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BUONA PARTENZA PER L’ITALSCHERMA AI MONDIALI

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L’Italscherma parte con il piede giusto ai Mondiali di Wuxi. Nulla di eclatante, sia chiaro, ma sono confortanti i segnali in chiave azzurra che giungono dal primo giorno di gare, dedicato ai gironi eliminatori. Il tricolore fa infatti tripletta: Aldo Montano, Rossella Fiamingo ed Alberta Santuccio, impegnati rispettivamente nelle fasi di qualificazione della sciabola maschile e spada femminile, conquistano con merito l’accesso al tabellone principale delle due gare che si terranno, domenica, sulle pedane cinesi. Montano, campione olimpico ad Atene2004, conclude il suo raggruppamento a punteggio pieno, raggiungendo cosi i compagni di squadra Luigi Samele, Luca Curatoli ed Enrico Berrè. “Se sono qui è perché mi emoziono ancora – le parole del quasi 40enne livornese delle Fiamme Azzurre, allenato da Andrea Terenzio – Non vivo un grande trend stagionale, ho fatto pochi risultati, non quelli sperati. Questa è una buona occasione per tirare con la testa libera, personalmente non ho niente da perdere”. Qui in Oriente, sottolinea il fuoriclasse toscano, “puoi fare tutto o niente. Tutto sarebbe il massimo, niente un po’ poco: cerchiamo una via di mezzo… Il girone mi ha dato poche sensazioni: ero teso, in questi casi si pensa solo a mettere le cinque stoccate. E’ una zuffa, chi mette le prime due è più tranquillo, se sei sotto di due basta una luce che non si accende, l’arbitro, un errore e sei fuori”.
Se il Mondiale di Wuxi è importante, quello dell’anno prossimo a Budapest sarà decisivo per l’assegnazione dei punti per le Olimpiadi del 2020: “Mi piacerebbe arrivare a Tokyo. A 40 anni si sogna giorno per giorno, non ho la presunzione di dire ‘sono Montano, ho vinto Olimpiade e Mondiale e devo esserci’. Mi sto conquistando il mio ruolo, differente rispetto a 10 anni fa: nessuno mi regala niente, con Giovanni (il ct Sirovich, ndr) siamo stati chiari sin dall’inizio quadriennio e se sono qua è perché ho voglia di fare bene”. Accedono al main draw, nella spada femminile, sia Rossella Fiamingo che Alberta Santuccio. La prima conclude la fase a gironi con cinque vittorie e una sconfitta, la seconda, dopo aver collezionato tre successi e due ko, si aggiudica l’assalto del tabellone preliminare contro l’egiziana Medany con il punteggio di 11-5. “Tutto a posto, anche se dovevo vincere con la svedese Karlsson – sottolinea la Fiamingo, 27enne catanese dei carabinieri, argento ai Giochi di Rio de Janeiro e iridata a Kazan2014 e Mosca2015 – Negli altri match mi sono piaciuta. All’inizio non ero contenta di fare i gironi, però è stata una buona esperienza, mi è servita per capire cosa fare e dove migliorare. Non mi capitava da Catania2011 e mi sono sentita una bambina, un po’ a disagio: alla fine però ho trovato solo dei lati positivi”. La siciliana, allenata da Giovanni Sperlinga, tornerà in gara domenica per un posto al sole: “Non è come nel tennis, che chi si qualifica ha il braccio ‘caldo’, perché tirerò dopo due giorni di pausa. Avrei  preferito farne uno solo, ora si riparte da zero. Non so cosa attendermi, mi aspetto di tutto. Non so cosa abbiano pensato le mia avversarie nel vedermi nei gironi: se mi soffermassi pure sul pensiero delle mie avversarie non andrei molto lontano”.
“L’anno scorso ho toppato il Mondiale e perso così dei punti di riserva – prosegue la Fiamingo, fidanzata con il nuotatore azzurro Luca Dotto – In media, però, non ho fatto così male. Tokyo2020? Ora penso solo a fare bene in Cina, poi ci saranno le qualifiche: sarà un periodo duro, pensavo ci fosse più tempo e invece siamo già agli sgoccioli”. La schermitrice etnea, abituata a prendere appunti su un taccuino dopo ogni incontro, svela anche di lavorare tantissimo “sull’auto-controllo” e nel portare “sempre qualcosa di nuovo nel mio bagaglio per vincere un assalto. Preferisco la tecnica alla meccanica”. Da una giovane con l’esperienza di una veterana ci si attende ora qualcosa di importante a Wuxi: “Il mio obiettivo è il podio, e quando si arriva lì si ambisce al massimo. Questo Mondiale non lo vincerà la più forte ma chi sarà più serena e sicura delle proprie forze”. Soddisfatta, nonostante lo sforzo supplementare, anche l’altra catanese, Alberta Santuccio, 23enne spadista delle Fiamme Oro che archivia i gironi con un sorriso: “Ho avuto buone sensazioni, ora bisognerà resettare questa giornata e ritornare domenica in pedana più cattiva che mai”. Le due azzurre si  aggiungono a Mara Navarria, numero uno del ranking Fie e attesa all’esordio dall’ungherese Anna Kun, e Giulia Rizzi, che debutterà proprio contro Santuccio nel primo turno del tabellone principale. Per la Fiamingo c’è invece la spagnola Sara Fernandez Calleja. Domani, infine, spazio alle fasi di qualificazione della spada maschile, dove si cimenterà Enrico Garozzo, e del fioretto femminile, che vedrà in azione Chiara Cini.
(ITALPRESS).

