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PIETRANTUONO “PRESTO SITO NATURALISTICO MARE MAGNA GRECIA”

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L’istituzione di un nuovo sito “Natura 20002, chiamato “Mare della Magna Grecia” è stata proposta alla Commissione europea da parte della giunta regionale della Basilicata. Ad annunciarlo, l’assessore ad Ambiente ed Energia, Francesco Pietrantuono. “Si tratta – spiega il rappresentante dell’esecutivo lucano – del primo sito nello Jonio esclusivamente marino della Rete Natura 2000. La richiesta di istituzione costituisce l’ultima di una serie di azioni che il Dipartimento ha posto in essere con continuità nell’ambito di una strategia di tutela e conservazione delle risorse naturalistiche e della biodiversità sul territorio lucano con particolare riferimento alla costa jonica. Con la proposta di questo primo sito nello Jonio non solo si prova a tutelare direttamente la fascia individuata, ma si dimostra in maniera più ampia la delicatezza di quel mare e l’incompatibilità totale con ogni forma di sfruttamento petrolifero”. Il sito “Mare della Magna Grecia” è stato individuato in una porzione di mare antistante la costa lucana caratterizzata dalla presenza di numerose specie di mammiferi marini.

“Frequentissimi – spiega l’assessore Pietrantuono – sono gli avvistamenti di delfini, megattere e capodogli. E’ stata rilevata anche la presenza della tartaruga marina nidificante sulla costa. Tutta la fascia costiera riveste inoltre una indubbia importanza anche come corridoio di migrazione di un ricco contingente di specie ornitiche. Le due specie di maggior rilievo dal punto di vista ecologico sono il Tursiope (Tursiops truncatus) e la Tartaruga marina (Caretta caretta) oggetto entrambe di un caso Eu Pilot a livello europeo. Nel tentativo di assicurare una coerente ed efficace interpretazione delle strategia europea e nazionale di conservazione della biodiversità, il Dipartimento Ambiente ed Energia, ha cercato in questi anni di costruire – conclude – le condizioni normative e gestionali atte a garantire uno stato di conservazione soddisfacente di habitat e specie anche in presenza di attività umane che devono necessariamente essere sostenibili e compatibili con la presenza di rilevanti valenze naturalistiche”.

MATERA2019, FRANCONI “CENTRALE IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI”

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“Fervono i preparativi per l’evento inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura e cittadini, istituzioni e associazioni sono pronti a vivere il 2019 con lo stesso spirito comunitario emerso nel cammino che ha portato alla designazione, a quella grande vittoria collettiva che ha chiuso definitivamente un ciclo storico aprendone un altro ispirato alla prospettiva del futuro aperto”.
Così il vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi, commentando l’avvicinarsi del 19 gennaio, giorno dell’inaugurazione di Matera Capitale Europea della Cultura alla presenza tra gli altri del Presidente della Repubblica, Sergio Matterella, e del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“Parlando con cittadini e operatori economici materani e lucani – aggiunge Franconi – ho scoperto che il sentimento più diffuso è l’orgoglio di appartenere a questa terra resiliente, unito al desiderio di partecipare e vivere pienamente le opportunità che deriveranno da questa esperienza di visibilità internazionale. Sul versante delle istituzioni, invece, ho registrato da parte dei diversi rappresentanti la consapevolezza di aver contribuito a trasformare un sogno in realtà, assieme al carico di responsabilità e lavoro portato in dote da una conquista di questo genere”.

“Le istituzioni hanno svolto un ruolo determinante in questa esperienza e già si preparano alla sfida più importante: immaginare i percorsi futuri, lavorare al dopo 2019 – continua Franconi – Lo sforzo messo in campo dall’Amministrazione regionale a favore di Matera, prendendo come riferimento le azioni e le misure degli ultimi due cicli di programmazione, 2007-2013 e 2014-2020, hanno consentito l’attuazione di numerosi progetti nella Città e sul territorio di Matera nel corso dell’ultimo decennio. Si tratta di interventi finanziati con molteplici fondi e programmi gestiti dalla Regione: fondi regionali, risorse allocate nell’ambito della programmazione comunitaria cofinanziati dai fondi Fesr, Fse e Feasr, fondo nazionale di Sviluppo e coesione, selezionati dalla Regione Basilicata d’intesa con gli Enti competenti nei diversi ambiti: il Comune di Matera, la Fondazione Basilicata Matera 2019, la Provincia di Matera, l’Università di Basilicata, l’Arcidiocesi, le Ferrovie Appulo Lucane, l’Ente regionale d’ambito in materia idirica e dei rifiuti (attuale Egrib), Acquedotto Lucano, Sviluppo Basilicata, l’Azienda Sanitaria di Matera, l’Ufficio scolastico regionale, il Consorzio di Sviluppo Industriale di Matera, l’Agenzia Spaziale Italiana, il Parco regionale archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano”.

