La quinta giornata di gara ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Verona2018 non regala medaglie all’Italia. Nella gara di sciabola maschile Cadetti ed in quella di sciabola femminile under17 infatti l’Italia rimane fuori dal podio. Tra le azzurre, la migliore è stata Benedetta Taricco che si ferma ai piedi del podio. A fermare la sua avanzata col punteggio di 15-11, ai quarti di finale, è stata l’ungherese Lisa Pusztai, poi medaglia d’oro alla fine della giornata.
Stop nel turno delle 32 invece per Alessia Di Carlo, sconfitta dalla russa Drozd per 15-11, mentre Vally Giovannelli, nel tabellone delle 64 era stata eliminata, anche lei, dall’ungherese Pusztai col punteggio di 15-8.
Nella gara maschile, Michele Gallo avanza sino al turno dei 16 dove esce sconfitto per 15-14 contro lo statunintense Robert Vidovszksy, poi medaglia d’argento iridata.
L’azzurro, nel turno precedente aveva vinto il derby contro Lorenzo Ottaviani col punteggio di 15-8. Stop nel turno dei 64 per il napoletano Giorgio Marciano, sconfitto 15-5 dal cinese Zhou.
Domani si conclude il programma di sciabola con le gare a squadre maschili e femminili riservate agli under20.
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MONDIALI CADETTI/GIOVANI, 5^ GIORNATA SENZA MEDAGLIE
MONDIALI CADETTI/GIOVANI, NERI E LUCARINI BRONZO
Ancora due medaglie per l’Italia. La quarta giornata di gara ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Verona2018 che segna l’inizio del programma riservato alla sciabola, vede salire sul podio Lucia Lucarini e Matteo Neri. I due azzurri conquistano entrambi la medaglia di bronzo al termine delle rispettive prove, portando quindi a quota 8 il computo del bottino azzurro sulle pedane scaligere. Nella gara femminile, Lucia Lucarini conquista un terzo posto che vale tanto alla luce della polmonite che l’ha tenuta lontana dalle pedane nei primi mesi del 2018, pregiudicandole buona parte della fase clou della stagione. A fermare l’azzurra sulle pedane di casa è stata solo la russa Olga Nikitina, poi vincitrice del titolo, che si è imposta in semifinale sull’atleta umbra delle Fiamme Rosse col punteggio di 15-7. Nel suo percorso di gara Lucia Lucarini, aveva iniziato, dopo la fase a gironi, nel turno delle 64 superando la venezuelana Paredes Torres per 15-8, continuando poi con i successi contro la giapponese Risa Takashima per 15-7 e contro la francese Sarah Noutcha per 15-12. Si è fermata invece nel turno delle 16 Giulia Arpino. Per la romana la sconfitta è giunta, anche per lei, per mano della russa Olga Nikitina col punteggio di 15-6. Stop invece nel turno delle 32 per Beatrice Dalla Vecchia, eliminata dalla tedesca Funke per 15-11, mentre Claudia Rotili era uscita di scena nel primo turno del tabellone ad eliminazione diretta, perché superata dalla honkonghese Chee Ho Ma per 15-13. Nella sciabola maschile, invece, a rappresentare l’Italia sul terzo gradino del podio è stato Matteo Neri. Il carabiniere bolognese scende dalla pedane della semifinale con tanto amaro in bocca per la, contestata, stoccata del 15-14 che ha permesso al francese Sebastien Patrice di superare l’azzurro approdando alla finalissima, poi vinta dal russo Lokhanov. L’azzurro aveva sconfitto sconfitto nell’ordine il portoricano Hudson Santana per 15-8, l’ungherese Krisztian Rabb per 15-7 e, con lo stesso punteggio, il britannico George Suddars. Ai quarti aveva avuto ragione del sudcoreano Park. Giacomo Mignuzzi, invece, testa di serie numero 1 del tabellone dopo la fase a gironi, dopo aver eliminato dapprima il kazako Nazarbay Sattarkhan per 15-12 e poi lo statunitense Kamar Skeete per 15-14, è stato sconfitto dal tedesco Bonah col punteggio di 15-7. E’ uscito di scena nel turno dei 32 invece Raffaele Minischetti, sconfitto 15-6 dal leader di Coppa del Mondo under20, il russo Konstantin Lokhanov, mentre Alberto Arpino è stato eliminato nel tabellone dei 64 dall’egiziano Mazen Elaraby con il punteggio di 15-13. Domani si svolgeranno le gare di sciabola femminile under17 e sciabola maschile under17, mentre il programma di sciabola si concluderà venerdi con le gare a squadre riservate agli under20.
