L’Italia della sciabola femminile è ancora una volta sul terzo gradino del podio. Anche al termine della tappa di Sint Niklaas del circuito di Coppa del Mondo, la squadra azzurra conclude al terzo posto così come fatto in tutte e quattro le gare stagionali fin qui svoltesi. Sulle pedane belghe il quartetto del Commissario tecnico, Giovanni Sirovich, composto da Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Martina Criscio ed Arianna Errigo, per la prima volta inserita in squadra, ha vinto tutti gli assalti affrontati, ad eccezione della semifinale contro la Russia. L’Italia, dopo aver sconfitto la Germania col punteggio di 45-22, ha avuto la meglio ai quarti sugli Stati Uniti per 45-40. In semifinale è giunta però la battuta d’arresto al cospetto della Russia, che ha staccato il pass per la finalissima alla stoccata del 45-39.
Per Irene Vecchi e compagne l’occasione del riscatto si è immediatamente presentata grazie all’assalto con in palio il terzo posto. Le azzurre hanno affrontato e superato la Polonia per 45-29, salendo così per la quarta volta consecutiva in stagione sul terzo gradino del podio.
CDM SCIABOLA DONNE. ITALIA AL TERZO POSTO A SINT NIKLAAS
CDM SCIABOLA. AZZURRI SUL TERZO GRADINO DEL PODIO A BUDAPEST
L’Italia di sciabola maschile bissa a Budapest il terzo posto ottenuto nella tappa padovana due settimane fa. Sulle pedane magiare, la squadra azzurra sale sul terzo gradino del podio continuando a navigare nelle zone nobili della classifica, attestandosi come una delle principali compagini del circuito internazionale. L’Italia, salita in pedana con il quartetto composto da Luca Curatoli, Gigi Samele, Enrico Berrè e Dario Cavaliere, chiamato così come a Padova a sostituire l’infortunato Aldo Montano, ha esordito positivamente superando per 45-37 l’Egitto. Ai quarti è poi giunta la netta affermazione contro gli Stati Uniti per 45-37, prima dell’assalto di semifinale contro i padroni di casa dell’Ungheria, in cui gli azzurri si sono fermata sul punteggio di 45-43. Luigi Samele e compagni hanno poi vinto col netto punteggio di 45-29 il match contro la Germania valido per il terzo gradino del podio.
CDM SPADA. A BUENOS AIRES L’ITALIA CHIUDE AL QUINTO POSTO
Si arresta ai quarti di finale la corsa dell’Italia di spada maschile nella gara a squadre che conclude la tappa di Buenos Aires del circuito di Coppa del Mondo. Il quartetto azzurro composto da Gabriele Cimini, reduce dal secondo posto nella gara individuale, e da Marco Fichera, Enrico Garozzo e Federico Vismara, è stato sconfitto dal Giappone, poi vincitore finale della gara, col punteggio di 36-33 nell’assalto valido per approdare in semifinale. In precedenza, gli azzurri avevano esordito superando per 45-32 la Gran Bretagna e poi, col punteggio di 38-33, la Germania nel match degli ottavi di finale. L’Italia ha poi concluso al quinto posto in classifica generale, alla luce dapprima della vittoria contro gli Stati Uniti per 45-26 e poi di quella nei confronti della Cina per 45-30.
TEST SUPERATO A PALERMO PER 3^ PROVA INTERREGIONALE GPG
Palermo ha risposto “presente” alla chiamata della scherma. E’ andata in archivio con un ottimo riscontro la tre giorni di gare dedicata alla 3° Prova Interregionale del Gran Premio Giovanissimi, riservata agli under14. Le pedane allestite al PalaMangano hanno accolto oltre 300 atleti, a cui si è aggiunto un numero cospicuo di tecnici, accompagnatori e genitori. La tre giorni, che sul piano agonistico è stata l’ennesima tappa di qualificazione al Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini”, il campionato italiano under14, ha anche rappresentato un importante e probante test-event in vista del 100° Campionato Italiano CONAD di scherma olimpica e paralimpica, in programma dal 6 al 9 giugno a Palermo.