ARGENTO SCIABOLATORI, ITALIA CHIUDE CON 8 PODI

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L’Italscherma conclude con otto medaglie i Campionati Europei Novi Sad2018. Nell’ultima giornata di gara sulle pedane serbe, la delegazione azzurra festeggia la medaglia d’argento conquistata dalla Nazionale di sciabola maschile. Si tratta del quarto argento della spedizione italiana a Novi Sad, che si aggiunge alle altre vinte da Daniele Garozzo ed Arianna Errigo nel fioretto, e dagli azzurri di fioretto maschile. Il medagliere azzurro brilla poi dell’oro vinto dal fioretto femminile e dalle tre medaglie di bronzo conquistate dagli spadisti, da Giorgio Avola ed Alice Volpi nel fioretto. L’ultima gioia d’argento per gli azzurri arriva grazie Luca Curatoli, Luigi Samele, Enrico Berrè ed Aldo Montano. il quartetto azzurro esce sconfitto dalla finale contro l’Ungheria del bicampione olimpico Aron Szilagy e dell’iridato 2017 Andras Szatmari, col punteggio di 45-33. Gli azzurri, dopo aver sconfitto ai quarti la Georgia per 45-41, avevano affrontato e superato la Germania in semifinale. Dopo un avvio difficile con i tedeschi capaci di allungare il vantaggio, è stato Enrico Berrè, nell’ottavo parziale ad infliggere un perentorio 12-4 nei confronti del due volte campione europeo Max Hartung, passando dal 28-35 al 40-39 con cui ha ceduto il testimone a Luca Curatoli. Il napoletano, dopo essere passato in vantaggio sino al 43-41, ha subito la rimonta del tedeso Matyas Szabo, sino al 44-44. A piazzare la stoccata decisiva del 45-44 è stato l’azzurro che ha aperto le porte della finalissima e la certezza della medaglia.
Nella seconda gara di giornata, quella di spada femminile, l’Italia migliora l’ottavo posto della scorsa edizione e chiude al quinto posto. Le azzurre escono sconfitte ai quarti di finale per 45-35 nella sfida contro la Francia che ha poi vinto il titolo continentale. Il quartetto composto da Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi ed Alberta Santuccio, aveva esordito superando Israele per 45-29. Nel tabellone dei piazzamenti, le ragazze del CT Sandro Cuomo hanno poi superato la Romania per 41-31 ed infine la Russia.
(ITALPRESS).

