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Fine settimana a Padova con il Trofeo Luxardo di sciabola

PADOVA (ITALPRESS) – La grande storia di una gara giunta alla 65^ edizione e l’attualità della qualifica olimpica ai Giochi di Parigi 2024 che vive la sua fase decisiva. Sarà tutto questo, e molto altro ancora, il Trofeo Luxardo di Padova 2024, un’autentica “classica” del circuito di Coppa del Mondo di sciabola maschile in programma da venerdì 1 a domenica 3 marzo alla Kioene Arena. La sinergia con la Guardia di Finanza sarà uno degli elementi che arricchirà ancor di più, di prestigio e di spettacolo, l’edizione 2024. “Il Trofeo Luxardo è un punto di riferimento per la storia della scherma italiana e mondiale. Una gara speciale, con un fascino unico, e quest’anno avrà ancor più importanza perchè siamo al rush finale della Qualifica Olimpica – ha detto il presidente Fis Paolo Azzi in occasione della presentazione a Padova -. Un grazie al Comitato organizzatore, guidato da Franco Luxardo, che con impegno, passione ed esperienza porta avanti un evento che dà lustro a tutto il nostro movimento. Bello che la 65^ edizione viva questa sinergia con la Guardia di Finanza e spero che, come da tradizione, il pubblico di Padova possa supportare al massimo i nostri atleti sia nella prova individuale di sabato che in quella a squadre di domenica, che sarà importantissima in chiave Parigi 2024”. Sono 20 gli atleti azzurri del ct Nicola Zanotti iscritti nella prova individuale. Già ammessi al tabellone principale di sabato, per diritto di ranking, i “top 16” Michele Gallo, vincitore lo scorso anno a Padova, e Luigi Samele. Venerdì, sin dalla fase a gironi, saliranno in pedana Alberto Arpino, Enrico Berrè, Francesco Bonsanto, Dario Cavaliere, Luca Curatoli, Francesco D’Armiento, Leonardo Dreossi, Daniele Franciosa, Giorgio Marciano, Marco Mastrullo, Giacomo Mignuzzi, Emanuele Nardella, Riccardo Nuccio, Lorenzo Ottaviani, Mattia Rea, Giovanni Repetti, Leonardo Tocci e Pietro Torre. Ma ci sarà la possibilità anche di vedere sulle pedane del Trofeo Luxardo anche altri azzurri per completare i gironi. Domenica andrà in scena la competizione a squadre in cui il quartetto italiano sarà composto da Luca Curatoli, Michele Gallo, Luigi Samele e Pietro Torre. La spedizione azzurra sarà guidata dai maestri dello staff tecnico Leonardo Caserta, Alessandro Di Agostino e Lucio Landi, a supporto degli azzurri anche il fisioterapista Matteo Scodro.
– Foto Ufficio Stampa Federscherma –
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Oro e argento Italia nel fioretto a squadre in Coppa del Mondo

IL CAIRO (EGITTO) (ITALPRESS) – L’Italia del fioretto non finisce mai: dopo il doppio trionfo (con Tommaso Marini e Martina Favaretto) nelle prove individuali di ieri, nella tappa di Coppa del Mondo del Cairo arrivano oggi, nelle due prove a squadre, la medaglia d’oro del team maschile e l’argento del quartetto femminile. Nella competizione degli uomini Tommaso Marini, Daniele Garozzo, Filippo Macchi e Alessio Foconi volano sul gradino più alto del podio dominando in finale il Giappone, mentre tra le donne la formazione composta da Arianna Errigo, Martina Favaretto, Alice Volpi e Francesca Palumbo chiude al secondo posto fermata soltanto dagli Stati Uniti. Entrambe le squadre del CT Stefano Cerioni, seppur già aritmeticamente qualificate ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, hanno confermato sulle pedane egiziane non soltanto la propria indiscussa forza, ma anche le straordinarie motivazioni che le accompagnano verso la kermesse a Cinque Cerchi.
