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BRAIA “POTENZIATE DI 3,4 MLN RISORSE AGRICOLTURA INTEGRATA”

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“Destiniamo tutte le risorse già disponibili da bando per l’agricoltura integrata al fine di aumentare il numero delle domande di aiuto che percepiranno il sostegno. Siamo, inoltre, già al lavoro per una proposta di rimodulazione finanziaria della programmazione che, una volta approvata, ci dovrebbe consentire di soddisfare l’obiettivo sostenere tutte le 759 istanze pervenute e ritenute ammissibili”.
Lo rende noto l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Luca Braia.
“Ulteriori 3.437.000 milioni di euro sono assegnati – prosegue l’Assessore  – come risorsa finanziaria aggiuntiva, sulla Sottomisura 10.1.1 – “Produzione Integrata” del Psr Basilicata 2014/2020, come approvato dalla Giunta Regionale.
Complessivamente, per l’integrato è resa disponibile, a oggi, una finanza di 13.437.000 milioni di euro (in precedenza 10 milioni). Pertanto, le risorse programmate e la conseguente dotazione finanziaria annuale a valere sul bando passano da 2 milioni di euro/anno a euro 2.687.400 per ciascuna delle cinque annualità, con un incremento annuo di euro 687.400.

“Ora può avviarsi l’iter per le istruttorie  – conclude Luca Braia – che porterà al pagamento delle pratiche sin dalle prossime settimane. Stiamo elaborando con gli uffici una proposta di rimodulazione finanziaria del PSR nell’ambito della quale si prospetta, tra le altre modifiche una volta approvate, un ulteriore incremento delle risorse da destinare all’integrato, che possano consentire di pervenire al finanziamento di tutte le domande di sostegno ritenute ammissibili ma non ancora finanziate”.

DL SICUREZZA, REGIONE ANNUNCIA RICORSO A CORTE COSTITUZIONALE

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La Regione Basilicata ricorrerà alla Corte Costituzionale contro il cosiddetto “decreto sicurezza”. Lo ha deciso la giunta regionale nell’ultima seduta, analogamente a quanto già fatto da altre Regioni, che hanno impugnato un provvedimento che – eliminando i permessi di soggiorno per motivi umanitari ed il diritto di residenza ai richiedenti asilo – potrebbe creare problemi di ordine applicativo su materie di competenza regionale, come ad esempio la Sanità.  Il governo lucano considera alcuni articoli del decreto, in particolare gli articoli 1 e 13, lesivi dell’autonomia regionale e degli enti locali in quanto impattanti su competenze concorrenti e residuali garantite dall’articolo 117 della Costituzione in materia di assistenza sociale, sanità, istruzione, formazione e politiche attive del lavoro.

La delibera della giunta regionale lucana, arrivata dopo l’annuncio di voler aprire una discussione approfondita sul tema da parte della vicepresidente Flavia Franconi nell’ambito della Conferenza delle Regioni, richiama gli articoli 2, 3 e 10 della Carta costituzionale, ravvedendo con l’applicazione del decreto sicurezza disparità di trattamento tra i cittadini degli Stati membri e gli stranieri regolarmente soggiornanti, in violazione peraltro delle convenzioni internazionali che tutelano i diritti fondamentali dell’uomo. La deliberazione chiama in causa le pronunce della giurisprudenza costituzionale che hanno riconosciuto il potere delle Regioni di far valere di fronte alla Corte costituzionale anche competenze di spettanza degli enti locali: difatti alla Regione è consentito di far valere con ricorso in via principale “competenze non solo proprie, ma anche degli enti locali” con la motivazione della “stretta connessione” con proprie materie, la quale “consente di ritenere che la lesione delle competenze locali sia potenzialmente idonea a determinare una vulnerazione delle competenze regionali”.

