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BEPPE ALFANO, LA VIA: “RESTA LA SUA LEZIONE”

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“A 26 anni dalla sua scomparsa, la lezione di Beppe Alfano, assassinato dalla mafia, è viva, e dovrebbe indicare la strada a quanti oggi svolgono la professione giornalistica. Serenità di giudizio, imparzialità, coraggio, etica: questo è l’esempio dato dal cronista che ha lasciato un’eredità morale troppo spesso calpestata da interessi di parte e servilismo”. Lo dice l’europarlamentare Giovanni La Via.

“Oggi vogliamo ricordare non un eroe ma un uomo che ha saputo restituire al giornalismo la propria missione, raccontando i fatti e svelando i retroscena della Sicilia più oscura,cinica, spietata – continua La Via -. E per questo ha pagato con la propria vita. Un ricordo. Un auspicio: che il giornalismo non perda di vista l’obiettivo primario, in quanto servizio pubblico, cioè i lettori e i reporter in prima linea trovino sostegno e complicità nello Stato e nei cittadini, così da potere onorare con il proprio impegno civile i principi propri di questo mestiere”.

 

PESTICIDI, LA VIA “TRASPARENZA E FINANZIAMENTI PER SALUTE PUBBLICA”

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Approda in plenaria la relazione sulla proposta per migliorare la procedura Ue di autorizzazione dei pesticidi. Il testo, messo a punto dalla commissione speciale del Parlamento, è il risultato della necessità di fare chiarezza su un tema estremamente delicato, oggetto di diverse interpretazioni e possibili conseguenze sulla salute dei cittadini. A tenere banco, negli ultimi tempi, il glifosato, con il seguito di polemiche scaturite dalla proroga per il suo utilizzo. “Con il voto di oggi in plenaria – commenta l’eurodeputato Giovanni La Via (FI/PPE) – abbiamo fornito risposte concrete ai cittadini che avevano perso la fiducia nelle procedure europee e che si aspettano cibo sano e sicuro. Abbiamo fissato dei paletti, definendo con criteri più rigorosi l’ambito entro cui l’Europa può autorizzare l’utilizzo dei pesticidi, sottraendolo il più possibile a pareri e interessi di parte, e a possibili conflitti di interesse nei panel scientifici dell’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare)”.

“Abbiamo aggiunto quanta più trasparenza possibile nel funzionamento di un meccanismo talvolta opaco – aggiunge La Via – e su cui, almeno dal punto di vista scientifico, bisogna fare di più, approfondendo il possibile nesso con l’insorgere di tumori e altre malattie”. Ecco alcune delle misure ritenute indispensabili: la registrazione di tutti gli studi regolamentari da eseguire, in un registro pubblico; la destinazione di risorse finanziarie sufficienti alla valutazione delle sostanze attive, e la promozione di un dibattito più ampio che coinvolga i diversi livelli sociali, insieme alla necessita di un’applicazione equilibrata del principio di precauzione. Continueremo a lavorare instancabilmente – dice La Via – per aumentare la trasparenza, creare fiducia e migliorare la sostenibilità del nostro sistema di sicurezza alimentare, ma oggi abbiamo inviato a Commissione e Consiglio un messaggio forte e chiaro”.

 

LA VIA “200 MLD PER SICILIA NON SIANO ALTRA OCCASIONE MANCATA”

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“La presenza in Sicilia del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, è un segnale importante per la nostra regione. Dall’immigrazione alle infrastrutture carenti, alla disoccupazione, le criticità che attanagliano la crescita determinano un pericoloso rischio di emarginazione sociale rispetto al resto del Paese”. L’eurodeputato Giovanni La Via (FI/PPE) commenta così la visita del vicepresidente nazionale di Forza Italia.

“E’ da qui, dalle nostre intelligenze, dalle nostre risorse, umane in primis, da un’esigenza di riscatto, che la Sicilia può e deve ripartire – aggiunge -. Il presidente – sottolinea La Via – ha ricordato che lo Stato deve fare di più per la Sicilia, in aggiunta all’effetto leva dei 200 miliardi di euro per infrastrutture e accesso al credito al Sud con i fondi Ue presentati oggi, che costituiscono certamente una fondamentale base di partenza per creare nuove opportunità di sviluppo, crescita economica e nuova occupazione. Che non sia un’altra occasione persa”.

ABRUZZO, LA VIA “CENTRODESTRA UNITO VINCE”

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“Al neopresidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, i miei migliori auguri di buon lavoro. Il test elettorale è indicativo di una ritrovata forza del centrodestra: uniti si vince”. Così il parlamentare europeo Giovanni La Via (FI/PPE).