Strepitosa la prestazione offerta dal team azzurro del fioretto maschile, entrato in gara negli ottavi con il successo sull’Austria per 45-22. Nei quarti di finale Tommaso Marini, Daniele Garozzo, Filippo Macchi e Alessio Foconi hanno avuto la meglio sulla Polonia 45-32. In semifinale la formazione italiana, a partire dalla quarta frazione, ha preso il largo sugli Stati Uniti conquistando d’autorità, con un netto 45-31, il match che ha è valso il pass per la finalissima contro il Giappone. E anche contro i nipponici i fiorettisti azzurri guidati da Cerioni (con i maestri Fabio Galli e Filippo Romagnoli) hanno dettato legge, prendendo il comando dell’assalto fin dalla prima frazione ed esultando per il verdetto di 45-30.
E’ d’argento invece l’Italia del fioretto femminile, che continua la sua striscia di podi offrendo un’altra prestazione di qualità e continuità. La formazione composta da Arianna Errigo, Martina Favaretto, Alice Volpi e Francesca Palumbo ha iniziato la prova con una vittoria negli ottavi di finale contro Singapore con il punteggio di 45-21. Nei quarti l’Italia ha avuto la meglio sulla Corea in un match dominato e senza storia, conclusosi con il punteggio di 45-13. In semifinale, ancora in un assalto vissuto sempre in vantaggio, le azzurre hanno superato il Giappone con il risultato di 45-36 arrivando così all’ultimo atto. Lo stop per le ragazze del ct Cerioni (affiancato in panchina dal maestro Eugenio Migliore) è arrivato soltanto contro gli Stati Uniti, che hanno vinto la finale per 45-33. Oro e argento dunque per il fioretto azzurro, e prossimo appuntamento a Washington.
– foto ufficio stampa Federscherma –
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Gli azzurrini U17 della sciabola sono campioni d’Europa

NAPOLI (ITALPRESS) – L’oro della squadra di sciabola maschile e il bronzo del team dei fiorettisti segnano una chiusura trionfale per l’Italia della prima parte degli Europei giovanili Napoli 2024, la metà dedicata agli Under 17. Nella categoria Cadetti, infatti, la delegazione azzurrina stravince il medagliere per Nazioni con ben 11 medaglie conquistate, di cui 5 d’oro, 3 d’argento e 3 di bronzo. Un bottino ricchissimo, che esprime al meglio la grande prova offerta dagli atleti italiani in tutte le specialità, con la sciabola sugli scudi avendo portato a casa tutti e quattro i titoli in palio.
Nella domenica del PalaVesuvio, impreziosita dalla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, l’Italia degli sciabolatori Under 17 si è laureata campione d’Europa dopo una prestazione eccezionale. Oro al collo per i fratelli Leonardo Reale (già vincitore dell’individuale, e premiato anche come primo classificato nel Circuito Europeo Cadetti di questa stagione) e Valerio Reale, Massimo Sibillo e Christian Murtas. Gli azzurrini hanno cominciato la propria cavalcata battendo negli ottavi di finale la Polonia per 45-22. Con la stessa autorità, i ragazzi guidati in panchina dai maestri Fabio Di Lauro e Ilaria Bianco, dello staff tecnico del ct Nicola Zanotti, hanno sconfitto nei quarti la Spagna 45-31. Emozionante, palpitante e durissima la semifinale contro l’Ungheria, che l’Italia è riuscita a conquistare con il punteggio di 45-43, guadagnandosi così il pass per l’ultimo atto. La finale con la Bulgaria ha messo il punto esclamativo sulla