“Non sono mancati programmi di investimento sulla città di Matera selezionati nell’ambito di avvisi pubblici banditi dalla Regione Basilicata a favore di imprese e cittadini operanti sul territorio finalizzati a potenziare la competitività del tessuto produttivo – prosegue Franconi – Circa 800 milioni di euro sono stati stanziati per Matera nell’ultimo decennio al fine di valorizzarne il patrimonio culturale, l’ambito dell’istruzione, della ricerca e dell’innovazione, il ciclo dei rifiuti, la sfera energetica, la rete di depurazione, sicurezza e legalità, mobilità, viabilità e trasporti, welfare e tempo libero”.

BRAIA “2,2 MLN PER DANNI TROMBE D’ARIA ESTATE 2017”

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“Finalmente buone notizie per gli agricoltori colpiti e per le loro aziende. Saranno trasferiti 2.240.647 milioni di euro alla Basilicata per i danni causati dalla tromba d’aria del 14 luglio e del 29 agosto 2017. Il Dipartimento Agricoltura procederà con l’istruttoria delle 158 domande presentate per pubblicare, nelle prossime settimane, la graduatoria provvisoria delle aziende che beneficeranno del sostegno nazionale”.

Lo rende noto l’assessore alle Politiche agricole e forestali della regione Basilicata, Luca Braia.

“Il Mipaaft ha, infatti – prosegue – approvato il decreto con cui vengono ripartiti circa 13 milioni di euro alle Regioni. Si tratta delle disponibilità per il 2018 del fondo di solidarietà nazionale per gli interventi compensativi dei danni (d.lgs 102/2004) e a sostegno delle imprese agricole colpite da calamità naturali e da avversità atmosferiche. Alla Regione Basilicata, per i danni causati dalla tromba d’aria del 14 luglio e del 29 agosto 2017, sono destinati oltre 2,2 milioni di euro, pari al 17,23 per cento della disponibilità finanziaria approvata dal Ministero”.

“Le procedure per dichiarare l’eccezionalità degli eventi (D.M. 1650 del 16 gennaio 2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 22 del 27 gennaio 2018 che delimitava le aree agricole colpite), come per tutte le calamità naturali ad oggi occorse, sono state messe immediatamente in campo dall’Ufficio Sostegno alle imprese agricole e alle infrastrutture rurali. Il fabbisogno dei danni alle strutture accertati solo in Basilicata, per le avversità climatiche straordinarie dell’estate 2017 è pari a 14 milioni di euro – continua Braia – Il fondo di solidarietà nazionale per gli interventi finanziari di carattere eccezionale ristora i danni causati alle strutture aziendali non assicurabili e sostiene il ripristino alle infrastrutture connesse alle attività agricole in 35 comuni colpiti. Hanno presentato domanda per ristoro dei danni, a seguito dell’avviso regionale, 158 aziende agricole ricadenti in 17 comuni della provincia di Matera (Aliano, Bernalda, Calciano, Ferrandina, Garaguso, Grassano, Grottole, Irsina, Matera, Miglionico, Montalbano Ionico, Montescaglioso, Pomarico, Scanzano Ionico, Stigliano, Tricarico, Tursi) e  in 18 comuni la provincia di Potenza (Acerenza, Banzi, Forenza, Gallicchio, Genzano di Lucania, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Rionero in Vulture, Rivello, Rotonda, Satriano di Lucania, Tolve, Trecchina, Venosa)”.

