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CDM FIORETTO. GIORNATA DI QUALIFICAZIONI AL CAIRO

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Conclusa al Cairo la prima giornata di gara della doppia tappa di Coppa del Mondo di fioretto maschile e femminile. Sulle pedane egiziane si sono svolte le fasi di qualificazione di entrambe le gare. En plein azzurro nella gara di fioretto femminile. Il primo turno del main draw infatti vedrà protagoniste tutte e dodici le fiorettiste azzurre giunte sulle pedane egiziane. Alle cinque italiane già ammesse di diritto come teste di serie, Alice Volpi, Arianna Errigo, Elisa Di Francisca, Camilla Mancini e Francesca Palumbo, si sono aggiunte immediatamente dopo la fase a gironi Martina Batini, Valentina De Costanzo ed Elisabetta Bianchin. Le altre quattro hanno invece affrontato e superato gli assalti del tabellone preliminare. Erica Cipressa ha sconfitto l’ungherese Aida Mohamed per 15-6, Chiara Cini ha avuto ragione della statunitense Dubrovich per 15-10, Claudia Borella si è imposta 15-8 sull’australiana Clarke, mentre Martina Sinigalia ha avuto ragione col punteggio di 15-4 della francese Jubenot. Nel fioretto maschile, invece, saranno otto gli azzurri in pedana nel turno dei 64 da cui domattina scatterà il main draw. Quattro erano i fiorettisti italiani ammessi di diritto perché teste di serie: l’iridato Alessio Foconi, l’olimpionico Daniele Garozzo, Andrea Cassarà e Giorgio Avola. A loro, dopo la fase a gironi, si sono aggiunti Damiano Rosatelli e Lorenzo Nista. Per gli altri si sono aperte le porte del tabellone preliminare, dal quale sono usciti indenni Valerio Aspromonte ed Edoardo Luperi. Il primo ha sconfitto 15-3 il belga Stef Van Campenhout, mentre Luperi ha avuto ragione grazie alla stoccata del 8-7 del quotato britannico James-Andrew Davis. Ad uscire di scena sono però in quattro: Davide Filippi, condannato dalla stoccata del 15-14 messa a segno dal francese Julien Mertine, Francesco Ingargiola, superato 15-12 dal sudcoreano Kim Dongus, Guillaume Bianchi, eliminato per mano dello statunitense Samuel Moelis per 15-14, e Francesco Trani sconfitto 15-11 dal giapponese Daiki Fujino.