Non è un caso, infatti, che ad assistere alle gare ed a porre sotto i riflettori i diversi dettagli tecnici e logistici necessari per accogliere nel migliore dei modi la scherma, vi fosse il Comitato organizzatore Palermo2019, che ha visto l’allargamento a tre nuove figure: si tratta dell’avvocato palermitano Francesco Leone, che è il nuovo Presidente del Comitato organizzatore in sostituzione della dimissionaria Prof.ssa Avv. Laura Santoro, del Maggiore dell’Esercito Davide Frasconà che sostituisce il Tenente Colonnello Francesco Paolo Di Carlo, e di Antonio Belcuore che ha alle spalle l’organizzazione dei Campionati del Mondo di scherma olimpica e paralimpica Catania2011, dei Campionati Italiani di scherma olimpica e paralimpica Acireale2014 e dei Campionati del Mondo Militari di scherma Sicilia2017.
I tre, assieme all’altro componente il Comitato organizzatore, il Consigliere della Federazione Italiana Scherma, Alberto Ancarani, hanno anche incontrato il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso ed il vertice del Comitato regionale FederScherma Sicilia, Sebastiano Manzoni, mettendo a punto diversi dettagli organizzativi e gli step d’avvicinamento alla rassegna tricolore del prossimo mese di giugno. Le risultanze sul piano logistico, i commenti del pubblico presente ed i giudizi dati dagli addetti ai lavori, al termine della tre-giorni al PalaMangano, hanno rappresentato una straordinaria carica di ottimismo per il Comitato organizzatore che, alimentato dai nuovi ingressi e dall’entusiasmo che non è mai mancato, è pronto a coinvolgere tutta la città di Palermo nell’accoglienza della scherma italiana e di un evento straordinario.
Infine, la presenza nel corso delle giornate di gara del Vice Presidente della Regione Sicilia, Gaetano Armao, del Vice Sindaco di Palermo, Fabio Giambrone e del Comandante dell’Esercito in Sicilia, Generale Claudio Mighetti, ha testimoniato il pieno coinvolgimento delle istituzioni nel percorso verso i Campionati Italiani Palermo2019, che sono un appuntamento atteso anche dai tanti ex schermidori che il capoluogo siciliano ha vantato nel corso degli anni e che hanno voluto presenziare alla gara under14, segnando un ideale abbraccio generazionale tra la scherma palermitana di ieri e quella di domani che non potrà che avere giovamento dall’organizzazione della rassegna tricolore.
(ITALPRESS).
42 AZZURRI CONVOCATI AI MONDIALI CADETTI E GIOVANI
Sono state diramate le convocazioni per gli atleti che rappresenteranno l’Italia ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Torun2019, in programma dal 6 al 14 aprile. La squadra azzurra chiamata ad affrontare l’appuntamento iridato giovanile tra le pedane polacche della città natale di Copernico, è composta da ben 42 atleti tra under17 ed under20. L’evento iridato vedrà lo stesso programma gare sperimentato lo scorso anno a Verona e particolarmente apprezzato a livello internazionale: le nove giornate di gara saranno suddivise in tre fasi, una per ogni arma. Si inizierà con la sciabola maschile e femminile che sabato 6 aprile esordirà con le gare individuali della categoria Giovani. Il giorno dopo saliranno in pedana gli under17, mentre lunedi 8 saranno di scena le gare a squadre di sciabola. Da martedi 9 aprile spazio invece al fioretto maschile e femminile con dapprima le gare under20, poi – mercoledi 10 aprile – le prove individuali Cadetti e quindi giovedi 11 le gare a squadre. Venerdi 12, sabato 13 e domenica 14 aprile invece