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NELL’UNDER 17 DILETTANTI ESORDIO VINCENTE DEL GIORGIONE

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Esordio vittorioso per i campioni in carica del Giorgione. I veneti dell’allenatore Stefano Esposito superano per 1-0 la Nuova Tor Tre Teste. La formazione capitolina tornerà in campo domani pomeriggio alle 16.30 al “Bucci” di Russi (RA) contro il Calcio Sicilia, rimasto a riposo in questa prima giornata. Gara equilibrata e senza sussulti fino alla mezz’ora. Il Giorgione alza il baricentro con il trascorrere dei minuti e raccoglie il vantaggio in coda. Dopo il cooling break di un minuto, al 34’ Dalla Casa calcia di poco largo. Un minuto più tardi i veneti siglano l’1-0: Nwachukwu, dal vertice sinistro dell’area piccola, disegna un passaggio verticale che Alagna, nel tentativo di anticipare un avversario, devia nella propria porta.
Nel secondo tempo, al 9’ Pietrangeli calcia al volo da fuori area, Antonello para in due tempi. Poco più tardi però la squadra di Esposito sfiora il bis: Nwachukwu si allarga e gestisce la sfera poi serve Diomande che colpisce la traversa dall’interno dei sedici metri.
Nel finale il Giorgione va vicino al 2-0 con Pace (36’), il numero cinque non riesce a spingere alle spalle di Santilli. Al 42’ la Nuova Tor Tre Teste potrebbe pareggiare ma il colpo di testa di Tocci sugli sviluppi di un calcio d’angolo finisce a lato. Il futuro nella competizione dei capitolini, alla prima sconfitta stagionale, ora dipende anche dalla partita della terza giornata.

TITOLO U.15 DONNE ALLA JUVE, TISCI “MOVIMENTO CRESCE”

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La Juventus si aggiudica lo scudetto Under 15 femminile 2018/2019. Nella finale di San Zaccaria, le bianconere superano le ragazze del Condor Treviso con il gol di Morengo. Decisa negli ultimi venti minuti regolamentari anche la finale per il terzo e quarto posto, vinta dalla Roma sul Bologna con una doppietta di Pallante.
Nella finale scudetto la Juventus cerca subito di imporre il proprio gioco, ma fa presto i conti con la grande determinazione delle ragazze venete, tra le quali spiccano diverse individualità di alto livello: il capitano Martina Nunzia in primis, ma anche Emma Girotto, classe 2006, Alice Tesser e Ambra Liva. Nella pausa tra il primo e il secondo tempo Vood suona la sveglia alle sue ragazze e nei secondi venti minuti si gioca quasi costantemente nella metà campo trevigiana. Ben presto si perde il conto dei tiri in porta, ma se il risultato non cambia, il merito è tutto di Anita Martignon, la migliore nel suo ruolo in queste Final Four. Trenta secondi dopo l’inizio dell’ultimo tempo arriva però il vantaggio bianconero. Proprio Tesser e Martignon non si intendono su una palla lenta, tra le due si inserisce Morengo che entra praticamente in porta con tutta la palla. Oltre a questo infortunio di gioco, fin troppo severo, nel finale il Condor paga la stanchezza e la panchina corta permettendo alla Juventus di amministrare. Finisce così 1-0 e lo scudetto va alle torinesi.
In mattinata le ragazze giallorosse della Roma, allenate da Roberto Amore, si sono aggiudicate il terzo posto del campionato battendo le emiliane del Bologna con una doppietta di Aurora Pallante nel terzo tempo regolamentare. Gara bloccata nei primi due tempi. A fare la differenza nel finale sono stati i cambi che hanno permesso alla Roma di salire sul terzo gradino del podio.
A premiare le società che hanno disputato la final four anche Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc. “Il movimento sta crescendo di anno in anno. E’ un movimento – ha detto all’ITALPRESS – che si arricchisce di qualita’ rispetto a qualche anno fa”. Il presidente del settore giovanile sottolinea poi come “questa final four ha mostrato i veri valori dello sport, interpretati al meglio dalle ragazze delle quattro squadre”.
Un movimento quindi che cresce dal punto di vista dell’attenzione e supporto da parte del pubblico. “Sono tanti gli appassionati del nostro calcio anche per il settore femminile che vengono a vedere le partite. Oggi a San Zaccaria – conclude – era piena la tribuna e io che sono arrivato qualche minuto in ritardo ho fatto fatica a trovare il mio posto e questo e’ un altro dato positivo che ci soddisfa e che ci ripaga di tutto il lavoro e l’impegno che lo staff del settore giovanile sta portando avanti in tutti questi anni”.
(ITALPRESS).