EUROPEI GIOVANI. L’ITALIA CALA IL TRIS

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L’Italia cala il tris nell’ottava giornata di gara dei Campionati Europei Cadetti e Giovani Foggia2019. La delegazione azzurra, nel giorno che conclude il programma delle gare individuali, festeggia ben tre medaglie: l’oro di Serena Rossini nel fioretto femminile Giovani, il bronzo dell’altra fiorettista azzurra Martina Favaretto e l’altro bronzo che va al collo di Davide Di Veroli al termine della gara di spada maschile Giovani. Gli applausi più fragorosi sono per Serena Rossini. La marchigiana delle Fiamme Gialle mette in bacheca il primo titolo continentale della sua carriera. Sul podio italo-russo è la fiorettista trasferitasi quest’anno dal Club Scherma Jesi al Frascati Scherma a festeggiare dal gradino più alto del podio. Tante le lacrime dell’azzurra dopo il successo in finale contro la russa Anna Udovichenko per 15-11, per liberare una emozione ed una gioia covata per tanto tempo.
Nel suo percorso verso l’oro, Serena Rossini ha dapprima regolato 15-11 la polacca Alina Poloziuk, quindi nel turno delle 16 ha battuto nettamente, col punteggio di 15-4 la tedesca Pia Ueltgesforth ed ancora ai quarti ha avuto ragione per 13-8 dell’ungherese Nora Hajas. In semifinale, il tabellone ha previsto il derby con Martina Favaretto. Assalto tirato e sempre in equilibrio sino alla stoccata del 12-11 al minuto supplementare che ha aperto alla neo campionessa europea le porte della finale, “dirottando” sul terzo gradino del podio la più giovane delle fiorettiste azzurre. Martina Favaretto aveva iniziato superando per 15-8 l’ucraina Kateryna Budenko e poi, col punteggio di 15-9, la francese Eva Lacheray. Ai quarti ha poi siglato il 15-7 sulla francese Aude De Brem. E’ stata eliminata invece alle porte dei quarti di finale Marta Ricci. La padovana è stata sconfitta 15-9 dall russa Adelina Bikbulatova. Si era fermata nel turno delle 64 Serena Puglia, eliminata per 15-13 dalla britannica Bronwen Granville. Nella spada maschile Giovani, Davide Di Veroli sale sul terzo gradino del podio e conquista una medaglia di bronzo dal retrogusto amaro. Lo spadista romano esce sconfitto 15-12 dall’assalto di semifinale contro l’ungherese Mate Tamas Koch, già bronzo iridato under20 lo scorso anno, al termine di un assalto che si è concluso con le proteste per la gestione arbitrale che non avrebbe, secondo lo staff azzurro, sanzionato le numerose scorrettezze ed infrazioni dello spadista magiaro. Davide Di Veroli aggiunge alla sua già particolarmente brillante bacheca questa medaglia continentale al termine di un percorso che lo ha visto superare ai quarti il finlandese Akseli Heinamaa col punteggio di 15-3. In precedenza, nel tabellone dei 16, si era aggiudicato il derby azzurro contro l’altro azzurro Daniel De Mola col punteggio di 14-9. Stop nel turno dei 16, oltre che per De Mola, anche per Gianpaolo Buzzacchino, superato in rimonta per 15-13 dallo svizzero Hadrien Favre. Era uscito di scena nel turno dei 32 invece Giacomo Gazzaniga, sconfitto 15-12 dallo svedese Jonathan Svensson.

AZZURRI ANCORA PROTAGONISTI A EUROPEI GIOVANI

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Nella penultima giornata di gare ai Campionati Europei Cadetti e Giovani Foggia2019, con l’assegnazione dei primi tre titoli a squadre per la categoria Under 20, l’Italia fa il pieno di finali ma manca l’acuto e deve dunque accontentarsi, si fa per dire, di tre medaglie d’argento. Nella spada femminile, con Federica Isola (vincitrice dell’oro nell’individuale), Alessandra Bozza, Beatrice Cagnin e Gaia Traditi, le Azzurre esordiscono con un comodo 45-18 alla Serbia poi regolano l’Ungheria 45-38 ed in semifinale superano col punteggio di 45-37 la Romania. In finale però la Russia si impone 45-42 sulle Azzurre nonostante la generosa rimonta della Isola che ha provato a rimettere in piedi la sfida con un parziale di 9-2 alla vice campionessa europea Evgenya Zharkova nella sesta frazione di gara. Bronzo alla Francia, che nella finale per il terzo posto batte 45-34 la Romania. In pedana nel fioretto maschile il neo campione europeo Tommaso Marini assieme ad Alessio Di Tommaso, Alessandro Stella e Pietro Velluti: gli Azzurri battono l’Austria per 45-27, il Belgio con un nettissimo 45-15 ed in semifinale hanno la meglio per 45-39 sulla Francia (poi vincitrice del bronzo sulla Polonia). Anche in questo caso però la finale arride alla Russia, che si impone col punteggio di 45-36. Secondo posto anche nella sciabola femminile con Giulia Arpino, Chiara Pagano Fusco, Claudia Rotili e Benedetta Taricco che partono superando la Romania per 45-37, in una semifinale mozzafiato decisa all’ultima stoccata piegano la resistenza di un’indomita Ungheria (poi medaglia di bronzo) ma in finale cedono il passo alla Germania per 45-40: l’Italia è sempre in testa al medagliere con 8 ori, 4 argenti e 10 bronzi ma manca l’occasione di garantirsi la matematica certezza, con una giornata di anticipo, di chiudere in testa al medagliere dei Campionati Europei Cadetti e Giovani Foggia2019.