ELEZIONI, REGIONE DARÀ IMMEDIATA ESECUZIONE A SENTENZA TAR

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“La Regione Basilicata, letta in modo informale, la pronuncia del Tar Basilicata che ha accolto il ricorso 523/18, prende atto di quanto deciso ed esprime la propria volontà di darle piena esecuzione”. E’ quanto scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale, in cui è evidenziato che “l’indizione dell’elezione per il rinnovo del Consiglio regionale e del presidente della Giunta era stata indicata in coincidenza con il voto per il Parlamento Europeo in ossequio a principi di pubblico risparmio e di concentrazione del momento elettorale, nella convinzione, suffragata da autorevoli pareri, che la normativa nazionale di riferimento fosse non solo suscettibile di applicazione a livello regionale, ma che questa fosse dovuta. Il diverso assunto del TAR, che ha ritenuto di attribuire valore di norma cornice alla L. 165/04 e non anche al D.L. 98/11, anche oltre il richiamo ricettizio della prima e non del secondo nella normativa elettorale regionale, rende ora doveroso indire le elezioni regionali nei termini ritenuti dal Giudice Amministrativo”.
La Regione Basilicata, che ha sempre agito “nella convinzione di rispettare la normativa vigente, di non semplice lettura, come evidenziato dallo stesso Tar che ha affermato la novità della materia, non proporrà impugnazione alcuna, nella volontà, sempre presente, di chiamare al voto i cittadini lucani con la tempestività legalmente concessa e doverosa, come già infatti manifestato nella nota ufficiale del 21 novembre scorso, con la quale si interpellava il competente ministro degli Interni circa la possibilità di addivenire a diverse determinazioni, laddove possibile. Che tanto non sia avvenuto conferma come lo stesso organo nazionale competente fosse convinto della fondatezza normativa della scelta per l’election day del 26 maggio”. La Regione Basilicata ribadisce infine che “non proporrà appello alla sentenza del Tar, anche per scongiurare il rischio che un suo accoglimento possa ulteriormente protrarre il ritorno alle urne, il che non è stato e non è volontà dei suoi organi rappresentativi”.
(ITALPRESS).

AFFIDATO ALL’ARA PROGRAMMA PREVENZIONE IN ZOOTECNICA

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Dopo aver approvato il “Programma dei servizi di assistenza tecnica in zootecnia e di prevenzione e controllo delle epizoozie”, l’esecutivo lucano ne ha da poco affidato l’attuazione per il biennio 2019-2020 all’Associazione regionale allevatori (Ara) della Basilicata. Con “epizoozia” si intende “la diffusione di malattie infettive ad un gran numero di animali, anche di specie diverse”, in una porzione di territorio “più o meno vasta”. Nella convenzione siglata tra la Regione Basilicata e l’Ara è previsto che “gli allevatori lucani e le aziende zootecniche con sede in regione (ad eccezione delle grandi imprese) potranno aderire volontariamente a tutte le attività di prevenzione e di assistenza previste”, previa sottoscrizione “di uno specifico contratto in cui sono dettagliati i costi a carico degli allevatori”. Le aree di intervento del Programma di aiuti comprendono “benessere animale; attività agronomica, alimentazione del bestiame, gestione dei reflui; sicurezza alimentare e gestione del manuale di corretta prassi d’allevamento; qualità delle produzioni; gestione del management aziendale; sostegno tecnico alle filiere; biodiversità per la tutela delle risorse genetiche autoctone; azioni promozionali a favore dei prodotti agricoli”.

L’intento della misura è quello di “migliorare e salvaguardare il patrimonio zootecnico regionale; tutelare lo stato di benessere e di igiene degli animali; elevare il livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare; diffondere l’assistenza tecnica sull’intero territorio regionale; introdurre tecniche innovative negli allevamenti; diffondere metodologie di gestione aziendali finalizzate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e all’adeguamento dei processi produttivi ai cambiamenti climatici; elevare il livello professionale e le capacità imprenditoriali delle aziende; supportare gli allevatori nell’adeguamento e nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali che regolano il settore zootecnico”.

