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INCONTRO A ROMA TRA SINDACO APPENDINO E SCARSO

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La Sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha incontrato oggi, nella sede federale di viale Tiziano a Roma, il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso. Si è trattato di un incontro formale, sviluppatosi nell’alveo dei rapporti istituzionali tra le due realtà e che è stato incentrato sulla realtà della scherma a Torino. Sul tavolo, soprattutto, i rapporti tra il Comune di Torino ed il Club Scherma Torino e la vicenda relativa alla concessione allo storico sodalizio torinese per l’utilizzo della sede di Villa Glicini. La Sindaca ha espresso parole d’elogio nei confronti della scherma italiana e di tutte le società schermistiche del territorio torinese, evidenziando l’importante ruolo rivestito in particolar modo dal Club Scherma Torino nel veicolare i veri valori dello sport nel corso dei 140 anni di attività sociale. In merito alla questione relativa alla concessione per l’utilizzo di Villa Glicini, la prima cittadina ha espresso l’auspicio che, in attesa delle decisioni degli organi di giustizia amministrativa, si possa riprendere un dialogo e un confronto nel segno del rispetto reciproco tra gli uffici preposti alla gestione delle strutture pubbliche date in concessione alle associazione sportive e la dirigenza del Club Scherma Torino. La Sindaca ha comunque assicurato che, qualunque sia l’esito della vicenda, sarà garantita continuità alle attività schermistiche svolte a Villa Glicini. Il Presidente federale, Giorgio Scarso, ha ringraziato la Sindaca per la cortese e gradita visita negli uffici della Federazione Italiana Scherma a Roma, ma anche per i toni con i quali è stato improntato il rapporto istituzionale e per aver rassicurato il movimento schermistico italiano che l’impianto di Villa Glicini rimarrà destinato alla scherma. Il vertice federale, inoltre, ha espresso l’auspicio di avviare un confronto con gli uffici comunali, improntato al rispetto reciproco ed al dialogo istituzionale, assicurando l’intervento della Federazione Italiana Scherma, nel pieno rispetto delle prerogative dell’Amministrazione Comunale e delle norme di legge vigenti, a tutela di una realtà, quale quella del Club Scherma Torino, che con i suoi 140 anni di storia, la sua tradizione, i suoi successi ed il riconosciuto pregio, rappresenta una tessera importante del mosaico della storia dello sport italiano. Al termine dell’incontro, il Presidente federale, Giorgio Scarso, ha donato alla Sindaca di Torino, una copia del libro “Invincibili – Il Dream Team che ha fatto la storia del fioretto azzurro”, con in calce una dedica: “Ad una donna che rappresenta la città “culla” del Dream Team.

SCHERMA ITALIANA IN LUTTO, MORTO CARLO MACCHI

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Un grave lutto ha colpito ieri, nel giorno di Pasqua, la famiglia della scherma italiana. E’ venuto a mancare infatti, dopo una lunga malattia, all’età di 71 anni, Carlo Macchi. Allievo del maestro Antonio di Ciolo, Carlo Macchi è stato a lungo docente presso l’Istituto Superiore di Educazione Fisica di Firenze. Il suo legame con la scuola è stato sempre solido tanto è vero che la società che ha fondato nella sua Navacchio prese come primo nome quello di “Scuola Media Navacchio”. Negli anni è riuscito a costruire una realtà solida e conosciuta anche se nata nella provincia e a pochi chilometri da centri già conosciuti come Pisa e Lucca. Molti i suoi atleti che hanno saputo farsi valere fino a chi forse gli ha dato la soddisfazione più grande, il nipote Filippo (figlio del secondogenito Simone) che lo scorso anno ha conquistato il titolo di campione d’Europa cadetti. La sua dedizione verso il Circolo che ha creato lo ha portato anche a riuscire nell’impresa di realizzare un impianto esclusivamente dedicato alla scherma che ancora oggi è una delle migliori strutture del centro Italia. Per lunghi anni ha collaborato con la Federazione ricoprendo molti ruoli fra i quali anche quello di responsabile della Nazionale under 20. Ha avuto anche l’intuizione di cogliere il momento in cui nel mondo della scherma cresceva l’esigenza di poter reperire l’attrezzatura tecnica, fondando la “DueCi” da cui è scaturita poi la “Eurofencing” gestita oggi dai figli Leonardo e Simone. “Con Carlo Macchi se ne va un uomo che ha fatto della passione per la scherma il carburante per la sua attività quotidiana – è il commosso commento del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso – Negli anni ha ricoperto tanti e diversi ruoli ed incarichi per la Federazione Italiana Scherma, interprentandoli sempre con impegno sincero e con la voglia di dare un contributo importante alla promozione e sviluppo della scherma italiana. A lui va il nostro commosso saluto ed alla famiglia il più sincero cordoglio”. Le esequie si svolgeranno domani, martedì, alle 15.00 nella chiesa di San Casciano.