GRAND’ITALIA AL CAIRO, TRE AZZURRI SUL PODIO

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E’ Grand’Italia nel fioretto al Cairo. All’ombra delle Piramidi il fioretto azzurro porta tre atleti sul podio delle gare del circuito di Coppa del Mondo di fioretto maschile e di fioretto femminile. L’inno di Mameli risuona al termine della gara maschile grazie a Daniele Garozzo che conquista la sua seconda prova di Coppa del Mondo in carriera. Sul podio ritrova Giorgio Avola, che sale sul terzo gradino del podio al termine del derby azzurro di semifinale. Nella gara femminile, invece, è Alice Volpi a salire sul podio. Per la campionessa del Mondo il gradino è il secondo, dopo la sconfitta in finale contro l’olimpionica russa Inna Deriglazova. Tra i tre azzurri sul podio, il sorriso più largo è quello di Daniele Garozzo che torna al successo in Coppa del Mondo a distanza di quasi due anni dalla sua prima vittoria a San Pietroburgo. L’olimpionico azzurro sfodera tutto il suo talento in finale per rimontare e vincere l’assalto contro l’esperto e coriaceo francese Erwan Le Pechoux, regolato dal fiorettista delle Fiamme Gialle col punteggio di 15-13. Prima della sfida finale, Daniele Garozzo ha dovuto affrontare e superare il derby tutto siciliano contro Giorgio Avola, vinto con il punteggio di 15-10. Il fiorettista di Acireale era arrivato in semifinale dopo aver superato ai quarti il sudcoreano Lee Kwanghyun per 15-12. In precedenza aveva eliminato lo statunitense Samuel Moelis nel match d’esordio di giornata per 15-6, quindi l’altro azzurro Lorenzo Nista, col punteggio di 15-7, e poi nel tabellone dei 16 l’altro portacolori della Corea del Sud, Jun Heo per 15-8. Giorgio Avola, dal canto suo, nel suo percorso di gara ha dapprima sconfitto per 13-12 il danese Alexander Tsoronis, quindi i due portacolori della Russia, dapprima Dmitry Zherebchenko per 15-10 e poi il bronzo olimpico, Timur Safin col punteggio di 15-7. Il tabellone dei quarti ha previsto il derby azzurro contro l’iridato in carica, Alessio Foconi, vinto dal siciliano col punteggio di 15-10. Foconi, che conclude al quinto posto la sua gara, era giunto alla sfida contro Avola dopo aver esordito col successo per 15-14 sul russo Iskander Akhmetov, a cui ha dato seguito con le vittorie per 15-7 sul francese Enzo Lefort e poi nel derby contro Edoardo Luperi per 15-11. Oltre ad Edoardo Luperi, a fermarsi alle porte dei quarti di finale è stato anche Valerio Aspromonte, perché sconfitto 15-13 dallo statunitense Gerek Meinhardt. Ad uscire di scena nel turno dei 32 erano invece stati Andrea Cassarà, sconfitto 15-10 dallo statunitense Miles Chamley-Watson, e Lorenzo Nista che ha subìto il 15-7 nel derby azzurro contro Daniele Garozzo. Stop nel primo turno per Damiano Rosatelli, sconfitto dalla stoccata del 15-14 dal russo Semenyuk. Ieri, nella giornata dedicata alle qualificazioni, ad uscire di scena erano stati in quattro: Davide Filippi, condannato dalla stoccata del 15-14 messa a segno dal francese Julien Mertine, Francesco Ingargiola, superato 15-12 dal sudcoreano Kim Dongus, Guillaume Bianchi, eliminato per mano dello statunitense Samuel Moelis per 15-14, e Francesco Trani sconfitto 15-11 dal giapponese Daiki Fujino. Nel fioretto femminile è Alice Volpi a portare l’Italia sul podio. L’azzurra, dopo il successo al Grand Prix di Torino dello scorso 10 febbraio, torna sul podio ma stavolta sul secondo gradino. A fermare l’avanzata della campionessa del mondo, che in semifinale aveva vinto in rimonta per 15-13 contro la statunitense Lee Kiefer per 15-13, è stata l’olimpionica russa Inna Deriglazova che conclude col punteggio di 15-7 l’assalto che è stato un remake della finale iridata di Lipsia2017. Alice Volpi era giunta in semifinale dopo essersi aggiudicata il derby dei quarti di finale, con il punteggio di 15-11, contro Arianna Errigo. Per la campionessa del Mondo si è trattato dell’ennesimo derby di giornata. Per la senese, infatti, la gara in terra egiziana ha, fino ai quarti, assunto le sembianze di un campionato italiano, dato che, prima di incrociare Arianna Errigo ai quarti, aveva affrontato e superato dapprima Chiara Cini per 15-7, poi Valentina De Costanzo col punteggio di 15-9 e, nel turno dei 16, Martina Batini per 15-13. Il cammino di Arianna Errigo invece l’aveva vista esordire con la vittoria per 15-5 sulla giapponese Sera Azuma, a cui ha dato seguito con i successi per 15-2 sulla sudcoreana Song Oh Cha e, agli ottavi, nell’altro derby azzurro contro Camilla Mancini vinto per 15-7. Si erano fermate nel turno delle 32 Elisa Di Francisca, Martina Sinigalia e Valentina De Costanzo. La prima ha subìto la stoccata del 15-14 dalla tedesca Anne Sauer, Martina Sinigalia è invece uscita sconfitta dall’assalto contro la francese Anita Blaze per 15-7, mentre Valentina De Costanzo ha perso il derby contro Alice Volpi col punteggio di 15-9. Stop nel primo turno del main draw invece per Erica Cipressa, fermata dalla stoccata del 11-10 contro l’olimpionica russa Inna Deriglazova, e per Claudia Borella, eliminata dalla giapponese Haruka Yanaoka per 15-13, Elisabetta Bianchin, superata 15-6 dalla sudcoreana Chae Song Oh, Francesca Palumbo, sconfitta 15-13 dalla cinese Xingxin Huo, e Chiara Cini, uscita di scena nel derby azzurro contro Alice Volpi per 15-7.

