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INNOVAZIONE, AL VIA RETE ANTENNA PON BASILICATA

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Nell’ambito del Programma operativo nazionale (Pon) “Ricerca e Innovazione 2020” e della programmazione delle risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) sarà costituita il giovedì 9 agosto – con un’assemblea di sindaci ed amministratori locali che si terrà a San Fele (Potenza) – la “Rete Antenna Pon della Basilicata”. L’iniziativa – la seconda nel Mezzogiorno dopo quella istituita in Puglia, con il patrocinio della Commissione per le politiche regionali dell’Unione europea – coinvolgerà quattordici amministrazioni della provincia di Potenza, che sottoscriveranno una convenzione “per la costituzione di un’associazione di scopo che avrà la finalità di progettare e organizzare servizi e attività sulla innovazione e sulla ricerca, a partire dalla domanda espressa dai propri territori e dalle comunità per favorire un processo partecipativo e di coinvolgimento attivo dei cittadini, giovani, donne, imprese, pubblica amministrazione”. I Comuni interessati sono: San Fele (capofila), Barile, Bella, Castelgrande, Ginestra, Montemurro, Pescopagano, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Ruvo del Monte, Tramutola, Viggiano, Vietri di Potenza.

“In questo processo che è solo all’inizio e che è aperto a tutti i Comuni che vorranno aggregarsi in futuro – ha detto il sindaco di San Fele, Donato Sperduto – sarà rilevante il ruolo del sistema della ricerca pubblica della regione e dei ricercatori, quale risorsa e capitale umano che per esperienza e competenza potrà rendere disponibile e accessibile quella conoscenza e cultura della innovazione al servizio delle comunità. L’obiettivo è quello di costruire insieme azioni condivise per politiche in ricerca e innovazione, che utilizzino al meglio le risorse dei fondi strutturali per dare risposte alle comunità e ai territori in una logica di coesione e di inclusione sociale, di sostegno alla politica della prossimità e delle aree interne”. Nell’ambito del progetto saranno costituite nei nodi comunali e nei cluster territoriali che si creeranno, comunità di pratica e di progetto con lo scopo “di rendere concreti temi e proposte che coerenti con le mission dei programmi nazionali e regionali e con la S3 regionale (la specializzazione intelligente della Regione Basilicata), abbiano ascolto presso i portatori di interesse”.

LA CITTÀ DEI SASSI SI POTRÀ VISITARE E CONOSCERE ON LINE

Un prodotto e, al tempo stesso, uno strumento dinamico e aperto a nuove implementazioni: è il progetto “Matera immersiva” promosso dalla Regione Basilicata, Ufficio Sistemi Culturali e turistici, e attuato insieme a Tim. Un prodotto che “digitalizzerà” il patrimonio culturale della città di Matera per renderlo fruibile e accessibile al cittadino, restituendo informazioni e conoscenza e coinvolgendo emotivamente. Uno strumento “Matera Content Pool”, la piattaforma dinamica integrata su Cloud, per valorizzare il patrimonio culturale di una delle città più antiche al mondo, Matera, e che garantirà continuità anche dopo la durata del progetto.

Il progetto “Matera immersiva” è stato presentato ieri a Matera, nel corso di un incontro aperto agli operatori culturali della città dei Sassi. Erano presenti la dirigente regionale Patrizia Minardi, il responsabile Business Sales Sud di TIM, Claudio Centofanti, Giulio Rapetti in arte Mogol, coinvolto come esperto sul tema del diritto di autore, e l’assessore alla Cultura del Comune di Matera Giampaolo D’Andrea.

“La Regione Basilicata, grazie alla piattaforma cloud “Matera Content Pool” realizzata dalla nostra società, è tra le prime istituzioni pubbliche – ha sottolineato Claudio Centofanti, responsabile Business Sales Sud di TIM – a sviluppare un modello innovativo di divulgazione di contenuti digitali per la promozione della città di Matera e dell’intera Basilicata”. (ITALPRESS) – (SEGUE).