AZZURRI NEL WEEKEND A SEUL PER GP FIE SCIABOLA

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Sono orientati su Seul i riflettori dell’attenzione della scherma internazionale. E’ nella capitale sudcoreana infatti che, in questo fine settimana, fa tappa il circuito mondiale di sciabola per il secondo Grand Prix Fie della stagione.
Dopo il periodo di pausa dedicato ai Mondiali Cadetti e Giovani, la scherma mondiale riparte con il suo turbinio di gare che, da inizio mese sino al 31 marzo 2020, permettono di acquisire punti validi per la qualificazione olimpica. A Seul, trattandosi di una prova GP, si svolgeranno solo le gare individuali di sciabola maschile e sciabola femminile, pertanto saranno assenti dal programma gare le prove a squadre su cui vengono rivolte le attenzioni da parte di quei Paesi, quali l’Italia, che sanno di poter puntare a staccare il pass attraverso la qualificazione a squadre che permette di poter avere tre posti-Nazione nel programma individuale di Tokyo2020. A rappresentare l’Italia sulle pedane sudcoreane vi saranno gli sciabolatori Aldo Montano, Luca Curatoli, Gigi Samele, Enrico Berrè, Dario Cavaliere, Francesco D’Armiento, Alberto Arpino, Leonardo Dreossi, Luigi Miracco, Riccardo Nuccio, Alberto Pellegrini e Giovanni Repetti.
Nella gara femminile, invece, saranno di scena Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta, Martina Criscio, Giulia Arpino, Benedetta Baldini, Michela Battiston, Sofia Ciaraglia, Caterina Navarria e Lucia Lucarini.
Il programma gare prevede per venerdi la fase di qualificazione della gara femminile. Sabato invece, al mattino sudcoreano scatterà la fase a gironi e il tabellone preliminare della gara di sciabola maschile, a cui seguirà invece il main draw della prova femminile.
Domenica, invece, nella notte italiana, si svolgeranno gli assalti del tabellone principale della gara maschile.

A SEUL 6 AZZURRE IN MAIN DRAW GP FIE SCIABOLA

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Saranno sei le azzurre che torneranno in gara domani nel pomeriggio sudcoreano (l’alba in Italia) per la seconda giornata di gara del Grand Prix Fie di Seul del circuito internazionale di sciabola femminile. E’ questo il verdetto emesso dalla prima giornata svoltasi sulle pedane asiatiche e che ha visto protagonista la fase a gironi e poi, a seguire, gli assalti del tabellone preliminare. A superare indenni la fase a gironi, approdando direttamente al main draw, sono state Rossella Gregorio, che ha siglato un percorso netto nel proprio raggruppamento, e Michela Battiston che ha invece subìto una sola sconfitta. Per le altre si sono aperte le porte del tabellone preliminare al termine del quale a staccare il pass per il tabellone principale sono state Sofia Ciaraglia, Rebecca Gargano, Irene Vecchi e Martina Criscio. Si fermano invece Caterina Navarria, sconfitta 15-9 dalla padrona di casa, la sudcoreana Kim Jiyoung, Lucia Lucarini, eliminata 15-14 dall’azera Bunyatova, e Benedetta Baldini superata 15-8 dall’altra sudcoreana Yoon Jisu. Stop dopo la fase a gironi per Giulia Arpino e Loreta Gulotta. Domani, nella mattinata coreana (le 2 in Italia) scatterà la fase a gironi della gara di sciabola maschile. Alle 13.30 (le 6.30) invece inizieranno gli assalti del tabellone principale femminile il cui primo turno prevede il derby azzurro tra Rebecca Gargano e Michela Battiston.