giornata speciale della sciabola italiana: 45-36 il punteggio con cui, trascinati dal gran tifo di un numeroso pubblico, gli azzurrini sono riusciti a conquistare la medaglia più preziosa. Abbracci ed emozioni per i fratelli Reale, Murtas e Sibillo, quest’ultimo da “padrone di casa” e festeggiato anche dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Il ministro Abodi si è complimentato anche con il quartetto italiano del fioretto maschile, che ha portato a casa un bronzo di valore firmato da Mattia Conticini, Emanuele Iaquinta, Marco Panazzolo ed Elia Pasin. I fiorettisti italiani hanno debuttato nel tabellone degli ottavi con un 45-26 sulla Spagna. Il quartetto guidato a fondo pedana dai maestri Fabrizio Villa e Francesca Bortolozzi (con loro anche Stefano Barrera), dello staff del ct Stefano Cerioni, ha poi superato nei quarti di finale la Germania 45-31, entrando tra le “top 4”. In semifinale è stata sfida batticuore con Israele (poi laureatasi campione d’Europa), vissuta sul filo dell’equilibrio, e in cui gli azzurrini hanno ceduto soltanto all’ultima stoccata, con il punteggio di 45-44, ko che li ha dirottati alla finale per il terzo posto, contro l’Ungheria. Decisi a mettersi al collo la medaglia, i fiorettisti italiani hanno comandato il match dall’alba al tramonto, vincendo per 45-32 e conquistando così un meritatissimo podio.
All’Italia del fioretto maschile anche la gioia di ricevere il premio come miglior squadra del Circuito Europeo Under 17 stagionale.
Stop ai quarti di finale per l’Italia della spada femminile. Mariachiara Testa, Mariacarolina Chiarolanza, Silvia Liberati e Ludovica Costantini agli ottavi di finale hanno sconfitto la Svezia per 45-39. Sfortunato per le azzurrine il match dei quarti di finale in cui sono state superate 41-36 dalla Polonia. Le ragazze condotte dai maestri Paolo Zanobini e Dago Tassinari, dello staff del ct Dario Chiadò, nel tabellone dei piazzamenti hanno prima perso 44-35 con la Spagna e poi superato per 45-38 la Germania, chiudendo così al settimo posto. Piena soddisfazione per il gran bottino degli Under 17 azzurri è stata espressa tanto dal Presidente federale Paolo Azzi quanto dal capo delegazione Guido Di Guida. Da domani inizia la seconda parte dell’Europeo giovanile Napoli 2024: sulle pedane del PalaVesuvio saliranno gli Under 20. Nel lunedì partenopeo si disputeranno le prime tre gare individuali della categoria Giovani: protagoniste la spada maschile (per l’Italia ci saranno Matteo Galassi, Nicolò Del Contrasto, Fabio Mastromarino e Jacopo Rizzi), il fioretto femminile (con Irene Bertini, Greta Collini, Matilde Molinari e Vittoria Pinna) e la sciabola femminile (impegnate Alessandra Nicolai, Maria Clementina Polli, Manuela Spica e Mariella Viale).
– foto ufficio stampa Federscherma –
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Europei giovanili, ancora un oro e un argento per l’Italia

NAPOLI (ITALPRESS) – Italia d’oro e d’argento nella terza giornata degli Europei giovanili di Napoli 2024: nelle prime gare a squadre Under 17 arriva il trionfo della sciabola femminile e il secondo posto delle fiorettiste fanno volare la delegazione azzurrina a quota 9 medaglie, consolidandosi sempre in testa al Medagliere per Nazioni. Podio sfiorato invece dalla formazione di spada maschile che ha chiuso sesta.
