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PUBBLICATO AVVISO BORSE STUDIO STUDENTI SCUOLE SUPERIORI

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La giunta regionale della Basilicata ha approvato un avviso pubblico per l’assegnazione delle borse di studio per l’anno scolastico 2018-2019 da erogare nei confronti degli studenti della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione. A renderlo noto, il Dipartimento regionale alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca attraverso il portale istituzionale della Regione Basilicata. “Sono destinatari della borsa di studio – fa sapere l’amministrazione regionale – tutte le studentesse e gli studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, residenti sul territorio regionale. Per avere diritto all’erogazione della borsa di studio per l’anno scolastico in corso, l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), riferito alla famiglia di appartenenza del richiedente, in corso di validità, non potrà essere superiore 15.748,78 euro”. A disposizione ci sono circa 450 mila euro. Le domande da parte degli interessati potranno essere presentate a partire da oggi – 27 novembre – e fino alle ore 12 del 14 gennaio prossimo, seguendo la procedura online indicata sul sito.

MATERA2019, PASSAGGIO DEL TESTIMONE CON LEEUWARDEN 2018

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Primo passaggio di testimone da Leeuwarden, Capitale europea della cultura per il 2018 a Matera, Capitale europea della cultura del 2019. Davanti alle massime autorità olandesi e insieme al sindaco di Plovdiv, l’altra Capitale europea della cultura per il 2019 il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri ha ritirato una lampada artigianale come simbolo del passaggio di testimone fra le due capitali. Leeuwarden è il capoluogo della provincia della Frisia, nel Nord dei Paesi Bassi. Al centro della sua programmazione culturale “The iepen mienskip – open community” (comunità aperta) con lo scopo di collegare diversi tipi di comunità in tutta Europa, sia online che “nella vita reale”. Con oltre 800 progetti, Leeuwarden 2018 ha mostrato una comunità eccentrica e impegnata, sensibile e curiosa delle idee, delle opportunità e delle sfide che affrontiamo in Europa. Nel corso del suo intervento Verri ha sottolineato come anche il Dossier di Matera 2019 abbia messo al centro le persone.

“I cittadini – ha affermato il direttore generale – hanno avuto un grande ruolo nel percorso di candidatura di Matera a Capitale europea della cultura. E quando abbiamo visto la gente esultare per la vittoria del titolo abbiamo caricato sulle nostre spalle una ulteriore responsabilità. Era il traguardo raggiunto da una città di piccole dimensioni, nel Sud dell’Italia e che arrivava da una storia di povertà molto difficile. Quei cittadini hanno compreso che con la cultura è possibile cambiare il destino di una comunità. In quegli sguardi abbiamo riconosciuto anche il grande sorriso che accompagna il logo di Leeuwarden 2018 e dei suoi cittadini. Il grande sorriso che caratterizza il brand della città olandese rappresenta una spinta in più per vivere meglio. Un buon stile di vita e una buona reputazione sono le cose più importanti oggi per dimostrare che stiamo costruendo un buon futuro per noi e per i nostri figli. Da quando siamo stati nominati Capitale europea della cultura stiamo preparando un anno davvero speciale. Noi vogliamo far diventare i nostri cittadini abitanti culturali e vogliamo che i turisti diventino cittadini temporanei. Le Capitali europee della cultura rappresentano anche una straordinaria occasione per riflettere sul ruolo delle piccole città in Europa, considerato che la stragrande maggioranza delle persone oggi vive nelle metropoli”.

“Quello delle medie città come Matera e come Leeuwarden – ha detto ancora Verri – è un ruolo strategico per conservare la tradizione, ma anche per spingere verso l’innovazione, verso l’inclusione sociale e verso una nuova forma di cultura. Vogliamo ringraziare molto Leeuwarden per il sostegno che ci ha offerto durante il nostro percorso di candidatura. Abbiamo ora un grande sogno: lavorare insieme alle altre Capitali europee della cultura”.

