Cinquanta giovani laureati in giurisprudenza avranno la possibilità di formarsi negli uffici giudiziari lucani per un periodo di dodici mesi, ricevendo un contributo mensile di 450 euro erogato dalla Regione Basilicata sulla base di un apposito bando. È quanto prevede una convenzione stipulata tra la massima istituzione locale e la Corte d’appello di Potenza, i Tribunali di Matera, Potenza e Lagonegro, il Tribunale per i Minorenni di Potenza e il Tribunale di Sorveglianza. Ciascun tirocinante sarà affidato a un magistrato formatore che lo seguirà durante il percorso, assistendolo anche nelle attività legate all’informatica giuridica e giudiziaria. “Per la Regione è un grande onore favorire la formazione di giovani meritevoli che non vedono l’ora di varcare la soglia degli uffici giudiziari lucani con l’obiettivo di approfondire le conoscenze e perfezionare le pratiche tipiche di questo affascinante mondo della giustizia. Sono certo che questo cammino intermedio consentirà ai tanti laureati in giurisprudenza coinvolti nell’iniziativa di arrivare con una marcia in più nel mondo del lavoro”, ha commentato l’assessore alle Politiche di sviluppo, formazione, lavoro e ricerca della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli. Il presidente della Corte di appello di Potenza, Rosa Patrizia Sinisi, ha annunciato che “nel 2019 gli Uffici giudicanti del distretto pubblicheranno i bandi di selezione per i tirocini ai sensi dell’art. 73 D.L 69/2013 con la soddisfazione di poter offrire un’opportunità in più ai giovani lucani di tornare, dopo gli studi universitari, nella loro terra e con l’impegno di incoraggiarli a scoprire e moltiplicare i loro talenti”.
VENTI MILIONI PER IL FONDO DEL MICROCREDITO
Ammonta a venti milioni di euro il Fondo “Microcredito” FSE 2014/2020, istituito dalla Giunta regionale di Basilicata con due specifici canali. Il primo (Microcredito A) prevede prestiti rimborsabili a tasso zero, destinati alla creazione di impresa e di attività di lavoro autonomo da parte di soggetti con difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito. Il secondo (Microcredito B) prevede azioni di rafforzamento dell’economia sociale.
Entrambi i canali possono contare su risorse pari a dieci milioni di euro ciascuno.
L’istituzione del Fondo prende le mosse dal perdurante gap a livello regionale tra domanda e offerta di credito che ostacola l’aumento dell’occupazione stabile e si prefigge lo scopo di supportare lo sviluppo dell’autoimpiego e la creazione di impresa, da parte degli adulti e dei giovani disoccupati. L’aumento dell’inclusione attiva dei soggetti svantaggiati, attraverso il rafforzamento dell’economia sociale, rappresenta un modello di sviluppo in grado coniugare la dimensione economica ed imprenditoriale con quella di natura sociale.
La Giunta regionale ha inoltre approvato lo schema di accordo quadro con Sviluppo Basilicata che sarà il soggetto gestore in house del Fondo. Lo schema di accordo vincola Sviluppo Basilicata al parere di conformità, da parte dell’Autorità di Gestione FSE, nelle fasi di predisposizione e pubblicazione degli Avvisi Pubblici. La gestione del Fondo dovrà tenere conto dei seguenti criteri: stabili condizioni di accesso al credito in favore dei soggetti in condizione di non bancabilità e degli operatori dell’economia sociale; sostenibilità delle iniziative programmate; aderenza alle specificità e alle principali vocazioni del territorio.
La Giunta regionale anche approvato l’analisi valutativa ex ante dello strumento finanziario che è stata realizzata dal Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici della Regione Basilicata. La stessa contiene, tra l’altro, l’analisi dei fallimenti del mercato, delle condizioni di investimento e delle esigenze di investimento per settori strategici e obiettivi tematici; la valutazione del valore aggiunto dello strumento finanziario, della coerenza con altre forme di intervento pubblico; la stima delle risorse pubbliche e private aggiuntive che lo strumento finanziario ha la possibilità di raccogliere; la valutazione delle lezioni tratte dall’impiego di strumenti analoghi e dalle valutazioni ex-ante effettuate in passato su altri territori.
OK DA REGIONI A PERMANENZA MEDICI SEDI DISAGIATE
La Conferenza delle Regioni, nella seduta odierna, ha approvato un emendamento – fortemente voluto dalla presidente della giunta regionale della Basilicata, Flavia Franconi – finalizzato a incentivare la permanenza dei medici negli ospedali periferici e situati in zone disagiate, oltre che nelle aree interne del Paese. Il comma inserito prevede una spesa di 500 mila euro per il 2018 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020. Il documento sarà presentato oggi al Governo nell’ambito della Conferenza Unificata in cui le Regioni esprimeranno il proprio parere sul disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. La Conferenza delle Regioni ha inoltre approvato un emendamento che richiede l’applicazione dei principi costituzionali sull’obbligo dello Stato di garantire risorse per investimenti nel Mezzogiorno in misura adeguata alla popolazione al fine di rafforzare le politiche di coesione.