 

EUROPEI CADETTI E GIOVANI, ITALIA 25 MEDAGLIE

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E’ calato il sipario sui Campionati Europei Cadetti e Giovani Foggia2019. L’Italia ha onorato la rassegna continentale conquistando la leadership del medagliere grazie ad un bottino complessivo di 25 medaglie di cui nove d’oro, sei d’argento e dieci di bronzo. Le ultime tre medaglie arrivano nella giornata conclusiva della rassegna continentale, grazie alle Nazionali di fioretto femminile Giovani, che conquista l’oro, e per merito delle squadre di sciabola maschile Giovani e di spada maschile Giovani che conquistano entrambe le medaglie d’argento. L’ultimo inno di Mameli a Foggia risuona al termine della gara di fioretto femminile Giovani dove l’Italia conquista il titolo europeo. La squadra azzurra composta da Serena Rossini, Martina Favaretto, Serena Puglia e Marta Ricci sale sul primo gradino del podio e riceve la medaglia d’oro grazie al successo giunto in finale contro la Russia col punteggio di 45-34. Le azzurre, in precedenza, avevano superato dapprima l’Ucraina ai quarti per 45-28 e poi in semifinale l’Ungheira col punteggio di 45-24.
Italia d’argento nella gara di spada maschile Giovani. Rimane l’amaro in bocca alla squadra azzurra, composta da Davide Di Veroli, Gianpaolo Buzzacchino, Daniel De Mola e Giacomo Gazzaniga. Gli azzurri, dopo aver superato la Svezia per 45-36 poi, ai quarti, la Russia col punteggio di 33-29, sono giunti in finale grazie al successo in semifinale contro la Francia col netto punteggio di 44-27. In finale, l’Italia è stata fermata dalla Polonia capace di gestire il vantaggio maturato negli ultimi parziali, sino al definitivo 40-39 che destina al secondo gradino del podio gli azzurri. Azzurri d’argento anche al termine della gara di sciabola maschile Giovani. Il quartetto italiano composto dal neo campione europeo Matteo Neri e da Giacomo Mignuzzi, Lorenzo Roma e Michele Gallo, è stato fermato sul 45-40 in finale dalla Francia. Nel percorso di gara verso la finale, l’Italia ha superato all’esordio la Bulgaria col punteggio di 45-22 e, a seguire, ha sconfitto la Romania ai quarti di finale per 45-34, prima del successo in semifinale contro l’Ucraina col punteggio di 45-23.
(ITALPRESS).