riflettori puntati sulla spada maschile e femminile con prima le prove individuali under20, poi quelle under17 ed infine le gare a squadre. L’Italia arriva all’appuntamento iridato dopo l’ottima spedizione ai Campionati Europei Cadetti e Giovani svoltisi a Foggia e che ha portato un totale di 25 medaglie. Ad indossare la “maglia azzurra” sulle pedane di Torun saranno gli sciabolatori under17 Giorgio Marciano, Emanuele Nardella, Pietro Torre, gli under20 Luca Fioretto, Michele Gallo, Giacomo Mignuzzi e Lorenzo Roma, le sciabolatrici under17 Gaia Pia Carella, Benedetta Fusetti, Federica Guzzi Susini e le under20 Giulia Arpino, Claudia Rotili, Benedetta Taricco e Maddalena Vestidello. Per la spada saranno in pedana invece i Cadetti Simone Mencarelli, Enrico Piatti, Dario Remondini al maschile e Margherita Baratta, Gaia Caforio, Carola Maccagno al femminile, le under20 Alessandra Bozza, Beatrice Cagnin, Federica Isola e Gaia Traditi ed i Giovani Gianpaolo Buzzacchino, Daniel De Mola, Davide Di Veroli e Marco Balzano che, nella gara a squadre, sarà sostituito da Simone Mencarelli. Il fioretto italiano sarà invece rappresentato in pedana dai Cadetti Damiano Di Veroli, Giuseppe Franzoni, Tommaso Martini, dalle under17 Matilde Calvanese, Margherita Titina Lorenzi, Lucia Tortelotti, dai Giovani Alessio Di Tommaso, Tommaso Marini, Alessandro Stella, Pietro Velluti e dalle under20 Martina Favaretto, Serena Puglia, Marta Ricci e Serena Rossini. La delegazione, che sarà guidata dai consiglieri federali Valentina Vezzali per le gare di fioretto e sciabola e Maurizio Randazzo per le giornate dedicate alla spada, vedrà la presenza dei Commissari tecnici Andrea Cipressa, Sandro Cuomo e Giovanni Sirovich. I maestri a supporto dei fiorettisti saranno Mauro Numa, Maria Elena Proietti Mosca e Fabrizio Villa, mentre la spada potrà contare sul sostegno tecnico dei maestri Carmine Carpenito, Maurizio Mencarelli e Massimo Zenga, e la sciabola su Tommaso Dentico, Fabio Di Lauro e Luigi Tarantino. Lo staff medico sarà composto dalla dottoressa Valeria D’Errico e dalle fisioterapiste Federica Balbi ed Alessia Quercioli, mentre i tecnici delle armi a supporto degli azzurri saranno Gianluca Farinelli e Giorgio Fiume.
GIOVEDI’ A MILANO SI CELEBRA IL ‘MANGIAROTTI DAY’
Sarà l’ennesima occasione per celebrare il più grande schermidore di tutti i tempi: Edoardo Mangiarotti. Giovedì 4 aprile, alle ore 18.00, a Milano presso la sala Buzzati, è in programma il “Mangiarotti Day”: l’evento volto a ricordare il “Re di Spade” a 100 anni dalla nascita e promosso dalla famiglia Mangiarotti, dalla Gazzetta dello Sport e dalla Federazione Italiana Scherma. Nel parterre della prestigiosa sala di Rcs, a pochi passi dalla casa di via Solferino dove Edoardo Mangiarotti ha vissuto e dove sono conservati tutti i suoi cimeli e le sue medaglie, si ritroveranno amici, compagni di squadra ma anche gli “eredi”, vale a dire quegli atleti italiani che hanno conquistato titoli mondiali ed olimpici dopo l’era Mangiarotti. Alla presenza del Direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti, del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso e della figlia del “Re di spade”, Carola Mangiarotti, sarà ricordata la figura di un uomo che non è stato solamente l’atleta più medagliato dello sport italiano, ma anche una firma importante del giornalismo sportivo italiano ed un dirigente sportivo che ha fatto della “passione” il prezioso carburante per tutta la sua vita.