FRANCONI AD EVENTO CELEBRATIVO CENTRO ONCOLOGICO RIONERO

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Il vicepresidente della giunta regionale della Basilicata, Flavia Franconi ha partecipato oggi all’evento organizzato per i 10 anni dal conseguimento – da parte Centro oncologico della Basilicata (Crob) di Rionero in Vulture (Potenza) – del titolo di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). “E’ questa una celebrazione importante per tutta la sanità lucana che ha lo scopo di riconfermare il ruolo che il Crob di Rionero in Vulture ha come Ircss oncologico”, ha detto la Franconi, che ha definito la struttura oncologica lucana “un istituto che ha lavorato molto bene e che cerchiamo di agevolare potenziandolo con vari interventi, in ultimo con lo stanziamento di nuovi fondi da destinare sia all’hospice, sia all’acquisto di nuove attrezzature. Si tratta, nello specifico, di denaro ottenuto dalla Regione Basilicata a seguito di un lungo braccio di ferro col governo nazionale. Andiamo quindi avanti nel segno del miglioramento e speriamo che presto arrivi anche il nuovo direttore scientifico. La validità di questo luogo di buona sanità è stata riconosciuta anche dal punteggio ottenuto a seguito del monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (Lea); ben 189 punti sono stati assegnati all’Ircss, un balzo in avanti di 43 punti registrato sotto la giunta Pittella”.

Il carattere scientifico del Crob venne riconosciuto per la prima volta con il decreto ministeriale del  10 marzo 2008, quando l’allora ministro alla Salute, Livia Turco,  in visita in istituto appose la firma che diede ufficialmente il via alle attività scientifiche del Crob. “Questa – ha detto il direttore generale dell’Istituto, Giovanni Battista Bochicchio – è una giornata particolare, perché possiamo festeggiare un decennale assolutamente non scontato”. Presente al Crob il pubblico delle grandi occasioni tra cui il parlamentare Vito De Filippo, all’epoca governatore regionale, il presidente del Consiglio regionale, Vito Santarsiero, i consiglieri regionali, il presidente della provincia di Potenza, i sindaci, i vertici delle sigle sindacali, la fondazione Brb, i neo direttori di San Carlo, Asp e Asm, il direttore dell’Irccs Pascale di Napoli, Attilio Bianchi, le forze dell’ordine, le associazioni. Dopo i saluti del sindaco di Rionero Luigi Di Toro si è tenuta la prima delle due tavole rotonde “Missione e Visione” per fare il punto sullo stato dell’arte all’Irccs Crob insieme ai tre capi dipartimento Michele Aieta, Aldo Cammarota e Giuseppe La Torre, al direttore scientifico facente funzioni Rocco Galasso, al componente del comitato tecnico scientifico Ruggero De Maria e al direttore generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità del ministero della Salute Giovanni Leonardi.

“Il ministero non guarda alle dimensioni di un Istituto, guarda alla qualità, noi non regaliamo nulla e la conferma non è scontata”, ha commentato Leonardi, che ha aggiunto: “Solo dove si fa la ricerca si dà il vero valore aggiunto ai cittadini e l’Irccs Crob nel tempo è cresciuto e ha incrementato la sua produzione scientifica”. La mattinata è proseguita poi con la seconda tavola rotonda: un tributo a tutti i manager che si sono avvicendati alla guida del Crob a partire dal 1997 con Teodosio Vertone, Donato Grieco, Rocco Maglietta e Pasquale Amendola. “La prima parola che devo dire è grazie” ha detto ancora la vicepresidente della giunta regionale, Flavia Franconi.

MATERA2019, SOSTEGNO REGIONE ALLO SVILUPPO RURALE

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Agricoltura sostenibile, biologico, integrato e sodo, infrastrutture rurali, servizi per i comuni e nelle aree interne. E ancora: giovani, aggregazione di produttori, promozione e valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche sul territorio e in contesti nazionali e internazionali.
Queste le principali direttrici su cui la Regione Basilicata nell’ambito della programmazione comunitaria per lo sviluppo rurale (Feasr), ha investito, per le rispettive misure, oltre 162 milioni di euro in azioni che con ricadute importanti per quanto riguarda il territorio di Matera e di tutta la provincia pari, ad oggi a circa 29 milioni di euro.
Rilanciare Matera non solo dal punto di vista delle infrastrutture e delle attività economiche e culturali. Ma anche sotto l’aspetto delle opportunità di crescita che sono insite nello sviluppo rurale di un territorio. Nell’anno in cui la Città dei Sassi rappresenterà l’intera nazionale a livello europeo e nel mondo, l’agricoltura e l’agroalimentare, insieme al turismo e alla sostenibilità, si apprestano a divenire il pilastro di un salto di qualità della regione e lo strumento per un ricambio generazionale che favorirà nuove occasioni di miglioramento economico e sociale, puntando anche su iniziative di natura culturale.

