Tre punti per un sogno chiamato Mondiale. Dopo un percorso netto fatto di sei successi in altrettanti incontri, la Nazionale Femminile ha a disposizione il primo match point per conquistare la qualificazione a Francia 2019 e per poter tornare a disputare la Fase finale di un Mondiale a vent’anni di distanza dall’ultima volta. Venerdì 8 giugno (ore 20.45, diretta RaiSport) allo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze le Azzurre battendo il Portogallo staccherebbero il pass per il Mondiale francese con una giornata di anticipo, rendendo di fatto ininfluente l’ultimo incontro delle qualificazioni in programma il prossimo 4 settembre in Belgio. Per la ‘settima fatica’ della sua Nazionale la Ct Milena Bertolini ha convocato 23 calciatrici, che si raduneranno nella serata di giovedì 31 maggio al Centro Tecnico Federale di Coverciano: prima chiamata per il portiere del San Zaccaria Emma Guidi, mentre tornano a vestire la maglia azzurra Alice Parisi e Valentina Cernoia, a lungo assenti per gli infortuni riportati in Nazionale rispettivamente nell’aprile e nel luglio 2017. Diciannove delle ventitré convocate militano nelle fila delle campionesse d’Italia della Juventus (7), del Brescia (6) battuto ai rigori dalle bianconere nello spareggio per lo scudetto e della Fiorentina (6), che nel fine settimana affronterà la squadra lombarda nella finale di Coppa Italia.
La gara con il Portogallo sarà presentata alla stampa martedì 29 maggio alle ore 16 a Coverciano: “È importante che a Firenze ci siano tanti tifosi a sostenerci – ha dichiarato Milena Bertolini in un’intervista rilasciata in occasione della 4ª edizione di KickOff – credo che sarà una partita entusiasmante, ma è soprattutto per quello che rappresenta che abbiamo bisogno del pubblico. Ci troviamo davanti ad una grande opportunità, consapevoli che il cammino che ci aspetta è comunque difficile per il livello delle squadre che incontreremo”.
La qualificazione al Mondiale darebbe ulteriore linfa al calcio femminile dopo i passi in avanti fatti registrare nell’ultimo periodo: “Le scelte della FIGC sono state precise e determinanti – sottolinea la Ct – hanno accelerato il percorso di crescita del nostro movimento, in tre anni abbiamo recuperato una parte del tempo perso. Adesso continuano ad aumentare le squadre, sapere che anche società come Milan ed Inter investiranno nel calcio femminile è un segnale importante: si tratta di club che hanno risorse economiche, a livello di strutture e di staff, e che possono dare un’opportunità di crescita alle nostre ragazze, quello che è mancato fino ad ora”.
Questo l’elenco delle convocate:
PORTIERI: Chiara Marchitelli (Brescia), Rosalia Pipitone (Res Roma), Emma Guidi (S. Zaccaria).
DIFENSORI: Elena Linari (Fiorentina), Alia Guagni (Fiorentina), Elisa Bartoli (Fiorentina), Cecilia Salvai (Juventus), Sara Gama (Juventus), Laura Fusetti (Brescia), Lisa Boattin (Juventus).
CENTROCAMPISTE: Aurora Galli (Juventus), Martina Rosucci (Juventus), Alice Parisi (Fiorentina), Barbara Bonansea (Juventus), Greta Adami (Fiorentina), Eleonora Goldoni (Tennessee State University), Lisa Alborghetti (Mozzanica), Valentina Cernoia (Juventus), Manuela Giugliano (Brescia).
ATTACCANTI: Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Fiorentina), Valentina Giacinti (Brescia), Cristiana Girelli (Brescia).