È DREAM TEAM FIORETTO, PRIMO ORO PER ITALIA

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L’inno di Mameli risuona, finalmente, al cielo di Novi Sad. La quinta giornata di gare agli Europei di scherma sfata il tabù dell’oro per l’Italia e porta in dote due medaglie. Il titolo continentale, il primo per la spedizione azzurra, arriva grazie alla squadra di fioretto femminile che si ricorda di essere il “Dream Team” e supera in rimonta, al rush finale, la Russia col punteggio di 41-40. La formazione azzurra, composta da Arianna Errigo, reduce dall’argento individuale, Alice Volpi che è stata invece medaglia di bronzo, e da Camilla Mancini e Chiara Cini, dopo aver infatti superato ai quarti l’Ucraina col punteggio di 45-26 e poi, con lo stesso score, anche la Germania in semifinale, si ritrova sulla pedana della finale contro la Russia che ha, fin qui, dominato la kermesse continentale. Dopo un inizio negativo per le azzurre, Camilla Mancini con un parziale di 8-2 contro l’olimpionica Deriglazova riporta l’Italia avanti. Ma la Russia non è doma e rimonta sino al penultimo parziale quando il passivo è di 33-37 per le azzurre. E’ Alice Volpi a caricarsi il peso della responsabilità salendo in pedana per l’ultima frazione. Stoccata dopo stoccata, urlo dopo urlo, la vicecampionessa del Mondo riesce a rimontare sino al 40-40 a 15 secondi dalla fine. Sale la tensione sulle pedane serbe, ma la fiorettista senese mantiene la calma e sull’avanzata della russa Ivanova piazza la stoccata del 41-40 a 3 secondi dal termine, che manda in visibilio la panchina azzurra guidata dal ct Andrea Cipressa. “Questa è la dimostrazione che il Dream Team è vivo, cambiano le attrici ma non il risultato – commenta a caldo Arianna Errigo – Il Dream Team è il fioretto azzurro che sa trovare sempre nuove interpreti e quella di oggi è una vittoria importante perché lo dimostra concretamente. Sono entusiasta perché questa medaglia ha un peso specifico notevole, forse più delle altre che ho finora vinto”. “Che gioia e che soddisfazione – aggiunge Alice Volpi, chiamata al ruolo di ultima frazionista – Non è stato un peso, nè ho sentito la responsabilità. Mi hanno insegnato che in squadra si vince e si perde tutte insieme e, quindi, qualunque fosse stato il risultato finale le avrei avuto al mio fianco. Con questa consapevolezza sono salita in pedana ‘leggera’ e pensando ad una stoccata alla volta. Poi la festa ed adesso è tutto bellissimo”.

La seconda medaglia di giornata arriva grazie agli azzurri di spada maschile. E’ quella di bronzo ma migliora l’opaca prestazione (settimo posto) della scorsa edizione e giunge al termine di una giornata in cui la squadra azzurra ha saputo esprimersi, per larghi tratti, al meglio del proprio potenziale. Marco Fichera, Gabriele Cimini, Enrico Garozzo ed Andrea Santarelli, dopo aver sconfitto la Polonia per 20-18 nel primo match di giornata e dopo aver superato l’Ucraina, ai quarti, per 16-15, al termine di un match vietato ai deboli di cuore, sono stati fermati per 45-40 in semifinale dalla Russia, poi vincitrice del titolo continentale. Nella finalina per il bronzo il riscatto, con la Svizzera battuta 45-29. “Una medaglia importante – dice il più esperto degli azzurri in squadra, Enrico Garozzo – che ci da tranquillità in vista del Mondiale. Al di là della medaglia, è la prestazione corale che ci soddisfa. Una dedica particolare alla piccola Elena, la figlia di Paolo Pizzo nata qualche giorno fa”.
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EUROPEI, ARGENTO FIORETTO UOMINI A SQUADRE

