“L’Europa c’è, ora subito una riforma fiscale per l’immobiliare. Aver trovato tra i Paesi Ue l’accordo sul Recovery Fund, dopo complicati e lunghi negoziati nel Consiglio d’Europa è senz’altro una buona notizia. Tutti i cittadini europei e le imprese del nostro Paese si aspettavano una conclusione all’altezza di questa fase storica”. Così il presidente della Fiap, Gian Battista Baccarini, per il quale “si tratta di un primo passo verso l’Unione fiscale Europea. Ci attendiamo un futuro e una nuova progettualità da parte dell’esecutivo che non mortifichi il comparto immobiliare, da sempre leva anticiclica e motore importante per l’economia su cui far crescere nei prossimi anni il Pil del Paese. Ora auspichiamo un nuovo piano di riforme serie e coraggiose. Serve maggiore concertazione con le associazioni di categoria e un tavolo di lavoro, che veda protagonista l’immobiliare e tutti i suoi players se si vorranno mettere in campo in futuro progetti e riforme fiscali condivise. Il quadro finanziario pluriennale deve assicurare nel medio periodo la copertura adeguata alle principali sfide europee anche in Italia, così come ipotizzare una riforma fiscale che possa incidere dal 2021 su tutti i cittadini e le famiglie italiane e veder soppressa qualsiasi forma di imposizione di tipo patrimoniale”, conclude Baccarini.
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Baccarini “Subito riforma fiscale per l’immobiliare”
Fiaip “Acquisizioni Idealista.it concentrazione pericolosa”
“La recente acquisizione di Miogest e Gestim da parte del portale immobiliare Idealista.it, così come altre apportate nel nostro Paese da parte di alcuni players del settore IT, contribuirà alla concentrazione di informazioni personali degli utenti nelle mani di pochi colossi del web immobiliare e rischia di portare conseguenze negative agli operatori e ai consumatori”. Lo sottolinea Nicola Bombonati, vice presidente Fiaip con delega all’innovazione tecnologica. “L’acquisizione di alcune società leader nel campo delle tecnologie informatiche e dei gestionali informatici da parte di Idealista.it, è l’ultima di una serie di merger nel settore che va nella direzione della sempre più spinta concentrazione dell’ economia digitale e di strumenti e servizi digitali ad alto valore tecnologico, in poche mani”, osserva ancora Bombonati. “Fiaip apprezza l’impegno degli operatori italiani e internazionali del real estate presenti sul mercato digitale on line, in Italia e in Europa, che intendono sviluppare potenziali sinergie e nuovi servizi digitali per le agenzie e i professionisti del comparto. Oggi, però – continua Bombonati – evidenziamo una forte anomalia che avrà riflessi sul mercato e su molti agenti che utilizzavano i due gestionali acquisiti. I gestionali immobiliari sono oggi il motore di ogni agenzia immobiliare. Averne la proprietà non solo permetterà a questi gruppi di acquisire i dati dei potenziali acquirenti e venditori di immobili, ma rischia altresì, ipoteticamente, di obbligare gli agenti all’adesione forzosa alle policy commerciali degli stessi portali immobiliari, senza poter incidere così autonomamente sullo sviluppo del proprio business”, conclude.
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Immobili, valori stazionari nonostante clima economico negativo
Secondo un’indagine svolta dal Centro Studi Fiaip su circa 1.000 agenti immobiliari, dal 4 maggio giorno di riapertura delle attività, sono riprese a pieno regime le visite agli immobili sia in vendita che in locazione. La domanda potenziale sembra addirittura cresciuta e sono state raccolte le prime proposte d’acquisto, confermando che la pandemia non ha spento la voglia di casa. Nel secondo trimestre, secondo il Centro Studi Fiaip, si fotografa una situazione stazionaria per il mercato immobiliare residenziale, rispetto allo stesso periodo del 2019, anche per quanto concerne i valori immobiliari. Viceversa, relativamente ai settori commerciale e direzionale si registra una contrazione dei valori per le locazione di uffici, con un altrettanto forte riduzione dei metri quadri richiesti dalle aziende. Medesima situazione per quanto concerne i negozi che, fatta eccezione per le attività alimentari, continuano a soffrire gli effetti della crisi. Il settore turistico, fortemente penalizzato dalla pandemia, è attualmente in una situazione di “limbo” nell’attesa di una ripartenza del flusso dei collegamenti.Nonostante il periodo di grande difficoltà e incertezza, sarebbero più di 2 milioni le famiglie propense all’acquisto immobiliare, mentre la domanda è condizionata da una rapida evoluzione dei modi di abitare, ossia di vivere la propria abitazione anche come luogo dove lavorare e produrre. L’abitazione maggiormente richiesta continua a essere il trilocale, che non solo deve godere di tutti i servizi (metro-bus, supermarket, farmacie, alimentari) in prossimità, ma disporre di terrazzi e balconi o di aree a verde privato, oltre ad uno spazio dove poter lavorare in smart-working. “Le mutate esigenze dell’abitazione desiderata – dichiara Mario Condò de Satriano, presidente del Centro Studi Fiaip – purtroppo non bilanciate da una maggiore capacità di spesa, produrranno una omogeneizzazione e migliore distribuzione della domanda sul territorio a vantaggio di una rivalutazione delle zone semicentrali e periferiche. Si conferma in crescita il numero di coloro che si rivolgono alle agenzie immobiliari (+22%) per guardare all’acquisto della casa, per difendere i propri investimenti e per riconvertire l’abitazione in una casa più confortevole e spaziosa. Aumentano inoltre – aggiunge – coloro che hanno mostrato difficoltà nel pagamento dell’affitto, che non riescono ad accedere ad alcun bonus e dove il ruolo dell’agente immobiliare diviene ancora più strategico al fine di trovare soluzioni condivise che evitino contenziosi legali. Nel segmento commerciale sono inoltre numerosi negozi nei centri storici non hanno riaperto e sono sempre in crescita coloro che dismettono locali e attività d’impresa non potendo superare la crisi”.