ZES APPULO LUCANA, CIFARELLI A LEZZI “APPROVARE PRESTO”

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“È curioso come, a distanza di 75 giorni dall’invio da parte delle Regioni Puglia e Basilicata del Piano strategico Zes Appulo Lucana, il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, anziché attenersi a quanto scritto nel decreto che istituisce le Zone economiche speciali ci comunichi a mezzo stampa quelle che sarebbero alcune criticità riscontrate nella documentazione prodotta”. È quanto afferma in una nota l’assessore alle Politiche di sviluppo della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli, rispondendo ad alcune dichiarazioni di ieri dell’esponente di governo Cinque Stelle, riprese oggi in sede locale da “portavoce” del suo stesso partito. “Era certamente in programma – aggiunge l’esponente dell’esecutivo lucano – una fase di concertazione con il governo centrale, o comunque di osservazioni e controdeduzioni rispetto a eventuali punti non chiari del piano strategico, ma il modo informale con cui la questione viene affrontata ci proietta in un clima da campagna elettorale che archivia le consuetudini della leale collaborazione tra istituzioni”.
“Il nostro lavoro prosegue e alla luce delle comunicazioni ufficiali dal ministero, giunte (peraltro su nostra sollecitazione) solo nella giornata odierna, siamo pronti – aggiunge Cifarelli – a fornire, d’intesa con la Regione Puglia, tutte le risposte necessarie per fare in modo che il decreto istitutivo venga approvato nel più breve tempo possibile. La Basilicata e la Puglia devono essere messe nelle condizioni di rendere operativo l’importante strumento predisposto dal precedente esecutivo che evidentemente il governo gialloverde non vuole far camminare speditamente”.
(ITALPRESS).

CIFARELLI REPLICA A LIUZZI (M5S) SU BANDA ULTRA LARGA COMUNI

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“Contrariamente a quanto annunciato sulla stampa odierna dall’onorevole Liuzzi in merito alle presunta esclusione dei 55 comuni lucani dal piano per la banda ultra larga, la Regione Basilicata fin dal 2014 si è impegnata a superare il digital divide destinando le risorse necessarie per garantire la Banda Ultra Larga in tutti 129 Comuni Lucani, nonché le aree periurbane delle città di Potenza e Matera”. Lo afferma in una nota l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, Roberto Cifarelli, che precisa: “Grazie al primo Accordo di Programma per la diffusione della Banda Ultra larga sottoscritto tra la Regione Basilicata e il MISE ad agosto 2014, con uno stanziamento complessivo di circa 32,3 milioni di euro, di cui 22,2 da un finanziamento pubblico (attraverso l’utilizzo dei fondi europei rivenienti dal PO FESR Basilicata 2007-2013 e 2014-2020) e 10,1 milioni di investimento da parte dell’operatore di telefonia, sono stati serviti 64 Comuni”.
“In particolare – sottolinea -, il primo lotto, i cui lavori si sono conclusi a dicembre 2017, ha consentito di servire con la banda ultra larga 25 Comuni e tre aree industriali (Tito, Melfi, Pisticci-Val Basento), mentre il secondo lotto, i cui lavori si sono conclusi a luglio 2017, ha servito 39 Comuni lucani e l’area industriale di Viggiano”.
Cifarelli ricorda che “sono stati aggiudicati i lavori della banda ultralarga per i rimanenti 65 comuni, per le 3 aree industriali ancora non servite (Balvano, Baragiano e Sant’Angelo le Fratte) e per 17 aree produttive grazie al secondo Accordo sottoscritto a luglio 2016 tra la Regione Basilicata e il MISE, con uno stanziamento della Regione Basilicata (17,6 milioni di euro) e del PON Imprese e Competitività (11 M€) per un totale di 28,6. La riunione, a cui fa riferimento l’onorevole Liuzzi – dice ancora il rappresentante della giunta lucana – è stata fortemente voluta dalla Regione Basilicata per fare chiarezza circa i costi aggiuntivi pari a circa 5 milioni di euro richiesti dal MISE, per tramite della sua società in house (Infratel), alla Regione Basilicata”.
“Tale richiesta di incremento – puntualizza – è pervenuta, a gara già espletata, nell’ambito del lotto unico Basilicata-Campania con un aumento dell’importo del lotto Basilicata rispetto allo stanziamento iniziale dei 28 milioni di euro. La Regione Basilicata ha espresso la propria contrarietà in sede di riunione in quanto l’offerta migliorativa, contrariamente a quanto sostenuto dall’onorevole Liuzzi, non avrebbe dovuto comportare incremento dei costi rispetto all’importo del base d’asta predeterminato in fase di indizione di gara. Il Dipartimento per le Politiche di Coesione ha proposto, in sede di riunione, di stanziare la suddetta cifra a valere sulle risorse residue del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2014-2020 stanziate  per la BUL a favore delle Regioni nella Delibera CIPE del governo Gentiloni n.71 del 7 agosto 2017”.
“Le ulteriori risorse richieste del MISE alla Regione Basilicata – evidenzia Cifarelli – non potevano comportare alcun aumento del numero dei Comuni essendo tutti i Comuni lucani già garantiti dalla copertura della banda Ultra Larga grazie ai citati Accordi tra Regione e MISE del 2014 e el 2016. Fanno propaganda per campagna elettorale, ma le chiacchiere per il sud e per la Basilicata stanno sempre a zero”.
(ITALPRESS).