DREAM TEAM TORNA A VINCERE, AZZURRI TERZI

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L’Italia di fioretto femminile torna sul gradino più alto del podio. Dopo due anni e quattro mesi dal successo nella tappa di Saint Maur del 5 novembre 2017, il “Dream team” azzurro conosce nuovamente il dolce gusto del trionfo in Coppa del Mondo. Il successo arriva sulle pedane de Il Cairo dove si è svolta la tappa del circuito di Coppa del Mondo. Il quartetto azzurro composto da Alice Volpi, Elisa Di Francisca, Martina Batini e Camilla Mancini libera l’urlo di gioia alla stoccata del 38-37 giunta al minuto supplementare della finale contro la Russia. E’ stata proprio Camilla Mancini, la più giovane delle azzurre, ad essere indicata dal CT Andrea Cipressa per la “chiusura” del match. La frascatana si è fatta trovare pronta ed ha portato le compagne sul gradino più alto del podio. L’Italia era giunta alla finalissima contro le ormai consuete rivali della Russia, grazie ad un percorso di gara che aveva visto dapprima il successo sulla Spagna per 45-21, poi era giunta la vittoria ai quarti contro il Giappone col punteggio di 45-24 ed infine in semifinale Alice Volpi aveva piazzato la stoccata del 44-43 contro gli Stati Uniti. Nella gara di fioretto maschile, invece, l’Italia conclude al terzo posto. Il quartetto azzurro composto da Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Alessio Foconi ed Andrea Cassarà è stato infatti superato in semifinale per 45-41 dalla Francia, per poi avere ragione della Corea del Sud nell’assalto per il terzo posto col punteggio di 45-35. Gli azzurri, dopo aver superando per 45-23 il Canada nel tabellone dei 16 avevano vinto l’assalto dei quarti di finale contro la Polonia col punteggio di 45-36. Quello in Egitto è il quinto podio consecutivo conquistato dagli azzurri in Coppa del Mondo, a cui si aggiungono l’argento europeo 2018 e soprattutto il titolo iridato conquistato a Wuxi.
(ITALPRESS).

SPETTACOLO A SULMONA PER IL GP KINDER+SPORT

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Grande spettacolo al Palasport “N. Serafini” di Sulmona per le prove a squadre di sciabola Under 14 valide per il Gran Prix “Kinder+Sport” 2019: circa trecento i partecipanti, provenienti da tutta Italia, per la prima gara nazionale disputata in Abruzzo per questa fascia di agonisti. La giornata di sabato è stata dedicata alle squadre dei più piccoli, cioè Maschietti/Giovanissimi in campo maschile e Bambine/Giovanissime per le gare femminili. Nel primo caso si è imposta la formazione della Fides Livorno che, col quartetto composto da Andrea Artuso, Giorgio Favilla, Filippo Picchi e Lorenzo Stefanutti, ha sconfitto in finale la Champ Napoli per 36-31. Terzo gradino del podio per le Fiamme Oro, vittoriose di misura sul Frascati Scherma. Nella categoria Bambine/Giovanissime affermazione per il Circolo della Scherma Terni con Flavia Astolfi, Sara Di Gregorio e Lucia Terenzi che in finale si sono imposte all’ultima stoccata sul Club Scherma Torino. Terzo posto per la Lazio Scherma Ariccia, vittoriosa per 36-34 sul Club Scherma Napoli. Nella giornata di domenica sono stati assegnati i titoli delle categorie Ragazzi/Allievi di sciabola maschile e di Ragazze/Allieve di sciabola femminile: nella gara maschile la vittoria è andata alla Champ Napoli con Giuseppe Calviati, Salvatore Lazzaro, Michele Petruzziello e Marco Stigliano che in finale hanno avuto la meglio sul Frascati Scherma, col punteggio di 45-30. Al terzo posto gli atleti del Giardino Milano, vittoriosi 45-22 sul Club Scherma Roma per 45-22. Club Scherma  Roma che si è comunque rifatto imponendosi nella categoria Ragazze/Allieve: la compagine capitolina, composta da Elisabetta Borrelli, Maxime Espositi, Maria Clementina Polli e Maria Frida Sirovich, si aggiudica il titolo tricolore battendo in finale le padovane del Petrarca Scherma col punteggio di 45-35. Sul terzo gradino del podio la Champ Napoli che vince per 45-35 il derby campano col Club Scherma Salerno.

