ROMA (ITALPRESS) – Suzuki è partner ufficiale della Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) per la stagione 2021. Suzuki nella nautica produce motori fuoribordo estremamente tecnologici, ovvero sistemi di propulsione che consentono di poter praticare qualsiasi attività outdoor legata all’utilizzo della barca, in primis la pesca sportiva. Consapevole che si tratta di passioni da vivere nella natura, sia in acque dolci che in mare, Suzuki da sempre si prodiga per la crescita di una cultura volta a responsabilizzare i propri clienti al maggior rispetto dell’ambiente, anche modificando abitudini consolidate. Esemplare in questo senso è l’iniziativa che Suzuki sta sostenendo in Italia attraverso l’attività dei propri testimonial che fanno parte del “Suzuki Fishing Team”. Ciascuno degli equipaggi che compongono il Suzuki Fishing Team lavora in prima linea affinchè il catch and release, ovvero la liberazione dei pesci dopo la cattura, più che una pratica diffusa fra i pescatori si converta in uno stile di vita. L’impegno del costruttore giapponese verso un approccio più etico alla natura e all’eco-sistema, è sottolineato inoltre dalla partnership con Fipsas – Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee. “Insieme contro il bracconaggio” è infatti un’iniziativa volta a combattere il grave problema della pesca di frodo nelle acque interne, attività che, giorno dopo giorno e purtroppo con sempre maggiore vigore, sta gravemente depauperando il patrimonio ittico dei nostri fiumi e laghi. Per dare un contributo tangibile al contenimento di tale scempio, Suzuki ha fornito a Fipsas 10 fuoribordo in uso gratuito per le sue attività di controllo e prevenzione. Nello specifico, si tratta di 5 Suzuki DF40A, 1 Suzuki DF20A e 4 Suzuki DF6A, tutti modelli conducibili senza patente. Affidabili, robusti, prestazionali, in grado di consumare poco e quindi di contenere il livello delle emissioni nocive, saranno uno strumento efficace per i guardia pesca di Fipsas nella loro quotidiana e preziosa attività di vigilanza e prevenzione del bracconaggio ittico. La partnership tra Suzuki e Fipsas viene inoltre estesa anche ai Campionati di pesca sportiva dalla barca per le discipline di Big Game e Predatori da Barca 2021 e 2022, e a tutte le gare federali provinciali delle stesse discipline. Anche in questo caso si tratterà di un’attività volta a far leva sulla cultura di tutti gli appassionati che praticano la pesca sportiva in mare, anche attraverso la divulgazione del progetto “Suzuki Clean Ocean Project”, al quale Suzuki aderisce e che l’azienda promuove dal 2011. Il Suzuki Clean Ocean Project ha come scopo, oltre alla sensibilizzazione verso la problematica ambientale, la raccolta di plastica e rifiuti nelle acque, per cercare di contenere un rischio sempre più pressante per l’ambiente. Questa campagna sinora ha coinvolto oltre 8.000 persone desiderose di dare un contributo per migliorare l’ecosistema marino ed è stata ufficialmente riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente giapponese nell’ambito della “Plastic Smart Campaign”. Nella stessa direzione va l’impegno di Suzuki attraverso l’implementazione di alcune tecnologie nei suoi fuoribordo: il Suzuki Lean Burn – un sistema che riduce il consumo di carburante e di conseguenza le emissioni nocive – per ridurre l’inquinamento atmosferico e il Micro-Plastic Collector – un innovativo sistema di filtraggio dell’acqua di raffreddamento dei motori fuoribordo che raccogliere le micro plastiche durante la navigazione – contro l’inquinamento da micro-plastiche.