PRESENTATO IL PROGETTO PRESIDIO 3.0 ANTICAPORALATO

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“La Caritas Italiana ha presentato a Roma il progetto “Presidio 3.0 anticaporalato. Dal 2015 Caritas, con le Diocesi, organizza interventi di contrasto al caporalato nelle aere dove sono presenti “ghetti” e siti fatiscenti che ospitano, in condizioni degradate e di sfruttamento della forza lavoro migrante e della tratta di giovani donne, circa 18.000 persone solo in cinque Regioni del Sud mentre i lavoratori sotto caporalato, nella stessa area superano le 200mila su un totale di 400mila in Italia. Per un fatturato nel comparto italiano di 5 miliardi di euro”. Ne dà notizia Pietro Simonetti (Coordinamento Politiche Migranti della Regione Basilicata).
“Alla presenza del Direttore della Caritas Italiano Francesco Soddu, – ha aggiunto Simonetti – il Responsabile ufficio Immigrazione Oliviero Forti ha indicato il percorso del progetto negli ultimi quattro anni, gli esiti importanti e le innovazioni da introdurre in questa fase dove il “percepito in materia di migranti sostituisce la realtà”.

I fatti: in quattro anni, nelle aree di intervento sono state assistite 5000 migranti, oltre 2000 per assistenza sanitaria mentre sono state assicurati gli interventi di assistenza legale, sociale per la tutela delle persone. Dopo l’intervento di Caterina Boca, di Caritas nazionale, che ha segnalato le caratteristiche, anche innovative, di Presidio 3.0 che si dispiegherà nell’ambito delle nuove normative per tutelare i migranti esposti anche a nuovi vincoli di esclusione, è stata illustrata l’esperienza della Regione Basilicata sul versante dell’accoglienza e della lotta al caporalato come esempio di buona pratica nazionale”.
“Abbiamo raccontato dell’esperienza che dura da cinque anni nell’area del Bradano:5000 migranti assunti regolarmente, 2500 ospitati – ha proseguito – nei centri di Venosa e Palazzo, eliminazione del ghetto di Boreano e lo svuotamento nel 2018 do quello di Mulini/Mattinele. Tutto questo a seguito dell’accordo con i datori di lavoro per assumere solo i migranti ospitati nel centro Cri di Palazzo, l’apertura è stata fortemente richiesta dalle imprese, dove sono stati ospitati per la campagna di raccolta pomodoro, ulive e uva 2018 oltre 350 migranti. Il servizi sono stati assicurati dal Centro Impiego di Lavello, presente con uno sportello nel campo con l’assunzione regolare di 1150 migranti nell’area e dalla Cri con il trasporto con navetta verso i campi e il centro di 400 migranti l’assistenza sanitaria e stata assicura per 62 giorni, durata della campagna pomodoro, olive e uva, dall’Asp. L’esito positivo di queste iniziative, decise negli ultimi anni dal tavolo anticaporalto della Prefettura di Potenza, composto dalle parti sociali e dalle altre rappresentanze istituzionali, è dovuto anche alla decisa azione dell’assessore dell’assessore Luca Braia”.