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MONDIALI CADETTI/GIOVANI. ORO SPADA DONNE, BRONZO SPADISTI
L’Italia sale a quota sei nel medagliere dei Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Verona2018. La terza giornata di gare, che segna la conclusione del programma di spada, regala all’Italia la medaglia d’oro nella prova a squadre di spada femminile Giovani e quella di bronzo nella gara maschile. Sul gradino più alto del podio iridato salgono Federica Isola, Eleonora De Marchi, Beatrice Cagnin ed Alessandra Bozza. Le azzurre, già campionesse europee a Sochi ad inizio marzo, superano in finale la Romania col punteggio di 45-31, dopo che in semifinale avevano avuto nettamente ragione della Russia per 45-25. Il cammino dell’Italia era iniziato in salita. Dapprima nel turno dei 32, nonostante fossero numero 1 del tabellone, ad incrociare le lame azzurre erano state le portacolori della Cina, sconfitte 44-39. Nell’assalto degli ottavi di finale l’Italia soffre contro il Canada e solo la stoccata decisiva, del 39-38 giunta al minuto supplementare apre le porte dei quarti di finale e da la carica giusta a De Marchi e compagne che, ai quarti fermano la Svizzera per 45-42. Per le azzurre, che si aggiudicano anche la Coppa del Mondo di specialità, il successo riscatta anche l’opaca prova individuale.
La seconda medaglia di giornata arriva dalla Nazionale di spada maschile Giovani che conquista il bronzo. Il quartetto azzurro composto da Valerio Cuomo, Gianpaolo Buzzacchino, Giacomo Paolini e da Davide Di Veroli che affianca al bronzo a squadre l’argento individuale tra gli under20 ed il titolo iridato tra gli under17.
La squadra azzurra ha esordito nel turno dei 32 contro l’Olanda, superando gli olandesi per 45-28. Poi sono giunte le vittorie contro il Brasile per 45-34 ed ai quarti contro il Giappone col punteggio di 45-36. La semifinale contro la Francia, dopo una prima parte con gli azzurri in vantaggio, vede i transalpini rimontare e vincere per 45-41. Gli azzurri non si sono lasciati scoraggiare, tornando in pedana per il bronzo superando la squadra d’Israele col punteggio di 45-30 che vale il terzo posto sul podio. Domani si apre il programma della sciabola con le prove individuali Giovani di sciabola maschile e sciabola femminile.
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MONDIALI CADETTI/GIOVANI. TRIPLETTA AZZURRA NELLA SPADA U17
La seconda giornata di gare al Cattolica Center di Verona per i Campionati del Mondo Cadetti e Giovani 2018 si tinge d’azzurro. L’Italia monopolizza il podio nella gara di spada maschile Cadetti con Davide Di Veroli, Filippo Armaleo e Simone Greco che siglano una straordinaria tripletta azzurra, che onora nel migliore dei modi la giornata caratterizzata dalla cerimonia inaugurale dedicata all’Italian Style, tra musica, auto, arte e scherma. Sotto gli occhi del Presidente della Federazione Internazionale, Alisher Usmanov, Davide Di Veroli sale sul gradino più alto del podio al termine del derby azzurro di finale contro Filippo Armaleo conclusosi col punteggio di 13-9 in favore dell’atleta romano che, ieri, nella prima giornata, aveva vinto l’argento nella gara di spada maschile tra gli under20. Il campione del Mondo under17, che conferma il titolo conquistato l’anno scorso a Plovdiv, aveva iniziato la giornata sconfiggendo nel primo turno del tabellone ad eliminazione diretta il portacolori di Singapore, Chai per 15-3, poi l’egiziano Ramadan per 15-7 e, agli ottavi, l’ungherese Nagy per 13-6. Ai quarti l’azzurro della Giulio Verne di Roma ha poi sconfitto 7-6 il portacolori del Kirgizystan, Khasan Boudunov, prima della semifinale contro l’unico “straniero” del podio finale, il giapponese Selya Asami, sconfitto dal classe 2001 della Capitale con un perentorio 15-7, figlio di un parziale di 14-2 piazzato in rimonta da Di Veroli dall’inizio della seconda manche quando il punteggio era di 5-1 in favore dell’asiatico.
“Sono felice, davvero! – ha commentato a caldo Davide Di Veroli -. La sconfitta di ieri nella gara under20 brucia ancora e sarà difficile da mandar giù, ma oggi salire sul gradino più alto del podio e farlo avendo accanto Filippo (Armaleo, ndr) e Simone (Greco, ndr) rende tutto ancora più bello. Dedico questa vittoria alla mia famiglia ed ai miei maestri. Io sono quello che vado pedana – ammette – ma senza di loro e senza i tanti che lavorano con me e per me tutto sarebbe impossibile”.