INIZIA LA LUNGA MARCIA VERSO I GIOCHI DI TOKYO
Inizia ufficialmente la lunga marcia di avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici Tokyo2020. L’inizio del mese di aprile avvia infatti la fase di qualificazione olimpica all’appuntamento a Cinque Cerchi in programma dal 24 luglio al 9 agosto 2020, mentre è già in corso la fase di qualificazione ai Giochi Paralimpici che si svolgeranno invece dal 25 agosto al 6 settembre 2020. Per la prima volta, ai Giochi Olimpici, la scherma avrà ben dodici eventi medaglia. Il Cio, com’è noto, ha infatti “allargato” il numero delle medaglie concesse alla scherma mondiale, permettendo di mettere in archivio la “rotazione delle armi” che ogni quattro anni, a partire da Atene2004 e dall’introduzione della sciabola femminile come prova olimpica, aveva visto, a turno, l’assenza nel programma olimpico delle gare a squadre di due specialità. A Tokyo2020, invece, tutte le armi avranno le prove individuali ed anche le gare a squadre, sia al maschile che al femminile. Il programma gare, pertanto, vedrà la scherma protagonista di nove giornate olimpiche: da sabato 25 luglio a domenica 2 agosto, con le prime sei giornate dedicate singolarmente alle prove individuali e le ultime tre invece alle gare a squadre con due competizioni al giorno, al pari di quanto avviene nelle competizioni mondiali e continentali. Il luogo di gara sarà la Makuhari Messe, nella prefettura di Makuhari: un quartiere fieristico distante circa un’ora dal centro di Tokyo e che sarà raggiungibile attraverso l’imponente servizio di trasporto pubblico della città olimpica 2020. Ma prima di guardare a ciò che accadrà sulle pedane olimpiche, l’obiettivo per tutti è quello di acquisire il pass per la partecipazione. Poter contare su dodici eventi medaglie, comporta che la qualificazione per tutte le specialità sarà principalmente a squadre. Questo perché la Nazione che avrà ottenuto il pass per la partecipazione alla gara a squadre, potrà contare sulla presenza di 3 atleti nella gara individuale. In caso contrario, invece, vi è la possibilità di avere in pedana un massimo di due atleti per Nazione. Saranno 8 le squadre che potranno partecipare alle gare olimpiche di ciascuna specialità. Per determinare chi saranno le 8 Nazionali, il CIO e la FIE hanno determinato i criteri di qualificazione che prevedono l’assegnazione diretta del pass alle prime quattro squadre dei ranking FIE al termine del periodo di qualificazione olimpica ( 4 aprile 2020). Le altre quattro squadre saranno invece le migliori Nazionali di ogni singolo Continente (Africa, Europa, Asia-Oceania e America), a patto che rientrino tra la 5° e la 16° posizione nel ranking FIE. Qualora un Continente non avesse Nazionali tra le prime sedici del ranking, allora il pass andrebbe alla squadra con la migliore posizione in graduatoria tra quelle escluse dalla selezione continentale. Le gare individuali di ciascuna delle specialità vedranno, ai 24 atleti (3 per ciascuna delle 8 squadre qualificate), aggiungersi almeno altri 10 atleti che saranno in rappresentanza di quei Paesi che non hanno qualificato la Nazionale per la gara a squadre. Questi 10 pass per le gare individuali saranno assegnati ai 6 migliori atleti per Continente nel ranking FIE individuale. Nello specifico ai 2 atleti europei meglio piazzati, ai migliori 2 atleti asiatici ed al miglior atleta africano ed al miglior atleta americano. I restanti quattro pass saranno invece assegnati ai vincitori dei tornei di qualificazione di ogni singolo Continente, a cui potranno partecipare solo gli atleti di quei Paesi che non avranno ancora vantato atleti qualificati. Al computo complessivo degli atleti qualificati, vi è da aggiungere quelli del Paese ospitante, il Giappone, il quale ha garantiti otto pass che potrà sfruttare a proprio piacimento nelle gare a squadre o individuali, fino ad un massimo di 3 atleti per