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Fiaip “Stop cedolare secca su negozi occasione mancata”

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“Lo stop alla proroga della cedolare secca al 21% per le locazioni commerciali è l’ennesima occasione mancata per l’esecutivo Conte. Non aver accolto gli emendamenti proposti da tutte le forze politiche sulle locazioni commerciali è una scelta sbagliata che penalizza il commercio e il terziario, oltre che danneggiare numerosi operatori economici costretti nel 2020 a fare i conti con il degrado nelle città e con costi di gestione sempre troppo elevati per le loro attività d’impresa”. Lo afferma in una nota Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale FIAIP.
“Con questa misura – aggiunge – si sarebbe potuto fornire subito una risposta concreta per contrastare i processi di desertificazione di molti tessuti urbani. E’ evidente l’assenza di un Piano per il rilancio dell’immobiliare nel nostro Paese che sappia, a medio lungo termine, riordinare e ridurre l’imposizione fiscale per il comparto immobiliare”.
“Non si possono posticipare, ancora una volta – prosegue- misure per la crescita economica di cui ha bisogno l’immobiliare e il Paese. La costituzione di una ‘cabina di regia interministeriale’ per l’immobiliare, che sappia dare risposte concrete, è una priorità a cui il Governo non può più sottrarsi”.
(ITALPRESS).

Immobiliare, Baccarini “Migliorare attrattività”

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Per il sesto anno consecutivo in Italia è aumentato il numero delle compravendite, ma i valori di mercato segnano ancora un -0,4% a livello nazionale. A cercare di dare una spiegazione a questa tendenza, a margine del convegno Re Italy in corso di svolgimento alla Borsa di Milano, è stato il presidente della Fiaip Gian Battista Baccarini che ha spiegato: “Secondo noi il fatto che calino i valori, è dettato dal fatto che purtroppo abbiamo ancora un patrimonio immobiliare non sufficientemente attrattivo e questo fa sì che l’offerta sul mercato non rispecchi la domanda. Ci sono tre ambiti di intervento racchiusi in un piano nazionale sull’immobiliare che secondo noi è impellente e assolutamente urgente e necessario. Serve una riforma della fiscalità – ha aggiunto – che deve essere più leggera, meno complessa e meno confusa; una riforma in ambito locativo per consentire agli investitori di tornare a comprare immobili per avere una redditività definita e una strategia nazionale sulle città, ovvero in ambito di qualificazione e rigenerazione urbana secondo noi va fatto un piano per consentire alle detrazioni fiscali di essere razionalizzate e definite per consentire al Paese di ripartire anche e soprattutto sul piano della tutela dell’ambiente”. (
ITALPRESS).

MANOVRA, BACCARINI “DELUDENTE PER L’IMMOBILIARE”

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La manovra economica varata dal governo “e’ profondamente deludente, non c’e’ un vero piano nazionale sull’immobiliare”. Lo ha detto all’Italpress il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini, a margine di un convegno. “Il tavolo del Mise lo accogliamo con grande favore purche’ si possa realmente trattare, con una visione strategica, sul futuro di questo settore”, quello immobiliare, “che sappiamo racchiude il 20% del Pil e, prima della cura Monti, raccoglieva il 30% del Prodotto interno lordo italiano. Quindi – ha aggiunto – quello che vorremmo proporre in maniera propositiva e costruttiva e’ un piano nazionale sull’immobiliare che preveda una riforma organica della fiscalita’ sia di riduzione che di riordino della stessa. Prevediamo anche, se necessario, una riforma del comparto locativo per consentire una maggiore agevolazione per il recupero del possesso del bene quando l’inquilino non paga l’affitto e soprattutto prevediamo che sia necessaria una strategia nazionale sulle citta’ che sia fondata su un nuovo modello di sviluppo imperniato sulla sostenibilita’ ambientale, sulla riqualificazione energetica e sull’innovazione tecnologica. Queste sono le tre priorita’ che metteremo sul tavolo nella speranza che vengano recepite”.
(ITALPRESS).