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CT BERTOLINI NE CONVOCA 23 PER IL PORTOGALLO
TRA 6-8 ANNI RISULTATI DI ALTO LIVELLO / di Italo Cucci
“Tra sei-otto anni il calcio italiano avrà risultati di altissimo livello con la nazionale femminile”. Ne è convinto Michele Uva, direttore generale della Federcalcio da settembre 2014 e ora anche vicepresidente Uefa, da sempre in prima linea per lo sviluppo del calcio femminile. Nel suo libro “Campionesse, storie vincenti del calcio femminile”, scritto insieme a Moris Gasparri, il dirigente sportivo materano racconta undici storie, undici passaggi fondamentali per lo sviluppo della disciplina nel mondo. In Italia siamo ancora leggermente indietro, ma negli ultimi anni c’è stata una decisa accelerazione. Merito della Figc del duo formato da Carlo Tavecchio, impegnato sul tema già da presidente della Lega nazionale dilettanti, e Michele Uva, che nel febbraio 2015, pochi mesi dopo l’insediamento, ha istituito l’Ufficio sviluppo calcio femminile e alcune settimane più tardi ha avviato un articolato programma per il “rilancio del movimento” toccando tra le altre cose “la governance, la dimensione sportiva, le squadre nazionali e l’attività giovanile”. Nell’estate 2016 il percorso tracciato dalla Figc ha vissuto un altro momento importante con l’approvazione della riforma dei campionati, volta ad approdare alla stagione 2018/2019 con una Serie A e una Serie B da 12 squadre ciascuna e un campionato Interregionale con quattro gironi. L’ultima svolta è arrivata poche settimane fa, grazie all’impulso deciso del commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini: Serie A e Serie B passano sotto l’egida della stessa federazione, mentre alla Lega nazionale dilettanti spetterà ancora la promozione dell’attività a livello territoriale con l’organizzazione del campionato Interregionale. “L’unico modo per far crescere il sistema è lavorare tutti insieme”, ha sottolineato con convinzione Michele Uva, sempre in prima linea sul tema: “In Italia i margini di crescita ci sono. Tra i 14 e i 25 anni le donne che praticano sport sono il 30 per cento meno degli uomini, ma il calcio può chiudere questo gap: negli ultimi anni abbiamo avuto una buona crescita accelerata dagli investimenti delle società di Serie A, Serie B e Lega Pro che dobbiamo ringraziare, ma anche favorita dagli investimenti della federazione sulle nazionali che stanno dando i primi frutti. Per la prima volta siamo infatti arrivati tra le prime otto d’Europa con le nazionali under 17 e 19”. Ma anche la nazionale maggiore sta ottenendo ottimi risultati ed è molto vicina alla qualificazione per i Mondiali 2019: “Indubbiamente in Italia c’è talento e non possiamo nasconderci – ha osservato Uva – ma non dobbiamo avere fretta. La promozione sta crescendo, le tesserate anche: bisogna aspettare 6-8 anni per far arrivare le nostre giovani all’età giusta, poi potremo ottenere anche risultati di altissimo livello”.
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BERTOLINI E AZZURRE “VICINE AD UN SOGNO”
Il traguardo è vicino. Dopo vent’anni dall’ultima apparizione, la Nazionale azzurra femminile di calcio potrebbe tornare a disputare un Mondiale, quello in programma nel giugno 2019 in Francia. Il primo match-point di qualificazione sarà in programma venerdì 8 giugno, quando l’Italia affronterà allo stadio Artemio Franchi di Firenze il Portogallo. “Si annuncia una partita entusiasmante per tutto ciò che rappresenta, sia per il movimento che per le giocatrici – afferma Milena Bertolini, ct delle azzurre che giovedì prossimo inizieranno il raduno a Coverciano in vista della gara – Sono le nostre ragazze le vere artefici di questo cammino bellissimo. Hanno vinto tutte le partite, meglio di così non potevano fare. Adesso ci mancano due gare e sappiamo che saranno le più difficili. Incontriamo un avversario forte, il Portogallo è la squadra con migliori talenti, quindi servirà la migliore Italia”. Riguardo alla gara di Firenze, il ct Bertolini si attende un grande sostegno del pubblico. “Mi fa piacere vedere questo entusiasmo intorno al calcio femminile italiano, intorno a un movimento che è apprezzato e che sta crescendo – continua la Bertolini – Firenze a livello di passione calcistica è tra le città più importanti, grazie al lavoro della Fiorentina sa cosa significa il calcio femminile. Il pubblico dovrà essere la dodicesima donna in campo. Mi piace pensare non dico a uno stadio Franchi pieno ma comunque a uno stadio con tanti tifosi dentro e fuori vestiti di maglie azzurre. Ripeto, avremo una partita difficile, l’importante è che in tutte noi ci sia la consapevolezza che siamo vicine e anche che il bello arriva adesso”.