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Suzuki partner ufficiale della Fipsas per stagione 2021
Fipsas chiede ordinanza regionale pesca fuori Comune in zona arancione
ROMA (ITALPRESS) – Con una nota comune inviata separatamente, la Fipsas, Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, e la Fiops, Federazione Italiana Operatori Pesca Sportiva, “in considerazione del fatto che per il mese di aprile sembra che la categorizzazione delle regioni rimanga solo di colore arancione o rosso”, chiedono l’emanazione di un’ordinanza regionale che consenta l’esercizio della pesca sportiva fuori dal comune di residenza in zona arancione, come fatto dalle regioni Toscana e Umbria che lo consentono a livello provinciale o dalla regione Liguria che lo consente a livello regionale. “La situazione pandemica sta mettendo a dura prova da più di un anno oltre al sistema sanitario anche i vari livelli istituzionali ed i cittadini – si legge nella lettera firmata dal presidente federale Ugo Matteoli e indirizzata agli assessori regionali alla pesca – Siamo consapevoli degli sforzi effettuati e di quelli in corso per cercare di coniugare le necessità di contenimento della diffusione del virus e le esigenze sociali, civili ed economiche del paese in tutte le sue varie articolazioni. Operazione che ha richiesto scelte anche molto drastiche in termini di limitazione delle libertà personali. L’esercizio dell’attività sportiva è stato in questi lunghi mesi considerato (e lo è tuttora) come attività essenziale per preservare le capacità psicofisiche delle persone, già fortemente provate dalla situazione emergenziale. Tra le attività sportive consentite vi è anche l’esercizio della pesca sportiva che in base a una Faq del governo di maggio 2020 è stata definita attività sportiva a tutti gli effetti, al pari del ciclismo, del runnig, del tennis, del golf, etc. L’esercizio di tale attività, classificata dal Coni tra quelle a rischio trasmissione zero, per il naturale distanziamento sociale a cui è soggetta, è praticata nella sua regione da numerose persone. Dalla lettura in combinato disposto dei vari DPCM e decreti emanati a livello nazionale, della Faq n. 32 sul sito del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio e delle ordinanze sulla mobilità del Ministero dell’Interno si deduce che l’esercizio della pesca sportiva è consentito (salvo ordinanze regionali o comunali più restrittive) dalle 5 alle 22 con le seguenti modalità: 1) In zona rossa nel comune di residenza con autocertificazione; 2) In zona bianca e gialla a livello regionale senza autocertificazione; 3) Per quanto riguarda la zona arancione, invece, è del tutto chiaro che la pesca sportiva possa essere esercitata nel comune di residenza senza autocertificazione ma non sono altrettanto chiari i limiti del suo esercizio fuori dal comune di residenza con autocertificazione qualora essa non sia esercitabile nel comune di residenza. I DPCM vietano in zona arancione gli spostamenti fuori dal comune di residenza tranne che per cause di lavoro, salute, stato di necessità o per usufruire di servizi o attività non presenti o non esercitabili nel comune di residenza. Questo vale per l’esercizio di qualsiasi tipo di attività sportiva, e quindi anche per la pesca sportiva. Per risolvere questa incertezza relativa alla possibilità di esercizio della pesca sportiva in zona arancione alcune regioni hanno inserito specifiche indicazioni nelle proprie ordinanze: – a regione Toscana nell’ordinanza n. 117/2020 consente in zona arancione l’esercizio della pesca sportiva a livello provinciale; – La regione Liguria nell’ordinanza n. 9/2021 consente in zona arancione e arancione rafforzata la possibilità di mobilità a livello regionale per l’esercizio della pesca sportiva; – La regione Umbria nell’ordinanza n. 26/2021 consente la possibilità di esercizio della pesca sportiva a livello provinciale; In considerazione del fatto che il governo ha preannunciato che nel mese di aprile non sarà possibile per le regioni tornare zone gialle – indipendentemente dai parametri -, si pone la necessità che anche nella sua regione venga valutata l’emanazione di un’ordinanza simile a quelle sopra citate che consenta ai pescatori sportivi eventualmente fermati per un controllo dalle forze dell’ordine di non essere soggetti a valutazioni discrezionali in merito alla possibilità di esercizio dell’attività di pesca sportiva in zona arancione al di fuori del comune di residenza. Abbiamo ricevuto numerose richieste in tal senso da migliaia di pescatori anche della sua regione. Rimaniamo a sua disposizione per un auspicabile incontro a distanza e per fornire tutti gli approfondimenti emersi dalle nostre valutazioni tecnico normative”.
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Oltre 500 ore in acqua per ‘Speciali, Diversamentè
ROMA (ITALPRESS) – Un totale di oltre 500 ore in acqua in tre giorni per i ragazzi disabili che, sotto l’egida della Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato), si sono dati appuntamento a Lignano Sabbiadoro (UD) per “Speciali, diversaMente”. Tra sessioni di allenamento in apnea e nuoto pinnato, tecniche di respirazione e utilizzo di innovativi materiali per migliorare le perfomances hanno trovato spazio anche due record del mondo Cmas (Confederazione Mondiale Attività Subacquee) di apnea dinamica realizzati da Fabrizio Pagani con e senza pinne (129,47 mt in 2’26” quello di oggi con pinne nella piscina del Villaggio Sportivo “Bella Italia”), oltre all’incontro con due tra le più titolate atlete azzurre, ovvero Mara Zaghet, campionessa italiana di nuoto pinnato di fondo e mezzofondo e bronzo europeo sulla distanza di 6 km, e Alessia Zecchini, la donna più “profonda del mondo” che, con i suoi -113 metri, ha stabilito un primato straordinario. A Lignano la Fipsas ha presentato alcuni progetti di grande respiro tra cui spicca quello di maggio dove a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, il Comune proporrà “DisabilidaMare” in collaborazione con la Rai e la Guardia Costiera: corsi di apnea gratuiti per non vedenti tenuti da Stefano Makula, pluricampione del mondo di specialità. I Giochi del Mare, poi, previsti per il mese di giugno con le “olimpiadi” di tutti gli sport estivi dove saranno presenti atleti normodotati e disabili. “Guardiamo sempre il mondo dello sport con occhio curioso e proviamo a valicare ogni tipo di barriera – ha spiegato il presidente della Fipsas, Ugo Claudio Matteoli – perchè in fondo il nostro compito è quello di accompagnare gli atleti verso un percorso lineare fatto di salute e benessere, anche mentale. Ciò che ci vuole in un momento come questo dove il covid ancora picchia duro”.