PATUANELLI APRE IL TAVOLO SULL’EDILIZIA

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Confassociazioni, guidata da Angelo Deiana, in rappresentanza delle proprie associate ha partecipato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, insieme ad Ance, Uil, Oice, Confedilizia, Confimi, Aniem, Lega delle Cooperative e altre sigle sindacali al Tavolo sull’edilizia, convocato per la prima volta dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, occasione nella quale è stato avviato un primo confronto con le associazioni e i sindacati del settore. L’obiettivo di questo primo incontro è stato quello di individuare misure di stimolo e strumenti in grado di supportare le imprese del comparto immobiliare e dell’edilizia e ridare slancio a tutta la filiera. “Apprezziamo l’attenzione del Ministro Patuanelli per il comparto dell’edilizia e per l’intera filiera dell’immobiliare e la sua volontà di mettere in campo azioni concrete per rilanciare un comparto che rappresenta il 20% del Pil e che dal 2012 a oggi ha visto la perdita di 800.000 posti di lavoro e il fallimento di oltre 180.000 imprese”, ha detto il presidente di Confassociazioni Immobiliare Paolo Righi al termine del tavolo.
“Il Tavolo segna un percorso culturale importante perché conferisce valore al sistema delle costruzioni e all’immobiliare – ha sottolineato Stefano Cianciotta, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture di Confassociazioni. Vorremmo che si affrontasse il tema della riorganizzazione della Pubblica Amministrazione in chiave di progettazione digitale. In questi anni abbiamo assistito allo svuotamento delle amministrazione tecniche nei dipartimenti della Pubblica Amministrazione, vi è quindi la necessità di ricostruire il sistema della progettazione pubblica anche per questo settore”. “Condivido le parole del Ministro Patuanelli sulla necessità di mettere in campo tutte le misure necessarie per il rilancio del mercato immobiliare e dell’edilizia – spiega il presidente di Fiaip Gian Battista Baccarini -. Nello specifico è necessario ridare redditività al settore mediante il riordino della fiscalità immobiliare ed evitando di eliminare – come è stato fatto in questi giorni – la cancellazione di misure volte al sostegno della locazione commerciale. Come Fiaip daremo il nostro contributo in termini di proposte concrete e realizzabili”. (ITALPRESS).

MANOVRA, FIAIP “CAMBIARE ROTTA SU CEDOLARE SECCA NEGOZI”

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“La mancata proroga al 2020 della cedolare secca per le locazioni commerciali, così come paventata, rappresenta un boomerang per il settore immobiliare, penalizza il commercio, il terziario oltre agli stessi Comuni”. Così a Ferrara Gian Battista Baccarini, presidente Fiaip intervenendo alla presentazione dell’Osservatorio Immobiliare Fiaip.
“Stiamo lavorando, in sede di Legge di Bilancio – aggiunge – affinché il Parlamento cambi rotta confermando questa misura, considerato che ha già dato ottimi risultati nel 2019 sia per le Casse dello Stato in termini di recupero di gettito fiscale, sia in relazione alla lotta contro la desertificazione dei centri urbani”.
(ITALPRESS).