OSPEDALI PERIFERICI, CONFERENZA REGIONI INCENTIVA PERMANENZA MEDICI
La Conferenza delle Regioni, nella seduta odierna, ha approvato un emendamento – fortemente voluto dalla presidente della giunta regionale della Basilicata, Flavia Franconi – finalizzato a incentivare la permanenza dei medici negli ospedali periferici e situati in zone disagiate, oltre che nelle aree interne del Paese. Il comma inserito prevede una spesa di 500mila euro per il 2018 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020. Il documento sarà presentato oggi al Governo nell’ambito della Conferenza Unificata in cui le Regioni esprimeranno il proprio parere sul disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. Lo rende noto la Regione Basilicata.
La Conferenza delle Regioni ha inoltre approvato un emendamento che richiede l’applicazione dei principi costituzionali sull’obbligo dello Stato di garantire risorse per investimenti nel Mezzogiorno in misura adeguata alla popolazione al fine di rafforzare le politiche di coesione.
(ITALPRESS).
AL VIA STATI GENERALI AGRICOLTURA, BRAIA “MOMENTO CONFRONTO”
Numerosi ospiti, relatori e chairman delle sessioni tematiche di approfondimento provenienti da tutta Italia all’apertura dei lavori degli Stati Generali dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale che si tengono nella due giorni materana (6/7 dicembre). Oltre 400 persone in sala durante la plenaria e durante le sessioni pomeridiane. Qualificata presenza di dirigenti e funzionari Mipaaft, presenti le autorità di Gestione del PSR di Basilicata, Veneto, Sicilia, Umbria, Emilia Romagna alla sessione “Piano Strategico Nazionale e nuova governance” una delle cinque previste nel pomeriggio, le altre dedicate a “Pagamenti Diretti”, “New Green e le questioni Ambientali”, “Sviluppo Rurale” e “Giovani Agricoltori in rete”. Presenti i vertici nazionali e regionali delle associazioni di categoria del settore presenti con i vertici nazionali e regionali Cia, Copagri e Confagricoltura, qualificati interventi ai tavoli degli esponenti della ricerca dell’Università della Basilicata, dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Università della Tuscia, dell’Università di Teramo, dell’Università degli Studi di Udine, e dell’Università Politecnica delle Marche.Hanno portato il loro saluto anche i rappresentanti dei movimenti liberi, agricoltori, rappresentanti del mondo datoriale (Pensiamo Basilicata, Alleanza Cooperative Italiane, Confindustria, Confapi e ABI) oltre che i sindacati regionali e di comparto. “Gli stati generali – ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia – sono un momento di confronto che abbiamo fortemente voluto costruire, con il Dipartimento e il Psr Basilicata 2014/2020, come momento di incontro e di condivisione per tracciare un bilancio sulle cose fatte ma anche con cinque sessioni tematiche che vanno dall’inquadramento di ciò che si è fatto a quello che è l’agricoltura lucana oggi, fornendo soprattutto i dati di una crescita attestata da Istat e non solo, e gli esiti in termini del sostegno al comparto erogato attraverso lo strumento del PSR Basilicata. Le sessioni di lavoro sono state dedicate al futuro dell’Agricoltura di Basilicata, inquadrando il contesto nazionale ed europeo in cui questa strada deve essere intrapresa. La nuova Pac 2021/2027 sarà chiaramente un elemento decisivo, ecco perché – ha concluso Braia – il voler approfondire in questi due giorni la conoscenza di questa tematica è motivo di orgoglio per la nostra regione anche per il parterre di relatori e ospiti di altissimo livello coinvolti, con il contributo del Crea”.
(ITALPRESS).
SERVIZI INFANZIA, RINNOVATA INTESA REGIONE-UFFICIO SCOLASTICO
La Giunta regionale ha approvato lo schema dell’intesa sottoscritta con l’Ufficio scolastico della Basilicata per la prosecuzione dei servizi socioeducativi rivolti ai bambini di età compresa tra i due e i tre anni. L’iniziativa sperimentale, che prevede un cofinanziamento della Regione di 800 mila euro, ha come finalità quella di migliorare le fasi di raccordo tra il nido e la scuola dell’infanzia attraverso un’offerta pedagogica di qualità nelle cosiddette sezioni Primavera.
“La Regione ha fatto e continuerà a fare la propria parte per incrementare l’offerta di questi servizi sul territorio per stimolare la crescita, facilitare la socializzazione e contribuire allo sviluppo dei bambini, andando incontro a una domanda crescente di iniziative legate alla prima infanzia proveniente dalle famiglie lucane”, ha detto l’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli.
(ITALPRESS).