specialità. All’avvio ufficiale della fase di qualificazione ai Giochi Olimpici Tokyo2020, il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso ha lanciato un messaggio di “In bocca al lupo” agli atleti ed ai tecnici protagonisti del percorso verso l’edizione olimpica 2020. “Già da qualche mese – dice Scarso – viviamo l’emozionante percorso di qualificazione ai Giochi Paralimpici di Tokyo2020. Adesso, a ciò, si aggiunge anche la fase delicata, importante ed avvincente della qualificazione ai Giochi Olimpici Tokyo2020. Inizia infatti il periodo in cui tutte le attività internazionali avranno un valore maggiore, perché oltre ai titoli ed ai punti per la classifica di Coppa del Mondo ci saranno in palio soprattutto quelli che determineranno il posizionamento nel ranking di qualificazione olimpica. E’ per questa ragione che, a nome del Consiglio federale e di tutta la Federazione Italiana Scherma, mi sento di far giungere agli atleti, ai tecnici ed alle società coinvolte nel percorso di qualificazione olimpica, il più sincero “In bocca al lupo”. Ma al di là delle parole – prosegue ancora il vertice federale -, a ciascuno degli atleti che puntano a qualificarsi per vivere l’emozione olimpica, ai loro tecnici ed alle loro società, vorrei far pervenire la reale e concreta vicinanza e supporto da parte dell’intero sistema-scherma italiano. Invito infatti tutte le componenti del nostro mondo a lavorare ed operare per far sentire la vicinanza a quanti lavorano già da tempo e lavoreranno alacremente in questo periodo, per poter rappresentare sulle pedane giapponesi la scherma italiana, coscienti che per la nostra Federazione, quello a cinque cerchi rappresenta l’appuntamento clou per consolidare l’immagine e consolidare quei consensi necessari a proseguire nel futuro nel solco della tradizione di 110 anni di storia di scherma azzurra. Tokyo2020 – continua ancora Giorgio Scarso – è dunque l’orizzonte verso cui, insieme, ci muoviamo, ma ciò non ci distrae da quello che è un futuro ancora più lontano ma verso il quale non possiamo non guardare. Mentre infatti gli Assoluti avviano la fase di qualificazione olimpica, i Cadetti e Giovani sono pronti a vivere i Campionati del Mondo di categoria, in programma a Torun dal prossimo 6 aprile. Evidentemente si tratta di due momenti distinti, ma la cui valenza è simile perché per coloro che saliranno in pedana si tratterà di un tassello importante nell’avvicinamento alle edizioni olimpiche dei prossimi quadrienni. Ancora più lontano è l’orizzonte verso cui si guarderà a maggio quando gli under14 di tutta Italia saranno protagonisti del Gran Premio Giovanissimi “Renzo Nostini”, vera fucina dei talenti e quindi del futuro della scherma italiana. E’ questo panorama di impegni, di obiettivi, di sacrifici, di sudore e gioia che permette al movimento schermistico italiano di avere un ruolo da protagonista sulla scena sportiva nazionale ed internazionale. Ecco perché, a nome del Consiglio federale, sono a rivolgere la gratitudine a tutte le componenti del mondo della scherma italiana che, sono certo, saprà trovare spunti e risorse per continuare a proporsi come “Eccellenza” del movimento sportivo azzurro”.
MONDIALI CADETTI/GIOVANI. SUBITO TRE MEDAGLIE PER L’ITALIA
L’Inno di Mameli risuona subito nella giornata d’esordio dei Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Torun2019. Sono tre le medaglie per l’Italia che giungono nella prima giornata di gara, contraddistinta dalle gare di sciabola maschile e femminile under20. A portare l’Italia sul podio polacco sono Lorenzo Roma, Benedetta Taricco e Giacomo Mignuzzi. Sul gradino più alto del podio maschile sale Lorenzo Roma. Lo sciabolatore della Capitale, frutto del vivaio dell’Accademia d’Armi Musumeci Greco e che tra 50 giorni compirà 19 anni, al suo esordio iridato si laurea Campione del Mondo, conquistando anche la Coppa del Mondo di specialità.