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La quarta giornata di gara ai Campionati Europei Novi Sad2018, che segna l’inizio del programma delle gare a squadre, porta in dote la quinta medaglia per l’Italia. E’ l’argento che arriva dal fioretto maschile dove gli azzurri del CT Andrea Cipressa migliorano il terzo posto dello scorso anno a Tbilisi, ma salgono sul secondo gradino dopo la sconfitta subìta in finale contro la Russia col punteggio di 45-38. L’ultimo assalto della gara vede gli azzurri comandare nella prima parte, prima di subire una lenta rimonta da parte degli avversari che si conclude sul 45-38 finale che porta i russi sul gradino più alto e l’Italia in seconda piazza. Daniele Garozzo e Giorgio Avola, reduci rispettivamente dall’argento e dal bronzo individuale, assieme ad Andrea Cassarà ed Alessio Foconi, dopo aver sconfitto ai quarti la Gran Bretagna per 45-27, erano giunti in finale superando in semifinale la Polonia col punteggio di 45-30.
Nella sciabola femminile, invece, il quartetto azzurro composto da Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Martina Criscio si ferma ai piedi del podio. Le azzurre sono state infatti sconfitte 45-44 dalla Francia nell’assalto valido per il bronzo. La squadra italiana, testa di serie numero 1, dopo il successo per 45-41 ai quarti di finale contro la Polonia, era stata fermata in semifinale dall’Ucraina della plurititolata Olga Kharlan col punteggio di 45-42.
(ITALPRESS).

NIENTE MEDAGLIE AZZURRE AGLI EUROPEI DI NOVI SAD

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Lunedì avaro di medaglie per l’Italscherma ai Campionati Europei Novi Sad2018. La terza giornata di gara che ha segnato la conclusione del progamma individuale, vede i colori azzurri sfiorare il podio nella sciabola maschile con Luca Curatoli. Lo sciabolatore napoletano, già bronzo lo scorso anno a Tbilisi, è stato fermato dalla stoccata del 15-14 ai quarti di finale contro il georgiano Sandro Bazadze, al termine di un assalto dove non sono mancate le polemiche per la condotta arbitrale soprattutto nei momenti clou del match. “La rabbia e l’amarezza non passerà presto – ammette Curatoli – La sconfitta fa parte dello sport ma quando senti di non meritarlo ed anzi vedi che vieni condannato dalla condotta arbitrale, allora brucia ancora di più. Era una medaglia che sentivo al collo e per la quale avevo lavorato tanto ed a lungo. Dovrò sbollire ancora un pò e poi essere bravo a tirare fuori la voglia di rivalsa prima nella gara a squadre di giovedi e poi ai Mondiali di Wuxi”. L’azzurro era giunto tra i primi otto della gara grazie ai successi in fila contro i britannici William Deary (15-10) e con lo stesso punteggio, contro Honeybone. Stop agli ottavi per Gigi Samele. L’azzurro, che aveva vinto il primo match del tabellone ad eliminazione diretta per 15-6 contro il tedesco Szabo, è stato eliminato per mano dell’altro portacolori della Germania, Max Hartung, poi vincitore del titolo continentale, per 15-11, mentre si era fermato nel turno dei 32 Enrico Berrè, eliminato dall’altro inglese Honeybone col punteggio di 15-13. Era stato sconfitto invece nel primo assalto di giornata Aldo Montano che ha subito il 15-11 dal britannico Deary. Nella seconda gara di giornata, quella di spada femminile, si sono infrante nel turno delle 16 le speranze azzurre. Il miglior piazzamento è stato quello di Rossella Fiamingo e Giulia Rizzi, fermatesi alle porte dei quarti di finale. La prima, dopo aver avuto ragione della georgiana Guchmazova per 15-9 ed aver sconfitto 15-14 l’ungherese Emese Szasz, “vendicando” cosi la finale olimpica di Rio2016, ha subìto il 15-12 dalla plurititolata romena Ana Popescu. Giulia Rizzi, invece, dopo la fase a gironi, ha prima eliminato l’ungherese Szabo per 15-11 e poi la spagnola Fernandez Calleja per 15-11. Agli ottavi a fermare la sua corsa è stata però l’ucraina Olena Kryvytska col punteggio di 15-13. Stop nel turno delle 32 per Mara Navarria. La friulana, dopo aver vinto per 15-3 il primo match contro la finlandese Inka Mikkila, è stata sconfitta 15-10 dall’estone Kristina Kuusk. Era uscita di scena nel primo assalto del tabellone ad eliminazione diretta Alberta Santuccio superata 15-10 dall’ungherese Budai.
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EUROPEI, ARGENTO ERRIGO E BRONZO VOLPI

