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CIFARELLI “FARE MELFI FIORE AD OCCHIELLO GRUPPO FCA IN EUROPA”

“Nell’esprimere profondo dispiacere per le condizioni di salute di Sergio Marchionne, manager visionario che, in una stagione particolarmente difficile per il settore automobilistico, ha saputo traghettare il gruppo torinese verso nuovi orizzonti, l’auspicio della classe politica e del sistema produttivo della Basilicata è che il nuovo Amministratore delegato di Fiat Chrysler, Mike Manley, sappia riconoscere e valorizzare il ruolo strategico dello stabilimento di Melfi attraverso investimenti orientati all’innovazione dei prodotti e dei processi, salvaguardando i livelli occupazionali”. Lo dichiara l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli.

“Tra Gruppo Fiat e Regione Basilicata – aggiunge – vi è sempre stata grande intesa e collaborazione, come testimoniano la realizzazione in tempi record, agli inizi degli anni ’90, di uno dei poli produttivi all’avanguardia nel Mezzogiorno, oltre che l’accordo sottoscritto nel 2008 per la creazione di un Centro di eccellenza per la ricerca sui sistemi di produzione nello stabilimento lucano. A quell’accordo, che porta, tra l’altro, proprio la firma di Sergio Marchionne, è necessario dare ulteriore linfa, per fare di Melfi il fiore all’occhiello della Fca in Europa”.

 

OK A PIANO EDILIZIA SCOLASTICA, CIFARELLI “OLTRE 58MLN “

Sono 48 gli interventi ammessi a finanziamento, per un importo complessivo di 58.563.254,10 euro, nell’ambito del “Piano triennale di edilizia scolastica 2018-2020- Mutui”, approvato dalla Giunta regionale. Lo ha comunicato l’assessore alle Politiche di Sviluppo della Regione Basilicata Roberto Cifarelli.

“Gli interventi – ha spiegato l’assessore – saranno ora trasmessi al Miur, in attesa del riparto finanziario nazionale delle risorse. Risorse, stanziate dal Governo precedente e previste dal decreto interministeriale del 3 gennaio 2018 (Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), che consentiranno alla Regione Basilicata l’accensione di mutui di durata trentennale con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato”.

Si tratta, in attuazione dell’art 10 della L.128/2013 recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, di interventi straordinari di “ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e alla formazione artistica, musicale e coreutica e immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché della costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti”.

Lo scorso 30 aprile la giunta regionale ha dato il via all’avviso pubblico relativo ai mutui per il Piano triennale 2018-2020, in base al quale gli enti locali hanno presentato la propria candidatura  attraverso proposte progettuali che sono state esaminate da un’apposita Commissione tecnica di valutazione.

 

MATERA2019 E CONFINDUSTRIA PROMUOVONO BANDO IMPRESE ITALIANE

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C’è ancora una settimana di tempo per partecipare al bando “Matera 2019: l’open future delle imprese italiane”, lanciato da Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019 e rivolto a 50 imprese che saranno protagoniste di Matera Capitale europea della Cultura 2019. La promozione del bando è stata affidata a un roadshow nazionale che ha attraversato l’Italia fra marzo e luglio, facendo tappa, dopo il lancio a Matera e Bari, nelle città di Roma, Napoli, Milano, Ravenna, Mantova, Taranto e Torino, grazie alla collaborazione delle associazioni del territorio nazionale e al supporto di Confindustria Basilicata. Agli incontri hanno partecipato circa 200 aziende associate a Confindustria, dalle piccole realtà ai grandi nomi dell’impresa italiana, provenienti dai settori più disparati: editoria, agroalimentare, audiovisivo, moda, ristorazione, energia, logistica, comunicazione, informatica, meccatronica, immobiliare, nautica, marketing, formazione, turismo, sicurezza, agricoltura, meccanica, siderurgia, grafica, telecomunicazioni, sanità, sociale, edilizia. Il progetto vuole valorizzare le imprese innovative che trovano nella cultura una fondamentale leva di competitività e favorire il dialogo tra cultura e impresa. Saranno selezionate quelle realtà che, in tutto il Paese, si contraddistinguono per una visione imprenditoriale innovativa in cui si combinano fattori economici, territoriali e culturali, nel segno dell’innovazione, della coesione e della competitività.