Nella sciabola Italia sul tetto d’Europa con Vittoria Mocci, Francesca Romana Lentini, Benedetta Stangoni e Diletta Fusetti, protagoniste di una prestazione strepitosa. Le azzurrine hanno debuttato nel tabellone degli ottavi superando con una prova d’autorità la Polonia, con il punteggio di 45-37. Nei quarti la sfida con la Romania, combattutissima dal principio all’epilogo, in cui le sciabolatrici guidate a fondo pedana dai maestri Ilaria Bianco e Fabio Di Lauro, dello staff tecnico del ct Nicola Zanotti, sono riuscite a condurre sempre l’assalto e a esultare per il risultato di 45-41. Senza storia, per merito di una interpretazione eccellente delle ragazze italiane, la semifinale contro l’Ucraina, vinta 45-29 e che ha consegnato il pass per l’ultimo atto, avversaria l’Ungheria. Il punto esclamativo sul loro percorso, le azzurrine lo hanno messo comandando fin dall’inizio la finale contro le magiare, vinta 45-40, punteggio che ha sancito il meritatissimo trionfo di Mocci (due ori in altrettante gare in questo Europeo), Lentini (già bronzo individuale), Fusetti e Stangoni. A Vittoria Mocci è andata anche la vittoria del Circuito Europeo Under 17 di sciabola femminile, a coronamento della sua prima – magica – stagione da cadetta.
Argento italiano, invece, nel fioretto femminile. Da applausi il quartetto delle azzurrine, composto da Mariavittoria Elvira Berretta, Ludovica Franzoni, Vittoria Riva e Maria Elisa Fattori. L’Italia ha esordito negli ottavi di finale con un netto 45-31 inflitto alla Moldavia. Nei quarti, le ragazze guidate dai maestri Fabrizio Villa, Stefano Barrera e Francesca Bortolozzi, dello staff tecnico del ct Stefano Cerioni, hanno reso praticamente senza storia l’assalto contro la Germania, travolta con un impietoso 45-13, successo che è valso il pass per la semifinale contro l’Ucraina. Anche nel penultimo atto le azzurrine hanno dettato legge, imponendosi 44-28 e staccando così il biglietto per la finale, avversaria la Polonia. E’ stato un match vibrante, in cui l’Italia ha recuperato anche 7 stoccate di svantaggio, cedendo solo sui titoli di coda con il punteggio di 45-43. Ma quella di Berretta (due argenti in due gare), Franzoni, Fattori e Riva resta una gara di assoluto spessore, da vera squadra. Stop nei quarti di finale per il team degli spadisti italiani, formato dal campione europeo individuale Michele Queiroli, Ettore Leporati, Federico Varone e Nicolò Sonnessa. Nel primo match, quello degli ottavi, gli azzurrini hanno superato con sicurezza la Macedonia del Nord con il punteggio di 41-32. Per i ragazzi condotti dai maestri Paolo Zanobini e Dago Tassinari, dello staff tecnico del ct Dario Chiadò, il pass per le semifinali è stato negato dalla Turchia, che l’ha spuntata alla priorità con il risultato di 32-31. Nel tabellone dei piazzamenti gli azzurrini hanno poi superato l’Ungheria 41-40, perdendo infine contro la Polonia per 45-39 e chiudendo così al sesto posto.
Domani agli Europei giovanili di Napoli 2024 quarta giornata di gare, l’ultima per i Cadetti prima dell’entrata in scena della categoria Giovani: nella domenica del PalaVesuvio spazio alle competizioni a squadre Under 17 di fioretto maschile, sciabola maschile e spada femminile. Per l’Italia, in vetta al medagliere con quattro ori, tre argenti e due bronzi, tanta voglia di vincere ancora.
– foto ufficio stampa Federscherma –
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Cdm fioretto, Doppio successo al Cairo con Marini e Favaretto

ROMA (ITALPRESS) – E’ trionfo italiano all’ombra delle Piramidi d’Egitto, dove brillano ben quattro medaglie azzurre di cui due d’oro. Nella tappa di Coppa del Mondo di fioretto, al Cairo, i ragazzi e le ragazze del CT Stefano Cerioni confermano l’andamento di una stagione strepitosa nel sabato dedicato alle gare individuali: nella competizione maschile trionfa Tommaso Marini, vincendo il derby di finale su Edoardo Luperi (2°), mentre nella prova femminile svetta sul gradino più alto del podio Martina Favaretto, con Martina Sinigalia bronzo. Una grande – l’ennesima – prova di forza in questa specialità per l’Italia che piazza oggi, in totale, tra i “top 8” cinque fiorettiste e tre fiorettisti. Numeri che raccontano già tutto, e che assumono ancor più un valore speciale con le affermazioni di Marini e Favaretto.