Straordinario il cammino dell’azzurro che era già stato uno dei protagonisti della stagione con ben quattro piazzamenti sul podio su sette gare di Coppa del Mondo affrontate.
Lorenzo Roma urla al cielo di Torun la gioia per la conquista del titolo iridato alla stoccata del 15-8 con cui regola in finale il romeno George Dragomir che, in semifinale, aveva fermato l’altro azzurro Giacomo Mignuzzi che conquista così la medaglia di bronzo. Terzo posto e medaglia di bronzo anche per Benedetta Taricco, al termine della gara di sciabola femminile Giovani che l’ha vista uscire sconfitta in semifinale dal match contro la russa Alina Mikhailova poi vincitrice finale del titolo iridato.
Gli applausi del pubblico polacco sono tutti per Lorenzo Roma che viene festeggiato da tutta la delegazione azzurra. Lo sciabolatore della Capitale era giunto in finale dopo aver sconfitto, in semifinale, col netto punteggio di 15-6, lo statunitense Mitchell Saron. L’azzurro aveva potuto liberare la gioia per la conquista della certezza del podio, quando ai quarti aveva piazzato la stoccata del 15-14 contro il kazako Bakdaulet Kuralbekuly.
Nel suo percorso di gara verso il podio, Lorenzo Roma aveva prima vinto per 15-12 il match contro il cinese Chenpeng Shen e quindi aveva piazzato il 15-14 sul numero 2 del tabellone, il georgiano Nika Shengelia, approdando così al derby azzurro degli ottavi di finale contro Luca Fioretto dove aveva staccato il pass per i quarti di finale dopo la stoccata del 15-13. Giacomo Mignuzzi, dal canto suo, era giunto in semifinale grazie al successo ai quarti contro il belga Arne De Ridder per 15-8. Nei turni precedenti dopo aver sconfitto con lo stesso punteggio 15-8 il portacolori di Hong Kong, Hoi Chun Chang, aveva avuto ragione dell’ungherese Lehel Gyorgy per 15-10 ed aveva poi sconfitto il thailandese Voragun Srinualnad per 15-13. Luca Fioretto si è invece fermato alle porte dei quarti, perché sconfitto da Lorenzo Roma, dopo aver eliminato dapprima il canadese Andrew Wei per 15-4 e poi il britannico James Edwards per 15-13, mentre era uscito di scena nel turno dei 64 Michele Gallo, perché sconfitto per mano del sudcoreano Hyeonmo Sung col punteggio di 15-8.
Nella sciabola femminile Giovani l’Italia festeggia il bronzo di Benedetta Taricco. A fermare l’eccezionale cavalcata dell’azzurra è stata la russa Alina Mikhailova che si è imposta in semifinale per 15-10. La sciabolatrice italiana però può guardare il bicchiere mezzo pieno, soprattutto per la qualità espressa in pedana e per lo straordinario successo ottenuto ai quarti di finale contro la quotata ungherese Liza Pusztai, tra le colonne della Nazionale maggiore magiara e una delle candidate al titolo iridato. La romana ha gestito l’assalto rimontando l’iniziale svantaggio, per poi concludere col punteggio di 15-13.Benedetta Taricco era arrivata ai quarti dopo aver eliminato la turca Deniz Selin Unludag nel turno delle 16 per 15-12. In precedenza aveva superato il primo scoglio di giornata rappresentato dalla cinese Yanhua Zheng col punteggio di 15-8, per poi avere ragione col punteggio di 15-7 la tedesca Lisa Gette che, nel tabellone delle 64, aveva sconfitto Giulia Arpino per 15-8.
Stop nel turno delle 64 anche per Claudia Rotili, fermata sul 15-10 dalla statunitense Edith Johnson, e per Maddalena Vestidello, sconfitta 15-5 dalla georgiana Lika Jijiesvhili. Quest’ultima, tra l’altro, per via di un infortunio, sarà sostiuita nella gara a squadre di lunedi, da Chiara Fusco Pagano, riserva in Italia e che raggiungerà la Polonia nelle prossime ore.