Per il presidente Fiaip Gian Battista Baccarini, “rispetto ai Paesi europei lo stock immobiliare italiano, caratterizzato da una percentuale elevata di immobili obsoleti, potrà però beneficiare dell’effetto che auspichiamo sarà innescato nei prossimi mesi dall’applicazione di un’interessante misura prevista all’interno del Dl Rilancio, conosciuta come ‘Superbonus 110%’ quale progetto organico a sistema circolare che richiede la collaborazione di tutti, in quanto affianca una fiscalità di vantaggio alla riqualificazione energetica e al consolidamento sismico dell’intero patrimonio immobiliare rendendolo nuovamente attrattivo e contribuendo in tal modo ad aumentare il valore di mercato. Una misura che – ribadisce – con i giusti correttivi quali una sburocratizzazione per facilitare l’accesso, l’estensione della sua applicabilità alle seconde case unifamiliari e l’allungamento della sua durata almeno fino al 2025, potrebbe rappresentare, grazie anche e soprattutto alla ‘bancabilità’, una leva di strategica importanza per il rilancio del mercato, in particolare dell’usato, e in generale dell’intero settore immobiliare da sempre fondamentale per l’intera economia nazionale”, conclude.
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Piano Colao, Fiaip “Ricette sbagliate sul turismo”
“In Italia non c’è alcuna concorrenza tra la ricettività alberghiera e quella extra-alberghiera. La ricetta di Colao sul turismo è sbagliata e guarda al passato. Non vogliamo credere possa essere strumentale a un piano strategico di lungo periodo per il comparto turistico in Italia, se davvero vogliamo rilanciare l’economia e il turismo del nostro Paese”. Così il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini, intervenendo in Consiglio nazionale della Federazione. “Il settore turistico è impattato dalla pandemia in modo gravissimo, con margini di recupero nel secondo semestre molto limitati. Oggi – prosegue – è necessario far leva anche sugli affitti brevi e le locazioni immobiliari come leva fondamentale per far ripartire l’economia locale di molti centri urbani e quella di molte città d’arte. Ci appelliamo al Governo e a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione affinché la Fase 3 possa vedere presto un progetto omogeneo e moderno per tutta l’economia e non a favore di un settore specifico o una categoria”.
“La crisi economica causata dal Covid-19 rischia di annientare un sistema produttivo già indebolito come quello del turismo, con conseguenze terribili sulle condizioni economiche di tutti i suoi operatori. Per uscire dalla crisi e arginare gli effetti della globalizzazione e proteggere il settore e i suoi occupati, abbiamo bisogno di fare rete tra gli operatori per arginare gli effetti del lockdown e non lasciare nessuno indietro”, conclude Baccarini. (ITALPRESS).
Coronavirus, da Ebnaip sussidio a dipendenti agenzie immobiliari
Il Comitato esecutivo dell’Ente bilaterale nazionale Agenti immobiliari professionali (Ebnaip), ha avviato l’erogazione di un sussidio a favore dei dipendenti delle imprese di mediazione immobiliare e creditizia a sostegno dei disagi conseguenti al blocco delle attività conseguenti all’emergenza Covid-19. Il sussidio viene erogato a sostegno dei dipendenti aderenti al Ccnl gestito dall’Ebnaip che siano in regola con i versamenti della quota di servizio contrattuale e che alla data del 17 marzo risultino alle dipendenze di un’agenzia immobiliare o creditizia con adesione al Ccnl 14 ottobre 2015.