Spettacolo azzurro e doppietta nella gara degli uomini. In apertura di giornata Tommaso Marini ha battuto 15-9 lo statunitense Louie mentre Luperi ha superato l’atleta neutrale (AIN) Osipov 15-8, nel tabellone dei 32 il marchigiano delle Fiamme Oro ha sconfitto 15-7 il brasiliano Toldo e il livornese, anch’egli del gruppo sportivo della Polizia di Stato, si è imposto 15-9 sull’egiziano Hamza. Entrati tra i top 16, Marini ha battuto il francese Chastenet 15-11, con lo stesso punteggio Luperi ha superato lo spagnolo Llavador. La certezza del podio per Tommy è arrivata con il 15-8 all’atleta neutrale Borodachev e per Edo grazie al 14-11 con cui ha superato il ceco Choupenitch. Il sogno di un’altra finale tutta italiana si è materializzato all’esito di due semifinali letteralmente comandate dai fiorettisti azzurri: Marini ha inflitto un netto 15-5 all’ungherese Dosa, mentre Luperi ha regolato 15-11 il cinese Mo. Ed è stato così derby all’ultimo atto: Tommaso Marini ha superato Edo Luperi per 15-6, tornando così sul gradino più alto del podio, per la quinta volta in carriera in Coppa del Mondo, a un mese di distanza dal trionfo di Parigi. Per il livornese delle Fiamme Oro, invece, è la quinta medaglia nel circuito iridato.
Prova positiva, seppur con il rimpianto del podio sfiorato per una sola stoccata per Alessio Foconi che ha chiuso la tappa de Il Cairo al 5° posto. Altri due italiani tra i “top 16”: Filippo Macchi si è piazzato 11° mentre Giulio Lombardi ha concluso 14°. A seguire in classifica Guillaume Bianchi (24°), Daniele Garozzo (25°) e Francesco Ingargiola (43°).
Da numero 1 del tabellone, Martina Favaretto ha esordito con un 15-4 sulla giapponese Kano mentre Martina Sinigalia, che proveniva dalle qualificazioni del giovedì, ha superato 15-10 Cheng, portacolori di Hong Kong. Allo step successivo Favaretto ha vinto 15-12 sull’austriaca Wohlgemuth, Sinigalia ha invece sconfitto 15-9 la tedesca Sauer. Negli ottavi di finale: la poliziotta ha rifilato un 15-6 alla francese Ranvier mentre la carabiniera ha vinto il derby italiano con Francesca Palumbo per 15-7. Tantissima Italia nei quarti di finale: erano ben cinque le azzurre del CT Cerioni tra le “top 8”, Favaretto è entrata in semifinale battendo 15-8 la cinese Chen, Sinigalia ha vinto all’ultima stoccata la sfida con la campionessa mondiale Alice Volpi per 15-14, sempre all’ultima stoccata è sfumato il podio per Martina Batini, battuta 15-14 dalla statunitense Dubrovich e per Arianna Errigo superata 15-12 dall’altra americana Kiefer. A seguito di questi verdetti Alice Volpi si è classificata 5^, Martina Batini 6^, Arianna Errigo 8^. Una prova di forza e di squadra estremamente significativa.