Alle 50 realtà selezionate verrà offerta un’occasione di visibilità a Matera, per tutto il 2019, in cui potranno essere protagoniste, a rotazione settimanale, di uno spazio, appositamente riservato e offerto dalla Fondazione, in cui presentarsi e raccontarsi sia ai visitatori della manifestazione, sia ai media, sia agli operatori culturali, provenienti da tutto il mondo per l’occasione. I candidati dovranno far pervenire le proposte a Confindustria entro il 30 luglio 2018. Tutte le informazioni sul bando sono disponibili nella sezione “Impresa e Cultura” del sito Confindustria. “Attraverso la partecipazione al bando – spiega il ppresidente del gruppo tecnico Cultura di Confindustria, Renzo Iorio – le imprese potranno confermare quanto la cultura e la creatività, insieme alla capacità di innovazione, siano leve di crescita e di sviluppo. Il sistema imprenditoriale ha risposto con entusiasmo al progetto: ora non resta che darci appuntamento con le 50 imprese vincitrici a Matera nel 2019”.

SGRAVI PER COOPERATIVE CHE ASSUMONO DONNE VITTIME VIOLENZA

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La legge di bilancio 2018 (art. 1, comma 220) ha introdotto importanti misure di agevolazione contributiva per incentivare l’assunzione di donne vittime di violenza di genere. Le cooperative sociali sono i soggetti destinatari di tali sgravi che, a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2018, assumano con contratto di lavoro a tempo indeterminato donne vittime di violenza di genere ‘certificata’, ovvero, siano inserite in percorsi debitamente certificati dai servizi sociali del comune di residenza, dai centri anti-violenza o dalle case rifugio. Il contributo, attribuito per un periodo massimo di trentasei mesi, è concesso entro il limite di spesa di un milione di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Alla disposizione introdotta nella Legge di bilancio ha fatto seguito l’adozione del decreto 11 maggio 2018 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’interno (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 giugno u.s.) che stabilisce i criteri di assegnazione e di ripartizione di tali risorse.

Nel suddetto decreto si specifica che lo sgravio contributivo INPS è accordato nel limite di 350,00 euro mensili e in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande da parte delle cooperative sociali che procedono all’assunzione, nonché nei limiti delle risorse complessivamente stanziate per il triennio 2018/2020.

Ancora, tutti i contratti nazionali del Pubblico Impiego e quello del comparto Scuola – recentemente sottoscritti – hanno introdotto in favore delle donne vittime di violenza di genere un congedo retribuito della durata massima di 90 giorni lavorativi, fruibili su base oraria o giornaliera nell’arco temporale di tre anni, decorrenti dalla data di inizio del percorso di protezione certificato. I detti Ccnl prevedono, inoltre, che la dipendente possa presentare domanda di trasferimento ad altra amministrazione pubblica ubicata in un comune diverso da quello di residenza e che, entro quindici giorni, l’ente di appartenenza disponga il trasferimento presso l’amministrazione indicata dalla dipendente, ove vi siano posti vacanti corrispondenti alla sua categoria.

“Trattasi di aiuti concreti per quelle donne, ancora poche, che trovano il coraggio di denunciare le violenze subite e decidono, così, finalmente di porvi fine”, dichiara la Consigliera di parità, Ivana Pipponzi, “sono misure ancora poco note alle stesse donne vittime di violenza che spesso, proprio temendo anche ripercussioni di carattere economico, sono indotte a non denunciare”.

“Dette misure hanno il dichiarato obiettivo di incidere positivamente anche sull’occupazione, conclude la Consigliera regionale di parità, “portando le Cooperative sociali ad assumere più donne vittime di violenza di genere certificata; da qui, la necessità di informare sempre più e meglio, ampliando la conoscenza delle norme in questione ed il loro possibile utilizzo”.

