Aspromonte, sconfitto 15-13 dal francese Roger, mentre nel primo turno del main draw erano stati fermati sia Francesco Ingargiola, eliminato dal russo Timur Safin per 15-9, e sia Edoardo Luperi, superato 15-12 dal ceco Alexander Choupenitch.
Nella prima giornata di gara ad uscire di scena erano stati invece Davide Filippi, sconfitto 15-10 dallo statunintese Miles Chamley-Watson, Lorenzo Nista, eliminato dall’altro portacolori degli States, Adam Mathieu per 15-8, Damiano Rosatelli, superato 15-12 dal cinese Chen Li, e Francesco Trani fermato nel primo turno del tabellone di qualificazione nel derby azzurro contro Davide Filippi col punteggio di 15-10.
Nella notte italiana sarà di scena la gara a squadre che concluderà la tre-giorni nel Paese del Sol Levante. A salire in pedana per l’Italia sarà il quartetto campione del Mondo composto da Giorgio Avola, Daniele Garozzo, Alessio Foconi ed Andrea Cassarà.

VOLPI E PALUMBO SUL PODIO A SAINT MAUR

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Doppia bandiera tricolore sul podio di Saint Maur, dove si è svolta la prova di Coppa del Mondo di fioretto femminile. A portarle sono Alice Volpi e Francesca Palumbo, che salgono rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio. La campionessa del mondo è stata fermata in finale col punteggio di 15-12 dall’olimpionica di Rio2016, la russa Inna Deriglazova, dopo che in semifinale aveva superato nel derby azzurro Francesca Palumbo che sale sul terzo gradino del podio. Per la lucana si tratta del primo podio in Coppa del Mondo della sua carriera. Le due azzurre erano giunte in semifinale dopo aver eliminato due portacolori della Russia nei quarti di finale. Alice Volpi aveva sconfitto infatti per 15-10 Svetlana Tripapina, mentre Francesca Palumbo si era imposta per 15-6 su Adelina Zagidullina. Nel percorso di gara, Alice Volpi, dopo aver vinto per 15-6 il match contro la statunitense Morgan Partridge, ha sconfitto poi la cinese Fu Yiting per 15-12 e quindi agli ottavi l’altra portacolori degli Usa, Jacquelin Dubrovich. Francesca Palumbo, dal canto suo, dopo aver esordito con la vittoria contro la polacca Marta Lyczbinska per 15-8, ha anche avuto ragione dell’ucraina Alexandra Senyuta per 15-7 e poi della canadese Alanna Goldie col punteggio di 15-7. Si fermano invece nel tabellone delle 32 Camilla Mancini, eliminata dalla ungheree Dora Lupkovics per 15-12, Elisa Di Francisca, sconfitta 15-2 dalla russa Adelina Zagidullina, e Chiara Cini, superata 15-14 dalla francese Anita Blaze. Quest’ultima, nel primo turno del tabellone principale, aveva fermato anche l’altra azzurra Erica Cipressa col punteggio di 15-9. Il primo turno del tabellone principale ha visto l’eliminazione anche di Elisa Vardaro, sconfitta 15-7 dalla cinese Fu Yiting, di Martina Batini, superata 15-10 dalla giapponese Yuka Ueno, e di Valentina De Costanzo, fermata dall’altra portacolori cinese Chen Qingyuan per 15-9. Ieri, nella giornata dedicata alle qualificazioni, erano uscite di scena invece Beatrice Monaco, sconfitta 15-14 nel derby azzurro da Chiara Cini, Elisabetta Bianchin, superata 15-8 dalla russa Martines Hauregi, e Claudia Borella, eliminata 15-8 dalla sudcoreana Chae.

 