“Abbiamo inoltre, prima delle conclusioni di Manuela De Marcodi Caritas, che ha riassunto le prossime iniziative e sottolineato, l’impegno degli operatori, abbiamo illustrato i progetti SU. PRE.ME e Pon Legalità, finanziati dalla UE, per circa 44milioni di euro per l’eliminazione entro il 2020 dei ‘ghetti’ nel Sud dove vengono schiavizzati dal caporali e dalla criminalità organizzata oltre 18.000 persone e altri progetti di inclusione per migranti e lavoratori agricoli di Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia che hanno stretto un patto per la legalità e la dignità del lavoro in stretta collaborazione con Caritas e tante altre organizzazioni le parti sociali e del Volontariato oltre alle Istituzioni locali” ha concluso.

APPROVATA NUOVA RETE CENTRI EDUCAZIONE AMBIENTALE

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Con l’obiettivo di “favorire la crescita sostenibile, la diffusione delle buone pratiche tra le generazioni, la tutela e valorizzazione dell’ambiente” e per mantenere “alto l’interesse verso tali tematiche” è stato approvato, rendendolo “più snello e competitivo”, il nuovo disciplinare del Sistema regionale dell’Informazione e dell’Educazione allo Sviluppo sostenibile della Regione Basilicata, denominato Reduss. “Grazie al nuovo disciplinare – commenta l’assessore regionale ad Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono – è stato possibile costruire una rete più inclusiva costituita dai soggetti che si sono accreditati come Ceas o come Amici della Rete”. I Centri di educazione ambientale per la sostenibilità (Ceas) sono distribuiti sul territorio regionale e costituiscono i nodi della Reduss: operano secondo una logica di sistema e sono innovatori di processi di partecipazione.
Gli Amici della Rete (AdR) sono invece i soggetti che partecipano e sostengono l’attività del sistema Reduss, mettendosi a disposizione per l’attuazione di progetti, proposte educative ed eventi. “Sono stati accreditati – continua Pietrantuono – 49 soggetti quali Ceas e 53 quali AdR. Il sistema così si irrobustisce e potrà essere fonte di idee ed azioni programmatiche sempre più partecipate. Coinvolgere un numero sempre più vasto di portatori d’interesse e quindi di idee e proposte contribuisce a generare maggiori opportunità di sviluppo e di crescita a tutti i livelli, da quello ambientale e naturale a quello culturale ed economico”. La graduatoria dei Ceas e l’elenco degli AdR saranno pubblicati “sul sito della Regione Basilicata”.
(ITALPRESS).