Sono giorni di grandi sogni e di grandi emozioni. “Sono emozionata perché tutte insieme ci mettiamo il cuore, la passione, sappiamo tutte quanto abbiamo fatto, quanti sacrifici, quanto impegno, quanto tempo, e quanta poca considerazione abbiamo ricevuto in tempi passati – confessa il ct – Adesso l’attenzione dei media e della Federazione nei nostri confronti ci regala emozione. Una rinascita del calcio femminile azzurro? In Italia il movimento ha vissuto 15 anni di oscuramento totale, in controtendenza con quanto stava accadendo oltre confine, dove questo sport al femminile è capace di creare business. Il calcio in Italia rappresenta la nostra società con il ruolo della donna ancora un pò arretrato. Sembra un fortino, ed è visto nel pensiero collettivo ancora come uno sport maschile. Con la scelta della Figc di creare squadre professionistiche stiamo uscendo da anni bui. La rinascita azzurra è cominciata dopo gli Europei, quando le ragazze si sono messe in discussioni e sono ripartite con motivazioni fortissime. Ora siamo un blocco unico, questa è la vera forza. La squadra è cresciuta in autostima”. Sulla gara contro il Portogallo valida per le qualificazioni ai Mondiali 2019 è intervenuta anche Barbara Facchetti, capo delegazione della Nazionale femminile. “E’ una gara per noi molto importante, stiamo per raggiungere il nostro obiettivo – dice la Facchetti – Il cammino partito con Milena sta dando i suoi frutti”.
Grande determinazione per la sfida del Franchi di venerdì 8 giugno anche da parte delle giocatrici azzurre. “Sarebbe una grossissima soddisfazione perché nessuna di noi ha avuto l’occasione di disputare un Mondiale” ammette Sara Gama, difensore della Juventus. “Da quando è arrivato, il nostro ct ha unito tutti, sia le ragazze che lo staff” aggiunge l’attaccante della Fiorentina Ilaria Mauro. “Firenze ci regalerà delle gioie, vogliamo raggiungere quel risultato che ci siamo poste” conclude l’altra giocatrice viola convocata in Nazionale, il difensore Alia Guagni.
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SCATTA MISSIONE MONDIALE, L’8 ITALIA-PORTOGALLO
Con il raduno al via oggi a Coverciano è scattata ufficialmente la ‘Missione Mondiale’ della Nazionale femminile, che venerdì 8 giugno (ore 20.45, diretta RaiSport) allo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze si giocherà il primo dei due match point per provare a staccare il pass per Francia 2019.