Il sussidio, che non è a titolo di corresponsione di prestazioni, viene erogato una tantum per l’importo di 400 euo per sopperire al disagio del blocco operativo delle imprese immobiliari a causa della pandemia Covid-19. L’intervento fortemente voluto dal Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, analizzata la situazione di stallo della categoria testimoniata dagli organi nazionali della Fiaip, ha il significato di dare supporto alle famiglie interessate danneggiate economicamente dalla pandemia.
L’erogazione avverrà agli aventi diritto previo invio della domanda su modello predisposto e reperibile nella sezione news-eventi del sito web dell’Ebnaip tramite Pec o raccomandata con avviso di ricevimento. Sarà dato seguito alle istanze che perverranno entro la data del 31 luglio.
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Affitti estivi, linee guida per accoglienza sicura
Affitti sicuri anche quest’estate nelle case in locazione ai turisti. La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare (Anama-Fimaa-Fiaip), nell’ottica di fornire un contributo fattivo e propositivo, ha presentato al ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e al ministero dello Sviluppo Economico delle “Linee guida per l’accoglienza sicura” contenente le misure precauzionali per contrastare la diffusione del Covid-19 nella gestione delle locazioni turistiche da parte delle agenzie immobiliari, nel pieno rispetto della tutela della salute pubblica. Le tre organizzazioni sindacali di categoria (Anama-Fimaa-Fiaip) sottolineano come, l’adozione di particolari accorgimenti contenuti nelle linee guida, all’attenzione del MIBACT e del MISE, sia fondamentale per consentire una ripartenza della stagione estiva in totale sicurezza per chi svolge l’attivita’ di agente immobiliare e per i turisti che vorranno prendere in locazione una casa-vacanza nel territorio nazionale. “Le linee guida – dichiarano il presidente di Anama Renato Maffey e coordinatore della Consulta, il presidente Fimaa Santino Taverna e il presidente Fiaip Gian Battista Baccarini – vogliono essere un valido supporto pratico al documento di valutazione dei rischi, prevedendo una serie di accorgimenti da adottare al fine di limitare al massimo il rischio di contagio da Covid-19 all’interno degli immobili gestiti dalle agenzie immobiliari a tutela e salvaguardia della salute degli operatori, dei turisti e della comunità in generale”. Il documento si riferisce, in particolare, agli accorgimenti da adottare per la locazione ai turisti di immobili intermediati e/o gestiti da agenzie immobiliari che comprendono le operazioni di check-in e check-out, la gestione di eventuali manutenzioni durante il periodo di soggiorno e l’organizzazione della pulizia da farsi prima e dopo la locazione oltre alla gestione di eventuale comparsa di febbre o manifestazione di sintomi da infezione respiratoria da parte del turista. “Auspichiamo – concludono – che queste Linee Guida possano essere condivise oltre che dai ministeri competenti anche e soprattutto dalle Regioni e dalle Amministrazioni Locali in quanto è prioritario far ripartire da subito in totale sicurezza le locazioni estive contribuendo fattivamente a rilanciare il settore turistico da sempre di strategica rilevanza per l’economia nazionale”.
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Agenzie immobiliari pronte a riaprire in totale sicurezza
La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione Immobiliare (Anama-Fimaa-Fiaip), come si legge in una nota, “nell’ottica di fornire un contributo fattivo e propositivo, ha presentato al ministero dello Sviluppo Economico un vademecum contenente le misure precauzionali e di sicurezza negli ambienti di lavoro e nello svolgimento dell’attività di agenzia immobiliare affinchè quest’ultima possa rientrare dal 4 maggio tra quelle consentite, nel pieno rispetto, grazie alle misure suggerite, della tutela della salute pubblica”. Le tre organizzazioni sindacali di categoria (Anama-Fimaa-Fiaip) sottolineano nella nota come, “l’adozione di particolari accorgimenti contenuti nel Vademecum proposto al Mise unitamente all’individuazione della Commissione Scientifica del coefficiente di rischio ‘1’ come classe di aggregazione sociale e di coefficiente ‘Basso’ per quanto riguarda quello di rischio integrato per l’attività di intermediazione immobiliare, non giustifichino più la sospensione dell’attività di agenzia immobiliare”. “Pertanto – sottolinea la nota -, si ritiene non più rinviabile la riapertura delle agenzie immobiliari che da sempre svolgono un ruolo strategico sia per la vitalità del settore immobiliare che, nonostante non si sia mai realmente ripreso dalla crisi del 2008, rappresenta ad oggi il 22% del prodotto interno lordo italiano e sia per il soddisfacimento delle esigenze dei cittadini relativamente ad un bene di prima necessità qual è il bene Casa”. “Sono, infatti, circa 65.000 i contratti di locazione di varie tipologie, a cui si aggiungono i circa 20.000 relativi ai trasferimenti immobiliari, che non si sono potuti perfezionare a causa dell’effetto Coronavirus, creando forti disagi a migliaia di cittadini – prosegue la nota -. E proprio nella gestione di tali situazioni assume un ruolo ancor più di strategica importanza l’attività delle agenzie immobiliari nel cercare mediazioni finalizzate a trovare soluzioni che consentano di evitare il forte rischio di contenzioso legale”. “Proponiamo al Governo l’inserimento delle Agenzie Immobiliari tra le imprese che riapriranno il 4 maggio – dichiarano il presidente di Anama Renato Maffey e Coordinatore della Consulta, il Presidente di Fimaa Santino Taverna e il presidente Fiaip Gian Battista Baccarini – non essendoci più valide ragioni per mantenere la sospensione di un’attività classificata a rischio basso dall’Inail. Le agenzie immobiliari – concludono – sono attività che, considerata l’erogazione di servizi professionali e l’utilizzo sempre più massivo di strumenti digitali unitamente alla facilità di evitare assembramenti, sono assolutamente in grado di essere esercitate in totale sicurezza a tutela della salute degli operatori immobiliari e dell’intera comunità”.