Nell’altra semifinale si era vissuto il derby azzurro tra Filippo Armaleo e Simone Greco, vinto dal primo col punteggio di 13-6, che aveva aperto le porte della finale al genovese, “dirottando” sul bronzo il romagnolo di Lugo.
Filippo Armaleo, genovese della Cesare Pompilio, dopo un inizio in salita nella fase a gironi, aveva sconfitto nel turno dei 128 l’estone Kiiroja per 11-8, proseguendo poi con le vittorie per 15-6 contro il danese Jensen, poi il romeno Popa per 15-10 ed infine il quotato Veltrup per 15-6. Ai quarti aveva poi avuto ragone dell’austriaco Alexander Biro per 13-12 piazzando la stoccata decisiva nel minuto supplementare, respingendo il tentativo di rimonta dell’avversario.
Simone Greco, dal canto suo, ai quarti aveva avuto la meglio sul russo Artur Tolasv per 15-10. In precedenza aveva avuto ragione dapprima del polacco Noganowicz per 15-8, poi de giapponese Matsumoto per 15-10 ed ancora del cinese Li Zhiwei per 15-9.
“Ammetto che brucia un pò la sconfitta in finale – dice Filippo Armaleo – ma quant’è bello salire sul podio tutto italiano! Un pensiero va al mio primo maestro Ezio Zanobini, che ci ha lasciato da qualche mese, ed a tutti coloro che mi stanno accanto. Questa medaglia è per loro”. Dediche allo staff tecnico ed alla famiglia anche per Simone Greco. “Questa medaglia di bronzo è davvero una grande emozione. Poi ritrovare Filippo e Davide è stato bello ed è una emozione che non dimenticherò mai!”. Tanto rammarico invece nella spada femminile under17 dove le speranze azzurre si infrangono alle porte dei quarti di finale. Stop infatti nel turno delle 16 per Alessia Pizzini, sconfitta per 11-4 dalla rappresentante di Hong Kong, Kaylin Sin Yan Hsien, mentre Sara Maria Kowalczyk ha subìto la stoccata del 15-13 dalla statunitense Emily Vermeule. Era uscita di scena invece Marta Lombardi, superata dalla russa Bavuge Khabimana col punteggio di 15-10 nel match valido per approdare al tabellone dei 32. Quella di questo lunedi è stata anche la giornata della cerimonia di inaugurazione: un’emozionante momento di spettacolo, con il coro degli “amici del Regio di Parma” che hanno intonato arie dell’Aida e della Traviata, corredate dalle immagini della Fondazione Arena di Verona e con la sfilata delle bandiere dei 112 Paesi in gara sulle pedane scaligere.
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DI VEROLI ARGENTO SPADA AI MONDIALI GIOVANI
Prima giornata e prima medaglia per l’Italia ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Verona2018. L’Italia festeggia l’argento conquistato da Davide Di Veroli al termine della gara di spada maschile Giovani.
L’atleta romano classe 1991 si laurea vicecampione del Mondo under20 grazie ad una prestazione eccellente che lo ha visto giungere in finale al cospetto del francese Luidgi Midelton. Dopo un assalto con il punteggio sull’altalena, i due sono giunti al minuto supplementare sul 13-13. Dopo pochi secondi, l’azzurro prova a sorprendere in fleche l’avversario che è bravo però ad eludere l’attacco ed a piazzare la stoccata del 14-13 che vale il titolo di Campione del Mondo under20. Davide Di Veroli, che sarà ancora in pedana nella giornata di oggi tra gli under17, dopo la fase a gironi, ha iniziato superando il primo match contro il paraguaiano Jose Casco per 15-10, proseguendo poi con la vittoria contro il portacolori di Hong Kong, Chien, per 15-11.
Nel turno dei 32 ha poi sconfitto l’olandese Ruben Derksen per 15-9, poi lo statunitense Alan Temiryaev col punteggio di 15-10 e quindi ai quarti il russo Ivan Limarev con l’identico punteggio.
Il capolavoro dello spadista della Giulio Verne Roma è giunto poi in semifinale dove, contro l’ungherese Mate Tamas Koch, ha gestito nel migliore dei modi l’assalto concludendo per 15-5.