“Non è possibile determinare in modo esatto il valore di tali ricadute nel materano dal momento che processi i processi di cambiamento e sviluppo in atto nel comparto agricolo impattano a vario livello su tutti e 31 comuni, contribuendo al miglioramento delle condizioni generali (si pensi all’ortofrutta del metapontino, alla cerealicoltura, all’olio extravergine di oliva ed al comparto vitivinicolo) di tutta l’area che trova in Matera 2019 la possibilità della più grande vetrina per l’agroalimentare e la conseguente opportunità da essa generata da qui e per il futuro.”, dice l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia.
“Sono 158 gli under 40 che hanno avviato una nuova impresa agricola in provincia di Matera beneficiando di un aiuto automatico di circa 9,4 milioni di euro, di cui 10 imprese si insediate nel territorio comunale”.

“Nel territorio della Provincia di Matera – sottolinea Braia – beneficiano dell’aiuto destinato alle infrastrutture necessarie all’accesso ai terreni agricoli e forestali di circa 6 milioni di euro 30 comuni della provincia di Matera su 31. Oltre 800 le aziende che, nel territorio materano, interessate da tali opere di accessibilità e collegamento, necessarie ad agricoltori e allevatori, soprattutto nelle aree interne, per lo sviluppo del comparto e il rilancio dell’economia rurale nei territori.”
“Sono 794 gli agricoltori che beneficiano di un aiuto comunitario di oltre 522mila euro per lo sviluppo dell’agricoltura integrata e 1133 le aziende agricole sostenute dalle sottomisure 11.1 e 1.2 (Agricoltura Biologica) per oltre 8,3 milioni di euro nelle annualità 2016 e 2017. 13 i Comuni dell’area materana, per complessivi 2,2 milioni di euro, ad essere finanziati per servizi nelle aree rurali a cui si aggiungono, per le infrastrutture turistiche, 7 istanze ammesse a finanziamento per complessivi 1,1 milioni di euro.”

“L’approvazione e la partenza del GAL Start2020 (Misura 19, strategie di sviluppo locale, Leader) intorno a Matera è un altro risultato delle politiche di sviluppo rurale messe in atto ad ampio respiro su tutto il territorio, coinvolgendo oltre alla componente privata, 15 comuni e un Ente Pubblico del materano da cui è già scaturito un bando con dotazione finanziaria per 1,6 milioni di euro.
Grazie a questi incentivi, nel territorio della Provincia di Matera e in sinergia con gli investimenti generali per Matera 2019, sicuramente non mancheranno le occasioni di sviluppo di tutto il territorio per Agricoltura, Ambiente e Turismo, in cui l’agroalimentare, che già mostra valori e tendenze più che positive, può essere determinante.
Complessivamente, ad oggi, nell’ambito dello sviluppo rurale, nel territorio della provincia di Matera, la Regione Basilicata ha favorito il sostegno a diversi livelli di coinvolgimento per oltre 29 milioni di euro” ha concluso Braia.

MATERA2019, CASTELGRANDE “BASILICATA HA PUNTATO SU INFRASTRUTTURE”