“Sfruttando le potenzialità della nuova rete  di telecomunicazioni 5G, di nuovi processi e tecnologie innovative, “Matera Content Pool” offre un catalogo di immagini HD, video in HD, 4K e 8K, ricostruzioni 3D per VR e video 360, di elevata qualità che, in maniera trasversale, rappresentano il patrimonio culturale della città di Matera”.

“Il progetto che stiamo sviluppando con TIM – ha detto la dirigente dell’ufficio Sistemi Culturali e Turistici della Regione Basilicata Patrizia Minardi – è del valore complessivo di 6milioni e 300mila euro; l’azienda interviene con la tecnologia e l’esperienza e conoscenza del suo personale, la Regione Basilicata coadiuva il progetto con esperti che interverranno sui contenuti che verranno condivisi. Il valore di questo progetto non è solo turistico promozionale, la catalogazione del patrimonio culturale di Matera e della Basilicata che verrà effettuata è di fondamentale importanza anche, ad esempio, in caso di calamità naturali e danneggiamenti delle opere. Oltre ad offrire la possibilità di una visita, seppur virtuale, a chi non può materialmente raggiungere una chiesa rupestre o un vicinato dei Sassi. Al momento è già stato realizzato un primo esempio del progetto che realizzeremo: la Cripta del Peccato Originale è già stata digitalizzata. Entro dicembre avremo la bozza del percorso storico archeologico che da Matera si aggancerà ad altre località della Basilicata”.

Una piattaforma on line che presenta contenuti fruibili per tutti impatta anche con i temi del “diritto d’autore”. Per contribuire a dirimere questa difficile materia, è stato chiamato Giulio Rapetti , in arte Mogol. L’artista, impegnato nella difesa del “diritto d’autore”, intervenendo a Matera ha dichiarato: “considerare il diritto d’autore una tassa è sbagliato. Da oltre 130 anni la Siae tutela gli artisti riconoscendo un compenso per la creatività e l’ingegno del loro lavoro. La fine dell’esclusiva o del monopolio per le società di gestione collettiva Europee non è, e non può essere, un pretesto per cercare di ridurre arbitrariamente il Diritto d’Autore”. Mogol ha anche ricordato il legame con Matera e la Basilicata: “torno sempre volentieri a Matera, sono legato a questa regione e ai tanti talenti lucani che ho conosciuto. Sono decine i giovani che, grazie alle borse di studio messe a disposizione dalla Regione Basilicata, ogni anno frequentano la mia scuola”.

“Iniziative come “Matera immersiva” sono – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Matera, Giampaolo D’Andrea – una proiezione verso il futuro e rappresentano un innalzamento della qualità dell’azione pubblica; anche l’approccio maturo verso il tema del Diritto d’autore è un chiaro esempio di come il progetto sia il risultato di un’attenta programmazione verso l’obiettivo più vicino, il 2019, e verso più ampi e lontani obiettivi di crescita del territorio lucano”.

 

MATERA 2019, SECONDO INCONTRO CON MINISTRO BONISOLI

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Una delegazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha partecipato oggi a Roma ad una riunione con il ministro ai Beni e alle Attività culturali, Alberto Bonisoli, per illustrare nel dettaglio il programma culturale che si costruendo in vista del 2019. In una precedente occasione erano state già presentate al rappresentante del governo nazionale, da parte del direttore generale della Fondazione, Paolo Verri, le linee generali. 

“E’ stato un incontro molto proficuo – ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore adduce – nel corso del quale abbiamo ribadito la totale disponibilità ad accogliere ogni possibile indicazione del governo in materia di contenuti e di organizzazione e rafforzamento del programma culturale di Matera 2019. Oggi siamo entrati nel dettaglio di alcuni specifici progetti con la loro articolazione mese per mese, a partire dalla cerimonia inaugurale in programma il 19 gennaio 2019”.

All’incontro con il ministro Bonisoli erano presenti, oltre al presidente Adduce e al direttore Verri, i manager della Fondazione, Rossella Tarantino e Ariane Bieou, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, l’assessore alla Cultura, Giampaolo D’Andrea e la direttrice del polo museale della Basilicata, Marta Ragozzino.