VECCHI E CIARAGLIA STOP ALLE PORTE DEI QUARTI

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Si è conclusa con la vittoria di Olga Kharlan il Grand Prix FIE di sciabola femminile svoltosi a Seul. L’ucraina ha sconfitto in finale la beniamina di casa, la sudcoreana Kim Jiyeon, col punteggio di 15-14. Per ciò che concerne i colori azzurri, sono state Irene Vecchi e Sofia Ciaraglia le migliori tra le sciabolatrici italiane. Le due infatti si sono fermate alle porte dei quarti di finale, dopo essere state sconfitte, entrambe col punteggio di 15-13, nei rispettivi assalti del tabellone dei 16. Irene Vecchi, dopo aver esordito nel main draw con la vittoria per 15-12 sull’italo-statunitense Francesca Russo, proseguendo poi con il 15-9 alla cinese Qian Jiarui, è stata sconfitta 15-13 dalla stessa Kharlan, poi vincitrice finale della gara. Sofia Ciaraglia, invece, si è fermata sempre sul 13-15 contro la francese Manon Brunet. In precedenza l’atleta dei Castelli romani, dopo aver eliminato la romena Bianca Pascu per 15-8, aveva avuto ragione nel turno delle 32, dell’altra azzurra Martina Criscio col punteggio di 15-2. Oltre a Martina Criscio, a fermarsi nel tabellone delle 32 sono state anche Rossella Gregorio, sconfitta 15-12 dalla francese Manon Brunet, e Michela Battiston, eliminata col punteggio di 15-9 dalla sudcoreana Kim Jiyeon. Stop nel primo turno di giornata invece per Rebecca Gargano, superata 15-11 nel derby azzurro da Michela Battiston. Ieri, nella giornata dedicata alle qualificazioni, erano uscite di scena Caterina Navarria, sconfitta 15-9 dalla padrona di casa, la sudcoreana Kim Jiyoung, Lucia Lucarini, eliminata 15-14 dall’azera Bunyatova, e Benedetta Baldini superata 15-8 dall’altra sudcoreana Yoon Jisu. Fase a gironi “fatale” invece per Giulia Arpino e Loreta Gulotta. “Manca ancora l’acuto – è il commento del commissario tecnico, Giovanni Sirovich – ma ho visto un buon numero di ragazze in crescita. Sono convinto che giungeremo presto a concretizzare quello che di buono queste atlete stanno ponendo in essere”. Scatterà invece alle 11.00 di domattina (le 4.00 in Italia) il main draw del Grand Prix FIE di sciabola maschile in corso a Seul. Tra i 64 che affronteranno la giornata clou, ci sono dieci sciabolatori azzurri. Ai tre già ammessi di diritto, Luca Curatoli, Luigi Samele ed Enrico Berrè, si sono aggiunti immediatamente dopo la fase a gironi sia Giovanni Repetti che Alberto Pellegrini, i quali hanno siglato un percorso netto nei rispettivi raggruppamenti. A staccare il pass per il main draw dopo aver vinto gli assalti del tabellone preliminare sono stati invece Aldo Montano, Leonardo Dreossi, Riccardo Nuccio, Dario Cavaliere e Luigi Miracco. Proprio quest’ultimo sarà protagonista di uno dei due derby azzurri previsti dal primo turno del tabellone principale: quello tra il romano e Luca Curatoli ed il match tra Enrico Berrè e Riccardo Nuccio. Sono usciti di scena invece Alberto Arpino e Francesco D’Armiento. Il più giovane dei due è stato fermato dal sudcoreano Chung Hojin per 15-14. Con lo stesso punteggio, Francesco D’Armiento è stato invece sconfitto dal russo Vladislav Pozdnyakov.

