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FIAIP: “GOVERNO METTA L’IMMOBILIARE AL CENTRO”

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“L’attuale situazione di incertezza politica non è certamente un elemento positivo per il sistema Paese: l’instabilità rischia di generare una frenata nell’ambito dell’economia in generale e nel comparto immobiliare in particolare. Tutti noi, quando siamo in una condizione di non serenità e di incertezza, fatichiamo a prendere delle decisioni, ed è pertanto evidente che, soprattutto nell’ambito dell’acquisto e della vendita d’immobili, questo clima non aiuti. Oggi sono necessari interventi mirati per la crescita e riduzioni fiscali che rendano attrattivo il mercato immobiliare italiano, anche e soprattutto in considerazione del progressivo venir meno delle politiche espansive della BCE che potrebbe rendere più costoso il finanziamento del debito sia pubblico che privato”. A lanciare l’allarme è il Presidente Nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini,  che nella relazione al Consiglio Nazionale della Federazione, ha commentato  l’attuale crisi politica ed istituzionale che sta attraversando il Paese. 

“Il mercato delle abitazioni in Italia è ancora in estrema difficoltà, in virtù del fatto che c’è ancora molta incertezza sui mercati e gli spread potrebbero aumentare a medio lungo termine. Nonostante l’aumento del numero di compravendite nel 2017 – sostiene Baccarini – l’Italia si conferma l’unico Paese europeo in cui i prezzi degli immobili calano ininterrottamente dal 2012 e il settore immobiliare ha subito una crisi senza precedenti, con una perdita di oltre 720mila posti di lavoro nell’immobiliare e nell’edilizia. Tra le cause un carico fiscale eccessivamente elevato ed una disarmante confusione circa la fiscalità e la complessiva tassazione immobiliare. Come Fiaip riteniamo prioritario e non più rinviabile una riduzione reale dell’imposizione fiscale e un riordino della fiscalità immobiliare. Riteniamo fondamentale inoltre l’attuazione di politiche per la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano, sempre più vetusto”.

Al centro del dibattito nella due giorni del Consiglio nazionale anche la riforma della professione dell’agente immobiliare, il contrasto all’abusivismo e le nuove linee guida professionali  con la presentazione della prassi di riferimento Uni Pdr 40:2018.

Il Consiglio Nazionale Fiaip ha inoltre aderito all’iniziativa di solidarietà #ManteniamociForti  per la comunità di Amatrice devastata dal terremoto. Fiaip ricorda che con l’acquisto del libro #ManteniamiociForti gli agenti immobiliari della federazione in tutt’Italia potranno contribuire volontariamente alla raccolta fondi per la ricostruzione della biblioteca di Amatrice.

 

FIAIP “GOVERNO PREDISPONGA PIANO NAZIONALE SU IMMOBILIARE”

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Segno di un nuovo ciclo per la rappresentanza immobiliare a RE Italy Convention Days 2018, l’evento promosso da Monitor Immobiliare a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, appena conclusosi a Milano. Il settore prova a smarcarsi dalla crisi e gli operatori dicono all’unisono di registrare i primi timidi segnali di ripresa. Più di 2400 players del Real Estate intendono lanciare oggi da Milano un messaggio chiaro all’esecutivo Conte e ai suoi neo ministri per aprire un confronto sullo sviluppo e la crescita economica del Paese.

“In Italia siamo pronti a contribuire allo sviluppo del Paese e del settore immobiliare – dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip, intervenendo al Convegno “Nuovo governo, nuovo approccio della rappresentanza immobiliare”.

“Il Paese – sottolinea la Fiaip – ha bisogno che il nuovo Governo predisponga un Piano nazionale sull’immobiliare che preveda, in tempi brevi, l’adozione di una serie di provvedimenti che consentano al sistema economico-produttivo dell’immobiliare di avere una fattiva e permanente ripresa in linea con ciò che accade in altri paesi europei. Attendiamo insieme a tutti i players del settore del Real Estate di comprendere quali e come saranno realizzate le proposte annunciate dalla coalizione Movimento 5 Stelle – Lega e dal Governo Conte. Fino ad oggi l’intero comparto immobiliare è stato solo marginalmente interessato dall’andamento positivo di altri settori. Servono misure shock per il Real Estate: il riordino della fiscalità immobiliare e un ritorno alla redditività per chi investe in immobili. Solo un ‘governo del fare’ potrà riuscire a sbloccare gli ostacoli che frenano lo sviluppo del comparto”.