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“Speciali, diversaMente”, record mondiale per Pagani
LIGNANO SABBIADORO (ITALPRESS) – Fabrizio Pagani è tornato sul tetto del mondo. L’atleta ternano ha messo a segno a Lignano Sabbiadoro un nuovo record iridato in apnea percorrendo, a rana, la distanza di 77,27 metri in 2’14″40. In occasione di “Speciali, diversaMente”, lo stage organizzato dalla Fipsas riservato ad atleti con disabilità diverse, Fabrizio Pagani è riuscito nell’impresa di superare nuovamente il limite mondiale certificato dalla CMAS (Confederazione Mondiale Attività Subacquee). “Quello di oggi – spiega Pagani – è il terzo record del mondo che riesco a stabilire. L’acqua è di fatto il mio elemento, quello che riesce a regalarmi tranquillità e libertà, quello dove l’espressione del corpo si mescola con la forza dei muscoli. Scendere in acqua, confrontarsi con la sua densità e trovare il giusto equilibrio tra lunghezza percorsa, sforzo fisico e corsa contro il tempo è un traguardo straordinario. I miei allenamenti continuano, non si fermano con questo record mondiale; in Umbria vorrei portarne di nuovi. A noi manca il mare, non l’acqua”.
A Pagani fa eco il Presidente della Fipsas, Ugo Claudio Matteoli: “Fabrizio è una delle nostre punte di diamante, capace di far brillare le nostre specialità apneistiche. Del resto, sia l’apnea sia il nuoto pinnato per disabili stanno velocemente prendendo piede in un ambiente attento alle diversità, in continuo movimento. Questo primato mondiale appena ottenuto regala alla nostra Federazione una luce straordinaria”.
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Fipsas a Lignano Sabbiadoro per eliminare ogni barriera
ROMA (ITALPRESS) – La Fipsas, Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato, porta in acqua la disabilità. E lo farà a Lignano Sabbiadoro (Ud) con uno stage di atleti di apnea e nuoto pinnato dal 12 al 14 marzo: un’occasione per dimostrare, ancora una volta, che l’elemento “acqua” elimina di fatto ogni barriera. Per questo a Lignano saranno presenti anche due campionesse (Alessia Zecchini e Mara Zaghet) che interagiranno con gli atleti “diversamente abili”. In programma anche due tentativi di record del mondo (CMAS) di apnea dinamica per diversamente abili ad opera di Fabrizio Pagani e allenamenti per 50 agonisti provenienti da tutta Italia. Due gli appuntamenti di grande appeal: le “Lezioni disAbili”, in cui saranno proprio i “diversamente abili” a proporre chiavi di lettura vincenti alle campionesse normodotate, e “DisabilidaMare”, il progetto del Comune di Castellammare del Golfo (Tp) attraverso il quale, nel mese di maggio, verranno proposti dei corsi di apnea gratuiti, con la supervisione di Stefano Makula, ad un gruppo di ragazzi ipovedenti. “Grazie al progetto ‘Ripartiamo con la Fipsas’, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – spiega il presidente federale Ugo Claudio Matteoli – proporremo un format assolutamente innovativo, in grado di dare ulteriore respiro e linfa ad un mondo quanto mai attivo come quello dei diversamente abili. ‘Speciali, diversaMentè è la nostra punta di diamante: un appuntamento per dimostrare che applicazione e forza di volontà vanno di pari passo. Non è un caso che a Lignano porteremo anche alcune delle nostre campionesse normodotate, con l’intento esplicito di farle crescere ancor di più grazie alle ‘lezioni disAbilì. Spazio anche alle iniziative sul campo, stavolta in Sicilia, dove saremo al fianco di un Comune che ha deciso di regalare emozioni straordinarie ad un gruppo di ipovedenti”.