BRAIA “ANIMAZIONE CULTURALE NELLE AREE RURALI, GRANDE OCCASIONE””

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“Puntare sulle risorse naturali e sulle professioni artistico-culturali locali per animare le aree rurali, introducendo nuovi processi e tecnologie, integrando la programmazione di Matera 2019 e coordinandola con quella del territorio materano e del metapontino”. Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia intervenendo alla presentazione del bando del GAL START2020 a Matera. “Il nostro plauso – prosegue Braia – all’iniziativa messa in campo con il bando “UltimoMiglio” del GAL Start2020 che finanzierà, per complessivi 1,6 milioni di euro, progetti di valorizzazione, promozione e fruizione del patrimonio agro-silvo ambientale, storico e culturale, in linea con gli orientamenti e gli obiettivi dati dal Dipartimento Agricoltura. Con l’auspicio che vengano ora messe in atto coordinamento e sinergie anche nelle progettualità che saranno candidate”.

“Con la task force dipartimentale che segue il finanziamento del Psr Basilicata 2014/2020 ai Leader sarò promotore nelle prossime settimane di un incontro con i GAL costituiti, Fondazione Matera 2019, APT per immaginare percorsi di valorizzazione comune su tutto il territorio – continua Braia – Ai GAL l’importante ruolo di coordinamento per dare complementarietà di azione anche nei calendari da offrire ai turisti, alle comunità, agli abitanti culturali, anche temporanei, che si accingono a visitare la Basilicata tutta nel 2019 e oltre. Esprimo soddisfazione perché si arriva al bando attraverso una modalità operativa  di sinergia e ascolto, con cui sono state recepite le esigenze di un territorio espresse da comuni e operatori culturali, turistici e dello spettacolo per andare nella direzione della programmazione culturale e artistica non occasionale anche in periodi di bassa stagione”.

“Con le iniziative di cultura e arte – conclude l’Assessore Braia – progetti finanziabili all’80% e fino a 100mila euro dal bando del GAL, inserite in una programmazione biennale che potenzia e diversifica l’offerta di Matera 2019, abbiamo lo strumento per favorire processi sostenibili e reti, sensibilizzando le comunità locali a partecipare per migliorare la qualità della vita nelle aree rurali sia attraverso la vera e propria animazione culturale ma anche con investimenti materiali per luoghi pubblici trasformandoli in spazi dove si potrà, anche in futuro produrre, consumare e fruire  iniziative artistiche e culturali”.

AGRICOLTURA BIOLOGICA, BRAIA “RISULTATO FONDAMENTALE”

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“Un risultato fondamentale per il futuro della cerealicoltura per la Basilicata sul tema delle rotazioni colturali da adottare nelle aziende biologiche. Dopo la deroga ottenuta dalla Sicilia, giunge anche la buona notizia per il comparto cerealicolo e dei legumi bio della nostra regione. Abbiamo, infatti, ottenuto il parere favorevole del Mipaaft, relativamente agli ambiti territoriali a vocazione cerealicola nei quali la Basilicata può adottare la deroga, da noi ufficialmente richiesta, e attuare la rotazione quadriennale con non meno di tre specie differenti, almeno una delle quali leguminosa. A sostegno dell’agricoltura biologica, la Regione Basilicata, ha investito oltre 87 milioni di euro attraverso il PSR 2014-2020″.
Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali.
“Abbiamo richiesto e ottenuto – prosegue l’Assessore Braia – che i nostri agricoltori possano ricorrere a due differenti rotazioni sempre coerenti con i regolamenti europei che prevedono che in regioni caratterizzate da particolari condizioni, quali la Basilicata, si possa derogare ad avvicendamenti colturali erbacei idonei all’ambiente pedoclimatico dell’agricoltura biologica”.