VECCHI TORNA SUL PODIO A SALT LAKE CITY

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Torna sul podio Irene Vecchi. Un anno e mezzo dopo da quello conquistato sulle pedane belghe di Sint Niklaas, la sciabolatrice livornese sale sul terzo gradino del podio al termine della tappa di Salt Lake City del circuito di Coppa del Mondo di sciabola femminile. Un risultato soddisfacente per l’azzurra che, a fine gara, sui propri profili social ammette di aver vissuto “una bella giornata, ma – scrive – avrei voluto qualcosa di più. Adesso non vedo l’ora di tornare in pedana per la gara a squadre con le mie compagne”. Il podio per Irene Vecchi arriva al termine di un percorso eccellente. Dopo aver conquistato nella giornata di venerdi il pass per il main draw affrontando la fase a gironi ed il tabellone preliminare, l’azzurra ha esordito nel primo turno superando per 15-11 la spagnola Martin-Portugues col punteggio di 15-11. A seguire ha avuto ragione di due portacolori degli Usa: dapprima ha sconfitto 15-12 Dagmara Wozniak e poi, nel turno degli ottavi, ha avuto la meglio su Anne-Elizabeth Stone. Ai quarti è poi giunto il successo contro Liza Pusztai con la stoccata del 15-14 che ha aperto le porte del podio all’azzurra. A fermare la sua corsa verso i “piani alti” è stata, in semifinale l’altra ungherese, Anna Marton, con il punteggio di 15-9. Si è fermata invece alle porte dei quarti Arianna Errigo, che continua la sua scalata nel ranking di sciabola femminile (adesso è n.28). La plurititolata di fioretto ha esordito nel main draw contro la spagnola Araceli Navarro superandola per 15-13, quindi ha avuto ragione dell’ucraina Alina Komashchuk per 15-8, prima di arrendersi 15-9 al cospetto della due-volte campionessa del mondo ed argento olimpico a Rio2016, la russa Sofya Velikaya. La vittoria finale è andata alla francese Berder (15-14 alla Marton). Stop nel turno delle 32 per Rossella Gregorio e Rebecca Gargano. La prima è stata sconfitta dalla greca Theodora Gkountoura per 15-12, mentre Rebecca Gargano si è invece fermata perché eliminata per 15-13 dalla cinese Shao Yaqi. Nel primo assalto di giornata sono uscite sconfitte Lucia Lucarini, sconfitta 15-14 dalla sudcoreana Lee Rajin, Michela Battiston, eliminata per 15-12 dalla francese Manon Brunet, Sofia Ciargalia, superata 15-11 dalla russa Pozdniakova, Martina Criscio, fermata sul 15-10 dalla greca Georgiadou, e Loreta Gulotta che ha subìto la stoccata del 15-14 dalla francese Rifkiss. A fermarsi alle porte del tabellone principale, invece erano state Caterina Navarria, Chiara Mormile ed Eloisa Passaro.

ITALFIORETTO TRIONFA IN COPPA DEL MONDO

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L’Italia di fioretto maschile torna sul gradino più alto del podio. Dopo i due secondi posti conquistati nelle prime due gare stagionali, a Bonn ed a Parigi, il quartetto italiano vince la tappa di Tokyo del circuito di Coppa del Mondo di fioretto maschile. La sfida finale ha visto la squadra azzurra composta da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Giorgio Avola ed Andrea Cassarà, superare gli Stati Uniti col punteggio di 45-43. Un successo che interrompe un digiuno in Coppa del Mondo che durava dal 22 gennaio del 2017, quando i quattro aflieri azzurri conquistarono il podio di Parigi. Da quel momento in poi, l’inno di Mameli è risuonato “solo” ai Mondiali di Lipsia2017 e Wuxi2018. La soddisfazione per il successo è condensata nelle parole che il Commissario tecnico, Andrea Cipressa ha scritto sui suoi profili social al termine della gara. “Sono orgoglioso di questi ragazzi – dice il ct – In questi sei anni abbiamo vinto tanto, moltissimo. Sono in questo ambiente da quasi tutta la vita, questo sport che non è solo lavoro ma passione, è mescolato al mio sangue, è me stesso, mai avrei pensato di poter arrivare fino a qui. Ho sempre “tirato” e poi “allenato” con entusiasmo, gioia, amore verso i miei atleti ma sempre con molta, molta umiltà, tanto è che, a chi continuamente mi diceva che siamo i più forti in assoluto, sorridevo rispondendo “facciamo del nostro meglio, speriamo bene”. Ogni  genitore conosce il proprio figlio, ma non conosce tutti i ragazzi che alleno; io li conosco tutti, uno per uno, conosco i loro problemi, i loro pensieri, le loro paure, le loro gioie, le loro avventure, cosa mangiano e cosa non mangiano, le loro barzellette, a volte senza senso, i loro sorrisi, i loro pianti quando perdono, i lividi dopo una stoccata, li conosco bene, tutti, non perché io sia uno psichiatra o qualcosa del genere ma perché li “sento”. Sento quando sono a disagio o quando non sono perfettamente in forma, non so dirvi il perchè ma lo sento, lo vedo, lo intuisco e questo che io chiamo, fortunato dono, deriva solo ed esclusivamente dal “cuore”. Voglio bene a tutti loro come se fossero miei. Questi anni – aggiunge ancora Cipressa – sono stati “speciali “, ho visto delle trasformazioni importanti in molti di loro. Li ho visti accettare le mie scelte anche quando queste lasciavano loro l’amaro in bocca e li faceva incazzare. Li ho visti stringere i denti e andare avanti. Ricordo tutto, vedo tutto, non mi sfugge nulla di questi ragazzi che vengono ad allenarsi con la febbre, che tirano anche soffrendo, ma tirano! Allora anche se non avessi vinto, oggi o in passato, io la mia vittoria l’avevo già avuta! I miei ragazzi mi hanno ricambiato con tutto il loro affetto e rispetto e io so di aver insegnato loro tutto quello che potevo e sapevo: la tecnica, il rispetto, l’affetto e, soprattutto, l’umiltà di rimanere “piccoli” pur essendo immensi!”. La squadra azzurra aveva conquistato il pass  per la finalissima grazie alla vittoria in semifinale contro la Russia per 45-29, prendendosi una “rivincita” dopo la sconfitta subìta per mano russa nella finale della tappa di Parigi di due settimane fa. Gli azzurri avevano iniziato superando l’Australia per 45-33 e poi avendo la meglio contro la Cina col punteggio di 45-21.