ICS E FIS RINNOVANO PROGETTO INCENTIVAZIONE STUDIO

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Un investimento per il futuro degli atleti. È stato presentato presso la sede dell’Istituto per il Credito Sportivo il progetto “Incentivazione allo Studio 2019”, promosso sulla scia della scorsa edizione dalla Federazione italiana scherma in collaborazione con l’Ics. L’obiettivo è quello di premiare la tenacia e la perseveranza di atlete e atleti che riescono a coniugare l’impegno scolastico con quello sportivo. Con questa iniziativa infatti verrà assegnato un riconoscimento e un sostegno economico per la formazione scolastico/universitaria a chi intraprende con merito il doppio percorso. “Per noi lo sport non sono solamente medaglie olimpiche e paralimpiche: questo progetto è la consacrazione di ciò in cui crediamo – ha affermato il presidente dell’Ics Andrea Abodi nella conferenza organizzata nella sede dell’istituto, a Roma – Ringrazio la Federscherma che è un esempio assoluto e sta portando avanti un modello di educazione e rispetto per cercare di favorire la crescita delle persone, donne e uomini indistintamente”.
Una sinergia, quella tra Fis e Ics, consolidata negli anni e che si concretizza anche attraverso il sostegno allo sviluppo delle infrastrutture sportive con finanziamenti agevolati per la ristrutturazione e il rifacimento di impianti e palazzetti. “Abbiamo il dovere di mettere nelle migliore condizioni gli atleti – ha sottolineato il presidente della Federscherma Giorgio Scarso – L’idea è nata dal nostro mondo perché non possiamo pensare solamente al risultato sportivo, ma ci deve essere una motivazione più nobile. Non abbiamo la presunzione di risolvere i problemi di tutti, ma vogliamo dare un messaggio, che gli atleti hanno colto e che è quello di non trascurare il materiale umano”.
Per questo progetto, come per quello del 2018 che ha visto la partecipazione di 80 atleti, la cifra totale stanziata è di 20 mila euro. Sarà premiato chi otterrà una media ponderata tra risultati scolastici e agonistici: i vincitori riceveranno una borsa di studio. “Questi ragazzi, coniugando sport e studio, rappresentano un esempio per tutti quelli che pensano di non riuscirci – ha affermato il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli – Non posso non essere al loro fianco. Quando una banca pubblica, come l’Ics, decide di percorrere con la Federscherma una strada del genere, manda un segnale importante e investe sul capitale umano del paese”.
I testimonial del progetto, rivolto sia al mondo olimpico che paralimpico, sono Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Alice Volpi, Emanuele Lambertini e Bebe Vio. Proprio la campionessa paralimpica ha avviato il percorso universitario alla John Cabot University di Roma: “A me piace un sacco studiare. Per far coincidere allenamenti e studio mi sono trasferita a Roma e mi diverto tanto. Se fai cose che ti piacciono non senti la stanchezza”, ha spiegato l’azzurra.
(ITALPRESS).

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