Nel prosieguo del percorso è stato derby in semifinale, dove Martina Favaretto ha superato 15-5 Martina Sinigalia conquistando così la sua seconda finale consecutiva dopo quella del Grand Prix di Torino, ancora contro la statunitense Lee Kiefer. Marty stavolta si è presa una super rivincita, superando 15-13 la campionessa olimpica e numero 1 al mondo (“Fava” è nella sua scia, seconda nel ranking generale) e trionfando per la seconda volta in carriera in Coppa del Mondo. Secondo bronzo nel suo palmares invece per un’ottima Sinigalia. Così le altre azzurre: 15^ Erica Cipressa, 16^ Francesca Palumbo, 34^Aurora Grandis, 37^ Anna Cristino, 46^ Camilla Mancini, 50^ Elena Tangherlini.
Domani la giornata conclusiva della tappa di Coppa del Mondo di fioretto de Il Cairo con le due prove a squadre in cui l’Italia si presenterà con entrambi i team già qualificati ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 ma decisi a conquistare altri punti preziosi per i rispettivi ranking mondiali.
– foto ufficio stampa Fis –
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Oro, argento e bronzo per l’Italia agli Europei giovanili

NAPOLI (ITALPRESS) – E’ d’oro, d’argento e di bronzo per l’Italia la seconda giornata dell’Europeo giovanile “Napoli 2024” dedicata alle prove individuali Under 17: danno spettacolo i cadetti azzurri con Leonardo Reale che si laurea campione d’Europa nella sciabola maschile e i fiorettisti Mattia Conticini e Marco Panazzolo che chiudono rispettivamente al secondo e al terzo posto. Nella giornata del commosso ricordo della “Signora della scherma italiana” Irene Camber, omaggiata da tutto il PalaVesuvio con un toccante minuto di silenzio e la delegazione degli azzurrini schierati accanto al maxi schermo su cui era proiettata l’immagine della prima donna campionessa olimpica della storia nel fioretto, i ragazzi in pedana regalano spettacolo, emozioni e altre tre medaglie che consolidano l’Italia (con sette podi in due giorni) in vetta al medagliere. Trionfa Leonardo Reale tra gli sciabolatori. L’atleta del Frascati Scherma, da numero 1 del tabellone, ha vinto il suo match nel tabellone da 32 contro il ceco Kral con il punteggio di 15-12. Il classe 2008 ha poi battuto, in un assalto dominato fin dal primo momento, il francese Choueiry per 15-2 negli ottavi. Nei quarti Leo Reale ha avuto la meglio sul tedesco Weber 15-7 entrando così in “zona medaglia”. In semifinale ancora una vittoria netta contro un altro transalpino, Fraboulet, per 15-9 che gli ha permesso di raggiungere la finalissima degli Europei Cadetti. Qui il capolavoro: contro il turco Yaman, al tramonto di un assalto vissuto punto a punto, l’azzurro ha recuperato dal 12-14 andando a trionfare all’ultima stoccata, 15-14, e liberando la sua gioia tra gli applausi del PalaVesuvio. Un altro Reale, il fratello Valerio, ha chiuso ai piedi del podio, 5° classificato dopo una gara di grande qualità. A seguire, 14° Christian Murtas e 19° Massimo Sibillo. Grande Italia anche nel fioretto maschile con l’argento di Mattia Conticini e il bronzo di Marco Panazzolo. Mattia Conticini ha vinto i suoi primi due match del tabellone di diretta contro il portoghese Goncvalves 15-7 e poi con il ceco Kavecky 15-9. Il fiorettista del Pisascherma si è quindi imposto nel derby, valido per gli ottavi di finale, contro Elia Pasin con il punteggio di 15-11. Nei quarti il toscano ha superato 15-9 il francese Gaven Mary. Conticini ha poi conquistato anche il match di semifinale, condotto sin dal principio, con britannico Kelly: 15-10 il verdetto che gli ha aperto le porte dell’ultimo atto. Solo in finale, sui titoli di coda di una gara perfetta, di grande autorità, Mattia ha ceduto 15-7 all’austriaco Falchetto, mettendosi al collo un argento prezioso. Sì, prezioso, proprio come il bronzo di Marco Panazzolo, che ha aperto il suo tabellone ad eliminazione diretta con il successo per 15-3 contro lo svedese Abrahamsson. Nel turno dei 32 il