FIAIP, AGENTE IMMOBILIARE “GARANTE” DELLA COMPRAVENDITA

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Quando si compra casa non sempre si riesce a individuare gli abusivi, a essere informati sulle nuove normative in materia, a cogliere le opportunità e i vantaggi fiscali per evitare di spendere soldi inutili. E’ per questo che la figura di agente immobiliare è in piena evoluzione. Se n’è parlato nella tappa pugliese del tour informativo della Fiaip. Esperti del settore, istituzioni e operatori si sono dati appuntamento a Bari per confrontarsi in un convegno sulla riforma della professione dell’agente immobiliare e del nuovo modello di agenzia immobiliare, con l’agente che da venditore diventa un vero e proprio consulente, un “garante” che tuteli la trattativa quando si compra casa.
“Con la legge europea 2018 che è entrata in vigore il 26 maggio di quest’anno – ha spiegato il presidente della Fiaip Gian Battista Baccarini – ci sarà la possibilità per tutte le agenzie immobiliari di poter erogare una serie di servizi strumentali e collaterali all’attività prioritaria di intermediazioni immobiliari, quali per esempio i servizi di consulenza assicurativa e finanziaria, poter gestire in forme imprenditoriali locazione e patrimoni immobiliari. Una serie di attività che possano incrementare i fatturati delle agenzie, ma soprattutto soddisfare le esigenze della comunità e della clientela. Si va verso una nuova forma di agenzia immobiliare, un’agenzia multidisciplinare o multiservizi o multifunzioni”.
Dagli appartamenti, ai locali per i negozi, alle strutture turistiche, i riflessi delle normative europee hanno allargato dunque le funzioni dell’agente immobiliare. Oggi non è solo un venditore, ma una figura che tutela tutta la trattativa, fornisce consulenza fiscale, informa e suggerisce la strada migliore da percorrere alle parti, certifica la bontà di tutto il procedimento. E soprattutto garantisce la regolarità delle molteplici procedure necessarie all’acquisto o alla vendita di un immobile. “Oggi il cliente – ha aggiunto Baccarini – quando entra in un’agenzia non vuole avere solo una figura che lo aiuti a comprare o vendere casa, ma vuole una figura che lo aiuti in tutti i servizi collaterali all’attività principale in modo tale da rendere questo momento così delicato. Con la tecnologia che avanza sempre di più, la federazione dà l’opportunità a tutti gli aderenti e agenti immobiliari associati di poter essere al passo con i tempi, quindi far emergere quella figura dell’agente immobiliare evoluto, moderno, preparato, formato e informato ma anche tecnologicamente pronto per dare un servizio in velocità dando risposte certe in tempi certi”.
Il presidente della Fiaip ha acceso anche un riflettore sui rischi che si possono nascondere nella Rete. “Oggi acquistare un immobile tramite agenzie online è molto rischioso. Noi abbiamo fatto una campagna digitale molto importante in cui si registra un grande timore nel comprare online. Le truffe sono in aumento del 150% anno su anno, quindi è molto importante affidarsi a un agente immobiliare professionale che dia assistenza e consulenza dal punto di vista concreto, ovviamente utilizzando gli strumenti tecnologici per cercare di soddisfare le esigenze in maniera veloce e soprattutto in grande sicurezza”.
(ITALPRESS).

BACCARINI “PER IMMOBILIARE MISURE PIÙ CORAGGIOSE”

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“Rilanciare il comparto immobiliare come leva anticiclica per la crescita e lo sviluppo dell’economia del Paese, è un’esigenza per tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione che scommettono su nuove politiche economiche espansive. Sono necessarie misure più coraggiose che possano mettere al centro un’armonizzazione fiscale nell’ambito della disciplina sui trasferimenti immobiliari e, nel contempo, siano in grado di conseguire un considerevole recupero dell’evasione fiscale, anche con un introito per le casse dello Stato, che viene stimato dalla nostra Associazione in almeno 600 milioni”. Lo ha detto il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini, intervenendo, tra gli altri, al Senato alla conferenza stampa di Confassociazioni, nel corso della quale sono stati presentati gli emendamenti alla Legge di Bilancio e un Osservatorio nazionale sulla spending review. Per favorire l’accesso alla casa, la legalità e la trasparenza del mercato, oltre ad arginare l’abusivismo nel settore, Fiaip ha presentato un pacchetto di emendamenti a costo zero per le casse dello Stato, per l’armonizzazione fiscale dei trasferimenti immobiliari e il recupero dell’evasione fiscale, per un mercato immobiliare sempre più sicuro. “Chiediamo la detrazione del compenso del mediatore in dipendenza dell’acquisto di immobili da adibire esclusivamente a prima casa e per un importo non superiore a 10.000 per 10 annualità”, ha aggiunto. Per Fiaip oltre alla più generale necessità di abbassamento del prelievo fiscale sugli immobili “è necessario intervenire, a livello di tax expenditures, anche su quanto viene versato dal consumatore per l’acquisto di immobili che rimane tra i pochi a non aver ancora subìto un’inversione di tendenza dopo la crisi del 2008. Inoltre, auspichiamo l’introduzione dell’aliquota Iva agevolata nella misura del 4% da versare per la prestazione dell’agente immobiliare che abbia intermediato la compravendita di immobili destinati all’abitazione principale, coerentemente con le aliquote agevolate già previste per l’acquisto dell’immobile prima casa, ossia 2% in caso di imposta di registro e 4% in caso di Iva. Per dare maggiore sicurezza alle transazioni immobiliari e far emergere il sommerso nel settore, auspichiamo la modifica del comma 22 dell’art 35 del D.L n. 223/2006 in cui si preveda la sostituzione dell’obbligo di dichiarazione in capo alle parti in sede di rogito, dell’ammontare della spesa sostenuta per la mediazione con l’obbligo di dichiarare nell’atto pubblico il numero della fattura rilasciata dal mediatore per l’attività svolta. Si propone inoltre di prevedere l’obbligo contestuale da parte del notaio di effettuare in caso di mancata iscrizione in Camera di Commercio dal mediatore una specifica segnalazione alla CCIAA competente per l’erogazione delle sanzioni previste, nonché l’obbligo di richiedere i dati identificativi di tutte coloro che intervengono in sede di rogito, al di fuori delle parti contraenti. Riteniamo che queste misure possano favorire la lotta all’evasione fiscale determinando un cospicuo recupero in termini di gettito a favore dell’Erario”, ha concluso Baccarini.
(ITALPRESS).