OPERE PUBBLICHE, APPROVATA TARIFFA UNIFICATA

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L’esecutivo lucano ha approvato e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata una delibera con la quale è stata approvata, come previsto dalle normative nazionali, la “Tariffa unificata di riferimento dei prezzi per l’esecuzione di opere pubbliche” per l’anno 2018. Il “Codice dei contratti pubblici” prevede infatti che “per i contratti relativi a lavori il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni è determinato sulla base dei prezzari regionali aggiornati annualmente. Tali prezzari cessano di avere validità il 31 dicembre di ogni anno e possono essere transitoriamente utilizzati fino al 30 giugno dell’anno successivo, per i progetti a base di gara la cui approvazione sia intervenuta entro tale data”.

Da qui, il provvedimento della giunta regionale, preceduto due mesi fa dalla costituzione di un apposito gruppo di lavoro per l’espletamento delle attività necessarie all’aggiornamento della tariffa per il 2018, del quale hanno fatto parte rappresentanti di associazioni di categoria datoriali e sindacali e di ordini professionali. La nuova Tariffa unificata avrà vigore fino al 31 dicembre prossimo e potrà essere transitoriamente utilizzata fino al 30 giugno 2019. L’assessore regionale alle Infrastrutture, alle opere pubbliche e alla mobilità, Carmine Miranda Castelgrande, nella prefazione al documento ha spiegato che “il Dipartimento, alla luce delle disposizioni di legge e riconosciuto il peso rilevante che il Tariffario assume nel mercato delle costruzioni, ha proseguito le attività di aggiornamento di quest’ultimo, in continuità con gli anni passati, presentando la corrente edizione 2018 rivista nella struttura delle singole voci di prezzo elementari e rielaborata per capitoli.

Il tariffario 2018 è il risultato di una puntuale indagine di mercato, che ha tenuto conto degli indici di riferimento Istat e dei costi attualizzati delle materie prime e dei materiali su scala nazionale e regionale. I nuovi inserimenti hanno riguardato, in particolare, lavorazioni che attengono agli adeguamenti normativi, alle nuove modalità e tecniche costruttive e all’impiantistica. Il tariffario – ha ricordato l’assessore – avrà validità dal 1 luglio 2018 al 31 dicembre 2018 e potrà essere transitoriamente utilizzato fino al 30 giugno 2019, per i progetti a base di gara la cui approvazione sia intervenuta entro tale data. In qualità di assessore al ramo –  ha detto ancora – esprimo il mio personale apprezzamento per il contributo che hanno reso gli esecutori dell’aggiornamento della nuova Tariffa, con particolare menzione all’ufficio Edilizia ed Opere pubbliche, al gruppo di lavoro interdipartimentale ed ai rappresentanti delegati delle associazioni datoriali e sindacali e degli Ordini professionali che hanno partecipato ai lavori. Credo che il confronto costruttivo e leale avviato con la pubblica amministrazione vada sostenuto e messo a sistema. A tal fine – ha concluso Castelgrande – mi impegno a promuovere l’istituzione di un tavolo di confronto permanente a presidio delle adeguatezza del Prezzario, che costituisce strumento fondamentale della contrattualizzazione pubblica”.

BRAIA “2,1 MLN RIMBORSO IVA A 80 COMUNI”

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“La Regione Basilicata, come da impegno assunto, sostiene le amministrazioni nell’utilizzo delle risorse europee. Nei prossimi giorni saranno, infatti, accreditati circa 1,3 milioni di euro a 80 Comuni lucani, pari quasi al 50% delle liquidazioni attese, e 600mila euro ai Consorzi di Bonifica Bradano e Metaponto e Val D’Agri, corrispondenti ad un ulteriore acconto di rimborso Iva, che ci consente di abbreviare le distanze verso il saldo totale di quanto dovuto”.

Lo comunica l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Basilicata, Luca Braia.
“Ulteriore rimborso Iva – prosegue – pari a 91mila euro sarà liquidato agli enti di Ricerca beneficiari di misure strutturali della precedente programmazione, circa 38mila euro all’Unione Comuni Alto Bradano, oltre 16mila euro ad Alsia e Apt, oltre 15mila euro all’Area Programma Marmo Platano Melandro, 6mila euro alla Comunità Montana Alto Basento e, infine, 82mila euro agli enti parchi coinvolti. Si tratta – sottolinea Braia –  dell’Iva che, come da azione intrapresa da qualche anno dalla Regione Basilicata viene versata, da risorse di bilancio regionale, agli enti locali e agli enti pubblici per i progetti relativi alle misure strutturali 411, 412, 321, 413, 323, 227, 125, 321 e 313 della programmazione Psr Basilicata 2007-2013, per come consentito dai regolamenti comunitari quando questa rappresenta un costo secco.  Tale liquidità integrativa, consentirà all’Ente Consorzio di Bonifica di regolare le spettanze”.