BRAIA “OLIO LUCANO IGP, VERSO IL RICONOSCIMENTO”
“Un bel risultato e un tassello ulteriore del lavoro che la comunità olivicola tutta ha intrapreso, frutto della collaborazione tra il mondo della produzione e delle istituzioni. Una giornata che possiamo dire emblematica per l’agricoltura di Basilicata, nel segno del connubio vincente tra storia, cultura, tradizione e produzione identitaria di un territorio”. Lo rende noto, l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia. “Procede, infatti, con un bel balzo in avanti e con una grande soddisfazione sia personale che del Dipartimento Agricoltura regionale – continua l’esponente dell’esecutivo lucano – la procedura per il riconoscimento IGP-Indicazione Geografica Protetta all’olio lucano. L’esito più che positivo e collettivo del passaggio istituzionale con il Ministero in riunione pubblica, ci consentirà di procedere in tempi che auspichiamo brevi, verso l’IGP regionale del nostro olio extravergine di oliva”.
“Dopo la riunione di pubblico accertamento di venerdì scorso svoltasi a Ferrandina, a cui hanno partecipato oltre 250 tra produttori di olio, frantoiani, amministratori e portatori di interesse del comparto olivicolo lucano, è ufficialmente aperta la procedura di riconoscimento del Mipaaft che, ricevuta l’ultima versione del Disciplinare di produzione, procederà alla successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – continua Braia – E’ stato letto pubblicamente da parte dei funzionari del MIPAAFT, come la norma prevede, il disciplinare di produzione durante l’audizione convocata dal presidente dell’Associazione per la registrazione dell’Igp dell’olio lucano, Claudio Cufino, d’intesa col Ministero e la Regione Basilicata, a cui siamo stati presenti con i dirigenti ed i funzionari dipartimentali. Il disciplinare di produzione e il dossier per il riconoscimento dell’Olio Lucano IGP, frutto di un percorso intrapreso in questi ultimi anni dagli uffici dipartimentali insieme ad Alsia e alle organizzazioni produttive del comparto, era stato inviato al Mipaaft nei mesi scorsi. Con un forte orientamento a identificare il prodotto con tutto il territorio regionale di Basilicata, e a difenderne la tipicità dalle incursioni esterne di altri oli non italiani”.
“Un disciplinare di cui essere orgogliosi – conclude Braia – che include tutte le varietà di olivo regionali autoctone e non e che vede come zona di produzione tutto il territorio di Basilicata. Soprattutto un disciplinare che racconta una storia millenaria di una terra in cui l’olivo è presente in maniera diffusa ovunque in 5 aree prevalenti e particolarmente vocate, sui pendii dei quattro fiumi che attraversano la regione Basilicata, a cui il logo vincitore del concorso per rappresentare il marchio dell’Olio Lucano IGP si ispira, con un frantoio, si può affermare, in ogni comune lucano. Spesso gli uliveti sono l’unica coltura arborea praticabile sulle pendenze delle nostre colline svolgendo anche una importantissima funziona ambientale, sociale e paesaggistica. Un marchio di qualità garantirà economia, competitività e vantaggio a tutti i produttori regionali”.
MATERA2019, TRE LETTERE AL PARLAMENTO SULLE CASE POPOLARI
Si è conclusa con un arrivederci al 23 luglio 2019 la tre giorni di preview di “Architettura della Vergogna”, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto dal collettivo Architecture of Shame e dalla Fondazione Matera-Basilicata2019. Una parte degli eventi si sono tenuti nell’istituto scolastico “Nitti”. Basti pensare alla premiazione del collettivo internazionale (composto da italiani, tedeschi e francesi) che ha vinto il concorso di progettazione per rione “Serra Venerdì” – attraverso il quale nel 2019 si produrrà un intervento sui giardini del quartiere in collaborazione con la comunità locale – e all’incontro su tematiche architettoniche attraverso le voci del presidente dell’Ater di Matera, Vito Lupo, del rappresentante di Federcasa, Alessandro Almadori, di Stefania Spiazzi dell’Ater Venezia, del vicesindaco di Matera, Giuseppe Tragni e del direttore di Matera 2019, Paolo Verri. Le attività si sono svolte anche nell’Archivio di Stato di Matera (partner del progetto) con un focus sulla scrittura di “tre lettere al parlamento” sulle case popolari: tre tavoli di discussione sui temi di “Futuro, Archivi e Metodi di riqualificazione” hanno visto alternarsi autori, artisti, studiosi e rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee di alcuni tra i progetti più innovativi che oggi stanno proponendo una ri-osservazione delle case popolari europee.
A conclusione dell’iniziativa sono state scritte tre lettere nelle quali i temi della mattinata hanno assunto la forma di una proposta di focalizzazione legislativa sul tema dell’housing sociale e delle trasformazioni di cui il governo dovrà tenere conto in un tempo di grandi cambiamenti. I documenti verranno esposti durante la mostra di Architettura della Vergogna del 2019 e faranno parte del dossier che sarà presentato al Parlamento italiano nel 2020 frutto di questi anni di lavoro sulle case popolari. A partire da queste lettere sarà avviata un percorso di sensibilizzazione dei rappresentanti politici, che saranno invitati a porre Matera nell’anno della Capitale Europea della Cultura come stimolo per riattivare un’attenzione sulle case popolari e sulla qualità della progettazione di cui la città dei Sassi è grande custode.