portacolori della Comini Padova si è poi imposto sul turco Ozturk con il punteggio di 15-9 prima di avere la meglio negli ottavi di finale sull’ungherese Sommer per 15-11. Panazzolo ha poi vinto il suo quarto contro un altro magiaro, Zsogon, con il risultato di 15-10 conquistando la certezza di una meritatissima medaglia continentale. In semifinale si è fermata la sua corsa contro l’austriaco Falchetto con il punteggio di 15-11. Sempre nel fioretto maschile, hanno chiuso 13° Elia Pasin (battuto del derby azzurro da Conticini) e 25° Emanuele Iaquinta. Medaglia sfiorata nella spada femminile. Dopo una prestazione di ottimo livello ha chiuso ai piedi del podio Mariachiara Testa. Ottavo posto per l’atleta del Circolo Schermistico Forlivese, con il rimpianto del ko nei quarti di finale, per una sola stoccata, contro l’estone Trynova con il risultato di 8-7. Epilogo che non rovina una gara di qualità. Bene anche Silvia Liberati, 12^ classificata, a seguire tra le spadiste 23^ Maria Roberta Casale e 36^ Mariacarolina Chiarolanza. Domani il Campionato Europeo giovanile “Napoli 2024” continua con le prime tre gare a squadre della categoria Under 17: in pedana i team Cadetti di spadisti, fiorettiste e sciabolatrici.
– Foto Ufficio Stampa Federscherma –
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Piatti secondo e Vismara terzo in Coppa del Mondo

HEIDENHEIM (GERMANIA) (ITALPRESS) – E’ grande l’Italia della spada maschile nella storica tappa di Coppa del Mondo di Heidenheim: doppio podio azzurro in Germania con il secondo posto di Enrico Piatti e il terzo di Federico Vismara. Nella gara vinta dal giapponese Yamada, gli spadisti del ct Dario Chiadò conquistano due medaglie preziosissime, la prima nel circuito iridato assoluto per il giovane Piatti, mentre è una conferma ad altissimi livelli per Vismara che con questo bronzo dà continuità all’argento dell’ultimo Grand Prix a Doha. La gara super di Enrico Piatti, che arrivava al tabellone principale dopo i preliminari di ieri, è partita con la vittoria sul tedesco Brinkmann 15-9. Nel turno dei 32 per l’aviere piemontese c’è stato il derby azzurro contro Filippo Armaleo, superato per 15-8. Due match al cardiopalma hanno poi permesso all’atleta dell’Aeronautica Militare di entrare in semifinale: negli ottavi ha battuto lo spagnolo Pereira per 15-14 prima di avere poi la meglio, con lo stesso risultato, sul campione olimpico di Tokyo 2020, il francese Cannone. In semifinale è poi arrivata un’altra vittoria nello scontro tricolore contro Federico Vismara con il risultato di 15-11. Lo stop nel match conclusivo contro il vincitore della tappa tedesca, il giapponese Yamada, che ha superato Enrico Piatti per 15-9. Per il 21enne azzurro il primo podio in carriera in Coppa del Mondo Assoluta è il premio a una gara strepitosa. Grande performance anche per Federico Vismara. La giornata del milanese è iniziata con il successo sull’atleta del Kirgikistan, Petrov per 15-10. Nel tabellone dei 32 l’atleta delle Fiamme Azzurre si è imposto con un netto 15-6 sull’austriaco Biro prima di avere la meglio negli ottavi di finale contro il cinese Lan. Nei quarti “Vis” ha superato, dopo un match molto tirato, il venezuelano Limardo Gascon per 15-14 raggiungendo così la certezza di una medaglia. In semifinale lo stop nel derby contro Enrico Piatti con il punteggio di 15-11 che ha sancito il terzo gradino del podio per Federico Vismara. Così gli altri azzurri in gara oggi: 17° Davide Di Veroli, 30° Filippo Armaleo, 33° Valerio Cuomo e 57° Simone Mencarelli. Domani la tappa di Coppa del Mondo di spada maschile ad Heidenheim si chiuderà con la prova a squadre. L’Italia del ct Chiadò, già qualificata per i Giochi Olimpici di Parigi 2024, sarà in pedana con Davide Di Veroli, Andrea Santarelli, Valerio Cuomo e proprio Enrico Piatti, che sostituirà a scopo precauzionale Federico Vismara oggi uscito dalla gara individuale sì felice ma anche un pò dolorante alla mano.