Sarà liquidato il rimborso Iva a 22 comuni della Provincia di Matera: Accettura, Aliano, Bernalda, Craco, Cirigliano, Colobraro, Ferrandina, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Nova Siri, Oliveto Lucano, Pomarico, Rotondella, Salandra,  San Mauro Forte, Stigliano, Tricarico, Tursi.

Il rimborso coinvolge, per la provincia di Potenza, 58 Comuni: Atella, Banzi, Baragiano, Barile, Bella, Brienza, Brindisi di Montagna, Calvello, Calvera, Castelgrande, Castelluccio Inferiore, Castelmezzano, Castelsaraceno, Castronuovo Sant’Andrea, Chiaromonte, Corleto Perticara, Episcopia, Fardella, Filiano, Forenza, Francavilla in Sinni, Gallicchio, Grumento Nova, Lagonegro, Latronico, Laurenzana, Lauria, Lavello, Maratea, Marsico Nuovo, Maschito, Melfi, Missanello, Moliterno, Montemurro, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Pietrapertosa, Pignola, Rapolla, Rapone, Ripacandida, Rotonda, Ruoti, Ruvo del Monte, San Costantino Albanese, San Martino D’Agri, San Severino Lucano, Sant’Angelo Le Fratte, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Teana, Terranova del Pollino, Trecchina, Trivigno, Viggianello.

DECOMMISSIONING ITREC ROTONDELLA, RIUNITO TAVOLO TRASPARENZA

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I lavori di smantellamento (decommissioning) e gestione dei rifiuti radioattivi realizzati e in corso nel sito Itrec di Rotondella sono stati illustrati da Sogin, a Potenza, nel corso di una riunione del relativo Tavolo della trasparenza.
A presiedere i lavori l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono.
In particolare, il management della Società ha descritto il progetto per la bonifica della Fossa 7.1, approfondendo le diverse fasi in cui si articolano le operazioni. All’interno della Fossa 7.1 si trova, a circa 6 metri di profondità, un monolite in calcestruzzo armato contenente rifiuti radioattivi prodotti durante l’esercizio dell’Itrec. All’inizio dell’anno Sogin ha proseguito le attività preliminari all’avvio del taglio del monolite, a cui seguirà l’estrazione. I lavori sono stati sospesi lo scorso aprile a seguito della notifica a Sogin, da parte della Procura della Repubblica di Potenza, del decreto di sequestro preventivo dei tre bacini di raccolta effluenti liquidi e la relativa condotta di scarico a mare dell’impianto. Le attività di bonifica della Fossa 7.1 riprenderanno non appena verrà ripristinata la condizione di normale funzionamento del sistema di accumulo.

Per quanto riguarda la realizzazione dell’impianto ICPF, a seguito della risoluzione del contratto di appalto con il Raggruppamento Temporaneo di Impresa aggiudicatario, Sogin sta provvedendo alla custodia delle opere e delle aree di cantiere. La Società è al contempo impegnata nella predisposizione della nuova gara che sarà divisa in due parti: una relativa alla costruzione del deposito temporaneo il cui lancio è previsto per dicembre 2018; una per la realizzazione dell’impianto di cementazione del «prodotto finito» che sarà invece indetta entro il prossimo anno.
Uno dei principali progetti illustrato nel corso del Tavolo riguarda la sistemazione a secco degli elementi di combustibile irraggiato del ciclo uranio-torio (Elk-River). Al riguardo, è terminato l’addestramento del personale, attraverso un mock up appositamente realizzato, e sono state effettuate le prove a freddo per il reincapsulamento. È stata inoltre avviata la progettazione di fabbricazione dei cask.
Nell’ambito del Progetto Siris per sistemazione e trattamento rifiuti solidi pregressi, si stanno trattando i materiali e le attrezzature potenzialmente contaminate presenti in un locale sovrastante le aree di processo e la piscina dell’impianto, denominato Corridor.