Un successo con le portoghesi permetterebbe all’Italia di tornare a disputare la Fase finale del Mondiale a vent’anni di distanza dall’ultima volta, senza dover aspettare l’ultimo incontro delle qualificazioni in programma il prossimo 4 settembre in Belgio. Un obiettivo ambizioso, ma alla portata di una squadra capace di vincere le prime sei partite del girone e che a Firenze spera di trovare nel pubblico, come ha dichiarato la Ct Milena Bertolini, “la dodicesima donna in campo”. Oggi le 23 azzurre convocate per l’ultima e più importante partita della stagione hanno sostenuto una doppia seduta di allenamento; nel corso della sessione di lavoro pomeridiana il portiere del Brescia Chiara Marchitelli ha riportato un infortunio che verrà valutato nelle prossime ore dallo staff medico. A sette giorni dal match, la città si prepara ad ospitare una serie di iniziative collaterali inserite all’interno del programma ‘Firenze Città Azzurra’: giovedì 7 giugno il Museo al Calcio di Coverciano si terrà un incontro informativo con le società e con le scuole calcio della Toscana sui programmi di sviluppo del Settore Giovanile e Scolastico, mentre un paio d’ore prima del fischio d’inizio di Italia-Portogallo allo stadio ‘Franchi’ è in programma la celebrazione dei 50 anni dal 1° campionato di calcio femminile in Italia e dall’esordio della Nazionale Femminile.
Nell’intervallo del match verrà effettuata poi la premiazione dei vincitori del concorso indetto dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc dal titolo ‘Firenze, la mia città si tinge d’azzurro con la Nazionale Femminile’, che ha visto il coinvolgimento degli studenti degli istituti scolastici cittadini di ogni ordine e grado. Ultimo appuntamento in agenda sabato 9 giugno, quando l’azzurra Alia Guagni sarà la ‘Leggiadra Madonna’ alla prima semifinale del Calcio Storico Fiorentino.
L’elenco delle convocate: Portieri: Chiara Marchitelli (Brescia), Rosalia Pipitone (Res Roma), Emma Guidi (S. Zaccaria). Difensori: Elena Linari (Fiorentina), Alia Guagni (Fiorentina), Elisa Bartoli (Fiorentina), Cecilia Salvai (Juventus), Sara Gama (Juventus), Laura Fusetti (Brescia), Lisa Boattin (Juventus). Centrocampiste: Aurora Galli (Juventus), Martina Rosucci (Juventus), Alice Parisi (Fiorentina), Barbara Bonansea (Juventus), Greta Adami (Fiorentina), Eleonora Goldoni (Tennessee State University), Lisa Alborghetti (Mozzanica), Valentina Cernoia (Juventus), Manuela Giugliano (Brescia). Attaccanti: Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Fiorentina), Valentina Giacinti (Brescia), Cristiana Girelli (Brescia).
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A CASTROCARO ULTIMA FASE “RAGAZZE IN GIOCO”
Venti squadre da tutta Italia a Castrocaro Terme e Terra del Sole per le finali nazionali di Calcio a 5 femminile a livello scolastico. Nello scorso week end, il piccolo borgo in provincia di Forlì ha ospitato l’ultima fase di “Ragazze in Gioco”, il progetto promosso e sviluppato dal Settore Giovanile Scolastico della FIGC nelle scuole secondarie di primo grado per favorire la crescita del movimento femminile. Promuovere in sostanza il gioco del calcio tra le studentesse, consentendo di giocare in un ambiente familiare, insieme ai propri insegnanti ed ai compagni di classe. Sono state 200 le giovani che hanno raggiunto Castrocaro, al termine di un programma che ha coinvolto 250 istituti italiani. Le scuole sono state individuate fra le partecipanti a “VALORINRETE – Campionati Studenteschi nella categoria Cadette”: durante i mesi di marzo, aprile e maggio educatori e docenti della FIGC si sono alternati negli istituti aderenti all’iniziativa dando vita a corsi di formazione di carattere tecnico e pratico rivolti non solo alle studentesse, ma anche ad insegnanti e ad allenatori di società sportive. Questi ultimi hanno avuto il compito di proseguire l’attività in orario extra-scolastico in convenzione con i singoli plessi.