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Arrivano altre due medaglie per l’Italscherma agli Europei di Novi Sad. Il fioretto femminile azzurro porta in dote infatti la medaglia d’argento con Arianna Errigo e quella di bronzo con Alice Volpi. Sale quindi quota quattro il bottino italiano dopo due giornate: le medaglie del fioretto femminile infatti si aggiungono si aggiungono alle altre due conquistate ieri, nel fioretto maschile, da Daniele Garozzo e Giorgio Avola rispettivamente argento e bronzo. Arianna Errigo conquista la medaglia d’argento al termine della finale contro l’olimpionica di Rio2016 e campionessa del Mondo in carica, la russa Inna Deriglazova, che sale sulla vetta del podio grazie al punteggio di 15-9. La russa si è cosi “vendicata” della sconfitta subìta lo scorso anno sulle pedane continentali di Tbilisi ed interrompe la striscia di successi europei azzurri iniziata nel 2013 col dominio prima di Elisa Di Francisca e poi di Arianna Errigo. “Con Inna (Deriglazova, ndr) ci scontriamo da quando eravamo giovani e questo è il suo periodo – dice Arianna Errigo -. Stiamo lavorando per tornare a vincere sin dal Mondiale di Wuxi. Dovrò fare tesoro anche della rabbia e del rammarico che questo argento porta con sé e farne buon uso in vista dei prossimi appuntamenti. E’ stata una stagione lunga e complicata, ma il bello deve ancora venire. La doppia arma? E’ il mio obiettivo e continuo a lavorare per coronare questo sogno”.
Alice Volpi, invece, si conferma sul terzo gradino del podio europeo, così come dodici mesi fa in Georgia. A “dirottare” la fiorettista senese verso la medaglia di bronzo è stata proprio Arianna Errigo che, nel derby di semifinale, si è imposta per 15-9. Le due azzurre si ritrovano così sul podio europeo al termine di una giornata che le aveva visto assolute protagoniste del tabellone. Arianna Errigo, dopo la fase a gironi in cui ha vinto tutti gli assalti, ha superato in sequenza dapprima la tedesca Hampel per 15-3, quindi la russa Zagidullina col netto punteggio di 15-4 e poi ai quarti la tedesca Anne Sauer per 15-11. Alice Volpi, invece, aveva subìto due sconfitte nella fase a gironi che l’avevano costretta ad iniziare sin dal tabellone delle 64 la sua gara ad eliminazione diretta. L’azzurra non si è persa d’animo ed ha avuto ragione della britannica Fihosy per 15-5, poi della francese Anita Blaze per 15-9 e, nel turno delle 16, della polacca Walczyk per 15-10. Nel turno dei quarti di finale ha poi avuto nettamente la meglio, per 15-4, sull’ungherese Fanny Kreiss. Si è fermata agli ottavi invece Chiara Cini. La toscana, al suo esordio continentale, è uscita sconfitta 15-5 dal match contro la russa Martyanova. Stop nel turno delle 32 invece per Camilla Mancini, “condannata” dalla stoccata del 15-14 subìta contro l’ucraina Senyuta.
Nella gara di spada maschile,  è stato Gabriele Cimini il migliore degli azzurri. Il pisano, al suo esordio in una competizione continentale, si ferma ai piedi del podio perché sconfitto 15-6 dal francese e campione europeo uscente, Yannick Borel. L’azzurro, dopo aver vinto tutti i match del proprio girone, aveva sconfitto lo svizzero Bayard per 15-10, poi l’azero Aliyev e quindi il britannico Nichols col punteggio di 15-9.
Sono stati eliminati invece agli ottavi sia Andrea Santarelli che Marco Fichera. Il primo, dopo aver sconfitto in sequenza il danese Von der Osten per 15-8 e poi il ceco Jurka, ha subìto la stoccata del 15-14 dal francese Borel che ha cosi interrotto la rimonta dell’azzurro capace di agguntare il punteggio dopo essere stato in svantaggio anche per 7-1. Marco Fichera, invece, ha dapprima sconfitto 15-5 l’israeliano Freilich, poi ha avuto la meglio sull’ucraino Reizlin per 15-7, prima di essere sconfitto al minuto supplementare col punteggio di 3-2 dall’altro ucraino Bogdan Nikishin. Era uscito di scena nel turno dei 64 Enrico Garozzo. L’azzurro, dopo la fase a gironi, è stato superato dal ceco Jakob Jurka per 15-14.
(ITALPRESS).