RIPARTO EDILIZIA RESIDENZIALE, NON C’È INTESA CON IL MINISTERO

La Regione Basilicata ha espresso la propria mancata intesa sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti recante il riparto delle risorse destinate al Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari. Lo ha fatto sapere la vice presidente della Regione Basilicata Flavia Franconi.

Nel motivare la mancata intesa la Regione Basilicata ha richiamato l’annullamento del lavoro, fatto dai tecnici e dagli assessori, tra cui l’assessore lucano alle Infrastrutture Carmine Miranda Castelgrande., dallo scorso marzo fino al 26 luglio, per l’istituzione di un Fondo perequativo con l’accordo di tutte le Regioni al fine di soddisfare le esigenze sopravvenute dopo il rilievo del fabbisogno certificato, effettuato nel 2017 e basato su atti pubblici (bandi).

“Le successive proposte di riparto fatte dal Ministero, dopo la presentazione dell’intesa tra le Regioni, ledono – ha affermato la Franconi- il principio di leale collaborazione fra le istituzioni della Repubblica”.

La vicepresidente ha pertanto chiesto di incontrare il Ministro per approfondire la questione, al fine di chiarire ed instaurare una collaborazione fattiva. L’auspicio è inoltre che il Ministro consideri le eccedenze certificate dalle Regioni quale criterio prevalente da porre alla base del riparto che sarà fatto a seguito della mancata intesa.

“La non osservanza dei fabbisogni – ha concluso la Franconi – va a penalizzare la parte più debole del Paese, aumentando il divario nord- sud. Poiché la povertà assoluta e relativa è nettamente superiore nel sud, ciò lede, come ben sa il Ministro, un diritto fondamentale costituzionalmente riconosciuto, quale è il diritto alla casa. Ciò stupisce e stupirà i cittadini della Basilicata soprattutto perché una delle forze principali del Governo ha raccolto prioritariamente i propri consensi nel mezzogiorno”.

 

FRAGOLICOLTURA, BRAIA “OBIETTIVO RAGGIUNTO”

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“La nostra fragolicoltura, e l’economia regionale ad essa connessa, può tirare un sospiro di sollievo. Sciolto il nodo burocratico per il principio attivo necessario alla produzione di fragole di qualità, autorizzata deroga a 120 giorni dal Ministero della Sanità. Firmato oggi il decreto.”

Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali di regione Basilicata, Luca Braia.
“L’autorizzazione all’utilizzo della Cloropicrina – prosegue l’Assessore Braia – è indispensabile a mantenere sostenibili e competitive sul mercato le fragole italiane e soprattutto lucane, essendo la Basilicata la prima regione d’Italia per produzione, per gli enormi progressi fatti e gli altissimi livelli di specializzazione raggiunti. Il principio attivo è infatti essenziale per assicurare i livelli produttivi, la qualità e la difesa del terreno dai parassiti”.

“Dopo una mobilitazione che ci ha visto, come Regione Basilicata, consegnare una nota al Ministero della Salute e chiesto di approvare un Odg sul tema in Commissione Politiche Agricole – continua Braia –  è stato espresso nei giorni scorsi il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione in deroga per 120 giorni quale fumigante del terreno, con impiego prima della semina o trapianto, contro i parassiti del terreno, per le colture del pomodoro fino al 28 ottobre 2018, della fragola in vivaio fino al 29 dicembre 2018, della fragola in produzione fino al 28 settembre 2018 e delle erbe fresche fino al 15 settembre 2018
Come annunciato dal sottosegretario all’ Agricoltura Franco Manzato, la deroga di 120 giorni rilasciata dal Ministero della Salute per le fragole è strategica per la tutela dell’ortofrutta italiana, nei confronti soprattutto dei competitor in primis spagnoli”.