– Foto Ufficio Stampa Federscherma –
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Addio a Irene Camber. Azzi “Campionessa ed esempio”

ROMA (ITALPRESS) – Addio alla Signora della scherma italiana. La Fis e tutto il mondo delle pedane piangono la scomparsa di Irene Camber, morta all’età di 98 anni dopo una vita di successi, valori e insegnamenti che hanno fatto di lei un’icona per tutta l’Italia dello sport. Triestina, prima medaglia d’oro della scherma azzurra al femminile ai Giochi Olimpici, con il trionfo di Helsinki 1952, campionessa mondiale a Bruxelles 1953, e poi vincitrice anche del titolo a iridato a squadre nel 1957 a Parigi e del bronzo olimpico con il team italiano delle fiorettiste a Roma 1960, è stata un’autentica leggenda per generazioni di sportivi. Un mito fatto di sobrietà, stile ed eleganza. Risuonano come lezioni di vita, più che “semplicemente” di scherma, le parole con cui si raccontò in un’intervista ai canali ufficiali della FIS in occasione degli Assoluti del 2013 nella sua Trieste. Disse d’aver amato la scherma infinitamente, non per gli strepitosi successi che l’avevano resa famosa, ma “perchè mi ha permesso di viaggiare tanto in un tempo in cui si faceva poco, così da poter conoscere il mondo”, e ricordò “non tanto l’Olimpiade, vittoria soffertissima, quanto il successo al Mondiale in cui in 7 assalti presi soltanto 5 stoccate dalle mie avversarie”. Con la semplicità e l’umiltà della grande donna, prima che della campionessa, Irene Camber lanciò ai giovani un messaggio da scolpire nella pietra: “L’insegnamento di mio padre, che io trasmetto, è che l’importante non è vincere ma vincere con onestà, senza che nessuno ti regali nulla. E ai giovanissimi schermidori dico di essere pazienti e determinati, perchè il nostro sport è una lunga sfida prima con se stessi”. Da Napoli, dove oggi Irene Camber sarà ricordata da tutto il movimento schermistico nazionale e continentale nel corso degli Europei giovanili cominciati ieri al PalaVesuvio, il presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, ha espresso “l’infinito cordoglio di tutto il nostro mondo per la scomparsa di una straordinaria protagonista in pedana e non solo. Irene Camber è stata una leggenda della scherma ma anche un esempio autentico e lucente per tutti noi. E non ha mai smesso di esserlo, sino alla fine. Lo scorso luglio avemmo l’onore d’invitarla al Mondiale di Milano: elegante ed entusiasta come sempre, accettò e seguì la gara del suo fioretto femminile. Esultò con noi per il trionfo in finale sulla Francia e l’immagine delle nostre fiorettiste con le medaglie d’oro al collo correre da lei, per un abbraccio e una foto indimenticabile, resterà per sempre nel cuore di tutti noi”.
Il funerale di Irene Camber sarà celebrato lunedì mattina a Lissone. L’ultimo saluto a lei che sarà eternamente la Signora della scherma italiana.
– foto ufficio stampa Federscherma –
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