Il presidente Fiaip Gian Battista Baccarini, inoltre, intervenendo ad una tavola rotonda insieme al presidente di Fimaa, Santino Taverna e Paolo Bellini di Anama ha sottolineato l’utilità della concertazione con le istituzioni ed ha tracciato nuove sfide della Federazione per i professionisti dell’intermediazione immobiliare: “La categoria degli agenti immobiliari é unita ed oggi con la Consulta Interassociativa nazionale dell’intermediazione nazionale (Fiaip – Fimaa – Anama) intendiamo difendere, così come abbiamo sempre fatto, gli interessi dei professionisti del settore. Oggi abbiamo tutti insieme l’occasione di ridefinire un modello professionale di riferimento, contrastare il processo di disintermediazione della nostra attività, fronteggiare il fenomeno dell’abusivismo e fornire nuovi strumenti e nuove opportunità, anche e soprattutto in tema di innovazione tecnologica, a tutti gli agenti immobiliari”.

 

BACCARINI “FUTURO È AGENZIA 4.0”

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Dagli acquisti online alle agenzie di viaggio digitali, dall’home banking fino ai siti internet dedicati alla vendita delle case, la rete sta profondamente cambiando le abitudini degli italiani. Una vera e propria rivoluzione che non poteva non toccare anche il settore immobiliare e, in particolare, la professione dell’agente immobiliare. La Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali non si è fatta trovare impreparata a questo grandissimo rinnovamento e ha lanciato il progetto Fiaip 4.0. 

Il presidente della Fiaip, Gian Battista Baccarini, ha scelto il palcoscenico di Immonext, evento organizzato da idealista.it per cercare di diffondere la cultura immobiliare in Italia, per rivelare i segreti delle agenzie 4.0 e i nuovi strumenti digitali a disposizione degli agenti immobiliari. 

“Con il nostro progetto Fiaip 4.0 vogliamo digitalizzare e innovare i servizi di consulenza nell’acquisto della casa – ha commentato -. In particolare vogliamo agevolare la raccolta di tutte le informazioni sulla disponibilità, la richiesta e il costo della case, analizzarle e studiarle per poi avere delle informazioni precise da mettere a disposizione dei compratori, ai quali vogliamo offrire consulenza, mediazione e sinergia”. 

Il modello professionale di riferimento dell’associazione è stato invece riassunto nel progetto UnaFiaip che, come ha spiegato Baccarini, “punta a trattare solo immobili al giusto prezzo, con un metodo comune di lavoro, attraverso dei corsi di abilitazione appositamente preparati e dando comunicazione al cliente del lavoro che sta dietro all’intermediazione immobiliare”.

RANUZZI DÉ BIANCHI PRESIDENTE PAC E VICE CEPI

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Federico Ranuzzi de’ Bianchi, delegato nazionale al settore Estero della Fiaip, è stato eletto a Madrid nel corso dell’assemblea generale della Cepi (European Association of Real Estate Professions) presidente Pac (Sezione agenti immobiliari) e vicepresidente Cepi.

“L’ingresso nel board europeo della Cepi costituisce un importante traguardo per Fiaip e per l’intera categoria degli agenti immobiliari”, dichiara Gian Battista Baccarini, presidente della Fiaip. “Oggi l’industria immobiliare europea si rafforza a Bruxelles con nostri dirigenti federativi. Nel corso dei lavori dell’assemblea generale della Cepi – aggiunge – è stato eletto il  delegato nazionale Fiaip all’Estero, come vice presidente Cepi e nell’incarico di presidente Pac. Per la Fiaip si tratta dell’ennesima conferma del buon operato nel Vecchio Continente e dei buoni rapporti internazionali che la Federazione ha con gli agenti europei ed i professionisti del Real estate in tutto il mondo”, conclude Baccarini.

“La voce di Fiaip e quella di tutti gli agenti immobiliari diventa ancora più forte a Bruxelles – dichiara Ranuzzi de’ Bianchi -. Oggi, in Europa sono più di 2,8 milioni le persone impiegate nel comparto immobiliare, in un settore che rappresenta l’11,2% del prodotto interno lordo europeo. Grazie al nuovo ruolo sarà possibile interpretare al meglio tutte le esigenze del mercato, dei professionisti del Real Estate europeo e le istanze dell’intera categoria degli agenti immobiliari”.