“Le più grandi aziende del comparto fragolicolo – prosegue Braia – si concentrano in particolare nella nostra regione oltre che nella vicina Campania, a partire dai marchi di prestigio quali  il nostro Candonga, spesso identificato come brand della produzione fragolicola di Basilicata – che conta però anche sulle altre varietà di eccellenza –  oramai da migliaia di consumatori in Italia e all’Estero. Si tratta di aziende di eccellenza del comparto ortofrutticolo lucano che danno lavoro tantissime famiglie soprattutto nel Metapontino. La nostra Basilicata vanta oltre 1000 ettari di fragole, un quarto del complessivo Italia, con 15 mila addetti impiegati e oltre 60 milioni di euro investiti, una produzione stimata di 40 mila tonnellate al 2017 e che nel complesso oggi cuba 100 milioni di euro di fatturato totale.
Non potevamo certo rimanere inattivi  – conclude Braia – dopo l’allarme sul rischio tracollo lanciato da Francesco Nicodemo coordinatore del Comitato di Prodotto Fragola istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole e da Carmela Suriano del Club Candonga, tra i più grandi produttori della nostra regione.

Al netto del risultato raggiunto, bisogna quindi costruire insieme al mondo ricerca una alternativa utile come auspicato dal Prof. Giulio Sarli del CNR IBBR, che il mondo produttivo possa essere in grado di utilizzare, attraverso strategie integrate o biologiche,  pratiche agronomiche innovative”.

RIPARTO FONDI EDILIZIA RESIDENZIALE, CASTELGRANDE PROPONE ODG

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L’assessore alle Infrastrutture Carmine Miranda Castelgrande ha proposto al Consiglio regionale l’approvazione di un ordine del giorno per sostenere il dissenso espresso oggi a Roma dalla Regione Basilicata, attraverso la vicepresidente Flavia Franconi,  sul riparto delle risorse destinate al Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari.

“Lo schema di decreto proposto dal Ministro delle Infrastrutture  – ha affermato Castelgrande –  lede il principio di leale collaborazione fra le istituzioni pubbliche perché non tiene conto dell’intesa raggiunta da tutte le Regioni per l’istituzione di un Fondo perequativo al fine di soddisfare le esigenze sopravvenute dopo il rilievo del fabbisogno certificato, effettuato nel 2017”.

“La proposta di riparto dell’edilizia residenziale pubblica del Governo penalizza – ha aggiunto – i cittadini lucani ed il loro diritto ad avere un’abitazione, sottraendo alla Basilicata risorse per 10/12 milioni di euro, che in termini pratici si traducono  in 100/110 appartamenti in meno”.
L’assessore ha poi aggiornato il Consiglio sulla possibilità che il Governo nazionale faccia un’ulteriore verifica nei prossimi 30 giorni per arrivare ad un’intesa nella Conferenza unificata del 6 settembre.

“Mi auguro – ha concluso – che prevalga il buon senso, anche perché si tratta di un tema delicato che non riguarda solo il mezzogiorno, ma coinvolge anche altre regioni del centro-nord, come il Lazio, la Toscana ed il Piemonte”.
L’ordine del giorno sarà votato nella seduta del Consiglio regionale di venerdì 10 agosto.

NO INTESA ALLOGGI, FRANCONI “LESO PRINCIPIO COLLABORAZIONE”

“La Basilicata è fortemente penalizzata, così come Regioni come la Campania, la Puglia e la Calabria: si riducono risorse da mettere a disposizione per le esigenze delle abitative dei cittadini, un diritto costituzionalmente garantito, un bene primario”. Lo ha detto oggi, a Potenza, l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Carmine Miranda Castelgrande, che insieme alla vicepresidente della giunta regionale, Flavia Franconi ha partecipato ad una conferenza stampa convocata dopo la mancata intesa sul riparto delle risorse destinate al Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. “Con meno risorse rispetto a quanto previsto nella conferenza del 26 luglio scorso – ha proseguito l’assessore – si potrà dare sempre meno risposte al fabbisogno abitativo. Per la nostra regione sarebbe un danno enorme in termini sociali. L’atteggiamento del governo ci lascia basiti. La mancata intesa – ha detto ancora – lede il principio di lealtà nel rapporto fra Stato e Regioni: siamo certi che il senso di responsabilità farà arrivare ad un’intesa. Il 6 settembre ci sarà la conferenza unificata, spero che in quella data si arrivi ad una soluzione. Altrimenti ricorreremo per illegittimità costituzionale del provvedimento”. 