A SEUL CURATOLI SI FERMA AI PIEDI DEL PODIO

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E’ quello di Luca Curatoli l’acuto azzurro al termine del Grand Prix FIE di sciabola maschile svoltosi a Seul. Lo sciabolatore napoletano si ferma infatti a un passo dal podio, concludendo la sua gara nel tabellone dei quarti di finale.

A fermare l’avanzata dell’azzurro sulle pedane sudcoreane è stato il bicampione olimpico, l’ungherese Aron Szilagyi che nel match valido per approdare in semifinale e prenotare quindi un posto sul podio, si è imposto sul partenopeo col punteggio di 15-12.

Luca Curatoli era giunto ai quarti dopo aver superato, all’esordio di giornata, l’altro azzurro Luigi Miracco, proseguendo poi coi successi dapprima sul russo Dmitry Danilenko per 15-13 e poi sullo statunitense Daryl Homer grazie alla stoccata decisiva del 15-14.

Una stoccata invece ha fermato la corsa verso i quarti di finale di Luigi Samele. Lo sciabolatore foggiano è uscito di scena infatti nel turno dei 16 dopo la stoccata del 15-14 messa a segno dal russo Kamil Ibragimov. Stop agli ottavi anche per Enrico Berrè, superato 15-10 dal sudcoreano Kim Junghwan.

 

Proprio gli atleti sudcoreani sono stati gli artefici di diverse eliminazioni in casa azzurra. E’ stato il caso di Giovanni Repetti, sconfitto nel turno dei 32 dal padrone di casa, Kim Junho, così come Alberto Pellegrini ed Aldo Montano.

Il primo è stato eliminato nel primo assalto di giornata dal sudcoreano So Jeong Hoon per 15-10, mentre Aldo Montano ha subìto il 15-13 dall’altro padrone di casa, Ha Hansol.

A fermarsi nel primo turno di giornata erano stati anche Dario Cavaliere, superato 15-13 dal russo Ibragimov, Leonardo Dreossi, sconfitto 15-9 dal tunisino Fares Ferjani, e Riccardo Nuccio che ha perso il derby azzurro contro Enrico Berrè col punteggio di 15-12.

Erano usciti di scena invece nella giornata dedicata alle qualificazioni sia Alberto Arpino che Francesco D’Armiento. Il più giovane dei due era stato fermato dal sudcoreano Chung Hojin per 15-14. Con lo stesso punteggio, Francesco D’Armiento era stato invece sconfitto dal russo Vladislav Pozdnyakov.

 