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Belle Arti trionfa agli Assoluti di pinnato
Ancora una volta Lignano e l’organizzazione federale del nuoto pinnato regalano momenti di normalità in un Italia sempre più blindata e colorata di rosso. Lo fanno insieme agli oltre 260 atleti partecipanti all’edizione primaverile dei Campionati Italiani assoluti, manifestazione che ha raccolto in Friuli gli atleti più accreditati della penisola a soli quindici giorni dalla prova di Coppa del Mondo, unica al momento autorizzata dalla Cmas grazie alla solita organizzazione che anche in occasione degli assoluti ha messo in campo una grande prova. In vasca sottolineamo ben 14 nuovi record nazionali e la vittoria nel medagliere del Nuoto Belle Arti, che ha monopolizzato sia la classifica assoluta, davanti a Sweet Team Modena e Centro Nazionale Fiamme Oro Roma, che quella under 18, con Sport Club Pralino e record Team Bologna al secondo e terzo posto.
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Fipsas in campo per far conoscere la pesca ai diversamente abili
ROMA (ITALPRESS) – Prende il via domani, dal Lago Fipsas di San Pietro in Gu, in provincia di Padova, la collaborazione tra la Federazione e l’associazione CrossAbili di Mattia Cattapan. L’iniziativa fa parte del progetto federale “Ripartiamo con la Fipsas” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è il primo dei tanti appuntamenti messi in calendario tra febbraio e marzo, per far conoscere la pesca alle persone con disabilità e dare loro l’opportunità di trascorrere una giornata all’insegna del divertimento all’aria aperta. Dopo questo evento in provincia di Padova, dove verranno coinvolti venti ragazzi del centro diurno “L’Eco Papa Giovanni XXIII” di Dueville, si proseguirà l’1, 2 e 3 marzo al laghetto della Asd Mondo Pesca di Castelfranco Veneto, il 12 marzo si ritornerà a San Pietro in Gu, il 24 marzo al Lago Malcolm a Castello Lavazzo in provincia di Belluno. “Oltre all’attività agonistica siamo molto impegnati nel mondo del sociale – dice Francesca Cavallucci, vice segretario generale Fipsas – In particolare grazie al progetto ‘Ripartiamo con Fipsas’ stiamo organizzando una quarantina di eventi in tutta Italia in collaborazione con CROSSabili per far conoscere la pesca alle persone con disabilità. Non solo: il nostro prossimo obiettivo è quello di diventare federazione partecipante ai giochi paralimpici per le attività subacquee”. Durante ogni evento, inoltre, sarà presente come ospite Alvaro Dal Farra, ex pilota di freestyle motocross e attivo nel sociale che realizzerà uno show dedicato ai ragazzi con la sua moto.
“I ragazzi avranno l’opportunità di scoprire il mondo della pesca sportiva grazie alla disponibilità di istruttori federali qualificati – spiega Mattia Cattapan, fondatore di CROSSabili – Questo progetto rientra in quella che è la nostra mission principale, ovvero dimostrare che la disabilità non è un limite che preclude determinate esperienze e che con le giuste accortezze si possono abbattere molte barriere. Vuole essere anche l’occasione per creare momenti di convivialità, divertimento e condivisione soprattutto in un momento storico come questo in cui l’emergenza sanitaria rischia di diventare la causa di ulteriore isolamento e ulteriore sofferenza per le persone con disabilità”.
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Alla Fipsas l’organizzazione dei Giochi del Mare
Sarà la Fipsas (Federazione Italiana Pesca e Attività Subacquee) ad organizzare, dalla prossima estate, i Giochi del Mare. Le ‘Olimpiadi’ di tutti gli sport estivi porteranno nuovamente all’aria aperta, tra acqua e mare, oltre 15 diverse discipline tra cui spiccano il beach volley, l’apnea, il tennistavolo e la foto sub richiamando sia l’attenzione di atleti di caratura internazionale sia gli studenti delle scuole di primo e secondo grado. Nati nel 1998, i Giochi del Mare si sono svolti sotto ‘il cappello’ della Cmas (Confederazione Mondiale Attività Subacquee), FIBa e Fidal. “Siamo stati protagonisti fin dalla prima edizione e, da quest’anno – spiega il presidente della Fipsas Ugo Matteoli – l’evento ‘torna a casa’: la nostra è la Federazione con più discipline legate all’acqua, anche salata, e questo è un approdo naturale. La conseguente miscellanea tra le diverse discipline sportive in gara non farà altro che favorire gli scambi e le esperienze maturate nelle rispettive attività svolte e questo rappresenta senza dubbio un elemento di crescita importante”.
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