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Immobili, Paese rallenta ma il mattone tiene
Sembra un’epoca lontana, ma fino a tre mesi prima della deflagrazione della “bomba” Coronavirus, il mercato immobiliare in Italia stava dando segnali di tenuta, nonostante la mancata crescita del Paese. Nonostante i prezzi ancora in calo del 2,77 – tranne città come Milano, Bologna e Napoli -, il numero delle compravendite (603 mila, pari a +4%) e le transazioni immobiliari intermediate dagli agenti immobiliari professionali (+22%) faceva infatti ben sperare in vista del futuro, anche perché l’investimento sul mattone rimaneva senz’altro tra i più remunerativi per i cittadini e per le famiglie italiane. A scattare la fotografia è stato il Report immobiliare urbano Fiaip, in collaborazione con Enea e I-Com. Oltre alla diminuzione dei prezzi delle case (-2,77%), nel 2019 si è registrato un segno meno per il segmento commerciale (-4,13%), per quello degli uffici (-4,39%) e dei capannoni ( -5,27%). Per quanto riguarda le locazioni, rispetto all’anno precedente, si fotografa un aumento dei volumi del +3% grazie a un incremento dei contratti con cedolare secca, transitori e a canone concordato. “C’è voglia di casa in Italia e, se non ci fosse stata l’emergenza pandemica, sarebbe stato un altro anno buono per comprare immobili a prezzi che, nel corso del 2020, si sarebbero potuti ulteriormente stabilizzare. L’investimento sul mattone – sottolinea Mario Condò de Satriano, presidente del Centro Studi Fiaip – è risultato senz’altro tra i più remunerativi per i cittadini e per le famiglie italiane, ma nel 2019 abbiamo registrato un ritorno di investitori nazionali ed internazionali interessati all’acquisto immobiliare, visti i prezzi in ribasso e i tassi di interesse dei mutui ai minimi storici. Come Fiaip riteniamo che la ragione di questo ritrovato interesse per il mattone sia dovuto anche alla crescente mancanza di fiducia nei confronti del sistema finanziario e agli scarsi rendimenti di investimenti quali obbligazioni e depositi bancari”.
“Aumenta del 22%, nel 2019, il numero delle transazioni operate mediante agenti immobiliari – dichiara il presidente di Fiaip Gian Battista Baccarini -. Per far ripartire l’immobiliare e l’economia sarebbe stato auspicabile, oltre all’introduzione della cedolare secca per tutte le tipologie di contratto, un Piano Nazionale di riforma strutturale per l’intero comparto attraverso una riduzione reale della tassazione e un riordino complessivo della fiscalità immobiliare finalizzato a rendere il nostro Paese più attrattivo sia per gli investitori italiani che stranieri”. La chiusura delle attività per due mesi a causa del Coronavirus e la mancanza di provvedimenti ad hoc sull’immobiliare – evidenzia il rapporto -, mettono a rischio 200.000 posti di lavoro nella filiera immobiliare. La totale paralisi della filiera immobiliare, infatti, si innesta su un comparto già in forte crisi dal 2011, dove, nel silenzio generale della comunità economica e politica, si sono già persi oltre 700.000 posti di lavoro. La chiusura dei cantieri e delle agenzie immobiliari, hanno infatti azzerato il numero dei contratti di compravendita e di locazione nel mese di aprile e questo trend proseguirà fino all’inizio della Fase 2.