Agli istituti sono così state donate una coppia di porte (1×1.5 m di dimensione) e le magliette per le squadre. Nel mese di maggio, le formazioni si sono affrontate in un mini-torneo, organizzato in funzione della vicinanza fra i plessi partecipanti alla manifestazione. Venti alla fine le scuole, una per regione, approdate al torneo finale che si è disputato fra Castrocaro e Cesena. Diciassette sono passate attraverso le qualificazioni regionali dei Campionati Studenteschi, tre, provenienti da Calabria, Toscana ed Emilia-Romagna, si sono qualificate grazie al successo del progetto nella propria regione. Per tre giorni le ragazze si sono destreggiate fra partite, attività sportive e riunioni tecniche. Nella piazza Niccolò Machiavelli di Castrocaro e Terra del Sole, inolre, si è tenuto il grande Terzo Tempo, l’evento conviviale mutuato dal rugby, organizzato per permettere alle ragazze di socializzare e dare vita ad una piccola festa alla vigilia dell’ultima giornata di sport. Tutti gli istituti aderenti verranno coinvolti nel “Programma di Supporto allo Sviluppo del Calcio Femminile”, estendendo, ove possibile, l’attività nel medio-lungo termine con il fine di creare i presupposti per dare continuità all’attività sportiva anche nell’anno scolastico 2018/2019.
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SFUMA SOGNO AZZURRINE, KO CON INGHILTERRA
Sfuma nella ripresa il sogno dell’Italia. A Marijampole, dopo un bel primo tempo giocato alla pari e chiuso sullo 0-0, l’Under 17 Femminile consegna all’Inghilterra (4-0) la qualificazione alla semifinale europea. C’è rammarico sui volti delle azzurrine, protagoniste comunque di una stagione straordinaria, come ha sottolineato lo stesso Migliorini: “Le ragazze sono state bravissime – ha dichiarato il tecnico a fine gara – e io fortunato a vivere una stagione fantastica al loro fianco. Sapevo fin dall’inizio che quello contro l’Inghilterra sarebbe stato l’ostacolo più difficile, perché le inglesi hanno una fisicità e una velocità che noi non abbiamo. E’ su questo piano che hanno vinto. E’ un peccato perché alla fine del primo tempo, sullo 0-0, eravamo noi a qualificarci; fino a che in campo siamo stati corti è andato tutto bene, ma nella ripresa è subentrata la stanchezza, la squadra si è allungata e loro ci hanno punito. Sono comunque contento perché nel corso della stagione le ragazze sono cresciute tantissimo; alla fine di questo ciclo consegno al mio collega dell’Under 19 (Enrico Sbardella, presente in tribuna) un buon numero di giocatrici pronte per il salto”. E’ stato comunque un cammino molto positivo quello delle azzurrine nella competizione europea. La squadra di Migliorini ha superato la prima fase vincendo il girone grazie alla vittoria contro Malta e ai due pareggi con Slovenia e Finlandia; successivamente ha chiuso imbattuta e al comando del suo gruppo la Fase elite con i due successi contro Ungheria e Serbia e il pareggio contro la Repubblica Ceca.