EUROPEI, ARGENTO GAROZZO E BRONZO AVOLA

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Si è alzato il sipario a Novi Sad sui Campionati Europei 2018 e l’Italia festeggia già le prime due medaglie. Arrivano dal fioretto maschile dove Daniele Garozzo e Giorgio Avola, così come lo scorso anno, si ritrovano sul podio continentale. A differenza di dodici mesi fa a Tbilisi, sulle pedane serbe Daniele Garozzo scala di un gradino, scendendo dal primo al secondo, conquistando l’argento dopo la rimonta subìta in finale e conclusa con la stoccata del 15-14 da parte del russo Alexey Cheremisinov. Lo stesso russo che, in semifinale, ferma l’altro azzurro Giorgio Avola sul 15-12 e lo “dirotta” al terzo bronzo europeo di fila dopo quelli conquistati a Torun2016 e Tbilisi2017. Rimane un pizzico d’amarezza in casa Italia per il risultato finale e per il “bis” mancato da parte di Daniele Garozzo. L’olimpionico di Rio2016, era arrivato in finale, grazie al successo contro il ceco Alexander Choupenitch in semifinale, col punteggio di 15-11. L’azzurro, dopo la fase a gironi in cui aveva vinto tutti gli assalti, aveva iniziato il tabellone ad eliminazione diretta, superando dapprima lo svedese Ahlstedt per 15-3, poi avendo ragione dell’ungherese Meszaros per 15-7 e quindi vincendo per 15-8 il match contro l’italo-turco Martino Minuto. Ai quarti di finale si era poi aggiudicato il match contro il russo Zherebchenko, anche in questo caso, col punteggio di 15-8. Giorgio Avola sale invece sul terzo gradino del podio al termine di un match, contro il neo campione continentale Cheremisinov, in cui l’azzurro aveva recuperato anche un passivo di sei stoccate, portandosi finanche sul 13-13 che però si è trasformato in un 14-12 dopo una ricostruzione arbitrale al video arbitraggio apparsa discutibile. Il siciliano si era garantito un posto sul podio dopo che, ai quarti, aveva messo a segno la stoccata del 15-14 contro il francese Pauty. La giornata di Avola era iniziata con una fase a gironi non eccellente, a cui però aveva fatto seguito uno scatto d’orgoglio che lo aveva portato ad aver ragione dapprima del polacco Rzadkowski col punteggio di 15-5, poi dello spagnolo Llavador per 15-13 e quindi del britannico Richard Kruse col netto score di 15-2. Si ferma invece ai piedi del podio Andrea Cassarà. Dopo aver vinto tutti gli assalti nel girone, l’azzurro nel turno dei 32 aveva sconfitto il croato Files per 15-12, proseguendo poi con la vittoria per 15-13 sul francese Enzo Lefort. Era uscito di scena agli ottavi invece Alessio Foconi. Il fiorettista umbro, dopo aver avuto la meglio sullo svedese Dahlin per 15-4 e poi a seguire sul bronzo olimpico, il russo Timur Safin per 15-11, è stato sconfitto 15-12 dal francese Maxime Pauty.
Italia lontana dal podio nella seconda gara di giornata, quella di sciabola femminile. Le migliori delle azzurre sono Irene Vecchi e Martina Criscio, che escono sconfitte entrambe nel tabellone degli ottavi di finale. La prima, dopo la fase a gironi, ha affrontato e vinto dapprima l’assalto contro la bulgara Efimova 15-4 e poi ha sconfitto l’olimpionica di Rio2016, la russa Yana Egorian, per 15-14. Nel tabellone delle 16 è stata però sconfitta per 15-7 dall’ucraina Alina Komaschuk. Martina Criscio, invece, dopo aver battuto la tedesca Lisa Gette per 15-11 ed aver avuto ragione, con lo stesso punteggio, della francese Manon Brunet, è stata superata 15-12 dalla spagnola Araceli Navarro nel match valido per approdare ia quarti di finale. Stop invece nel turno delle 32 per Rossella Gregorio e Loreta Gulotta. La salernitana, numero 1 del tabellone dopo la fase a gironi, è stata sconfitta dalla quotata russa Sofya Velikaya, poi vincitrice del titolo continentale, per 15-11, mentre Loreta Gulotta è uscita sconfitta per 15-13 dal match contro la francese Queroli.
(ITALPRESS).