“L’ atteggiamento del governo in questa circostanza – ha commentato la vicepresidente Franconi – è a danno delle regioni del Sud, dove già esiste il massimo della povertà sia assoluta che relativa. Altre regioni del Nord vengono avvantaggiate a discapito di quelle del Sud. Non convalidare l’accordo del 26 luglio scorso, già frutto di una normale mediazione nella conferenza fra Stato e Regioni è un fatto gravissimo. Si lede così il principio di collaborazione istituzionale, in un momento in cui il Paese deve andare affrontare gravi decisioni. Il governo alla prima azione utile tratta le regioni meridionali con una procedura totalmente sbagliata, mandando documenti la sera prima della conferenza. Chiediamo, a questo punto, un intervento del Ministro per il Sud”.

 

AMBIENTE, PRESENTATA RACCOLTA DEGLI ATTI NORMATIVI VIGENTI

Una raccolta degli atti normativi ancora vigenti in materia ambientale è stata presentata oggi, a Potenza, dal vicepresidente del Consiglio regionale, Michele Napoli, nel corso di un incontro al quale ha partecipato anche la vicepresidente della giunta lucana, Flavia Franconi. “Si tratta di un lavoro fondamentale, in una regione in cui la tematica ambientale è importantissima”, ha detto il consigliere Napoli. “Il nostro intento – ha evidenziato – è stato quello di lasciare in dote alla Basilicata, prima del termine della legislatura, una raccolta di tutte le normative vigenti in tema ambientale. Si tratta di un vera e propria opera di semplificazione amministrativa. E’ stato un lavoro lungo, certosino, durato oltre quattro mesi, che ci ha portato anche ad espungere dalla raccolta norme ormai desuete, abrogate, superate dai nuovi interventi legislativi, anche dello Stato. D’ora in poi – ha detto ancora Napoli – sarà più facile l’accesso agli atti normativi regionali, tanto per gli addetti ai lavori che hanno non poche difficoltà ad individuare le norme di riferimento, che per i cittadini e per gli imprenditori”.

“La raccolta organica di atti normativi in materia ambientale, realizzata per iniziativa del vicepresidente  del Consiglio regionale di Basilicata Michele Napoli con il prezioso contributo di giovani  professionisti, è un’opera  importantissima perché aumenta il grado di trasparenza della pubblica amministrazione, fornendo un valido ed utile strumento per conoscere, in modo rapido ed agevole, la normativa nazionale e regionale su  un tema tanto delicato quale l’ambiente” , ha detto la vicepresidente della Regione Basilicata Flavia Franconi a cui, questa mattina nella sala Verrastro di via Anzio, è stata consegnata ufficialmente  la Raccolta cartacea e su supporto digitale. Quest’ultima è pubblicata e consultabile da chiunque sul portale della Regione (Testo Unico Ambiente Basilicata ).

Un ringraziamento particolare la Franconi  lo ha riservato ai giovani impegnati nel lavoro di raccolta, Pierluigi Basile, Attilio Giuliani e Giuseppe Esposito, che erano presenti alla consegna ufficiale del lavoro predisposto.

“E’ strategico – ha sottolineato la vicepresidente – affidarsi ai più giovani, perché loro vedono le cose con occhi diversi, proiettati verso il futuro. In questo caso ai curatori del testo va il merito di aver dedicato con generosità il proprio tempo alla stesura di un’opera di cui beneficerà l’intera comunità lucana e che riguarda una materia così complessa come l’ambiente. D’altronde – ha concluso – non bisogna dimenticare che siamo la Regione  che, da sola, produce il 10 per cento dell’intero fabbisogno energetico nazionale”.

Il vice presidente Napoli ha infine annunciato che il lavoro di sistematizzazione e razionalizzazione dei testi normativi regionali proseguirà anche in altri settori, come ad esempio in quello della sanità, il cui testo sarà presentato a fine settembre.

 

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