“Ringrazio il dirigente Ermanno Pennacchio e i funzionari dell’ufficio Fitosanitario che, in sinergia e con il sostegno dell’Alsia che ha curato la relazione tecnica, hanno lavorato per ottenere questo importante risultato. Una buona dimostrazione di competenza e collaborazione istituzionale messa al servizio del comparto agricolo lucano – continua Braia – I nostri agricoltori sanno bene che nelle sei zone pedoclimatiche della Basilicata (Ionica, Bradanica, Appenninica settentrionale, Appenninica Nord occidentale e Sud occidentale, Tirrenica) il clima influenza il tipo di agricoltura, in particolare nelle aree interne e non irrigue. La cerealicoltura lucana, incentrata soprattutto sul frumento duro, continua a rappresentare un comparto strategico occupando un quarto della superficie agricola utilizzabile regionale. Da una decina di anni, il modello colturale che vede la rotazione biennale in avvicendamento con le leguminose da granella o da sovescio e/o foraggere nelle aree a presenza di allevamenti zootecnici, rappresenta un ottimo e consolidato modello di sviluppo e crescita del settore che sta dando già buoni risultati”.

“La normativa attuale sarebbe risultata quindi particolarmente stringente e penalizzante per i produttori lucani in regime di biologico. Nei territori agricoli di Basilicata è, inoltre, fondamentale anche assicurare la presenza dell’uomo nelle aree interne ed evitare il fenomeno dell’abbandono delle aziende agricole oltre che per il prezioso contributo che i nostri agricoltori offrono al miglioramento della qualità dell’ambiente e per il contenimento dei fenomeni di dissesto idrogeologico – prosegue Braia – L’avvicendamento proposto dalla Regione Basilicata e approvato in deroga dal MIPAAFT – conclude l’Assessore Braia – consente pertanto di applicare una rotazione quadriennale con almeno tre colture diverse che garantiscono l’equilibrio degli elementi del terreno e il contenimento delle infestanti. Dal punto di vista economico le aziende possono così continuare ad assicurare sul mercato la presenza della produzione di frumento duro biologico di Basilicata e contestualmente alimentare e continuare a sviluppare la filiera dei legumi biologici e rispondere alla crescente domanda da parte dei consumatori che sempre più apprezzano oggi i prodotti della nostra regione e della vicina Puglia, con la quale condividiamo l’IGP della lenticchia di Altamura, prodotta per il 60% in territorio lucano”.

BASILICATA: CIFARELLI “IN PROSSIMA LEGISLATURA NUOVE MATERIE”

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L’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli intervenendo a Lavello (Potenza) ad un incontro sull’educazione finanziaria, iniziativa promossa dalla scuola ospitante (il Solimene), in collaborazione con Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Comune di Lavello e Lega Consumatori ha annunciato che “abbiamo intenzione, nella prossima legislatura e a cominciare da settembre, di utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo per aggiungere nella nostra scuola tre materie extracurriculari, che in un certo senso vengono già studiate, ma in maniera non indipendente e all’interno di altre discipline. La prima materia – ha specificato Cifarelli – è l’educazione ambientale; c’è poi il tema degli stili di vita, che sono fondamentali non solo per stare bene fisicamente, ma anche nell’ottica di un risparmio dal punto di vista sanitario; e c’è quindi un terzo punto: quello della cultura del lavoro e d’impresa. Oggi già esiste l’alternanza scuola-lavoro, ma dal mio punto di vista non è sufficiente, se non ci sono alcune basi per comprendere ad esempio cosa è l’impresa”.