Per la sfida decisiva con l’Inghilterra – dopo i pareggi contro la Spagna e la Polonia – Migliorini si affida alla formazione schierata contro la Spagna, a eccezione del cambio obbligato al centro della difesa con Orlando che prende il posto di Corrado, ancora non completamente recuperata dall’infortunio subito nella gara di sabato con la Polonia. Boglioni torna titolare nel ruolo di terzino sinistro e Fracas riprende il suo posto come punta centrale. Partono subito in avanti le inglesi, che impegnano Forcinella alla respinta su un cross basso di Park. All’8’ le azzurrine rispondono con un tiro di Tamborini che finisce fuori. Al 17’ l’Inghilterra va vicina al gol, ma prima Ripamonti e poi Forcinella riescono a sbrogliare l’attacco di Park. Il portiere azzurro conferma le sue qualità al 38’ compiendo un miracolo su una conclusione potente e ravvicinata di Salmon. L’ultimo brivido del primo tempo porta la firma dell’Italia, quando al 40’ Tomaselli, da ottima posizione, manca di poco l’impatto aereo con la palla. Nella ripresa dopo cinque minuti suona il campanello d’allarme quando l’arbitro annulla un gol di testa a Jhamat per fuorigioco. E’ il preludio al vantaggio dell’Inghilterra, che si concretizza al 7’ con Salmon, che scatta sul filo del fuorigioco e con un diagonale preciso rompe l’imbattibilità delle azzurrine che durava da oltre 440 minuti. Colpita nell’orgoglio, l’Italia si butta in avanti alla ricerca del pari che la qualificherebbe alla semifinale. Ma Salmon, ancora lei, è imprendibile. Al 23’ realizza la rete del 2-0 e due minuti dopo firma la sua tripletta. Il risultato diventa più pesante al 32’ quando l’Under 17 subisce il definitivo 4-0 con Blanchard che si vede respingere la prima conclusione da Forcinelli, ma poi è lesta da posizione defilata a depositare la palla nella porta sguarnita.
DOMANI ITALIA-INGHILTERRA DA DENTRO O FUORI
Allenamento di rifinitura a Kaunas per la Nazionale under 17 femminile, che domani mattina si trasferirà a Marijampole, dove alle ore 12 italiane affronterà l’Inghilterra nell’ultimo incontro del girone della Fase finale del Campionato Europeo in corso di svolgimento in Lituania. Un match da dentro o fuori per le Azzurrine, che dopo i due pareggi senza reti con Spagna e Polonia si giocheranno con le pari età inglesi il pass per la semifinale: una vittoria garantirebbe la qualificazione aritmetica, mentre con un pareggio l’Italia dovrebbe sperare in un successo della Spagna sulla Polonia nell’altra gara del Gruppo B. Le inglesi dal canto loro hanno un solo risultato a disposizione, ma per vincere dovranno riuscire a scardinare la porta azzurra e mettere fine all’imbattibilità di Camilla Forcinella, reduce da cinque ‘clean sheet’ consecutivi in questo Europeo considerando anche la Fase elite. “Le ragazze sono consapevoli dell’importanza della partita – sottolinea il tecnico Massimo Migliorini – dal punto di vista mentale sono pronte, sono alla terza gara nel giro di pochi giorni ed è normale che avvertano un po’ di fatica”. È sicuro il forfait del difensore centrale Heden Corrado, uscita per infortunio nei minuti finali del match con la Polonia: “Sto valutando se fare anche un altro paio di cambi rispetto all’ultima gara – avverte il tecnico – anche perché qui fa parecchio caldo e devo tenere in considerazione la condizione fisica delle ragazze. Per le sue caratteristiche l’Inghilterra è per noi l’avversaria più difficile da affrontare: è un’ottima squadra, ha tecnica, velocità e potenza. Spero riusciremo a fare una grande prestazione e a giocarcela alla pari come abbiamo fatto con la Spagna”. Al termine della seduta di questa mattina, seguita a bordo campo anche dal tecnico della Nazionale Under 19 Femminile Enrico Sbardella, Massimo Migliorini ha incontrato il presidente della federazione lituana Tomas Danilevicius, un lungo passato nel campionato italiano con le maglie di Livorno, Avellino, Bologna, Parma, Juve Stabia, Grosseto e Latina. Ieri intanto giornata di svago all’insegna del fair play per le otto nazionali finaliste, che si sono ritrovate al ‘Raudondvaris Castle’ di Kaunas. Un appuntamento voluto dalla Uefa per permettere alle ragazze di familiarizzare tra loro fuori dal campo e per allentare un po’ la tensione prima degli ultimi incontri dei due gironi: “Questa è un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire – dichiara il capitano della Nazionale Chiara Ripamonti – siamo cariche e daremo tutto per raggiungere la semifinale. Dobbiamo giocare senza paura, come abbiamo fatto con la Spagna, scendendo in campo per vincere. Il caldo si sente, la stanchezza anche, ma questo vale per noi come per le nostre avversarie”.