SUPERCOPPA U.17 ALL’INTER, FINALE 6-2 AL PORDENONE

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Dopo il campionato Under 17 Serie A e B, l’Inter trionfa anche nella Supercoppa di categoria. Nella gara disputata a Savignano, la formazione di Zanchetta si impone sul Pordenone di mister Pillin, campione d’Italia Under 17 Serie C.
Avvio su ritmi tranquilli, soprattutto da parte del Pordenone, impegnato meno di 24 ore prima in una finale decisa solo ai calci di rigore. Nerazzurri in ogni caso dominanti a livello di gioco e che – alla prima vera occasione – trovano il vantaggio: cross di Di Marco per Esposito, che elude la marcatura del difensore avversario in mezzo all’area e di testa insacca il suo sesto gol in tre partite giocate, in queste finali. Siamo al minuto 17 e, dopo un palo colpito da Wieser, il centravanti nerazzurro guadagna e sigla un calcio di rigore,  la doppietta personale su calcio di rigore. Nel finale di frazione c’è spazio anche per una traversa colpita da Mirarchi prima del bel gol del Pordenone, proprio allo scadere, con Turchetto con un destro secco dai 20 metri che non lascia scampo a Stankovic e porta le squadre all’intervallo sul 2-1.
Una fiammata d’orgoglio che porta tanti applausi ai neroverdi, colpiti nuovamente però nella ripresa dagli attaccanti interisti. Esposito, sostituito da Zanchetta, chiude così a quota 7 reti la sua avventura in Final Four e Supercoppa: un fattore evidente per l’Inter, un fuori categoria. Al suo posto dentro il classe 2003 Gnonto, grande protagonista con l’Under 16 nerazzurra, sconfitta in finale-Scudetto dall’Empoli. È lui, il più piccolo in campo, a sfiorare il punto del tris per l’Inter al 51° con un colpo di testa che scivola oltre la linea di fondo, su un campo bagnato dalla pioggia battente. E sempre suo è l’assist per il 3-1 che arriva all’ora di gioco a firma Sakho. Seppur in inferiorità e con la fatica del giorno precedente nelle gambe, il Pordenone riesce nuovamente ad accorciare le distanze con Spader, bravo a sfruttare un cross dalla sinistra e a insaccare di testa. La sfida però è troppo sbilanciata e a riportare sul doppio vantaggio l’Inter è Tinazzi, con un bel sinistro, pochi istanti dopo essere subentrato a Dimarco. Al 73′ tocca a Gnonto trovare la soddisfazione personale con un destro incrociato sul palo lungo, portando il punteggio sul 5-2. Chiude i conti Oristanio, con una bella punizione a giro di sinistro, al minuto 82.
(ITALPRESS).

CONDOR TREVISO-JUVENTUS LA FINALE UNDER 15 DONNE

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Sarà Condor Treviso-Juventus la finale del Campionato Under 15 Femminile 2018/2019, con le ragazze venete che si impongono per 3-1 sul Bologna nella prima semifinale, con doppietta del capitano Nurzia, e le bianconere, che strappano il pass ai rigori contro la Roma. La sfida per il successo finale domenica alle 16.00 a San Zaccaria.
Tra Condor Treviso e Bologna primo tempo equilibrato, con le squadre che si equivalgono e sfiorano il vantaggio in due nette occasioni centrando il palo con due conclusioni di pregevole fattura. Nella ripresa tempo il Condor domina il gioco ma manca di concretezza sotto porta e subisce quasi inaspettatamente la rete di Bonora, brava per freddezza e precisione a trasformare in gol una palla vagante in area. A riportare le venete in partita ci pensa Girotto, classe 2006, cresciuta col passare dei minuti, che batte a rete di prima intenzione un preciso cross dalla sinistra. Al 49’ il Condor ribalta, meritatamente, il risultato e si porta in vantaggio con un gran destro al volo sotto la traversa del suo capitano, Martina Nurzia.
La dimostrazione che il numero 7 di Treviso è un calciatrice di grande valore arriva pochi minuti dopo: punizione a giro dal limite e palla nel sette. Finisce così 3-1 per il Condor Treviso che strappa il primo pass per la finale.
Tra Roma e Juventus la partita è bloccata sin dalle prime battute e primo tempo che scivola via senza tiri in porta o azioni degne di nota. Nella ripresa le bianconere sono più propositive e creano due buone occasioni che però Morengo e Nava non finalizzano. La Roma risponde con rapide triangolazioni che strappano applausi, ma non riescono a creare pericoli. Nell’ultimo tempo regolamentare, e nei due supplementari, il risultato non si sblocca, nonostante le tante occasioni create da entrambe le squadre. Si va ai rigori e a conquistare la finale è la Juventus. grazie alla parata decisiva di Beretta sul settimo rigore della serie calciato da Montesi.