FICHERA E SANTARELLI LANCIANO CROW FUNDING BENEFICO

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Campioni in pedana e nella vita. Gli spadisti azzurri Marco Fichera ed Andrea Santarelli, medaglia d’argento a Rio2016 nella spada maschile a squadre, sono i promotori di una encomiabile iniziativa di solidarietà. I due portacolori delle Fiamme Oro hanno infatti lanciato un crow funding attraverso il quale puntano a raccogliere una quota di 5000 euro, da donare a tre società schermistiche che fanno già scherma paralimpica o, in generale, attività di integrazione sportiva, rendendo quindi un servizio sociale fondamentale nel supporto ai ragazzi con disabilità nella loro pratica sportiva quotidiana. “Nella nostra vita – dicono i due azzurri – abbiamo visto concretizzarsi un nostro sogno: conquistare una medaglia olimpica. Sappiamo però che i nostri percorsi ed obiettivi quotidiani non possono fermarsi esclusivamente al successo personale. È per questo che cerchiamo ogni giorno di supportare ed essere vicini a chi vive situazioni diverse dalle nostre. La possibilità di aiutare ragazzi, che condividono la nostra stessa passione per lo sport, che per cause non a loro imputabili hanno maggiori difficoltà nel loro percorso sportivo e personale, è per noi uno stimolo forte. Pensare – proseguono Fichera e Santarelli – di poter essere loro d’aiuto, di “fare squadra” con loro, completa il nostro essere atleti e soprattutto uomini. Inoltre, ciascuno di noi è spesso coinvolto in tante iniziative a sfondo sociale. Siamo stati e siamo tutt’ora testimonial di associazioni che supportano ragazzi con disabilità (come il Progetto “Aita”) o per associazioni quali “Sport senza Frontiere” e “Fondazione Francesca Rava” che aiutano ragazzi, quotidianamente, con problemi economici e famiglie in difficoltà”. Marco Fichera ed Andrea Santarelli, oltre a raggiungere la cifra di 5000 euro fissata come tetto del crow funding, hanno l’obiettivo di “invogliare e spronare i nostri colleghi, chi ci segue e tutti coloro che possono, a mettersi in gioco. “Iniziamo – dicono – tutti, pian piano, a metterci la faccia. Non mettiamoci al centro, mettiamoci a fianco. E’ importante per noi e per gli altri”. I due azzurri hanno pensato anche a come ricompensare quanti vorranno donare. “A chi avrà donato maggiormente – promettono – regaleremo due biglietti andata/ritorno per volare a Budapest per i Campionati del Mondo di scherma, dando anche due biglietti d’accesso all’evento estrarremo tra le società che decideranno di donare, una di esse ed andremo a tirare da loro per un pomeriggio di grande scherma all’insegna dello sport. Infine estrarremo un donatore o donatrice a cui regaleremo una tuta della Nazionale”. Per donare, è possibile accedere sulla piattaforma www.produzionidalbasso.com.

AZZURRI DELLA SPADA IN PEDANA A CALI’

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Dopo la pausa di aprile, il circuito di Coppa del Mondo di spada riparte da Calì. E’ la metropoli colombiana ad ospitare infatti il secondo Grand Prix FIE della stagione per l’arma non convenzionale. Da venerdi a domenica 5 maggio, la spada mondiale si è data infatti appuntamento sulle pedane sudamericane per affrontare il primo appuntamento che rientra nell’anno di qualificazione olimpica verso Tokyo2020, sebbene in prima battuta l’attenzione è rivolta sulle prove a squadre. A salire in pedana per primi, nel pomeriggio italiano di domani, saranno gli spadisti, chiamati ad affrontare la fase a gironi e gli assalti del tabellone preliminare. Ad essere esentati, grazie alla loro posizione tra i primi sedici del ranking mondiale, sono Andrea Santarelli e Gabriele Cimini, che sono già ammessi di diritto nel tabellone principale. A provare a staccare il pass per il main draw saranno quindi Marco Fichera, Paolo Pizzo, Enrico Garozzo, Lorenzo Buzzi, Riccardo Barionovi, Valerio Cuomo, Davide Di Veroli, Federico Marenco, Giacomo Paolini e Federico Vismara. Sabato sarà invece la giornata interamente dedicata alla spada femminile. Protagoniste azzurre in pedana saranno Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Roberta Marzani, Federica Isola, Nicol Foietta, Marta Ferrari, Eleonora De Marchi, Alice Clerici, Alessandra Bozza e Francesca Boscarelli, mentre l’iridata in carica, Mara Navarria è già ammessa al main draw come testa di serie. Domenica, dalle 16.00 ora italiana, scatteranno gli assalti dei tabelloni principali di entrambe le gare, che, nella notte italiana, decreteranno i vincitori delle due prove che compongono il Grand Prix FIE in terra colombiana. A seguire gli azzurri vi è il commissario tecnico, Sandro Cuomo, i due maestri di staff Daniele Pantoni ed Alessandro Bossalini ed il medico Riccardo Lanzano.

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