“Il ruolo del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e l’impegno serrato del vicepresidente Antonio Tajani in favore della compattezza dello schieramento – sottolinea -, si sono rivelati ancora una volta la chiave di volta per riaprire i giochi. Su una cosa mi permetto di insistere: non si tratta di un’ ‘ammucchiata’, come qualcuno l’ha strumentalmente definita, ma della condivisione di un programma di proposte e misure per il Paese”.

“Ripartire da qui, per centrare le prossime e importanti sfide che ci aspettano, tra cui l’appuntamento elettorale il prossimo maggio con le Europee – aggiunge La Via -. Tra le priorità più urgenti, il Sud che merita l’attenzione e l’impegno della politica. Infrastrutture, lavoro, agricoltura, turismo: l’agenda degli impegni assunti da Forza Italia e da tutto il centrodestra, è molto chiara”, conclude La Via.

PAC, LA VIA “NO A TAGLI E A RINAZIONALIZZAZIONE”

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La Pac post 2020 torna al centro del dibattito: in commissione Envi si è votato il progetto di parere, per disciplinare e migliorare “l’unica vera politica comune dell’Unione”, sottolinea il relatore per la Commissione ambiente, l’eurodeputato Giovanni La Via (FI/PPE). “Se da una parte bisogna tenere conto delle peculiarità dei territori, dall’altra un’eccessiva flessibilità lasciata ai singoli Stati rischierebbe di indebolire la natura europea della politica agricola. No, quindi, alla rinazionalizzazione, e a possibili differenze di trattamento, a parità di lavoro e attività, degli agricoltori. Abbiamo detto no, e lo abbiamo ribadito in tutte le sedi – rivendica l’eurodeputato siciliano – anche ai tagli ai finanziamenti nel bilancio UE pluriennale, che penalizzerebbero in particolare l’agricoltura, principale fonte economica di molti territori, e il reddito dei nostri agricoltori. È un ‘veto’ secco che abbiamo posto, perché consapevoli dei problemi di un settore in crisi in aree come la Sicilia”.

“Inoltre – prosegue – la futura PAC vuole dare la precedenza alle piccole e medie aziende e incoraggiare i giovani agricoltori ad avviare una propria attività”. L’accento, ovviamente, va dato alle novità relativa all’anima “verde” della PAC. “Gli agricoltori svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici, nella tutela dell’ambiente e nella salvaguardia dei paesaggi e della biodiversità. Nella proposta oggi approvata, gli agricoltori avranno la possibilità di dare un ulteriore contributo verso questi obiettivi, e di essere ricompensati se andranno oltre i requisiti obbligatori. Si creano nuovi regimi ecologici, obbligatori per gli Stati Membri, ma volontari per gli agricoltori, per sostenerli e incentivarli ad adottare pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente – prosegue La Via -. In generale abbiamo raggiunto un bilanciamento tra gli obiettivi economici, ambientali e sociali della PAC, come pure una maggiore semplificazione, lavorando su circa 1800 emendamenti, ma non concordo con la scelta della maggioranza dei colleghi di cancellare le misure di promozione sui mercati dei vini e di altri prodotti agroalimentari dell’Unione, eliminando anche i finanziamenti alle azioni volte a sensibilizzare i consumatori sui regimi di qualità dell’Unione”.

“Ritengo sia un grave errore politico, che dovremo correggere con il voto in Commissione Agricoltura e, soprattutto, in plenaria – conclude l’eurodeputato -. La disponibilità di cibo sicuro, insieme a una produzione sostenibile, dovranno garantire la competitività della politica comune dell’Unione e il reddito dei nostri agricoltori”.

 

LATTE, LA VIA “D’ACCORDO CON TAJANI, SOSTENIAMO NOSTRE ECCELLENZE”

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“Un segnale di vicinanza ai pastori sardi è doveroso. I nostri prodotti di eccellenza sono riconosciuti e apprezzati in tutti il mondo e vanno sostenuti e promossi. Mi riferisco anche ai pastori siciliani, in particolare alle proteste di questi giorni nell’ennese. I costi alti di produzione e quelli eccessivamente bassi alla vendita, oltre agli accordi commerciali con gli Stati africani e dell’est europeo per l’import di prodotti agricoli, mortificano un settore dove la tradizione e le conoscenze sono un patrimonio, prima di tutto umano, da tutelare”. Lo dichiara Giovanni La Via, eurodeputato FI. “Non posso quindi che condividere le parole del presidente del Pe Tajani che oggi in conferenza stampa con il commissario all’Agricoltura Hogan per annunciare misure ad hoc, ha ribadito la necessità di tutelare prodotti quali il pecorino romano, che può e deve essere prodotto solo con latte sardo o laziale o della provincia di Grosseto. Diversamente sarebbe un imperdonabile nonsenso, un colpo inaccettabile alla produzione di questa tipicità che presenta caratteristiche e qualità ben precise. Mi unisco quindi all’invito alla partecipazione al bando europeo che mette a disposizione fondi per 191 milioni per la promozione dei prodotti tipici”.