STATI GENERALI DELL’AGRICOLTURA IL 6 E 7 DICEMBRE A MATERA

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“Monitoraggio della programmazione 2014/2020 con lo sguardo rivolto al futuro dell’agricoltura lucana, nuova Pac, nuova programmazione, giovani, innovazione, tecnologia, ricerca. Soprattutto visione. Queste le motivazioni alla base della scelta di organizzare gli ‘Stati generali dell’agricoltura e dello sviluppo rurale di Basilicata’”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa alla quale hanno partecipato anche Rocco Vittorio Restaino, Autorità di gestione del Feasr, i dirigenti del Dipartimento Agricoltura, Carmela De Vivo del Crea PB, rappresentanti di Alsia e delle associazioni di categoria.
“Un confronto a più voci – ha proseguito Braia – sulle prospettive del settore primario in Regione, una iniziativa fortemente voluta dal Dipartimento Politiche agricole e forestali, lo stato dell’arte della programmazione in atto 2014/2020 attraverso cui abbiamo investito moltissime risorse su giovani, innovazione, ricerca, biologico, multifunzionalità e filiere ed inoltre le basi e indicazioni del territorio per la programmazione futura, la Pac 2021/2027: questi e molti altri i temi della due giorni di lavoro materana’.
‘L’agricoltura, è noto, ha subito profondi mutamenti negli ultimi anni. Non possiamo più solamente parlare di produzione di beni primari alimentari: c’è una interrelata funzione ambientale, di salvaguardia della biodiversità e di sostenibilità, c’è un ruolo nel presidio del territorio e un importante ruolo sociale, con una spinta alla diversificazione delle attività ed un’attenzione a una forma nuova di welfare che deve sempre più connotarsi su tre asset principali: cibo, ambiente, salute. I consumatori sono oggi, inoltre – conclude Braia – diventati sempre più attenti alla qualità e alla salubrità degli alimenti. La programmazione attuale e le prospettive della politica agricola comunitaria, le cui bozze dei regolamenti per il post 2020 sono oggetto di approfondimento della due giorni di lavoro, richiedono una strategia partecipata che delinei la cornice nella quale inserire gli interventi futuri per lo sviluppo del comparto agricolo di Basilicata, con il contributo di ogni componente e attore chiamato, a Matera, a condividere contributi ed esperienze, oltre che visioni di sistema”.
Organizzati dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, con il supporto del Psr Basilicata 2014-2020 e del Crea, gli “Stati generali” intendono tracciare, nella scia della programmazione attuale e delle prospettive della politica agricola comunitaria, una strategia che delinei la cornice nella quale inserire gli interventi futuri.
La mattina del 6 dicembre moderata da Sergio Gallo di Alsia Basilicata prevede la presenza di Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.
L’introduzione lavori sarà curata da Luca Braia, assessore regionale Politiche agricole e forestali, cui seguiranno gli interventi programmati dei rappresentanti delle Organizzazioni datoriali e sindacali.
“Analisi dell’agroalimentare in Basilicata e attuazione del Programma di Sviluppo Rurale” è il titolo della relazione di  Rocco Vittorio Restaino, Autorità di Gestione del Psr Basilicata che chiuderà la prima parte della giornata.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, il tema della Pac 2021 – 2027 sarà trattato in cinque sessioni tematiche parallele guidate da esperti di settore provenienti da diverse regioni d’Italia.
Una delle principali novità del regolamento orizzontale che riformerà la Pac post 2020 consiste nell’introduzione di un Piano Strategico Nazionale che comprenda tutte le misure della Pac, dal 1° al 2° pilastro.  La sessione “Piano Strategico Nazionale e nuova governance” con chair Franco Mantino del Crea (Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia) e gli interventi di Emilio Gatto – Direzione generale dello sviluppo rurale MiPAAFT, Franco Contarin- Autorità di Gestione PSR Veneto, Carmelo Frittitta – Autorità di Gestione PSR Sicilia, Franco Garofalo – Autorità di Gestione PSR Umbria, Rocco Vittorio Restaino – Autorità di Gestione PSR Basilicata, Teresa Schipani – Autorità di Gestione PSR Emilia Romagna.
Per iscriversi: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-piano-strategico-nazionale-e-nuova- governance-franco-mantino-crea-52958494282