SCUDETTO U.17 SERIE C, IL PORDENONE CONCEDE IL BIS

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Il Pordenone si aggiudica lo scudetto Under 17 di Serie C per il secondo anno consecutivo. Nella finalissima di Ravenna, la formazione friulana supera ai calci di rigore il Renate, grazie a una grande prova del proprio numero 1, Plai, autore della rete del pareggio al 95′, e in grado di parare tre dei cinque tiri dal dischetto degli avversari. Avvio di gara di chiara matrice brianzola, con il Renate costantemente nella metà campo del Pordenone, pur non apportando eccessivi pericoli alla porta friulana. Nonostante il netto predominio, le Pantere di mister Robbiati non riescono a sbloccare il risultato, infrangendosi sempre contro il muro difensivo avversario. La ripresa ricalca quanto proposto nei primi quarantacinque minuti di gioco, con la formazione nerazzurra sempre padrona del campo e il Pordenone costretto a difendersi a oltranza. Il dominio del Renate si trasforma nel meritato vantaggio al 68′ grazia al numero 10 Bianchi, bravo a raccogliere un assist dal fondo, a controllare il pallone in piena area e a battere un incolpevole Plai.
L’1-0 non scuote la squadra friulana, mai pericolosa nel corso di tutto l’incontro, mentre il Renate prosegue nella sua incessante manovra sfiorando in un paio d’occasioni il 2-0. Quando l’esito del match sembra ormai scritto, arriva l’episodio che riapre il discorso scudetto: al 95′, sugli sviluppi di un corner dalla sinistra il numero 1 friulano, salito per per un disperato assalto dei suoi alla porta brianzola, incorna di testa e porta la gara ai supplementari. Il Renate dimostra comunque una notevole padronanza di se stessa e, nonostante il pari subìto a pochi secondi dal titolo, già al 99′ arriva il 2-1 a firma Tramutoli. Grave errore di capitan Trentin in uscita per il Pordenone, assist di Galatà e destro sotto la traversa del centravanti subentrato a gara in corso. Trascorrono appena due minuti e il Pordenone torna in partita: Lazri, anche lui partito dalla panchina, gestisce un contropiede indovina un destro da 30 metri che si infila all’incrocio dei pali. E’ la rete del 2-2 che allunga l’incontro fino ai calci di rigore, nella quale torna protagonista il portiere friulano Plai, che neutralizza i tiri di Fischetti, Zalli e Maffia e regala ai suoi il secondo scudetto consecutivo.

ALL’INTER LO SCUDETTO UNDER 17

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L’Inter conquista il titolo italiano U.17 di Serie A e B 2018/2019. Nella finale di Ravenna la formazione nerazzurra si impone per 3-1 sui campioni in carica della Roma, al termine di una gara ampiamente dominata e risolta da una tripletta di Esposito, premiato, assieme ai suoi compagni dal Presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci. Inizio dell’incontro di chiara matrice interista, con il proprio centravanti pericoloso già al 2’ minuto con una conclusione fuori di poco su un pasticcio della difesa avversaria. Trascorrono appena 5 minuti e la formazione di Zanchetta sfiora ancora il vantaggio con Pirola, che sugli sviluppi di un corner trova la prodigiosa risposta di Boer. A sessanta secondi dallo scadere la pressione dell’Inter viene premiata: spunto di Oristano al limite dell’area giallorossa, assist per Bonfanti che conclude incrociando di sinistro e sulla respinta del portiere romanista, Esposito ribatte in rete.

 

La ripresa si apre con l’immediata occasione del pari per la Roma: Ciervo raccoglie un cross dalla sinistra e da pochi passi trova l’opposizione di Stankovic.  Dopo il pericolo, l’Inter riprende in mano l’incontro, al 60’ sfiora il raddoppio con Oristano, fermato da un altro intervento di Boer e al 68’ trova il 2-0 ancora con Esposito, che ribatte in rete dopo l’ennesimo miracolo del numero uno giallorosso. Passano appena due minuti e l’Inter chiude la gara, di nuovo con il suo numero 9, che si guadagna e realizza un calcio di rigore con una morbida conclusione centrale. All’80’ gioia anche per la Roma, che trova l’1-3 grazie a un’autorete di Cortinovis su un tiro di Ciervo. La formazione di Piccareta avrebbe la chance di riaprire la gara a 5 minuti dal termine con Cancellieri: il 7 giallorosso entra in area dalla sinistra e viene atterrato, va sul dischetto, ma il numero 1 nerazzurro para e mette la parola fine alla partita. Dopo 6 minuti di recupero l’Inter, già semifinalista lo scorso anno, può festeggiare la vittoria del tricolore ai danni dei campioni uscenti.