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Realizzazione di un polo multimodale in piazza della Visitazione, miglioramento della percorribilità pedonale, interventi di riqualificazione del centro abitato, ma anche investimenti su mobilità comunale ed extra-comunale e sulle infrastrutture ferroviarie. L’impegno della Regione Basilicata nell’affrontare la sfida di Matera Capitale europea della Cultura per l’anno 2019 ha consentito di ottenere notevoli risultati e miglioramenti nell’ambito del sistema dei servizi a disposizione di cittadini e turisti, rendendo la Città dei Sassi accogliente ed inclusiva. Lo snodo multimodale di piazza della Visitazione, ad esempio, costituisce il principale punto di accesso a Matera ma anche al centro storico ed ai Sassi. Matera è stata ed è tutt’ora interessata da una serie di investimenti sulla mobilità, sia su scala urbana che extra-comunale, fortemente integrati tra di loro dal punto di vista funzionale, finalizzati a ridurre l’uso dell’auto privata e a soddisfare i mutevoli fabbisogni di mobilità in un’ottica di sostenibilità sociale ed ambientale. Gli investimenti privilegiano interventi puntuali, talvolta anche poco onerosi, in grado comunque di garantire una gestione della mobilità fondata sull’interscambio sistematico tra diverse modalità di trasporto o singoli vettori per un costo complessivo pari a circa 44 milioni di euro.

“Rispetto alla mobilità extra-comunale – sottolinea l’assessore regionale alle Infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande – gli interventi riguardano invece la rete di Ferrovie Appulo Lucane per le relazioni con il versante pugliese, il rinnovo del binario della tratta Venusio-Matera Sud ovvero la parte metropolitana della linea Matera-Bari, ma anche, ad esempio, l’incremento della capacità dei treni attraverso l’acquisto di due nuove automotrici ferroviarie a tre casse, bidirezionali a trazione diesel-elettrica con piano di accesso ribassato. C’è poi la rete ferroviaria di Rfi – aggiunge il rappresentante dell’esecutivo lucano – i cui investimenti prevedono sulla rete con direttrici Milano-Taranto la realizzazione dell’Area di interscambio modale Stazione di Ferrandina-Scalo Matera e l’arrivo del Frecciarossa nelle stazioni di Ferrandina e Metaponto”.

“Nell’ambito dell’attività messa in campo per agevolare l’accessibilità a Matera – ricorda Castelgrande – la Regione Basilicata ha stipulato un Accordo con Trenitalia per elevare la qualità dei servizi offerti e per potenziare i collegamenti ferroviari verso l’Alta Velocità ed i principali nodi trasportistici della rete nazionale proprio in vista di Matera 2019. Attraverso lo stanziamento di complessivi 10 milioni di euro circa tra il 2017 ed il 2019, nel dicembre del 2016 è entrato in servizio sulla tratta Salerno-Potenza-Taranto il Frecciarossa 1000 Mennea quale prolungamento sperimentale della corsa ad alta velocità Milano-Salerno, fino a Taranto, con fermate intermedie in Basilicata a Potenza, Ferrandina e Metaponto, queste due ultime legate alla città di Matera”.

MATERA, FINANZIATO RISANAMENTO ACQUE TORRENTI GRAVINA-JESCE

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“Sono stati destinati due milioni di euro per la realizzazione di misure innovative per l’abbattimento dei nutrienti e delle immissioni nell’ambiente. Un intervento per 500 mila euro riguarda il controllo dello stato trofico e di risanamento delle acque dei torrenti Gravina e Jesce nel comune di Matera”. Ad annunciarlo, l’assessore ad Ambiente ed Energia di regone Basilicata, Francesco Pietrantuono. Il torrente Gravina di Matera raccoglie le acque dei canali bonificati presenti in località Pantano e quelle provenienti dal confine regionale a nord della città di Matera: costeggia i Sassi di Matera dove scorre nel profondo canyon e riceve dalla sponda sinistra la confluenza del torrente Jesce, che nasce in territorio di Altamura. Superata la città di Matera, sfiora l’abitato di Montescaglioso e sfocia nel fiume Bradano dopo circa venti chilometri. I torrenti sono interessati dalla presenza di scarichi agricoli, industriali e urbani ma sono le concentrazioni degli inquinanti organici a destare maggiori preoccupazioni e a suggerire la presenza in acqua di reflui di origine urbana e/o agricolo-zootecnica.

“Abbiamo ritenuto necessario e doveroso – dice ancora Pietrantuono – procedere al risanamento delle acque dei torrenti per diverse ragioni: salvaguardare e risanare le gravine di Matera, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1993; rendere salubri i torrenti che interessano il territorio del Parco regionale della Murgia Materana. L’intervento si propone di realizzare un impianto di fitodepurazione delle acque dei torrenti che recepiscono gli scarichi di origine agricole e zootecnica, oltre a quelle in uscita del depuratore di Matera. L’impianto previsto è naturalisticamente rispettoso dell’ecosistema gravinico. La fitodepurazione delle acque in uscita dai depuratori – conclude l’assessore – permetterà di spingere ad ottimi livelli di qualità le acque dei Torrenti”.