I pagamenti diretti sono il principale strumento della Pac, con il 52% delle risorse pubbliche in Italia, a cui seguono le misure di mercato 8% e lo sviluppo rurale (40%). La sessione “Pagamenti diretti” mira a presentare scenari e proposte di attuazione dei pagamenti diretti” in Italia e avrà come chair Angelo Frascarelli, Università degli Studi di Perugia, interverranno Antonia Ripepi – Direzione generale delle politiche internazionali e dell’UE MiPAAFT, Simone Severini – Università della Tuscia, Fabio Pierangeli – CREA Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, Maria Rosaria Pupo D’Andrea – CREA Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, Vincenzo Lenucci – Confagricoltura, Roma.
Per iscriversi: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-pagamenti-diretti-angelo-frascarelli- universita-degli-studi-di-perugia-52959714933
La proposta di regolamento della PAC ha individuato come uno dei tre obiettivi generali la Tutela dell’ambiente e l’azione per il clima per contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di ambiente e clima dell’Unione.
Tale obiettivo si declina in tre obiettivi specifici: dalla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, a uno sviluppo sostenibile delle risorse naturali, alla tutela della biodiversità. Saranno oggetto di approfondimento della sessione “New green e le questioni ambientali” alcuni temi quali le forme innovative di pagamenti agro-climatico-ambientali, la governance del sistema agricolo e forestale   nel quadro della nuova normativa climatica, il ruolo delle aree protette in relazione alle future politiche agricole comunitarie e il punto di vista delle associazioni datoriali su tali questioni. Chair Severino Romano, Università degli Studi di Basilicata e contributi di Silvia Coderoni – Università di Teramo, Francesco Marangon – Università degli Studi di Udine, Francesco Vanni – CREA Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, Antonio Nicoletti – Legambiente, Roma, Alessandro Cuscianna – Copagri, Roma.
Per iscriversi: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-new-green-e-le-questioni-ambientali- severino-romano-unibas-52960163274
La politica di sviluppo rurale si caratterizza per il diretto coinvolgimento delle Regioni e per il fatto di essere guidata dal programma di sviluppo rurale attraverso cui si realizza la multilevel governance tra Unione europea, Stato e Regioni. La sessione “Sviluppo rurale” avrà come chair Franco Sotte, Università Politecnica delle Marche con gli interventi di Sabrina Lucatelli – Dipartimento Politiche di Coesione, Presidenza Consiglio dei Ministri, Sabrina Speciale – Regione Marche, Serena Tarangioli – CREA Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, Anna Vagnozzi – CREA Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia, Giuseppe Cornacchia – Confederazione Italiana Agricoltori, Roma.
Per iscriversi: http://statigenerali.regione.basilicata.it/
Lo sviluppo dell’agricoltura, in Europa, come in Italia, procede con le braccia e l’intelligenza delle giovani e dei giovani imprenditori agricoli under35. Una sessione apposita sarà focalizzata e dedicata ai “Giovani agricoltori in rete” per stimolare, grazie anche al contributo di alcuni testimonial provenienti dal mondo della ricerca, delle istituzioni e dell’impresa (tra cui giovani imprenditori agricoli), una riflessione sulle opportunità che il digitale e il web, inteso nelle sue più diverse accezioni, possono offrire alla giovane impresa agricola.
Non solo nuove tecnologie (dall’agricoltura di precisione all’Internet of thing), ma anche nuovi linguaggi e relazioni attraverso i canali social.
Il chair sarà Stefano Barbieri di Veneto Agricoltura coadiuvato dagli interventi di Valerio Carconi – Youfarmer.bio, Claudio Federici – Agriacademy ISMEA, Alex Giordano – Uni Napoli e RuralHack.org, Rudy Marranchelli – AGIA CIA – Roma, Giuseppe Savino – Vazapp Agricoltori creativi sociali, Giuseppe Vignola-  Azienda agricola biologica.
Per iscriversi: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-giovani-agricoltori-in-rete-stefano-barbieri- veneto-agricoltura-52960477213
Il 7 dicembre, dopo la plenaria con la presentazione dei risultati delle sessioni tematiche, è programmata la tavola rotonda: “Il futuro della PAC post 2020” coordinata da Felice Assenza, Direttore Generale Politiche Internazionali e dell’Unione Europea – MiPAAFT.
Partecipano Leonardo Di Gioia, Coordinatore della Commissione Politiche Agricole, gli Assessori Regionali all’Agricoltura e alcuni esperti di settore. E’ previsto l’intervento in videoconferenza di Paolo De Castro, Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale – Parlamento Europeo.
Le conclusioni dei lavori sono affidate all’assessore Luca Braia.
(ITALPRESS).