“PROGETTO RETE!” ALLA FASE FINALE, GRAVINA “IL CALCIO CANCELLA LE BARRIERE”

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“Per me il calcio rappresenta tutto. Quando gioco a calcio mi sento felice“. Le parole di Konate Adama jr, 18enne della Costa d’Avorio e capitano della squadra dello Spar Lodi, restituiscono il senso del “Progetto Rete!”, l’iniziativa sviluppata dalla Figc attraverso il Settore Giovanile e Scolastico in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’Anci e il Sistema Sprar/Siproimi e grazie al supporto di Eni e Puma, nell’ambito della attività di responsabilità sociale. “Oggi a Bologna, sfidando un sole cocente, le sei formazioni degli Sprar finalisti si sono affrontate per il titolo 2019. A vincere sui campi del Centro Federale Territoriale di Corticella il torneo è stato il Trento, che ha battuto 2-1 il Carmiano. Giornata di sport e solidarietà che ha portato in campo tante storie. Come quella di Konate, che a Lodi vive, studia con profitto, come ha sottolineato un tecnico federale, e gioca. “Per molti di loro – racconta Vincenzo Panicola, educatore dello Sprar di Lodi – è qualcosa di meraviglioso”. Negli occhi di questi ragazzi ci sono storie di sofferenza e disperazione, ma hanno trovato nel calcio un modo per sentirsi parte di una comunità.

Particolarmente soddisfatti i vertici federali a partire dal presidente della Figc Gabriele Gravina. “E’ un progetto importante che valorizza una delle più belle dimensioni del mondo del calcio e dello sport, un mondo che abbatte qualunque barriera politica, qualunque staccionata che purtroppo viene eretta tra i popoli – ha sottolineato – Questo è un progetto impegnativo ma di grande qualità e spessore per la Federazione e tutto il settore giovanile e scolastico. Il calcio che si apre, il calcio che accoglie, questo è uno degli aspetti più belli che vogliamo valorizzare, comunicare a tutti coloro che vogliono vivere questa splendida dimensione del nostro mondo”, ha aggiunto Gravina. Il calcio, dunque, come strumento per l’inclusione e l’integrazione. “La Figc – ha dichiarato Vito Roberto Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Federazione – ha sempre sostenuto questo progetto. Il nostro obiettivo è regalare un sogno a questi ragazzi, farli divertire, aggregare, cercando di contrastare la loro solitudine e alleviare il loro disagio. Questo è un progetto che si sviluppa in 13 regioni, 49 Sprar con oltre 2.000 partecipanti. E’ un progetto che va oltre l’aspetto tecnico, che è in grado di formare ed educare questi ragazzi che vengono in Italia”.

U17 SERIE C, FINALE PORDENONE-RENATE

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Sarà Pordenone-Renate la sfida scudetto Under 17 di Serie C. Nella due semifinali disputate a Savignano e Ravenna, friuliani e brianzoli superano rispettivamente Juve Stabia e Paganese, conquistando il pass per la gara di venerdì che si disputerà sempre allo stadio Capanni.
Nella sfida del pomeriggio, i campioni in carica guidati da Pillin hanno la meglio sui campani al termine di un incontro deciso da due ripartenze. Dopo un avvio privo di particolari emozioni, al 14’ il Pordenone sblocca la gara con Carli, che sfrutta un lancio preciso, vince un rimpallo, si invola verso la porta avversaria e batte il numero 1 Esposito. La formazione di Castellammare non si scompone e inizia a produrre gioco, costringendo i friulani a difendersi in massa nella loro metà campo. Un assedio che, grazie all’ottima difesa avversaria, non viene premiato con il pari e la prima frazione di gioco si conclude con il Pordenone in vantaggio. Nella ripresa la trama non cambia e nonostante i continui sforzi, la Juve Stabia non riesce a infrangere il muro friulano impensierendo oltremodo l’estremo difensore Plai.
Al 65’ l’episodio che chiude partita e qualificazione: ennesimo contropiede del Pordenone, spunto di Lanzri sulla sinistra che supera Esposito e deposita in rete con un preciso diagonale. Il 2-0 consegna ai friulani l’accesso alla seconda finale scudetto consecutiva. Al termine della gara, bel gesto di fair-play dei calciatori della Juve Stabia, che formano un cordone all’ingresso degli spogliatoi per applaudire gli avversari.
(ITALPRESS).

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