“Uno dei nostri limiti, in Basilicata, resta la capacità di rischiare e di mettersi in gioco, perché abbiamo un retroterra culturale – ha evidenziato l’assessore – che ci insegna che se un giovane che apre una qualsiasi attività dovesse fallire, si porterebbe dietro per sempre un’etichetta negativa. Non deve essere così. Non è così ad esempio negli Stati Uniti, dove il fallimento economico viene visto come una tappa quasi necessaria per poter crescere. Il motivo? Per intraprendere un’attività bisogna avere coraggio, rischiare, osare. Si può anche fallire, ma allo stesso tempo ci si può rialzare. L’incontro di oggi mi dà un ulteriore spunto: per la nostra scuola si potrebbe pensare anche ad una materia come l’educazione finanziaria, per spiegare ai ragazzi, ad esempio, cosa è il risparmio, cosa è un consumo consapevole e per aiutarli a diventare, se non imprenditori o classe dirigente, sicuramente buoni cittadini. L’iniziativa di oggi – ha detto ancora Cifarelli – si inserisce nella dinamica di una scuola che cambia molto velocemente: il tema dell’educazione finanziaria, anche se non in questi termini, già esiste nella legge cosiddetta “Buona scuola” voluta dall’allora premier Renzi. Tutti noi sin dall’infanzia veniamo a contatto con il denaro e proprio per questo abbiamo necessità di una maggiore educazione al risparmio e al consumo consapevole. E’ giusto che la scuola, in tal senso, faccia passi in avanti.  Un tempo, nell’immediato dopoguerra, l’esigenza del Paese era quella di uscire dall’analfabetismo, oggi, invece, con un mondo che gira molto più velocemente, c’è la necessità di andare al passo con l’innovazione e quindi di una scuola molto più completa, che costruisca competenze affinché nel mondo del futuro si possa essere all’altezza”.
Sono intervenuti all’incontro di Lavello, tra gli altri, gli assessori comunali all’Istruzione, Rachele Catapano e al Bilancio, Mauro Aliano, il presidente e la vicepresidente di Lega Consumatori Basilicata, Giambattista Mazzei e Maria Stella Anastasi, Valentina Panna, della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e la dirigente del “Solimene”, Anna Dell’Aquila. Quest’ultima, nel suo intervento, ha ringraziato l’assessore Cifarelli, per il ruolo fondamentale che ha avuto nell’istituzione, a Lavello, di una sezione di liceo scientifico. “Lavello – ha detto in merito l’esponente dell’esecutivo regionale – oggi è al pari di altre città del territorio. Certo, il dimensionamento scolastico è ancora da rivedere complessivamente dal punto di vista dell’organizzazione scolastica e dell’offerta per il nostro territorio. Ma intanto abbiamo posto rimedio ad una ingiustizia che da 30 anni vedeva Lavello discriminata rispetto a Venosa, Melfi, Rionero”.

 

SANITÀ, FRANCONI “189 PUNTI LEA MIGLIOR RISULTATO ASSOLUTO”

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“Il Comitato nazionale del ministero della Salute, impegnato nel monitoraggio della capacità delle regioni italiane di garantire ai cittadini-assistiti le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ha pubblicato i risultati del monitoraggio degli indicatori della cosiddetta Griglia Lea per l’anno 2017 che attribuisce alla Regione Basilicata un valore pari a 189 punti”. In una nota l’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, nel prendere atto del positivo giudizio del ministero della Salute sottolinea che “il punteggio attribuito alla Regione Basilicata, pari a 189, è il miglior risultato in assoluto mai ottenuto per il riconoscimento della performance della Regione che si posiziona al primo posto delle regioni del Sud”. Franconi, infine, sottolinea come “il risultato ottenuto, con un miglioramento di ben 16 punti rispetto all’anno 2016 è frutto di un lavoro costante e continuo in rete dell’intero Sistema Sanitario Regionale nelle sue diverse articolazioni aziendali e regionali”.
“Entrando nel merito dei progressi registrati – spiega il Dipartimento Politiche della persona – si deve evidenziare il miglioramento degli indicatori riferiti al settore  della prevenzione con l’incremento ulteriore delle coperture vaccinali sia per il Morbillo, Parotite e Rosolia (MPR) e sia per l’antiinfluenzale nell’anziano. Migliora in senso assoluto anche l’indicatore che monitora la prevenzione e la salute nei luoghi di lavoro. L’andamento dei punteggi negli anni (anno 2012 punti 169 – anno 2013 punti 146 – anno 2014 punti 177 – anno 2015 punti 170 – anno 2016 punti 173 – anno 2017 punti 189) evidenzia, comunque, che sono presenti aree di miglioramento su cui deve essere focalizzata l’attenzione sia del Dipartimento regionale che di tutte le Aziende Sanitarie per il raggiungimento di nuove migliori performance”.

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