PRESENTATO PROGETTO SCREENING RETINOPATIA DIABETICA

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“E’ un momento veramente importante per il sistema sanitario lucano. Si avvia un’azione fondamentale per la prevenzione secondaria della retinopatia diabetica, una patologia che colpisce soltanto in Basilicata 12 mila persone e che è una delle maggiori cause di cecità nel mondo occidentale”. Ad affermarlo la vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi, che oggi a Potenza, nella sala Verrastro del palazzo della giunta regionale ha partecipato alla conferenza stampa per la presentazione del progetto di “Screening regionale della Retinopatia diabetica”. “L’intento – ha spiegato – è quello di avvicinare il sistema sanitario agli utenti, andando a cercarli nei paesi, per offrire loro un servizio territoriale al massimo livello, come già avviene con gli screening oncologici. Attraverso postazioni mobili che raggiungeranno anche i paesi più piccoli della regione sarà possibile effettuare, grazie alle sinergie messe in campo, un esame di controllo con un retinologo, i cui esiti saranno inviati al centro oculistico di riferimento, dove verranno letti ed interpretati in remoto”.
In questo modo – ha detto ancora la Franconi – sarà possibile garantire una copertura su tutto il territorio, offrendo anche nei comuni più piccoli un servizio utilissimo soprattutto per gli anziani, i più colpiti da questa patologia e che spesso hanno difficoltà a muoversi e a raggiungere le strutture sanitarie dove solitamente vengono assicurati  i controlli”. Il progetto, avviato da pochi giorni nei centri dove già si effettua lo screening (al San Carlo e al Madre Teresa di Potenza, a Venosa e a Senise) sarà quindi esteso, attraverso un camper itinerante, a tutti i comuni della regione. Il primo appuntamento con la postazione mobile sarà quello di Picerno (Potenza), mentre entro un mese sarà ufficializzato un calendario dei successivi spostamenti. La finalità è quella di sottoporre a screening per retinopatia diabetica la popolazione diabetica lucana facendo convergere i dati in un unico data base.
“La prevenzione – ha commentato il dirigente medico del Dipartimento interregionale di Oculistica (ospedale di Venosa), Domenico Lacerenza – non deve essere considerata mai un costo, ma un investimento per il bene salute. Nello specifico, la retinopatia diabetica è una malattia nella malattia, che porta all’esito più infausto: la cecità. L’obiettivo dello screening è quello di intercettare, possibilmente nella fase iniziale, i vari stadi della retinopatia diabetica, per gestire la patologia con i vari approcci terapeutici. Una perfetta gestione della terapia diabetica rende improbabile l’evoluzione della retinopatia. Il progetto – ha detto ancora – è già partito nella Asp, mentre nella Asm è ancora in una fase in house. Fondamentale è il ruolo del diabetologo, che gestisce in prima battuta il paziente in tutti gli aspetti. Una volta effettuato l’esame, attraverso la telemedicina verrà inviata all’oftalmologo l’immagine del fondo oculare: dove si ravviserà di l’esigenza di intervenire si procederà in base allo stadio della patologia nella maniera più adeguata”.
“Siamo riusciti a mettere in campo – ha detto il commissario dell’Asp, Giovanni Chiarelli – un sistema di ampliamento delle potenzialità dello screening, già attivo in Basilicata, ma che veniva effettuato  solo in pochi centri a Potenza, Venosa e Senise. Oggi, con uno sforzo dell’azienda sanitaria e su sollecitazione delle associazioni riusciamo ad ampliare il numero degli assistiti. Il programma è di tipo biennale e l’obiettivo è quello di arrivare ad intercettare almeno 15 mila retinopatie in più”. “Con questo progetto – ha evidenziato il dirigente medico della Uosd di Diabetologia endocrinologia dell’Asp, Giuseppe Citro – si va a raggiungere una popolazione che mai afferirebbe a screening di retinopatia: si tratta di un 50 cento di diabetici, che dal punto di vista geografico appartiene ai paesi più distanti dai centri diabetologici. Quello che garantiremo è un valore aggiunto che migliorerà l’intero sistema”. All’incontro sono intervenuti anche i presidenti dell’Associazione ciechi ipovedenti invalidi (Acii) di Potenza, Rocco Galante e dell’associazione Alad-Fand, Antonio Papaleo.
“Le nostre sollecitazioni – ha detto Papaleo – sono state recepite dalle istituzioni, tant’è che la vicepresidente Franconi ha voluto che si avviasse questo screening, che sarà garantito su tutto il territorio regionale, a partire dai piccoli comuni. Le 12 mila persone affette da questa patologia non devono più esserci, ma ci vuole un’attenzione maggiore e capillare, per far sì che attraverso la prevenzione ci possa essere un miglioramento della qualità di vita dei cittadini, con l’abbattimento dei costi sociali”. “La retinopatia diabetica – ha evidenziato Pasquale Bellitti, in rappresentanza dell’Asm – è sicuramente una nostra grande preoccupazione. E’ chiaro che ci vogliono strumentazioni, strutture ed un  organico adeguato. Il progetto è una estensione di attività che già garantiamo. Ma la presenza del camper consentirà di intervenire in maniera capillare”.
(ITALPRESS).

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