PRIMI AZZURRI IN VIAGGIO VERSO EUROPEI NOVI SAD

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E’ in partenza oggi alla volta di Novi Sad la prima parte della delegazione azzurra che dal 16 al 21 giugno, sarà protagonista degli Europei, penultima tappa del percorso stagionale che si concluderà con i Mondiali in Cina a luglio.
La corsa ai titoli europei, che vede in palio un punteggio maggiorato e valido per la classifica di Coppa del Mondo, ha, come sempre, una formula diversa rispetto ai soliti appuntamenti internazionali stagionali. Tutti gli atleti, infatti, senza alcun eccezione per ranking, inizieranno la gara affrontando la fase a gironi. In virtù dei risultati conseguiti nei rispettivi raggruppamenti, saranno inseriti nel tabellone ad eliminazione diretta che, assalto dopo assalto, porterà alla definizione dei neo campioni europei di ogni singola specialità.
I primi a partire alla volta di Novi Sad sono oggi i componenti della squadra di fioretto maschile, tra cui il campione europeo uscente Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Andrea Cassarà ed Alessio Foconi, e le quattro portacolori azzurre di sciabola femminile, Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Martina Criscio. Assieme a loro in volo anche gli staff tecnici, il comparto medico e fisioterapico ed i tecnici delle armi.
Domani sarà la giornata del primo contatto con la struttura sportiva serba, oltre che per il controllo delle armi. Da sabato il via alle gare con fiorettisti e sciabolatrici che saranno i primi a dover salire sulle pedane di Novi Sad per conquistare le medaglie continentali. Domenica saranno invece assegnati i titoli continentali di fioretto femminile e spada maschile, mentre lunedi 18 si conosceranno i campioni europei di sciabola maschile e spada femminile. Da martedi 19 a giovedi 21 giugno, invece, si svolgeranno le gare a squadre.
(ITALPRESS).

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