VERTENZA GRUPPO SERRAMARINA, CIFARELLI PARTECIPA A TAVOLO CRISI

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L’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Roberto Cifarelli ha partecipato nella sede di Matera della Regione Basilicata, a un tavolo di crisi per discutere della situazione del Gruppo Serramarina “in ordine alle prospettive occupazionali e di sviluppo del territorio, minacciate – ha spiegato – dall’evoluzione dei rapporti con Unicredit Banca e con il ministero dello Sviluppo Economico. Il rischio è quello di un tracollo finanziario, che coinvolgerebbe 69 dipendenti delle società, tra amministrativi e operai, che tra l’altro non ricevono stipendi dal marzo 2018, ma che stanno continuando a lavorare perché credono – evidenzia l’assessore – nella realizzabilità di un progetto avviato negli anni scorsi. Ma il contenzioso con l’istituto bancario e con il ministero, che blocca di fatto i canali di finanziamento, finirebbe per coinvolgere anche le 20 imprese locali che, a loro volta, hanno impiegato decine di dipendenti nell’esecuzione dei lavori e che a ragione di ciò vantano importanti crediti. Cercheremo, insieme, di trovare una soluzione a una vertenza sicuramente molto difficile”.
“Oggi – hanno evidenziato i rappresentanti del Gruppo Serramarina nel corso dell’incontro – molte aziende rischiano il fallimento a causa della loro esposizione: decine sono i fornitori in attesa di completare gli ordini e di incassare il dovuto corrispettivo. In tutto si possono quantificare, ottimisticamente e prudentemente, circa 200 famiglie in gravi difficoltà economiche e quindi, di isolamento”.
Il Gruppo Serramarina è costituito dalla Società agricola Serramarina, dal Complesso turistico Serramarina e dal Consorzio Serramarina Ambiente Sviluppo e Territorio, tutti titolari di un grande e complesso progetto che prevede, tra le varie attività, la realizzazione di un’azienda agro-biologica, di una struttura ricettiva di alto pregio, di un programma di conservazione del patrimonio architettonico rappresentato dall’Abbazia San Salvatore (risalente all’anno 1065) e di un centro di ricerca e di formazione medica di eccellenza nel campo della cardiologia e della gastroenterologia.
Una serie di difficoltà – legate anche a eventi calamitosi, come le esondazioni del fiume Bradano che hanno provocato danni per decine di milioni di euro cancellando circa 20 ettari di frutteti, agrumeti e relativi impianti di irrigazione – hanno costretto il gruppo a trattative estenuanti con gli istituti di credito, che nel corso degli anni hanno creato una situazione di stallo, bloccando di fatto ogni canale finanziario e di credito. La situazione è peggiorata ulteriormente quando alla fine dello scorso mese di novembre Unicredit ha comunicato la risoluzione di un accordo di ristrutturazione omologato dal Tribunale di Matera. “Questo – evidenzia il Gruppo Serramarina – comporterebbe la restituzione al Mise di quanto incassato dalle società e dal consorzio per un importo pari a circa 6 milioni di euro più gli interessi e la definitiva perdita della contribuzione statale prevista dal Cdp Addendum con depauperamento del patrimonio immobiliare”.
“Anche solo un ulteriore ritardo – sottolinea il gruppo – vedrà, inevitabilmente, spegnersi di fatto un progetto di sviluppo in piena armonia con le caratteristiche e le richieste sociali, economiche, culturali ed ambientali del territorio lucano ed in particolare della provincia di Matera. Le conseguenze sarebbero a dir poco disastrose proprio a cavallo dell’evento Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.
“Per questi motivi – conclude l’assessore-   ho scritto al ministro Di Maio chiedendo di convocare quanto prima un tavolo di crisi nazionale, con la presenza dell’istituto bancario coinvolto (Unicredit Banca), della Regione Basilicata e di quanti possano contribuire alla individuazione di soluzioni utili a dirimere la complessa vicenda”.

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