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ITALIA-POLONIA 0-0, DECISIVA SFIDA CON INGLESI
Secondo pareggio per la Nazionale femminile Under 17 a Marijampole. Dopo lo 0-0 all’esordio contro la Spagna, le azzurrine (che vantano il record di tenere la rete inviolata à da cinque gare) hanno chiuso con lo stesso punteggio anche contro la Polonia. Un tempo per parte: nella prima fase di gioco Italia vicina al gol in due occasioni con la Polonia che colpisce una traversa, nella ripresa meglio le avversarie che hanno chiamato in causa una bravissima Forcinella. Il tecnico Migliorini sceglie il 4-3-3 per affrontare la Polonia ed effettua due cambi rispetto alla Spagna: in difesa Chiara Mele prende il posto di Paola Boglioni e in attacco Chiara Pucci rileva Teresa Fracas con Sara Tamborini schierata come punta centrale. In tribuna anche il tecnico dell’Under 19 femminile Enrico Sbardella, la cui squadra affronterà la fase finale dell’Europeo a luglio in Svizzera.
Dopo un pronto intervento al 5’ di Mele, brava ad anticipare di testa Kozak che si stava inserendo sul secondo palo, ad andare vicine al gol sono le azzurrine. Al 22’ Tomaselli viene liberata al tiro da uno scambio stretto tra Pucci e Tamborini, ma il suo diagonale destinato all’angolino basso viene deviato in angolo con un’autentica prodezza dal portiere polacco. Tre minuti dopo, al 25’, tiro improvviso di Kiszkis da oltre 30 metri che colpisce la traversa. Anche l’Italia ci prova dalla distanza: al 30’ la conclusione di Bragonzi viene parata in due tempi da Kierul. L’azione più pericolosa, però, le azzurrine la creano al 36’ con una girata da centro area di Tamborini che termina alta di pochissimo.
La ripresa si apre con un colpo di testa di Kiszkis che termina alto. Al 9’ si fa trovare pronta Forcinella a deviare in angolo una punizione della solita Kiszkis, resa ancor più insidioso dalla deviazione della barriera. Il primo cambio delle azzurrine arriva al 14’ quando Migliorini inserisce al centro dell’attacco Fracas (al posto di Pucci) e Tamborini torna a fare l’esterna sinistra come contro la Spagna. Sei minuti dopo, un durissimo contrasto testa contro testa al centro dell’area di rigore azzurra tra Corrado e Homa, costringe il tecnico a un secondo cambio con l’ingresso di Orlando che si posiziona al centro della difesa al fianco del capitano Ripamonti. Al 31’ ancora protagonista Forcinella che, con un’autentica prodezza, riesce a deviare in angolo il tiro a colpo sicuro di Biskup arrivata in area tutta sola dopo essere sfuggita sul filo del fuorigioco alla difesa. La gara si chiude con un tiro potente, ma centrale, di Fracas dal limite dell’area e con la decisiva uscita bassa di Kierul ad anticipare di un soffio Bragonzi. Con la Spagna che, battendo l’Inghilterra 2-1, sale al comando del girone a quota quattro punti, l’Italia e la Polonia seconde a due, mentre l’Inghilterra è ultima ad un punto, diventa decisiva per l’Under 17 la gara di martedì contro le inglesi. “Noi andiamo in campo – spiega Migliorini a fine gara – per giocare bene ogni incontro, ma oggi non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto bene i primi 20 minuti, poi ci siamo fatti prendere dal nervosismo e abbiamo sbagliato troppi passaggi facili. Le ragazze si sono intestardite e sono entrate in confusione: se nel primo tempo abbiamo avuto occasione di andare in gol, nella ripresa siamo stati anche fortunati a non prenderlo”.
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