“In aggiunta, il Commissario Hogan ha dato massima apertura sugli aiuti in de minimis, che potrebbero alleviare il disagio degli agricoltori e consentire loro di superare il momento di difficoltà. Per la Sicilia, ricordo che gli stessi strumenti possono essere utilizzati per tutti i prodotti a marchio comunitario e che il Commissario ha garantito la sua disponibilità in tal senso” ha concluso La Via.

INDUSTRIA, LA VIA “DATO PEGGIORE DA 2009”

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“Ma non sarebbe dovuto essere un anno bellissimo?”. Così l’eurodeputato Giovanni La Via (FI/PPE) dopo i dati diffusi dall’Istat relativi ai ricavi della produzione industriale del 2018. “Altro che bellissimo, un anno nero con quel -7,3% che si registra nel mese di dicembre, il peggiore dal 2009, segno di un tracollo che non può passare inosservato e che attesta la media al 2,3% per il 2018, dato di fatto dimezzato rispetto all’anno precedente. Chi prova a mistificare la realtà a colpi di slogan, spostando l’attenzione su altri problemi-commenta La Via – non fa certo il bene del nostro Paese. Questo dato fortemente negativo ci dice che la produzione, come l’export e il mercato interno, hanno subito un grave colpo, frutto di politiche per lo sviluppo evidentemente fallimentari, incapaci di sostenere la crescita di un settore che rappresenta il motore della nostra economia”.

 

UE, LA VIA “NUOVI STRUMENTI A TUTELA AGRICOLTORI”

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“Pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera alimentare”, la proposta di direttiva approvata oggi in plenaria a larga maggioranza, è “il risultato – commenta l’eurodeputato Giovanni La Via (FI\PPE)- di una lunga trattativa che oggi chiude con successo il lavoro su un dossier molto complicato, guidato dal collega Paolo De Castro”.

Gli squilibri lungo la filiera alimentare dalla produzione, alla trasformazione, alla vendita, trovano nella nuova normativa soluzione alle distorsioni del mercato che piegano gli agricoltori, penalizzati dalla forza negoziale dei giganti della distribuzione, mediante pratiche sleali e abusive.  La frammentazione della filiera, la battaglia sul prezzo al ribasso, i margini esigui per i produttori agricoli rispetto agli acquirenti commerciali, ritardi nei pagamenti, creano diseguaglianze svuotando le Pmi del potere economico e contrattuale, di fatto emarginandole fino a estrometterle dal mercato. “Oggi – dice La Via – con la nuova normativa l’Unione europea si impegna a correggere certe storture e restituire dignità agli agricoltori, attraverso il riconoscimento di un tenore di vita equo alla comunità agricola”.

Un nuovo modello, quello definito dalla direttiva, che estende l’ambito di applicazione al 100% degli agricoltori, comprendendo tutti i prodotti agricoli, e amplia il campo di applicazione, raddoppiando il numero delle pratiche proibite, passate da 8 a 16, e tutelando i consumatori anche al di fuori dell’Ue. Vietati gli sconti di fine anno sui contratti di fornitura, le vendite promozionali sottocosto a spese degli agricoltori, le cancellazioni last minute dei contratti, le modifiche unilaterali e retroattive, i pagamenti oltre i 30 giorni, sì invece all’istituzione di un osservatorio per il monitoraggio e il controllo dei prezzi, al rafforzamento della cooperazione tra i produttori, e all’obbligo di contratti scritti: sono alcune delle misure efficaci previste dalla normativa volta a “ristabilire – commenta La Via – l’equilibrio e la trasparenza, a tutela degli anelli più deboli della filiera, gli agricoltori, i produttori e i consumatori. È un risultato politico di grande significato, atteso da anni, e raggiunto in soli 11 mesi, vista la vicina fine della legislatura. Una terra come la mia Sicilia con un’economia basata sull’agricoltura, subisce ogni giorno un sistema squilibrato e vessatorio. Quelli messi finalmente in campo – conclude l’europarlamentare siciliano – sono strumenti che proteggono gli attori più deboli della filiera, a dimostrazione che l’Europa difende i propri cittadini e lavoratori”.