“Sono soddisfatto – dichiara l’azzurro – anche se all’ultima stoccata mi sono forse fatto prendere troppo dalla fretta, ma questa è solo la prima tappa di una lunga camminata. Ora c’è da lavorare per limare i dettagli che sono mancati oggi e provare a fare meglio”. Stop nel turno dei 16 per Valerio Cuomo. A fermare la sua corsa alle porte dei quarti è stato il russo Ivan Limarev che ha piazzato la stoccata del 15-14. Nel turno dei 32 invece erano usciti di scena Gianpaolo Buzzacchino, sconfitto 15-12 dal francese Nguefack poi medaglia di bronzo, e Giacomo Paolini, eliminato per mano del ceco Jurka col punteggio di 15-11. Nella gara femminile, la migliore delle azzurre è stata Federica Isola che ha concluso nel tabellone dei 16. A fermare l’italiana è stata, con il punteggio di Bianca Benea per 15-13. Erano state invece eliminate nel tabellone delle 32 sia Alessandra Bozza, sconfitta 15-13 dalla israeliana Hecht, che Beatrice Cagnin, superata 14-8 dall’ungheres Nagy poi medaglia di bronzo.
Per le azzurre, ciascuna delle quali ha più di un motivo per rammaricarsi, l’occasione del riscatto arriverà martedi con la gara a squadre. Oggi le pedane del Cattolica Center accoglieranno invece le gare di spada femminile e spada maschile Cadetti.
Protagonisti in pedana per l’Italia saranno i tre azzurri Filippo Armaleo, Simone Greco e ancora Davide Di Veroli, e le tre spadiste Sara Maria Kowalczyk, reduce dal bronzo europeo, Marta Lombardi ed Alessia Pizzini.
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AZZURRI AI PIEDI DEL PODIO IN GP SCIABOLA A SEUL
Podio maledetto per il colori azzurri al Grand Prix Fie di sciabola maschile e femminile svoltosi a Seul. Sia nella gara maschile che femminile, l’Italia è rimasta ai piedi del podio. Fra gli uomini sono stati Luca Curatoli, Aldo Montano e Luigi Samele ad uscire sconfitti ai quarti di finale, mentre fra le donne a sfiorare l’accesso in semifinale è stata invece Rossella Gregorio.
L’Italia comunque ben figura nella gara maschile vinta dal bicampione olimpico ungherese Aron Szilagyi, portando ben tre atleti nei primi otto della classifica. L’amaro in bocca è tutto per Luca Curatoli, sconfitto 15-9 dal russo Kamil Ibragimov, Aldo Montano, eliminato dallo statunintese Eli Dershiwtz col punteggio di 15-12, e Luigi Samele superato 15-9 dal padrone di casa, il sudcoreano Kim Junghwan. Erano usciti di scena invece nel turno dei 16 Enrico Berre e Stefano Scepi, entrambi per mano di compagni di Nazionale. Il primo infatti è stato superato 15-7 da Luca Curatoli, mentre Scepi, che nel turno precedente aveva sconfitto il più quotato dei sudcoreani, Bongil Gu, è stato fermato da Luigi Samele per 15-8. Dario Cavaliere invece era stato eliminato nel turno dei 32 per 15-7 dallo statunitense Eli Dershwitz, mentre il primo turno di giornata aveva visto la sconfitta di Luigi Miracco per 15-8 nel derby contro Enrico Berrè, di Riccardo Nuccio, superato 15-13 dal tedeso Hartung, di Francesco Bonsanto fermato sul 15-5 dal cinese Xu e di Alberto Pellegrini che ha subito la stoccata del 15-13 dal francese Lambert.
Nella gara femmnile, invece, Rossella Gregorio chiude al quinto posto. L’azzurra esce con tanto rammarico ai quarti di finale, dopo aver subìto la stoccata del 15-14 dalla tedesca Limbach. Si era fermata invece nel turno degli ottavi di finale perché sconfitta 15-13 dalla romena Pascu, Martina Criscio che, in precedenza, aveva avuto ragione nel derby italiano di Rebecca Gargano col punteggio di 15-10. Stop nel turno delle 32 anche per Camilla Fondi, perché sconfitta per 15-5 dalla statunitense Wozniak. Erano state invece eliminate dopo il primo assalto di giornata Irene Vecchi, sconfitta 15-12 dalla biolimpionica statunitense Mariel Zagunis al rientro in pedana dopo la maternità, Arianna Errigo, superata 15-10 dall’ungherese Anna Marton, Loreta Gulotta, che ha subìto la stoccata del 15-14 dalla cinese Shao, Michela Battiston che ha perso per 15-12 il match contro la greca Georgiadou per 15-12, e Chiara Mormile che è stata fermata sul 15-12 dall’ucraina Olga Kharlan poi vincitrice finale della gara.
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