IMMOBILI, NEL 2019 INVESTITORI ESTERI +26%

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Sempre più investitori internazionali scelgono l’Italia per acquistare immobili. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal Centro Studi Fiaip e Opisas REinsight.info.
In particolare, i tedeschi (19,5%), gli investitori del Nord Europa (19,5%) e della Gran Bretagna (15%) sono i primi a voler investire in immobili in Italia. Gli stranieri cercano nel nostro Paese prevalentemente case indipendenti, appartamenti (44,86%) e ville singole (37%) ristrutturate e già abitabili e sono pronti a investire per il 25,51% un budget tra 301 mila euro e 500 mila euro, mentre solo il 6,17% degli investitori esteri è disposto a spendere cifre tra 1 milione e 2,5 milioni. La lunghezza media dell’investimento nel nostro Paese è caratterizzata per il 27,01% da una durata da 7 a 10 anni e per il 21,80% degli intervistati da una durata da 10 a 15 anni. Gli investitori esteri ritengono fondamentale inoltre farsi guidare da un professionista specializzato di un’agenzia immobiliare nell’ipotesi di un acquisto immobiliare nel nostro Paese (55,19%). Tra le regioni più gettonate dagli stranieri per l’acquisto immobiliare in testa la Lombardia con Milano (+9,1%) e i laghi lombardi (+7,49%), il Veneto con Venezia (+8,51), il Lazio con Roma (+8,42%) e a seguire Firenze (8,27%) e la Toscana (8,12%). In crescita le domande per la riviera ligure (+6,87%), le Alpi e le Dolomiti (+6,69%), la Costiera amalfitana (+6,4%), il Salento (+6,24), la Sicilia (+5,55) e la Riviera romagnola (+ 5,52%).
“A fronte di una crescita annua del 26% nel 2019 – sottolinea Federico Ranuzzi de’ Bianchi, delegato nazionale Fiaip al settore estero e vicepresidente Cepi – che fotografa il buon andamento del mercato e delle richieste provenienti dall’estero per gli immobili in vendita in Italia, permane ancora oggi la sfiducia nella burocrazia italiana, il timore per l’instabilità politica ed economica e la fiscalità percepita dall’estero come invasiva”.
“La ricerca – sottolinea Mario Condò de Satriano, presidente del Centro Studi Fiaip – evidenzia come vi siano nuove opportunità per le agenzie immobiliari che nel nostro Paese sono sempre più ricercate da investitori internazionali. Allo stesso tempo constatiamo un aumento del grado di incertezza da parte degli investitori stranieri, ciò è dettato da una fiscalità immobiliare che penalizza ancora chi intende investire In Italia”.
Quanto invece agli italiani che investono all’estero, dalla ricerca emerge l’dentikit di un investitore tipo con un’età compresa fra i 35 e i 54 anni, è libero professionista (30%), pensionato (21,67%) o proprietario di azienda (16,67%) e opera nel campo dell’industria (23,53%), della consulenza (15,69%), della sanità (13,73%) o della pubblica amministrazione (11,76%). Nella valutazione del potenziale investimento, la possibilità più ambita è quella di ottenere una rendita da locazione continuativa nel tempo. Su una scala di importanza compresa da 1 a 6, questo fattore ottiene una valutazione media di 5,38. (ITALPRESS).

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