A TORINO COMPRAVENDITE IMMOBILI IN CRESCITA

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Nel 2017 a Torino si sono registrate 12.940 compravendite, con un aumento del 4,9% rispetto l’anno precedente. Un segnale di vitalità del mercato immobiliare subalpino, che però nell’ultimo anno ha subito un ulteriore piccolo calo dei prezzi, che per quanto riguarda le abitazioni sono scesi nel 2017 con una media dell’1,9%; in crescita il valore degli uffici con un più 3%. Lo rileva l’Osservatorio Immobiliare 2017, condotto dagli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino.

“Questo è un momento propizio per comprare. I prezzi, pur mantenendo un trend leggermente negativo – spiega Aurelio Amerio, presidente provinciale di Fiaip – si stanno stabilizzando e la situazione del mercato dei mutui è sicuramente favorevole, con tassi molto bassi. Ci troviamo in un periodo di relativo equilibrio tra domanda e offerta: ci sono stati anni in cui non si riusciva a vendere e passava tantissimo tempo prima di concretizzare e si comprava con difficoltà, adesso si compra e si vende con una relativa stabilità dei prezzi. Qualche affare si può fare, ma in generale non è un momento in cui compro a tanto e vendo a poco. Vendo al giusto e compro al giusto”.

Le zone dove si riscontrano le maggiori perdite di valore tra il 6 e il 7,5%, sono quelle periferiche come Falchera, Barriera di Milano, Lucento e Vallette, cui si aggiungono le più centrali Aurora e Lingotto dove le problematiche sociali legate all’immigrazione hanno pesato notevolmente sulle quotazioni. 

Ancora molti i quartieri nei quali i prezzi continuano a calare come Mirafiori sud del 4%, Madonna di Campagna del 3,6% o la centrale Crocetta che perde il 3,5% perché l’offerta immobiliare non risulta in linea con le nuove esigenze del mercato. In sensibile aumento i quartieri dove i prezzi si sono stabilizzati: per esempio Gran Madre, Cenisia e Pozzo Strada (meno 1%) e Piazza Vittorio Veneto, Madonna del Pilone, Sassi e San Donato (più 1%). Tra le zone dove i prezzi invece sono cresciuti maggiormente troviamo l’area di Piazza San Carlo (3,4%) e Cit Turin (3,3%), unica zona di Torino a registrare sempre il segno più negli ultimi anni.

FIAIP, “MISURE PER RILANCIO IMMOBILIARE”

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“Dopo l’Ocse che sostiene come in Italia sarebbe utile introdurre un’imposta patrimoniale, è il turno del Fmi, che propone di aumentare le tasse nel nostro Paese e suggerisce di ampliare la base imponibile attraverso un piano che sposti la tassazione verso gli immobili e i patrimoni degli italiani”. Così Gian Battista Baccarini, presidente della Fiaip.

“Non si combatte la riduzione delle disuguaglianze con nuove tasse, reintroducendo nuove patrimoniali, l’Imu sulla prima casa e aumentando l’Iva nel nostro Paese. Fiaip – aggiunge – da tempo sostiene che il settore immobiliare è oppresso da macigni fiscali e che nel nostro Paese c’è già una patrimoniale che si chiama Imu-Tasi, che vale 21 miliardi l’anno e incide su tutte le fasce sociali, oltre a garantire circa la metà del gettito complessivo. Queste  imposte, oltre a favorire la contrazioni dei consumi, hanno già penalizzato qualsiasi forma di ripresa dell’economia, penalizzando i redditi delle famiglie, l’occupazione e le imprese del settore che hanno già registrato una perdita di oltre 750.000 posti di lavoro. Negli ultimi 25 anni, inoltre, l’incidenza sul Pil delle imposte patrimoniali nel nostro Paese è raddoppiata, e il gettito è al contempo aumentato di quasi cinque volte”.

Il Fmi constata per l’Italia un miglioramento dei conti pubblici, sebbene il pareggio di bilancio sia posticipato al 2021, con un rapporto debito/Pil nel 2023 migliore di quello Usa. “Non comprendiamo perché il Fmi indichi politiche che potrebbero rallentare l’eventuale ripartenza  dell’economia per il nostro Paese, invece di proporre ricette e politiche economiche che possano favorire la crescita economica e aumentare la ricchezza degli italiani. L’Italia – conclude Baccarini – non ha bisogno di ulteriori misure depressive per il settore immobiliare ma, al contrario, sarebbero opportune politiche economiche che prevedano misure strutturali di medio e lungo termine a favore dell’immobiliare in grado di accelerare la crescita economica del Paese”.

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