Per quanto riguarda le sostanze rinvenute nella rete di monitoraggio delle acque della falda superficiale nell’area del Centro Ricerche di Trisaia, Sogin ha ribadito che non sono in alcun modo riferibili alle attività di decommissioning e gestione dei rifiuti radioattivi che dal 2003 svolge nel sito.  A seguito del sequestro preventivo dei tre bacini di raccolta effluenti liquidi e la relativa condotta di scarico a mare, parti integranti dell’infrastruttura e rilevanti ai fini della sicurezza nucleare, Sogin ha messo in esercizio lo scorso 17 maggio un apposito impianto di accumulo e trattamento delle acque drenate dalla falda, che garantisce, prima del loro scarico, l’abbattimento di eventuali sostanze inquinanti mediante processi chimicofisici. Il 12 giugno scorso, terminate le analisi radiologiche e chimiche, è stato effettuato lo scarico a mare dei reflui d’impianto contenuti nella vasca di raccolta 2/1, fra cui le acque drenate dalla falda soggiacente il sito, raccolte e trattate nei giorni precedenti.
Seppure non responsabile della presenza degli inquinanti riscontrati, Sogin ha confermato l’ampia disponibilità a prestare la massima collaborazione per ogni attività promossa dagli Organi competenti e la massima attenzione verso la sicurezza della popolazione e dell’ambiente.

In riferimento al rallentamento subito delle attività di decommissioning a seguito dell’indagine giudiziaria e del sequestro preventivo dei tre bacini di raccolta, l’assessore ha lanciato un messaggio chiaro: “la sicurezza viene prima della velocità. Tutti noi, istituzioni, sindacati e cittadini, non vediamo l’ora di giungere alla fine di questo lungo processo, ma la vicenda, a suo modo unica nel panorama nazionale, è delicata da gestire e richiede la massima attenzione per le varie fasi. Chiediamo dunque, più che velocizzazione, massima sicurezza, anche rispetto al tema della gestione delle acque. Ciò anche alla luce del quadro nazionale che vede il programma di trattamento dei combustibili ancora da approvare. Per il resto prendiamo atto e restituiamo alle comunità gli elementi di tranquillità desumibili dalle indagini, rispetto alla radioattività e all’inquinamento di tipo convenzionale, ma continueremo a dedicare alla questione la massima attenzione. Rispetto ad un inquinamento risalente a molti anni fa, attribuibile alla Magnox, si sta accelerando con ENEA e Sogin la rimozione della principale fonte di contaminazione, pur non essendone responsabili”.

Al tavolo sono intervenuti, oltre al management Sogin, il sindaco di Rotondella Vito Agresti, Lamberto Matteocci per l’Ispra, Giambattista La Battaglia per l’Enea ed Eustachio Nicoletti per la Cgil Matera. 

LUNEDÌ LA FIRMA DI VARI ACCORDI DI PROGRAMMA

Lunedì 30 luglio 2018, alle ore 10,30, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata saranno sottoscritti gli Accordi di Programma per l’attuazione delle operazioni in materia di promozione della inclusione sociale e potenziamento del sistema dei servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e socio-educativi.

Gli Accordi chiudono la procedura negoziata per la selezione degli interventi, a valere sulla Linea delle Azioni 9A.9.3.1 e 9A.9.3.5 del Po Fesr Basilicata 2014-2020, tra la Regione Basilicata e i Comuni dei 7 Ambiti socio-territoriali della Regione.

Gli Accordi hanno la finalità di migliorare l’offerta dei servizi per infanzia, i minori, gli anziani e i disabili, sia in termini quantitativi che qualitativi.

L’incontro sarà presieduto dal vicepresidente della Giunta e assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, e interverranno i sindaci dei comuni interessati, il dirigente generale del dipartimento Politiche per la Persona, l’Autorità di Gestione del Po Fesr Basilicata 2014-2020.

 

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